JOE BASTIANICH ... “un cuoco a New York”

da Fabio Morasca

[...]Joe Bastianich: “Gli chef giudicano i piatti, io, che sono un ristoratore, giudico gli chef. Ad esempio, se questo programma è brutto, la colpa è tua che l’hai fatto”.

Bastianich: “Il concetto di ristorazione è dare un prodotto giusto ad un prezzo giusto. Se il cliente ritorna, devo fornire un prodotto giusto ad un prezzo economico. Bisogna investire sul cliente. Se un cliente mi chiede un tovagliolo, lo usa e un po’ me ne chiede un altro, glielo do, la cosa mi rompe un po’ il ca*zo ma glielo do”.

Bastianich: “I clienti italiani sono molto diversi da quelli americani. Siete più preparati ma chiedete troppe cose, siete critici. Tra il ristoratore e il cliente, si deve creare una sinergia, uno scambio culturale”.

Fazio: “Al ristorante come frutta, mi danno solo l’ananas…”. Bastianich: “Si vede che vai solo in pizzeria… Devi alzare il livello”.

Bastianich: “Se in un ristorante, c’è l’acquario, scappate via. Se ci sono i quadri, se i quadri ti piacciono resti, se ti fanno ca*are vai via. Se il menu è sporco, scappare subito via”.

Bastianich: “Per me la ristorazione, non è un lavoro ma è un modo di vivere. Sono cresciuto in una famiglia di ristoratori. La ristorazione è l’unico modo che ho per vivere la vita”.

Bastianich eseguirà alla chitarra il brano Take me down. Fazio: “Avevo mille domande, come facciamo?”. Bastianich: “Abbiamo parlato solo di te e non di me!”.[...]

(domenica 29 dicembre 2013)