ALESSANDRO BORGHESE ... “cuoco gentiluomo”

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    Alessandro Borghese:

    «Otto marzo? Gnocchi alla romana con mia moglie»


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    di Sara Tieni


    Lo chef di Ale contro tutti ci racconta la cena per le sue donne (compresa una che beve solo latte) e conferma «Chef maschilisti? Sì. Ma le donne sono toste


    In Tv ha sfidato intere famiglie italiane in Ale Contro Tutti. «Le donne? le più determinate, non c'è dubbio. Hanno una marcia in più». Proprio per questo suo aver il «polso» della situazione, abbiamo chiesto a uno degli chef televisivi più amati, qualche suggerimento goloso per la festa della donna.

    Che cosa cucinare per un indimenticabile 8 marzo?
    «Prima che a cucinare, bisogna pensare alle luci giuste, di atmosfera di caminetto acceso. Bisogna apparecchiare la tavola in maniera curata in modo che l'insieme sia gradevole e sfizioso ancora prima di mettersi ai fornelli. Puntate su una sorpresa, come dei fiori, un oggetto inconsueto da far trovare sulla tavola e acquistato per l'occasione».

    Come ci si regola invece, per il menu?
    «Attenzione ai gusti della o delle festeggiate: quando si cucina per le donne della propria vita, che siano figlie, mogli o mamme, bisogna ricordarsi dei loro gusti, dei piatti preferiti. Magari evocando dei ricordi. abbinerei il piatto preferito a qualcosa di veramente nuovo espressamente creato per loro».

    Che cosa cucinerà alle donne della sua vita?
    «Con mia figlia, che è ancora piccolina, non posso ancora sbizzarrirmi molto: al massimo un latte coj cacao e dei biscotti speciali. Per mia moglie Wilma invece, punterò su dei grandi classici. Come primo, dato che lei è una grande amante degli gnocchi alla romana, penserei a una versione gratinata al forno con dell'ottima mozzarella e sugo pomodoro fresco. Poi, piacendole molto l'agnello, opterei per un carré di agnello al forno con patatine novelle. Il gran finale? Una versione finger food della torta Mimosa che io preparo con una speciale crema di pistacchi».

    E per brindare, che cosa sceglierebbe?
    «Bollicine tutta la vita! Io non ho dubbi: per tutto il pasto, per rendere frizzante l'atmosfera. Per accontentare la mia dolce metà stapperei: uno champagne rosè di Bruno Paillard che è delicato e molto aromatico».

    Lei è famoso per accompagnare i piatti che cucina con della buona musica: che cosa sceglierebbe per l'8 marzo?
    «Opterei per una compilation di hit di autori indimenticabili comeDavid Bowie e Bruce Spreengsting».

    C'è un ingrediente che le evoca la femminilità?
    «La frutta come le pesche, le visciole, le albicocche: non so perché mi evocano la sensazione vellutata della pelle femminile».

    Tornando all'8 marzo 8 marzo: si accusano gli chef di essere maschilisti. Anche Carlo Cracco, recentemente, ha incassato questa critica. E' proprio così?
    «Sì, la cucina, soprattutto ad alti livelli è ancora una prerogativa maschile : non a niente si parla delle "brigate" di cucina, proprio come se si parlasse di un regime militare. Questo anche se ci sono molte chef donna. Il fatto che il nostro è un lavoro molto pesante fisicamente e difficile come orari».

    Anche lei è un «maschilista della cucina»?
    «No, alle donne invidio inventiva e determinazione. E sono onorato quando, è capitato spesso, mi dicono che la mia è una cucina molto femminile. Perché la cucina femminile è una cucina delicata, attenta ai sapori ma allo stesso tempo decisa e forte».

    Quali sono le chef donna che la ispirano?
    «Paola Budel, che è stata anche uno degli ospiti di MasterChef. Oppure la mamma di Joe Bastianich, Lidia, che ha fatto la fortuna della cucina casalinga su una piazza internazionale come New York. Mi incuriosisce anche Cristina Bowerman, chef stellata di Glass Hostaria a Roma, la sua è una cucina davero molto innovativa».

    Nella sale è uscito il film La cuoca del Presidente, ispirato alla biografia del Presidente Chirac, dove si vede chiaramente come la protagonista sia osteggiata dai colleghi uomini: andrà a vederlo?
    «Una cuoca a capo della cucina dell'Eliseo? Mi incuriosisce molto: lei sì che dev'essere stata una tosta!».

    Lei ha un numerosissimo pubblico femminile: tra le altre anche la vincitrice di MasterChef, Tiziana, ha detto che vorrebbe cucinare con te.
    «Ne sono onorato: la inviterò ad Ale contro Tutti: facciamo un nuovo format: Ale contro Masterchef!».


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    Fonte:www.vanityfair.it,web
     
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