IL GIORNALE DELL'ISOLA FELICE ... ANNO 3° ... NUMERO 013 ...

Giovedì 03 Maggio 2012

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    BUONGIORNO GIORNO... 03 MAGGIO 2012


    Edizione Giornale Anno 3° Numero 013



    RIFLESSIONI


    ... CONTRADDIZIONI …
    ...Ognuno di noi, sfido tutti a negarlo, ogni giorno abbiamo a che fare con le minacce ai nostri computer. Utilizzando molto il pc tutti abbiamo imparato termini come virus, trojan, spireware tutti uniti nella battaglia contro i muri che gli antivirus di ogni computer costruiscono per impedire loro di accedere e distruggere il contenuto dei pc. Non ho mai capito il motivo reale che spinge le persone a creare virus e minacce per compromettere i pc; capisco però che il problema riguarda moltissime persone visti anche i dati che dicono che in Italia siamo passati dai due milioni di navigatori nel web agli oltre diciassette milioni. Oramai internet è entrato nella terminologia e nelle utilità che tutti utilizziamo; la rete è divenuto un filo che permette ad ognuno di essere collegato al mondo e quindi il suo richiamo è molto forte per tutti. Nell’articolo che ho trovato sul sito dell’Ansa, ho scovato un aspetto tra il grottesco ed il comico; sembrerebbe, da fonte Symantec – uno dei più grandi produttori di antivirus -, che la presenza di virus sia più frequente nei siti religiosi che in quelli porno. Una contraddizione questa in termini, visto che il luogo della purezza è quello più contagiato rispetto a quello della corruzione rappresentato dai siti porno. Questa è la nostra realtà e quella contenuta nell’articolo è una delle tante contraddizioni che giornalmente viviamo .… Vi abbraccio fortissimo … Buon risveglio e buona giornata a tutti … .
    (Claudio)



    Piu' infettati da virus siti religiosi che porno

    Roma seconda citta' al mondo per numero computer 'contagiati'. Dal punto di vista della sicurezza informatica e' piu' pericoloso navigare in un sito religioso che in uno pornografico. Lo afferma il rapporto annuale dell'azienda di antivirus Symantec, che ha stilato la classifica delle tipologie di sito con piu' minacce per i navigatori. "Il numero medio di minacce, la maggior parte delle quali sotto forma di finte pubblicita' di antivirus, trovato sui siti religiosi e' 115 - scrive il rapporto - mentre sui siti porno sono un quinto, 25. Ovviamente pero' ci sono molti piu' siti porno che religiosi, quindi i numeri assoluti sono a favore dei primi". I siti porno sono appena al decimo posto dal punto di vista delle 'infezioni', dopo quelli di automobili, ottavi, e quelli dedicati alla medicina, noni. Al top della lista ci sono appunto i siti religiosi e ideologici, seguiti dai siti personali, quelli di finanza, di shopping e educazione". I dati generali forniti dall'azienda parlano di oltre 5,5 miliardi di attacchi a siti nel 2011, con una crescita dell'81%, con un tasso giornaliero cresciuto del 36% e un numero di malware singoli isolati pari a 403 milioni. Dal lato delle buone notizie c'e' invece una diminuzione delle mail di spam, passate dall'88,5% del totale nel 2010 al 75,1% l'anno successivo. Per quanto riguarda la situazione globale della sicurezza su Internet, l'Italia e' scesa nel 2011 al nono posto, dall'ottavo del 2010, ma Roma e' la seconda citta' al mondo per numero di 'bot' (nel 2010 era al quarto posto), ovvero di computer controllati da criminali informatici all'insaputa dei loro proprietari e usati per lanciare attacchi informatici. (Ansa)


    Fiabe e Favole di Autori Contemporanei

    Otto marzo
    C'era una volta, milioni e milioni di anni fa,
    un fievole soffio di vento che lasciò la sua casa:
    l'Infinito lontano per giungere sulla Terra.
    Fiuhh, questa era il nome del soffio di vento,
    quando vide il nostro pianeta rimase stupito.
    Esisteva un unico uomo ,con il volto coperto
    da una maschera di tristezza, che camminava nel deserto.
    " Sei da solo? " domandò Fiuhh.
    L'essere umano annuì senza proferire parola.
    " Sarà muto ", penso il fievole soffio di vento.
    " In questo pianeta così grande sei l'unico uomo? "replicò Fiuhh.
    Quest'ultimo non ebbe nessuna risposta.
    Allora il soffio di vento decise
    di fare qualcosa per quell'esistenza solitaria.
    S'insinuò tra i granelli di sabbia per cercare dell'acqua.
    Quando la trovò chiese in prestito molte sue gocce.
    " Cosa ne devi fare? " chiese l'acqua.
    " Creare un qualcosa di meraviglioso
    che nessun pianeta dell'Universo
    possiede ", rispose Fiuhh.
    L'acqua acconsentì alla sua richiesta.
    Le gocce si aggrapparono alle ali invisibili
    del soffio di vento per seguirlo.
    Costui arrivò in un oasi dove fiorivano
    dei fiori bellissimi chiamati sguardi della Luna.
    " E' possibile avere qualche vostro petalo? "
    Un fiore rispose di si con il cenno della sua corolla.
    Alcuni petali degli sguardi della Luna
    si avvicinarono alle gocce d'acqua.
    Il fievole vento si allontanò dall'oasi
    per giungere sulle rive di un mare azzurrissimo.
    A quest'ultimo chiese di donargli un pò del suo colore.
    Dal mare zampillò dell'azzuro che si solidificò
    in piccoli cubi che fecero la conoscenza
    delle gocce d'acqua e dei petali.
    Fiuhh lo ringraziò
    con un sorriso e volò verso una soffice nuvola .
    " Mi daresti una striatura del tuo corpo? "
    La nuvola con un veloce movimento
    staccò una sua parte, che sembrava bambagia,
    e la regalò al soffio di vento.
    Fiuhh ringraziò anche costei e si allontanò.
    Una fulgida stella era la sua meta.
    " Ti darò quello che pensi ", anticipò la stella e bagnò
    il soffio di vento di una stupenda luce.
    Fiuhh sprizzò di gioia ed accarezzò la stella che arrosì.
    Il soffio di vento ritornò sulla terra vicino
    ad uno stagno dove c'era molto fango.
    Si contorse in quest'ultimo diventando irriconoscibile.
    Fiuhh accelerò la sua corsa e si fermò davanti all'uomo
    emettendo dei gemiti mai ascoltati prima.
    Un vortice si creò nell'aria.
    Il fango incominciò a prendere
    una forma umana, sinuosa e graziosa.
    Le gocce d'acqua si confusero con il fango.
    I petali dei fiori divennero delle bellissime ciglia.
    Il colore del mare dipinse due splendidi occhi.
    La soffice parte della nuvola si tramutò
    in una fluente capigliatura.
    La luce della stella esplose nel suo petto creando il cuore.
    Il soffio del vento alzò lo sguardo al cielo
    ed un fulmine squarciò quel nuovo corpo.
    Era nata la donna che sarebbe stata la compagna
    dell'uomo che vagava nel deserto.
    Fiuhh era soddisfatto.
    Finalmente aveva realizzato una meravigliosa
    creatura che sarebbe stata, per l'eternità,
    la linfa vitale del pianeta Terra.

    (Claudio Rinaldi)

    ATTUALITA’


    La mummia di Oetzi torna a 'parlare'.
    Scoperte tracce di sangue. Tracce di sangue sono state trovate sulla mummia di Oetzi, l'uomo di 5 mila anni fa rinvenuto su un ghiacciaio altoatesino. Lo hanno rivelato i tecnici di un team di ricerca italo-tedesco. Si tratta - spiegano - del campione di sangue più antico sinora a disposizione della scienza. "Finora non sapevamo quanto a lungo si potesse conservare il sangue, né tantomeno come si presentavano i globuli rossi dell'uomo durante l'età del rame", spiega Albert Zink, direttore dell'Istituto per le mummie e l'iceman dell'Eurac di Bolzano. Il centro altoatesino è stato il punto di partenza delle ricerche, condotte assieme a Marek Janko e Robert Stark, entrambi ricercatori di scienze dei materiali al Center of Smart Interfaces della Technische Universitaet di Darmstadt, in Germania. Il team di ricerca ha esaminato, con un microscopio a forza atomica, dei sottili campioni di tessuto prelevati dalla ferita sulla schiena di Oetzi causata da una freccia e da una ferita da taglio sulla mano destra. L'apparecchio analizza i campioni grazie a una punta sottile che percorre minuziosamente le superfici di tessuto e, per mezzo di sensori, ne registra punto per punto la forma. Questa operazione consente di ottenere un modello digitale a tre dimensioni del tessuto. Sulle superfici é stata così scoperta la presenza di globuli rossi con la loro classica forma "a ciambella", analoga a quella degli uomini d'oggi. La scoperta è stata confermata anche da una controprova, ottenuta con un esame spettroscopico.

    Salute: intelligenza artificiale svela chi rischia dipendenza da gioco.
    Parla italiano il primo progetto che sfrutta l'intelligenza artificiale per prevenire la dipendenza da gioco d'azzardo: un problema che, secondo le stime dell'Oms, colpisce nel nostro Paese il 3% circa della popolazione per un totale di oltre 1,5 milioni di 'addicted'.
    Il progetto, coordinato da Matteo Temporin dell'università Cattolica di Brescia, è stato lanciato oggi a Campione d'Italia (Como) al convegno 'Gioco d'azzardo patologico e business dell'entertainment. Una relazione possibile', organizzato dall'Azienda turistica di Campione d'Italia con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione europea. "Siamo nella fase di validazione - spiega Temporin all'Adnkronos Salute - e già l'anno prossimo contiamo di centrare il nostro obiettivo: intercettare con software ad hoc i comportamenti a rischio e offrire ai giocatori avvertenze personalizzate". Stai perdendo il controllo, fermati prima che sia troppo tardi. In sintesi, precisa il docente, "abbiamo cercato di isolare le caratteristiche cognitive del giocatore compulsivo", elaborando su questa base "specifici algoritmi che ci permettono di analizzare i comportamenti dei giocatori davanti a slot machine, videolottery o giochi online". Un complesso lavoro di ricerca che ha impegnato "per 3 anni 6 ricercatori di varie università, con alle spalle numerose esperienze internazionali". I loro studi hanno portato alla nascita di una società, la GRSystem-Sistema gioco responsabile, che ha realizzato una strumentazione di 'machine learning' da applicare ai diversi sistemi di gioco per intercettare gli utenti più a rischio di dipendenza. "Il fine ultimo - dice Temporin - è renderli consapevoli e responsabilizzarli attraverso un'operazione di prevenzione primaria". "Un progetto unico al mondo", assicura Graziano Bugatti, altro esperto di intelligenza artificiale, amministratore delegato di Mind. "La GR Platform può essere utilizzata in tutte le attività di gioco che abbiano una base informatica", continua Tamporin. E oltre a individuare i giocatori problematici, avvertendoli dei pericoli che corrono, il 'cervellone' può essere impiegato "anche per condurre indagini epidemiologiche sul fenomeno del gioco compulsivo e sui sistemi di gioco più a rischio di scatenare dipendenza". La fase di validazione in corso - prosegue Temporin - ci serve per confrontare i risultati delle nostre valutazioni tramite software con quelli del questionario Sogs, usato dagli psicologi di tutto il mondo per 'misurare' la propensione al gioco d'azzardo patologico". Questo step è già stato concluso "con successo" per quanto riguarda i giochi online, e "ora passiamo a validare il sistema nei casinò e sulle videolottery. In entrambi i casi saranno coinvolte 300 persone, lo studio durerà 3-6 mesi e già dal 2013 prevediamo di arrivare al traguardo: valutazione dei giocatori in automatico, per fornire avvertenze mirate e fare prevenzione". Il tutto con la dovuta attenzione alla privacy del giocatore, tengono a evidenziare dalla GRSystem: all'inizio la garanzia di anonimato è totale, assicura l'avvocato Jenny Bestetti, responsabile legale, "perché non c'è alcun collegamento fra i dati visibili trattati e il soggetto interessato. Ma poi la piattaforma potrebbe avere sviluppi diversi, che potrebbero comportare un trattamento dei dati sensibili con collegamento al soggetto. Per questo abbiamo già fatto un'istanza al Garante della privacy, che sta analizzando la situazione". Non è un caso che a ospitare il lancio del progetto sia stata proprio la piccola exclave italiana in territorio svizzero. Il Casinò di Campione si offre infatti come "banco di prova", annuncia l'amministratore delegato Carlo Pagan. "Può sembrare strano che un casinò si occupi di questo tema - osserva - ma in realtà non lo è, perché in un'ottica di marketing qualsiasi azienda deve cercare la massima soddisfazione del proprio cliente. Pertanto, se ci sono situazioni di disagio create dall'uso eccessivo e scorretto di quella che normalmente è un'esperienza positiva, l'azienda interviene". Convinti del motto "Please play responsibly", adottato dall'Eca (European Casino Association) che vuole fare del "responsible gaming" il suo nuovo biglietto da visita, il Casinò di Campione ha dunque predisposto un pacchetto di servizi specifici. Un progetto in 6 mosse: dalla creazione del 'Gaminig addiction manager' a quella di un 'Save the game team' formato da psicologi; dall'attivazione di un numero telefonico a disposizione dei clienti al potenziamento delle misure di autoinibizione/inibizione al gioco; dalla formazione di personale ispettivo alla diffusione di materiali di comunicazione, comprese fiches a logo 'Save the game'. Salva il gioco, evitando che il divertimento diventi malattia.

    La Germania dice no agli Europei?
    Dai ‘desaparecidos’ all’Ucraina: un calcio ai diritti umani. Il caos, completo, a circa 40 giorni dai prossimi Europei di calcio. Tutta colpa di una frase di troppo, magari tradotta male. Poi la smentita, doverosa: ma ormai la miccia è stata accesa. E così Euro 2012 rischia di diventare un caso internazionale, dai risvolti strettamente politici. Altro che Balotelli, Sneijder, Iniesta, Klose o Rooney: in campo rischiano di scendere direttamente Angela Merkel e tutti gli altri leader internazionali. Facciamo un passo indietro. "Se non ci fossero le condizioni per giocare in Ucraina, ci sarebbe solo un'altra possibilità: pensare di rinviare il torneo a un altro anno". Ecco la frase 'incriminata'. Primo sasso scagliato contro gli Europei. Martin Kallen, responsabile delle operazioni Uefa per Euro2012, disegna questo scenario in un'intervista alla "Sueddeutsche Zeitung" prima della smentita ufficiale della Uefa in tarda serata di lunedì ("Kallen si è espresso solo in modo teorico, non ci sono motivi per dubitare che gli Europei si svolgano regolarmente in Ucraina"). Qualche dubbio, però, resta... Già, anche perché la situazione in Ucraina è estremamente complicata e ha suscitato l'interesse anche della cancelliera tedesca Angela Merkel. La numero uno della Germania, secondo il "Der Spiegel", starebbe infatti considerando la possibilità di ordinare ai suoi ministri di boicottare le gare della Germania alla luce del caso di Yulia Tymoshenko. Secondo macigno scagliato contro la vetrata di Euro 2012 con una forza dirompente, visto anche il clamore politico internazionale suscitato dal caso dell'ex regina della "rivoluzione arancione". Dalle stelle alle stalle, da primo ministro ucraino a galeotta sbattuta in prigione (per 7 anni) per abuso d'ufficio dal nuovo governo. Un caso internazionale esploso soprattutto dopo la denuncia per maltrattamenti (con tanto di foto) mossa dalla stessa Yulia Tymoshenko. Un bel rebus. Una spina conficcata nel cuore dell'Ucraina che la Germania, ma non solo, difficilmente farà finta di ignorare. E lo sport in tutto questo cosa può fare? Molto, sempre se ne avrà voglia. Sfogliando i libri di storia troviamo casi illustri in cui la forza mediatica dello sport ha rappresentato un veicolo fondamentale per condannare o semplicemente protestare contro situazioni strettamente politiche accondiscendenti alla cancellazione dei diritti umani. Boicottare. Questa la parola d'ordine a Mosca 1980 e Los Angeles 1984 (americani e sovietici si 'scambiarono il favore' in piena Guerra Fredda), forse i due casi più eclatanti per quanto riguarda le Olimpiadi. A Pechino, quattro anni fa, però s'ignorarono le veementi proteste nate dopo la repressione in Tibet. Peccato. Una tendenza sempre più frequente se consideriamo gli ultimi 20 anni: solo un caso? Forse no, vista l'esponenziale crescita degli interessi economici. E il calcio? Meno 'impegnato' da questo punto di vista proprio perché forse eccessivamente schiacciato dal Dio denaro. Indimenticabile il caso dei Mondiali del 1978 in un'Argentina insanguinata da un colpo di Stato e capace di calpestare qualsiasi genere di diritto civile. Una vergogna che il calcio decise però di "ignorare" facendo disputare tranquillamente i Mondiali e infangando il ricordo dei 'desaparecidos'. Oltre 30 anni dopo il calcio si ritrova a fare i conti con una situazione politica simile, evidentemente non così tragica nei modi, ma sempre estremamente grave nella sostanza capace di calpestare per l'ennesima volta i diritti umani. Un enigma politico prima che sportivo. Dai desaparecidos argentini alla rivoluzione arancione ucraina, il passo può essere veramente breve. Difficile, impossibile (?), immaginare uno slittamento del torneo così come la possibilità di vedere una Germania pronta a portare fino in fondo l'ipotesi boicottaggio. Sarebbe la prima volta per il calcio. Ma chi ci crede veramente? E soprattutto, sarebbe la scelta più giusta...?


    GOSSIPPANDO


    GOSSIPPANDO



    RAFFAELLA FICO caccia di casa Balotelli

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    Raffaella Fico dice basta a Balotelli – Che periodaccio per il calciatore Mario Balotelli non gliene va proprio una dritta, tra tradimenti e floop in campo, Raffaella Fico, la sua fidanzata, dice basta e lo caccia via di casa.L’ultima scappatella con la sua assistente Chloe Evans è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, Raffaella Fico infatti, stanca di essere presa in giro e tradita, ha avuto un litigio furente tanto da far arrivare la polizia per placarla, infine lo avrebbe cacciato di casa e fatte le valigie se ne sarebbe andata.Dopo il racconto di Chloe di particolari davvero piccanti sulla loro relazione, la showgirl napoletana si sarebbe portata via le chiavi di casa, tanto che Mario avrebbe dovuto sfondare la porta per entrare.L’assistente che era con lui in quel momento ha detto che ha capito che la storia tra Mario e Raffaella è finita, quando lui ha gettato un anello costosissimo dal finestrino dell’auto, ma che in effetti non le sembrava così affranto.

    (Lussy)



    ... CURIOSANDO E RACCONTANDO …


    Storie di relitti.....

    "La notte del 24/25 luglio 1943 sulla Viminale erano imbarcati 22 persone di cui: 17 salvati, 1 salvato ferito e quattro dispersi. Il S. Tenente di Vascello Giorgio Bagnasco organizzò e condusse personalmente le operazioni di salvataggio....."

    la MOTONAVE VIMINALE


    La motonave Viminale è un relitto affondato durante la seconda guerra mondiale al largo della costa di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Appassionati ed addetti al settore considerano questo relitto il Titanic italiano, per la straordinaria ricchezza del suo carico, conservato sino ad i giorni nostri in maniera pressoché intatta. Costruita nei cantieri San Rocco di Trieste e varata nel lontano 1925 dalla Loyd Triestino, la Viminale rappresentava un vanto per tutta la cantieristica italiana del tempo: la sua portata è di circa 8657 tonnellate, per una lunghezza di 140 metri ed una larghezza di circa 18 metri. Al suo interno vi erano ampie stive per la merce, cabine di I II e III classe, saloni immensi, sale dedicate ai fumatori, sale lettura e studio. In particolare le cabine di I classe erano molto ampie, con finestre rettangolari e la possibilità di disporre di acqua corrente, un vero lusso per l’epoca.
    Sul ponte erano presenti inoltre due imbarcazioni di salvataggio ed altri due mezzi utilizzati per i servizi in porto. La motonave attesta un cambiamento nei modelli e nelle tecniche cantieristiche sino ad allora largamente diffuse: dotata di due alberi con una poppa ellittica ed una prora dritta, presenta un fumaiolo di dimensioni particolarmente ridotte, quasi a voler soddisfare esigenze di tipo estetico e non solo funzionale.
    Tra le sue traversate più note ricordiamo quella che la portò ad approdare sulle coste giapponesi, in un’epoca in cui il paese del sol levante era ritenuto lontano ed inaccessibile. Dopo il suo varo viene impiegata spesso per il trasporto di passeggeri ed emigranti italiani per l’Australia. Ed è proprio in questo lontanissimo continente che prende parte all’inaugurazione del nuovo ponte di Sidney nel 1932 rappresentando in quell’occasione la flotta mercantile italiana. Successivamente viene utilizzata per il trasporto di soldati e di materiale bellico all’inizio della seconda guerra mondiale in Somalia, Eritrea, Albania, Grecia.
    La Viminale viene silurata il 25 luglio 1943 da un’unità alleata (la Pt 216 ovvero una delle Patrol Torpedo americane dislocate in Sicilia) mentre era trainata dal porto di Palermo a quello di Napoli per alcune riparazioni. Dopo anni passati nell’oblio, la motonave è stata riscoperta nel 2000, da un gruppo di esperti subacquei italiani: oggi il relitto giace in assetto di navigazione ad una profondità massima di 105 metri, adagiandosi su un fondale fangoso, solo leggermente inclinato sul lato sinistro.
    (Valentina Pascali)

    .......un libro.......


    Storia della motonave Viminale
    di Maria Pia Pezzali e Achille Rastelli


    "La Viminale non ha passato giorno della sua vita senza lottare. Ha gareggiato quando era la motonave più innovativa e moderna del Lloyd Triestino, ha sofferto quando partiva per viaggi lontani, con il suo carico di emigranti, ha combattuto insieme alle truppe che instancabilmente trasportava verso fronti ostili. La M/N Viminale giace negli abissi di Palmi, in prossimità dello Stretto di Messina. E' lì, da oltre sessanta anni, immobile nella sua gigantesca mole in perfetto assetto di navigazione, con le vetrate ancora integre, gli strumenti, i lunghi ponti e le poche suppellettili fisse al loro posto.
    Questo libro è un viaggio lungo vent'anni, raccontato attraverso le voci di coloro che respirarono il vento del suo mare, emigrarono con lei verso terre lontanissime, la sentirono tremare sotto la violenza delle bombe nemiche. Una storia raccontata anche da chi, quella fatidica notte del 25 luglio 1943 , affondò insieme ad essa e si salvò. Una storia-incontro, quella della Viminale, che ha ascoltato anche le voci del nemico di allora, di coloro che la silurarono, minarono, affondarono."


    Una nave italiana affondata durante l' ultima guerra davanti alle coste calabresi e poi dimenticata per oltre sessant' anni. Un diario nascosto nella soffitta di un anziano marinaio americano, compagno di stanza di John Kennedy negli anni Quaranta nella scuola addestramento per motosiluranti vicino New Orleans.
    La passione di una sub romana, Maria Pia Pezzali, capace di ricostruire, pezzo dopo pezzo, la storia della Viminale , colata a picco alle due di notte del 25 luglio ' 43 mentre un rimorchiatore la stava trainando verso il porto di Napoli. Quasi un film. È la scoperta del relitto della motonave che per anni rappresentò l' Italia in Estremo Oriente e poi finì i suoi giorni venti minuti prima delle dimissioni Mussolini. Quella notte in mare morirono 4 uomini, i superstiti furono 18. « Tutto è nato quasi per scommessa con due amici, seduti al tavolino di un bar di Palmi racconta Maria Pia, subacquea e giornalista, appassionata di storia navale all' inizio quando mi dissero che i pescatori della zona si davano appuntamento ogni giorno sui resti di una nave della II Guerra Mondiale non ci credetti. Poi mi vinse la curiosità che, alla fine, è stata premiata » . Alla prima immersione a meno 107 metri, e ad appena un miglio dalla spiaggia, le forme della Viminale comparvero subito sul fondo in tutta la loro grandezza. « La motonave era lunga quasi 140 metri e così è rimasta fino ad oggi, praticamente intatta, in assetto di navigazione continua la sub il mare l'ha ricoperta con una seconda pelle.
    Lo scafo è avvolto da alghe, micro organismi, incrostazioni, ma è integro. Sui pavimenti abbiamo recuperato piatti e taz ze con il logo del Lloyd Triestino, la società armatrice » . Grazie ad un meticoloso lavoro di ricerca, con la collaborazione della Marina Militare, e a numerose testimonianze di marinai oggi ultraottantenni, italiani e americani, la sub romana ha trovato le conferme a quanto osservato durante decine di immersioni con 20 fra i migliori specialisti italiani. Ne è nato un libro, Storia della motonave Viminale , scritto insieme allo storico milanese Achille Rastelli, che la settimana scorsa a Ostia ha ricevuto il Premio Anco Marzio. La Viminale, varata la mattina del 9 maggio 1925 a Trieste, viaggiò moltissimo trasportando passeggeri ed emigranti dall' Italia all' Australia, dove rappresentò la nostra flotta mercantile alla cerimonia per il nuovo ponte di Sydney nel 1932. « Po i i suoi compiti cambiaro no come il colore dello scafo che divenne mimetico aggiunge Pezzali la Viminale cominciò a portare soldati e materiale bellico, prima in Somalia e in Eritrea, quindi in Albania e in Grecia. Subì diversi attacchi dagli alleati nel corso della II Guerra Mondiale. L' ultimo, prima dell' affondamento, il 23 gennaio ' 43 a Capo delle Armi, vicino Messina » . Ma chi lanciò il siluro fatale? « Si chiama Cecil C. Sanders rivela la sub e all' epoca comandava la Pt 216, una delle Patrol Torpedo americane dislocate in Sicilia. Oggi vive nel Kentucky. Aveva rimosso il ricordo di quella notte, di quell' attacco. L' ho rintracciato a casa. La sua sorpresa è stata enorme, ma poi dalla soffitta ha tirato fuori il suo diario di bordo. C' era scritto tutto, anche la fine della Viminale » .
    (Frignani Rinaldo)

    ....il rimorchiatore "COLOSSO".....


    Il 14 Marzo 2008 un comunicato stampa diceva: IDENTIFICATO IL RELITTO DEL RIMORCHIATORE DI FRAMURA: È IL COLOSSO ... Il Colosso fu costruito nei Cantieri del Quarnaro a Fiume, per volere della Marina Militare Italiana, la costruzione del propulsore a vapore del tipo a duplice espansione ed alimentata a carbone, che sviluppava 1000 c.v. spettò ai Cantieri Navali Riuniti di Ancona, il rimorchiatore misurava 32,9 metri di lunghezza e 7,9 metri di larghezza e fu varato il 12 febbraio 1942. Nella sua breve carriera c'è da ricordare il rimorchio della MN Viminale, in quella missione il Colosso rischiò di affondare tirato sul fondo dalla stessa motonave che trainava, dopo che quest'ultima fu colpita a morte. Dopo l'armistizio fu requisito dai tedeschi che lo riarmarono con due postazioni, una a prua e una poppa. Infine nel 1945, probabilmente, sotto attacco aereo Alleato il relitto colò a picco probabilmente trainato sul fondo dalle chiatte che rimorchiava che, dicono, trasportavano rame.
    (dal web)

    (Gabry)



    RUBRICHE





    (Redazione)



    L’ISOLA NELLO SPORT


    CRONACA SPORTIVA

    Stoner a un bivio: rinnovo o ritiro?

    Prendendo come punto di riferimento Mick Doohan, Casey Stoner lascia intendere che non correrà ancora a lungo in MotoGp: in scadenza di contratto a fine stagione, non è sicuro di prolungare ancora con la Honda. Una sola frase può voler dire tutto o niente, ma è comunque sufficiente per scatenare una qual certa apprensione nell'ambiente della MotoGp che conta. "Non correrò tutti gli anni sufficienti per battere il record del mio idolo, Mick Doohan", ha dichiarato Casey Stoner, lui che di titoli nella classe regina ne ha vinti due contro i cinque consecutivi (1994-1998) del suo connazionale, e siccome il contratto dell'australiano (non ancora rinnovato) con la Honda scade a fine stagione, ce n'è abbastanza per alimentare un piccolo vespaio. Stoner, che è recentemente diventato papà e che compirà 27 anni in ottobre, sta riflettendo sulla possibilità di prolungare con la casa giapponese firmando un biennale (2013 e 2014), ma, parallelamente, starebbe anche ponderando l'ipotesi di farla finita con questo campionato. Stoner, che ha spesso ribadito che la sua carriera in MotoGp, un ambiente che non ama particolarmente a dispetto del suo lavoro, non sarebbe stata molto lunga, non ha mai nascosto la malinconia per la sua terra e per la sua famiglia, un sentimento ora aggravato dall'assenza della moglie Adriana, che è sempre stata una presenza fissa nei suoi appuntamenti del Mondiale ma ora impegnata con la figlia Alessandra. Gli addetti ai lavori non smentiscono la reale possibilità di un ritiro di Casey, anche se un addio a 27 anni sembrerebbe un po' troppo prematuro, ma, se così fosse, il mercato estivo della MotoGp si infiammerebbe non poco, per i tanti big (oltre all'australiano) in scadenza di contratto. Se la Honda dovesse rimanere senza Stoner, potrebbe avanzare un'offerta a Jorge Lorenzo, mentre Valentino Rossi potrebbe anche riabbracciare la Yamaha. Chissà... (Eurosport)



    Campionato Europeo - Platini: "Euro 2012 non si sposta".

    Il presidente della Uefa conferma ancora Ucraina e Polonia durante una visita ufficiale a Kiev. Nessun timore, il presidente della Uefa Michel Platini ha confermato per l'ennesima volta che la prossima edizione del campionato europeo non verrà riassegnata. Il tutto durante una visita ufficiale a Kiev. "E' impossibile che l'Ucraina perda Euro 2012 – ha dichiarato – Il Governo mi ha assicurato che lo stadio Olimpico sarà pronto già nel 2011 e io mi fido. Non penso che ci siano motivi per essere preoccupati". Eppure non tutti sono sicuri. Problemi legali riguardanti la demolizione di un centro commerciale adiacente lo stadio in questione hanno infatti rinviato l'inizio dei lavori per circa sei mesi. La città di Lviv non è messa tanto meglio e in generale i toni pessimistici riguardo le possibilità che l'Ucraina regga il peso di un altissimo numero di tifosi paiono più che giustificate. Dubbi che hanno alimentato voci su un possibile trasferimento della competizione. Ma perplessità che non hanno mai smosso di un centimetro Platini. Che, ancora una volta, ha ribadito l'assenza di un piano B. Così si avanti. E fra un mese la Uefa deciderà quali città ospiteranno le sfide di Euro 2012.



    Balotelli, guai in serie.

    Lite furiosa con la Fico. Il Sun ha riferito di un diverbio tanto acceso, per motivi di denaro, da costringere all'intervento le forze dell'ordine. E già c'è chi sentenzia: essendo i giocatori del City i terzi più pagati al mondo, le aspiranti wags si moltiplicano. Poteva il Sun lasciarsi sfuggire l’occasione di pareggiare il conto con il Daily Star quanto a storiacce da copertina su Mario Balotelli? Certo che no. E così se oggi il secondo tabloid dà spazio alla notizia della prossima confessione in tv (il 15 maggio a “Sex, Lies and Rising Guys” su Channel 4) di tale Holly Henderson (che sostiene di aver avuto una storiella con l’attaccante del Manchester City, condita con piccante sesso telefonico e che sarebbe dovuta sfociare in matrimonio per volere di lui, ma finita quando lei ha scoperto dell’esistenza della fidanzata ufficiale, Raffaella Fico), è però il primo giornale a vincere la sfida trash, raccontando di un furibondo litigio fra Balotelli e la Fico. POLIZIA A CASA — Il fattaccio sarebbe avvenuto domenica, ovvero poche ore dopo la pubblicazione da parte del Sun delle bollenti confessioni di Chloe Evans sui suoi due anni di relazione segreta con SuperMario (con tanto di travestimenti femminili di lui), e i toni della litigata sarebbero stati così concitati da spingere Balo a chiamare i suoi capi del City, che a loro volta avrebbero allertato la polizia perché andasse a casa di SuperMario ad Alderley Edge per accertarsi che fosse tutto ok. Ma una volta arrivati a destinazione agli agenti sarebbe stato spiegato che la coppia stava litigando per motivi di soldi e così se ne sarebbero andati senza prendere provvedimenti. CHIUSO FUORI — Come ricorda puntigliosamente il tabloid, non è la prima volta che Balo e la fidanzata litigano: sempre grazie ai racconti della bionda Chloe abbiamo infatti appreso che, dopo aver saputo del tradimento con la escort di Wayne Rooney, Jennifer Thompson, la verace partenopea aveva fatto le valigie e se n’era andata, non prima di aver chiuso Mario fuori dalla porta e portandosi via la chiave. Guarda caso, lui sarebbe arrivato a casa poco dopo proprio con la Evans che, ricordando l’episodio, ha raccontato che il calciatore “non sembrava affatto dispiaciuto per la rottura, al punto da buttar fuori dal finestrino della macchina un anello personalizzato con le loro iniziali che doveva valere una fortuna”.


    (Gina)



    NOVITA’ MUSICALI


    NOVITA’ MUSICALI



    Incubus - If not now, when?

    Incubus-If_not_now_when

    Si chiama “If Not Now, When?” il settimo album in studio della alternative rock band californiana degli Incubus.
    Il destino di questo gruppo è quasi sempre stato un po' quello di rimanere una di quelle tante band tanto apprezzate all'estero ma relativamente poco conosciute qui in Italia nonostante abbiano alle spalle oltre 15 anni di carriera.
    Ovviamente qualche raro episodio di notorietà c'è stato, come per la bellissima “Love Hurts”, ma la tendenza generale non è mai cambiata neanche con l'uscita del loro primo Greatest Hits qualche anno fa.

    L'occasione per migliorare la situazione arriva perciò con questo nuovo disco, da cui sono già stati estratti due singoli negli ultimi mesi, ovvero “Adolescents” e “Promises, Promises”.
    Il terzo singolo, cioè la title-track nonché traccia d'apertura del disco, arriva in questi giorni anche qui in Italia dopo il pressochè generale silenzio riservato ai suoi due predecessori.
    “If Not Now, When?” è un brano in cui gli Incubus danno spazio alla parte più melodica e atmosferica del loro repertorio.
    Il lento ma coinvolgente incedere della batteria trasporta la voce carica e piena di sentimento del cantante Brandon Boyd e le veloci e graffianti note della chitarra elettrica, che rivelano in realtà molto ben miscelate all'interno dell'atmosfera dolce e rilassata della canzone.

    Diciamo che “If Not Now, When?” è un brano a mio avviso ben fatto, dotato di una melodicità e di una atmosfericità non indifferenti, grazie anche ad una buona cura dei particolari sonori (ad esempio le armonie tra i vari strumenti).
    Detto questo però non lo vedo molto adatto alla rotazione radiofonica, se non altro per una mancanza di incisività in alcuni passaggi che forse ne avrebbe migliorato la resa.
    Ovviamente questa è un'opinione personale ed è probabile che venga smentito, ma in ogni caso fa sempre piacere lasciare spazio a band talentuose come gli Incubus, che come ho già detto all'inizio, forse meriterebbero un po' più di attenzione da parte del grande pubblico.
    Luca Stasi


    Video


    (Lussy)



    ... PARLIAMO DI ...


    Il "ROSSO POMPEIANO"


    “Con la sua piccolezza e angustia di spazio, Pompei è una sorpresa per qualunque visitatore: strade strette ma diritte e fiancheggiate da marciapiedi, casette senza finestre, stanze riceventi luce dai cortili e dai loggiati (…). Ma tutto, stanze, corridoi, loggiati, è dipinto nei più vivaci colori: le pareti sono monocrome e hanno al centro una pittura eseguita alla perfezione, oggi però quasi sempre asportata (…). E la desolazione che oggi si stende su una città sepolta dapprima da una pioggia di lapilli e di cenere, poi saccheggiata dagli scavatori, pure attesta ancora il gusto artistico e la gioia di vivere di un intero popolo (…)”.


    Così scriveva Goethe nel suo Viaggio in Italia ricordando la visita a Pompei del marzo 1787. All’epoca gli scavi di Pompei erano diventati uno dei massimi motivi di richiamo per i turisti stranieri in Italia, fonte di ispirazioni artistiche e letterarie e di un vero e proprio “immaginario” legato alle antiche rovine. Gli scavi vesuviani erano iniziati casualmente nell’aprile del 1711, con la scoperta, da parte di un contadino di Resina, di resti di murature antiche, nello scavare un pozzo nel proprio giardino. Tuttavia gli scavi ufficiali iniziarono nel 1738, ad Ercolano, per iniziativa di re Carlo di Borbone. E il 23 giugno 1739 si ebbe il primo rinvenimento di una pittura: un dipinto che rappresentava due leoni e un mostro marino e un delfino. All’epoca erano pochi gli esempi di pitture antiche conservati e allo stupore e alla meraviglia seguì il desiderio di costituire una collezione unica al mondo, motivo per cui gli affreschi–spesso in porzioni molto piccole- furono distaccati dalle pareti delle antiche case per essere conservati nel museo della nuova residenza che il sovrano si era fatto costruire a Portici. Ciò che non veniva asportato veniva distrutto. Nel 1762 le pitture conservate nel museo erano già 1200. Alle pitture emerse dagli scavi vesuviani, insieme a quelle di Roma (più rare, in quanto la continuità di vita della città fino ai tempi moderni ne ha resa più difficile la conservazione), si deve gran parte della nostra conoscenza della pittura parietale romana. Pitture a fresco dalla grande varietà di forme, composizioni, temi, e da una affascinante policromia di colori, che sono giunte sino a noi sfidando la Storia, le intemperie e le decisioni umane, che ne hanno fatto oggetto, per usare le parole di Goethe, di “saccheggio”, ma anche di attenzioni e restauri, nel corso degli anni. (dal web)


    Nel sec. XVIII, quando furono intrapresi gli scavi di Pompei ed Ercolano, il rosso pompeiano divenne la tinta preferita per i salotti “bene” dei ricchi europei. Ora però sembra giunto il momento di escluderlo dalla tavolozza dei colori. Secondo una nuova ricerca, presentata la scorsa settimana a Roma, all’Università della Sapienza, ampi frammenti d’intonaco affrescati in “rosso pompeiano” erano in origine gialli e cambiarono colore reagendo con i gas emessi dal vulcano, quando il Vesuvio eruttò, nel 79 d.C. Gli esperti sanno da tempo che alcuni degli affreschi del caratteristico rosso vivo a Pompei e ad Ercolano in origine erano gialli. Ora un nuovo studio condotto dall’Istituto Nazionale di Ottica suggerisce di ampliare il numero degli affreschi che hanno mutato colore. Sergio Omarini ha presentato i risultati della ricerca: “Si conoscevano 246 frammenti percepiti come rossi e 57 come gialli. La nuova ricerca muta il loro numero, rispettivamente, in 165 e 138...“La scoperta ci induce a pensare che l’originale aspetto della città fosse ben diverso da quanto si credeva, quando si pensava che prevalesse il rosso ‘pompeiano’.”...
    Andrew Wallace-Hadrill, professore di studi classici all’Università di Cambridge, e autore di Houses and Society in Pompeii and Herculaneum, ha detto: “Una delle ironie di questa scoperta consiste nel fatto che il rosso, nell’Antichità, era regolarmente imitato, perché era un colore molto caro e pregiato. Il rosse vivo era realizzato con il minio, un composto di piombo importato dall’Armenia. Il rosso pompeiano era invece una “soluzione povera”, fatta lavando con il rosso dei nuri preventivamente dipinti di giallo.” I vari rossi di Pompei: il vero rosso, caro, e la versione economica, e poi quello prodotto dai gas del vulcano, possono essere difficili da discernere, anche per gli esperti. Talvolta l’ultimo tipo si può identificare dai “segni di marea”: “si vede chiaramente che sul muro il rosso va digradando verso il giallo”. I più famosi affreschi in rosso pompeiano sono quelli della cosiddetta “Villa dei Misteri”, in cui gruppi di figure enigmatiche compiono rituali su uno sfondo scarlatto. Secondo Wallace-Hadrill, quasi certamente quelle pareti erano rosse anche in origine – benché il loro splendore e la vrillantezza siano dovuti ai restauri aggressivi compiuti al principio del sec. XX. “Si tratta probabilmente di un rosso autentico, di quelli più cari – egli dice – E’ troppo presto per sostenere che il rosso pompeiano sia un colore del tutto inventato.”..Mary Beard, professoressa di studi classici a Cambridge e autrice di Pompeii, dice: “Sono sempre un poco sospettosa di fronte a tali scoperte. Sappiamo che un tempo alcuni di quei rossi erano gialli, ma non posso essere sicura della loro percentuale. Ciò che è sicuro è che il calore ha un certo effetto sui colori: così dobbiamo perdere l’idea che Pompei fosse una specie di ‘capsula del tempo’.” La scoperta delle case antiche a Pompeii, Ercolano e altrove ha avuto un effetto enorme sulla storia del gusto. Generazioni di persone d’alto livello, in Gran Bretagna e in Europa, hanno visitato l’Italia compiendo il Grand Tour, come per esempio l’architetto Sir John Soane, che vide gli scavi nel 1780. A giudicare dal suo uso frequente del colore nelle proprie opere, “il Rosso Pompeiano era il suo colore preferito”, secondo Tim Knox, direttore del Sir John Soane’s Museum....Secondo Amanda Vickery, professoressa di storia alla Queen Mary University of London, e autrice di Behind Closed Doors: At Home in Georgian England: “Il Grand Tour forgiò i parametri culturali del gruppo dirigente per 150 anni. Era una specie di anno sabbatico di istruzione complementare, e serviva a modellare il buon gusto.”
    (archeonews)

    (Gabry)



    IL MONDO INTORNO A NOI



    LA DONNA DEL GIORNO: Maria De Filippi



    maria-de-filippi-328x245

    MARIA DE FILIPPI, conduttrice e autrice televisiva italiana
    – Care lettrici oggi vi parleremo di una donna davvero popolare e considerata la conduttrice di punta di Mediaset.Maria De Filippi figlia di un rappresentante di medicinali decide molto presto di trasferirsi a Mornico Losana, dove la famiglia De Filippi ha un vigneto e dopo il diploma liceale si iscrive a Giurisprudenza, laureandosi con 110 e lode, specializzata in Scienza delle Finanze tenta la carriera in Magistratura.Si occuperà dell’ufficio legale di una nota società produttrice di videocassette e nel 1989 durante un convegno contro la pirateria conosce Maurizio Costanzo, che dopo alcuni mesi le propone una collaborazione con la Simco, società di immagine e comunicazione, diventando poi anche la sua assistente e poi la fidanzata.Maria debutta il 26 settembre 1992 con la conduzione di Amici su Canale 5, subentrando a Lella Costa, mentre l’anno seguente presenterà in prima serata Amici di Sera, divenendo anche co-autrice del libro che raccoglie tutte le storie dei protagonisti Amici, al quale seguirà il libro Amici di Sera.Tra il 1993 e 1994 condurrà la talk show Ai tempi miei, dove persone di varie generazioni si confrontano.Nel 1995 Maria si sposa con Maurizio Costanzo, al comune dall’allora sindaco Rutelli e nel marzo del 1996 condurrà Eva contro Eva e visto il grande successo da settembre dello stesso anno condurrà Uomini e Donne, che tratta di conflitti tra marito e moglie.Il 1997 sarà l’anno di Accadde Domani, Uomini e Donne e Amici che verrà spostato da Canale 5 a Italia 1, poi nel 1999 seguirà Coppie e Coppie – Ciao Amore, mentre nel 2000 verranno apportate delle modifiche alla trasmissione Uomini e Donne dando più spazio ai protagonisti, mentre a Gennaio inizierà C’è posta per te, divenendo addirittura il programma del sabato.Approda infine il primo tronista a Uomini e donne, Roberto corteggiato da donne tra cui Marilyn, pseudonimo di Tina Cipollari.Nel 2001 Maria condurrà, inizialmente a Daniele Bossari, una trasmissione chiamata Saranno Famosi, una scuola di spettacolo ripresa da telecamere, che vedrà competizione e rivalità tra ragazzi, debuttando in seguito in prima serata con Marco Liorni.Cambierà nome nel 2002 in Amici di Maria De Filippi, per evidenti problemi di copyright.Conduce per una settimana Striscia la notizia e nel giugno 2005 un nuovo reality show Vero Amore e Amici dal gennaio 2006 la domenica in prima serata.Maria viene chiamata per risollevare le sorti del programma Uno Due Tre Stalla condotto da Barbara D’urso e nel 2007 sia Uomini e Donne che C’è posta per te superano gli ascolti de Il treno dei desideri.Nel 2008 produce lo show Il ballo delle debuttanti con Rita Dalla Chiesa mentre nel 2009 assieme a Paolo Bonolis sarà all’ultima serata della Kermesse canora, il Festival di Sanremo, riprenderanno poi le trasmissioni Uomini e Donne, Amici e C’è posta per te nel sabato pomeriggio e nel 2011 e 2012 sarà giudice nella seconda e terza edizione di Italia’s Got Talent.


    (Lussy)



    ... LA NATURA SULL'ISOLA ...


    La PASTINACA



    La pastinaca liscia, Dasyatis brevicaudata, è una pastinaca della famiglia Dasyatidae distribuita lungo le coste africane dell'Oceano Indiano e nelle acque dell'Australia e della Nuova Zelanda. Predilige i fondali sabbiosi, detritici e limosi della zona intercotidale sino ad una profondità di 470 metri. Gli adulti possono raggiungere una larghezza di oltre 2 metri, una lunghezza di 4,3 metri e un peso superiore ai 350 chili. La colorazione del dorso varia dal grigio-marrone al bluastro, mentre il ventre è di colore chiaro. È piuttosto comune sui fondali sabbiosi delle acque costiere, dei porti, delle baie e delle scogliere. Spesso, con l'arrivo dell'alta marea, decine di esemplari di questa specie si riuniscono in grandi gruppi. Si nutre prevalentemente di piccoli pesci, gronghi, bivalvi, crostacei ed altri invertebrati bentonici. È una specie ovovivipara.
    Si differenziano dalle "cugine" razze della famiglia rajidae per la presenza dell'aculeo velenoso sulla coda.


    Le pastinache sono presenti in abbondanza nelle acque costiere e poco profonde dei mari temperati. Passano buona parte del loro tempo inattive, semisepolte sotto la sabbia, muovendosi solitamente con il solo oscillamento della coda. In genere il colore della pastinaca si mimetizza con il fondale marino, nascondendola agli squali predatori e alle razze più grandi. Il suo corpo piatto, munito di pinne pettorali tra la testa e il tronco, termina con la famigerata coda posteriore. Gli occhi sporgenti della pastinaca sono posizionati sul lato dorsale, mentre bocca, narici e branchie si trovano su quello ventrale. Gli scienziati traggono da ciò la convinzione che gli occhi della pastinaca non giochino un ruolo centrale nelle sue attività predatorie.
    Al pari dei suoi “cugini” squali, la pastinaca dispone di sensori elettrici detti ampolle di Lorenzini. Situati intorno alla bocca, questi organi rilevano la carica elettrica naturale delle potenziali prede. Molte pastinache hanno una mascella dentata che permette loro di frantumare i gusci di crostacei quali vongole, ostriche e cozze. Quando si risolvono a muoversi, la maggior parte delle pastinache nuotano sfruttando le oscillazioni ondulatorie del corpo; solo alcune sbattono i lati del corpo come fossero ali. La coda può essere usata a mo’ di timone, ma la sua funzione primaria è la difesa. La spina dorsale della pastinaca può essere corredata da ciglia dentellate e da una punta affilata.

    Il lato inferiore del suo corpo può produrre un veleno letale per gli uomini, che conserva le sue proprietà mortifere anche dopo la morte della pastinaca. Nella mitologia greca, Odisseo, il celebre re di Itaca, fu ucciso da suo figlio Telegono con una lancia la cui punta era stata ricavata dalla spina di una pastinaca.
    (national geographic)

    (Gabry)



    POESIE DI STAGIONE


    Maggio
    « Viva maggio, mese d'oro! »
    Canta il coro
    degli uccelli
    pazzerelli
    sulle gronde
    tra le fronde;
    « Viva maggio, mese d'oro! »
    « Viva maggio, mese bello! »
    Canta il bimbo
    ridarello,
    con le rose più odorose,
    le ciliegie
    saporose...
    « Viva maggio, mese bello!»





    LA SERA SULLL’ISOLA


    Quattro chiacchiere in allegria


    Parliamo spesso della nostra Isola Felice dscrivendola come una grande famiglia, come il luogo di ritrovo sereno di tanti amici. Allora volevamo rendere noto a tutti che tutte le sere, dopo le 20,30 ci riuniamo in questo luogo per trascorrere in serenità e divertimento le nostre serate. Approfittiamo allora del nostro giornale per informanre tutti dell’argomento con cui ci divertiremo la sera.. vi aspettiamo tutti tutti tutti e, se avete argomenti da proporre per la sera, mandate un mp a Lussy ...
    SERATE DI PRIMAVERA …
    L’inverno oramai sta andando via. Le ombre della sera tardano ad arrivare sempre più e le notti da fredde e silenziose pian piano portano con se temperature e luci delle giornate che volgono al bel tempo. La nostra isoletta ,e più specificatamente questo angolo si trasforma in un colorato giardino, immaginate fiori colorati, un grande telo disteso su di un prato, un’altalena che dondola e dalla mansarda osserviamo ed ascoltiamo la natura che lentamente si risveglia . Ci incontriamo ogni sera per scoprire insieme il piacere di conoscere ed emozionarci insieme, di divertirci a veder crescere conoscenze che giorno dopo giorno sono sempre più amicizie consolidate e reali …

    STASERA PARLEREMO DI ...



    ... I COLORI DELLA PRIMAVERA ...

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    (La redazione)



    ... FOTO E IMMAGINI DAL WEB ...


    ... Il giornale non poteva prescindere da quella che è una usanza che ha unito generazioni intere. Chi di noi non ha almeno una volta passato ore alla ricerca di immagini da inviare alle persone care? Quante volte ci siamo trovati nel bar del luogo di vacanza con una pila di cartoline da mandare alla famiglia, ai parenti, ad amici e conoscenti … ebbene in questo nostro luogo di sogno, dalla nostra isola felice, ci piace raccogliere cartoline dal mondo e pubblicarle sul nostro giornale e, in questo modo sognare insieme guardando quelle immagini di luoghi da sogno del nostro meraviglioso pianeta ...

    (La redazione)





    scatto di George Steinmetz


     
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  2. tomiva57
     
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    buongiorno isola
    grazie redazione
    buona giornata a tutti


    giovedi-100627-5



    03_colazione



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    Buongiorno a tutti gli amici Isolani...

    Ciao Claudio...♥

    Ciao Ivana grazie della colazione ♥..



    BUON COMPLEANNO GINA ♥...





     
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    buonagiornata

    buona giornata a tutti..

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    buon compleanno Gina...AUGURIIII!!!!

     
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    Inizia una nuova giornata che porterà come sempre nuvole e raggi di sole ... Auguro ad ognuno di voi una giornata ricca di sole e di felicitá ... A Gina che oggi festeggia il suo giorno speciale auguro la felicità più bella ... TANTI TANTI TANTI AUGURI GINA SORELLONA MIA ... Buona giornata amici miei ... Vi abbraccio forte forte ...

     
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4 replies since 3/5/2012, 01:50   2714 views
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