NOI E I NOSTRI RICORDI

giochi d'infanzia

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  1. gheagabry
     
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    I TRASFERELLI (a lettere e numeri)


    Ricordate i trasferelli?
    Erano un tipo di adesivi per bambini che in Italia ebbe una grande popolarità a cavallo fra gli anni '70 e anni '80. Erano lettere(ma anche figurine di personaggi dei fumetti) con fondo adesivo impresse su un foglio di materiale plastico trasparente. Appoggiando il foglio trasparente su una superficie, era possibile "trasferire" le lettere sulla superficie grattando il foglio, per esempio con una matita o un righello. Il concetto generale era simile a quello della decalcomania, ma senza umidificazione della superficie adesiva; questo rendeva i Trasferelli adatti al trasferimento dei soggetti su carta. Ricordo che dal foglio di plastica si poteva trasferire tutto compreso i trattini che separavano la serie di lettere, ed io trasferivo anche quelli proprio perchè era divertente farlo, insomma il foglio di plastica che conteneva le lettere si buttava quando era completamente pulito.

    (La redazione)



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  2. gheagabry
     
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    Lo scoubidou
    Lo scoubidou è l'arte e il passatempo di intrecciare alcuni fili colorati, per ottenerne dei piccoli oggetti, solitamente usati come portachiavi, braccialetti, collane o altri ornamenti…I primi scoubidou risalgono agli anni sessanta, quando venivano realizzati con comuni fili di spago. Gli inventori di questo svago sembra siano stati i militari di leva che, per passare tempo in caserma, si divertivano intrecciando in vari modi fili di diverso tipo e diametro…Gli scoubidou sono formati da un continua ripetizione di un nodo tra i fili. A secondo del tipo di nodo che si ripete, essi assumono diverse forme, e quindi diverne denominazioni…… Quadrato, formato con quattro fili (due se si utilizza il cappio)….Rotondo, formato con quattro fili (due se si utilizza il cappio)…Piatto, formato con quattro fili (due se si utilizza il cappio).. Spirale o incrociato o elica o DNA, formato con quattro (due se si utilizza il cappio).. Palla o pallina o gomitolo, formato da un filo piuttosto lungo che va viene solitamente intrecciato attorno ad una biglia attraverso il cosiddetto nodo a pugno di scimmia…

    (La redazione)


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  3. gheagabry
     
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    Timbro…di legno
    “Quante volte mi è capitato di vedere un vecchio timbro…di legno consumato…..sembra mi parli….”salvami”…oggetti sparsi su una bancarella …lui li da solo..e pare mi dica “….e si che una volta ero importante….tu non sai quante volte sono stato usato..un solo mio tocco e tutti i documenti e le lettere diventavano importanti…ed ora guardami……sono qui in mezzo a mille altri oggetti…..non ho più una casa…..salvami!!!!!!”…..mi capita capita spesso di salvare qualcuno.. lo so sono solo oggetti che sembrano non avere importanza……..solo perché passati di moda o rimpiazzati dal progresso…ma non so perché..per me hanno un valore immenso..mi raccontano un pezzettino di vita altrui…..ed immagino le mani sicure o a volte incerte che hanno preso quel timbro e “bollato” una lettera che dal quel momento acquistava un valore immenso……..solo per un piccolo timbro”



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  4. gheagabry
     
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    CAREZZE DAL PASSATO ...

    L’altalena ...

    Senso di libertà, ebrezza allo stato puro allorchè riuscivi a "raggiungere vette fino a quel momento impossibili"...l'importante era riuscire ad andare ancora più in alto! ...ricordo che a volte con l'aiuto di un amico attorcigliavamo le catene dell' altalena fino al limite e poi ci lasciavamo "sgrovigliare" in un turbine mozzafiato...l'unica controndicazione era la "capa" che ti continuava a girare per una buona mezz'ora! ...oppure rammento le gara di salto, quando vinceva chi, lanciandosi dall'altalena ancora in movimento, arrivava più lontano...adesso le facesse mio figlio lo processerei per direttissima! ...comunque la sensazione di "toccare" il cielo era unica...soprattutto durente le giornate più terse e limpide...durante le vacanze in montagna ricordo che un'altalena era posizionata proprio davanti ad un massiccio...mi pareva di poter spiccare il volo e planare sulla cima da un momento all'altro... ... uno dei ricordi più genuini e spensierati che mi porto dietro dell'infanzia!





    “Stendere le gambe, puntare i piedi spingendosi all'indietro, e poi con un salto darsi la spinta verso l'alto... Un colpo di reni, un altro ancora e in un attimo sentire il vento accarezzare la pelle, scompigliare i capelli..Tendere le braccia e sporgersi all'indietro e vedere il mondo capovolto girare intorno, in quel susseguirsi di sali e scendi .... Il cielo sempre più vicino, basterebbe allungare la mano per toccare una nuvola, afferrare una stella... Un brivido che non si scorda mai...”

    (La redazione)



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63 replies since 28/7/2012, 19:12   4265 views
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