Il fegato

Lo sport che aiuta il fegato

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    Il fegato

    cos'è e come funziona


    Definire che cosa sia il fegato non è semplice.

    Si tratta infatti dell'organo più complesso del corpo umano, in quanto a quantità e varietà delle funzioni.

    Cominciamo però con il dire che si tratta di una ghiandola, ma non solo: si tratta anche dell'organo più grande contenuto nel nostro corpo.

    II nome fegato ha una storia particolare, almeno per quanto riguarda la lingua italiana: deriva dal latino ietur ficatum, che sarebbe il "fegato con i fichi", una ricetta in voga nel mondo romano.

    La sua collocazione nel corpo è al di sotto del diaframma, e localizzato tra quest'ultimo, il colon trasverso e lo stomaco. Ha una forma vagamente triangolare con angoli smussati e la parte più voluminosa si estende internamente lungo il fianco destro.

    Le sue funzioni

    II fegato è responsabile di una innumerevole serie di funzioni, tutte preziosissime per il nostro organismo.

    Purtroppo la complessità del suo funzionamento fa si che molto spesso le persone ne ignorino le caratteristiche e quindi anche l'importanza: tutti sanno a che cosa serve il cuore, i polmoni e a che cosa servono i reni.

    Ma il fegato, nonostante sia ancora meno sostituibile delle parti del corpo appena citate, non è quasi mai associato ad una funzione precisa che lo rende immediatamente riconoscibile e quindi più familiare.
    L'esperienza dei medici indica chiaramente come, quando si ignora la funzione di un organo, si trascurano le strategie adatte per prendersene cura. Per questo diventa importante avere un po' più chiaro il tipo di ruolo che compie il fegato all'interno del nostro corpo.

    In sintesi estrema possiamo dire che il fegato:

    produce la bile che serve per emulsionare i grassi e rendere quindi possibile il loro assorbimento da parte dell'intestino.

    È responsabile della gluconeogenesi, ovvero la formazione del glucosio indispensabile per nutrire le cellule del corpo umano.

    È responsabile della sintesi del colesterolo, sostanza che spesso viene comunemente definita cattiva ma che in realtà, nelle quantità prodotte da un fegato sano, è essenziale per la vita delle cellule del corpo.

    È responsabile della sintesi dei trigliceridi, fondamentale fonte di energia per la vita cellulare.

    Produce fattori di coagulazione come il fibrinogeno e la trombina.

    Funziona quale deposito di emergenza per la vitamina B12, il ferro e il rame.

    Oltre a costruire o trasformare, il fegato distrugge le sostanze che non servono più una volta che queste hanno esaurito la loro funzione e sono state rimpiazzate da altre, più attive: tra queste citiamo l'emoglobina e l'ammoniaca, che viene trasformata in urea, sostanza più tollerabile per l'organismo.

    Inoltre il fegato demolisce e cattura le sostanze tossiche che il nostro corpo può assumere più o meno accidentalmente.

    Questa azione di metabolizzazione delle sostanze chimiche viene sfruttata farmacologicamente per introdurre nel nostro corpo i farmaci che cosi possono liberare i propri principi attivi anche grazie all'azione del fegato.

    Un'altra funzione curiosa e fondamentale del fegato consiste, nei primi tre mesi di gestazione, a produrre i globuli rossi nel feto, in attesa che il midollo osseo si sviluppi compiutamente.



    Queste sono solo alcune delle funzioni del fegato, probabilmente le più importanti, ma sicuramente non le uniche.

    Per comprendere al meglio la complessità di questo organo meraviglioso basti pensare che attraverso la dialisi possiamo sostituire la funzione dei reni. Attraverso l'ossigenazione del sangue possiamo far fronte ad una insufficienza respiratoria anche grave. II cuore può smettere di battere ma le macchine cuore polmone sono comunque in grado di sostituire almeno per un po' di tempo la sua azione.

    Ebbene: non esiste uno strumento capace di sostituire il fegato nelle sue funzioni.


    Depurare il fegato


    Il fegato è un organo importantissimo per l'organismo poiché interviene nel metabolismo degli alimenti, dei farmaci, delle tossine e più in generale di qualsiasi cosa venga introdotta nel corpo umano.

    Il fegato può essere paragonato ad un lavoratore modello, sempre puntuale, efficiente e che difficilmente si ammala o si lamenta per il troppo lavoro. Proprio perché consapevole di questa sua estrema importanza, molta gente si chiede quali siano le migliori strategie per mantenerlo sano ed efficiente giorno dopo giorno.

    Sui giornali capita spesso di leggere soluzioni e diete che promettono di "depurare il fegato", stimolando la funzionalità epatica. Nonostante la natura ci fornisca alimenti con azione disintossicante e rivitalizzante, particolarmente utili nel proteggere il fegato, prima di chiedersi come depurare questo prezioso organo occorrerebbe domandarsi quali regole rispettare per non sovraccaricarlo ed intossicarlo inutilmente:

    Evitare di utilizzare farmaci senza che vi sia un reale bisogno

    Evitare di associare tra loro più medicinali senza aver consultato il proprio medico; attenzione anche ai rimedi naturali ed erboristici, tanto per citare un esempio la spremuta di pompelmo può aumentare di molto l'assorbimento di farmaci e la loro biodisponibilità, anche di 5-9 volte

    Evitare l'automedicazione

    Limitare il consumo di alcolici limitandosi ad un bicchiere di vino o birra durante i pasti principali

    Non assumere medicinali in associazione con bevande alcoliche

    Non inalare direttamente spray di uso comune come gli insetticidi per piccoli insetti

    Adottare uno stile di vita sano caratterizzato da alimentazione equilibrata e regolare attività fisica

    Moderare il consumo di fritture e di grassi in particolar modo di quelli saturi, contenuti soprattutto nei latticini, nella margarina e nelle carni grasse. Il consumo di tali alimenti va ridotto anche per tenere sotto controllo i valori di colesterolo nel sangue

    Moderare il consumo di cibi affumicati, grigliati o bruciacchiati

    Limitare il consumo di sale, sostituendolo eventualmente con delle spezie

    Incrementare il consumo di alimenti ricchi di fibre come frutta e verdura

    Mantenere il proprio peso corporeo nella norma

    Evitare diete dell'ultimo minuto

    Assicurarsi di assumere le giuste quantità di vitamine e minerali anche se si sta seguendo una dieta dimagrante

    Tra gli alimenti più indicati per depurare il fegato e stimolarne la funzionalità ricordiamo:

    spremuta di limone: ricca di acido ascorbico (vitamina C), depura efficacemente il fegato, ma può causare qualche problema a chi soffre di gastrite

    carciofo

    cardo mariano

    mela

    mirtillo

    cavolo

    lievito

    polline

    acerola

    olio extravergine di oliva crudo, ovviamente senza esagerare con le dosi.


    Lo sport che aiuta il fegato


    Nella maggior parte dei Paesi industrializzati sono in aumento le malattie epatiche di origine metabolica. A rischio sono soprattutto chi è in sovrappeso e i sedentari. La prevenzione è possibile: uno dei mezzi più efficaci ed economici è quello di abbandonare pantofole e telecomando e fare un po’ di attività fisica.

    Da decenni si insiste sul fatto che un’adeguata e costante attività fisica sia parte integrante di quello che viene definito uno stile di vita salutare. Insomma, muoversi fa bene al fisico, oltre che allo spirito. Nessun apparato o organo fa eccezione, fegato compreso. Anzi, è proprio quest’ultimo a trarre un gran giovamento dall’attività fisica, visto che è l’organo centrale di tutto il nostro metabolismo.

    Attenzione alle calorie

    Anzitutto, lo stare in movimento dà una regolata ai livelli di lipidi circolanti. Ogni volta che assumiamo calorie in eccesso rispetto al nostro fabbisogno aumentano i livelli di trigliceridi, perché sono molecole immagazzinate con più facilità.

    In questa trasformazione il fegato assume un ruolo di primo piano. Quando però i trigliceridi sono troppi, possono invadere in modo sconsiderato le cellule epatiche, causando una condizione patologica chiamata “fegato grasso”, il cui nome medico è steatosi epatica non alcolica.

    Per evitare che ciò avvenga, si deve fare attenzione a consumare la gran parte delle calorie che assumiamo, e questo può essere fatto con un esercizio fisico costante.

    Perché la cosa fondamentale, non è tanto non introdurre calorie in eccesso, ma il rapporto tra le calorie assunte con l’alimentazione e quelle consumate.

    E si deve ricordare che non sono soltanto i grassi della dieta ad aumentare i trigliceridi, ma anche altre sostanze, come gli zuccheri.


    Mettiamo il fegato a dieta

    Il fegato grasso, che interessa il 25-30% della popolazione, è la spia di un danno epatico; se trascurato, può evolvere verso uno stato di infiammazione cronica dell’organo (steatoepatite) che, a lungo andare, si può trasformare in cirrosi, aumentando così il pericolo di tumore del fegato.

    La steatosi epatica non alcolica è più frequente nelle persone obese. Per questo, seguire un’alimentazione più sana ed equilibrata e un incremento dell’attività motoria per ritrovare il proprio peso forma è fondamentale.

    Non solo: è stato osservato che l’attività fisica di per sé – quindi con o senza perdita del peso – può contribuire in modo efficace a impedire e invertire questo stato patologico.

    Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell’Università di Sydney, in Australia, secondo cui i pazienti con uno stile di vita sedentario che aumentano, anche di poco, purché in modo costante, la loro attività fisica hanno un rischio più basso di sviluppare fegato grasso.

    E tale riduzione del rischio non è dipendente dalla perdita del peso, ma da un effetto diretto dell’attività aerobica.

    Tra i soggetti studiati, quelli che hanno aumentato l’attività fisica anche di soltanto un’ora alla settimana hanno mostrato cambiamenti favorevoli negli indici di funzionalità dell’organo e nei fattori di rischio metabolici.


    Quale attività fisica?

    Nello studio australiano la passeggiata era il tipo principale di esercizio fisico, eseguito per almeno 2 ore e mezza la settimana.

    Naturalmente, il nuoto, l’attività in palestra o una bella pedalata sono un vero toccasana, come qualsiasi attività sportiva che sia adeguata alle proprie capacità.

    Ma se non riusciamo a dedicarci a uno sport vero e proprio, in molti casi può bastare una bella camminata di buon passo per 20-30 minuti tutti i giorni per riportare alla norma i trigliceridi. E il fegato ringrazia.


    Principali funzioni del fegato

    Il fegato può essere definito il più grosso "laboratorio chimico" del nostro corpo; possiamo sopravvivere senza la cistifellea o senza lo stomaco, ma se il fegato non funziona a dovere, l'intero organismo si trova in grossi guai. Molte delle sue funzioni sono infatti essenziali:

    interviene nel metabolismo dei glucidi fungendo da deposito di glicogeno che può essere usato come sorgente di glucosio plasmatico.

    inoltre il fegato controlla direttamente la mobilizzazione del glucosio da questi depositi in base alle richieste dell'organismo; ha quindi un ruolo fondamentale nella modulazione della glicemia.


    Interviene nella sintesi di acidi grassi come forme di deposito delle calorie assunte in eccesso (all'interno del fegato avviene la sintesi di trigliceridi e colesterolo).


    Il fegato distrugge e metabolizza i globuli rossi morti, recuperando il ferro legato all'emoglobina e creando metaboliti che vengono aggiunti alla bile come pigmenti.


    Funge da deposito di vitamine e ferro ed interviene nel loro metabolismo.


    Metabolizza l'alcol etilico o etanolo.


    Interviene nel catabolismo delle proteine (produzione di ammoniaca ed urea), deaminando gli aminoacidi in eccesso provenienti dalla loro digestione. Grazie a tale processo lo scheletro carbonioso può essere utilizzato a scopi energetici (gluconeogenesi) o depositato come riserva dopo essere stato trasformato in lipidi.


    Converte l'acido lattico, un prodotto di rifiuto sintetizzato dai muscoli durante l'attività fisica intensa, in glucosio.


    Il fegato interviene anche nella sintesi di aminoacidi non essenziali (transazminazione) e delle proteine plasmatiche come l'albumina ed i vari fattori della coagulazione (fibrinogeno, protrombina, fattori V, VII, IX, X).



    Gioca un ruolo di primo piano nella detossificazione di scorie metaboliche o di tossine introdotte nell'organismo tramite l'alimentazione, l'inquinamento o i farmaci (rende questi composti idrosolubili, facilitando l'attività escretoria dal rene).


    Il fegato interviene nel mantenimento del normale equilibrio idrosalino


    Nel fegato avviene la sintesi di un ormone, chiamato somatomedina o IGF-1, sotto lo stimolo della somatotropina o GH. Questi ormoni possiedono un'azione sinergica che, soprattutto in epoca puberale, favorisce l'accrescimento osseo e muscolare (potente azione anabolica). Il fegato produce anche sostanze proteiche necessarie per il trasporto degli ormoni nel torrente ematico.


    MALATTIE DEL FEGATO Fegato grasso Epatite A
    Epatite B Epatite C Epatite D
    Epatite E Cirrosi e Ittero Tumore al fegato
    Ittero neonatale Fegato ingrossato Occhi gialli
    Sindrome di Gilbert Male al fegato Salute del fegato
    Valori del fegato (esami del sangue) Esami fegato Escrezione biliare dei farmaci
    ALIMENTAZIONE E FEGATO Dieta e fegato Depurare il fegato
    Colestasi Calcoli al fegato Ascite - Biopsia epatica
    Tisana per depurare il fegato Ecografia epatica Olio di fegato di merluzzo

    Pur senza conoscere tutti questi dettagli anatomici e fisiologici, gli antichi erano consapevoli della grande importanza di quest'organo, tanto da credere che in esso risiedesse il coraggio di un uomo (da cui deriva l'espressione ancora in voga "avere fegato").

    La bile è composta da acqua per l'82%, da acidi biliari (12%), lecitina, colesterolo non esterificato (0,7%) ed altri fosfolipidi (4%). La bile è essenziale per la digestione dei grassi e delle vitamine liposolubili (A-D-E-K). Dopo essere stata prodotta dal fegato, viene convogliata nella cistifellea o colecisti, dove viene raccolta e concentrata per poi essere riversata, al momento opportuno (quando i cibi passano dallo stomaco all'intestino), nel duodeno.

    La colorazione giallastra della cute può testimoniare la presenza di un ittero: una condizione patologica dovuta alla ritenzione dei sali biliari (per esempio per la migrazione nel coledoco di un calcolo della colecisti).

    Proprio in virtù di questa sua centralità, quando il fegato si ammala finisce per risentirne l'intero organismo. L'attività epatica può essere compromessa soprattutto da stili di vita scorretti (abitudine tabagica, alcolismo, utilizzo di sostanze stupefacenti, abuso di farmaci e dieta incongrua). In particolare, per quanto riguarda l'alimentazione, i principali nemici del fegato sono l'alcol e i grassi, soprattutto quelli sottoposti ad elevate temperature (fritture, fastfood ecc.). Anche un consumo smodato di caffeina ed altri alcaloidi può, alla lunga, affaticare inutilmente il nostro fegato.

    Questo importante organo può essere colpito anche da malattie molto pericolose di origine virale, come le epatiti, o risentire di patologie che colpiscono altri distretti dell'organismo. In caso di epatite il contagio può avvenire tramite contatto con sangue infetto o durante rapporti sessuali non protetti. Alcune forme (epatite A ed E) si trasmettono anche attraverso alimenti contaminati a causa di scarse norme igieniche.

    Il fegato può andare in contro ad una particolare condizione chiamata steatosi o, più comunemente, fegato grasso. In questi casi si verifica un accumulo massivo di trigliceridi che, cronicizzando, può dare origine ad un processo degenerativo molto grave chiamato cirrosi. Il diabete, una dieta ricca di grassi e l'alcolismo possono favorire l'instaurarsi di tale malattia.

    Importanti danni epatici possono essere causati anche dall'uso indiscriminato di certi farmaci, come alcuni steroidi anabolizzanti.
     
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  2. tomiva57
     
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    grazie gina!!! :114.gif:
     
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  3. arca1959
     
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    grazie Gina
     
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2 replies since 20/7/2012, 12:04   1618 views
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