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  1. tomiva57
     
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    afterhours


    Afterhours



    Gli Afterhours sono una band indie rock italiana, formatasi a Milano nella seconda metà degli anni ottanta.
    L'attuale formazione è composta da Manuel Agnelli, leader e voce del gruppo, Giorgio Prette (batteria), Giorgio Ciccarelli (chitarra e tastiere), Roberto Dell'Era (basso), Rodrigo D'Erasmo (violino) e Xabier Iriondo (chitarra).


    Storia del gruppo

    Gli esordi

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    Agnelli durante un concerto alla Spezia


    Gli Afterhours nascono ufficialmente nel 1986 da un'idea di Manuel Agnelli. Oltre a lui la formazione era composta da Paolo Cantù alla chitarra (precedentemente chitarrista dal gruppo industrial Tasaday), Lorenzo Olgiati al basso, Alessandro Pelizzari alla batteria, poi sostituito da Max Donna. Il nome del gruppo voleva essere un omaggio ai Velvet Underground di Lou Reed, autori della canzone omonima. L'esordio avviene con il 45 giri My bit boy del 1987, seguito, un anno più tardi, dall'LP All the Good Children Go to Hell entrambi prodotti e diffusi dalla Toast Records. L'album, interamente scritto da Agnelli, venne presentato a Torino nei primi di luglio con un concerto al parco della Pellerina tenuto insieme a due gruppi compagni di etichetta, gli Statuto e i Powerillusi.
    Il 1990 è un anno importante per la band, a cominciare dal cambio di etichetta: gli Afterhours passano dalla Toast Records alla Vox Pop. Nello stesso anno il gruppo partecipa all'album tributo ai Joy Division edito dalla Vox Pop Something about Joy Division con la rilettura della canzone Shadowplay, reinterpretata in chiave acustica. Ma soprattutto il 1990 è l'anno del primo album: During Christine's Sleep, caratterizzato da atmosfere introspettive e sofferte, in un gioco di chiaroscuri che comunque non disdegnano determinati passaggi ruvidi.
    Dopo il mini LP Cocaine Head del 1992, primo lavoro con Giorgio Prette alla batteria e che vede la presenza di Cesare Malfatti alla chitarra, gli Afterhours ritornano in studio per registrare l'album Pop Kills Your Soul che vedrà la luce nel 1993. Alcune tracce saranno riprese, tradotte ed incluse nel successivo album intitolato Germi), primo disco in italiano della band.
    Nel 1995 gli Afterhours cantano per la prima volta in italiano, proponendo una interpretazione di Mio fratello è figlio unico, inclusa nel disco tributo a Rino Gaetano (e successivamente nel loro successivo album Germi), alla quale segue La canzone popolare per l'album tributo a Ivano Fossati.

    La svolta

    È proprio con l'album Germi del 1995, il primo cantato in italiano, che emergono chiaramente le caratteristiche tipiche che faranno la fortuna della band: suono diretto, talvolta con inaspettate aperture melodiche, talvolta squisitamente punk, ispirazioni noise, psichedeliche, post-punk e post-grunge, ma anche extra-musicali con elementi burroughsiani e dadaisti, liriche anarchiche, a volte sarcastiche, beffarde e sensuali. È un album molto sperimentale e dirompente, dove l'uso del cut-up alla Burroughs viene usato forse in modo più massiccio.
    Intanto arriva la consacrazione definitiva degli Afterhours quando Mina inserisce nel suo album Leggera una reinterpretazione di Dentro Marilyn dell'album Germi, reintitolata Tre volte dentro me.
    A distanza di due anni, la band produce quello che molti considerano il loro capolavoro: Hai paura del buio? (1997) è un lavoro più eclettico di Germi. In esso converge la furia hardcore (Lasciami leccare l'adrenalina e soprattutto Dea) il pop melodico (Voglio una pelle splendida), la sperimentazione (gli strumentali), il grunge deciso di Male di miele, l'hard rock (Veleno), le provocazioni di Come vorrei, gli accenni di space rock (l'inizio di Elymania) e ballate acustiche molto sui generis (Simbiosi). In mezzo anche tante distorsioni psichedeliche. Ogni canzone contribuisce a creare un insieme unitario di grande impatto. Dopo questo album, il bassista Alessandro Zerilli abbandona il gruppo.
    Passano altri due anni, ed è la volta di Non è per sempre (1999) che cambia notevolmente direzione rispetto ai due album precedenti. Il suono è meno ruvido e aggressivo, più ricercato con l'ingresso in pianta stabile dei violini di Dario Ciffo. Fra i brani più rappresentativi dell'album vi sono Milano circonvallazione esterna (che ricorda Frankie Teardrop dei Suicide), La verità che ricordavo (il pezzo più violento dell'album), Non si esce vivi dagli anni '80 (sorta di anthem generazionale), L'inutilità della puntualità (ancora un pezzo ironico e anticonvenzionale), Cose semplici e banali (che fa riferimento alla poesia crepuscolare, ma solo nel titolo), accompagnati da ballad come la title-track e Baby fiducia il tutto immerso in un contesto melodico ed impalpabile.


    Il Tora! Tora! e l'addio di Iriondo

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    Giorgio Prette

    Dopo Non è per sempre, Manuel Agnelli ha modo di dedicarsi a vari progetti sia editoriali (Il meraviglioso tubetto) che musicali (collaborazione con Emidio Clementi, leader dei Massimo Volume nel progetto Gli agnelli clementi). Nel 2001 esce il doppio live Siam tre piccoli porcellin con un cd elettrico ed uno acustico registrato nei teatri, che contiene anche l'inedito La sinfonia dei topi; viene inaugurato poi il progetto "Tora! Tora!", festival itinerante che riunisce il meglio della scena alternative italiana (progetto applaudito anche dal creatore del Lollapalooza, il Perry Farrell dei Jane's Addiction/Porno for Pyros). Ma l'anno dopo arriva una svolta, anche se in negativo: Xabier Iriondo, chitarrista ed elemento importantissimo per la band, che aveva contribuito notevolmente soprattutto per le bizzarrìe dei primi due album in italiano, lascia per dedicarsi ad altri progetti, come i Six Minute War Madness e gli A Short Apnea.
    E con l'uscita nel 2002 di Quello che non c'è il sound degli Afterhours cambia e si evolve ancora, soprattutto per la mancanza di Xabier Iriondo, che il gruppo decide di non rimpiazzare con un nuovo membro ufficiale ma con un turnista a tempo pieno: Giorgio Ciccarelli, leader dei Sux!, altra band dello scenario alternative italiano.
    Ne esce un album ancora più levigato negli arrangiamenti, il suono si fa più intimista, e l'ironia nei testi dei primi album lascia spazio ad un senso di vuoto e di rassegnazione. I violini psichedelici di Dario Ciffo sono onnipresenti e il suono è decisamente più denso. È l'album più cupo nella carriera degli Afterhours (il titolo già la dice lunga): il leitmotiv è la perdita dei valori e l'assenza di punti di riferimento, nonché di ogni speranza, così come espresso da Manuel in un'intervista sul disco. Scompaiono i testi volutamente naif degli esordi, soppiantati da liriche molto personali e disilluse. Non c'è una sola frase di speranza. Tutto è finito, rimane solo una desolazione senza futuro. Manuel rende anche omaggio all'amico Emidio "Mimì" Clementi, con un pezzo (Ritorno a casa) e con un riferimento esplicito nella canzone Bye Bye Bombay. Riferimenti al viaggio in India fatto con Emidio si trovano anche in Varanasi Baby (Varanasi altro non è che Benares, luogo sacro dell'induismo e del buddismo) ed in Bye Bye Bombay.
    L'album, trascinato dal singolo Non sono immaginario, ottiene un clamoroso successo di pubblico e si piazza addirittura al 4º posto nelle classifiche di vendita. Inizia, per il quartetto milanese, un lungo tour che li vedrà affiancati in alcuni casi dai Mercury Rev (nel 2002) e dai Twilight Singers di Greg Dulli (nel 2004), due band alternative americane.
    Nel 2005 esce Ballate per piccole iene. Pubblicato con 4 copertine diverse, risulta essere un successo di pubblico ancor più clamoroso dell'album precedente, dato che si posiziona al 2º posto nelle classifiche. Viene anche pubblicato in versione "export" in lingua inglese col nome di Ballads for Little Hyenas, con l'aggiunta di due pezzi. Nell'album i temi di Quello che non c'è vengono ripresi ed ampliati. Gli Afterhours, confermandosi band che nasce e vive dal vivo, tornano in tour, che li porterà nel 2006 negli Stati Uniti ed in Germania, accompagnati ancora una volta da Greg Dulli (ex Afghan Whigs) e, nella data di Roma del 11/9 al Villaggio Globale, anche da Mark Lanegan (ex Screaming Trees), a testimononianza dell'importanza della band milanese non solo sulla scena italiana. L'album viene consacrato da un world tour che vede impegnati gli Afterhours in diverse date negli Stati Uniti accompagnati dall'ormai amico Greg Dulli.
    Questo album, e questo tour, vedono l'ingresso nel gruppo del cantautore milanese Roberto Dell'Era che nel gruppo suona il basso al posto di Andrea Viti.

    I milanesi ammazzano il sabato e partecipazione al Festival di Sanremo

    Il 9 febbraio del 2007 esce il primo dei due dvd doppi intitolato Non usate precauzioni/fatevi infettare, il quale contiene la prima parte del documentario sulla carriera degli Afterhours dal 1985 al 1997 e la raccolta completa di tutti i videoclip girati dal gruppo dagli esordi fino ad oggi. L'11 maggio esce invece il secondo doppio DVD, Io non tremo, il quale, nella seconda parte del documentario, copre il periodo dal 1997 a oggi e contiene la raccolta completa di 31 apparizioni live amatoriali e non della band dagli esordi ad oggi. Nell'agosto 2007 tramite un comunicato stampa, gli Afterhours annunciano la fine del loro rapporto con la casa discografica che li ha resi celebri, la Mescal, in favore di un nuovo contratto con Universal.
    Il 2 maggio 2008 esce il nuovo album della band, I milanesi ammazzano il sabato, anticipato dall'uscita di un EP abbinato al mensile xL de la Repubblica, Le sessioni ricreative, dove sono incisi brani che fanno da contorno al disco in uscita.
    Il 3 ottobre 2008 esce la loro prima raccolta intitolata Cuori e demoni, 32 brani suddivisi in due cd che ripercorrono l'intera carriera della band di Agnelli (escluso l'ultimo album). Viene inoltre anche realizzata una versione "deluxe" con un dvd con tutti i videoclip realizzati.
    Il 24 ottobre 2008 esce la reissue de I milanesi ammazzano il sabato, che oltre all'album contiene un secondo CD contenente 9 tracce: 5 registrate live all'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare a Milano, 2 all'Auditorium Cavea di Roma, l'inedito Due Di Noi e una reinterpretazione dei Nirvana dal titolo You Know You're Right. Inoltre contiene un booklet con oltre 20 foto inedite del tour 2008.
    Non più sotto contratto Universal nel 2009, a febbraio, partecipano al 59º Festival di Sanremo sotto esplicita richiesta del presentatore Paolo Bonolis. Il brano proposto è Il paese è reale con il quale si aggiudicano il Premio della Critica "Mia Martini". In nessuna compilation della kermesse sanremese è presente il brano eseguito da Manuel e soci all'Ariston. Il pezzo viene infatti pubblicato in esclusiva nell'album Afterhours presentano: Il paese è reale (19 artisti per un paese migliore?) insieme ad altri 18 pezzi inediti scritti per l'occasione da altrettanti artisti della scena alternativa italiana tra cui Paolo Benvegnù, Zen Circus, Dente, Cesare Basile, Il Teatro degli Orrori e gli Zu. La distribuzione è affidata alla catena di negozi FNAC dal 25 febbraio. Durante l'intervista a Bonsai Tv rilasciata nel marzo 2010, Manuel Agnelli spiega come Milano sia ancora viva sotto l'aspetto dell'underground musicale, rendendola nuovamente "reale"; aggiunge anche che la musica è politica, pur chiarendo che "Il paese è reale" sotto questo aspetto è solo un piccolo progetto.
    Ad aprile Enrico Gabrielli comunica l'intenzione di lasciare la band per proseguire a tempo pieno con i Mariposa e i Calibro 35; ufficialmente la collaborazione viene portata a termine il 14 maggio.
    Nel 2009 partecipano al brano Domani 21/04.09 registrato a scopo benefico con i maggiori esponenti della musica italiana sotto il nome di Artisti Uniti Per L'Abruzzo.
    Nel 2008 e suonano anche negli Stati Uniti, dove tornano ad ottobre 2009 per la rassegna Hit Week L.A. insieme ad altri artisti italiani. Dopo il Voglio far qualcosa che serva tour del 2009 che ha visto la band di Manuel Agnelli calcare i più importanti palchi italiani, gli Afterhours affrontano il 2010 con un nuovo e particolare progetto teatrale, che vede gli Afterhours sul palco con lo GnuQuartet e con molti ospiti.

    Ritorno di Iriondo e pubblicazione di Padania

    Nel tour estivo del 2010, dopo anni di lontananza dagli Afterhours, Xabier Iriondo torna a suonare con la sua storica band.
    Durante l'autunno 2010 cominciano le registrazioni per il nuovo album in studio che uscirà nel 2012, brevemente interrotte per suonare in Cina, a Shanghai, ospiti del Commissariato Generale del Governo per l’Expo 2010 per due live, uno dei quali nella Mao Live House.
    Il 29 febbraio 2012 pubblicano un EP dal titolo Meet Some Freaks On Route 66 solo in allegato con il mensile la Repubblica XL, contenente 8 tracce rivisitate e registrate negli Stati Uniti, tra cui un pezzo di Fred Neil, Dolphins, eseguito con i Majakovich.
    Lo stesso giorno ufficializzano la data di pubblicazione e il titolo del decimo album in studio della band che sarà pubblicato il 17 aprile 2012 e che si intitolerà Padania. Il 1 marzo viene pubblicato il brano La tempesta è in arrivo, colonna sonora della serie tv di Sky Cinema Faccia d'angelo, inserito anche nel nuovo album.


    Formazione


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    Manuel Agnelli


    Formazione attuale

    Manuel Agnelli - voce, chitarra e tastiera (1985-presente)
    Xabier Iriondo - chitarra (1992-2001, 2010-presente)
    Giorgio Prette - batteria (1990-presente)
    Giorgio Ciccarelli - chitarra, tastiera (2001-presente)
    Roberto Dell'Era - basso (2005-presente)
    Rodrigo D'Erasmo - violino (2008-presente)

    Membri precedenti

    Roberto Girardi - batteria (1985-1986, 1990 solo per le registrazioni dell'album During Christine's Sleep)
    Paolo Cantù - chitarra (1985-1990)
    Lorenzo Olgiati - basso (1990-1991)
    Paolo Mauri - basso (1989-1991)
    Alessandro Pelizzari - batteria (1986-1990)
    Max Donna - batteria (1990)
    Cesare Malfatti - chitarra (1991 - 1992)
    Davide Rossi - violino (1994-1997)
    Alessandro Zerilli - basso (1991-1997)
    Andrea Viti - basso (1997-2005)
    Dario Ciffo - violino, chitarra (1997-2008)
    Enrico Gabrielli - tastiere, sax, percussioni, flauto traverso, cori, armonica a bocca, xilofono (2006-2009)




    Discografia

    Album

    1988 - All the Good Children Go to Hell (Toast Records)
    1990 - During Christine's Sleep (Vox Pop)
    1993 - Pop Kills Your Soul (Vox Pop)
    1995 - Germi (Vox Pop)
    1997 - Hai paura del buio? (Mescal)
    1999 - Non è per sempre (Mescal)
    2002 - Quello che non c'è (Mescal)
    2005 - Ballate per piccole iene (Mescal)
    2008 - I milanesi ammazzano il sabato (Universal)
    2012 - Padania (Artist First)

    EP

    1991 - Cocaine Head (Vox Pop)
    2008 - Le sessioni ricreative (Universal)
    2012 - Meet Some Freaks On Route 66 in allegato con la Repubblica XL

    Live

    2001 - Siam tre piccoli porcellin (Mescal)

    Raccolte

    2008 - Cuori e demoni (EMI)

    Altro

    2006 - Ballads for Little Hyenas (Mescal)
    2009 - Afterhours presentano: Il paese è reale (19 artisti per un paese migliore?) (Casasonica)
    2009 - Domani 21/04.09 (SugarMusic) insieme ai maggiori esponenti della musica italiana, sotto il nome di Artisti Uniti Per L'Abruzzo
    2009 - Adesso è facile Manuel Agnelli scrive il pezzo eseguito in duetto con Mina.


    Singoli

    1987 - My Bit Boy (Toast Records)
    1995 - Dentro Marilyn (Vox Pop)
    1996 - Ossigeno (Vox Pop)
    1998 - Male di miele (Mescal)
    1998 - Sui giovani d'oggi ci scatarro su (Mescal)
    2000 - La verità che ricordavo (Mescal)
    2000 - Bianca (Mescal)
    2002 - Quello Che Non C'è (Mescal)
    2002 - Sulle labbra (Mescal)
    2003 - La gente sta male (Mescal)
    2004 - Gioia e rivoluzione (Mescal)
    2005 - Ballata per la mia piccola iena (Mescal)
    2008 - È solo febbre (Universal)
    2008 - Pochi istanti nella lavatrice (Universal Records)
    2008 - Riprendere Berlino (Universal Records)
    2008 - Musa di nessuno (Universal Records)
    2009 - Il paese è reale (Casasonica)
    2012 - La tempesta è in arrivo (Artist First)

    DVD

    2007 - Non Usate Precauzioni/Fatevi Infettare (1985-1997) (Virgin-EMI)
    2007 - Io Non Tremo (1997-2006) (Virgin-EMI)


    Videoclip

    Shadowplay
    Ossigeno
    Germi
    Dentro Marilyn
    Voglio una pelle splendida
    Male di miele
    Sui giovani d'oggi ci scatarro
    Non è per sempre
    Baby fiducia
    Bianca
    La verità che ricordavo
    La sinfonia dei topi
    Quello che non c'è
    Non sono immaginario
    Gioia e rivoluzione
    La vedova bianca
    White widow
    È solo febbre
    Pochi istanti nella lavatrice
    Riprendere Berlino
    I milanesi ammazzano il sabato
    Musa di nessuno
    Il paese è reale
    La tempesta è in arrivo


    Premi, riconoscimenti ed eventi

    La rivista italiana Il Mucchio Selvaggio segnala l'EP All the Good Children Go to Hell tra i 10 migliori dischi italiani degli anni ottanta

    Nel 1990:
    la rivista americana Alternative Press segnala disco del mese During Christine's Sleep, album d'esordio degli Afterhours
    Gli Afterhours vengono invitati a rappresentare l'Italia al New Music Seminar di New York

    Nel 1999:
    il 13 maggio esce l'LP Non è per sempre
    11 luglio, durante il tour di Non è per sempre, a Bologna gli Afterhours condividono il palco con i R.E.M. di Michael Stipe

    Nel 2001:
    il 9 febbraio esce l'LP Siam tre piccoli porcellin (live)
    il 24 novembre, Manuel Agnelli viene premiato al M.E.I. di Faenza per il Tora! Tora!! Festival di cui è ideatore e organizzatore
    il 28 novembre, Manuel Agnelli riceve l'Italian Music Award in qualità di miglior produttore italiano

    Nel 2002:
    Il 5 aprile esce l'LP Quello che non c'è
    tra il 10-15 aprile 2002, gli Afterhours realizzano un mini-tour in co-headlining con il gruppo statunitense dei Mercury Rev capitanato da Jonathan Donahue
    ricevono l'Italian Music Award per miglior testo italiano riferito alla canzone Quello che non c'è

    Nel 2004:
    Tra gennaio e febbraio gli Afterhours realizzano un mini-tour con i Twilight Singers di Greg Dulli
    Manuel Agnelli ricopre il ruolo di tastierista per il tour dei Twilight Singers in USA e in Europa
    Il 19 luglio, a Villa Arconati, gli Afterhours condividono il palco con Songs with other strangers, un progetto in cui collaborano: John Parish (PJ Harvey), Hugo Race (ex Bad Seeds), Cesare Basile, Marta Collica, Roberta Castoldi e Giorgia Poli (ex Scisma)
    3 settembre 2004 - esce l'EP Gioia e rivoluzione

    Nel 2005:
    il 15 aprile esce l'LP Ballate per piccole iene
    l'11 settembre gli Afterhours chiudono il tour di Ballate per piccole iene ospitando sul palco del Villaggio Globale a Roma The Gutter Twins, il progetto che vede protagonista i musicisti statunitensi Greg Dulli e Mark Lanegan
    Ballate per piccole iene riceve il PIM come miglior album indipendente italiano

    Nel 2009:
    partecipano al Festival di Sanremo 2009 aggiudicandosi il Premio della Critica "Mia Martini"
    l'8 marzo il videoclip I milanesi ammazzano il sabato viene proiettato all'interno della Cortomobile in occasione del 1º Festival del Cinema in Macchina (Certaldo).


    Da Wikipedia
    foto:udine20.it
    - upload.wikimedia.org
    - ilreferendum.files.wordpress.com


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    Afterhours : è in arrivo la tempesta?



    di Chiara Gagliardi



    I primi mesi del 2012 vedono il ritorno di due gruppi molto noti sulla scena alternativa; insieme ai Verdena, essi formano il tridente italiano della musica rock. Stiamo parlando di Marlene Kuntz e Afterhours, i quali, dopo un silenzio più o meno lungo, tornano a farsi sentire con i nuovi album, in pubblicazione entro aprile 2012.

    .....gli Afterhours, che da sempre si sono distinti per la loro coerenza musicale, tacciono, se non per un breve approdo a Sanremo con Il paese è reale nel 2009: vengono eliminati, ma vincono il premio della critica.

    Come giudicare, quindi, l’improvviso ritorno di due gruppi simili e molto diversi allo stesso tempo? Adesso, Marlene Kuntz e Afterhours sono arrivati alla notorietà; il loro nome viene pronunciato con rispetto sulle scene critiche ed intellettuali, i loro affezionati fan li seguono con tutto l’amore possibile per quella musica vera e catartica che è il rock alternativo, Manuel Agnelli e Cristiano Godano sono ormai affermati. Eppure, il loro ritorno non è all’altezza delle aspettative. I Marlene avevano già deluso con il loro album del 2010, Ricoveri virtuali e sexy solitudini: appaiono sottotono, senza quella convinzione tipica dei primi album, ad eccezione di qualche buon pezzo come “Orizzonti”. E soprattutto, nessuna traccia di grunge o dissonanze. Se si poteva pensare ad un momento di sbando, Canzoni per un figlio, con il quale si sono presentati a Sanremo, non lascia dubbi: poco incisiva e ariosa, l’amara constatazione è che, come si suol dire, “entra da un orecchio ed esce dall’altro”. Un po’ meglio per il gruppo di Agnelli, che propone una collaborazione con Elio Germano, per la fiction “Faccia d’angelo” sulla vita del boss Felice Maniero. Il primo singolo, “La tempesta è in arrivo”, appare cattivo ed arrabbiato: non è male, risulta intenso e sentito, ma piuttosto ripetitivo. Di sicuro, non all’altezza dei lavori precedenti, seppure levigato dalla gioia di sentire finalmente la voce di Manuel dopo tanto tempo. Il loro prossimo lavoro è in uscita il 17 aprile, e presenta l’inquietante titolo Padania; ancora non si capisce come interpretarlo.

    Il successo e la notorietà fanno quindi male? E’ un po’ presto per dirlo, soprattutto prima di ascoltare i due nuovi album al completo. Speriamo che questa partenza moscia non pregiudichi il percorso musicale dei due gruppi: attendiamo una nuova vitalità per i Marlene Kuntz, ci immaginiamo prendere Godano per le spalle e scuoterlo, aspettiamo l’uscita del cd degli Afterhours e vediamo se sono sempre loro. Vedremo se entrambi sapranno mantenere la loro identità e non smentirsi. E speriamo, soprattutto, che non sia in arrivo per loro una tempesta.


    POSTED BY IL REFERENDUM








    Afterhours: il singolo "Padania" dal nuovo album omonimo




    Continuano le anteprime da “Padania”, nuovo album degli Afterhours atteso nei negozi per il prossimo 17 aprile. Dopo l’anticipazione con il video de “La tempesta è in arrivo” e la notizia della prima data del tour 2012 con gli Afghan Whigs al “Rock In Roma” il 7 giugno, la band ha deciso di rilasciare il primo singolo ufficiale.
    Si intitola “Padania” come l’album, sarà in radio dal 30 marzo ed è un’altra amara e scomoda riflessione che unisce il piano politico e personale di chi vive i nostri tempi. Intanto viene svelata anche una versione deluxe dell’album limitata a 1500 copie e numerata che conterrà: una chiavetta USB da 4 GB personalizzata con l’album in digitale e un video esclusivo, un coupon per un ingresso gratuito ad un concerto del Summer Tour 2012, il libretto in formato A4 con i testi, 6 foto inedite in stampe A4 e un gadget esclusivo. Tutto al costo di 59 euro e 99 (la versione standard in digipack verrà invece venduta a 14 euro e 99. Intanto ci ascoltiamo il brano qui di seguito con il widget.

    Pubblicato: da intweetion- soundsblog.it

    Edited by tomiva57 - 20/5/2015, 22:57
     
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    afterhours



    Manuel Agnelli



    Manuel Agnelli (Milano, 13 marzo 1966) è un musicista e scrittore italiano.
    È membro fondatore e leader del gruppo di rock alternativo Afterhours. Ha collaborato, in veste di produttore artistico anche con Cristina Donà, Marco Parente, Moltheni, Mina, Patty Pravo e Verdena. Nel 2009 è premiato come miglior produttore dell'anno dal Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) per il progetto Il paese è reale, che ha riunito 19 tra i migliori artisti indipendenti e che ha portato all'attenzione del grande pubblico sanremese la scena indie italiana.
    Tra le cover del gruppo ritroviamo alcuni brani celebri di Bruce Springsteen, John Lennon, Lou Reed, Nirvana, Ivano Fossati, Fabrizio De André e Rino Gaetano.
    Agnelli inoltre è ideatore ed organizzatore principale del Tora! Tora! Festival. Nel 2000 ha pubblicato un libro di racconti, dal titolo Il meraviglioso tubetto. Nel 2008 esce il loro ultimo album dal titolo "I milanesi ammazzano il sabato", raccolta di brani che si accostano al settore cinematografico.
    Il 17/04/2012 è attesto il nuovo disco degli afterhours "Padania" anticipato dal singolo "la tempesta è in arrivo" utilizzato anche per i titoli di testa della mini seria "Faccia d'angelo" in onda sulle reti Sky.

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    da: wikipedia


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    Xabier Iriondo


    Da Wikipedia


    Xabier Iriondo (Milano, febbraio 1971) è un chitarrista italiano.
    Nasce nel quartiere Isola a Milano nel 1971, da padre basco e madre italiana.
    All'età di 17 anni inizia a suonare la chitarra da autodidatta. Questa passione per le corde lo accompagna tuttora.
    Tra il 1992 ed il 2001 collabora alla realizzazione di 5 album e centinaia di concerti con l'alternative rock band Afterhours, 3 album con la indie/rock band Six Minute War Madness e 3 album + 2 miniCD con il progetto A Short Apnea.
    Nel 2005 apre a Milano "Soundmetak", un negozio/laboratorio dove vende strumenti musicali particolari ed organizza performance musicali.
    In questi ultimi tempi è coinvolto come chitarrista/manipolatore sonoro in progetti quali Uncode Duello, The Shipwreck Bag Show e No Guru.
    Ha suonato dal vivo in Europa e Giappone e collaborato (dal vivo ed in studio) con svariati artisti tra cui: Damo Suzuki, ZU, Sinistri, Wu Fei, Gianni Gebbia, Steve Piccolo, Eraldo Bernocchi, Cristiano Calcagnile, Bruno Dorella, Elio Martuscello, Vincenzo Vasi, Alberto Morelli, Verdena, Simone Massaron, Gak Sato, Francesco Cusa, Gianni Mimmo, Mirko Sabatini, Juan Mordecai, aka Bondage, Luca D'Alberto, Cristina Donà, Stefano Giust, Angelo Contini, Stefania Pedretti, Fabrizio Modonese Palumbo, Diego Sapignoli, Olivier Manchion, Claudio Rocchetti, Christian Alati, Andrea Belfi, Madame P, Nicola Ratti, Antonio Gramentieri, Carla Bozulich e tanti altri.
    Nel tour estivo del 2010, dopo anni di lontananza dagli Afterhours, Xabier torna a suonare con la sua storica band.
    Il suo ritorno negli Afterhours è confermato dal tour negli Stati Uniti d'America della band,svoltosi nell'ottobre del 2011.


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    Giorgio Prette



    Giorgio Prette (Milano, 11 dicembre 1964) è un batterista italiano, componente storico degli Afterhours. Anche se non è fra i fondatori è colui che insieme a Manuel Agnelli dà un senso di continuità alla band. Entra a far parte degli Afterhours con il mini-lp "Cocaine Head" del 1992. È rinomato per i ritmi raddoppiati lenti, uno dei tanti elementi caratteristici che hanno reso nota la musica degli Afterhours nel panorama rock italiano


    da: wikipedia


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    Intervista a Giorgio Prette degli Afterhours


    Questa notte all'interno di Extranet abbiamo gli Afterhours rappresentati da Giorgio Prette, buona sera Giorgio.

    Buona sera a tutti.

    Ci parli di come nasce l'idea di Afterhours, una tra le band che portano in un certo senso la musica rock alternativa italiana, la rappresentano?

    Bhe è una storia molto lunga questa, perché il gruppo è nato alla fine degli anni '80, poi ha avuto una prima formazione che è durata fino al '90 della quale poi è rimasto solo Manuel al quale poi io mi sono aggiunto e da lì il gruppo aveva pubblicato un LP e ha pubblicato altri due album in inglese fino al '94, anno in cui attraverso John Parish ci aveva proposto di fare una compilation di tributo a Rino Gaetano, c'è stato il primo approccio nei confronti del cantato in italiano che poi si è esplicata definitivamente in " Germi " cioè il primo album interamente cantato in italiano e da lì si è sviluppata tutta la storia degli ultimi dieci anni fino a oggi.

    Parliamo del nuovo album, è stato prima stampato in Italia, successivamente poi ha avuto questo tributo importante. Ci parli appunto di questo nuovo album, tra l'altro so che anche all'interno della vostra band ci sono state delle mutazioni, dei cambiamenti anche a livello proprio di presenze?

    Il nuovo album è " Ballate per piccole iene " che è uscito l'anno scorso in versione inglese per l'estero, è una proposta che ci è stata fatta quando stavamo lavorando al disco in italiano e amici nostri, sia Greg Dulli che John Paris he altre persone che ci hanno affiancato nella lavorazione dell'album ci hanno incoraggiato a fare il disco anche in inglese perché vedevano in noi delle potenzialità non solo limitate al territorio italiano quindi già le liriche di alcune canzoni erano già nate in inglese, parzialmente erano in italiano e parzialmente in inglese per cui è stato un lavoro un pò misto da parte di Manuel nell'adattamento dei testi.

    So che è anche un album che è nato in varie situazioni, cioè le canzoni sono nate in situazioni abbastanza positive?

    Sì, guarda le canzoni in realtà sono nate parzialmente qui a Milano e parzialmente direttamente a Catania mentre registravamo il disco. Diciamo che un'ossatura fondamentale del disco l'avevamo composta e arrangiata a Milano, poi quando siamo partiti per Catania in realtà volevamo registrare dei provini poi chiaramente pensavamo " se c'è qualcosa da tenere finirà sul disco " in realtà si è creata un'atmosfera molto magica e positiva per cui alla fine non solo tutte le basi che avevamo registrato sono finite sul disco ma abbiamo anche composto altre tre o quattro canzoni direttamente sul posto. Poi, una volta uscito l'album in italiano, nei mesi successivi si è completato il lavoro di adattamento dei testi in inglese, Manuel ha ricantato tutti i pezzi in inglese e il lavoro è stato completato facendo su alcuni brani dei mix leggermente diversi e poi una masterizzazione completamente diversa, è una cosa che non capita spesso di avere un'occasione di questo genere perché di solito chiuso il disco il disco è quello, invece il fatto di pubblicarlo anche in un'altra lingua a posteriori ha permesso di rimettere le mani sul disco e quindi dopo averlo suonato dal vivo e ascoltato per tre o quattro mesi di fare dei cambiamenti su un disco che era già uscito e che avevi già metabolizzato.

    Che ruolo svolge e ha svolto nel lavoro di " Ballate per piccole iene" Greg Dulli. Per un attimo volevate ritrovare il vostro focus musicale soprattutto?

    Con lui c'è stato un rapporto che si è sviluppato in maniera molto normale, molto bella perché comunque abbiamo fatto un mini tour italiano nel 2004 insieme, gli abbiamo proposto di raggiungerci a Catania per collaborare al disco e si è creata una bellissima sinergia tra lui e noi e il suo ruolo è stato quello di coproduttore e compositore cioè ha composto insieme a noi e ha suonato in studio insieme a noi e ha coprodotto l'album insieme a Manuel per cui ha avuto un'influenza importante su questo disco, lui come anche John Parish che ha mixato cinque pezzi e gli altri ospiti che abbiamo avuto come Hugo Race e Marcello Caudullo.

    In apertura della nostra conversazione parlavamo di Arrezzo Wave, parlavamo soprattutto di tributi, primo a Rino Gaetano, successivamente quello al grande Ivano Fossati e una canzone storica cioè " La canzone popolare". Cosa ha significato per voi tributare Ivano Fossati. Sappiamo che nell'immaginario collettivo è difficile andare a riproporre una canzone che, come dicevamo poc'anzi, nell'immaginario collettivo è comunque una canzone storica, magari la cover esce anche più bella però si è sempre poi abituati ad ascoltare quelle sonorità, quelle metriche, quella voce?

    Generalmente quando noi facciamo una cover cerchiamo di essere sempre meno influenzati possibile dall'originale per cui in passato adottavamo lo stratagemma che lo ascoltava solo Manuel in modo da avere la linea melodica del brano, la struttura e io almeno ad esempio non lo ascoltavo per non rimanere influenzato dall'arrangiamento originale, oltretutto Ivano Fossati è un artista che stimiamo moltissimo ma che comunque non faceva parte del nostro background per cui questo ci ha dato la libertà di reinterpretare e riarrangiare la canzone a modo nostro, cioè solo un pò appropriati de "La canzone popolare" infatti penso che sia notevolmente diversa dall'originale.

    Spulciando nella tua collezione privata quali dischi troveremmo?

    Di tutto, per esempio dalle pietre miliari come Beatles, Led Zeppelin, Sly & The Family Stone, Beach Boys, fino Sound ai Killing Joke e chi più ne ha più ne metta, è un pò difficile da sintetizzare perché c'è di tutto. Ascolto jazz, musica classica, diciamo che finita l'adolescenza ho aperto le porte a tutti gli altri generi che avevo ignorato fino a quel punto...


    da: patriziolongo.com



    afterhours11


    Giorgio Ciccarelli
    chitarra, organetto, voce

    La musica che si vede: intervista a Giorgio Ciccarelli (Maciunas)



    Vladimiro Vacca -losthighways.it


    Gli occhi di una bambina attraversano una periferia di vita arresa. Ai margini di strade perdute, tra ruderi industriali si ritrovano due terzi dei Fluxus ed un quinto degli Afterhours per un’esperienza artistica moderna e sinestetica. Ripartendo dal concetto di immergere l’arte nella vita quotidiana alla base del movimento Fluxus ideato dall’artista statunitense Maciunas, il super-indie-trio coniuga le esperienze alternative-rock di matrice americana di progetti passati quali appunto Sux! e Fluxus e l’attitudine alla video-art di Luca Pastore, affermato filmaker (all’attivo anche sette videoclip per i Subsonica), per approdare ad Esplodere nel sonno, un dvd di musica da vedere e immagini da sentire. E’ un trip in un cosmo interiore che trova trascendenza nella dilatazione e abbandono della periferia delle nostre città. In un momento compare il Camaleonte, resta A Galla nel Nuovo ordinamento tra Sesso e carità ma alla fine non ha compreso Quello che ci manca. Il cut-up tracciato dai titoli delle tracce ben delinea l’humus riflessivo-introspettivo che caratterizza le liriche dei brani. Questo DVD dei Maciunas è un CD visuale che cerca di superare i limiti dell’esperienza puramente sonora di un disco. E’ un ritorno al concetto di rock come espressione artistica tipico degli anni sessanta e settanta. Amanti della sinestesia, ci tuffiamo d’istinto in questo progetto.

    La scelta di far uscire il vostro primo lavoro Esplodere nel sonno nel formato DVD e la scelta del nome Maciunas per la band sono strettamente correlate? Come nasce il vostro progetto?


    Sì, c’è una stretta parentela tra il nome del gruppo e il tentativo di utilizzare media e linguaggi diversi; inoltre Luca e Robi vengono da un gruppo che si chiamava, appunto, Fluxus

    Gli scenari presentati nei video dove sono stati registrati? Testimoniano una cura del dettaglio artistico-naturale che si può rintracciare nella vita quotidiana. Un’attenzione sembra essere data soprattutto alle periferie. Quindi riemergono palesemente i riferimenti al movimento Fluxus?

    Il mondo è una periferia… le immagini rappresentano un viaggio urbano quotidiano, tra nessun posto e il nulla, probabilmente fatto da una bambina: il fatto che i testi parlino della confusione che ci circonda e sembrino a volte frutto di disordine mentale potrebbe suggerire qualcosa di poco rassicurante, senza però nessun moralismo, almeno volontario.
    Comunque lo scenario più importante del video è la nostra sala prove, in cui noi suoniamo direttamente in faccia allo spettatore.

    Colpisce anche la fotografia, gli sbalzi cromatici, le saturazioni che sembrano ben fondersi con gli sbalzi emotivi dei brani. Queste associazioni sono state frutto di lunghe e meditate elaborazioni o sono solo figlie di un flusso istintivo d’attitudine alla sinestesia?

    Entrambe le cose. Le colorazioni sono fatte semplicemente variando la fase del colore: è un’operazione semplice, ma prima di scegliere il clima definitivo delle immagini abbiamo provato infinite varianti.
    Cambi, correggi, rivedi, ricambi, ricorreggi, rivedi, etc. Poi, vedendo tutte le canzoni in fila abbiamo fatto le scelte definitive. L’importante era che nulla fosse realistico.

    Quale brano del disco pensate sia quello meglio riuscito dal punta di vista di fusione d’immagini, musica e parole?

    Dipende, è molto soggettivo, è una cosa che dovresti chiedere a chi ascolta/vede il disco.

    Immergere, fondere il vostro sostanziale alternative rock con un flusso di immagini risulta un’omogenea e nuova proposta di un prodotto artistico-musicale. Potrebbe essere questo il segreto per combattere la disaffezione al manufatto disco con l’avvento dello scadente mp3 e del peer-to-peer?

    Non c’è premeditazione, abbiamo fatto un dvd perchè eravamo in grado di farlo e perchè ci piaceva l’idea di fare un disco visivo: infatti non è nè un film nè una raccolta di videoclip.
    Per quanto riguarda la crisi discografica non credo dipenda solo dai formati, ma dal fatto che la musica non è più percepita come una cosa importante, probabilmente fondamentale, nella vita di una persona. Non sei disposto a sprecare denaro per qualcosa che in definitiva consumi distrattamente.
    Se ti siedi tranquillo, magari di notte, di fronte ad un impianto almeno decente e metti su un vinile (che poi dovrai girare) e ascolti e basta, senza chattare o scrivere su fb o mandare sms, allora ti entra dentro qualcosa che difficilmente riuscirai a ignorare in futuro.

    Quanto del suono degli Afterhours, dei SUX! e dei Fluxus si ritrova nelle vostre canzoni?

    Abbiamo tutti e tre un’esperienza che fa sì che il nostro modo di suonare e di immaginare la musica sia oramai una parte di noi: non credo che riusciremmo a suonare in un modo diverso, quindi è evidente che quello che abbiamo fatto prima o facciamo tuttora dal punto di vista musicale, influenzi il risultato che otteniamo suonando insieme.
    Allo stesso tempo, essendo solo in tre e non usando il basso, abbiamo una line-up non convenzionale e un suono diverso dai gruppi da cui veniamo: il tutto è più blues, più istintivo.

    “Tutto può essere arte e chiunque può fare dell’arte.” (G. Maciunas). Oggi produrre un brano, o un video è molto facile con mezzi casalinghi. Questo ha portato ad una sorta di democratizzazione dell’approccio all’arte e forse un’attuazione spontanea dei concetti alla base del movimento FLUXUS di Maciunas. Ma così non è stata alimentata la falsa illusione che tutti possono essere artisti, causando una sterzata da parte delle etichette discografiche verso prodotti sempre più incentrati sul puro valore consumistico d’intrattenimento con la totale assenza d’arte nella musica (abbattendo i costi di produzione)?

    Le pratiche fluxus sono state concettualmente quello che il punk è stato praticamente e dal punto di vista sociale: noi sentiamo di avere entrambe le radici. Certo, con una produzione smisurata è meno facile orientarsi ed approfondire qualcosa, tutto si mescola, ma questo non è necessariamente negativo, a patto che chi suona lo faccia con sincerità e senza mediazioni. Il problema è che a volte anche artisti completamente indipendenti e senza chance commerciali si autolimitano in partenza cercando di essere “suitable” per un’eventuale carriera discografica.
    La politica delle etichette discografiche si commenta da sola: a forza di industrializzare il “prodotto” e di cercare di rendere riproducibile e vendibile quel qualcosa che rende magica e inafferrabile la musica, hanno di fatto strozzato, squartato e stuprato la loro stessa gallina dalle uova d’oro, quel meccanismo irrazionale che ha fatto sì che per decenni le persone si innamorassero della musica al punto da spendere i loro soldi per possederla fisicamente. La politica delle major è stata un incompetente suicidio commerciale.

    Una piccola curiosità perché indossate le calze velate sul volto durante la performance live in studio?


    Siamo troppo belli per essere visti al naturale.


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    Roberto Dell'Era



    Dellera, cosi' gli piace farsi chiamare, e' conosciuto come autore e bassista degli Afterhours e come protagonista di numerose collaborazioni, lavorando con artisti quali Dente, Il Genio e Calibro 35 con i quali, dopo il successo del brano "L'appuntamento", ha registrato "Lato Beat Vol 1". Il singolo estratto dall’album, "Il Beat Cos'è", è stato 5 settimane alla N° 1 della Indie Music Like e 5 mesi nella top five diventando il terzo singolo del 2010 per la Indie Music Like. Inglese d’adozione, vive e respira la scena musicale internazionale degli anni ‘90 attraverso progetti e collaborazioni tra Londra e Birmingham, dove vivrà per dieci anni.

    Nel gennaio del 2006, Manuel Agnelli ascolta un suo demo ad una festa e lo invita ad un’audizione e, subito dopo, ad unirsi al gruppo per dare un sound più internazionale alla band; in qualità di nuovo bassista degli Afterhours partecipa a due tour europei e negli USA, mentre nel 2009 arriva un altro importante riconoscimento: il premio della critica “Mia Martini” per il brano “Il paese è reale” alla 59esima edizione del Festival di Sanremo. Nel 2010 inizia una carriera solista parallela che porta alla nascita del suo primo album: “Colonna Sonora Originale”.

    Il disco è stato registrato in Inghilterra ed in parte in Italia alla "vecchia maniera": studi analogici, nastri, riprese in diretta, musicisti di altissimo profilo che hanno partecipato al processo creativo. In tal senso Dellera è il produttore artistico di se stesso in quanto tutte le elaborazioni sonore, esperimenti e mix sono stati costruiti da lui insieme a Tommaso Colliva (Calibro 35, Muse. L'album è uscito il 7 ottobre 2011 con l'etichetta MArteLabel.


    da: robertodellera.com

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    Rodrigo D'Erasmo




    Rodrigo D'Erasmo (San Paolo del Brasile, 13 novembre 1976) è un violinista italiano.
    Ha collaborato con vari artisti del panorama italiano tra cui Nidi d'Arac, Bugo, Collettivo Angelo Mai, Cesare Basile, PFM, Simone Cristicchi, Le luci della centrale elettrica e Roberto Angelini, con cui nel 2005 ha inciso un album tributo a Nick Drake intitolato PongMoon sognando Nick Drake e internazionale quali Steve Wynn, John Parish e Piers Faccini. Dal giugno 2008 è entrato a far parte degli Afterhours, andando a sostituire Dario Ciffo, che aveva deciso di dedicarsi completamente al suo progetto parallelo, i Lombroso. Oltre al violino, in alcune canzoni suona anche la chitarra.

    Vita privata

    Dal 2010 ad oggi ha una relazione sentimentale con l'attrice Claudia Pandolfi.

    da: wikipedia

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    All the Good Children Go to Hell

    All the Good Children Go to Hell è il primo LP degli Afterhours, uscito ai primi di luglio del 1988 per l'etichetta indipendente torinese Toast Records.
    Il disco è cantato interamente in lingua inglese. I testi e le musiche sono di Manuel Agnelli, eccetto Green River, scritta da John Fogerty dei Creedence Clearwater Revival. L'album è registrato nel giugno 1988 negli studi Bips di Milano; il tecnico del suono è Paolo Mauri (coproduttore del disco).

    Tracce

    LATO A

    Midnight Booze
    Green River
    Indipendent Houses

    LATO B

    Pulse in My Blood
    Billie Serenade
    The Lie of the World






    Midnight Booze





    Green river

     
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    Indipendent Houses




    Pulse in My Blood



     
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    Billie Serenade





    The Lie of the World



     
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    during


    During Christine’s sleep – Afterhours



    Amalia Dell'Osso
    losthighways.it



    Recensioni,

    During Christine’s sleep… in un sogno manipolatore di verità atroci tra colori cupi, d’angoscia, di intimismo che sa sfiorare una metrica criptica… in oscillazione tra sussurri e sferzate lucide.
    Solo il rumore di una puntina che scortica un vecchio vinile battuto a peso d’oro in un’asta … sussurri e poi contorsioni di una voce maledetta, echi di graffi post-punk e carezze di velluto blu.
    Un sogno, si… un sogno di bocche rosso fuoco, varchi di Words… “She’s telling him words that resound/ through the walls”.
    Ok, sembra reale, ma è Plastic… “I need some extreme/ I need my few silly schemes/ And I don’t need your society”.
    Poco importa se si può scivolare Inside Marilyn three times…”She went insane/ She went too far”.
    Poco conta aver spergiurato How we divide our souls… “For the sky ‘s so blue/ The sea so dark”.
    L’amore non è altro che Icebox…”See me falling/ Cold as ice/The love inside me/Love inside me/Turned to ice”.
    Segreti e coraggio in Confidence…”The precious love good-bye”.
    Una chiave blu… nella serratura di una scatola blu: è lì la colpa, è lì la “perverse lie”.
    Il cowboy avverte: “E’ ora di svegliarsi bella ragazza”… il sogno era la sublimazione di una fine, annegata in lenzuola di seta rossa.
    During Christine’s sleep, per sempre tra le braccia della fine… “There was an angel face/ And there were these angel eyes”…il vinile ha smesso di girare… “Silencio, no hay banda”.
    1990. Afterhours. During Christine’s sleep consacrato dalla stampa italiana Disco dell’anno e disco del mese dall’occhio acuto dell’America (Alternative Press).

    Tracklist:

    Plastic
    (Tina’s got a) brand new boy
    Icebox
    Inside Marilyn three times
    Words
    How we divide our souls
    Angela
    Terry fill me up
    During Christine’s sleep
    Confidence

     
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    Pop Kills Your Soul


    Da Wikipedia


    Pop Kills Your Soul è il terzo album degli Afterhours, uscito nel 1993 per l'etichetta indipendente Vox Pop. Come il precedente, anche questo disco è cantato interamente in lingua inglese.Nell'album sono presenti due cover:On Time di Bee Gees e Hey Bulldog dei Beatles.

    Tracce

    Pop Kills Your Soul
    Come Inside
    Oxygen
    On Time (cover Bee Gees)
    Living on the Land of Sweetener
    Coalition
    Terry Fill Me Up
    Hey Bulldog (cover Beatles)
    Compromise Is Going to Kill Me Baby
    Slush

     
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    Afterhours_germi


    Germi


    Da Wikipedia




    Germi, pubblicato nel 1995, è il primo album in italiano del gruppo Afterhours. Alcune canzoni sono traduzioni e riadattamenti da precedenti versioni cantate in inglese e pubblicate nei due dischi precedenti: During Christine's Sleep e Pop Kills Your Soul. La casa discografica Vox Pop chiuse i battenti poco dopo la pubblicazione del disco e il gruppo si trasferì alla Mescal. La cover di Mio fratello è figlio unico è stata inserita, prima dell'uscita del disco, in una compilation voluta da Arezzo Wave per celebrare Rino Gaetano. Questa cover, completamente stravolta, è il primo esperimento in italiano del gruppo, infatti Manuel Agnelli ha rielaborato il testo della canzone sperimentando per la prima volta la tecnica del cut-up. La copertina è opera di Barbara Forni, David Serni e Miguel Morales.


    Tracce

    Nadir - 1:09
    Germi - 2:36
    Plastilina - 4:05
    Dentro Marilyn - 5:46 (traduzione di Inside Marilyn three times da During Christine's Sleep)
    Siete proprio dei pulcini - 2:46
    Giovane coglione - 2:31
    Ossigeno - 5:00 (traduzione di Oxygen da Pop kills your soul)
    Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo - 2:38
    Strategie - 4:03
    Vieni dentro - 4:08 (traduzione di Come inside da Pop kills your soul)
    Posso avere il tuo deserto? - 4:31
    Pop (una canzone pop) - 3:58 (traduzione di Pop kills your soul da Pop kills your soul)
    Mio fratello è figlio unico - 4:09 (cover dell'omonima canzone di Rino Gaetano)
    Porno quando non sei intorno - 3:02


    ...clikka sul titolo per evidenziare i video
     
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    afterhours

    Hai paura del buio?


    Da Wikipedia


    Hai paura del buio?, pubblicato nel 1997, è il quinto LP degli Afterhours (il secondo in lingua italiana dopo Germi).



    Il disco

    È considerato anche dalla critica non italiana il migliore tra gli album del gruppo, che proprio grazie ad esso verrà consacrato definitivamente come una delle band più significative della scena indie rock italiana.
    È l'opera più completa del gruppo, nel quale si fondono punk (Sui giovani d'oggi ci scatarro su), hardcore punk (Dea e Lasciami leccare l'adrenalina), pop-rock (Voglio una pelle splendida) e post grunge (Male di miele). Nasce in un periodo di vitalità produttiva del gruppo (ben 19 le tracce) e si caratterizza per la capacità di misurarsi con generi e sonorità differenti.
    I testi si contraddistinguono per l'ironia, per l'irriverenza nei confronti degli ideali borghesi e dei falsi miti; una sorta di manifesto è Sui giovani d'oggi ci scatarro su, nella quale Manuel Agnelli, in un ritmo incalzante, urla: "Come pararsi il culo e la coscienza è un vero sballo / Sabato in barca a vela, Lunedì al Leoncavallo / l'alternativo è tuo papà". Tra le tracce del disco alcune tra le più importanti della discografia della band milanese: la forsennata Dea, la violenta Lasciami leccare l'adrenalina, il riff travolgente di Male di miele, la dolcezza di Pelle, il sarcasmo di Questo pazzo pazzo mondo di tasse.

    Tracce

    Tutti i brani composti da Manuel Agnelli eccetto dove diversamente indicato.

    Hai paura del buio? - (0:34) (Agnelli/Iriondo)
    1.9.9.6. - (3:41)
    Male di miele - (2:43)
    Rapace - (5:36) (Agnelli/Iriondo/Prette)
    Elymania - (3:37)
    Pelle - (5:10)
    Dea - (1:40) (Agnelli/Iriondo/Prette)
    Senza finestra - (2:46) (Agnelli/Iriondo)
    Simbiosi - (4:13)
    Voglio una pelle splendida - (3:41) (Agnelli/Iriondo/Prette)
    Terrorswing - (2:49) (Agnelli/Ciffo/Iriondo/Prette)
    Lasciami leccare l'adrenalina - (1:18) (Agnelli/Gismondi)
    Punto G - (5:44) (Agnelli/Iriondo/Prette)
    Veleno - (3:45) (Agnelli/Iriondo/Prette)
    Come vorrei - (3:06)
    Questo pazzo pazzo mondo di tasse - (2:59) (Agnelli/Ciffo/Iriondo/Prette)
    Musicista contabile - (5:30) (Agnelli/Ciffo/Iriondo/Prette)
    Sui giovani d'oggi ci scatarro su - (2:57) (Agnelli/Iriondo/Prette)
    Mi trovo nuovo - (3:39)




    Hai paura del buio? - (full album)

     
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    After_non_%C3%A8_per_sempre

    Non è per sempre


    Da Wikipedia


    Non è per sempre, pubblicato nel 1999, è il sesto album del gruppo italiano Afterhours. La copertina e le foto del libretto sono curate da Barbara Forni, già autrice delle foto del precedente Germi


    Tracce

    Milano circonvallazione esterna - 3:21
    Non è per sempre - 3:57
    La verità che ricordavo - 3:13
    Oppio - 4:34
    Non si esce vivi dagli anni '80 - 3:56
    Baby fiducia - 4:04
    Tutto fa un po' male - 4:06
    Superenalotto - 4:28
    L'inutilità della puntualità - 3:50
    L'estate - 3:08
    Bianca - 4:33
    Oceano di gomma - 6:01
    Cose semplici e banali - 5:02






    Milano circonvallazione esterna

    Quattro e mezza di mattino per la radio
    sono troppo triste e il dj non mi parlerà
    sembra avere tutto così chiaro questo scemo
    sembra sempre una sola la realtà
    che qui non ho il diritto
    di non essere felice
    di non sentirmi vivo
    nella mediocrità
    che mi propini.
    Se volessi modificherei il mio viso
    e ripartirei da zero
    ma sarebbe come arrendersi
    a quello che non sono
    e non sentirsi libero
    di non essere felice
    di non sentirmi vivo
    di non accontentarmi
    della mediocrità
    che mi propini.
    Perchè non posso dirti
    di non essere felice?
    non sono meno vivo
    non sono meno vivo






    Non è per sempre





    La verità che ricordavo

     
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  11. tomiva57
     
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    Oppio

    Il giorno sta crollandomi
    al rallentatore
    perchè niente possa prendermi
    se non lo decido
    da me
    rido perchè l'aria si esaurirà
    ma il vuoto crea stabilità
    rido perchè non sai se mi pulirai
    o mi ucciderai
    se vuoi saperlo lo fai
    piovono santi
    con i loro giocattoli per noi
    ma siamo ormai
    troppo giovani
    per addormentarci, lo sai
    forse presto l'aria si esaurirà
    il vuoto crea stabilità
    o forse sei il respiro che mi pulirà
    mi pulirai
    se vuoi
    forse presto l'aria si esaurirà
    ma il vuoto crea stabilità
    o forse sei il respiro che mi pulirà
    mi pulirai
    se vuoi






    Non si esce vivi dagli anni '80





    Baby fiducia


     
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  12. tomiva57
     
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    Tutto fa un po' male

    Sai che la fortuna
    è una religione
    tu ci credi oppure no?
    lo capiremo prima o poi
    che non c'è modo di rinascere
    senza peccare
    ma tu hai voglia di rinascere
    o è solo che non sai come finire?
    beh, forse fa un po' male
    forse fa un po' male
    ma tutto fa un po' male
    tutto fa
    tutto fa un po' male . . .
    quello che sognavi ti fa ridere
    da quando sai che non lo puoi più avere
    ma l'odio è un carburante nobile
    e hai scoperto che non è così male
    tradirsi con rispetto
    perchè vivere è reale
    ma vivere così
    non somiglia a morire?
    e forse fa un po' male
    forse fa un po' male
    ma tutto fa un po' male
    tutto fa
    tutto fa un po' male . . .






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    afterhours_quello-che-non-ce



    Quello che non c'è



    Da Wikipedia


    Quello che non c'è, pubblicato nel 2002, è un album del gruppo italiano Afterhours.


    Storia

    È il primo disco dopo l'uscita dal gruppo di Xabier Iriondo, elemento importante della band, fatto che indusse molti ad attendersi un disco "di transizione". Quello che invece arrivò nei negozi fu un album completo, che rispondeva alla mancanza del chitarrista, con una ricerca melodica profonda (che tocca i suoi apici in Bungee jumping). Inoltre, sono messi da parte i testi in cut-up che avevano fatto la fortuna del gruppo nei precedenti album (da ascoltare Ritorno a casa, unico reading del disco). Tante le tracce degne di nota, tra cui Quello che non c'è (canzone che riassume lo spirito di tutto l'album), Bye Bye Bombay (un vero inno per il pubblico, dove è stato utilizzato il theremin nella parte centrale), Non sono immaginario e Sulle labbra, canzoni in un rock quasi classico, che conferma il taglio con i precedenti album.


    Tracce

    Quello che non c'è - 6:06
    Bye bye Bombay - 6:13
    Sulle labbra - 4:20
    Varanasi baby - 4:31
    Non sono immaginario - 3:20
    La gente sta male - 3:18
    Bungee jumping - 6:07
    Ritorno a casa - 3:02
    Il mio ruolo - 7:06





    Quello che non c'è

    Ho questa foto di pura gioia
    E' di un bambino con la sua pistola
    Che spara dritto davanti a se
    A quello che non c'è
    Ho perso il gusto, non ha sapore
    Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
    Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
    Su quello che non c'è
    Arriva l'alba o forse no
    A volte ciò che sembra alba
    Non è
    Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
    Su quello che non c'è
    Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
    Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
    La chiave della felicità è la disobbedienza in se
    A quello che non c'è
    Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
    Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
    Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
    Quello che non c'è
    Curo le foglie, saranno forti
    Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
    Ma questo è camminare alto sull'acqua e
    Su quello che non c'è
    Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
    Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
    Fottendosi da se, fottendomi da me
    Per quello che non c'è






    Bye bye Bombay




    Sulle labbra

     
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