MASSAGGIO

Tipi di massaggio

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    LE ORIGINI DEL MASSAGGIO



    Il massaggio è la più antica modalità attraverso la quale un essere umano ha imparato a lenire la sofferenza di un suo simile.
    La parola massaggio deriva dall’ebraico massech che significa frizionare, premere, o dal greco "masso" che significa impastare, maneggiare. Definisce una serie di tecniche la cui origine viene fatta risalire agli antichi Greci e Romani, ma è stato accertato che diversi tipi di manipolazione hanno 4000 anni e che il massaggio era già diffuso in oriente circa 6000 anni fa.

    Il ricorso al massaggio, per eliminare la fatica, alleviare il dolore, rilassare e consentire una più facile applicazione d’oli e unguenti sulla pelle, si perde nella notte dei tempi. Si può affermare che corrisponde alla prima tecnica di terapia che l’uomo ha utilizzato per il trattamento delle malattie.

    A partire dalle epoche più antiche il massaggio rappresentò istintivamente il più immediato metodo di terapia in quanto, tramite la manipolazione manuale, si svolge un’azione analgesica sulle parti dolenti dell’organismo. Queste esperienze furono comuni a tutti gli uomini primordiali. Si suppone che le sue origini possano risalire a 3000 anni prima di Cristo e in tutte le grandi civiltà appaiono indizi che ne indicano l’importanza. I primi riferimenti si trovano in manoscritti cinesi che risalgono al 2700 a. C. In questo periodo vissero i primi terapisti di cui ci è giunta notizia ed al terzo millennio a.C. risalgono le prime tecniche di cui si possiede una certa documentazione.


    Durante il XX secolo, i grandi progressi compiuti dalla medicina convenzionale posero in secondo piano le terapie tradizionali che erano state praticate per secoli. Abbagliata dai risultati della scienza e della tecnologia, fino a qualche decade fa, la maggior parte della popolazione dei paesi cosiddetti sviluppati, conosceva a stento il valore terapeutico del contatto umano. Tuttavia, attualmente il massaggio sta vivendo un momento di rinascita grazie a un forte bisogno di ritorno ai valori "naturali", come reazione alle condizioni di intenso stress imposti dalla moderna società.
    Oggi la moderna ricerca scientifica ha definitivamente riconosciuto il massaggio come terapia efficace nel campo della medicina riabilitativa (massofisioterapia), sportiva, vascolare, reumatologica ed estetica (anche se la sua azione è così globale da non avere praticamente limiti di applicazione).

    Gli Effetti Del Massaggio

    La cura e l’attenzione prestati all’armonia e alla fluidità durante il massaggio, il contatto “non interrotto” durante la seduta, il silenzio, il ritmo, la circolazione energetica, facilitano in chi riceve il massaggio la scoperta o l’aumento della coscienza del proprio “schema corporeo”, insieme ad un aumento di sensibilità e di capacità percettiva sia del mondo esterno sia di se stessi.
    Per quanto concerne i benefici che la persona è in grado di trarne:

    • la respirazione viene attivata e resa più spontanea e facile;
    • la circolazione del sangue e della linfa vengono migliorate;
    • i depositi adiposi diminuiscono, in quanto una circolazione migliorata accelera il loro metabolismo;
    • la digestione è facilitata;
    • la funzione peristaltica riceve impulso, e con ciò anche il funzionamento dell’intestino;
    • il sistema muscolare recupera altezza ed elasticità;
    • il sistema delle articolazioni è mobilitato e reso più efficiente;


    il massaggio classico e più antico e naturale sistema di cura

    La parola massaggio sembra derivare dall'arabo “mass” o “mash” (frizionare, premere) o dal greco “masso” (impastare, maneggiare). I benefici fisici e psicologici di questa pratica sono stati riconosciuti fin dall'antichità, tanto che si può senz'altro affermare che l'arte medica abbia avuto inizio proprio col massaggio.
    Nel “Kong Fou”, testo cinese del 2698 a.C., vengono descritti esercizi fisici e vari tipi di massaggio, il cui scopo era il raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. Nel XVIII secolo a.C., nel testo sacro L'Ayur-Veda, Brahama raccomanda ai suoi discepoli il massaggio a scopo igienico. Anche la letteratura medica di Egiziani, Persiani e Giapponesi contiene spesso riferimenti ai benefici effetti del massaggio.
    Basandosi su conoscenze limitate sulle funzioni del corpo, i primi medici erano tuttavia in grado di utilizzare il massaggio in modo efficace per la cura dell'affaticamento, delle malattie e dei traumi. Ippocrate (406 a.C.) - medico greco padre della medicina moderna - descrisse “l'anatripsis”, letteralmente “frizione verso l'alto”, come pratica più efficace rispetto allo stesso movimento effettuato verso il basso sugli arti, dimostrando di aver intuito il meccanismo della circolazione linfatica e sanguinea dimostrato poi da Harvey all'inizio del XVII secolo d.C.. Nei suoi scritti, Ippocrate confermò le virtù del massaggio dedicando alla pratica massoterapica importanti osservazioni, anch'esse confermate molti secoli dopo la sua morte. Egli scriveva “i medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio” e, ancora, “Il rimedio è applicabile ai mali acuti come a quelli cronici e alle varie forme di debolezza, poiché queste cure hanno potere rinnovatore e rinvigoritore. Mi è spesso sembrato, mentre stavo così curando i miei pazienti, come se le mie mani avessero la singolare proprietà di estrarre i prodotti di rifiuto e le diverse impurità raccolte nelle parti malate”. In Europa, per tutta la durata dell'Impero Romano, questa pratica è stata un elemento importante per la cura della salute, tanto da porre il “massista” sullo stesso piano del medico; e se ne parla molto nei documenti di tale periodo.

    Mentre in Oriente la tradizione del massaggio fu portata avanti, nei paesi occidentali il culto di questa pratica si interruppe durante il Medioevo, quando l'oscurantismo portò a disprezzare e rinnegare i bisogni del corpo e i piaceri della carne, concentrandosi esclusivamente sulla sfera spirituale (creando così una frattura nell'individuo); occorse quindi attendere il Rinascimento e il XVI secolo per assistere al ritorno del massaggio in ambito terapeutico (principalmente in Francia e nord Europa).

    Nel XX secolo, i grandi progressi compiuti dalla medicina convenzionale posero inizialmente in secondo piano le terapie tradizionali, che erano state praticate per secoli, così che la maggior parte della popolazione occidentale, abbagliata da ciò, fino a qualche decade fa, conosceva a stento il valore terapeutico del contatto umano.
    Tuttavia attualmente il massaggio sta vivendo un momento di vigorosa rinascita, grazie a un forte bisogno di ritorno ai valori “naturali”, soprattutto come reazione alle condizioni di intenso stress e di abuso di farmaci imposti dall'attuale società.

    Oggi, la moderna ricerca scientifica ha definitivamente riconosciuto il massaggio come terapia efficace, definendone i meccanismi d'azione, le indicazioni e le controindicazioni cliniche. Non solo, le sempre più numerose e recenti scoperte sull'importanza di matrice extracellulare e sistema connettivo nell'intera fisiologia del corpo umano, stanno riportando coloro che sono in grado di agire profondamente su di essi (con tecniche di movimento e/o di massaggio), all'antico ruolo di primaria importanza nell'ambito della salute.

    Indicazioni del massaggio classico

    La massoterapia - ovvero il massaggio terapeutico - presenta numerose applicazioni in medicina riabilitativa, sportiva, vascolare, estetica e in reumatologia, anche se l'azione globale del massaggio fa sì, come accennato in precedenza, che il suo campo di applicazione sia in realtà più vasto di quanto normalmente si immagini.
    Controindicazioni e zone interdette al massaggio classico

    Il massaggio può comportare, nei seguenti casi, l'accentuazione dei sintomi:
    traumi recenti (occorre aspettare riparazione tessuto),
    processi infiammatori acuti (di origine traumatica, infettiva o allergica),
    gravi flebopatie (flebiti o tromboflebiti),
    insufficienza cardiaca con edema agli arti inferiori (edema di natura secondaria),
    patologie del sistema nervoso centrale (SNC) a evoluzione spastica (in realtà più correttamente tale controindicazione è da riferirsi solo a talune manualità, in particolare a quelle che comportano un aumento del tono muscolare),
    gravi necrosi (per il pericolo di eccesso di eliminazione di sostanze proteiche),
    processi febbrili (per il pericolo di aumento della temperatura locale),
    neoplasie (per il supposto ma non dimostrato pericolo di diffusione linfatica delle metastasi),
    dermatiti o dermatosi (per il pericolo di irritazione, relativamente alle dermatiti e le dermatosi pruriginose, e di contagio, relativamente alle dermatiti infettive).

    Di norma si definiscono zone interdette al massaggio (in quanto potrebbe risultare fastidioso o dannoso): tutte le salienze ossee (malleoli, cresta e piatto tibiale, rotula, grande trocantere del femore, cresta iliaca, apofisi spinosa delle vertebre, osso sacro, sterno, clavicola, scapola, gomito-olecrano) e i punti di affioramento di organi vascolari, nervosi e linfatici (cavo popliteo, cavo inguinale, cavo ascellare, cavo o fossa retro-claveolare), organi sessuali.
    Zone semi-interdette al massaggio, ovvero da massaggiare con particolare cautela, vengono invece considerate: la faccia antero-laterale del collo, la zona retro-auricolare, il solco tibiale e la zona anteriore del gomito.


    Tipi di massaggio

    Classicamente si distinguono quattro classi di massaggi, con diverse indicazioni:

    1) Massaggio terapeutico (massoterapia), la cui finalità è ristabilire totalmente o parzialmente la funzionalità di organi malati tramite specifiche manualità massoterapiche. In questa categoria di massaggi rientrano, oltre al massaggio terapeutico classico e al massaggio bodywork TIB qui esposto, il linfodrenaggio, il massaggio connettivale (miofasciale, neuroconnettivale), il massaggio trasverso profondo, il massaggio miofasciale, il rolfing, il massaggio Tuina, il massaggio Ayurvedico e numerose altre tecniche di massaggio e bodywork occidentali e orientali.


    2) Massaggio igienico: ha come scopo la prevenzione ed il miglioramento delle condizioni di salute esistenti. Agisce a livello delle strutture muscolo-tendinee (ottimizzandone la fisiologia), sulla circolazione sanguinea (favorendo gli scambi metabolici e il ritorno venoso e linfatico) e sul sistema nervoso, quindi sulla psiche (grazie alle sue proprietà rilassanti riduce il ritmo cerebrale e riequilibra l'attività dei due emisferi cerebrali). In questa categoria di massaggi troviamo il massaggio antistress, il massaggio californiano, il massaggio trager, lo stone massage ecc. ecc.


    3) Massaggio estetico: ha l'obiettivo di eliminare gli inestetismi cutanei e sottocutanei e di rallentare l'invecchiamento della pelle. L'azione di questo tipo di massaggio riguarda quindi perlopiù la pelle, in particolare il derma e l'ipoderma, e viene normalmente combinato all'utilizzo di prodotti estetici (creme, oli ecc.) specifici.


    4) Massaggio sportivo specifico per le attività agonistiche (in cui si possono avere grosse sollecitazioni di muscoli, tendini e articolazioni). Questo tipo di massaggio si differenzia, a sua volta, in:

    massaggio sportivo pre-gara ossia di preparazione al gesto atletico (con manualità elasticizzanti e vascolarizzanti);

    massaggio sportivo post-gara che mira a velocizzare al massimo il recupero fisico dopo lo sforzo muscolare (con azione drenate, defaticante e miorilassante ossia di decontrazione muscolare);

    massaggio sportivo infra-gara che utilizza manualità del massaggio pre-gara e post-gara in base alle caratteristiche fisiologiche dell'atleta e dell'attività sportiva.

    Manualità e meccanismi d'azione del massaggio classico

    Ogni manualità produce cambiamenti fisiologici sempre tramite due tipi di azione (presenti in proporzioni diverse in base alla manualità):
    azione diretta o meccanica: stimolo fisico prodotto direttamente su tessuti ed organi
    azione indiretta o neuroriflessa: stimolazione dei recettori nervosi di cute, fascia connettivale, muscoli, tendini, legamenti e capsula articolare, che trasmettono lo stimolo al SNC, il quale risponde provocando variazioni fisiologiche di tipo riflesso anche su organi lontani dal punto di stimolazione diretta.
    Sfioramento superficiale. Si esegue con la mano o entrambe le mani che scivolano sulla cute, con le dita lunghe unite e il pollice abdotto; la pressione esercitata equivale a quella di una carezza. Serve a distribuire il lubrificante ed è il primo contatto rassicurante. Evidenzia anomalie cutanee-vascolari e zone interdette.
    Sfioramento appoggiato: si esegue come lo sfioramento superficiale ma con una pressione decisamente maggiore. Se lento ha effetto miorilassante e psico-rilassante (azione neuroriflessa sul sistema nervoso vegetativo), di drenaggio, peeling (eliminazione cellule morte dello strato corneo), mentre se eseguito velocemente determina iperemia con aumento della temperatura locale, del tono muscolare e del livello di attenzione (aumento dei ritmi cerebrali).
    Frizione. Si esegue con la mano, con le dita lunghe unite e il pollice addotto o con le sole dita (in base alle zone da trattare), effettuando delle rotazioni, senza scivolare, sulla cute, in modo tale che il sottocute scivoli sui tessuti sottostanti. Ha come effetto il riassorbimento dei liquidi interstiziali (elimina edemi, ematomi e cataboliti) e la risoluzione di strati aderenziali (per traumi esogeni o endogeni quali gli strappi muscolari).
    Impastamento o spremitura. Si esegue una compressione del muscolo tramite: pressione della mano e contro-pressione dell'osso sottostante, pressione di una mano e contro-pressione dell'altra, pressione del pollice e contro-pressione delle dita lunghe della stessa mano o dell'altra mano. Se si esegue in modalità profonda ha come effetti la diminuzione del tono muscolare e, per azione neuroriflessa, delle attività cerebrali, con effetti antispasmotici e di miglioramento della circolazione (importante effetto antalgico nei casi di contratture reumatiche o da affaticamento) e rilassante. Se eseguito in modalità superficiale (pincè roulè, palpé roulè) agisce come iperemizzante e risolve i casi di strati aderenziali superficiali.
    Scuotimento. Si esegue conuna mano che afferra il ventre muscolare, tra pollice e dita lunghe unite, ed imprime un movimento trasversale rispetto al segmento osseo sottostante, di tipo “vai e vieni”. Presenta effetto drenante e, se blando, rilassante o tonificante, e "risvegliante" se energico.
    Rotolamento. Si esegue con le due mani, con le dita lunghe iperestese e il pollice addotto, che afferrano il muscolo e gli imprimono torsioni “vai e vieni” intorno all'asse osseo. Gli effetti sono uguali a quelli dello scuotimento ma più marcati. Inoltre presenta un'azione fibrolitica su microcicatrici muscolari e aderenze varie.
    Battitura a coppetta. Si esegue con le mani, con le dita semiflesse e il pollice addotto (come nell'atto di bere da fontana), che percuotono alternativamente il muscolo così da avere, come effetti, un aumento della circolazione arteriosa (iperemia), del tono muscolare e del livello di attenzione (manualità utile ad es. quale preparazione poco prima di un gesto sportivo).
    Percussione ulnare e a pugnetto. Si esegue con le mani, con le dita lievemente semiflesse, per la percussione ulnare, o flesse, per la percussione a pugnetto, che percuotono alternativamente il muscolo con, rispettivamente, la zona ulnare del V dito o il V metacarpale. Gli effetti sono uguali alle battiture a coppetta, con maggior effetto meccanico sui tessuti connettivi lassi sottocutanei, a causa dell'effetto vibratorio.
    Vibrazione. Si esegue con le punte delle dita che imprimono profondamente un'onda vibratoria, con direzione alto → basso o tangenziale rispetto alla cute. Nel primo caso (direzione alto → basso), gli effetti sono: aumento del tono muscolare e della peristalsi, se eseguita a livello dell'intestino. Nel secondo caso (direzione tangenziale alla cute), si ha invece una normalizzazione della densità della sostanza fondamentale dei tessuti connettivi lassi sottocutanei.
    Pizzicamento. Si effettua utilizzando le prime dita con le mani che, alternate ritmicamente, sollevano una plica cutanea. Come effetto risulta un'iperemia e un aumento della sensibilità locale (per azione neuroriflessa vasomotoria), utile nel trattamento di ipoestesie (abbassamento della sensibilità per traumi al sistema nervoso periferico).

    Pressioni manuali profonde, eseguite in maniera statica o con lenti movimenti, oltre a favorire la trasformazione “gel to sol” della sostanza fondamentale della fascia connettivale (grazie alle sue proprietà tixotropiche), stimolano i meccanorecettori di Ruffini (specie per forze tangenziali come lo stretching laterale) e una parte degli interstiziali (descritti in seguito nel paragr. "Meccanorecettori fasciali") inducendo un incremento dell'attività vagale con i relativi effetti sulle attività autonome fra cui un rilassamento globale di tutti i muscoli oltre che mentale (van den Berg & Cabri, 1999). Risultato opposto è ottenuto tramite manualità rapide ed energiche (manipolazioni, vibrazioni, pizzicamenti, battiture ecc.) che stimolano i corpuscoli di Pacini e i Paciniformi (Eble 1960).

    Il Massaggio & Bodywork TIB (MATIB)
    Concetti chiave

    Al fine di chiarire al meglio i principi su cui si basa il Massaggio & Bodywork TIB occorre approfondire alcuni principi base: “i fondamentali”.


    Stile di vita e habitat innaturale



    Lo stile di vita e l'ambiente stanno subendo e subiranno radicali cambiamenti. Tutto ciò comporta, di conseguenza, esigenze di cura e benessere attualizzate e specifiche. Il cibo, l'habitat, il tipo di lavoro e di vita, lo stress, comportano in noi profonde mutazioni fisiche e psichiche.


    Movimento e alimentazione rappresentano le fondamenta su cui si costruisce il nostro intero essere.

    Più di ¼ delle strutture del sistema nervoso centrale partecipano direttamente e più della metà indirettamente alla pianificazione e all'esecuzione dei movimenti. L'uomo, quindi, con i sui 650 muscoli e 206 ossa, è un "animale motorio". A partire dalla fase embrionale, le funzioni motorie sono all'origine delle attività cognitive incluso lo stesso linguaggio. Perdere il controllo sul proprio corpo significa, di conseguenza, perdere il controllo sui propri pensieri ed emozioni (Oliverio, 2001).


    L'animale motorio uomo, evolutosi e selezionatosi quale grande camminatore e discreto arrampicatore, si trova oggi a vivere, di norma, su superfici artificiali (terreno piano, sedie, scrivanie) del tutto sfavorevoli alla propria biomeccanica e fisiologia. Tale ambiente artificiale risulta in realtà essere un ulteriore fonte di inquinamento ambientale (che va a sommarsi a quello atmosferico, sonoro, visivo ecc.) e comporta inesorabilmente problematiche psico-fisiche tra cui, a partire dai primi passi, alterazioni posturali e, col tempo, perdita di abilità motorie e capacità propriocettive.
    Oltre a ciò, il nostro istinto reagisce sempre alle situazioni di stress preparandoci "alla fuga o alla lotta" effettuando i relativi adeguamenti fisiologici: aumento del metabolismo (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, sudorazione, respirazione), aumento della concentrazione di zucchero e grassi nel sangue, contrazione dei muscoli scheletrici, confluenza del sangue dalle aree periferiche e dagli organi secondari verso cuore, polmoni, muscoli scheletrici, riduzione delle secrezioni e motilità gastroenteriche, diminuzione dell'attività del sistema immunitario ecc.

    Lo stress comporta tensione muscolare (difese muscolari), sia acuta che cronica, e questa può bloccare lo stato di benessere. Inizialmente è interessata solo la muscolatura, successivamente la contrazione diviene cronica ossia costantemente attiva a livello inconscio (il muscolo rimane contratto non avendo più l'energia per espandersi) e il tessuto connettivo relativo si ristruttura determinando una retrazione miofasciale (descritta ne paragrafo "Il sistema connettivo e miofasciale"). Infine, le articolazioni interessate, compresse incessantemente dalla cronica tensione muscolare, vanno incontro a un'artrosi precoce, con alterazioni posturali ecc.. Inoltre, un gruppo di muscoli in tensione esercita un'influenza su altri muscoli sia per un fatto muscolare che nervoso (i neuroni eccitati eccitano quelli vicini); coesiste quindi un grande spreco di energia, che permane anche durante il sonno, capace di portare a una stato di debolezza e malessere psico-fisici cronici.
    Il sistema muscolare costituisce un sistema ad alta priorità: quando è attivato, gli altri sistemi, come quelli responsabili della percezione delle sensazioni, dell'attenzione, delle attività cognitive ecc., sono in stato di relativo blocco, in quanto tale stato è legato all'esecuzione di azioni importanti per la sopravvivenza, come la fuga, l'attacco, la ricerca del cibo, di un partner sessuale, del nido. Qualsiasi attività fisica convulsa e rapida blocca i sensi. Se si trangugia rapidamente il cibo non se ne apprezzerà il gusto, se siamo abituati a stringere i pugni o la mascella difficilmente il nostro corpo sarà veramente rilassato, difficilmente la nostra mente percepirà le sensazioni con la stessa intensità dei veri stati di relax, subendo così uno stato di dispercezione corporea. Attivare i muscoli come se si dovesse verificare un movimento, significa quindi coinvolgere altri muscoli, ridurre il flusso delle sensazione e delle idee. Se lo stress si protrae a lungo (stress cronico) è quindi in grado di comportare disagi psico-fisici anche gravi (inclusa l'alterazione del codice genetico).



    I ritmi cerebrali e il potere del rilassamento


    Nel cervello vi è un'intensa attività elettrica. Fu il dottor Hans Berger che per primo, nel 1929, ne descrisse i quattro tipi di ritmi o onde, dette elettroencefalografiche, caratterizzate da diverse frequenze (o cicli al secondo):
    - Ritmo Beta (frequenza superiore a 14 hertz). E' lo stato di veglia attiva, caratterizzata da tensione mentale e muscolare, che prevale quando siamo impegnati, vigili, con l'attenzione quasi tutta rivolta all'esterno o al rimurginio (dialogo interno) intenso. E' il ritmo del massimo dispendio di energie nervose e fisiche, in cui domina il sistema nervoso ortosimpatico. Coincide anche con la fase di sonno paradosso ovvero di quando si sogna (fase REM). E' il ritmo dello stress acuto ed è a esso direttamente proporzionale. Gli ormoni dello stress portano il cervello alla massima attività e, a lungo andare, al massimo logoramento da eccesso di superlavoro. Gli iperattivi passano gran parte del loro tempo in questo ritmo.


    - Ritmo Alfa (frequenza ca. 8-13 hertz). E' il ritmo del distacco dalla realtà esterna. Coincide col rilassamento e il calo dell'attività cerebrale. Nelle persone sane, non sotto stress, questo stato si genera automaticamente chiudendo semplicemente gli occhi. M. H. Erickson definirebbe questo stato come “il normale stato di trance quotidiana” da tutti sperimentato.


    - Ritmo Teta (frequenza ca. 4-7 hertz). Coincide con lo stato di dormiveglia. E' la fase in cui è favorito il pensiero associativo e creativo. E' il ritmo dei lampi di genio, delle illuminazioni improvvise. In questa fase si è aperti all'ascolto interiore, all'introspezione. Ma è anche il ritmo della rigenerazione psicofisica. Corrisponde allo stato di trance normalmente raggiunto durante una seduta di ipnosi.


    - Ritmo Delta (frequenza inferiore a ca. 3 hertz). Coincide col sonno profondo senza sogni e col rilassamento muscolare intenso. In questa fase si ha la massima produzione dell'ormone della crescita GH (che durante tutta la vita è indispensabile per il rinnovamento cellulare oltre che, nella prima fase, per la crescita) e la massima attività del sistema immunitario. E' il momento topico per tutti i nostri processi rigenerativi e per la produzione di “endofarmaci”: i potenti farmaci prodotti dal ns. organismo ad azione altamente specifica. Noto a tutti è ormai il grande potere dell'effetto "placebo". Esso stimola l'autoproduzione di farmaci dell'organismo grazie al senso di tranquillità, all'effetto calmante, scaturito dalla ferma convinzione di aver assunto qualcosa che ci farà presto star bene. Al contrario, la tensione mentale (ad es. la paura) così come la prolungata assunzione di farmaci (tramite un meccanismo di feed-back) inibiscono l'azione del ns. “medico interno”.
    Il ritmo delta è sotto il massimo dominio del sistema nervoso parasimpatico e prevale nel sonno dei buoni dormitori. Quando è alterato, la persona dorme male, si rigenera poco e tende quindi a essere stanca, ad ammalarsi facilmente e ad avere disturbi psicosomatici.
    Da cui l'importanza di tecniche e attività che favoriscono il rilassamento.


    Massaggi Estetici



    Il linfodrenaggio è un massaggio per vincere la cellulite. Il 50% delle donne soffre di cellulite che si manifesta attraverso cuscinetti e smagliature che si presentano sulla superficie della pelle. Queste alterazioni sono la conseguenza di un cattivo funzionamento del metabolismo che crea un gonfiore.


    Il drenaggio svolge un ruolo fondamentale nel trattamento della cellulite: in pratica sposta il liquido - che di solito si trova nella pelle o tra questa e i muscoli - dalla zona dove si è accumulato verso un' "uscita" attraverso i vasi linfatici.


    L'obiettivo del drenaggio è quello di aiutare l'eliminazione del liquido interstiziale e della linfa, ma anche di rilassare le fibre muscolari.

    Massaggio Tradizionale Thai


    Il Massaggio Tradizionale Thailandese utilizza tecniche corporee per ritrovare il benessere in maniera naturale. Si basa su pressioni fatte principalmente con le dita e le mani lungo il tragitto dei meridiani energetici, su movimenti di stretching e sullo scambio di energia tra chi fa il trattamento e chi lo riceve. Tutto questo si traduce in una migliore circolazione dell'energia vitale e quindi in una migliore qualità della vita.

    Massaggio "terapeutico" per eccellenza, agisce in maniera efficace e profonda sui canali energetici (sen) propri della Medicina Thai. Si compone di compressioni, digitopressioni e allungamenti/mobilizzazioni che portano il paziente ad effettuare passivamente posizioni derivate dallo Yoga.

    "Sblocca" le tensioni di carattere fisiologico e nervoso, riposturizza l'apparato scheletrico, riattiva la circolazione venosa e linfatica e cura disturbi cervicali, lombaggini, dolori articolari e muscolari, emicranie, insonnia.


    Massaggio con Olio

    Il massaggio rilassante con olio è una tecnica che viene praticata da millenni e si basa su un'alternanza di movimenti fluidi e profonda pressione esercitata dalla palmopressione. La cultura Thai ha da sempre adoperato olii ed essenze per la cura del corpo, riconoscendone proprietà benefiche. Infatti il massaggio effettuato con l'olio aromatico a temperatura ambiente apporta benefici sostanziali al nostro organismo e aiuta a riequilibrare il flusso energetico.

    È definito un rilassante combinato, perché unisce le proprietà degli olii con l’efficacia del massaggio tradizionale. La sensazione di benessere che si prova dopo un ciclo di massaggi è dovuta alla capacità di queste pratiche di agire direttamente nei punti critici del nostro fisico, allentando la tensione e liberando il corpo dallo stress. Agendo anche sulla circolazione del sangue favorisce l’ossigenazione dei tessuti contribuendo a mantenere la pelle elastica e liscia.


    Massaggio Rilassante

    Il massaggio rilassante è la porta per entrare in contatto con le nostre energie, con le nostre emozioni, con il nostro io. I muscoli si sciolgono, le tensioni si allentano, e uno stato di abbandono globale ci invade, portandoci in un livello di benessere interiore ma anche fisico. Ha dei fantastici poteri rilassanti, ma soprattutto effetti benefici a livello psicosomatico, infatti in questo trattamento viene aumentato anche il contatto fisico con il massaggiatore, che esegue manovre di massaggio usando non solo le mani, ma anche gli avambracci e i gomiti. Il massaggio rilassante aiuta soprattutto per problemi di ipertensione, ansia ed insonnia, alleviando lo stress e la fatica e facendoci sentire accuditi e coccolati. Grazie al massaggio aumenta la flessibilità del corpo, migliora la circolazione sanguigna, stimola il flusso di energia e contribuisce a produrre una sensazione di intensa vitalità
     
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    MASSAGGIO DIMAGRANTE


    I massaggi dimagranti fanno parte di una particolare branca di questo tipo di trattamenti che viene praticato soprattutto nel campo dell’estetica, e che è poi quella maggiormente conosciuta in Itaia e nell’occidente in generale .
    Sebbene infatti nelle culture orientali, come quella cinese, giapponese o indiana il massaggio venga considerato prevalentemente come una tecnica terapeutica, in alcuni casi addirittura paragonabile alla medicina, e venga perciò ritenuto utile soprattutto a guarire dolori e a ristabilire l’equilibrio tra mente e corpo, nella cultura occidentale, in cui sono veramente poche le tecniche di massaggio che vengono ufficialmente riconosciute come terapeutiche dalla medicina ufficiale i massaggi vengono praticati soprattutto per fini estetici.

    Questa differenza tra il modo di intendere i massaggi tra oriente ed occidente è facilmente intuibile anche dal nome di questi trattamenti, il termine massaggio comunemente usato dai noi europei deriva infatti dal greco “massein” che significa impastare, modellare, il che lascia intuire che, sebbene questa tecnica fosse utilizzata per alleviare i dolori e la fatica degli atleti, i nostri antenati avessero gia ben intuito che i massaggi potevano presentare enormi benefici per l’estetica del corpo.

    Il principio grazie al quale i massaggi hanno effetti positivi sulla linea è legato al fatto che tutte le tecniche utilizzate in questi trattamenti, che possono essere sommariamente distinte in sfioramento (scivolamento del palmo della mano sul corpo ), impastamento (sollevamento della pelle tramite un pizzico ed una torsione),frizione ( pressione associata e movimenti rotatori), percussione ( serie di piccoli colpi dati con il pugno o con il palmo della mano), vibrazione(pressione associata movimenti oscillatori), pressione( pressione esercitata con il palmo della mano associata ad un movimento rotatorio) e pizzicamento hanno degli effetti positivi sul sistema circolatorio e su quello linfatico.

    I benefici di queste tecniche vengono accentuati dall’utilizzo di creme o oli che, oltre a facilitare e rendere più fluidi i movimenti del massaggiatore, grazie ai loro principi attivi favoriscono ulteriormente lo scioglimento degli accumuli adiposi e favoriscono perciò il dimagrimento.

    Tra i massaggi dimagranti più efficaci vi sono senz’altro quello emolinfatico circolatorio e quello anticellulite, che sono poi quelli tipici della cultura occidentale ma anche i massaggi shiatsu e quelli ayurvedici, sebbene nelle loro culture d’origine abbiano degli scopi ben più profondi di quelli puramente estetici possono essere comunque considerati degli ottimi massaggi dimagranti.

    Il massaggio dimagrante può riequilibrare varie disfunzioni che determinano accumuli, ritenzione, metabolismo basso. Una seduta di massaggio dimagrante comprende in modo integrato e mirato: massaggio intestinale, manipolazioni vertebrali, linfodrenaggio, riflessologgia plantare.

    I massaggi dimagranti sono utlizzati per lo più per curare gli inestetismi della cellullite e della pelle a buccia d’arancia e in tempi recenti ecco perchè si sono diffusi molto.
    Insieme ad una dieta ed a un costante esercizio fisico, di apportare notevoli benefici

    Chi effettua i massaggi con continuità può ottenere grandi benefici, come l’armonizzazione ed il bilanciamento di tutto il corpo, aumentare la forza del corpo e la sua capacità di reazione agli infortuni, i massaggi possono inoltre rinforzare ogni particolare debolezza del corpo.
    I massaggi sono in grado di tranquillizzare tutto il sistema nervoso lasciando il beneficiato con un senso di rinnovato vigore.



    MASSAGGIO ANTI CELLULITE



    Se si preferisce curare la cellulite in modo naturale, i massaggi professionali in istituto sono ancora oggi una tecnica molto valida e dagli effetti garantiti.

    Due in particolare quelli con azione anticellulite: il linfodrenaggio manuale e il massaggio connettivale, il primo più adatto per una cellulite edematosa, caratterizzata da gonfiori, ritenzione idrica e pelle a buccia d’arancia, mentre il secondo più indicato quando il disturbo è ormai di vecchia data e la cute di cosce e glutei ha ormai un aspetto a materasso con cuscinetti duri e avvallamenti evidenti.

    IL LINFODRENAGGIO MANUALE

    E’ stato il primo massaggio anticellulite veramente efficace e tuttora è considerato tra i più validi trattamenti in istituto contro ritenzione idrica e pelle a buccia d’arancia.
    Partendo dal presupposto che il ristagno dei liquidi è dovuto da un difetto del sistema linfatico, si basa su una serie di movimenti leggeri e circolari mirati a convogliare i liquidi linfatici verso le principali stazioni linfodali, dove può essere depurata e messa nuovamente in circolo

    Il movimento delle mani

    La tecnica del linfodrenaggio manuale si basa su leggere pressioni semicircolari e piccole spinte sul corpo che hanno lo scopo di assecondare il flusso della linfa e far sì che possa smaltire correttamente il suo carico di tossine e scarti metabolici nei linfonodi.
    Il movimento di spinta e il rilasciamento progressivo danno modo alle valvole poste dentro i vasi linfatici aprirsi per far avanzare la linfa e richiudersi per impedirne il riflusso.
    La linfa va stimolata nel suo scorrimento perché a differenza del sangue, non viene pompata da un organo come il cuore, e scorre solo in un’ unica direzione, dalla periferia al centro, verso la zona alla base del collo.
    Per questo le spinte del massaggiatore sono sempre verso l'alto, in direzione delle principale stazioni linfatiche.

    IL MASSAGGIO CONNETTIVALE

    Adatto per chi ha una cellulite “fibrosa” caratterizzata da tessuti ormai infiammati e cellule di grasso isolate in cuscinetti compatti, il massaggio connettivale è studiato per mobilizzare intensamente gli strati più profondi della pelle e liberare le cellule adipose intrappolate nei tessuti e indurite.

    Come indica il nome, interessa in particolare il “connettivo”, il tessuto posto sotto il derma dove passano i vasi sanguigni e linfatici, si depositano le cellule di grasso e sono presenti i fibroblasti, cioè le cellule attive che producono collagene e danno struttura alla pelle del corpo. Manipolando la cute con trazioni spinte mirate si disgregano i legami fibrosi che “imprigionano” sotto la pelle le cellule di grasso, che risultano ingrossate perché non opportunamente nutrite e ossigenate, facilitando lentamente il ritorno alla normalità.

    Pressioni vigorose e profonde

    Le manovre vengono esercitate direttamente sulla cute, senza l’applicazione di creme o oli cosmetici, e agiscono sul tessuto interessato da cellulite. Il massaggiatore esegueil massaggio su tutto il corpo esercitando delle pressioni decise, profonde e molto lente con sole due dita di ogni mano: il medio e l’indice uniti. Si tratta di piccolissimi ma vigorosi movimenti di spinta e trazione, senza staccare mai le mani dal corpo che “spostano la cute” e si concentrano sulle zone più critiche.
    Proprio per la loro intensità, le digitopressioni inizialmente potranno risultare un po’ dolorose, ma man mano che il trattamento procede, a prevalere sarà una sensazione di benessere generale.

    il massaggio quindi può aiutare molto nella cura anti-cellulite a patto che la manipolazione avvenga in maniera soft quindi non troppo energica altrimenti invece di aiutare a sciogliere i noduli cellulitici, potrebbe manifestarsi l’esatto contrario.
    Generalmente i tessuti affetti dalla cellulite sono considerati malati e alterati, quindi devono essere trattati con le dovute cautele.

    Le qualità positive dei massaggi:

    l massaggi generalmente stimolano il sistema circolatorio, linfatico e nervoso, oltre a rilassare i muscoli, accelerare e stimolare il stimolare il normale processo di desquamazione della pelle, allarga i pori, stimola la produzione di sebo e sudore, migliorando quindi il processo di eliminazione delle tossine.
    I massaggi fanno aumentare la temperatura della zona trattata e questa reazione “termica” migliora l’assimilazione degli elementi nutritivi e l’eliminazione?di quelli di scarto, sui muscoli migliora tono e elasticità.??I massaggi sono utili per tutti i tipi di cellulite, per le donne magre e le donne in sovrappeso ed in ogni caso è sempre consigliato un massaggio da personale esperto che sa come massaggiare al meglio.

    Le tecniche per effettuare massaggi anticellulite sono diverse, ecco un elenco delle più utilizzate:

    • lo sfioramento: la fase di strofinamento leggero deve sempre essere quella iniziale di ogni seduta di massaggio.

    Fare scivolare il palmo della mano distesa sulla parte colpita dalla cellulite e fare il massaggio con i polpastrelli delle dita.
    Il movimento è sempre in direzione del cuore mentre sull’addome è circolare.
    Ripetere lo sfioramento anche al termine di tutte le sedute.

    • la frizione: è una movimento superficiale che si adatta alla prima fase del massaggio. I polpastrelli poggiano sulla pelle esercitando una certa pressione in modo da far scorrere la cute sui tessuti sottostanti.

    • la vibrazione: è un massaggio non troppo violenta, che consiste nell’appoggiare la mano distesa sulla parte cellulitica, esercitando una certa pressione e trasmettendo con impercettibili oscillazioni, delle vibrazioni, percepibili come un tremito nei tessuti.

    • la percussione: con le nocche delle mani tenute a pugno picchiettare la zona con cellulite con colpi di varia intensità. Successivamente a tale movimento fare alcune pressioni fatte con il palmo disteso dal basso verso l’alto, come per lo sfioramento, ma con una pressione più decisa.

    • l’impastamento: afferrare con le due mani, tra i pollici e le dita una grossa piega di pelle e muscoli e facendola rotolare tra le dita, per aree piccole (es. l’interno del ginocchio e le caviglie) eseguire il movimento impastando tra le dita. Su aree più vaste (es. cosce e fianchi) afferrare una porzione consistente di carne, tenendola bene a piena mano.

    • manovra a “S”: afferrare con le due mani, tra i pollici e le dita una grossa piega di pelle e muscoli, come nel caso dell’impastamento, ma la piega di pelle e tessuti sottostanti va spinta con una mano in una direzione e con l’altra in direzione opposta, facendo un movimento a mo’ di S. Sollevare e piegare un paio di volte per poi lasciare andare e sollevare una nuova piega di tessuti.I movimento è lento, regolare e profondo.
    E’ un massaggio indicato per fianchi, addome, cosce e intorno alle ginocchia.



    MASSAGGIO VISO AUTOMASSAGGIO – Anti Rughe

    Uno dei segnali più temuti dell’invecchiamento sono le rughe.

    In realtà ci sono due tipi di rughe: le rughe mimiche (chiamate anche “pieghe di espressione”) e le rughe da senescenza. Le prime si possono manifestare anche in giovane età e sono dovute ad atteggiamenti ripetuti, veri e propri “tic”, simili al corrugare la fronte quando si è pensierosi. Le seconde si manifestano per l’invecchiamento della pelle che determina modificazioni sia nei diversi tessuti che la compongono sia ai suoi annessi.

    L’epidermide, ovvero la parte della pelle direttamente a contatto con l’esterno, con l’età va incontro a un generale assottigliamento e ad una perdita dell’elasticità dovuta alla diminuzione della capacità di proliferazione delle cellule. L’idratazione dello strato corneo diventa scarsa.

    Nel derma, la parte della pelle immediatamente sottostante l’epidermide, diminuisce il grado di ricambio cellulare, le fibre vecchie vengono rimpiazzate lentamente, il tessuto diventa più consistente e avvengono delle reazioni di natura ossidativa che determinano sensibili mutamenti del collagene e delle fibre elastiche.

    la conseguenza visiva di questi processi regressivi è il manifestarsi delle rughe, l’avvizzimento cutaneo e la perdita di elasticità della pelle.

    I fattori che determinano l’invecchiamento sono di natura genetica, ma possono essere anche di natura ambientale, come l’esposizione ai raggi ultravioletti e i cosiddetti “radicali liberi”.

    Come prevenire le rughe

    Per prevenire il fenomeno, non potendo interferire sui fattori genetici, bisogna limitare quelli ambientali, limitando l’esposizione solare o a lampade abbronzanti, e bisogna idratarsi in modo adeguato, sia bevendo acqua, sia applicando per tempo ed in modo efficace cosmetici funzionali anti-rughe.

    Come applicarli in modo efficace??

    ….con l’automassaggio.

    L’automassaggio

    Un buon massaggio deve seguire i muscoli del viso stimolandoli leggermente con movimenti ritmati.

    Il massaggio, oltre a rafforzare i muscoli facciali, ottenendo uno stiramento meccanico delle rughe, riattiva la circolazione del sangue e della linfa procurando un aumento del metabolismo, favorendo una accelerata produzione di cellule nuove e una più accelerata eliminazione di tossine.

    Le linee direzionali da seguire sono indicate nell’immagine:



    AUTOMASSAGGIO

    Stendere la crema sul viso cominciando dal mento, poi sulle guance e le tempie seguendo le “linee direzionali”.

    Massaggiare il mento ed il collo seguendo le “linee direzionali”.

    Massaggiare la parte sinistra del viso dal mento al lobo dell’orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell’orecchio, dal naso alle tempie.

    Massaggiare la parte destra del viso dal mento al lobo dell’orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell’orecchio, dal naso alle tempie.

    Massaggiare la fronte dalle ciglia ai capelli alternando le due mani (sempre con le dita unite).

    Con un po’ di crema massaggiare in modo circolare le zone limitrofe all’occhio.

    Eseguire un leggero picchiettamento ai alti della bocca, attorno agli occhi.

    Togliere gli eventuali eccessi di crema con una velina o con ovatta.



    MASSAGGIO ANTI AGING – ANTI-INVECCHIAMENTO – ANTI-ETA’

    I massaggi anti-invecchiamento sono di gran lunga preferiti a qualunque altro massaggio : il Tuina anti-age per il viso è sicuramente quello più richiesto in questo periodo.

    Con i ritmi incessanti che caratterizzano la nostra quotidianità, e lo stress che non ci dà tregua, aumenta il numero di coloro che si rifugiano nelle beauty farm per ritagliarsi un piccolo spicchio di relax. ?E cosa c’è di meglio che mettersi nelle mani di specialisti che grazie a delle sedute periodiche di massaggi, riusciranno a risolvere o almeno ad attenuare, piccoli o grandi disagi che interessano la pelle allentando nel contempo la morsa di ansia e stress a cui siamo ogni giorno sottoposti.
    Se poi un massaggio ha anche una funzione antinvecchiamento, c’è una ragione in più per ricorrervi. E’ questo il caso dell’antico massaggio Tuina anti-age per il viso, che grazie a delle digitopressioni locali, realizza una vera e propria terapiaantietà.
    Il massaggio, frutto della vecchia tradizione cinese, consiste inuna serie di delicate e piacevoli manovre, ma nel contempo profonde e intense, che coinvolgono il viso e le aree limitrofe: testa, collo e decolletè.

    Le digitopresisoni e le altre manualità particolari eseguite durante il trattamento hanno un duplice scopo: esercitare un’azione meccanica diretta, per sciogliere i muscoli e “allentare” il tessuto cutaneo, preparandolo a un completo rimodellamento, e stimolando i punti dell’agopuntura presenti nella zona, per un bilanciamento energetico profondo.

    Sulle aree interessate dal massaggio vengono anche applicati prodotti cosmetici naturali con effetto decongestionante, nutriente, rassodante e antietà: sono sieri e maschere preparati secondo ricette vegetali come la soia, l’avena e il riso, ricchi di amido, proteine, sali minerali e sostanze antiossidanti.
    Già in seguito alla prima seduta il tessuto cutaneo appare più rassodato e luminoso, le linee di contorno delle labbra più definite, la zona perioculare più uniforme e distesa. Infatti le tensioni che induriscono i tratti del volto si allentano, la pelle si distende, le piccole rughe d’espressione si spianano, i liquidi accumulati negli spazi intercellulari vengono drenati e i gonfiori diminuiscono.
    Il maggiore afflusso di sangue nelle aree trattate innesca poi un graduale processo di riattivazione del metabolismo cellulare nei tessuti meglio ossigenati le cellule si rinnovano più rapidamente e questo sit raduce in una maggiore compattezza, morbidezza e luminosità della pelle.

    I benefici della seduta però non riguardano solo il volto, perchè i meridiani stimolati nel tratto che attraversa il viso comunicano anche con le altre zone corporee. Le manovre effettuate, quindi, hanno un effetto rilassante e riequlibrante per tutto il corpo assicurando un profondo senso di benessere globale.
    Il massaggio del viso rende più bella e più tonica la pelle, ne migliora l’elasticità. Dolce e in profondità, vascolarizza il tessuto connettivo ed elimina, nella maggior parte dei casi, l’infiltrazione cellulitica.

    Lo si può praticare nel momento scelto per un decina di minuti (o di più, se desiderate) su una pelle pulita e ben struccata.

    Sedute, con i gomiti su un asciugamano steso su un tavolo, cominciate con l’accarezzare, con le mani aperte, tutte le parti del viso e della testa, poi fate leggere pressioni con le dita; nello stesso tempo, rilassatevi e respirate profondamente.
    Accentuate in seguito le manovre di pressione, accompagnatele con manovre di pincé-roulé (‘scollate’ la pelle) e alternate con pressioni-rotazioni in profondità sulla fronte, la testa e il visto. Insistete particolarmente sui muscoli doloranti. Solo con queste ultime manovre riuscirete a distendere e a rendere flessibili i muscoli contratti dalla fatica e dallo stress. Riconquistando volume, questi muscoli che sostengono la pelle restituiranno rotondità alle gote e impediranno alle rughe di accentuarsi”.
    Infine, per stimolare i muscoli del viso, pronunciate le vocali amplificando al massimo l’apertura e la chiusura della bocca. Divertitevi a fare tutte le smorfie immaginabili.



    Massaggio linfodrenante



    La linfa è un liquido che scorre all’interno del sistema linfatico.
    Il suo compito è di ripulire il nostro corpo dalle scorie e dalle tossine accumulate ogni giorno.

    Il percorso della linfa nel nostro corpo è paragonabile a quello del sangue nel sistema circolatorio, l’unica differenza è il modo in cui i fluidi scorrono. In quello circolatorio abbiamo un motore che ininterrottamente funge da pompa, il cuore, mentre nel sistema linfatico il movimento della linfa è dato dalla contrazione dei muscoli attraverso la spremitura del contenuto dei vasi. Ed è proprio per aiutare il nostro sistema linfatico che si praticano trattamenti di linfodrenaggio manuale, favorendo lo scorrere della linfa nel sistema linfatico.

    La tecnica del linfodrenaggio nasce nel 1936 in Francia, ad opera del Dott. Vodder, dopo anni di studi teorici e sperimentali.
    I vasi linfatici sono molto delicati ed è per questo che occorre una tecnica molto particolare che non comporti l’uso della forza, ma movimenti dolci, lenti, ritmici, armonici, mirati a ricreare l’equilibrio idrico nei tessuti.

    Il corretto drenaggio della linfa dipende interamente dalla mano e nessun apparecchio può sostituire l’approccio manuale.

    Con il drenaggio linfatico manuale si ottiene una rigenerazione completa ed immediata dei tessuti, nonché un effetto duraturo di riduzione dell’edema e molto spesso anche del dolore.

    Si arriva inoltre al riequilibrio del Sistema Neurovegetativo ed un rilassamento psicofisico globale. Inoltre si potenziano le difese immunitarie proprie dell’organismo, poiché massaggiando i linfonodi si favorisce la fuoriuscita delle cellule dell’immunità, che passano nella linfa e quindi nel sangue, aumentando la resistenza contro le infezioni.

    Per i suoi molteplici effetti il linfodrenaggio manuale è utilizzato nel trattamento scientifico del sistema linfatico per la risoluzione dell’edema nei decorsi post-operatori, in caso di di insufficienza venosa, nel trattamento della cellulite e di svariate patologie linfoedematose, post – traumatiche, in gravidanza, ecc



    MASSAGGIO RASSODANTE



    Integrazione sinergica tra il Massaggio Rassodante che si avvale di manualità tonificanti come battiture e percussioni e specifiche manualità classiche che stimolano le proprietà fisiologiche del tessuto cutaneo e sottocutaneo.

    La sua azione vivifica il sistema muscolare e cutaneo, stimola in profondità la funzionalità epidermica con un effetto disintossicante, migliora la circolazione eossigena le cellule del tessuto connettivo.

    Ottima l’integrazione con il Linfodrenaggio e il Massaggio Anti-Cellulite-Adipe nel trattamento intensivo della cellulite strutturata, rende la cute più elastica, tonica ed uniforme donando una linea migliore alla silhouette.
    La sua azione vivifica il sistema muscolare e cutaneo, stimola in profondità la funzionalità epidermica con un effetto disintossicante, migliora la circolazione e ossigena le cellule del tessuto connettivo.

    Il Modellante-rassodante si pratica su tutte le zone del corpo che tendono a perdere precocemente elasticità e tono come i glutei, la coscia, l’addome e il seno, le cause possono essere diverse come, ad esempio, rapido dimagrimento, malattia delimitante, ipotonia, vita sedentaria, il normale processo di invecchiamento.



    MASSAGGIO POST PARTO



    Benessere e salute dopo il parto con massaggi tonificanti e rilassanti a secondo delle esigenze che aiutano a riprendere la forma fisica perfetta e a rinfrancare lo spirito dopo tensioni, stress e tanto dolore.

    Gli effetti benefici dei massaggi sono noti fin dall’antichità e per le neo mamme affaticate dalla gravidanza sono utilissimi soprattutto per tonificare i tessuti, riattivare la circolazione e combattere la ritenzione idrica.

    Consigli

    Per effettuare massaggi dopo il parto è consigliabile consultare il proprio medico affidarsi ad un serio professionista e poi scegliere il tipo di trattamento più adatto al le proprie esigenze.

    Tipi di massaggi ottimi per il post parto

    Linfodrenaggio

    Un tipo di manipolazione che favorisce la circolazione linfatica, stimola la circolazione, attenua la ritenzione idrica e combatte la cellulite. Bioenergetico Un trattamento personalizzato basato sul ritmo della respirazione che ristabilisce l’equilibrio e allevia le tensioni.

    Ayurvedico

    Il massaggio ayurvedico aiuta a tonificare i muscoli e drena le energie bloccate. Il trattamento tocca tutte le parti del corpo che viene massaggiato con oli naturali che migliorano il tono della pelle.

    Shiatsu

    Un massaggio che viene eseguito con una tecnica giapponese che utilizza la pressione esercitata da ginocchia, gomiti, mani e dita utile a stimolare il flusso di energia dei meridiani muscolo-tendinei e cutanei
     
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    MASSAGGI CURATIVI

    RIFLESSOLOGIA PLANTARE




    Nella vecchia Cina i “medici scalzi” curavano attraverso punti riflessi del corpo, senza nessun apparente punto di collegamento con l’organo ammalato.
    In India i conduttori di elefanti si tramandano da secoli la conoscenza dei punti, sparsi sul corpo dell’elefante che, stimolati più o meno vigorosamente, inducono a determinati movimenti l’animale.

    Questi punti sono rilassanti o eccitanti e divengono persino mortali se stimolati con forza; alcuni di questi sono situati nei piedi o nelle mani; ma esistono anche in bocca, nella mucosa nasale, nell’orecchio, sulla testa, lungo la spina dorsale, ecc.
    I piedi di Visnù con la figura del loto, la conchiglia ed i pesci; i piedi di Budda, con diversi simboli iconografici; queste simbologie sembrano riportare la Riflessologia (o reflessologia) plantare all’Oriente.
    In medio Oriente 5.000 anni or sono circa nell’Egitto si praticava questa tecnica riflessogena anche sulle mani; ne abbiamo la prova per il ritrovamento di un dipinto su una tomba di un medico egiziano, scoperta da qualche anno nella zona di Saqqarah, ove esiste ancora la più antica piramide, sulla cima della quale una volta campeggiava lo “Zed”, che fu poi trasportato e nascosto nella piramide di Cheope.

    Come la conosciamo oggi invece, la riflessologia plantare è una giovane scienza nata negli Stati Uniti per merito del dott. Fitzgerald W.H., che nel 1910 tracciò una mappa del corpo umano attraversato da 10 meridiani diviso in altrettante zone, le cui parti ed organi trovano i corrispondenti punti riflessi nelle mani e nei piedi. Un’altro medico E.F. Bowers, si unì a lui per approfondire e divulgare la nuova scienza, che chiamò “Terapia zonale”.
    Sempre negli USA una donna, E.D. Ingham, elaborò più tardi, un più dettagliato metodo riflessologico. E’ a lei che fanno capo tutte le scuole Europee, fra cui la tedesca H. Marquardt, l’inglese D. Bayly e la svizzera H. Masafret.

    Da sempre i piedi sono considerati la zona eletta dei cd. punti riflessi, ossia zone che sono direttamente collegate con altre parti del corpo.

    Mediante la riflessologia plantare, tecnica di massaggio in cui vengono adoperati solo i pollici, è dunque possibile intervenire su più punti del piede per prevenire, sciogliere molti disturbi localizzati in altre parti del corpo e recuperare il benessere perduto.

    Oggi, attraverso l’utilizzo della mappa della riflessologia plantare creata daFitzgerald, è possibile stabilire il trattamento personalizzato e arrivare a ristabilire lo stato di salute di una persona.

    L’analisi visiva del piede da parte del riflessologo si basa sullo studio delle linee nel piede, sul colore, macchie, callosità, spaccature, sulla “temperatura”, etc.
    La ricerca visiva consente di acquisire le prime informazioni sullo stato di salute della persona.
    L’indagine tattile si basa sull’analisi dei punti dolenti, fondamentale per stabilire il trattamento riflessologico adattato a quel paziente.
    Si impone una precisazione: il riflessologo non è un medico e non può fare diagnosi.

    Attraverso le tecniche adoperate, il riflessologo individuerà gli organi in disequilibrio e sui quali occorrerà lavorare per ripristinare lo stato di benessere e salute della persona.

    Va sottolineato, infine, che la riflessologia plantare non ha controindicazioni, perché produce sempre e comunque una reazione positiva, che si oppone a eventuali squilibri.

    E se è vero che il suo campo di applicazione è vastissimo, e spazia dalla cura delle allergie a quella delle depressioni, dalle disfunzioni ormonali all’artrosi cervicale, è altrettanto vero che un breve ciclo di sedute ad ogni cambio di stagione potrebbe risultare utile a tutti per preservare il proprio benessere psicofisico e prevenire l’insorgere di disturbi e malesseri.

    Grazie a questo processo, queste energie entrano in circolo e le tossine vengono eliminate dai reni e dal fegato, per cui il corpo si disintossica.

    Stimolando invece i punti corrispondenti al sistema nervoso e a quello ormonale si ripristina un buon equilibrio psicofisico. Gli altri punti specifici, individuati caso per caso, costituiscono la cura personalizzata per ogni singolo paziente e le problematiche dallo stesso palesate.

    Basandosi sulla mappa degli organi “riflessa” nelle piante dei piedi, ne deriva che:- la depressione e i problemi dell’umore si combattono facendo pressione sulle zone dell’ipofisi e del cuore;- contro il nervosismo, lo stress, l’angoscia e la stanchezza bisogna riferirsi alle aree del plesso solare, polmoni, ghiandole surrenali, reni, ipofisi;- i punti che corrispondono ai reni e alla vescica sono da considerare per la terapia delle mestruazioni dolorose, la sindrome premestruale e la cistite;- facendo pressione sulle zone del pancreas, dell’intestino, del colon, dello stomaco e del plesso solare si curano i problemi digestivi e le coliti;- con i reni e il cuore si combatte il disturbo del gonfiore alle gambe;- per il mal di testa si consiglia di rivolgersi alle aree degli occhi, della fronte e del fegato;- per l’insonnia e i frequenti risvegli notturni le aree della fronte e del plesso solare; per la costipazione il punto dove è localizzato il riflesso dell’intestino.


    MASSAGGIO CERVICALE



    Il massaggio cervicale è una terapia fondamentale per curare i dolori causati da una cervicalgia, che generalmente interessano il collo, ma anche le spalle, la testa, la schiena, le orecchie.

    Sono moltissime le persone che soffrono di cervicalgia ovvero di dolori cervicali e le cause sono molteplici, si tratta infatti di un irrigidimento e un’ipertrofia dei muscoli cervicali derivante da cattiva postura, tensione, stress, correnti d’aria e così via. Molte persone che fanno lavoro d’ufficio ne sono affette e oltre alle altre cause citate sopra vi può essere anche un errato movimento del braccio che muove il mouse.
    È stato scientificamente dimostrato che il massaggio cervicale è molto efficace per la cura di questo genere di dolori ed anzi è molto importante anche per prevenire l’artrosi cervicale che in genere si manifesta dopo i 45 anni.

    Certamente il massaggio, che viene eseguito sulla zona del collo, sulla schiena e anche su altre parti del corpo, serve a distendere la muscolatura e quindi alleviare i dolori tipici della cervicale, ma oltre a ciò è importante andare all’origine e cercare di eliminare le cause per evitare che il problema si ripresenti in forma cronica.

    Il massaggio cervicale è quindi un’ ottima terapia contro la cervicalgia che è uno dei disturbi più diffusi e più temuti in generale.
    La sua diffusione deriva dalla molteplicità di cause che ne sono all’origine come posizioni sbagliate assunte nell’arco della giornata o della notte, assenza o eccesso di pratica di attività fisica, stress, colpi di freddo, movimenti improvvisi che possono provocare un trauma (colpi di frusta), artrite delle vertebre cervicali, ecc..

    Il timore della cervicale deriva invece dal suo essere un disturbo estremamente fastidioso, che in alcuni casi può diventare addirittura destabilizzante. Naturalmente alcune delle cause sono occasionali e temporanee, mentre altre derivano da fattori o comportamenti ripetuti nel tempo. Per questo motivo prima di intraprendere un qualsiasi tipo di trattamento per la cervicale è necessario cercare di individuare la, o le, cause scatenanti e cercare di intervenire anche su quelle, in quanto sarebbe del tutto inutile fare dei massaggi terapeutici per la cervicale se di notte si continua a dormire con il cuscino sbagliato.
    Soprattutto quando si è in presenza di un disturbo persistente è sempre meglio rivolgersi ad un medico che indichi la terapia adatta, che di solito si basa soprattutto sulla pratica di un po’ di ginnastica posturale, in quanto quella della cervicale è una zona molto delicata e molto importante la cui salute quindi non va assolutamente trascurata.

    In generale però soprattutto quando si è in presenza di un dolore provocato da cattive abitudini posturali, traumi esterni, o stress, (sono moltissime infatti le persone che tendono a somatizzare tensioni e nervosismo nella contrazione dei muscoli del collo), un buon massaggio alla cervicale può essere un ottima terapia, meglio ancora se associato alla pratica di un po’ di stretching per il collo nei giorni in cui non si effettua il massaggio.
    La scelta del termine terapia per indicare il massaggio cervicale sta a sottolineare la necessità di affidarsi a personale altamente qualificato per la pratica di questo trattamento, il massaggio cervicale infatti a differenza di altri tipi di massaggi, non si basa solo su frizioni e pressioni praticate dal massaggiatore ma prevede anche una certa attività del paziente che viene indotto a lenti movimenti della testa.
    E’ molto importante che questo tipo di torsioni siano effettuate lentamente in modo da stimolare la decontrazione dei muscoli e delle vertebre della zona cervicale. Ricordando sempre che, sopratutto se il dolore è particolarmente forte è sempre bene rivolgersi ad un medico, e che in ogni caso è necessario individuare e correggere anche la causa scatenante della cervicalgia, si può affermare che per prevenire la comparsa di dolori a collo, spalle e schiena in generale, e per ritardare anche il manifestarsi di disturbi come l’artrosi cervicale che colpisce un altissima percentuale di soggetti dopo i 45 anni di età, il massaggio cervicale può essere un ottima terapia.

    Il massaggio cervicale si esegue inizialmente sul paziente che resta seduto chinando leggermente in avanti la fronte che viene appoggiata su un supporto: mentre è in questa posizione si massaggiano i muscoli del collo fino alla spalla.
    In seguito il paziente viene fatto sdraiare prono e si massaggia anche la muscolatura di tutta la schiena e si eseguono mobilizzazioni delle braccia per sciogliere tutte le articolazioni della parte superiore del corpo.
    Infine con il paziente supino si eseguono dei movimenti rotatori della testa, che viene tenuta con entrambe le mani da chi esegue il massaggio.


    MASSAGGIO alla SCHIENA

    Il massaggio alla schiena è senza dubbio uno dei più diffusi.

    La schiena infatti è una delle zone del corpo più sensibili e, si può dire che un altissima percentuale della popolazione soffra, ha sofferto o soffrirà almeno per un periodo della sua vita di mal di schiena.
    La diffusione di questo disturbo è direttamente proporzionale alle cause che lo possono scatenare, l’origine del mal di schiena infatti può essere ricercata in uno sforzo muscolare fatto per alzare un peso, in un movimento sbagliato eseguito mentre si fa sport, in una postura sbagliata tenuta per le tante ore che si passano seduti alla scrivania, agli sbalzi provocati dalla macchina o dal motorino su cui si passa gran parte della giornata, ad un materasso o un cuscino sbagliato che non sostengono il corpo in modo corretto durante il riposo, e l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo.
    Il problema nasce quando la sciatalgia e la lombalgia, popolarmente definite mal di schiena ,da disturbi occasionali e temporanei diventano invece frequenti ed acuti, anche se non sono patologie mortali, infatti possono essere comunque dolorose e debilitanti.
    Per evitare che il problema si acuisca quindi è consigliabile rivolgersi ad un esperto non appena compaiono i primi fastidi, intervenendo con la giusta terapia infatti è possibile arginare il fenomeno facendo in modo che il disturbo non si acuisca nel tempo. Nella maggior arte dei casi inoltre la terapia può essere davvero molto piacevole, per sciogliere i muscoli della schiena infatti non esiste tecnica più efficace di un bel massaggio.

    A parte le tecniche importante dall’oriente come il massaggio ayurvedico, lo shiatsu ecc… esiste anche una tecnica per cosi dire classica nata e sviluppata in occidente che non ha niente da invidiare ai massaggi orientali.
    Sebbene lo si definisca massaggio alla schiena, va detto che nella maggior parte dei casi il trattamento coinvolge tutto il corpo, e mira a decontrarre i muscoli della zona cervicale, dorsale, lombare e sacrale regalando un generale senso di benessere e leggerezza.
    Nella versione classica il massaggiatore può utilizzare creme o oli specifici, in alcuni casi anche terapeutici, ed esegue il massaggio con le mani, al massimo può avvalersi dell’ausilio dei gomiti, ma non è previsto l’utilizzo di alcuno strumento.

    Questo tipo di massaggio oltre a sciogliere i muscoli della schiena può apportare anche dei benefici al sistema nervoso e a quello circolatorio. Non vi sono invece particolari controindicazioni per il massaggio alla schiena, naturalmente è sempre consigliabile chiedere il parere del proprio medico se si soffre di particolari patologie o se si è subito da poco un intervento chirurgico.
    In ogni caso, soprattutto se si eseguono i massaggi per scopi terapeutici, è sempre bene affidarsi a personale specializzato, cosa non troppo difficile visto che in Italia esistono diverse scuole di formazione per massaggiatori.

    In conclusione si può affermare che per sconfiggere, e prevenire, i tanto odiati dolori alla schiena non c’è niente di meglio che seguire una terapia ottima anche contro lo stress, ovvero regalarsi mezz’ora di coccole e relax , con un bel massaggio alla schiena.
    Questo massaggio, molto piacevole, ha un effetto rilassante e antistress, ed è indicato per contratture, dolori alle cervicali, tensioni, gonfiore al viso, o semplicemente come coccola per un momento di relax.
    Ideale in pausa pranzo per una parentesi di benessere, o dopo una giornata di lavoro per allontanare lo stress e godersi le ultime ore della giornata in pieno rilassamento.


    MASSAGGIO CRANIO SACRALE

    Tecnica di natura olistica, il massaggio cranio-sacrale viene praticato, con leggerissime manipolazioni, sulle ossa del cranio e sulla colonna vertebrale, intervenendo su un sistema – quellocranio-sacrale, appunto – che è in collegamento con ogni parte dell’organismo.

    Fino alla fine dell’800 gli anatomisti pensavano che le strutture craniali fossero immobili; tale convinzione era maturata dall’osservazione dei teschi dei cadaveri, in soggetti cioè privi di vita. Nel 1912, quindi, il Dott. Calvin Cottan per primo avanzò la possibilità dell’esistenza di un movimento all’interno del cranio; la scoperta del sistema cranio-sacrale, e del relativo movimento presente in esso, è da attribuire ad un osteopata, il Dott. William Sutherland, il quale però negli anni ’30 non aveva a disposizione quei mezzi scientifici che gli avrebbero permesso di dimostrare le sue intuizioni.
    Tuttavia i suoi studi fecero da base per quelli del Dott. John Upledger che dopo aver riscontrato un movimento delle ossa del cranio nel corso di un’operazione chirurgica, nel 1975 insieme ad un team di ricercatori dell’Università del Michigan, iniziò una serie di esperimenti su crani freschi, anziché su quelli chimicamente preservati che venivano generalmente usati nell’ambito della ricerca scientifica.
    Fu così definitivamente chiarito che il cranio non è una struttura rigida ma semirigida, capace di micromovimenti che è anche possibile misurare.

    Il sistema cranio-sacrale

    Per comprendere come i micromovimenti delle ossa del cranio possano influenzare il benessere fisico e psichico dell’individuo è necessario conoscere il ruolo svolto da alcuni elementi che compongono il cranio, a partire dalla Dura madre.
    La Dura madre è una membrana densa, fibrosa e non elastica che, insieme all’Aracnoide e alla Pia madre,ricopre il cervello e provvede al nutrimento della sua parte esterna. Essa inoltre scende per la colonna vertebrale, giù fino a superare l’osso sacro e a rivestire il coccige, cioè l’ultima vertebra della colonna vertebrale.
    Durante tale percorso, quindi, circonda il midollo spinale e le radici nervose.
    Il movimento o anche “respirazione” cranio-sacrale è alla base di un meccanismo di circolazione, lungo la colonna vertebrale e quindi dal cranio all’osso sacro, del “liquor”, ovvero del fluido cerebro-spinale che scorre all’interno della dura madre.

    Il sistema cranio-sacrale è costituito dalla struttura ossea (ossa craniche, colonna vertebrale e osso sacro), dalle membrane meningee (cioè interne al cranio), dal fluido cerebro-spinale detto “liquor” e dalle strutture che regolano la produzione, il riassorbimento e il contenimento del liquido spinale. Il sistema è inoltre collegato, per mezzo delle varie strutture dell’organismo, al sistema nervoso, circolatorio e linfatico, l’apparato muscolo-scheletrico, al sistema endocrino e al sistema respiratorio.

    Ciò premesso, appare chiaro che intervenire sul movimento cranio-sacrale, ovvero sulla fluttuazione ritmica del fluido cerebro-spinale, vuol dire innestare un processo che coinvolge l’intero organismo, favorendo il benessere.

    La terapia

    Il massaggio cranio-sacrale è una tecnica di massaggio olistico che prevede un tocco molto leggero dell’operatore sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale, alla ricerca di un “contatto” con il ritmo cranio-sacrale che andrà assecondato e stimolato.
    Grazie ai vari collegamenti tra i sistemi che regolano il funzionamento dell’organismo, quindi, il massaggio è in grado di apportare benefici a tutti i livelli: da semplice trattamento anti-stress, esso può essere in grado di riequilibrare la postura, i muscoli, l’apparato gastroenterico e di migliorare la respirazione. Essa è dunque risultata idonea in molti casi nella cura della sciatalgia, dei mal di schiena, dei traumi da parto, colpi di frusta, emicranie, scoliosi, vertigini e problemi dell’articolazione mandibolare.
    Dal punto di vista operativo, il terapista praticherà per una durata variabile tra i 40 e i 60 minuti delle leggere manipolazioni delle parti del sistema cranio-sacrale che rimangono normalmente contratte in caso di stress, stimolando la circolazione del liquor.
    Le pressioni non dovranno essere superiori a quella di una moneta del peso di 5 grammi o alla pressione sostenibile di un dito sul globo oculare.
    Nonostante la delicatezza con la quale viene praticato, il massaggio è in grado di agire profondamente sul sistema nervoso, influenzando sia il sistema ormonale che quello immunitario, favorendo quindi l’armonia degli stati psicologici ed emotivi, ovvero stimolando uno stato di benessere che, in base al concetto olistico dell’essere umano, favorisce l’armonia tra corpo, mente e spirito e quindi la guarigione dalle più diverse patologie oltre che la loro prevenzione.
    Per la sua natura non invasiva, il massaggio cranio-sacrale può essere praticato anche sui neonati, sulle persone anziane e sulle donne in gravidanza.

    La Terapia CranioSacrale é così delicata che é sicura e va bene per persone di ogni età e nelle condizioni di dolore acuto o di particolare fragilità.
    Proprio la Terapia CranioSacrale é spesso consigliata quando altre terapie possono essere rischiose, come durante la gravidanza, dopo un’operazione, un incidente.

    Non occorre tu sia malato o che tu abbia nessun sintomo particolare per beneficiare della Terapia CranioSacrale. Per la maggioranza di tutti noi poter alleviare lo stress e incrementare il livello di vitalità e di benessere é una possibilità sempre benvenuta.

    Per i bambini e neonati

    Una delle gioie del trattamento dei bambini e dei neonati é che tendono a rispondere molto bene ai trattamenti e le reazioni sono molto più veloci di quelle degli adulti. Molti problemi come le coliche, problemi di deglutizione e suzione difficoltà respiratorie,insonnia o irritabilità, possono derivare da sbilanciamenti cranici che avvengono durante il processo della nascita. Il trattamento dei bambini può aiutare a risolvere questi problemi.


    MASSAGGIO DRENANTE



    La cellulite è da tempo una grande preoccupazione per le donne.
    La medicina estetica cerca di venire incontro al gentil sesso con tecnologie sempre più avanzate per finire una volta per tutte con gli inestetismi dovuti a questo tipo di grasso nei tessuti connettivi della pelle. Uno dei metodi più efficaci è la cavitazione estetica, che si sta facendo largo presso centri estetici e medici.
    Sempre più spesso si associa la cavitazione a dei massaggi periodici drenanti, giacché l’espulsione dei liquidi, nei quali confluisce il grasso reso liquido, è fondamentale per dei risultati soddisfacenti.

    Prima di sottoporsi a una o più sedute di cavitazione estetica bisogna capire un paio di cose: la cavitazione sta avendo grande successo ma i risultati possono variare di molto da persona a persona e da un’area trattata ad un’altra. Il vostro specialista sarà la persona più indicata per delineare il vostro trattamento, potete chiede direttamente a lui l’uso di questi massaggi, che in alcuni centri estetici è compreso nel prezzo della cavitazione.

    Il massaggio drenante è una tecnica conosciuta sin dagli anni ’30, quando veniva usata per attivare il sistema immunologico come rimedio per infezioni e influenza. Le sue proprietà per ridurre il grasso sono state studiate e sviluppate di pari passo con il suo uso in combinazione con cavitazione, mesoterapia e Lipodissolve fino a farne un uso esclusivo, cioè senza associazione con altri tipi di trattamenti estetici.
    La sua principale e più gradita efficacia però risiede principalmente nel favorire l’espulsione attraverso l’urina dei liquidi in eccesso nel corpo. Il tutto si potrà inoltre integrare con un drenaggio linfatico manuale che è una tecnica di massaggio con movimenti circolari o di spinta che agevolano una migliore circolazione dei liquidi, modificando la pressione nel corpo della paziente.


    MASSAGGIO CONNETTIVALE


    Il Massaggio Connettivale, oMassaggio del Tessuto Connettivo, é un massaggio di tipo “riflessogeno” il cui obiettivo é l´evocazione di meccanismi riflessi anche in zone assai distanti dal punto, o segmento corporeo, in cui si pratica il massaggio.
    Lo scopo é andare a stimolare i “metameri”, ovvero aree piú o meno vaste innervate da una medesima radice spinale, e la “fasca” del tessuto connettivo, la cui funzione é di contenere e dividere gli organi interni dalle strutture sovrastanti (muscolatura e tegumento).
    Lo stimolo esercitato sulla cute agisce per via riflessa sia sulla muscolatura liscia che su quella scheletrica, é quindi importante per varie situazioni ortopediche o reumatologiche in quanto induce effetti analgesici e decontratturanti: il tessuto connettivo porta in sè la memoria dei traumi fisici, psichici o articolari subiti sotto forma di dolori e contratture che possono anche diventare permanenti.

    Questo tipo di massaggio ha la capacità di sciogliere queste tensioni muscolari causate dai traumi, dallo stress e da problemi agli organi interni.

    Puó essere considerato un massaggio posturale.

    Il massaggio connettivale si basa sul principio che stimolando la cute si agisca per via riflessa anche su zone distanti da dove si pratica il massaggio, ad esempio sulla muscolatura.Questo tipo di massaggio si chiama connettivale perché agisce sul tessuto connettivo e si basa sui principi olistici della globalità per cui tutte le parti anatomiche sono collegate le une alle altre.

    Nell’ambito del massaggio connettivale si parla di solito di fascia, che è una membrana di tessuto connettivo fibroso a protezione di un organo o di un complesso organico. Anche se ci sono vari tipi di fasce, qui si parla di un solo tipo di fascia perché è un unico insieme membranoso dove tutto è legato e in continuità.
    La fascia è uno dei motori del gruppo sanguigno, inoltre mantiene le contrazioni muscolari entro i loro limiti evitando lacerazioni. Infine separa e divide gli organi in modo da coordinare le diverse contrazioni muscolari.
    Quindi quello connettivale è un massaggio reflessogeno per cui lo stimolo esercitato sulla cute agisce per via riflessa sulla muscolatura.
    Si esegue con una tecnica massoterapica che agisce sul tessuto connettivo con frizioni lente e profonde sulla pelle.
    Il massaggio connettivo si esegue con tre tecniche principali: movimento di palpazione e rotolamento, movimento di presa ad uncino e movimento di spinta.?Questi movimenti hanno effetti riflessi non solo sulla muscolatura ma anche su organi e viscere e i livelli ormonali tornano in equilibrio.

    Il massaggio connettivale, oltre ad avere effetti riflessi in zone distanti, permette la decontrazione e il rilassamento anche sotto l’area trattata.
    Inoltre favorisce una maggiore mobilità articolare, aumenta la vascolarizzazione e provoca uno scollamento del tessuto dal muscolo sciogliendo tensioni e aderenze alla cute.
     
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    TIPI DI MASSAGGIO ORIENTALE

    Esistono vari tipi di massaggi orientali come ad esempio l’ayurvedico, lo shiatsu, ilreiki, il thailandese, il cinese e così via.
    All’interno di queste categorie generiche ci sono poi tante sottocategorie e specialità che possono dipendere da tante tecniche diverse, se ad esempio fatto con il contributo anche di altri elementi, quali erbe, incensi, acqua e così via, oppure con tecniche diverse, come la digitopressione piuttosto che lo sfioramento, o altro.

    C’è da dire che in Oriente il massaggio è ed è sempre stato fondamentale nella vita di tutti gli individui e che è anche grazie ai massaggi orientali che poi si sono sviluppate tecniche e tipologie diverse anche in Occidente. Ciò che è comune ai vari tipi di massaggi orientali, sia che vengano dalla Cina, dal Giappone, dall’India o da altri paesi è il fatto che il corpo viene considerato un tutt’uno con la mente e che sia percorso da un’energia che è alla base di tutto il buon funzionamento dell’organismo.
    L’energia scorre attraverso dei canali chiamati meridiani che attraversano tutto il corpo in un reticolato complesso e che appare quasi come un secondo sistema nervoso. I meridiani sono associati ai vari organi del corpo umano e l’energia deve poter scorrere facilmente e uniformemente per poter garantire il benessere psicofisico della persona.
    Molto importante nei massaggi orientali è anche il concetto dei chakra, che sono dei punti del corpo che ricevono, trasmettono ed assimilano energia.
    I sette chakra principali sono legati in maniera inscindibile al sistema dei meridiani e controllano anche le ghiandole principali del sistema endocrino.
    Essi influenzano lo stato fisico e psicologico essendo dei punti di intersezione tra i diversi livelli energetici della persona, cioè quello fisico, mentale-emozionale e spirituale.
    I Massaggi orientali possono in un certo senso essere considerati come i progenitori di tutte le forme di massaggio oggi tanto conosciute e diffuse anche qui in occidente.


    MASSAGGIO AYURVEDICO AYURVEDA

    Ayurveda significa “Scienza della vita”.
    La medicina ayurvedica, nata in India circa 3000 anni fa, si basa su una concezione “olistica” dell’uomo, che considera il corpo inscindibile dalla mente.
    Buone abitudini di vita, un’alimentazione sana ed il massaggio(visto come una sorta di “chirurgia” esercitata con le mani) sono ritenute fondamentali per la prevenzione delle malattie.
    Il massaggio ayurvedico ha, quindi, antichissime origini indiane, le sue regole si trovano negli antichi testi che costituiscono la base della medicina ayurvedica: la Sushruta e la Charaka Samhita.
    Il suo scopo principale è quello di ripristinare l’equilibrio dell’organismo e di mantenere la salute fisica e mentale, è considerato un ottimo strumento per combattere lo stress ed un valido aiuto per la cura delle malattie, preserva le aree vitali del corpo (chiamateMARMA), mantenendole in ottime condizioni ed ha effetti di potenziamento sulle difese naturali.
    Si può tranquillamente affermare che il massaggio ayurvedico rappresenta un supporto ideale da associare ad altri generi di cure di tipo alternativo o tradizionale.

    Prima di una seduta è importante informare il massaggiatore delle proprie condizioni fisiche, è bene metterlo al corrente, per esempio, se si soffre di qualche disturbo cronico, se si è subito un intervento di recente, se negli ultimi tempi si è stati sottoposti ad ingessature.
    In generale, qualsiasi dettaglio, che influenzi il proprio stato di salute, può essergli di aiuto: per la personalizzazione del trattamento, per indicargli le zone che hanno un bisogno maggiore e affinché prenda tutte le accortezze necessarie al caso specifico.
    La riuscita della seduta, che ha una durata di circa 60/80 minuti, è, sicuramente, favorita anche dalle condizioni e dall’ambiente in cui si opera.
    Per favorire la distensione ed il rilassamento, indispensabili per lavorare sul corpo, non potranno mancare, durante un trattamento: un ambiente calmo e tranquillo, adeguatamente riscaldato ed illuminato da una luce tenue; la diffusione di incensi ed essenze profumate; musiche rilassanti e mantra indiani (sono parole antiche considerate sacre, esse corrispondono a suoni che producono effetti distensivi sulla mente).

    Il massaggio ayurvedico si avvale anche della “riflessologia plantare”, secondo questa tecnica, ogni punto della pianta del piede è collegato, tramite una terminazione nervosa, agli organi del corpo umano.
    Maneggiando in modo adeguato i punti esatti della pianta del piede si ottiene, di riflesso, un massaggio della zona corrispondente del corpo, permettendo l’intervento anche su aree non raggiungibili manualmente, come per esempio gli organi interni.

    Elenchiamo di seguito le più importanti proprietà di questa antichissima arte di massaggio:
    1) Attivazione della circolazione sanguigna e linfatica, con un più facile nutrimento di tutti i tessuti.
    2)Azione benefica sulla colonna vertebrale.
    3) Effetti tonici sui muscoli.
    4) Conseguenze positive sullo stato psicologico della persona.
    5) Riequilibrio dei livelli ormonali.
    6) Miglioramento dell’interscambio dei fluidi corporei con una più semplice eliminazione delle tossine.
    7) Concreta azione sul sistema nervoso (è in grado di calmare o stimolare i nervi attraverso l’uso di tecniche diverse, è ottimo, quindi, per tutti i disturbi legati a tensione, ansia e nervosismo).
    Azioni positive su insonnia, emicrania, stanchezza e digestione.
    9) Efficace nelle slogature, contratture, distorsioni, tendiniti, stiramenti muscolari, edemi degli arti e crampi.
    10) Effetti benefici per le donne in gravidanza (aiuta per il mal di schiena e per la circolazione).

    Il massaggio ayurvedico è controindicato quando un dolore o un’infiammazione è in fase acuta (in caso di strappi o distorsioni importanti si deve aspettare da ventiquattro a quarantotto ore prima di massaggiare la zona traumatizzata, per lasciare all’infiammazione il tempo di ridursi).
    Se si soffre di ipertensione o problemi di cuore il massaggio potrebbe essere indicato, ma è meglio prima consultare il medico; lo stesso vale in caso di flebiti o problemi circolatori particolarmente seri.
    Le ferite aperte non vanno mai massaggiate, evitare il massaggio anche se si soffre di micosi o di altre malattie cutanee infettive per eludere i rischi di contagio ad altre persone. In ogni caso, la regola fondamentale da tener presente è questa: se si soffre di disturbi particolari e non si è sicuri del beneficio del massaggio, chiedere il parere del proprio medico o di un massaggiatore professionista.

    Il massaggio ayurvedico è una parte della più ampia scienza della vita indiana, l’Ayurveda, che affonda le sue radici negli antichi testi sacri, i Veda.
    L’Ayurveda è nota come scienza medica, ma soprattutto come scienza medica sacra e tale impronta resta in tutte le sue parti.

    Anche il massaggio ayurvedico allora, è una tecnica la cui sostanza è sacra.
    Non si tratta solo di tonificare i muscoli o di drenare la linfa; si tratta anche di trasformare le energie compresse e di consentire al corpo, sia fisico, sia energetico, di ristrutturarsi permettendogli di ritrovare la sua integrità e spiritualità.
    Per il massaggio ayurvedico vengono utilizzate diverse manualità specifiche a seconda della costituzione della persona (Vata – Pitta – Kapha) o in base alle necessità di ognuno.

    E’ ormai riconosciuto come uno stile di massaggio tra i più significativi, per la profondità della filosofia che lo accompagna e per la varietà delle tecniche possibili.
    Il massaggio ayurvedico agisce su tre piani: sul piano fisico (rilassa il corpo, migliora l’elasticità dei muscoli, migliora la flessibilità della colonna vertebrale e delle articolazioni, stimola la circolazione sanguigna e linfatica, nutre, tonifica e rassoda la pelle), sul piano psichico (toglie lo stress, riappacifica la mente, la calma, la distende) e sul piano spirituale …
    E’ senz’altro di aiuto sul piano fisico per i muscoli e le tensioni nervose, ma fatto nel modo corretto può progressivamente riportare ad una dimensione di noi che normalmente è dimenticata.
    Il massaggio ayurvedico è avvolgente, rincuorante, ristrutturante; ridona forza ed energia, recupera le funzioni vitali; è una pratica sacra, e come tale può donare moltissimo.
    Con il massaggio ayurvedico è possibile progressivamente riprendere contatto con la parte più profonda di se stessi, con la propria anima. E’ per questo che il massaggio ayurvedico viene anche chiamato “il massaggio dell’Anima”.
     
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    IL MASSAGGIO SHIATSU

    Il termine Shiatsu significa letteralmente pressione con le dita.
    Lo Shiatsu è una forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le altre dita, i palmi delle mani, i gomiti e, in alcuni stili, con nocche, ginocchia e piedi, senza l’ausilio di strumenti meccanici o d’altro genere.

    Il massaggio Shiatsu affonda le sue radici nelle forme di manipolazione e massaggio tradizionali orientali, arrivò in Giappone tra il VII e l’VIII secolo d.C. portato da alcuni monaci che avevano conosciuto le discipline corporee della Medicina Tradizionale Cinese.
    Venne riconosciuto come pratica autonoma in Giappone negli anni Cinquanta, ma esistono oggi diverse scuole di Shiatsu nel mondo, che si differenziano per i caratteri che i vari maestri (Namikoshi, Masunaga, Ohashi e altri) hanno loro imposto.

    I principi basilari dello Shiatsu, come per l’agopuntura, derivano dalla convinzione che l’energia vitale (chiamata qi dai cinesi) scorra in tutto il corpo attraverso i meridiani, collegati con i vari organi.
    I meridiani sono linee invisibili in quanto non corrispondono al tragitto anatomico dei nervi o dei vasi sanguigni.

    I disturbi fisici e psichici sono l’espressione di squilibri nel flusso di quest’energia, scopo dello Shiatsu è riequilibrare: allentare la tensione dove c’è un eccesso e nutrire, tonificare e riempire dove c’è una carenza.
    Le pressioni sulla cute sono fatte lungo i meridiani, su punti specifici chiamati Tsubo: il terapista applica diversi tipi dipressione per preservare e riequilibrare il flusso di energia, richiamando nelle zone trattate sangue e linfa, con un aumento di calore e un miglioramento della capacità di eliminazione delle tossine. Inoltre con rotazioni e stiramenti le articolazioni diventano più mobili e lubrificate, le tensioni si allentano e si ha una generale sensazione di rilassamento.

    Il trattamento Shiatsu si effettua quasi sempre sul pavimento, su un tappeto imbottito (tatami), a volte il paziente è seduto su una panca bassa o sdraiato su un lettino da massaggio, mentre il terapista può restare inginocchiato o in piedi, per poter effettuare le pressioni utilizzando il peso del corpo anziché la forza muscolare.
    In genere si preferisce non operare direttamente sulla cute, perciò il paziente indossa di solito un vestito leggero o una tuta, non vengono utilizzati quindi oli o creme, come invece avviene in altri tipi di massaggio tradizionale.

    Esistono dei trattamenti completi costituiti da una sequenza di manipolazioni codificata (katà), ma può anche essere effettuato un trattamento specifico a seconda del problema.
    Le possibili applicazioni cliniche del Massaggio Shiatsu sono numerose: è una tecnica di riequilibrio efficace in tutte le patologie dolorose, da quelle articolari (in particolare le lombalgie), alle cefalee, ma può trattare anche disturbi gastroenterici, dismenorrea, insonnia, asma, infiammazioni, tensione sia psichiche che muscolari.
     
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    MASSAGGIO REIKI

    Il massaggio reiki è nato grazie alle scoperte del giapponese Mikao Usui, il quale non era un dottore, ma fu riconosciuto ugualmente tale grazie alla sua cultura e alla sua sapienza.
    La sua esperienza e la sua continua voglia di raccogliere informazioni contribuirono ad dare origine al massaggio reiki, il quale aveva la prospettiva di curare le malattie e i dolori, ma soprattutto il rafforzamento di tutti i talenti naturali disponibili, l’equilibrio dello spirito, la salute del corpo e conseguentemente il raggiungimento dell’autorealizzazione.
    Il massaggio reiki, puo sembrare una magia, una religione, ma in realtà è una scoperta scientifica.
    La parola Reiki si compone di due sillabe. Rei (energia universale) descrive l’aspetto illimitato ed universale dell’energia, mentre Ki (energia vitale) è ogni parte individualizzata del Rei, ovvero la forza vitale che ha preso una specifica forma e permea tutto ciò che esiste.
    Reiki significa: Energia Universale. È la fonte stessa della vita.

    Il massaggio reiki prevede tre livelli divulgativi: il Primo Livello Reiki che è chiamato anche livello manuale; il Secondo Livello si viene iniziati a tre simboli cosmici; il terzo livello viene definito iniziazione al «simbolo maestro» .

    Il massaggio reiki divenne veramente noto nel 1922, quando il dottore Mikao Usui aprì una clinica nelle zone di Harajuku, Aoyama a Tokyo per farlo conoscere al pubblico.
    La sua fama si propagò presto in tutto il Giappone e venne invitato in numerose città. Ricevette per i suoi grandi meriti l’ onorificenza governativa Kun San To . Durante il suo soggiorno a Fukuyama si ammalò e morì all’età di 61 anni, al terzo ictus, il 9 marzo 1926.

    Il massaggio reiki consiste principalmente nell’imposizione delle mani per liberare il corpo e la mente da blocchi psicofisici e riportare il naturale equilibrio e il giusto scorrere dell’energia.

    Per praticare il massaggio reiki bisogna aver seguito dei corsi di reiki, ma comunque secondo questa disciplina, chiunque volendo potrebbe accedere all’energia vitale universale e trasmetterla a sua volta a chi ne ha bisogno.
    ùÈ molto importante la volontà di ricevere e trasmettere l’energia ma una volta accertata e certificata questa potenzialità ci sono procedure codificate in base a pratiche antichissime.
    Il massaggio reiki è una terapia olistica che cura malesseri fisici, mentali, spirituali ed emozionali, contribuendo ad aumentare il senso generale di ottimismo.
    Il massaggio reiki attraverso l’imposizione delle mani si concentra sui sette chakra pricipali che sono canali energetici all’interno del nostro corpo, che passano dal coccige alla testa, con grandissima influenza sia sul sistema endocrino sia su quello emozionale e spirituale.
    Se uno o più chakra sono bloccati, l’energia non può scorrere liberamente generando malesseri psicofisici: il massaggio reiki aiuta a sbloccare i chakra e a far scorrere liberamente l’energia.
     
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