GORDON RAMSAY ... “cuoco e fiamme”

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    Gordon Ramsay

    A lezione dallo chef pluristellato, che da Londra ogni tanto vola in Italia, per insegnare i tricks e le ricette che lo hanno reso così famoso


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    Voleva fare il calciatore ma un brutto infortunio “l'ha costretto” a darsi alla cucina. Ora è famoso quasi quanto Beckham: grazie ai suoi ristoranti di Londra (e non solo) e ai suoi reality, che lo fanno apparire molto più cattivo della realtà


    Slaccia il cinturino e si toglie l'orologio. Starà li sul piano cottura per circa quaranta minuti, il tempo di riempire la cucina con i profumi dei due piatti che prepara per noi: tagliatelle con sugo di pesce cappone e funghi, e rotolini di sogliola e salame (che lo so, detto così non sembra un granché ma vi assicuro, sono buonissimi).

    Gordon Ramsay non parla. Scherza di continuo. Lo osservo mentre lavora la pasta fresca che dice di aver impastato la mattina presto, e stento a riconoscerlo. Ero quasi spaventata quando ho ricevuto l'invito a questa speciale cooking lesson, ma dell'uomo che urla davanti ai fornelli di Hell's Kitchen e Kitchen Nightmares c'è ben poco. Sarà l'aria della Sardegna - siamo al Forte Village, fantastico resort cinque stelle in provincia di Cagliari che ospita uno dei due ristoranti che lo chef ha aperto in Italia – o la vicinanza al clan Ramsay che ha portato con sé da Londra in versione completa: moglie e figli (tre bambine e un bambino).

    “Oggi i più piccoli si sono alzati alle 4.30 perché volevano andare a nuotare – racconta mentre taglia la pasta fresca al coltello – sono vivacissimi ma è bello poter trascorrere un po' di tempo insieme a loro”.

    Per loro, nella casa di Londra, ha fatto costruire una sorta di mini allevamento dove fa crescere tacchini, agnelli e maiali e una volta pronti, li uccide e li cucina. “Ho pensato che fosse il modo migliore per fargli capire da dove arriva il cibo, per insegnar loro il rispetto per ciò che mangiano e l'ingiustizia degli sprechi”. Ha mai avuto problemi quando scattava l'ultima ora? “Uccidere l'agnellino non è stato semplice perché si erano affezionati molto. La più grande, in segno di protesta, ha detto che sarebbe diventata vegetariana: lo sarà rimasta per tre ore al massimo!”

    Lui che tempo fa aveva sparato a zero contro chi compie questa scelta, oggi dice di aver cambiato (parzialmente) idea. “Ho trascorso un periodo in India e per un mese mi sono imposto di non cucinare carne, né usare prodotti caseari: è stata un'esperienza molto interessante, che consiglio a tutti gli chef”. Da allora, una volta a settimana in casa Ramsay si mangia solo veggy “e basta preparare piatti colorati e fragranti per convincere i bambini che anche le verdure sono buone. Poi ogni tanto li minaccio con qualche storia ridicola: Se non mangi le carote non ti cresce il pene!”.

    La ricetta per vivere più a lungo? “Dovrebbe chiedermelo fra 40 anni. – scherza – Per ora posso dire che negli ultimi tempi ho cercato di diminuire l'uso di burro e panna a favore di olio extravergine di oliva, menta e vinaigrette”. Che poi, a dire la verità, sono davvero poche le volte in cui lui riesce a sedersi a tavola. “Fare un pasto completo prima di entrare in cucina è praticamente impossibile, perché essere cuoco significa assaggiare di continuo e per farlo non puoi essere sazio”.

    Secondo Ramsey il segreto per essere un grande chef è “tenere un piede in sala, avere sempre un contatto con il cliente e non limitarsi mai a fare solo ciò che piace. Io, poi, mi arrabbio quando mi chiamano artista, piuttosto mi sento un artigiano”. Sicuramente non uno show man, anche se i suoi reality continuano ad avere moltissimo successo. “In tv funziono perché sono spontaneo, se una cosa non mi piace lo dico subito, senza perdere tempo”. Che sia schietto per davvero lo capisco quando ci insegna il trick per tagliare il basilico: “Bisogna rollarlo come una canna e solo dopo affettarlo”.

    Il prossimo appuntamento per imparare preziosi consigli come questo sarà a Castel Monastero (Castelnuovo Berardenga, Siena), dal 14 al 16 ottobre. Nello splendido resort costruito in un piccolo borgo medievale del Chianti, dove Gordon Ramsay ha voluto aprire l'altro ristorante “italiano”, l'unico che rimane aperto per tutto l'anno. Il suo invito? “Imparare a cucinare è importante come studiare la geografia. Dovrebbero insegnarlo fin da bambini, in tutte le scuole.”

    Rita Balestriero (28 luglio 2011)


    Fonte:vogue.it
     
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  2. tomiva57
     
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    è un vero ......fulmine a cielo sereno...
    grazie giulia
     
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    Ramsay "Sono il profeta della carne il nemico dei luoghi comuni"



    Celebre anche per i programmi tv, il cuoco britannico è a capo di un impero "Nella vita, e a tavola, ci vuole equilibrio - dice - bisogna mangiare di tutto"

    LONDRA
    Gordon Ramsay è cresciuto a Stratford- upon-Avon, la cittadina che ha dato i natali a Shakespeare. Con la penna in mano è sempre stato una frana - il suo linguaggio è fatto di espressioni gergali molto colorite - però è un genio con le pentole. E i suoi piatti sono oggi forse più famosi dei sonetti del suo concittadino. Figlio di un padre alcolizzato e violento dal quale è fuggito all’età di 16 anni, avrebbe potuto giocare nei Glasgow Rangers, se un grave infortunio alla cartilagine del ginocchio procuratosi durante una partita di squash non l’avesse tolto al calcio scozzese. In compenso, la gastronomia ha guadagnato lo chef più pirotecnico e probabilmente più ricco del mondo. A 46 anni, Ramsay è titolare di tredici stelle Michelin conquistate dai suoi ristoranti luxury in giro per il mondo.
    La sua «cucina di casa» resta Londra, dove l’11 settembre inaugurerà, nel quartiere di Mayfair, Sushi Maze, dedicato al pesce crudo. Ma il ragazzo che sognava di giocare la Champions League ora gioca le sue partite anche a Doha, Las Vegas, Tokyo. Insomma, Ramsay è un top-chef planetario che sogna di cucinare a Pechino e persino a Gaza. Il Messi degli chef? «Anch’io, come Messi, metto al servizio degli altri la mia classe. Però gli preferisco Gianfranco Zola, un amico che mi ha fatto amare il mirto della Sardegna».

    È vero che l’ispirazione per i nuovi piatti le viene correndo nei parchi di Londra?
    «Correre a Richmond Park alla mattina presto per me è come un fare il bagno nel Gange per un indù, andare alla Mecca per un musulmano o scambiare quattro chiacchiere col Santo Padre per un cattolico: adoro fare jogging, mi libera la mente, è come se la tela diventasse bianca e io potessi ridipingere di nuovo. Mi vengono in mente nuovi abbinamenti, armonie gastronomiche».

    La sua mania per una cucina sana nasce dalla passione per il fitness?
    «Il successo è tutto merito dell’equilibrio tra mente e corpo. Sembra banale ma è vero che noi siamo quello che mangiamo, è più semplice di quel che si possa credere. Basta cambiare poche cose, eliminare le cattive abitudini. Io lotterò sempre contro i grassi».

    Ma si può davvero mangiare sano senza rinunciare ai sapori, al gusto dei cibi, al piacere di stare a tavola godendo di un menù di molte portate?
    «Bisogna stare attenti al condimento, alla cottura, bilanciare le calorie, ma questo non vuol dire mangiare come frati certosini».

    Non converrebbe essere vegetariani allora?
    «Rispetto i vegetariani ma non li approvo. Vorrei che assaggiassero il mio scamone di vitello rosso con rosmarino, aglio, timo, magari abbinato a una caponata di melanzane con limone, capperi e carciofi. Sfido chiunque a dire che non è un piacere sublime. Il valore nutrizionale della carne è insostituibile, manzo, pollo e maiale sono essenziali. Ovviamente verdure e frutta vanno mangiate in grandi quantità, ma guai a toccarmi la carne!».

    È per questo che continua ad aprire nuove steak-house in giro per il mondo? Persino a Las Vegas...
    «Ho rubato agli americani il segreto per cuocere la carne sul barbecue. Loro hanno nel dna un cronometro genetico per togliere gli hamburger e le bistecche dal fuoco al momento giusto, ma ora sono diventato bravo anch’io. Gli altri chef inorridiscono, ma io non trovo niente di male a diversificare il brand. L’importante è, e su questo tasto so di essere martellante, cucinare bene e sano».

    Gordon Ramsay è una multinazionale, una holding che in un futuro potrebbe anche sbarcare alla London Stock Exchange. Come fa a gestire tutti quei ristoranti da una parte all’altra del globo, le accademie di cucina, gli impegni televisivi, aggiornare i milioni di follower su Twitter, scrivere libri, firmare i menù del Forte Village in Sardegna e Castel Monastero in Toscana?
    «Lavoro moltissimo, mi affido a collaboratori che applicano alla lettera la mia filosofia, poi verifico personalmente con regolarità che tutto funzioni alla perfezione. L’anno scorso ho pagato 60 milioni di sterline di tasse, ho dato insomma il mio contribuito al mantenimento della Regina, e alle Olimpiadi».

    Insomma, dopo una infanzia difficile, adesso è uomo ricco, che ha tutto.
    «Resto una persona semplice, amo stare con mia moglie e i miei quattro figli, giocare con i nostri due bulldog Rumpole e Romeo, vado in bicicletta a comprare la verdura e i formaggi delle fattorie tra le bancarelle di Borough Market. Il denaro non mi ha dato alla testa. È come per la dieta: serve equilibrio».

    Però le location lussuose le devono piacere. I suoi ristoranti sono sempre molto chic. I suoi piatti richiedono anche un palcoscenico così sfarzoso?
    «Non necessariamente. Prendete il Bread Street Kitchen, che ho inaugurato da poco nell’East End, un grande loft col forno a legna, sembra di mangiare in casa, intorno al camino».

    Perché i cuochi inglesi adorano l’Italia, ma gli chef italiani non sono famosi nel Regno Unito?
    «La genuinità dei vostri prodotti e la fantasia con la quale preparate piatti unici sono una miniera d’oro per un cuoco. Penso ad esempio, per restare alla Sardegna, che conosco bene, alle verdure della zona di Pula, la ricotta di Santadi, o la carne chianina della Toscana. La fama? Dipende anche dalla capacità imprenditoriale. Io capisco che un italiano abbia meno voglia di lasciare un Paese bello come il vostro per farsi conoscere».

    Il calcio, il cibo, e anche i nostri motori. Lei è un italiano mancato...
    «Ho provato a Maranello una Ferrari, per me è stato coronare un sogno. È un sogno anche la storia del suo fondatore, che da solo ha creato le automobili più veloci e belle del mondo. Siete unici, davvero, voi italiani, forse dovete tornare a credere di più nel vostro talento ed essere molto rigorosi».

    Un’altra sua famosa lezione è che del pesce non si butta via nulla...
    «Con le teste ci facevo i brodini, buonissimi. Passo ore e ore a sperimentare, a volte si scopre che anche parti di prodotti verso le quali nutriamo un certo disprezzo, se abbinate ad altri alimenti o cucinate in un determinato modo, possono rivelarsi squisite».

    Sì, però per inventarsi il caviale di melanzana bisogna avere fantasia...
    «Non è vero, i suoi semi assomigliano alle uova di storione. La cucina è come la vita, bisogna guardarsi intorno e superare certi stereotipi, dribblando gli abbinamenti più comuni».

    Insomma, non è pentito di non avere fatto il calciatore?
    «In primavera, in una partita tra vip ed ex calciatori, a Manchester, sono uscito in barella dal campo. L’ho capito, il mio destino è stare in cucina».

    Luca Bergamin




    Fonte:3.lastampa.it,web
     
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    Modena: Gordon Ramsey visita Maranello




    Fonte:youtube.com,quotidianonet
     
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    Filetto alla Wellington di Gordon Ramsay: la ricetta


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    di Giulia Ceschi

    Gordon Ramsay è una delle personalità più irriverenti della cucina in tv: memorabili sono le sue recensioni al vetriolo o le imprecazioni nei confronti degli chef che non vogliono eseguire i suoi ordini.


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    Quello che andiamo a vedere oggi è la ricetta del filetto alla Wellington, un secondo piatto gustoso a base di carne avvolto da una tenera sfoglia. Ma vediamo come lo prepara il famoso chef.


    Ingredienti (per 4 persone):


    Filetto di vitello, 1 kg.
    Pasta sfoglia già pronta, 1 rotolo
    Prosciutto crudo dolce, 100 gr.
    Funghi champignon, 500 gr.
    Senape, 1 cucchiaio
    Sale, pepe, olio
    Burro


    Preparazione


    Tempo di preparazione: 1 ora circa

    Iniziamo la nostra ricetta partendo dai funghi: puliteli bene privandoli del gambo ed eliminando eventuali residui di terra; tagliateli poi grossolanamente a pezzetti e frullateli fino a creare una purea omogenea che andrete a cuocere in un pentolino con un pizzico di sale, finché l'acqua di cottura non si sarà completamente asciugata.

    Prendete ora una padella a fatevi sciogliere all'interno una noce di burro. Rosolatevi ora il filetto da entrambi i lati e spegnete il fuoco.

    Sopra ad un foglio di pellicola trasparente, stendete delle fette di prosciutto crudo facendo in modo che non rimanga fuori nemmeno un quadratino. Ricoprite il tutto con un generoso strato di funghi, quindi riponete la carne all'interno del foglio (dopo averla spennellata di senape) e avvolgetevi la pellicola colma di ingredienti attorno, bloccando per bene i bordi. Mettete a riposare il tutto nel frigo per almeno mezz'ora.

    Dopo il tempo indicato, togliete la carne dal frigo, eliminate la pellicola e ponetelo al centro del rotolo di pasta sfoglia. Arrotolate la pasta attorno alla carne e bloccate i bordi spennellandoli con l'uovo che avrete precedentemente sbattuto.

    Fate dei tagli in superficie, in modo da agevolare la cottura, quindi mettetelo in forno a scaldare per circa 30 minuti a 180 gradi. Da servire con la carne leggermente al sangue e accompagnato da purè di patate.

    Bon appetit! (photo credit: jo-h via photopin cc)



    Fonte:saporiericette.blogosfere.it,web
     
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  6. Paoz1
     
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    ciao gordon,io ti stimo,xme sei il miglior cuoco del mondo(I LOVE YOU)
     
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    Gordon Ramsay e Cucine da Incubo:

    parte una versione italiana del format?



    di Maria Rosa Tamborrino

    Da alcuni giorni nel web stanno circolando voci che vorrebbero la partenza di una versione italiana di Kitchen Nightmares, il programma americano condotto da Gordon Ramsay che è arrivato oramai alla sua quinta edizione. La notizia non è ancora stata confermata ma voci di corridoio farebbero pensare che la Endemol Italia stia lavorando ad un pilot in salsa italica di Cucine da incubo, destinato, con molta probabilità, ad essere trasmesso su FoxLife. Il programma ha avuto un enorme successo in America, tanto da arrivare alla sua quinta edizione, e anche qui in Italia, dove è trasmesso su Real Time, ha un discreto numero di telespettatori fedelissimi che ogni giorno seguono le incredibili vicende dello chef Gordon Ramsay alle prese con il peggio del peggio dei ristoranti degli Stati Uniti. Lo Chef Ramsay è oramai per molti un vero e proprio mito, tanto che su molti social network è possibile vedere sue parodie e sue citazioni. In ogni puntata il biondo Gordon, che ne è anche il conduttore, inizia con l’osservare con attenzione la gestione di uno dei ristoranti in crisi con lo scopo di comprendere quale sia il problema o i problemi che hanno portato l’attività vicino ala fallimento; Gordon Ramsay e la sua trasmissione, Kitchen Nightmares, rappresentano l’ultima possibilità concreta di risalita per molti dei gestori delle attività che chiamano per partecipare al programma, prima di dichiarare completamente il fallimento e chiudere i battenti per sempre.


    Gordon Ramsay - Cucine da Incubo


    La versione italiana di Cucine da incubo, naturalmente, riprenderebbe in toto la finalità e lo scopo della trasmissione americana, anche se sarà di sicuro molto difficile trovare un degno sostituto made in Italy di Gordon Ramsay. Il suo modo di fare, le sue sfuriate condite da un mare di ‘bip’ e da insulti, con un pizzico di cattiveria che non ci sta mai male, sono forse l’ingrediente più importante di tutto Kitchen Nightmares, e rappresenta proprio quell’elemento straniante a cui la televisione italiana non ci ha mai abituati. Dunque, se finora guardando quegli strani piatti in cui spesso lo stesso Ramsay vomitava dentro e quel suo fare irruento e spesso volgare, ci siamo consolati e divertiti pensando: “Tanto cose come queste si vedono solo in America”, ora, probabilmente, ci toccherà preparaci per una versione italiana del format. A chi spetterà l’arduo compito di prendere il posto dello chef Gordon Ramsay e quindi di rivoluzionare in maniera ferma e totale le cucine dei locali in fallimento?


    ... Cucine da incubo ..


    The Greek at the Harbor



    (da jonnidoppiapiastra)



    Fonte:lanostratv.it,di jonnidoppiapiastra,www.youtube.com,web
     
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    Gordon Ramsey: «Vi svelo tutti i miei segreti»


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    Le tecniche di base
    «Uova in camicia, soufflé, besciamella, omelette, maionese, brodo di pollo, vinaigrette: tutta l'arte culinaria deve essere sostenuta da una conoscenza delle basi. Ci sono alcune nozioni che dovete assolutamente avere per costruire un piatto, altrimenti la vostra cucina sarà votata all'insuccesso».

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    Le pentole
    «Aquistate il meglio che potete permettervi. La chiave sta in una manifattura di qualità: non solo le pentole avranno una maggiore durata ma, più sono pesanti, più condurranno il calore in modo uniforme, impedendo che alcuni punti particolarmente caldi brucino ciò che state cucinando»

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    L'organizzazione in cucina
    «Si tratta solo di trovare velocemente quello che cerchiamo. Nessuno vorrebbe portare un risotto a fine cottura per poi perdere dieci minuti a cercare la grattugia per il Parmigiano. Sono questi gli inconvenienti che vi fanno perdere il ritmo, costringendovi all'affanno per rimediare»

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    Assaggiate!
    «Non lo ripeterò mai abbastanza: prendere l'abitudine di assaggiare davvero quello che cucinate. E' la prima indicazione per tutti gli chef che cominciano a lavorare con me, ed è l'unico modo per capire come accostare i nuovi sapori. L'arte della cucina è molto più intuitiva di quanto pensiate».

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    Cucinare per tanti
    «Tutto quello che potete fare prima, fatelo. Qualsiasi cosa, non soltanto i brasati e gli stufati a cottura lenta. Dovrete anche pensare a come presentate quello che cucinate. Se ho un bel piattone a centrotavola, per sempio un magnifica costata di manzo, lascio che i commensali partecipino all'emozione di tagliarla».

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    Abbasso la routine
    «Siamo onesti: quanti di noi si annoiano ai fornelli? Perché ciò non accada più, in questo capitolo voglio dimostrarvi come cucinare possa essere divertente ed eccitante. Partite dalla spesa. Acquistare gli stessi ingredienti ogni settimana è semplice, ma ammazza la creatività»

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    Le spezie
    «In genere si pensa che le spezie servano solo a dare un tocco di piccante in più. Invece danno fragranza, sapore, delicatezza. Se imparererete ad utilizzarle, la vostra cucina acquisirà una nuova dimensione. Il trucco consiste nel trovare un equilibrio tra gli aromi che incontrano il vostro gusto»

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    Mangiare bene e spendere poco
    «Il motivo principale per scegliere prodotti di stagione è che hanno il massimo del sapore e il minimo del costo. Asparagi che arrivano in aereo dal Perù a novembre? No grazie: aspetterò quelli nostrani ad aprile che sono più gustosi e costano la metà»

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    Cucinare per uno o per due
    «Quando il pasto quotidiano è facile e saporito, diventa un vero piacere. I piatti dovrebbero concentrarsi su due o tre sapori chiave, come nella pasta ai funghi e porri. Se eccedete, non solo vi accollerrete tropo lavoro, ma confonderete il palato»

    © Corbis, © Splashnews


    di Sara Tieni


    gordon-ramsey-libro_225X349Gordon Ramsey svela i suoi segreti? Ebbene sì, il protagonista di showcooking e reality culinary cult come Hell's Kitchen (Cielo), Cucine da incubo, il talent Masterchef Usa e F World lo fa con un libro in linea con la nuova filosofia degli chef stellati, ovvero: l'alta cucina a portata dei «profani», di quelli, per intenderci, che hanno paura anche di cimentarsi in un uovo al tegamino. O almeno è la sensazione che si ha sfogliando In cucina con Gordon Ramsey, Sperling & Kupfer ( pagg 319, Euro 29, 90).

    Dentro il volume, l'ex calciatore della squadra scozzese dei Rangers condivide con i suoi fan consigli di vita e cucina. «Così come i miei colleghi, ho imparato moltissimo lavorando: tecniche, trucchi e qualche imbroglio, lo confesso, che utilizzo istintivamente ogni giorno». Ramsey, 12 stelle Michelin all'attivo sparse su 22 ristoranti di proprietà nel mondo, cerca di non intimorire e, usando un tono franco e confidenziale, cerca di attrarre anche i più restii nella cucina «Ci sono persone che sostengono di non saper cucinare, che se si mettessero ai fornelli, brucerebbero anche l'acqua. Io non ci credo. Penso invece che non vogliano mettersi alla prova.

    La prima cosa da tenere a mente quando cucinate per tanti è che non deve essere tutto perfetto. Non gestite un ristorante!

    Per i neofiti, parte quindi una guida basilare, dalla scelta degli strumenti da cucina («spendete per pentole e coltelli: vi accompagneranno per tutta la vita») a come spezzare la monotonia in cucina: «nelle grandi città ci siamo abituati a sapori nuovi, a cibi inconsueti e stuzzicanti. Eppure, a casa, quanti di noi cadono nella routine, rimanendo ancorati agli stessi piatti, cucinati allo steso modo?». Infine, eecco le ricette vere e proprie, un mix di cucina mediterranea in salsa anglosassone che ha conquistato milioni di palati e ingolosito anche i più scettici: carne, pesce, pane, torte & Co ma anche i menu ad hoc per cucinare in anticipo, per tanti o solo per una cena a due. Sfogliate la gallery in alto... e buon appetito!



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    Fonte:www.vanityfair.it
     
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    Gordon Ramsay nel nuovo “Hotel da Incubo”



    Nuovo appuntamento nella prima serata di Real Time sul digitale terrestre: l'irascibile e geniale chef scozzese passa dai ristoranti agli hotel per provare a risollevare le sorti di strutture in crisi, sempre con il suo inconfondibile stile.


    di Pasquale Amato


    Irascibile, geniale, temuto: con il suo stile assolutamente personale Gordon Ramsay ha rivoluzionato il modo di fare cucina in televisione. Il cuoco scozzese con il contest culinario “Hell’s Kitchen” e poi con “Cucine da incubo” è stato il terrore di apprendisti chef prima e di ristoratori sciatti e distratti poi. I ristoranti passati sotto il suo occhio attento ed implacabile sono stati costretti a trasformazioni spesso vincenti, che ne hanno risollevato le sorti, ma al tempo stesso hanno dovuto passare sotto le forche caudine della sua ira e dei suoi metodi non propriamente gentili.

    Per il suo nuovo progetto televisivo Ramsay cambia “vittime”, passando dai ristoratori agli albergatori. Si chiama infatti “Hotel da incubo” il nuovo progetto con il quale lo chef nativo di Johnstone torna ad occupare la prima serata del canale tematico Real Time sul digitale terrestre (la prima messa in onda c’è stata nella serata di martedì primo gennaio).

    Cambia l’ambientazione, ma non la ricetta che ha reso Ramsay famoso nel mondo: lo scozzese continua a girare gli Stati Uniti, ma stavolta a caccia degli alberghi, da quelli più lussuosi a quelli teoricamente più a buon mercato, per scovarne le magagne, metterle sotto gli occhi dei proprietari che hanno chiesto il suo aiuto, ed impegnarsi a fondo per trasformare la gestione dell’hotel, rendendolo finalmente appetibile ai potenziali clienti.

    Ovviamente il compito non sarà facile, vuoi perché Ramsay si approccerà a casi virtualmente disperati, vuoi perché come sempre i suoi metodi si riveleranno efficaci, ma estremamente bruschi, con i proprietari delle strutture alberghiere passate sotto la lente d’ingrandimento di Gordon che si ritroveranno a passare più di un brutto quarto d’ora: ma dovranno darsi da fare sia sul piano personale, migliorando la qualità del loro servizio, sia su quello delle strutture, molto spesso da rinnovare o da ristrutturare, per non finire sulla lista nera ed avere l’ok definitivo di Gordon.



    Gordon-Ramsay



    Fonte:tv.befan.it,Allan Worren,web
     
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    Uno chef a 3 stelle




    Autore GORDON RAMSAY
    Pagine 256
    Formato 21,2 x 28 cm
    Rilegatura CARTONATO
    € 40,00


    “Spesso mi chiedono da dove derivi la mia passione per la cucina. Dove è iniziata la grande avventura, e cosa mi ha spinto ad arrivare fin qui? A dire la verità, mi sono rivolto spesso la stessa domanda. So solo che nel momento in cui ho messo piede in una cucina professionale, da brufoloso diciassettenne qual ero, stringendo orgogliosamente tra le mani il mio primo set di coltelli, ho saputo di aver trovato il mio scopo nella vita. Da quel giorno in poi, la mia unica ambizione è stata ottenere le tre stelle e niente avrebbe potuto sbarrarmi la strada. Cucinare non è una questione di vita o di morte, è molto di più. Ecco perché una o due volte all’anno mi sveglio con i sudori freddi, terrorizzato dall’idea di perdere la terza stella. Ma se dovesse accadere, tirerei fuori le palle e me la andrei a riprendere.”
    Un’incursione in uno dei ristoranti migliori al mondo, quello di Gordon Ramsay, considerato lo chef di maggior talento della sua generazione. Scoprirete cosa succede dietro le quinte e quali sono e come vengono presentati i piatti che lo hanno catapultato nell’Olimpo della gastronomia. Piatti che potrete realizzare anche a casa, seguendo le dettagliate istruzioni di Gordon. Sempre che, come lui, abbiate il coraggio di puntare alle stelle.



    Gordon Ramsay è uno degli chef più noti del Regno Unito. Ha iniziato la sua carriera come calciatore professionista per poi dedicarsi alla cucina con risultati eccellenti. Nel 1998 ha aperto a Chelsea il ristorante che porta il suo nome e che già nel 2001 si è meritato le ambite tre stelle Michelin, e i riconoscimenti non sono mancati nemmeno per gli altri ristoranti che gestisce tra Londra e New York. Scrittore di numerosi libri di successo, è diventato anche un conduttore televisivo molto richiesto. Le sue trasmissioni, tra cui Ramsay’s Kitchen Nightmares, The F Word e Hell’s Kitchen, gli hanno dato fama internazionale, consacrandolo definitivamente come uno dei più apprezzati chef in circolazione.



    "Gordon Ramsey, uno chef a tre stelle",

    viaggio di gusto tra ricette e segreti


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    .... Gordon Ramsay non è chef che abbia bisogno di presentazioni. Volto e temperamento, oltre ovviamente al talento, sono ben noti agli appassionati di cucina e non solo.
    Impossibile non farsi conquistare dai suoi piatti e dalla sua visione del gusto. Altrettanto difficile è non farsi coinvolgere dal suo libro illustrato “Uno chef a tre stelle”, pubblicato da Guido Tommasi Editore.
    Perché chef stellati si diventa, non si nasce, e Ramsay lo racconta bene tra appunti di vita e grandi lezioni di cucina.
    “Cucinare non è una questione di vita o di morte, è molto di più – ribadisce Ramsay nell’introduzione - Ecco perché una o due volte all’anno mi sveglio con i sudori freddi, terrorizzato dall’idea di perdere la terza stella. Ma se dovesse accadere, tirerei fuori le palle e me la andrei a riprendere”.
    L’autobiografia è solo uno dei “condimenti” di questo volume pensato per ricreare le atmosfere della tavola di Ramsay anche in casa, con ricette da preparare passo passo e consigli per la presentazione dei piatti.
    Per una lettura di gusto, pagina dopo pagina.




    di Jhon Askev 2007


    Fonte:www.guidotommasi.it,www.leggo.it,Jhon Askev,web
     
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    “Cucina con Ramsay” su Real Time




    Cucina con Ramsay - promo


    Dopo la lunga serie di programmi dedicati alla distruzione e costruzione di cucine da incubo (ma anche di hotel) ecco che finalmente Gordon Ramsay, lo chef più amato e odiato della tv, si mette dietro i fornelli per raccontarci i suoi segreti. Tutti pronti carta e penna per conoscere le sue ricette? Ecco la nuova serie, “Cucina con Ramsay” da domenica 20 gennaio alle 10 e 40.


    gordon-ramsay-ape-piccola



    Fonte:realtimetv,www.youtube.com,canzonimusichepubblicita.blogspot.it,web
     
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    Cucina con Ramsay, il cuoco più temuto

    della TV ci svela i suoi segreti su Real Time


    Cucina-con-Ramsay-lo-chef-ci-insegna-i-suoi-trucchi-su-Real-Time


    Dopo anni di insulti, improperi e parolacce a non finire, Gordon Ramsay ha finalmente deciso di svelare i suoi segreti. In Cucina con Ramsay, il nuovo programma culinario di Real Time, il cuoco più arrabbiato della TV insegnerà tutti i suoi segreti per gli appassionati di cucina e almeno nel promo sembra essere molto più calmo. A partire da domenica 20 gennaio alle 10:40 Real Time trasmetterà le puntate dello show di cucina di Gordon Ramsay, per la prima volta lo chef inglese svela i suoi trucchi in TV. Siete pronti a imparare dallo chef più amato dai programmi factual, unica raccomandazione: non fatelo arrabbiare!

    Su Real Time arriva la scuola di cucina firmata da Gordon Ramsay, Cucina con Ramsay è già andata in onda nel 2012 su Channel 4 con il titolo di Gordon Ramsay’s Ultimate Cookery Course tradotto in soldoni il corso di cucina firmato dallo chef scozzese premiato con una delle massime onorificenze della corona l’Ordine dell’Impero Britannico. Dimenticate Benedetta Parodi, Tessa Gelisio e Antonella Clerici, perché quello che parte il 20 gennaio su Real Time è IL corso di cucina. Cucina con Ramsay sarà un corso tenuto da uno chef insignito di ben 13 stelle Michelin. Nella prima puntata, andata in onda in Gran Bretagna lo scorso 10 settembre, lo chef ci insegnerà come cucinare credendo in noi stessi, la ricetta che propone solo delle deliziose costolette di maiale con peperoni agrodolci e un’insalata di mele croccanti, Gordon darà un prezioso consiglio (e chi se non lui): come affilare al meglio i propri coltelli.




    Come cucinare la bistecca secondo Gordon


    Nella seconda puntata Gordon ci insegna a cucinare cose semplici e a scegliere il pesce fresco, passiamo poi al chili e alle spezie protagoniste della terza e della quarta lezione. Nella quinta, Gordon, invece ci insegna a cucinare low cost e ci insegna a fare un menù da gourmet con costi ridotti. Lo chef nella sesta puntata si cimenterà con un classico della cucina italiana: gli gnocchi! Gordon, poi, si occuperà di cucina senza stress (e se lo dice lui, l’incubo di tutte le cucine del globo), facile e veloce. Sarà poi la volta del cibo di strada e ci insegnerà tutti i segreti dei piatti da infornare. Torte salate e dolci passando per piatti che richiedono una lunga preparazione e finire con due puntate dedicate al brunch, alle cene in TV, e alla cucina delle occasioni speciali. In venti puntate, l’ex calciatore Gordon Ramsay ci insegnerà i trucchi del suo mestiere. Appuntamento con il suo prestigioso corso di cucina per le 10:40 di domenica 20 gennaio.



    Fonte:www.televisionando.it
     
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    A cena con Gordon Ramsay



    I piatti più intimi e domestici del cattivo di MasterChef USA. Da scoprire in un libro e cucinare subito


    È l'idolo di tutti gli aspiranti chef. Ma ne è anche l'incubo peggiore: Gordon Ramsay in cucina urla, insulta e mette fretta ai ragazzi della brigata. Almeno stando a quello che si vede in tv. La sua fama da cattivo dei fornelli se l'è costruita in MasterChef USA, Cucine da incubo, Hell's Kitchen e Gordon Ramsay: diavolo di uno chef. Nomi che sono tutti un programma.
    Eppure nella sua cucina, quando prepara per gli amici o la famiglia, cambia volto. E ritmi: «Quando lavoro vado a mille all'ora, ma a casa voglio rallentare. Tolgo la divisa da chef ed entro in una dimensione domestica», racconta in Cucinare per gli amici (Guido Tommasi Editore, 2012). Ci sediamo a tavola con lui, almeno sulla carta, per gustare i suoi piatti meno noti.


    Gordon in famiglia


    Lo chef, di origine scozzese, vive a Londra con la moglie Tana e i loro quattro figli. Con loro cucina, responsabilizzandoli nel fare la spesa: «Mandate un bambino a comprare un chilo di rape o di carote e poi state a guardare l'eccitazione per quello che avrà nel piatto. I bambini ricevono la paghetta in base all'età. Megan ha nove anni, quindi riceve 9 sterline. I gemelli, Holly e Jack, ne ricevono 8, Tilly 6». Dalla cucina passa la loro educazione: «Al bambino più disubbidiente della giornata tocca lavare i piatti, mentre gli altri apparecchiano la tavola».
    Un futuro da chef, sulle orme di papà? «Se cucinare non diventerà la loro professione, non ne sarò sconvolto. A me basta sapere che siano in grado di arrangiarsi in cucina», confessa Ramsay nel libro.


    Zuppa di broccoli, stilton e pere



    Ingredienti per 4 persone:


    2 broccoli grandi, circa 1 kg.
    800 ml. di brodo caldo, di pollo o vegetale
    100 gr. di stilton sbriciolato (o un altro formaggio erborinato)
    2 pere mature ma sode
    25 gr. di burro
    una manciata di mandorle in scaglie tostate per guarnire
    sale e pepe


    Preparazione


    Tagliate i broccoli a cimette, senza buttare i gambi che priverete della parte esterna. Tagliate il resto a pezzetti. Portate a ebollizione il brodo in una casseruola di medie dimensioni. Aggiungete i broccoli e coprite. Cuocete per 3–4 minuti finché i broccoli sono teneri ma ancora di un verde brillante. Frullateli in due riprese per ottenere una purea liscia, e incorporando durante l’operazione metà dello stilton.
    Rimettete la zuppa nella casseruola. Assaggiate, regolate di sale e pepe, e riscaldate poco prima di servire. Sbucciate le pere e tagliatele a metà nel senso della lunghezza. Eliminate i torsoli con uno scavino. Fate sciogliere il burro in una padella e aggiungete le mezze pere, con il lato tagliato rivolto verso il basso.
    Durante la cottura, servendovi di un cucchiaio, irrorate le pere con il burro spumeggiante. Lasciatele rosolare per 1–2 minuti, finché i bordi saranno ben dorati, poi giratele per fare rosolare anche l’altro lato. Cuocete per altri 1–2 minuti, poi trasferitele su un piatto e lasciate scolare il burro in eccesso. Versate la zuppa in ciotole calde e adagiate al centro di ognuna una mezza pera rosolata.
    Cospargete con lo stilton rimasto e le scaglie di mandorle. Servite subito.


    Spiedini di capesante e gamberi alla griglia con burro piccante al coriandolo



    Ingredienti per 4 persone:


    ...per gli spiedini di capesante e gamberi:


    2–3 cucchiai di olio d’oliva
    un rametto di rosmarino
    una manciatina di foglie di prezzemolo
    12 gamberoni sgusciati e privati del filetto
    la scorza di 1⁄2 limone
    12 capesante grandi


    ...per il burro piccante al coriandolo:


    125 gr. di burro
    la scorza di 1 limone
    1 peperoncino rosso piccolo
    una manciatina di coriandolo
    1 spicchio d’aglio
    sale e pepe


    Preparazione


    Per prima cosa, preparate il burro. Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola con un pizzico abbondante di sale e pepe. Amalgamate bene sbattendo con una forchetta. Mettete il burro su un pezzo di pellicola e avvolgetelo dandogli la forma di un salsicciotto. Tenendo le estremità della pellicola, fate rotolare il salsicciotto sul piano di lavoro per dargli uno spessore uniforme. Mettete in frigo per alcune ore finché si rassoda.
    Nel frattempo, mettete 12 spiedini di bambù in acqua fredda. Questo eviterà che si anneriscano troppo in fretta durante la cottura alla griglia. Emulsionate l’olio d’oliva, le erbe, il succo e la scorza di limone in una ciotola e tenete da parte. Alternate 2 capesante e 2 gamberi su ogni spiedino e spennellateli con la marinata. Mettete gli spiedini su un vassoio, copriteli con la pellicola e riponeteli in frigorifero per 20–30 minuti.
    Preparate il barbecue o scaldate una bistecchiera. Condite gli spiedini con sale e pepe. Cuoceteli per 1 minuto e 1⁄2 – 2 minuti su ogni lato, cospargendo ogni tanto con l’eventuale marinata rimasta, finché le capesante e i gamberi saranno opachi e leggermente bruciacchiati. Trasferite gli spiedini in un piatto da portata con sopra le fette di burro piccante al coriandolo. Servite subito.


    Cosciotto di agnello al sidro e miele



    Ingredienti per 6 persone:


    olio d’oliva
    3–4 spicchi d’aglio
    4 mele renette o braeburn
    500 ml. di sidro poco alcolico
    1 coscia di agnello, di circa 2 kg.
    300 ml. di brodo di agnello o di pollo
    qualche rametto di timo
    il succo di mezzo limone
    miele liquido
    sale e pepe
    olio d’oliva


    Preparazione


    Scaldate il forno a 220°C. Pesate l’agnello e calcolate il tempo di cottura finale contando per ogni 450 g di carne 12 minuti per una cottura al sangue e 15 minuti per una cottura media. Incidete il grasso intorno alla coscia con un motivo a losanghe, irrorate con un po’ di olio d’oliva, poi strofinate in modo uniforme con sale e pepe.
    Mettete l’agnello in una teglia profonda e condite cospargendo con il timo e l’aglio sia sopra sia intorno. Irrorate con il succo di limone e un altro po’ di olio d’oliva. Cospargete con un altro po’ di sale e pepe e arrostite per 20 minuti nel forno caldo. Affettate le mele a quarti ed eliminate il torsolo. Togliete l’agnello dal forno e abbassate la temperatura a 180°C. Distribuite le mele nella teglia e bagnate la coscia con il sidro. Giratela e irroratela con 2 cucchiai di miele.
    Infornate di nuovo e cuocete per 30 minuti. Girate di nuovo l’agnello, bagnatelo con il fondo di cottura, poi irroratelo con un altro cucchiaio di miele. Continuate la cottura per il tempo calcolato. Per verificare se è pronto, inserite uno spiedino nella parte più spessa della coscia e premete leggermente la carne: più il liquido che fuoriesce è rosato più la carne è al sangue. Trasferite su un tagliere e coprite con la stagnola. Fate riposare in un luogo caldo mentre preparate la salsa.
    A questo punto, le mele e l’aglio nella teglia saranno molto morbidi. Schiacciate con una forchetta poi versate tutto il contenuto della teglia in un setaccio a maglie fitte appoggiato su una casseruola. Schiacciate con un cucchiaio per estrarre tutti i liquidi e il sapore dalle mele e dall’aglio. Eliminate la polpa. Mettete la casseruola su fuoco medio e aggiungete il brodo. Portate a ebollizione e lasciate bollire vivacemente, finché la salsa si sarà addensata alla consistenza desiderata. Assaggiate e regolate di sale e pepe, poi versate in una salsiera calda. Tagliate l’agnello a fette e irroratelo con la salsa alle mele e sidro.


    Insalata di patate novelle, piselli e fave con condimento alla senape



    Ingredienti per 4–6 persone:


    750 gr. di patate novelle di dimensioni simili
    100 gr. di piselli (scongelati se surgelati)
    qualche rametto di aneto
    150 gr. di fave sgranate
    sale e pepe


    ...per il condimento alla senape:


    4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
    1 cucchiaio di aceto di vino bianco
    1 cucchiaino e 1⁄2 di senape di Digione
    1 cucchiaino e 1⁄2 di senape all’antica
    una manciata di dragoncello e una di aneto
    un pizzico di zucchero (facoltativo)


    Preparazione


    Lessate le patate in una pentola con acqua salata per 10–15 minuti, finché sono tenere se le forate con uno spiedino. Nel frattempo, emulsionate con una frusta gli ingredienti per il condimento (oppure metteteli in una bottiglia con il tappo a vite e agitate bene). Portate a ebollizione un’altra pentola con acqua salata.
    Sbianchite i piselli e le fave separatamente per 3 minuti, finché sono teneri. Scolate, fate raffreddare in una ciotola con acqua ghiacciata e poi scolate di nuovo. Togliete la pellicina chiara dalle fave. Quando sono cotte, scolate le patate in uno scolapasta e lasciatele raffreddare leggermente.
    Se volete, pelatele con un coltellino indossando dei guanti per proteggere le mani. Mettete le patate in una ciotola capiente e, mentre sono ancora calde, mescolatele con il condimento. Unite anche i piselli e le fave, assaggiate e regolate di sale e pepe. Guarnite con qualche rametto di aneto e servite.


    Trifle con frutti di bosco



    Ingredienti per 8 persone:


    ...per la crema:


    600 ml. di latte intero
    1 baccello di vaniglia
    85 gr. di zucchero semolato
    i tuorli di 6 uova grandi
    40 gr. di maizena
    150 ml. di panna fresca


    ...per i trifle:


    150 gr. di lamponi
    150 gr. di fragole
    150 gr. di ribes rossi
    1 cucchiaio di crème de cassis
    1 cucchiaio di zucchero a velo a piacere


    Preparazione


    Mettete in una casseruola il latte, il baccello e i semi di vaniglia, un cucchiaio di zucchero e portate a ebollizione. Nel frattempo, sbattete in una ciotola i tuorli, la maizena e lo zucchero rimasto. Versateci lentamente il latte bollente, mescolando senza fermarvi per impedire che le uova si rapprendano. Quando avrete incorporato tutto il latte, sciacquate la casseruola. Filtrate il composto, versatelo nella pentola pulita e rimettete sul fuoco. Sbattete con una frusta su fuoco basso, finché la crema è sufficientemente densa: solitamente appena prima di raggiungere il punto di ebollizione. Trasferite in una ciotola e fate raffreddare, mescolando ogni tanto per evitare che si formi una pellicola in superficie.
    Quando la crema è fredda, montate la panna e incorporatela alla crema per renderla più leggera. Tenete in frigorifero per qualche ora o tutta la notte, se preparate i trifle in anticipo. Per assemblare i trifle, riempite con la crema fino a un terzo 8 bicchieri piccoli e trasparenti. Tagliate a quarti quattro belle fragole e tenetele da parte insieme a 8 rametti di ribes rossi.
    Mettete il resto in una ciotola capiente insieme alla crème de cassis e a un po’ di zucchero a velo. Schiacciate la frutta con uno schiacciapatate o con una forchetta grande per ottenere una consistenza simile alla composta. Distribuite uno strato di frutta schiacciata in ogni bicchiere e coprite con la crema rimasta. Se ve n’è avanzato, versate sulla crema un po’ del succo della frutta schiacciata, e infine guarnite con le fragole e i ribes che avete tenuto da parte.


    Fonte:cucina.leiweb.it
     
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    Gordon Ramsay lascia Londra per trasferirsi a Bel-Air


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    by Michele Perra


    GORDON RAMSAY LASCIA LONDRA – Il più grande cuoco della televisione ha deciso di cambiare aria. Gordon Ramsay ha lasciato dopo tanti anni la sua casa di Londra per trasferirsi nella più rinomata West Coast, precisamente a Bel-Air, nello stato della California. La nuova casa pare sia costata la bellezza di 6,75 milioni di dollari, poco più di 5 milioni di euro. L’irascibile chef e ristoratore britannico infatti, famoso al grande pubblico soprattutto per i suoi programmi “Hell’s Kitchen” e “Kitchen Nightmare“, ha deciso di trasferirsi a pochi passi da Los Angeles per poter conciliare famiglia ed impegni televisivi, sempre più numerosi. La villa misura poco meno di 690 metri quadrati (7.500 sq ft), offre una vista panoramica della città, dell’oceano e del canyon, circondata da ben un acro di terra. Costruita nel 2003 e progettata dal celebre architetto Ken Ungar dispone di cinque camere da letto, sei bagni, ampi spazi abitativi, una piscina, e naturalmente, una cucina extra-lusso. Ma non è niente se la confrontiamo alla sua vecchia casa londinese, del valore di 18,75 milioni di dollari, quasi 14 milioni di euro, con una cantina piena di vini pregiatissimi.

    GORDON RAMSAY ED I NUOVI PROGETTI TELEVISIVI – Il cuoco infatti ha tenuto conto anche dell’aumentare del numero dei suoi già numerosi progetti statunitensi, per questi motivo la mossa è in realtà quasi naturale. “MasterChef“, girato completamente negli studi a Los Angeles, sta cercando i concorrenti per la tanto attesa quarta stagione, e presto inizieranno anche le registrazioni. Inoltre, Gordon Ramsay ha appena iniziato le riprese per la seconda stagione di “Hotel Hell“. In Italia il programma prende il nome di “Hotel da Incubo” ed andrà in onda su RealTime. Solo per queste ragioni, ha perfettamente senso per lui di stabilire una casa base negli Stati Uniti. Oltre alla sua carriera televisiva in rapida espansione, Gordon Ramsay lancerà anche il suo nuovo ristorante, Gordon Ramsay Steak, nel Paris Las Vegas Resort in Nevada questa primavera. In più la sua nuova linea di prodotti per la cucina Kmart, già ora in vendita nei negozi americani, sta avendo un buon successo. A questo punto c’è da chiedersi: quando troverà il tempo di andare a casa? Speriamo che il sole della California e un po’ di tempo libero trascorso nella sua nuova piscina lo renda un tantino più sereno. Per i più affezionati ai programmi di Gordon Ramsay è in arrivo anche la versione italiana di “Cucine da incubo“.

    GORDON PORTA CON SE L’INTERA FAMIGLIA RAMSAY – Sembra infatti che questa volta tutta la famiglia Ramsay lo seguirà nel nuovo continente. La moglie, Tara Ramsay, con i quattro figli Megan Jane, i gemelli Jack Scott e Holly Anna, e Matilda Elizabeth hanno già e valigie pronte. Speriamo che l’uomo che trova un incubo in qualsiasi cosa sia soddisfatto questa volta.



    Fonte:www.gossipetv.com
     
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    ... La nuova casa a Bel-Air di Gordon Ramsey ...


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    Gordon Ramsay ha comprato casa: una villa da 7 milioni di dollari a Beverly Hills con otto bagni una splendida piscina e ogni sorta di comodità. Eppure il divo delle cucine non ha avuto un anno felice. Ha dovuto chiudere alcuni locali e ha vissuto grossi problemi con la famiglia della moglie Tana Hutcheson, che ha trascinato in tribunale.

    (Foto Splash News e KikaPress)



    Fonte:d.repubblica.it
     
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