LA CUCINA NEI LIBRI...

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  1. gheagabry
     
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    Le 10 colazioni più famose della letteratura



    Da Alice nel Paese delle Meraviglie alla Metamorfosi di Kafka. Sono tati i libri, classici e moderni, che contengono riferimenti a piatti culinari magari passati inosservati. La fotografa Dinah Fried li ha raccolti in uno straordinario album fotografico
    MILANO - Chi non ha mai sognato di soffermarsi a sorseggiare un ottimo te inglese insieme al Cappellaio Matto? Oppure di assaporare un buon formaggio di capra preparato dal nonno più famoso dei libri per bambini, quello di Heidi? Spesso nella letteratura classica ci sono momenti culinari che passano in osservati: colazioni, pranzi, cene. Ci avete mai fatto caso? Ad aiutarvi arriva Dinah Fried , fotografa americana, alla quale è venuta in mente un’idea unica e strabiliante: ha ideato ''Fictitious Dishes'', una album fotografico contente tutti i momenti culinari presenti nella letteratura contemporanea e classica. Partendo da una serie di cinque fotografie, quando era solo una studentessa alla Rhode Island School of Design, ha creato un libro intero che propone un assortimento delizioso di interpretazioni fotografiche volte a condensare i 50 “piatti fittizi” più memorabili della letteratura che vanno da Moby Dick a Il giovane Holden. In questo articolo abbiamo deciso di proporvi i dieci passi, tratti dai dieci libri, che hanno ispirato alcune tra le foto più belle di questo libro fotografico. Quali sono le vostre preferite?

    ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE - In questo celebre romanzo, che ha appassionato bambini e adulti di tutto il mondo, Alice si ritrova a vagare nel paese delle meraviglie dove, insieme a rocambolesche vicissitudini, incontrerà strambi personaggi fantastici. Il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina saranno due compagni di avventura con i quali Alice festeggerà un buon non compleanno a base di tè e dolcetti, o forse no.
    “Hanno po' di vino,“ disse la Lepre Marzolina in tono incoraggiante. Alice si guardò intorno al tavolo, ma non c'era nulla su di esso, nemmeno il tè.”

    IL GIOVANE HOLDEN - Nel romanzo dal quale è stato tratto questo passo, il giovane Holden in prima persona la sua storia, rivolgendosi ad un probabile spettatore. Il romanzo narra le difficoltà di un ribelle sedicenne che sta cercando il suo posto nel mondo e che, di solito, appaga i suoi appetiti mangiando un panino al formaggio e un bicchiere di latte al malto.
    “Quando sono fuori da qualche parte, di solito mangio un panino al formaggio svizzero e un latte al malto. Non è molto, ma si ottengono un sacco di vitamine dal latte al malto.”

    IL GRANDE GATSBY - Un romanzo che descrive pienamente i ruggenti anni Venti. Gatsby è uno schivo festaiolo, organizza feste sfarzose alle quali nemmeno si presenta il più delle volte. Non ha tempo per festeggiare, l’unica cosa che gli interessa davvero è attirare la bella Daisy nella trama della sua ragnatela, per poterla ritrovare e rivivere il passato. Una tavola ricca e imbandita è ciò che ci vuole per attirare l’attenzione di una ragazza d’oro.
    “I tavoli del buffet, guarniti da scintillanti capolavori, erano stipati di prosciutti affumicati e speziati, insalate dai variopinti colori e rustici di maiale, trasformati come per magia in oro cupo.”

    IL BUIO OLTRE LA SIEPE - Il buio oltre la siete è un romanzo che è entrato subito a far parte del novero dei grandi classici della letteratura. I temi centrali sono i razzismo e l’amore. La giustizia è il filo rosso che ci accompagna durante tutta la vicenda. Siamo in Alabama negli anni Trenta e i piatti descritti sono sempre e solo i tipici abbondanti piatti genuini del Sud.
    “Dio del cielo, Cal,” disse, fissando il vassoio della colazione, “che cosa è tutta questa roba”?” Calpurnia disse : ”Il papà di Tom Robinson le ha mandato questo pollo stamattina presto, e io l’ho cucinato.” “Digli che sono orgoglioso di accettarlo: scommetto che nemmeno alla Casa Bianca mangiano pollo a colazione.”

    LA METAMORFOSI - L’alienazione e la spersonalizzazione, il senso di angoscia e l’atmosfera surreale tipici di questo racconto di Kafka sono ben espressi anche nella colazione immaginaria presente in questo libro. Un senso di freddezza, non vi sembra di essere degli ospiti indesiderati a quella tavola?
    “Verdura quasi marcia, ossa avanzate la sera prima, rivestite di salsa bianca rappresa, uva passa, mandorle, un formaggio che Gregor due giorni prima aveva dichiarato immangiabile, un pane secco, un pezzo di pane imburrato col sale e un altro senza sale.”

    MOBY-DICK - L’ossessione del Capitano Achab nei confronti della grande balena bianca pervade anche i pasti consumati sulla baleniera Pequod. L’atmosfera marina ricorda l’odore di salsedine e il pesce è onnipresente, anche in un pasto immaginario.
    “Essendo il nostro appetito pungolato dal gelido viaggio, e Queequeg in particolare trovandosi davanti il suo pesce preferito, nonché essendo quella zuppa una meraviglia senza pari, la facemmo fuori con grande rapidità.”

    IL GIARDINO SEGRETO - La piccola Mary in questo passo si riferisce al periodo in cui vive in India, non durerà molto, infatti, i genitori (inglesi di origine) moriranno durante un’epidemia, lasciano orfana la piccola Mary. La bambina si trasferirà in Inghilterra da uno zio sconosciuto e inizieranno le sue avventure alla scoperta del giardino segreto.
    “Le uova al forno furono una leccornia ancora sconosciuta, e le patate arrosto calde con burro e sale parvero un manicaretto degno di un re, oltre a riempire magnificamente lo stomaco”.

    HEIDI - Un’altra piccola orfanella allevata da un nonno amorevole. Siamo in Svizzera, la patria del formaggio e proprio il formaggio tostato è il protagonista di questa colazione letteraria.
    "Il bollitore cominciò presto a bollire, e nel frattempo il vecchio ha tenuto un grande pezzo di formaggio su una lunga forchetta di ferro sul fuoco, trasformandolo in tondo fino a che non è stato tostato con un colore giallo dorato bello su ogni lato. Heidi osservava tutto quello che stava succedendo con avida curiosità "

    SULLA STRADA - Quella descritta da Kerouak è la tipica colazione americana a base di gelato alla vaniglia e torta di mele. Un pasto veloce da consumare nel primo bar disponibile sulla strada da percorrere.
    "Ma dovevo andare avanti e smettere di lamentarmi, così ho preso la mia borsa, dissi al vecchio albergatore seduto con la sua sputacchiera e siamo andati a mangiare. Ho mangiato la torta di mele e gelato - è stato sempre meglio la torta più grande, il gelato più ricco ".

    OLIVER TWIST - Un romanzo inedito per l'epoca a causa della rappresentazione fortemente anti-romantica della vita dei delinquenti e dei poveri. Attraverso un rovesciamento del romanzo di formazione e un dissacrante umorismo nero, il romanzo analizza i mali della società inglese ottocentesca: la povertà, il lavoro minorile, la criminalità urbana, e la intrinseca ipocrisia della cultura vittoriana. Una colazione triste e desolata è quella che aspetta il povero Oliver.
    "Bambino com'era, era disperato per la fame, e spericolato con la miseria. Si alzò dal tavolo; e avanzando al maestro, lavabo e cucchiaio in mano, disse un po’ preoccupato per la sua temerarietà:' Per favore, signore, ne voglio ancora un po’".

    Martina Brunetti
    15 maggio 2014
    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    www.libreriamo.it/

    ..e ancora

    Alla ricerca del tempo perduto (Marcel Proust)
    «Un giorno, in inverno, appena rientrato a casa, mia madre notò che avevo freddo. E mi suggerì di prendere, contrariamente alle mie abitudini, una tazza di tè. In un primo momento rifiutai...».


    On the road (Jack Kerouac)
    «Ma dovevo muovermi e smettere di lamentarmi, così presi su la borsa, dissi addio al vecchio albergatore seduto vicino alla sua sputacchiera,e andai a mangiare. Mangiai torta di mele col gelato: diventava sempre più buona man mano che ci si addentrava nello Iowa, le fette più grosse, il gelato più cremoso».

    Uomini che odiano le donne (Stieg Larson).

    «Lei improvvisò delle bende e gli coprì la ferita... Poi versò del caffè e gli porse un panino. “In verità non ho fame”, disse lui. “Non me ne frega un accidente se sei affamato. Mangia e basta” ordinò Salander prendendo un grosso morso del suo panino al formaggio».


    http://cucina.corriere.it/
     
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38 replies since 26/8/2012, 16:44   3599 views
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