ALESSANDRO BORGHESE ... “cuoco gentiluomo”

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    Natale di Borghese: contro...la suocera


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    Chi vincerà la battaglia ai fornelli tra Alessandro Borghese, il tradizionalista, e la suocera, l'innovativa? Ecco il suo Natale...


    di Redazione Vanity Food


    Alessando Borghese, il cuoco eclettico fenomeno della TV, ci racconta il suo Natale e la sua simpatica battaglia in cucina con la suocera napoletana con cui si sfida a suon di ricette.

    Come passerai il Natale quest'anno? Dove, con chi? Sarai tu il cuoco?

    Natale in famiglia, con mia moglie e mia figlia insieme ai parenti vari, nipoti e nipotini. Tutti verranno da noi, nella nostra casa a Milano, non a Roma, perché sarò già lì per lavoro.
    Cucinerò io, ma non da solo. Sarà una cucina al cinquanta per cento tra la vecchia guardia e la nuova guardia, ossia mia suocera e il sottoscritto. Però si invertono i ruoli: mia suocera vuole fare la creativa e si metterà a fare dei piatti più ricercati, mentre io andrò sulla tradizione.
    Per la cena della Vigilia, piatti a base di pesce come spaghetti con le vongole, zeppole con alici, anguilla.
    Il pranzo di Natale invece sarà a base di carne.

    Come puoi descrivere le atmosfere di cui ti circonderai e la tua tavola delle Feste?

    Il punto focale è l'albero, che decoriamo io e mia moglie, tutto gastronomico. Ogni volta che andiamo all’estero compriamo oggetti gastronomici fatti di stoffa, ceramica, vetro, da appendere all'albero, come cupcakes di stoffa. Tutto l’albero è a tema gastronomico: cioccolatini, pesciolini; non c'è nessuna pallina di Natale. Sotto, lo decoriamo con la neve finta e dei funghetti. Un albero alla Willy Wonka, che prepariamo la settimana prima di Natale. Ho acquistato due cioccolatini a forma di Gingerbread Man di ceramica e li ho appesi. Per la tavola, nessun centro tavola perchè ingombrano! Bisogna dare spazio alle portate. La tavola sarà sobria, con un servizio classico in ceramica bianca e semplice, tovaglia bianca con solo qualche decorazione di pungitopo qua e là.
    Non è un negozio di Natale, insomma.

    È mia suocera
    quella innovativa,
    io sono un tradizionalista
    Alessando Borghese

    Qual è il piatto tradizionale che non può mancare sulla tua tavola il giorno di Natale, anche quest'anno?

    I piatti della tradizione che non ci facciamo mai mancare sono quelli della tradizione napoletana: l'insalata del rinforzo, che è un piatto povero napoletano con acciughe cavolfiori, la zeppola napoletana, da preparare la mattina del 24 che è una pasta fritta con acciuga dentro. Per la Vigilia invece il pesce: gli spaghetti alle vongole, il baccalà e il capitone (anguilla), oltre che i moscardini affogati al pomodoro.

    E il resto del menù di questo Natale? Ci puoi svelare qualcosa in anticipo?

    Il giorno di Natale sarà a base di carne, ma ancora nel dettaglio non l'abbiamo pianificato. Delegherò mia suocera, anche se la nostra è una battaglia tra tradizione e innovazione (e quella innovativa è lei). L'anno scorso si è cimentata in un sushi all'italiana, che (per ragioni di pace familiare) era buonissimo! La mia famiglia ama richiedermi dei piatti particolari, perchè durante la settimana lavorativa a casa non accontento mai i loro desideri. Nei giorni prima del Natale, dunque, ordinano...à la carte.


    Copia+di+borgheseit



    Fonte:www.vanityfair.it,web
     
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