IL GIORNALE DELL'ISOLA FELICE ... ANNO 3° ... SETTIMANA 025 ...

LUNEDI' 29 OTTOBRE - DOMENICA 04 NOVEMBRE 2012

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    Storia e passioni verso Grande Guerra
    In esposizione al Vittoriano dal 4 novembre opere e documenti. Cappello nero e occhialetti, gli occhi strizzati in una specie di sorriso sotto i folti sopracciglioni neri, Rudyard Kipling posa per una foto di gruppo tra i giovani alpini al fronte. E' il 1917. Gia' all'apice della sua fama, l'autore del Libro della Giungla segue il primo conflitto mondiale da inviato speciale, impegnato per un periodo anche sul fronte italiano, dal quale firmera' una testimonianza in presa diretta. Il dramma e' gia' scoppiato, la Grande Guerra, quella che di fatto cambiera' per sempre la storia dell'Italia e dell'Europa, e' al suo culmine. A due anni dal centenario di quel primo terribile conflitto, una grande mostra, intitolata Verso La Grande Guerra, che si aprira' dal 4 novembre al Vittoriano, prova ora a ricostruire il contesto, nazionale ed internazionale che porto' nel 1914 allo scoppio delle ostilita'.

    Oltre 200 opere tra documenti, dipinti (bellissimo il ritratto di Alaide Banti su divano rosso firmato da Giovanni Boldini nel 1885), disegni (l'originale di Cabiria - Manifesto Fiamme, disegnato da Leopoldo Metlicovitz nel '12) incisioni, fotografie, libri, oggetti, filmati d'epoca, per raccontare la storia e le passioni di quel lungo periodo che culmino' alla fine nel dramma della guerra. Organizzato in sezioni, il percorso espositivo parte dalla crisi che chiude il XIX secolo e attraversa l'eta' Giolittiana con la rivoluzione industriale, il colonialismo, l'Italia degli inizi del '900 tra socialisti e cattolici, per approdare a Gabriele D'Annunzio e alle sue imprese fino allo scoppio della guerra.

    Sono anni, come ricorda il presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano Romano Ugolini (che ha curato la rassegna insieme con il vicedirettore del Museo del Risorgimento Marco Pizzo e con la collaborazione di Bruno Vespa) che vedono svolgersi in Italia ''una rivoluzione epocale, in termini politici, economici, sociali e culturali e il Paese ordinato degli anni centrali dell'Ottocento stenta a riconoscersi in quello variegato e disordinato del primo decennio del Novecento, restio a piegarsi agli sforzi regolatori di Giolitti. Il progresso avanzava velocemente, con davanti a se' un futuro incerto e oscuro, sia in sede internazionale, sia in ambito nazionale''.

    E sono anche anni, quelli compresi tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale e dominati dalla personalita' politica di Giovanni Giolitti, nei quali l'Italia acquista i caratteri essenziali di una nazione moderna, un progresso accompagnato da ostacoli, carenze , insidie, che esplodono dopo la prima guerra mondiale e preparano le condizioni per l'avvento del fascismo. Una rivoluzione che apre le porte al mondo contemporaneo e che vede cambiare anche i modi per documentare la storia. Tanto che come Kipling furono tanti gli scrittori, i poeti, i pittori, i fotografi che testimoniarono la loro partecipazione al conflitto. La guerra viene raccontata, fotografata, dipinta e per la prima volta anche filmata con l'arrivo dei cineoperatori di guerra.

    Promossa da Roma Capitale in collaborazione con il ministero dell'istruzione e quello dei beni culturali, con la direzione e il coordinamento generale di Alessandro Nicosia e il contributo dell'istituto Centrale per il Catalogo Unico (la realizzazione e' di Comunicare Organizzando) la mostra romana e' la prima tappa di un percorso espositivo triennale che avra' una seconda puntata nel 2013 con l' 'Italia ed Europa alla vigilia del conflitto e il Futurismo' e culminera' nel 2014, l'anno del centenario, con 'La Grande Guerra'. Si puo' visitare fino al 6 gennaio, l'ingresso e' gratuito.(Ansa)



    Balotelli su Time fa giro del mondo
    Attaccante azzurro in copertina della prestigiosa rivista Usa. Non capita a tutti di guardagnarsi la copertina di un giornale come il Time: Mario Balotelli c'é riuscito e il suo primo piano campeggia nell'edizione internazionale del prestigioso magazine statunitense, dove in passato sono stati celebrati personaggi famosissimi. L'attaccante azzurro si racconta all'interno della rivista, spiegando i cambiamenti del Belpaese. SuperMario ammette che "in Italia ci sono pochi stupidi razzisti ma, contro di loro, non si può fare assolutamente niente".

    "Spero di poter aiutare l'Italia ad essere un paese moderno, come l'Inghilterra o gli Stati Uniti", aggiunge. Poi racconta che i gol più belli, fra quelli messi a segno, sono stati contro il Rubin Kazan, "quando giocavo nell'Inter; la Germania, agli europei; il primo con la maglia del City, nel derby di Manchester contro lo United". 'Balo' ha anche fatto riferimento alla t-shirt con la scritta 'Why always me?' ('Perché sempre contro di me?'). "Con quel messaggio - rivela - volevo solo dire: 'lasciatemi stare'".

    Infine, aggiunge che "l'elezione di Obama ha cambiato la storia: ne sono stato molto felice. Se mi piacerebbe incontrarlo? Assolutamente si". (Ansa)



    In vendita la Porsche 924 che fu di Maradona
    Modello del 1979 acquistato quando il Pibe de oro aveva solo 19 anni. Una Porsche 924 del 1979, mantenuta in perfette condizioni, e' stata messa in vendita da un collezionista argentino attraverso il sito specializzato JamesList al prezzo, decisamente elevato per questo tipo di auto, di 65.000 euro.
    La particolarita' di questa vettura, che ne giustifica la quotazione, e' rappresentata dalla intestazione del primo proprietario come si legge nei documenti allegati alla Porsche importata dagli Stati Uniti e registrata il 22 febbraio del 1980: l'asso del calcio Diego Armando Maradona. Questa 924, allora molto costosa in Argentina a causa delle tasse d'importazione, e' stata infatti la prima auto di pregio nel garage del ''Pibe de oro'', che al momento dell'acquisto aveva meno di 20 anni ed era ancora in forza alla Argentinos Juniors.
    La Porsche 924 ex Maradona e' verniciata in un elegante grigio metallizzato ed ha interni (perfettamente conservati) in pelle marrone. Come si legge nella inserzione pubblicata da JamesList - sito specializzato nella vendita di ben di lusso, dalle barche ai gioielli, dalle case alle automobili - la vettura ''e' completamente originale ed in perfette condizioni e puo' essere spedita in ogni parte del mondo''. La 924 era dotata di un motore quattro cilindri di origine Volkswagen (lo stesso utilizzato nell'Audi 100 e nel veicolo commerciale Vw LT) che, in questa prima generazione erogava 125 Cv e permetteva una velocita' massima di 200 km/h.
    Per quanto prodotta in quasi 160mila esemplari tra il 1976 e il 1985, la 924 ha un valore storico particolare in quanto ha rappresentato per Porsche la ''salvezza'' in un momento di difficolta' aziendale. Il successo commerciale e il relativo basso costo di sviluppo e di produzione (l'auto nasceva a livello di progetto da una JV tra Volkswagen e Porsche, cessata nel 1976) permise infatti il superamento della crisi finanziaria che aveva colpito l'Azienda e quindi la sopravvivenza e la prosecuzione del rinnovamento della gamma 911.(Ansa)
     
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