Erica Mou, pseudonimo di Erica Musci (Bisceglie, 6 aprile 1990), è una cantautrice italiana.
Biografia
Dopo aver frequentato il liceo scientifico, si iscrive alla facoltà di Lettere; nel frattempo si dedica alla musica, formando "Le ombre anomale", un complesso di quattro ragazze ed incidendo nel 2007 un album che non viene pubblicato. Inizia l'attività musicale professionista nel 2008 e nel 2009 pubblica il suo album di debutto, Bacio ancora le ferite, inciso per la casa discografica Auand Records di Marco Valente, specializzata in genere in dischi jazz; il disco contiene tutti brani di cui la Mou è autrice, tranne la cover di Pensiero stupendo, il successo di Patty Pravo scritto da Oscar Prudente e Ivano Fossati. Tramite Red Ronnie (che la definisce "il futuro della musica italiana"), entra in contatto con Caterina Caselli, che le propone un contratto discografico con la sua etichetta, la Sugar Music. Nel 2011, anticipato dal singolo Giungla, pubblica il suo secondo album, È, in cui è inclusa la canzone Oltre, inserita da Roberta Torre nella colonna sonora del suo film I baci mai dati, ed una cover di Don't Stop, il celebre successo dei Fleetwood Mac (la versione della Mou viene scelta per uno spot pubblicitario dell'ENI); un altro brano, La neve sul mare, è stato inserito nell'antologia La leva cantautorale degli anni zero, curata dal MEI e dal Club Tenco. La produzione dell'album è curata da Valgeir Sigurðsson, collaboratore di Björk. Nello stesso anno effettua anche un tour negli Stati Uniti, e si classifica al secondo posto nel sondaggio del quotidiano Repubblica sul personaggio pugliese dell'anno; vince inoltre il premio del MEI come "Talento dell'anno", il Premio XL "Nuova Musica Italiana" e il Premio Mei "Miglior Tour". Pur essendo inclusa tra i candidati al Premio Tenco come miglior album d'esordio per È, viene poi squalificata quando l'organizzazione viene a conoscenza del suo vero primo album, del 2009. Dopo aver superato la selezione di Sanremo Social, partecipa al Festival di Sanremo 2012 nella sezione "Giovani" con il brano di cui è autrice Nella vasca da bagno del tempo, con cui si posiziona seconda nella classifica finale, alle spalle di Alessandro Casillo. Tuttavia le vengono conferiti sia il Premio della Critica Mia Martini sia il Premio della Sala Stampa Radio e Tv sezione Giovani.
Discografia
Album
2009 - Bacio ancora le ferite (Auand Records) 2011 - È (Sugar Music)
Singoli
2011 - Giungla 2011 - Nella vasca da bagno del tempo
Antologie
2011 - La leva cantautorale degli anni zero (Ala Bianca; Erica Mou è presente con il brano La neve sul mare)
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Bacio ancora le ferite
Bacio Ancora Le Ferite è l’album d’esordio di Erica Mou, una giovanissima cantautrice della provincia di Bari dotata di una voce vellutata e dall’accento intrigante. Negli ultimi due anni si è fatta conoscere dal pubblico vincendo svariati concorsi, ma soprattutto grazie alle numerose esibizioni live, tra cui l’apertura della data barese di Carmen Consoli lo scorso Novembre. Il disco, prodotto dalla Auand, etichetta già affermata nell’ambito jazz, presenta arrangiamenti variegati: si va dalle melodie puramente acustiche di “E’” ed “Oltre”, alle variazioni jazz dei brani “Domenica”, “Senso” e “La Neve Sul Mare”, con l’aggiunta di ballate più rock come “Lame” e “Dipendenza”; a completare il quadro c’è anche la cover di lusso “Pensiero Stupendo” reinterpretata in una versione molto essenziale, solo voce e chitarra. Estremamente creativa dal punto di vista compositivo, Erica è capace di scrivere testi poetici ed evocativi pur partendo dalla semplicità dei gesti quotidiani; ma la vera forza della giovane artista pugliese sta nella musicalità: nella capacità di indovinare sempre la melodia e di trascinare l’ascoltatore dentro un vortice avvolgente, ora soffice, ora più ritmato, che sicuramente colpisce già dal primo ascolto. È stata spesso accostata ad artisti affermati come Carmen Consoli, Elisa, L’Aura e molti altri, ma in realtà Erica Mou è già padrona di uno stile del tutto personale; e ciò si può notare a partire dai live: infatti, nonostante si accompagni spesso con la sola chitarra acustica, la cantautrice è in grado di creare un sottofondo musicale più ampio e completo, grazie all’uso particolarmente originale che fa dei loop. Con l’aiuto di “strumenti” quali: una bacchetta e un bicchiere, una brocca piena d’acqua, maracas, chitarra e ovviamente la sua stessa voce, registra e mette in loop delle basi e dei cori che crea al momento, e che va poi a modificare durante l’esecuzione del brano. Il risultato è una vera e propria orchestra concentrata in una sola persona. Senza dubbio un’artista da tenere d’occhio.
tracklist 01 È 03:30 02 Oltre 03:15 03 Domenica 03:49 04 E mi 04:32 05 La neve sul mare 03:16 06 Dipendenza 03:20 07 Pensiero stupendo 03:19 08 Sera d'acqua 04:51 09 Senso 03:48 10 Lame 04:05 11 Trentotto 03:10 12 Indietro 05:14
E mi scopro a planare distesa sul tetto del mare E mi scopro distante dal resto E mi perdo nel vento Mi trovo nel tiepido Maggio E mi perdo tra le tue parole Ma non è silenzio di noia Non è silenzio di meraviglia Non è silenzio di quiete Non è silenzio O almeno... E mi scopro a cantare davanti alla luna e alle stelle E mi tendi la mano dal prato E mi sento più grande Mi scosto i capelli dalla fronte Mi sento più forte con te Ma non è silenzio di noia Non è silenzio di meraviglia Non è silenzio d'attesa Non è silenzio Non è imbarazzo Non è uno spazio per i ricordi Non è silenzio da soli Non è silenzio O almeno non mi sembra silenzio E mi scopro a planare Mi sento distante E mi perdo nel vento Mi trovo nel tiepido Maggio E mi perdo tra le tue parole E mi trovo tra le tue parole E mi scopro tra le tue parole E mi scopro te E mi scopro te
A distanza di due anni dal disco d'esordio "Bacio ancora le ferite", e dopo aver partecipato alla colonna sonora del film "I baci mai dati" di Roberta Torre con il brano "Oltre", Erica Mou pubblica il suo nuovo album dal titolo "E'" in uscita domani, martedì 8 marzo. L'album, prodotto da Valgeir Sigurðsson (già al lavoro con Bjork) e arrangiato da Mattew Ker, contiene la cover di "Don’t Stop" dei Fletwood Mac e undici brani scritti dalla giovane cantante, alcuni dei quali già inseriti nel disco precedente ("E'",
1. Oltre 2. Giungla 3. Torno A Casa (Lasciami Guardare) 4. Vorrei Dirti Un Sacco Di Cose Adesso 5. La Neve Sul Mare 6. E' 7. Tè 8. Epica 9. Vivere Sul Tuo Collo 10. Harem 11. E Mi 12. Don't Stop
In questa giungla di abitudini, viaggio soltanto con i documentari in tv. In questa giungla di abitudini, credo che con un discorso ben sceneggiato, potrei risolvere tutto. Allora cerco di parlare bene, ma pare sia il mio accento a non andare bene. E vorrei soltanto essere in me.(x2) In questa giungla di abitudini, mi convinco che sia solo un problema mio svegliarmi la mattina spettinata. In questa giungla di abitudini, mi convinco che sia solo un problema mio non comprare il primo vestito che provo in un negozio, che a volte. Sta bene al manichino e non a me (x4) Sta bene al manichino (x2) E vorrei soltanto essere in me. In questa giungla di abitudini, per andare avanti sposto i rami, ma mi tornano in faccia. Servirebbe una maschera di plastica, per ripararsi il volto, riuscire a farsi largo, una maschera che. Sta bene al manichino e non a me (x2) Sta bene al manichino (x2) E vorrei soltanto essere in me. In questa giungla di abitudini, vivo soltanto con i reality In questa giungla di abitudini, credo che con movimenti coreografati, potrei risolvere tutto. Allora cerco di ballare bene, ma pare sia il mio corpo a non andare bene. E vorrei soltanto essere in me (x2) In questa giungla di abitudini, mi convinco che si possa davvero viaggiare aggrappati ad una liana di speranza.
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Torno A Casa (Lasciami Guardare)
Quante ore passano in un'ora senza te. Quante ore passano in un'ora senza te. Ma io passo troppo tempo a pensare al tempo stesso. Io passo troppo tempo a pensare al tempo stesso. E lasciami guardare. Lasciami guardare almeno un pò quello che potrei essere. Vorrei avere occhi colmi di giudizio e di pensieri. Vorrei avere occhi scevri da giudizi e notti insonni. E lasciami guardare. Lasciami guardare almeno un pò quello che vorrei essere. Quante ore passano in un'ora senza te. Quante ore passano in un'ora senza te. Lasciati guardare. Lasciati guardare. Lasciami guardare almeno un pò quello che voglio essere, quello che posso essere.
E' come quando vuoi dormire ma non dovresti farlo e chiudi gli occhi ma le gambe hanno un brivido, un impulso, uno scatto che ti fà svegliare. Così allo stesso modo ti amo ma non dovrei farlo e cerco un movimento brusco che mi faccia svegliare. Ma trovo allora la tua mano sulla mia pancia sazia che mi chiede di non svegliarmi adesso, che mi implora di non svegliarmi anche se dovrei farlo... E' come quando vuoi mangiare ma non dovresti farlo e fissi il piatto di chi ti sta accanto e attendi un invito ad assaggiarne un pò. Così allo stesso modo ti voglio ma non dovrei volerlo e cerco di posare i miei pensieri su qualcosa di diverso. Ma sento allora i tuoi occhi sulle mie guance calde che mi chiedono di voltarmi verso loro e mi implorano di voltarmi ad incontrarli. E se mi volto , non distogli mai lo sguardo, non hai paura del mio sguardo? Non hai vergogna del mio sguardo? Vorrei dirti un sacco di cose, adesso.
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La Neve Sul Mare
Se c'è la neve sul mare se c'è la neve sul mare forse c'è ancora... Si sa che si sa che goccia dopo goccia il vaso trabocca e scoppi per scoppi per addizione di mali che non vengono soli mai Si sa che si sa che tiro dopo tiro la fune si spezza e scoppi per scoppi per addizione di mali che non vengono soli Cado cado cado come la neve lenta lenta sulle onde ed il sale cado cado senza essere presa ma resto illesa solo per te Si sa che si sa che un altro granello l'asino atterra e scoppi per scoppi per addizione di mali che non vengono soli ma io scoppio per sottrazione di cose cose perdute ma io scoppio per sottrazione di te sottrazione di te Cado cado cado come la neve lenta lenta sulle onde ed il sale cado cado senza essere presa ma resto illesa solo per te Cado cado cado come una stella svelta svelta sui fondali di pietra Cado cado e rimango ferita ma resto in vita solo per te ma io scoppio per sottrazione di cose cose perdute ma io scoppio per sottrazione di te sottrazione di te Se c'è la neve sul mare se c'è la neve sul mare forse c'è ancora speranza per me
Stendimi le parole che non ti ho detto mai Che non ho mai imbevuto nel tè come questi pantaloni vecchi che si portano così come le stagioni portano così con se la verità hai confini del tempo Non svegliare, non svegliare l'inverno che va in letargo d'estate Non svegliare, non svegliare l'inverno che va in letargo d'estate Stirami le parole che non ti ho detto mai che non ho mai macchiato con la candeggina come queste camice vecchie che si usano così che si usano così come le stagioni portano così con se la verità hai confini del tempo Non svegliare non svegliare l'inverno che va in letargo d'estate che strano Non svegliare non svegliare l'inverno che va in letargo d'estate che strano Non svegliare non svegliare l'inverno che va in letargo d'estate che strano Non svegliare non svegliare l'inverno che va in letargo d'estate che strano
Non credo sia il tallone la parte più debole di me non credo sia il tallone la più vulnerabile che spesso sporco e r uvido e talmente attaccato al suolo come le mie parole che non volano Tira pure scariche di frecce sui miei piedi Tira pure scariche di frecce sui miei piedi poi non così veloci Mia madre per immergermi nel fiume mi tenne per il cuore lasciò asciutto solo solo il mio cuore L'ira funesta non mi ha portato in guerra ma solo a una finestra a pensare che Mia madre per immergermi nel fiume mi tenne per il cuore lasciò asciutto solo solo il mio cuore Tira pure scariche di frecce sui miei piedi poi non così veloci tira pure Sarebbe stato meglio annegare nello stige tira pure Sarebbe stato meglio annegare nello stige delle mia paure grigie Sarebbe stato meglio annegare nello stige tira pure Sarebbe stato meglio annegare nello stige delle mia paure grigie (x 8 volte)
Vorrei vivere sul tuo collo riparandomi sotto l'orecchio aspettando che spiova riparandomi sotto il mento quando il sole brucia. Vorrei vivere sul tuo collo sfidando fisica e morale lavandomi nel tuo sudore. D'estate berrei un sorso di lacrima sdraiata sull'amaca di un boccolo scomposto sull'amaca di un boccolo scomposto da cui tentare di pescare con una fibra sfilata ad un maglione il neo sulla tua spalla. Vorrei vivere sul tuo collo scavalcherei il pomo d'Adamo per esplorarlo tutto. D'inverno scierei sotto la sciarpa sulla tua vena gonfia quando gridi sulla tua vena gonfia quando ridi E quando dormi vorrei dormire con te dondolandomi tra i tuoi respiri. Quando dormi vorrei dormire con te
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Harem
Come se le mie dita fossero grano da mietere, come se le mie mani fossero rami da scuotere, ma non ho portato frutti con me o me ne hanno insegnato, viaggio leggera al contrario di come sono nella vita come se dovessi per forza collezionare pregi per dormire in questo harem in questo harem di sguardi uguali. Farmi ogni giorno più bella per essere scelta, ogni giorno più sveglia per farmi notare, grata e indifesa, grata anche solo per la concessione dell'attesa come se dovessi per forza collezionare pregi per dormire in questo harem in questo harem come se dovessi, come se, per forza collezionare pregi come se, per dormire in questo harem in questo harem di sguardi soli. Questo harem, questo harem, questo harem, questo harem...
If you wake up and don't wanna smile, If it takes just a little while, Open your eyes and look at the day, You'll see things in a different way. Don't stop, thinking about tomorrow, Don't stop, it will soon be here, It'll be here, better than before, Yesterday is gone. Why not think about times to come, And not about the things that you've done, If your life was bad to you, Just think what tomorrow will do. Don't stop, thinking about tomorrow, Don't stop, it will soon be here, It'll be here, better than before, Yesterday's gone, yesterday's gone. All I want is to see you smile, If it takes just a little while, I know you don't believe that it's true, I never meant any harm to you. Don't stop, thinking about tomorrow, Don't stop, it will soon be here, It'll be here, better than before, Yesterday's gone, yesterday's gone. Yesterday's gone, yesterday's gone, yesterday's gone, yesterday! Don't stop, thinking about tomorrow!
Dall'ultimo film di Papaleo "Una piccola impresa meridionale"
(ANSA) - In concomitanza con l'uscita nelle sale di "Una piccola impresa meridionale", il nuovo film di Rocco Papaleo, arriva su tutte le piattaforme online il nuovo EP di Erica Mou "Dove cadono i fulmini", titolo del brano portante della colonna sonora della pellicola. L'EP, già disponibile negli store digitali e sulle piattaforme di streaming, contiene "Dove cadono i fulmini", nella sua versione album e in quella acustica inserita nel film, e "Affondo", brano prodotto da Andro ID dei Negramaro.
Erica Mou: «Che bello baciare Scamarcio» Se avete visto Una piccola impresa meridionale, non vi sarà passato «inorecchiato»: Dove cadono i fulmini è il brano protagonista del nuovo film di Papaleo, un pezzo che ti continua a martellare in testa per giorni. E di cui il regista ha anche diretto il videoclip, che ha permesso a Erica di realizzare un sogno
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Nella colonna sonora della commedia Una Piccola Impresa Meridionale di Rocco Papaleo, tra improvvisazioni jazz e brani cantati dagli attori Scamarcio e Bobulova, c’è una canzone, che è speciale per tanti motivi. Parliamo di Dove Cadono i Fulmini, di Erica Mou: il pezzo - in rotazione anche nelle radio - è un estratto dall’album Contro le Onde, uscito nel maggio 2013 ed è stato inserito anche nel nuovo Ep che contiene la versione classica di Dove cadono i fulmini, più quella acustica del film e Affondi, un brano che la cantante pugliese aveva scritto con Andrea Mariano dei Negramaro e che era rimasto fuori dal disco. Nonostante i suoi 23 anni, Erica ha alle spalle tre dischi (Contro le onde è il quarto), una partecipazione a Sanremo nel 2012, il Concerto del Primo Maggio, i Wind Music Awards, Heineken Jammin’Festival, MTV Days. Oltre a più di 100 date live in Italia e concerti in Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria (per lo Sziget Festival), negli Stati Uniti (per l'Hit Week Festival). Presentando il film, il regista Papaleo ha spiegato che la pellicola, in sala dal 17 ottobre, era completa, ma sembrava mancasse un momento di sospensione prima del finale. L’ascolto del brano di Erica Mou è stato l’illuminazione: «Recuperiamo materiale girato e creiamo spazio per Dove cadono i fulmini». E così, Erica Mou può anche «vantare» che un film sia stato allungato apposta per ospitare il suo brano.
Che cosa le è piaciuto di più di Una Piccola Impresa Meridionale?
«Ho apprezzato che i personaggi fossero tutti importanti per la storia e che nessuno si innamorasse. C’è un amore molto più grande che pervade il film, un affetto di familiarità molto forte».
Il brano Dove cadono i fulmini che valore ha per lei?
«È un viaggio, con un bagaglio fisicamente molto leggero ma molto ingombrante emotivamente».
Anche se è stata inserita dopo nel film, si adatta alla perfezione alla storia.
«Questo è il sogno di ogni musicista: quando si compone una canzone, lo si fa pensando ad una situazione personale e l’ambizione è quella che possa diventare propria per qualcun altro». Quale personaggio del film l’ha colpita di più?
«Ho amato in modo particolare la figura del padre, mi commuove perché mi sembra il personaggio che Rocco ha descritto con più intimità, anche nel rapporto con il figlio (Artù "il Cornuto"/Scamarcio, ndr), che poi è universale: è quello che tutti noi figli che abbiamo voluto fare un mestiere convenzionale abbiamo con i genitori, che sono dalla nostra parte, in un modo tutto particolare».
Quindi l’ha percepito in modo autobiografico?
«Ho solo 23 anni e non sono ancora affrancata dai miei genitori: sento che tutti "questi passi che non lasciano orme" sono stati voluti anche da loro, in qualche modo mi hanno indirizzato, nonostante siano due insegnanti e io abbia detto "Voglio fare la cantante". Vivo ancora con la paura di poterli deludere ma a anche nella consapevolezza che loro non hanno questa paura». In Basilicata Coast to Coast il suo collega Max Gazzè, con un ruolo particolare, «il muto»: a le sarebbe piaciuto?
«Molto: per me è stata una vittoria fare l’attrice del mio videoclip. Rocco (Papaleo, ndr) scherzava dicendo che sono adatta ai film muti».
Ecco, parliamo del videoclip.
«Il regista è stato appunto Rocco Papaleo e abbiamo girato delle scene nuove, senza i soliti "ricicli" del film. Rocco ha coinvolto Riccardo Scamarcio e così nella clip lo bacio, che è un sogno dell’adolescenza…devo dire che non mi sono pentita affatto! (ride, ndr)».
Farebbe l'attrice?
«Ora non ne sarei in grado, cantare è una cosa ben diversa dall'interpretare. Il videoclip è una via di mezzo, è un gioco bellissimo, ma non s'impara a recitare dall’oggi al domani».
fonte: vanityfair.it
Erica Mou torna a scalare le classifiche della musica indipendente Terza piazza nella Indie Music Like per il brano Dove Cadono i Fulmini
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La cantautrice biscegliese Erica Mou torna a scalare le classifiche nazionali della musica indipendente.
Dopo la vittoria assoluta di Nesli, la nutrita squadra hip-hop nei Top 20 della Indie Music Like vede oltre a lui Emis Killa, Salmo, Rancore e Dj Mike. La conferma di Erica Mou, Massimo Volume, Zibba, Calibro 35 e il ritorno degli Stylophonic con Samuel dei Subsonic. Fra i grandi De Gregori, Pacifico, Elisa, Malika Ayane, Negramaro, Modà, Massimo Priviero, Paolo Belli. Tornano i redividi Dhamm e salgono i micidiali cocKoo!
Nella classifica n. 301, troviamo tra le 200 posizioni,oltre 150 nuove entrate, segnale di una produzione ricchissima di singoli da parte degli artisti indipendenti ed emergenti a favore della nuova musica italiana, tantissimi altri brani e molti altri nomi tutti da scoprire della nuova musica italiana, indipendente ed emergente nella playlist di gradimento del mondo radiofonico Web e Fm.
In particolare Erica Mou, al momento, è già arrivata ad occupare la terza piazza della classifica con il brano "Dove cadono i fulmini" (edizioni Sugar).
Sono moltissime le radio Fm e Web, i siti e i blog che segnalano le loro playlist e le loro canzoni indies preferite. E si sono oramai moltiplicate le segnalazioni di uscite da parte di tutti gli operatori del settore che danno ogni indicazione utile. Crescono anche i media che vogliono diffondere la classifica di gradimento: infatti sono già oltre 250 le radio che trasmettono la classifica, e si inseriranno fin da subito diversi format radiofonici come Suoni all’alba, Tutti i topi vogliono ballare ed altri. Ed i grandi network, radio e tv, vedono nella Indie Music Like un indicatore di tendenza per le proprie scelte di palinsesto musicale.