GORDON RAMSAY ... “cuoco e fiamme”

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  1. giuliascardone
     
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    Gordon Ramsay

    A lezione dallo chef pluristellato, che da Londra ogni tanto vola in Italia, per insegnare i tricks e le ricette che lo hanno reso così famoso


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    Voleva fare il calciatore ma un brutto infortunio “l'ha costretto” a darsi alla cucina. Ora è famoso quasi quanto Beckham: grazie ai suoi ristoranti di Londra (e non solo) e ai suoi reality, che lo fanno apparire molto più cattivo della realtà


    Slaccia il cinturino e si toglie l'orologio. Starà li sul piano cottura per circa quaranta minuti, il tempo di riempire la cucina con i profumi dei due piatti che prepara per noi: tagliatelle con sugo di pesce cappone e funghi, e rotolini di sogliola e salame (che lo so, detto così non sembra un granché ma vi assicuro, sono buonissimi).

    Gordon Ramsay non parla. Scherza di continuo. Lo osservo mentre lavora la pasta fresca che dice di aver impastato la mattina presto, e stento a riconoscerlo. Ero quasi spaventata quando ho ricevuto l'invito a questa speciale cooking lesson, ma dell'uomo che urla davanti ai fornelli di Hell's Kitchen e Kitchen Nightmares c'è ben poco. Sarà l'aria della Sardegna - siamo al Forte Village, fantastico resort cinque stelle in provincia di Cagliari che ospita uno dei due ristoranti che lo chef ha aperto in Italia – o la vicinanza al clan Ramsay che ha portato con sé da Londra in versione completa: moglie e figli (tre bambine e un bambino).

    “Oggi i più piccoli si sono alzati alle 4.30 perché volevano andare a nuotare – racconta mentre taglia la pasta fresca al coltello – sono vivacissimi ma è bello poter trascorrere un po' di tempo insieme a loro”.

    Per loro, nella casa di Londra, ha fatto costruire una sorta di mini allevamento dove fa crescere tacchini, agnelli e maiali e una volta pronti, li uccide e li cucina. “Ho pensato che fosse il modo migliore per fargli capire da dove arriva il cibo, per insegnar loro il rispetto per ciò che mangiano e l'ingiustizia degli sprechi”. Ha mai avuto problemi quando scattava l'ultima ora? “Uccidere l'agnellino non è stato semplice perché si erano affezionati molto. La più grande, in segno di protesta, ha detto che sarebbe diventata vegetariana: lo sarà rimasta per tre ore al massimo!”

    Lui che tempo fa aveva sparato a zero contro chi compie questa scelta, oggi dice di aver cambiato (parzialmente) idea. “Ho trascorso un periodo in India e per un mese mi sono imposto di non cucinare carne, né usare prodotti caseari: è stata un'esperienza molto interessante, che consiglio a tutti gli chef”. Da allora, una volta a settimana in casa Ramsay si mangia solo veggy “e basta preparare piatti colorati e fragranti per convincere i bambini che anche le verdure sono buone. Poi ogni tanto li minaccio con qualche storia ridicola: Se non mangi le carote non ti cresce il pene!”.

    La ricetta per vivere più a lungo? “Dovrebbe chiedermelo fra 40 anni. – scherza – Per ora posso dire che negli ultimi tempi ho cercato di diminuire l'uso di burro e panna a favore di olio extravergine di oliva, menta e vinaigrette”. Che poi, a dire la verità, sono davvero poche le volte in cui lui riesce a sedersi a tavola. “Fare un pasto completo prima di entrare in cucina è praticamente impossibile, perché essere cuoco significa assaggiare di continuo e per farlo non puoi essere sazio”.

    Secondo Ramsey il segreto per essere un grande chef è “tenere un piede in sala, avere sempre un contatto con il cliente e non limitarsi mai a fare solo ciò che piace. Io, poi, mi arrabbio quando mi chiamano artista, piuttosto mi sento un artigiano”. Sicuramente non uno show man, anche se i suoi reality continuano ad avere moltissimo successo. “In tv funziono perché sono spontaneo, se una cosa non mi piace lo dico subito, senza perdere tempo”. Che sia schietto per davvero lo capisco quando ci insegna il trick per tagliare il basilico: “Bisogna rollarlo come una canna e solo dopo affettarlo”.

    Il prossimo appuntamento per imparare preziosi consigli come questo sarà a Castel Monastero (Castelnuovo Berardenga, Siena), dal 14 al 16 ottobre. Nello splendido resort costruito in un piccolo borgo medievale del Chianti, dove Gordon Ramsay ha voluto aprire l'altro ristorante “italiano”, l'unico che rimane aperto per tutto l'anno. Il suo invito? “Imparare a cucinare è importante come studiare la geografia. Dovrebbero insegnarlo fin da bambini, in tutte le scuole.”

    Rita Balestriero (28 luglio 2011)


    Fonte:vogue.it
     
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