JOE BASTIANICH ... “un cuoco a New York”

Domenica 29 dicembre, gli ospiti dell’ultimo appuntamento del 2013 con il talk show condotto da Fabio Fazio e presentati da Filippa Lagerback danno vita ad una puntata dedicata alla musica con l’inedita partecipazione di Joe Bastianich, ristoratore, chef e giudice, in Italia e negli Usa, di Masterchef, che, in veste di chitarrista e cantante, parla di gastronomia ma propone anche, dal vivo, un suo brano, Take me down; il cantautore Samuele Bersani, accompagnato dalla sua band, esegue En e Xanax e Chiamami Napoleone, due brani tratti dal suo ultimo album, Nuvola numero nove. La puntata, aperta dal viaggio nell’arte in compagnia di Flavio Caroli, si chiude con una incursione comica di Ale & Franz in attesa del nuovo anno.

[....] Quindi è arrivato il momento di Joe Bastianich che ha tenuto banco con Fabio Fazio in un confronto dialettico e divertente. “Ho iniziato come lavapiatti – spiega il giudice di MasterChef – ci sono tanti chef nel mondo, io faccio il ristoratore, faccio il vino ma chef niet. Il mio mestiere principale è giudicare gli chef che cucinano i piatti, io devo riuscire a capire la loro capacità. Gli chef sono una razza molto perticolare, sono persone che vogliono essere giudicati in ogni momento, o sono masichisti o insicuri. Se giudichi il piatto è come giudicare il programma ma quando giudichi Che tempo che fa giudichi te (Fabio Fazio ndr) se non è buono è colpa tua. Nel mio mondo io prendo responsabilità dei miei ristoranti”.

A proposito del lavoro di ristoratore raccontato anche nel libro Restaurant man Bastianich spiega: “Il concetto di ristorazione è di dare un prodotto giusto al prezzo giusto. Il mio compito è fornire il cibo buono in maniera economica, che vuol dire che il ristorante può guadagnare. Il gioco della ristorazione è un gioco di contenere lo spreco e di investire nel cliente. Se tu come cliente mi chiedi un tovagliolo e poi me ne chiedi un altro mi rompo un po’ il cazzo ma te lo do. Il ristoratore è un lavoro difficile prendiamo gente come se fosse casa nostra ma alla fine è un business. Il ristoratore deve guadagnare, voi italiani dovete capire che si deve guadagnare da questa professione. Avete la più grande cultura del cibo del Mondo, ma siete troppo volete troppo cose, date tanti giudizi. Come il ristoratore investe nel cliente, il cliente deve investire nel ristorante con uno scambio di informazioni, culturale”.

Il ristoratore poi è chiamato a dare alcuni consigli: “Se entri in un ristorante e c’è un acquari all’ingresso, bisogna scappare subito. Se all’ingresso ci sono quadri degli amici del proprietario, dipende. L’arte è una cosa molto personale se ti piaciono le cipresse mangi, altrimenti scappi via. Ma il più grande guaio è se ti danno un menù macchiato. Anche in questo caso bisogna scappare via, se non riescono a pulire neanche il menù figuriamoci il resto”. Joe Bastianich è impegnato anche nella musica tanto che si sta esibendo in Italia in concerto: “Io sono nato nel mondo della della ristorazione per me è un modo di vivere la vita. La ristorazione è l’unica maniera che conosco io per vivere. Adesso c’è anche la musica noi siamo selvatichi e puzzolenti con il gruppo formato da ragazzi che lavorano con noi”.

Joe Bastianich, il personaggio del momento, uno dei tre giudici di MasterChef 3 in onda al giovedì su Sky Uno, è stato tra gli ospiti più attesi dell’ultima puntata dell’anno di “Che Tempo Che Fa”. Nel consueto “salottino” di Fabio Fazio, il ristoratore italo-americano ha raccontato del suo approccio al programma, del suo lavoro, prima di lasciarsi ad un’esecuzione dal vivo, chitarra e voce, con un suo brano, “Take Me Down”.

Gli chef giudicano i piatti, io invece sono un ristoratore e giudico gli chef. Ad esempio, se questo programma è brutto, è colpa tua che l’hai fatto. Il concetto di ristorazione è dare un prodotto giusto ad un prezzo giusto. Se il cliente ritorna, devo fornire un prodotto giusto ad un prezzo economico. Bisogna investire sul cliente. Se un cliente mi chiede un tovagliolo, lo usa e dopo un po’ me ne chiede un altro, glielo do. La cosa mi rompe il cazzo, ma glielo do.

“C’è l’acquario? Scappate!” L’intervista prosegue con una sorta di consigli per chi va al ristorante e per riconoscere eventuali locali “truffaldini”.

Se in un ristorante c’è l’acquario, scappate via. Se ci sono i quadri, se i quadri ti piacciono resti, se ti fanno cacare vai via. Se il menu è sporco, scappare subito via. Per me la ristorazione non è un lavoro, ma un modo di vivere. Sono cresciuto in una famiglia di ristoratori e la ristorazione è l’unico modo che ho per vivere.

Simpatia, serietà e dedizione, caratteristiche che Joe Bastianich ha ben espresso ogni volta che si è mostrato in pubblico (durante lo show è tra i migliori, indimenticabile la gag de “Ti piacciono uccelli e patate”), al di fuori del popolare show che lo ha reso famoso anche ai non addetti ai lavori.

Star della tv nostrana e statunitense con il cooking show Masterchef ma soprattutto imprenditore del gusto made in Italy negli States, Bastianich è un volto notissimo in Italia nei panni del giudice “tremendo” del reality dedicato alla cucina. La madre Lidia è invece una cuoca e un volto televisivo osannato negli Stati Uniti.
Con l’apertura di Orsone però ora anche i golosi italiani potranno apprezzare la cucina di Lidia Bastianich e lo stile di Joe. Al pari dei grandi chef e dei suoi colleghi giudici italiani, che sono ormai delle personalità e delle star a tutti gli effetti, Joe Bastianich ora apre le porte del suo mondo e del suo modo di fare ospitalità anche ai clienti italiani.
La formula del ristorante viaggia su un doppio binario: le radici italiane e il presente statunitense, targato New York. Le materie prime e piatti della grande tradizione vengono riletti in chiave personale, fondendosi in uno stile di cucina italo-newyorkese e contemporaneo. Il menu segue il ritmo delle stagioni, in equilibrio tra la tradizione e la novità.
Grande spazio ai vini: oltre alla produzione della cantina di famiglia, la cantina propone una selezione delle migliori etichette italiane e straniere, con una particolare attenzione ai vini del territori dei Colli Orientali e del Friuli.
In cucina lavora uno staff internazionale dal sapore italo-americano: parte della squadra arriva infatti da Del Posto, il locale newyorkese della Batali & Bastianich Hospitality Group che vanta le ambite quattro stelle del New York Times.
La sala è contemporanea e accogliente, con colori tenui che danno un’atmosfera intima, mentre grandi finestre si affacciano sui vigneti, con la cucina a vista. C’è anche una Saletta Privata per un massimo di dodici persone.
La Taverna è invece un ambiente più informale, dove gustare diverse specialità della cucina americana più semplice e casual rispetto al ristorante, con una selezione di etichette anche al calice, birre artigianali, cocktail e molto altro. Un nuovo indirizzo per i golosi e i curiosi che amano l'alta cucina e i vini migliori.

Uno dei giudici del talent show anticipa le due nuove puntate in onda giovedì 9 gennaio alle 21.10 su Sky Uno Hd: "Stasera siamo in esterna a Napoli, una grande città, dove ritroveremo la vincitrice dell’anno scorso, Tiziana Stefanelli"

"Ogni anno si alza il livello, i concorrenti diventano più aggressivi, la strategia più intensa e il programma è sempre più divertente". Così Joe Bastianich, uno dei tre giudici di Masterchef, a Sky TG24, introduce le due nuove puntate, in onda giovedì 9 gennaio alle 21 e 10 su Sky Uno Hd.
"Stasera siamo in esterna a Napoli, una grande città", racconta Joe, che anticipa anche la presenza della vincitrice dell’anno scorso, l'avvocato Tiziana Stefanelli.
E al giornalista di Sky TG24 Gianluca Semprini, che gli chiede cosa pensa del Job Act di Renzi, risponde: "Siete un po’ bloccati da burocrazia, la soluzione come dice lui è puntare sulle forze italiane, il contadino e l’artigiano".