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gheagabry.
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L’acquaiolo
Prima caricando barili su muli e cavalli e poi issando botti su camion percorreva le strade del paese per vendere acqua potabile. La pescava dai pozzi in campagna per poi cederla alle abitazioni o alle piccole attività. Figura man mano estintasi con il progressivo diffondersi delle rete idrica. Il camion dell’acquaiolo ha percorso fino a qualche anno fa le vie periferiche che, per motivi diversi, non erano ancora servite dal servizio pubblico di erogazione dell’acqua potabile. Al posto dei barili e delle botti una cisterna in metallo. Meno tradizionale ma sicuramente più capiente.
Il terrazzano
Figura ancora frequente nei mercati ortofrutticoli. Nel passato era colui che rastrellava le campagne per “spigolare” i resti del raccolto nei campi o trovare le erbe spontanee che, per intere generazioni, hanno rappresentato il piatto forte della cucina povera. Erbe che si riproducevano nei pascoli o nelle maggesi e poi rivendute al mercato proponendo quella che oggi viene definita una filiera corta. Erbe - le cosiddette fogghie a misk – ancora oggi poste in vendita e utilizzate per succulenti contorni o come necessario ingrediente per il rinomato pancotto. I “Terrazzani” è anche il nome del neonato Gruppo Folklorico promosso dalla Pro Loco di San Severo.
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