IL GIORNALE DELL'ISOLA FELICE ... ANNO 3° ... NUMERO 10...

lunedì, 30 aprile 2012

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  1. gheagabry
     
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    Claudio, per motivi di lavoro, non ha potuto postare personalmente...

    BUONA GIORNATA!!!!

    - Gabry -






    BUONGIORNO GIORNO... 30 APRILE 2012


    Edizione Giornale Anno 3° Numero 010



    RIFLESSIONI


    Ascoltare il suono del silenzio....

    Vi è mai capitato di camminare, passeggiare per le vie della vostra città e non sentire rumori???? Voi e il mondo muto...riuscire ad osservare ciò che vi circonda senza condizionamenti...senza imposizioni..senza rumori assordanti...voi e il nulla .. E quel silenzio che nel tempo diventa assordante nella vostra mente...
    PENSIERI
    E' Vita anche questo...già il rumore..e il non rumore
    Riuscire ad assaporarla nei suoi colori..movimenti..profumi ??? La vita intendo...
    Quanto gli eventi ci influenzano nel continuare a camminare??? Quanto i nostri desideri,sogni mutano nel tempo??
    <

    E ancora Pensieri

    La libertà di poter agire......quanto questa libertà persiste in noi???Riusciamo a non rimanere influenzati da cio' che notiamo e percepiamo??
    Sapete,mi capita negli ultimi periodi di mettermi a confronto,ad interagire ,..e con questo crescere nel riflettere ( non si finisce mai di crescere!!!)..Mi domanderete,e cosa c'è di particolare??? Beh che cio' accade non solo con adulti bensì con dei bambini..bambini che lottano ogni giorno..Bambini dagli occhi dalla gran LUCE..la luce dell'Ingenuità e Naturalezza,Spontaneità..cosa che all'adulto viene a volte a mancare..bambini che lottano contro le avversità..contro gli adulti e la violenza..che sia una GUERRA ingiusta nei loro confronti..una Carenza..una Ingiustizia sociale,una Malattia..ma sempre naturali pur traumatizzati nel rispondere alle situazioni,liberi di esternare..hanno questa libertà innata ,quel che a noi adulti ci limitiamo..e volte il loro SILENZIO è per noi un insegnamento

    "Io sono piccolo e diverso..in questo mondo come faccio a vivere?"..
    Siamo tutti facenti parte di un unico pianeta,che sia giallo nero o bianco o rosso..è solo nella forza di voler Vivere,e Superare,Condividere
    "IO sono un piccolo grande uomo,un guerriero"..E' VERO UN BAMBINO DAL GRANDE CUORE ..che cerca amore e sa dare amore...che LOTTA per vivere
    "IO sono solo ho perso tutto...come faccio???Ho paura!"...SOLI NON SI E' MAI
    "IO non voglio lasciare..." ...E TU NON MOLLARE CONTINUA ALLA VITA A SORRIDERE

    Mie risposte a domande che mi son state fatte da un bambino tempo fa e che mi sono ritornate alla mente..un bambino che vive..il termine sopravvivere non mi piace...minimizza cio' che sta facendo..Nei suoi occhi la tristezza, ma quella luce che è speranza E forza....quando la voce non ha volume..quando l'anima aiuto chiede...
    NON SI é MAI SOLI se solo si lascia il cuore aperto,
    LIBERO di volare..LIBERTA' la parola chiave
    "Non voglio piu' sentire rumori... "frase dettami da una mamma,la mia risposta?? Eccola: Il cuore il suo battito, è il suono della vita,niente finisce se li lo custodisci.. Quel cordone ombellicale nessuno lo puo' tagliare..Ecco alcuni momenti che fan toccare con mano l'emozione nel cuore...eventi che regalano ossigeno,che fan sentire vivi nei momenti in cui si sente persi..vuoti..con la consapevolezza di aver troppe volte sbagliato,sprecato,negato...ma con il desiderio di volersi rialzare,dare..e non perdere cio' che di prezioso si ha.
    Quale miglior insegnamente e arrichimento se non dalle emozioni fatte tesoro, attimi custoditi con cura e gelosamente. Emozioni che son ali....quando si è a terra,il mondo ti crolla..ali che son mani che aiutano..mi capita...e con esse mi sento così leggera...libera da pesi..e il desiderio di urlare..un grido liberatorio......di dire e fare e pensare...e il riuscire a condividere è una gioia..ecco
    GIOIA
    il suono che vorrei udire!
    - Lau -
    (Post n°390 pubblicato il 20 Giugno 2011 da UnaCarezzaSulTuoCuor)



    ... Nel bosco all’alba nascente ...

    Mi inoltro tra le fronde variopinte da una
    radura verde smeraldo, nel sentiero bianco che
    volteggia e si perde nel folto bosco all’alba.

    Nell’ombrosa foresta incantata odo un eco d’amore,
    che vibra e scivola silenzioso intorno, distribuendo
    calore all’Universo boschivo.

    Centinaia di maestosi alberi e gioiosi animali cantano
    una canzone all’alba accompagnati dal suono
    del vento tra le foglie, i rami e i dolci cinguettii che
    si diffondono nel cuore del bosco che sorride
    ai rumori del giorno che ritorna.

    Armonie e rilassanti colori di varie gradazioni di verde,
    appaiono nel suggestivo sottobosco con cespugli dalle foglie
    fantasiose, illuminate dai colori caldi dell’alba nascente.

    Uno scoiattolo mi fissa e scappa a nascondersi
    tra i rami rosati dal sole che sorge tra gli alberi.

    Una fila di formiche laboriose corre alla tana
    attraversando il sentiero che volteggia
    tra le piante del sottobosco, irradiato da lunghe scie
    di luce argentata che dal cielo scendono
    veloci a terra come delle spade raggianti.

    I rumori si alternano a misteriosi suoni,
    canti e percussioni dirette dall’orchestra formata
    dai mille strumenti della natura del bosco.

    Sento di nuovo vibrare l’eco armonioso dell’amore
    che scorre leggero nella magica foresta.

    Il sorriso sboccia nel volto del bosco che traspare e si
    presenta attraverso gli occhi invisibili degli spiriti della natura
    che sussurrano parole affettuose e inviano gioia al cuore
    dell’uomo attraverso la vita, i profumi e i canti del bosco.

    (Dal Web)



    ATTUALITA’


    La class action statunitense contro la Nutella
    La Ferrero USA Inc., filiale statunitense dell’azienda dolciaria italiana, ha accettato di rimborsare gli acquirenti statunitensi della Nutella che ne faranno richiesta per un ammontare totale di circa 3 milioni di dollari, divisi in due fondi, uno per la California (di 550 mila dollari) e uno per il resto degli Stati Uniti (2,5 milioni). La Ferrero ha preso questa decisione in seguito a una class action partita dall’iniziativa di Athena Hohenberg, una donna californiana che, nel febbraio del 2011, accusò l’azienda italiana di aver diffuso informazioni ingannevoli sul contenuto di grassi della Nutella attraverso gli annunci pubblicitari. La donna contestò il fatto che, nella pubblicità, la Nutella venisse definita come un prodotto semplice, fatto con ingredienti come le nocciole, il latte scremato e il cacao, e fosse per questo particolarmente adatto per la colazione dei bambini, senza menzionare però l’alto contenuto di grassi (il 31 per cento, di cui un terzo circa sono grassi saturi). I termini dell’accordo, che hanno concluso il contenzioso legale, prevedono che la Ferrero versi, a tutti i clienti americani che ne faranno richiesta attraverso il sito internet dedicato alla class action, circa 4 dollari per ogni barattolo di Nutella (massimo 5) acquistato in un determinato periodo. I consumatori di Nutella californiani possono chiedere il risarcimento dei barattoli acquistati tra l’1 agosto 2009 e il 23 gennaio 2012, mentre, per tutti gli altri consumatori statunitensi, la finestra è dal 1 gennaio 2008 al 3 febbraio 2012. Il massimale dei rimborsi è fissato a 3,05 milioni di dollari e, nel caso dovessero arrivare più richieste di quelle previste, la quota rimborsata per ogni barattolo acquistato scenderà proporzionalmente per poter rimborsare tutti i consumatori che ne faranno richiesta. La Ferrero USA ha anche accettato di cambiare la campagna pubblicitaria della Nutella, di girare un nuovo spot pubblicitario e di modificare l’etichetta nutrizionale e il sito internet dedicato al prodotto.(ilpost)


    Carta di credito hackerata? Come evitare guai peggiori
    ANCHE IN ITALIA le carte di credito guadagnano terreno, sebbene il contante rimanga il mezzo di pagamento preferito. Le diffidenze non mancano, e ultimamente la cronaca ha offerto alcuni casi di intrusione nei server di aziende che contenevano dati relativi alle carte di milioni di utenti. Si tratta di eventi rari, ma in caso di comprovato hackeraggio, i sistemi di difesa e di recupero dell'eventuale maltolto non mancano. E' sempre comunque opportuno rimanere quanto più informati possibile sulle transazioni registrate sui propri canali di credito. Quindi controlli regolari del vostro estratto conto. E' una regola base, così come utilizzare i servizi gratuiti di registrazione dei pagamenti via sms. Bisogna anche tenere a mente che chi ruba i dati delle carte di credito ha poi facilmente accesso ad altre informazioni riguardanti la persona. E attraverso queste, è in grado di elaborare sofisticati attacchi di "phishing" attraverso email elaborate, prive di errori e contenenti magari riferimenti bancari molto precisi. Per evitare di aggiungere danni ai danni, tenere sempre gli occhi ben aperti è fondamentale, così come controllare e incrociare i dati con i presunti mittenti se si ricevono email sospette. Nell'universo digitale, bisogna tenere presente che i cybercriminali sono sempre un passo avanti agli utenti, e quasi mai ai sistemi di sicurezza. Per questo è decisivo mantenere aggiornati i programmi di protezione del computer e i browser, utilizzare un firewall (ormai presente nei principali sistemi operativi) e proteggere i propri dati sensibili con vari programmi di criptazione e relative password. Che, ricordiamo, vanno cambiare con una certa frequenza. In caso di compromissione, anche il più piccolo prelievo dalla carta che non risulti verificabile può significare che qualche malintenzionato sta tentando delle operazioni per constatare l'effettiva possibilità di usare il credito. Ci sono degli automatismi a nostra difesa, ovviamente. Dalle banche o cirtuciti di pagamento, che avvisano immediatamente l'utente se registra qualcosa di sospetto, e in quel caso la carta viene bloccata e sostituita. Ma in caso ciò non avvenisse e si riscontrassero delle incongruenze, è l'utente stesso a poter avviare la procedura, e recuperare le somme utilizzate eventualmente da terzi. (repubblica)


    Metà delle coste italiane è a rischio.
    Il rapporto Wwf per salvare i litorali

    Come ci ha appena rivelato il censimento, gli italiani sono poco meno di 60 milioni. Sei su 10 vivono vicino al mare (nei 638 Comuni costieri la densità arriva a 380 abitanti per chilometro quadrato, più dell'India). E quindi hanno costruito sulle coste, lavorano sulle coste, guidano sulle coste. Il risultato di questa concentrazione umana e di una notevole distrazione urbanistica è che su circa 8 mila chilometri di litorali, solo il 30% è rimasto allo stato naturale: il 50% risulta compromesso, il 42% di quelli sabbiosi è colpito da erosione, l'80% delle dune scomparso.
    E' il quadro che emerge dal rapporto preparato dal Wwf per lanciare una campagna di salvaguardia di tre aree simbolo delle tipologie di costa più importanti e più fragili: le dune, le zone umide e le foci dei fiumi (i dettagli su www.wwf.it 1). Il primo intervento è mirato alla nascita di una nuova oasi ad Arbus, in Sardegna, dove la fitta macchia mediterranea popolata di ginepri secolari è chiamata "parlante" perché il maestrale le dà voce; e dove, se si è abbastanza fortunati, si può evitare di incontrare fuoristrada, se si è molto fortunati può capitare di incontrare un cervo. Il secondo obiettivo è bonificare la spiaggia che costeggia la riserva naturale Wwf Le Cesine, nel Salento, in Puglia, un paradiso in cui i rifiuti portati dal mare e mai rimossi hanno creato cumuli di plastica che rendono la vita difficile agli animali. Il terzo luogo da proteggere è la zona umida dell'Oasi Wwf Golena di Panarella, in Veneto, un santuario della natura alle porte del delta del Po che d'inverno ospita fino a 140 mila uccelli e che è oggetto di incursioni dei bracconieri. Si tratta di piantare specie autoctone al posto di quelle aliene che stanno danneggiando l'equilibrio degli habitat, ricreare le zone umide nei punti che si stanno interrando, difendere la sopravvivenza degli anfibi. Sono interventi che servono a tutelare singole zone ma anche a far riflettere sull'importanza che il profilo delle coste ha nella storia del paesaggio italiano e nelle cronache economiche che vedono un declino del turismo collegato alle difficoltà di una lettura rigorosa ma propositiva della bellezza. Utilizzate con sapienza, le aree di alta qualità naturalistica si integrano in un circuito in cui il turismo, la ricerca, le imprese d'eccellenza creano un volano di crescita economica che affonda le radici nell'appeal creato dall'abbinamento tra natura, arte e ingegno. Purtroppo prevalgono quasi ovunque altri usi del territorio. Ad esempio, come ricorda il rapporto del Wwf, tra le cause dell'erosione costiera figurano: il prelievo di ghiaie e materiali inerti dal letto dei fiumi (che così non sono più in grado di far rinascere naturalmente le spiagge); l'incremento di porti e porticcioli, aumentati tra il 2007 e il 2011 di oltre il 7,6%; la concentrazione di stabilimenti balneari che con "gli interventi di pulizia meccanica degli arenili disgregano la compattezza della sabbia, interrompono la progressione delle dune, determinano una variazione delle pendenze e rimuovono le foglie di posidonia che rappresentano una barriera naturale contro l'azione erosiva del mare". Infine, a completare l'elenco dei danni, ci sono i 28 siti costieri da bonificare; le tracce di un'industrialismo invadente e miope che ha dominato gli anni del dopoguerra; l'effetto del cambiamento climatico prodotto in buona parte dai combustibili fossili che tende a far salire il livello dei mari.


    MUSICAL


    A Little Night Music

    nightst

    Di:Author: libretto di Hugh Wheeler
    musiche e liriche di Stephen Sondheim


    A Little Night Music è un musical scritto da Hugh Wheeler con musica di Stephen Sondheim, ispirato al film di Ingmar Bergman "Sorrisi di una notte d'estate" e parla delle vite romantiche di molte coppie.

    Il titolo è la traduzione letterale in inglese dal nome tedesco della Serenata N° 13 in Sol maggiore di Mozart, "Eine kleine Nachtmusik".

    Prodotto a Broadway nel 1973, è stato più volte riproposto nei maggiori teatri del mondo e adattato in un film nel 1977.

    Atto primo
    Erica+Lovell+Sigrid+Thornton+Byron+Watson+Nancye+Hayes+A+Little+Night+Music+Fool+OperaL'impostazione è la Svezia, intorno all'anno 1900. Uno per uno, i Liebeslieders - cinque cantanti che commentano come un coro greco durante lo spettacolo - entrano, intonando. A poco a poco, diventa un loro vocalizzi frammenti di fusione ouverture di "Remember", "presto" e "La vita glamour", che conduce il primo "Waltz Night". Gli altri personaggi entrano valzer , ognuno a disagio con il proprio partner particolare. Dopo che deriva indietro, l'invecchiamento e severa signora Armfeldt e sua nipote solenne, Fredrika, entrare. La signora Armfeldt dice al bambino che la notte d'estate ", sorride" tre volte: prima il giovane, secondo gli sciocchi, e il terzo sulla vecchia. Fredrika voti a guardare i sorrisi si verificano. Mezza età Fredrik Egerman è un avvocato di successo. Recentemente ha sposato un 18-year-old moglie trofeo , Anne, una ragazza vanitosa che è innamorato di Fredrik, ma troppo immaturo per afferrare il concetto di matrimonio. I due sono stati sposati per undici mesi, ma Anne protegge ancora la sua verginità . Fredrik lamenta la sua incapacità di fare l'amore con sua moglie ("Now"). Nel frattempo, suo figlio Henrik, un anno più di sua matrigna, si sente molto frustrato. E 'un seminario studenti e tutti è sempre lui prendendo in giro, non lo prenda sul serio o lasciando parlare ("più tardi"). Anne è incuriosito da lui, ma non riesce a capire il suo vero significato. Anne promette il marito che consentirà di avere rapporti sessuali a breve ("Soon"). Anne serva Petra, una ragazza esperta e schietta, un po 'più vecchia della stessa teen, offre la sua consulenza mondano, ma grossolano.
    Desiree Armfeldt è un'attrice importante e affascinante che ora è ridotto a tour nelle città di piccole dimensioni. La signora Armfeldt, la madre di Desiree, ha assunto la cura della figlia Fredrika di Desiree. Fredrika manca sua madre, ma Desiree mette continuamente off di andare a vederla, preferendo, un po 'ironicamente, "The Life Glamorous". Lei sta eseguendo vicino a casa Fredrik, e si porta Anne a vedere il gioco. Mentre era lì, Desiree comunicazioni Fredrik: i due erano amanti anni prima. Anne, sospettoso e infastidito a causa di sguardi amorosi di Desiree, esige che Fredrik portarla a casa immediatamente. Nel frattempo, Petra ha cercato di sedurre Henrik.
    Quella notte, come Fredrik ricorda il suo passato con Desiree, si intrufola a vedere lei, i due condividono un incontro felice, ma tesa, in quanto "Ricorda". Essi riflettono sulle loro nuove vite, e Fredrik cerca di spiegare quanto egli ama Anne ("You Must Meet My Wife"). Desiree risponde con sarcasmo, vantandosi del suo adulterio propria, come lei è stato visto sposati dragone , il conte Carl-Magnus Malcolm. Dopo aver appreso che Fredrik è andata per undici mesi senza sesso, lei accetta di ospitarlo per fare un favore ad un vecchio amico.
    La signora Armfeldt offre consigli ai giovani Fredrika. La donna anziana riflette acutamente il proprio passato a scacchi, e si chiede che cosa è accaduto ai suoi raffinati "Liaisons". Back in casa di Desiree, il conte Carl-Magnus Malcolm annuncia il suo arrivo non annunciato nella sua tipica voce in pieno boom. Fredrik e Desiree ingannare il conte ingenui a credere che il loro aspetto spettinato era del tutto innocente, ma è ancora sospetto. Egli non ama all'istante Fredrik e ritorna alla sua moglie, la contessa Charlotte. Charlotte è del tutto consapevole della infedeltà del marito, ma Carl-Magnus è troppo assorto nei suoi sospetti di Desiree di parlare con lei ("In Praise of Women"). Quando lei lo persuade a spiattellare tutta la storia, una torsione è la sorella piccola ha rivelato-Charlotte è un compagno di scuola di Anna.
    Charlotte Anne visita, che sta parlando con Petra. Charlotte descrive Fredrik incontro con Desiree, Anne reagisce con sgomento e orrore. La donna più anziana spiega Anne che tale è il destino di una moglie, e che il matrimonio porta dolore ("Ogni giorno una piccola morte"). Nel frattempo, Desiree chiede la signora Armfeldt per ospitare una festa per Fredrik, Anne, e Henrik. Anche se riluttante, Madame Armfeldt è d'accordo. Lei manda un invito personale, la sua ricezione manda le donne in delirio, immaginando "A Weekend in the Country". Anne non vuole accettare l'invito, ma Charlotte convince a farlo per aumentare il contrasto tra la donna più anziana e la giovane adolescente. Nel frattempo, il conte ha in programma di suo - come regalo di compleanno alla moglie, la coppia parteciperà alla festa senza invito. Carl-Magnus ha intenzione di sfidare Fredrik a un duello , mentre Charlotte spera di sedurre l'avvocato a fare il marito geloso e porre fine al suo donnaiolo. Il giorno della festa albe.
    Atto secondo
    Armfeldt tenuta di campagna è immersa nella luce dorata del tramonto estivo perpetua a nightmusicquesta latitudine elevata ("Waltz Notte Uno e Due"). Ognuno arriva, ciascuno con i propri scopi amorosi e desideri, anche Petra, che cattura l'occhio di recupero Armfeldt del servo , Frid. Le donne cominciano ad agire contro l'altro. Fredrik si stupisce per imparare il nome della figlia di Desiree. Henrik incontra Fredrika, e confessa il suo amore profondo per Anne a lei. Nel frattempo, nel giardino, Fredrik e Carl-Magnus riflettere su come sia difficile essere seccato con Desiree, concordando "Sarebbe stato meraviglioso" se non fosse stata poi così meraviglioso. La cena è servita, e dei personaggi "Anticipazione Perpetual" ravviva quel pasto.
    A cena, Charlotte cerca di flirtare con Fredrik, mentre insulti commerciali Anne e Desiree. Presto, tutti gridando e rimproverando tutti gli altri, ad eccezione di Henrik, che sta finalmente per se stesso. Lui grida contro di loro per essere completamente amorale , e lascia la scena. Stordito, ognuno riflette sulla situazione e si allontana. Fredrika racconta Anna di Henrik amore segreto, e il trattino due fuori a cercarlo. Nel frattempo, Desiree Fredrik incontra e gli chiede se vuole ancora essere "salvato" dalla sua vita. Fredrik risponde onestamente che ama Desiree, ma solo come un sogno. Hurt e amaro, Desiree non può che riflettere sulla natura della sua vita ("Send in the Clowns"). Anne trova Henrik, che sta tentando di suicidarsi. Il ragazzo goffo non può completare l'operazione, e Anna gli dice che ha dei sentimenti per lui. La coppia inizia a baciare, che conduce al primo incontro sessuale di Anne. Nel frattempo, non lontano, Frid dorme in grembo di Petra. La cameriera pensa della gioia e libertà che anela prima di diventare intrappolato nel matrimonio ("figlio del mugnaio"). Henrik e Anne, felici insieme, scappa via per iniziare la loro nuova vita. Charlotte confessa il suo piano di Fredrik, ei due commiserare su una panchina. Carl-Magnus, preparandosi a Desiree romanticismo, vede questo e sfida Fredrik alla roulette russa , in cui si sfiora l'orecchio Fredrik. Victorious, Carl-Magnus inizia al romanticismo Charlotte, garantendo il suo desiderio, finalmente.
    Dopo il congedo di conte e la contessa, e la signora Fredrika Armfeldt discutere il caos della recente giri-of-eventi. La donna anziana chiede poi Fredrika una domanda sorprendente: "Che cos'è tutto questo?" Fredrika pensa questo, e decide che "deve essere valsa la pena". La signora Armfeldt è sorpreso, tristemente notare che lei ha respinto l'amore per la ricchezza materiale all'età di Fredrika. Loda la sua nipotina e si ricorda la natura effimera vero amore.
    Fredrik finalmente confessa il suo amore per Desiree, riconosce che Fredrika è sua figlia, ei due promettono di iniziare una nuova vita insieme ("Finale"). Armfeldt siede con Fredrika. Fredrika dice la nonna che ha guardato con attenzione, ma ancora non ha visto il sorriso notte. Armfeldt ride e sottolinea che la notte ha effettivamente sorriso due volte: Henrik e Anne, il giovane, e Desiree e Fredrik, gli sciocchi. Come l'attesa, due per il "terzo sorriso". Armfeldt chiude gli occhi, e muore pacificamente.


    (Lussy)



    ... CURIOSANDO E RACCONTANDO …


    «Transpantaneira, qui finisce il regno degli uomini e comincia quello della natura»


    Il PANTANAL


    Il Pantanal è la più grande pianura d’inondazione al mondo e la terza riserva ambientale più grande al mondo, si estende, per circa 150.000 km quadrati, per gran parte in Brasile (negli stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul), e in parte in Bolivia e in Paraguay. Il nome Pantanal deriva dalla parola portoghese "pântano", che significa "palude". Ha un’importanza ecologica immensa poiché ospita uno dei più ricchi ecosistemi mai incontrato fino ad oggi, con foreste stagionali periodicamente inondate. Presenta la più grossa concentrazione di fauna del neotropico, comprese varie specie minacciate di estinzione – tra mammiferi, rettili e pesci -, oltre a costituire l’abitat di un’ampia varietà di uccelli sia nativi sia provenienti da altre regioni delle Americhe. A differenza dell'Amazzonia, soprattutto, dove gli animali si nascondono tra il fitto fogliame della foresta, il Pantanal regala la straordinaria possibilità di avvistare le specie endemiche che vi vivono, grazie alla visibilità offerta dai suoi enormi spazi aperti. In Amazzonia senti i suoni della natura, in Pantanal la vedi. Sono state osservate 700 specie di uccelli, ed è una delle aree di riproduzione più importanti per gli uccelli acquatici: cicogne, ibis, aironi e spatole. Vi si trovano 26 specie di pappagalli, compresa la minacciata Ara giacinto e ben 45 specie di rapaci, a dimostrazione di un ecosistema ancora equilibrato.
    Specie caratteristiche sono: Nandù comune, Ibis plumbeo, Chachalaca del Chaco, Crace faccianuda, Conuro Nanday, Tortora codalunga campestre, Tucano toco, Colibrì del sole ventrefulvo, Rampichino rossiccio maggiore, Becco do todo beccolargo, Ittero unicolore, Granchio testarossa, Mangiaformiche del Mato Grosso e Cardinale beccogiallo, per citarne solo pochi. Oltre agli uccelli, è possibile incontrare anche molti altri animali, in particolare mammiferi e rettili, come il raro Formichiere, il Tapiro, le Scimmie urlatrici e le Scimmie cappuccine, le Lontre giganti, l’Ocelot, un numero infinito di Jacarè (emozionante illuminare di notte con la torcia elettrica gli stagni, pullulanti di occhi che riflettono), il Boa e altri ancora.

    Il velo di mistero che avvolge questo stato è legato a tanti aspetti: la fittezza della giungla, i diamanti e l’oro attorno a cui si sono sviluppati miti e leggende, i laghi melmosi, le pareti che cadono a picco e soprattutto la presenza di insediamenti di tribù selvagge come gli indios Bororo. Gli indios sono stati eliminati a Mato Grosso, prima ancora che inAmazzonia, con i sistemi più spietati, solo perché non volevano diventare i servi dei bianchi. Nonostante secoli di persecuzione, oggi esistono ancora e vivono secondo gli antichi rituali in uno dei luoghi più selvaggi al mondo. Ciò che affascina di Mato Grosso è anche la quasi totale assenza di strade e case e la presenza di tanti ricchi fazenderos, addirittura una delle più grande fazende appartiene ai Rockefeller. Le fazende si estendono per moltissimi chilometri e per spostarsi da una fazenda ad un’altra occorre l’aereo.

    "Il cartello sulla strada rossa di polvere parla chiaro: «Transpantaneira». Non c’è scritto, ma il sottotitolo potrebbe essere: «qui finisce il regno degli uomini e comincia quello della natura». Perché questo è il cuore dell’America latina, nella regione del Mato Grosso. Perché qui a Poconè, ultima cittadina utile ai collegamenti con la civiltà, finisce la civiltà come noi la conosciamo. Perché qui il mondo è selvaggio, acre, ma tutto sommato molto accogliente. Una volta sorpassata la frontiera, non del tutto ipotetica visto che le guardie della polizia federale fanno da diga tra i visitatori e il Pantanal, si parte per il viaggio. Il primo incontro con la fauna locale è con un Jacarè, caimano tipico del Sudamerica e della zone paludose. Al suo fianco un bell’airone, bianco come la neve, pesca tranquillo senza nessuna paura. Sul ramo di una pianta che piega le sue fronde sopra l’acqua un martinpescatore aspetta la sua preda. Fermiamo la macchina -una Gol affittata a Cuiabà per affrontare il viaggio - e scendiamo con un timore reverenziale nei confronti di questo mondo così lontano dal caos dai telefoni, dalle propagande pubblicitarie. Mi guardo intorno e congiungo le mani, quasi per chiedere il permesso di poter vivere un poco come ospite insieme a loro. Permesso accordato, pare: fronde di pappagalli verdi ci corrono davanti. I ponti, centodiciotto che separano Poconè da Porto Joffré sono cigolanti e piuttosto dissestati. Ma alla fine, dopo 65 chilometri percorsi in circa tre ore con molte fermate per osservare il paesaggi e i suoi abitanti, arriviamo alla meta. Ad attenderci per darci il benvenuto, oltre alla guida della pousada Peixinho, anche due cicogne dal collo nero con la striscia rossa che qui chiamano tuiuyu. Il maschio si chiama Taffarel: pare riesca a pigliare al volo tutto il pesce possibile. Facciamo appena due passi e a sorriderci questa volta sono Zico, Socrates, Lula, e Ronaldo. Tutti Jacarè più o meno abituati alla presenza umana.
    La notte trascorre tra i suoni della chitarra di Peixinho e gli occhi indiscreti degli animali della foresta che guardano incuriositi questi animali di città sconvolti da tanta bellezza. Ci si alza presto prima dell’alba, alle 4 del mattino. Una barca che risale il fiume, il Rio Pixaim, è pronta per portarci a vedere all’alba la levata degli uccelli. È buio, fa un po’ fresco, la barca scivola lenta e leggera sulle acque del fiume. Ci fermiamo, nella foresta ci sono occhi che ci guardano, altri si muovono velocemente. L’alba comincia a salire, il rosso e il giallo sfumano nell’azzurro di un cielo vagamente sporcato da nuvole bianche e su questo scenario gli uccelli si levano in volo passando a frotte sopra le nostre teste, violando gli spazi più azzurri e illimitati di questo cielo, incontaminato e perfetto. È tutto magnifico. Anche la colazione, abbondante quasi come un pranzo. Lo spettacolo non finisce, ma rimane forte e vivido per tutto il tempo, anche quando con un po’ di coraggio scendo sul pontile per far mangiare Zico e gli altri caimani che arrivano lievi nascosti nell’acqua e aspettano che lanci loro del pane. Il giorno seguente ci aspetta la visita alla fazenda di Donna Rosa. Qui il paesaggio è ancora più incontaminato. La foresta che si apre al lato della fazenda è popolata da arara azul, pappagalli di un blu intenso con l’occhio giallo canarino in via di estinzione e che si rifugiano nel Pantanal perché si tratta dell`unico luogo dove non possono essere toccati. Ci sono anche i macachi, buffi e curiosi che aspettano un pezzo di banana, anzi te la chiedono come se fossero affamati. Tutto questo ti riempie il cuore, e la natura ti penetra nelle viscere del corpo fino a farti sentire parte integrante di essa. La notte cala presto nel Pantanal, e così la sera la nostra guida ci porta a fare il focagem notturno.
    In pratica osserviamo gli animali nella notte illuminandoli con un grosso faro collegato alla batteria della macchina. Gli occhi della notte che ti guardano hanno qualcosa di magico ma ti incutono anche un po’ di timore. Peixinho fa segno di spegnere il motore e di sollevare i finestrini: due occhi si muovono veloci nella foresta. Ci spiega che forse potrebbe essere un onça pintada, cioè un giaguaro. Tremo all’idea di vederla ma ne sento anche il fascino. Dopo un po’ però gli occhi scompaiono. All`improvviso su un pezzo di cielo blu notte si alza una palla rosso fuoco. Sembra un incendio: mi agito e chiedo di correre ad avvertire qualcuno. Peixinho sorride e spiega che è solo il sorgere della luna. Spegniamo la macchina e tutte le luci, scendiamo e nel buio della notte aspetto che la luna piena e lucente salga in cielo. Mi sento in armonia con questo luogo, ma anche molto piccola di fronte a tanta grandezza. Peixinho si avvicina ad una pozza di acqua e prende a mani nude un piccolo jacarè che terrorizzato comincia a piangere. Da lontano due occhi gialli si alzano a pelo d’acqua: sono di sua madre che corre al richiamo del figlio. Chiediamo che lo lasci andare e il piccolo si infila tra le piante dello stagno e scompare velocemente nell’acqua. Il quarto giorno in questo luogo è già quello del ritorno. Con la tristezza nel cuore saliamo in macchina percorrendo in senso contrario la strada che ci riporta alla civiltà. Ma il Pantanal ci fa un altro regalo. Una anaconda gialla - rarissima - distesa al sole aspetta solo di essere guardata. Fermiamo la macchina e ci mettiamo ad osservarla. E’ il serpente più grande del mondo, e non è imbalsamato in un museo, non è in un rettilario, è in natura, nel suo ambiente, nella sua casa. In genere ho paura dei rettili, ma vederli nel proprio ambiente è qualcosa che davvero non si può descrivere. L’animale sia accorge di noi, non è molto grande, sarà appena nata perché è lunga più o meno un metro e mezzo, così si volta lentamente, poi fugge nella foresta. Riprendiamo il percorso e arriviamo di nuovo alla frontiera. L’ultimo sguardo è per la natura, così gentile ad averci ospitato, così prodiga di visioni meravigliose. Il pensiero corre già ai ricordi di quel posto incontaminato che deve a tutti i costi rimanere così. Il saluto con la mano fuori dal finestrino è per questo volto di Brasile acre, selvaggio e quasi sconosciuto ai turisti europei. Il canto dei quattro pappagalli verdi sembra mandarci un saluto, mentre la polvere cancella questo incanto di purezza e di natura per ritornare all’asfalto, alla locoura. Per tornare alla «civiltà».
    (Caudia Di Meo, musibrasil.net)

    (Gabry)



    RUBRICHE



    Lunedì, 30 Aprile 2012
    S. PIO V PAPA , S. MARIANO


    Settimana n. 18
    Giorni dall'inizio dell'anno: 121/245

    A Roma il sole sorge alle 05:07 e tramonta alle 19:07 (ora solare)
    A Milano il sole sorge alle 05:11 e tramonta alle 19:29 (ora solare)
    Luna: 1.29 (tram.) 12.41 (lev.)

    Proverbio del giorno:
    Aprile suol esser cattivo da principio o al fine.

    Aforisma del giorno:
    I popoli si vendicano volentieri degli omaggi che tributano ai re. (Napoleone Bonaparte)


    (Redazione)



    L’ISOLA NELLO SPORT


    PLAY GROUND


    È il gioco del campetto (il termine italiano di play ground), nel cortile, nel parco, alla parrocchia, ovunque. Tutti possono parteciparvi, si può giocare ad uno o a due canestri, in pratica a metà campo (è questa la versione più tipica) o a tutto campo.Ogni campetto ha le sue regole di gioco e spesso anche stili d'organizzazione e anche di gioco, come ad esempio fasce orarie (spontanee) d'uso per le diverse età.Ricordo quanto fosse un momento atteso (spesso anche a lungo), emozionante e bellissimo "essere chiamati" a rimanere per il turno dei più grandi: significava che eri apprezzato! Era la conquista che dichiarava che un bambino stava diventando ragazzo, che il principiante aveva compiuto sensibili progressi, la conquista per la quale si era disponibili a far tardi e rischiare il rimprovero dei genitori. Ricordo però che era un rimprovero che immediatamente rientrava; anche i genitori capivano e come sul campetto erano disponibili a premiarti. Un tempo era il luogo più frequentato dai bambini e dai ragazzi, una vera scuola d'abilità e destrezza, dove l'insegnamento era impartito dall'esempio dei più esperti e c'era la voglia, "la fame", di rimanere in campo il più a lungo possibile; perché la squadra che vince era sfidata da una nuova e chi perdeva doveva lasciare il posto. Oggi invece è luogo di svago sempre più per i soli adulti, si è persa la "scuola" spontanea.Per molti appassionati il play ground rappresenta il massimo dell'intensità e del piacere di giocare. Per molti tecnici è ancora considerato il luogo in cui sono vissute le migliori esperienze. In special modo è il luogo dove si traducono le tecniche apprese nelle più svariate situazioni. I giochi più belli da fare quando si è da soli. Capita di essere al campetto da soli, in un certo giorno e per un certo periodo di tempo. Si può giocare lo stesso? Se se ne ha voglia, sì.Certo non una partita … ma si possono eseguire giochi (con il pallone) assai piacevoli. Naturalmente solo palleggiando o tirando. Vediamoli.

    Il palleggio
    Vai a passeggio per il campo, camminando poi correndo, palleggia un po' con una mano e un po' con l'altra; Corri (con e senza palleggiare): senza fare rumore, con rumore, velocemente, lentamente; Ripeti le stesse cose con un occhio chiuso, poi cambia occhio;
    Ripeti le stesse cose, con i due occhi chiusi; Cammina, poi corri, fai un palleggio ogni due appoggi, ogni tre appoggi, poi con l'altra mano; Cammina, poi corri, cambia mano ogni tre passi, poi ogni due, poi ad ogni passo (appoggio di un piede); Corri sulle righe tracciate); Palleggia correndo: ogni 4-5 palleggi fai 3 palleggi indietro, poi di nuovo avanti; Palleggia correndo: ogni 4-5 palleggi fai 3 palleggi lateralmente; Palleggia con i piedi dentro i cerchi e la palla fuori; Palleggia con i piedi fuori e la palla dentro; Palleggia ad occhi chiusi (da fermo, camminando, correndo); Centra il cerchio dopo "x" rimbalzi;
    Centra entrambi i cerchi.
    Sai cos'è il "piede perno"?Sai cos'è la partenza in palleggio? (diretta o corrispondente: piede e mano corrispondenti)E la partenza incrociata? (mano e piede controlaterali)La partenza incrociata con perno piede destro, primo passo con il sinistro e palleggio mano destra, è la più immediata e facile (per i destrimani);

    Attraverso questi giochi puoi apprezzare:
    1.La presa e la sensibilità sul pallone;
    2.Il concetto di mano forte (lateralità);
    3.La modulazione delle spinte;
    4.I cambi di mano, la direzione, il senso e la velocità;
    5.Le partenze e gli arresti in palleggio.


    Tutti possono imparare da soli e diventare anche molto abili nel trattare la palla, semplicemente realizzando le proposte suggerite in rapida successione. Bisogna però sottolineare che il palleggio facilita il gioco ma non è indispensabile per avanzare sul campo; usiamolo soltanto per superare ostacoli. Tiro naturale; Anche a due mani (specialmente i più piccoli); Test: 10 tiri da vicino, da lontano, diretti, di tabellone(quali tipi di tiro ti procurano più canestri?); Lanciare la palla verso l'alto con due mani e riprenderla prima che tocchi terra
    Tiro a una mano
    Lanciare e riprendere la palla con una sola mano. Esperienze e ricerca della migliore parabola (spin). Uso della seconda mano; Sostieni il pallone con la seconda mano; Scopri il punto di mira (mira a …); Scopri il tabellone e l'angolo di tiro; Spostandoti, trova un angolo di circa 45° rispetto al tabellone, tiriamo "mirando" ... dove? Come il precedente, provando lo spostamento ma mantenendo la stessa distanza dal canestro per trovare il punto di mira opportuno per ogni posizione; Ricerca della migliore spinta delle gambe. Aumenta la distanza dal canestro. Trova il punto di mira opportuno per ogni posizione, variando anche la distanza dal canestro; Tiro in corsa;
    Alla scoperta del ritmo .. .. .. .. Correre liberamente senza palla: esegui 2 appoggi ritmati e "stacca" sul secondo appoggio, ricadi poi sul posto di battuta; Correndo senza palleggiare, esegui liberamente due appoggi e stacco, lanciando il pallone in alto durante la fase di volo; Come sopra, palleggiando; Come sopra, palleggiando verso il canestro e concludendo con un tiro
    Tiro in sospensione
    Palleggiando, esegui un arresto a 1 o 2 tempi, salta... poco e tira quando ti senti in volo averso questi giochi puoi apprezzare:

    1 La distensione delle braccia
    2 Lo spin
    3 La presa delle dita sul pallone
    4 La mira e il punto di mira
    5 Il piegamento sulle ginocchia e la spinta delle gambe
    6 L'equilibrio posturale e quello dinamico
    7 la percezione delle traiettorie e degli appoggi
    8 Il ritmo e la forza
    9 La dissociazione arti-tronco


    Il tiro è un gesto tecnico molto soggettivo e raramente si riscontrano stili di tiro molto simili. E' quindi difficile realizzare il tiro che si vede da un altro, benché sia molto opportuno ispirarsi a un buon tiratore come esempio visivo e realizzare un percorso didattico del tipo suggerito, che si richiama a quest'idea di difficoltà.

    Il palleggio
    1° livello
    "trattare la palla "
    reciproca armonia dei movimenti che compongono un dato elemento della tecnica
    2° livello
    "situazioni "
    finte, protezione della palla, ecc...reciproca armonia di più elementi che si svolgono contemporaneamente in un momento specifico
    3° livello
    "dribbling" controllo del corpo e della palla sotto pressione
    Il tiro
    1° livello
    Studio della presa, delle spinte, delle traiettorie e del punto di mira
    2° livello
    Velocità di esecuzione, frequenza, incidenza della fatica (fattori "inquinanti" il gesto tecnico)
    3° livello
    Tiri "disturbati" e tiri "sotto pressione" (situazioni di gara)
    I giochi più belli da fare con altri


    Giocare uno contro uno appena qualcuno ti raggiunge, puoi giocare con lui seguendo le stesse proposte o giocare uno contro uno . L'uno contro uno rappresenta l'anima del basket: è bello da giocare e si presta a mille accorgimenti per imparare meglio.Innanzi tutto: cosa differenzia gli uno contro uno dei "piccoli", degli "esterni" e dei "lunghi"?
    In difesa..distanza da canestro; contatto con fronte o dorso del corpo
    In attacco uguale per tutti..è diverso il passaggio (spazi diversi)..per le guardie, l'abilità nel palleggio può mascherare le difficoltà per i centri la stessa abilità non maschera i problemi
    Uno contro uno senza palla : diverso per ruoli (spazi diversi)
    Uno contro uno: mille soluzioni
    Opzioni..un palleggio per concludere,se c'è qualcuno che può servire da "appoggio"", puoi passare e farti passare di nuovo. Da apprezzare la limitazione del numero dei palleggi..il passaggio dentro-fuori ed il gioco senza palla spalle al canestro..la ricezione e il gioco 1c1 spalle al canestro
    Passare...costruire l'idea motoria di "passaggio perfetto" (John Wooden dice: ".... i cattivi passaggi fanno perdere la palla, fanno perdere la fiducia, fanno perdere le partite!!!") passare con rapidità "vicino" o "attraverso" il difensore, piuttosto che sopra o attorno se si ha la palla a destra, tenere avanzata la gamba sinistra, e viceversa (piede perno) passare con sicurezza (modulazione)...passare scegliendo buoni angoli ..mirare al bersaglio, al vero bersaglio, non genericamente all'uomo.. imparare a capire il tempo di chi riceve e di chi passa, simultaneamente; la responsabilità è comune!
    Ricevere.. lavorare per smarcarsi, non reclamare la palla da fermi..mostrare un "bel" bersaglio: mani sopra la vita, dita distese ma non rigide, palmo della mano (di UNA MANO, quella dal lato dove non c'è il difensore) rivolto verso la palla (perpendicolare, quindi, alla traiettoria del passaggio) e perciò verso chi passa guardare la palla fino a che non arriva nelle mani andare incontro alla palla: con la mano "bersaglio" la si blocca, con l'altra la si avvolge, proteggendola, non fare o tentare qualcosa (tirare, passare o palleggiare) prima di avere con certezza il pallone tra le mani.

    (Gina)



    Parole In Musica

    paola-pesco


    un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto
    poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto.

    sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte
    ma quando vide la luna uscire da una nuvola
    gli sembrò più dolce anche la morte

    guardò negli occhi la ragazza, quegli occhi verdi come il mare
    poi all'improvviso uscì una lacrima e lui credette di affogare.

    Te voglio bene assaje
    ma tanto tanto bene sai



    (Lussy)



    ... PARLIAMO DI ...


    TELEGONIA


    La Telegonia (in greco Τηλεγόνεια) è un antico poema epico greco andato perduto. Faceva parte del Ciclo Troiano, che raccontava in versi l'intera storia della guerra di Troia. Le vicende trattate dalla Telegonia vengono cronologicamente dopo quelle dell'Odissea e si tratta della parte conclusiva del Ciclo Troiano. Il poema è stato talvolta attribuito da fonti antiche a Cinetone di Sparta, ma una fonte sostiene invece che sia stato sottratto a Museo da Eugammone di Cirene. Si componeva di due libri di versi scritti in esametri dattilici. La Telegonia si compone di due episodi distinti: il viaggio di Odisseo in Tesprozia e la storia di Telegono. Probabilmente ognuno dei due libri del poema si riferiva ad uno di questi due episodi. Nelle attuali edizioni critiche della Telegonia sopravvivono soltanto due versi del testo originale. Per conoscerne la trama dipendiamo quindi quasi completamente da un riassunto del Ciclo Troiano contenuto nella Crestomazia scritta da un oscuro Proclo (che forse potrebbe essere identificato con il grammatico del II secolo Eutichio Proclo). Poche altre fonti forniscono indicazioni sull'intreccio del poema.

    Il poema si apre dopo il ritorno di Odisseo alla sua casa ad Itaca e "l'uccisione dei Proci" (in greco μνηστηροφονία), che avviene al termine dell' Odissea. I Proci morti vengono sepolti ed Odisseo compie dei sacrifici alle Ninfe . Compie quindi un viaggio in Elide, dove fa visita ad un personaggio altrimenti sconosciuto, Polisseno, che gli dona una coppa su cui è raffigurata la storia di Trofonio. Odisseo torna ad Itaca e parte quindi per la Tesprozia .
    Qui ha una storia d'amore con la regina dei Tesproti Callidice che gli dà un figlio, Polipete. Odisseo combatte dalla parte dei Tesproti nella guerra contro i loro vicini Brigi; anche gli dei prendono parte alla guerra, ma alla fine Callidice viene uccisa in battaglia ed Odisseo torna ad Itaca. Nel frattempo si viene a sapere che Circe, con cui Odisseo aveva avuto una storia d'amore di un anno, gli aveva dato a sua volta un figlio, Telegono (in greco Τηλέγονος ), cresciuto sull'isola della madre, Eea. Dietro consiglio della dea Atena Circe gli rivela il nome di suo padre e perché possa difendersi gli dona una bellissima lancia, che sulla punta ha il pungiglione velenoso di una razza ed è stata forgiata dal dio Efesto: lo manda quindi, così equipaggiato, in cerca di Odisseo.

    TELEGONO



    Così come aveva vaticinato Tiresia fu parricida inconsapevolmente. Telegono aveva saputo dalla madre Circe di essere figlio di Ulisse, allora il giovane volendo conoscere il padre, si imbarcò alla sua ricerca. Approdato a Itaca, Telegono per sfamare l'equipaggio incominciò a razziare la campagna e le mandrie. Ulisse intervenne a difendere i suoi beni, ma Telegono lo ferì con una lancia dalla punta avvelenata. Ulisse morente ricordando la predizione di Tiresia si fece condurre davanti lo straniero e così ebbe la spiegazione del tragico evento. Atena, accorsa inutilmente in aiuto del suo protetto, non poté fare altro che confortarlo e convincerlo ad arrendersi ai voleri del Fato. Telegono riconosciuto il padre, lo pianse a lungo e tornò da Circe insieme a Penelope, portandosi dietro il cadavere, e lì sposò Penelope.

    (Gabry)



    Gossip della settimana – da Belen Rodriguez e Stefano De Martino alla Barbie umana

    gs

    GOSSIP DELLA SETTIMANA – Dopo l’annuncio della settimana scorsa persiste l’attenzione sulla storia d’amore tra Belen Rodriguez e Stefano de Martino.
    Ormai i due non si nascondono più e lo testimoniano le innumerevoli foto che li ritraggono insieme. Ecco dunque che su tutti i maggiori portali di gossip sbucano come funghi le prime foto del loro flirt.
    Mentre tutti si esprimono sulla rottura tra Belen Rodriguez e Fabrizio Corona, circola la voce secondo cui tra la showgirl sudamericana e il ballerino di Amici sia già finita e nel frattempo Maria De Filippi piange.
    Come accennavamo questo flirt ha suscitato parecchio scalpore, in modo particolare sul palcoscenico del talent show canoro: Amici. Qui, Rudy Zerbi, solitamente ben disposto nei confronti della Rodriguez, si è mostrato un pò distante nel corso dell’ultimo appuntamento serale.
    Anzi, è quasi sembrato che Zerbi ce l’avesse con la Rodriguez per la sua storia con De Martino. Ma non è solo Zerbi ad essere rimasto perplesso.
    Ecco quindi che anche Selvaggia Lucarelli interviene per dire la sua e accusare, ancora una volta, la Rodriguez di essere una sfasciafamiglie. La presentatrice infatti non ha mai guardato in faccia a nessuno in faccende di cuore.
    Questa volta però potrebbe aver puntato sul fidanzato sbagliato, dal momento che Emma Marrone è un personaggio molto amato e c’è il rischio che questa love story le si ritorca contro.
    Nel frattempo qualche nuova da un’ex isolana: Aida Yepisca afferma che in Spagna ha dovuto abbandonare il lavoro perché la odiavano tutti. Nell’edizione spagnola dell’Isola infatti la showgirl era apparsa come la cattiva della situazione
    Ora passiamo al caso di Valeria Lukyanova, una specie di barbie umana grazie alla chirurgia plastica.
    La donna, sottopostasi a una serie di operazioni e ritocchi, ha l’aspetto delle barbie con cui giocavamo da piccole. La Lukyanova però è arrabbiata con chi la critica senza sapere quanto lavoro le sia costato e le costi ancora mantenere questo aspetto. Nessuno infatti ha prestato attenzione al suo blog dove la giovane afferma di essere una provetta cantante dalla vita sobria e morigerata.
    Dai lidi di Uomini e Donne invece Tara Gabrieletto devo rassicurare tutti sul fatto che Cristian Galella non porti cotone nelle mutande. La precisazione è necessaria a seguito della segnalazione di un blog in cui si facevano alcune osservazioni poco lusinghiere sulle parti intime di Galella.
    Sempre dal salotto di Canale 5 Giorgia Lucini denuncia l’invidia su di lei e Manfredi. Dalla sua pagina Facebook la donna sputa veleno sulle persone che malignano alle sue spalle.


    (Lussy)



    ...LA NATURA SULL'ISOLA ...


    L'ELIOTROPIO, fior di vaniglia


    Introdotto in Europa nel 1735, con il nome fior di vaniglia, si intende una pianta, l'Heliotropium arborescens, piccolo arbusto originario del Perù, i cui piccoli fiori di colore viola profondo emanano un intenso aroma, che ricorda la vaniglia, le ciliegie, le crostate alla marmellata, insomma un profumo goloso emanato da dei fiori bellissimi. Questa piccola pianta viene coltivata come una perenne nelle zone più calde della penisola, e spesso come una annuale nelle zone con inverni più freddi. In genere produce un piccolo arbusto, alto al massimo 35-55 cm, con grandi foglie rugose e ruvide, di colore verde scuro, speso con la pagina inferiore violacea, quasi nera; per tutta la bella stagione produce all'apice dei rametti grandi corimbi di fiorellini viola scuro, molto profumati; esistono varietà ibride e cultivar, anche con fiori bianchi, con lo stesso identico profumo. Al genere heliotropium appartengono circa duecentocinquanta specie di piante, diffuse in gran parte delle zone temperate del pianeta; Questa pianta viene spesso coltivata in panieri appesi, per meglio godere del profumo dei fiori.
    Molte specie di eliotropio sono particolarmente amate dalle farfalle, sono quindi decisamente adatte nei giardini fioriti dove si intende favorire la presenza di tali insetti. La maggior parte degli eliotropi sono fortemente tossici, e sembra che alcune specie di farfalle prelevino il profumo dei fiori di eliotropio per profumare anch'esse e minacciare i nemici naturali come se fossero esse stesse degli eliotropi, quindi tossici, e quindi immangiabili.

    Il nome eliotropio deriva dal latino, e significa in pratica girasole: le spighe floreali di eliotropio nel corso della giornata si spostano per seguire l'andamento del sole, proprio come accade al girasole (helianthus annuus). Il nome comune inglese è turnsole, ad indicare ancora una volta questo particolare comportamento della pianta. Anticamente le specie di eliotropio presenti in Europa venivano utilizzate per estrarne l'olio profumato, ed anche come tinture ed anche una specie di colorante alimentare, tipo lo zafferano. In alcuni posti, alcune varietà di Eliotropio sono utilizzate nell'industria profumiera, grazie al sentore piacevolissimo

    Eliotropo, secondo il linguaggio dei maghi fa scoprire la verità. Nel linguaggio dei fiori significa devozione. Coltivato in giardino si dice che stimoli l'ambizione, spingendo al successo e all'affermazione in campo professionale.

    (Gabry)



    POESIE DI STAGIONE


    APRILE pittore

    Così aprile in un giorno
    m'ha dipinto il giardino:
    di bianco calce tutto il muro intorno,
    e tutto il cielo del più bel turchino.
    Di verde non ha fatto economia.
    Or tutto è verde in questa terricciuola
    che sembra l'orto della Poesia.
    Che chiasso di colori in ogni aiuola,
    e quanti fiori, quanta fantasiadi blu,
    di rossi, di celesti e viola!
    C'è un fior per tutti in questo mio giardino!


    (Renzo Pezzani)




    LA SERA SULLL’ISOLA


    Quattro chiacchiere in allegria


    Parliamo spesso della nostra Isola Felice dscrivendola come una grande famiglia, come il luogo di ritrovo sereno di tanti amici. Allora volevamo rendere noto a tutti che tutte le sere, dopo le 20,30 ci riuniamo in questo luogo per trascorrere in serenità e divertimento le nostre serate. Approfittiamo allora del nostro giornale per informanre tutti dell’argomento con cui ci divertiremo la sera.. vi aspettiamo tutti tutti tutti e, se avete argomenti da proporre per la sera, mandate un mp a Lussy ...
    SERATE DI PRIMAVERA …
    L’inverno oramai sta andando via. Le ombre della sera tardano ad arrivare sempre più e le notti da fredde e silenziose pian piano portano con se temperature e luci delle giornate che volgono al bel tempo. La nostra isoletta ,e più specificatamente questo angolo si trasforma in un colorato giardino, immaginate fiori colorati, un grande telo disteso su di un prato, un’altalena che dondola e dalla mansarda osserviamo ed ascoltiamo la natura che lentamente si risveglia . Ci incontriamo ogni sera per scoprire insieme il piacere di conoscere ed emozionarci insieme, di divertirci a veder crescere conoscenze che giorno dopo giorno sono sempre più amicizie consolidate e reali …

    STASERA PARLEREMO DI ...



    ... I COLORI DELLA PRIMAVERA ...



    (La redazione)



    ... FOTO E IMMAGINI DAL WEB ...


    ... Il giornale non poteva prescindere da quella che è una usanza che ha unito generazioni intere. Chi di noi non ha almeno una volta passato ore alla ricerca di immagini da inviare alle persone care? Quante volte ci siamo trovati nel bar del luogo di vacanza con una pila di cartoline da mandare alla famiglia, ai parenti, ad amici e conoscenti … ebbene in questo nostro luogo di sogno, dalla nostra isola felice, ci piace raccogliere cartoline dal mondo e pubblicarle sul nostro giornale e, in questo modo sognare insieme guardando quelle immagini di luoghi da sogno del nostro meraviglioso pianeta ...

    (La redazione)





    scatto di Stefano Quirini

     
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    Ciao Gabry, grazie e buon inizio settimana

     
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    buona serata e felice settimana a tutti :36_1_9.gif: :germhello.gif: :germhello.gif:
     
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