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FAVOLE E RACCONTI ASPETTANDO … NATALE
Il Magico Natale
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti..[/color]
( Gianni Rodari)
FAVOLE E RACCONTI SU SANTO STEFANO
Santo Stefano: perché si festeggia il 26 dicembre?
Tutti sanno che il giorno dopo il Santo Natale è festivo, e si festeggia Santo Stefano, ma molti si chiedono perché è festa?
Perché si festeggia Santo Stefano? La celebrazione liturgica di Santo Stefano è fissata per il 26 dicembre, subito dopo il Natale, perché nei giorni seguenti alla nascita del Figlio di Dio, furono posti i “comites Christi “, cioè i più vicini nel suo percorso terreno e primi a renderne testimonianza con il martirio.
Così il 26 dicembre c’è Santo Stefano primo martire della cristianità, segue al 27 S. Giovanni Evangelista, il prediletto da Gesù, autore del Vangelo dell’Amore, poi il 28, i seguenti.
E’ stato lo Stato italiano, nel 1947, a decidere di rendere festivo il giorno dopo Natale, mentre prima era un giorno normale lavorativo: la Chiesa ricorda Santo Stefano, santo molto significativo e di modello per i fedeli, nel mondo cattolico, ma il 26 dicembre sarebbe stato ugualmente festivo, anche se vi fosse caduta un’altra festa, proprio per allungare le festività natalizie e per solennizzare ancora di più la nascita del Salvatore.
Il giorno di S. Stefano è festeggiato pure in Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia e Romania.
Quindi il giorno festivo non è causato dalla ricorrenza del Santo, pur esponente importante dei Santi della Chiesa, ma esiste allo scopo di allungare le feste di Natale, come ad esempio il lunedì dell’Angelo, ossia la Pasquetta, che è stata stabilita per lo stesso motivo.
Entrambe le date non sono feste di precetto, ma sono state stabilite dallo Stato, per rendere più solenni e fruibili le feste di Natale e Pasqua.
Santo Stefano era ebreo di nascita, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, è il protomartire cristiano cioè il primo ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo.
Il 26 dicembre si festeggia come il Natale in casa in famiglia, con i classici pranzi “di Natale”, caratteristici e diversi in ogni regione; alcuni comuni organizzano dei concerti con canti propri del Natale, manifestazioni per bambini, e pranzi della solidarietà.
Buon Santo Stefano a tutti!
( amando.it)
Le più belle poesie di tutti i tempi
Nascita
Il bambino chiama la mamma
e domanda: " Da dove sono venuto?
Dove mi hai trovato e raccolto? "
La mamma ascolta,
piange e sorride mentre stringe
al petto il suo bambino:
" Eri un desiderio
dentro il cuore! "
" Eri nel gioco il mio balocco,
all'aurora, al tempo della preghiera,
ti ho sfatto e rifatto.
Tu eri davanti a Dio
sul trono dell'adorazione:
nella sua adorazione
ti ho adorato! "
" Nelle speranze della mia vita,
in tutti i miei amori,
nella vita dei miei antenati,
nella nostra casa antica,
nessuno sa
quanto tempo fosti nascosto
nel seno di Dio. "
" Quando il cuore nella giovinezza
si aprì in fiore,
t'univi come fragranza
stretto insieme
alle mie tenere membra,
spargendo grazia
con la tua tenerezza. "
" Caro tesoro di tutti gli dei
tu sei più antico dell'eternità,
della stessa età
della luce dell'aurora:
dai sogni dell'universo
sei arrivato nuovo
in un'onda di gioia a riempire
di gaudio il mio cuore. "
" Con occhi fissi ti guardo:
non comprendo il tuo mistero!
Eri di tutti, sei diventato mio.
In quel corpo baciando questo corpo,
diventato bimbo della mamma,
ti sei fatto vedere mentre sorridi
dolcemente in questo mondo. "
" Per paura di perderti
desidero legarti al petto:
Se t'allontani un poco
m'immergo nel pianto.
Non so quale illusione spezzare
per tenermi legato il tesoro
dell'universo nascosto dentro
queste mie due deboli braccia. "
(RABINDRANATH TAGORE)
Edited by gheagabry1 - 9/11/2019, 14:46.