La NUTELLA e la sua storia

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  1. gheagabry
     
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    La storia della NUTELLA


    La Nutella vera e propria, come la conosciamo tutti noi oggi, nasce ufficialmente nel 1964, ma le sue origini risalgono al periodo postbellico, siamo esattamente nel 1945, nel retrobottega della pasticceria Ferrero, ad Alba in Piemonte. In quel periodo giravano pochi soldi e soprattutto la gente non poteva permettersi di spendere per comprare i dolci. Già da tempo Mastro Pietro Ferrero stava tentando di creare un nuovo prodotto, a base di cioccolato, che fosse però poco costoso ma comunque buono. Fu in una sera come tante che Mastro Ferrero ebbe l’idea illuminata di amalgamare l’impasto già noto del cioccolato gianduia con il burro di cocco, ciò che ne venne fuori fu una specie di marmellata semisolida. Una volta raffreddato in uno stampo rettangolre, l’impasto si trasformò in una sorta di grosso panetto solido da tagliare a fette. Era nata la Nutella! Il suo primo nome tuttavia fu “Giandujot”, ispirato ad un classico della pasticceria piemontese. Il nuovo prodotto riscosse immediatamente un successo inaspettato e Pietro Ferrero ebbe un’altra geniale intuizione: distribuire il suo prodotto non solo in panetti da tagliare, ma anche in porzioni più ridotte da vendere singolarmente, nacque il cremino.
    Alcuni sostengono che nella torrida estate del 1949 i panetti di “Giandujot” si scioglievano come neve al sole così i negozianti decisero di mettere la crema in barattoli e di rivenderla come crema da spalmare. Altri invece sostengono che il cioccolato si sciolse nei magazzini di Alba e il prodotto fu immediatamente travasato in dei barattoli. il nuovo prodotto veniva venduto in bicchieri e barattoli di vetro con il nome di Supercrema, si trattava di uno dei prodotti a base di cioccolato più economici reperibili sul mercato.
    La svolta definitiva arriva però nel 1964 con il figlio di Pietro Ferrero, Michele il quale decide di perfezionare la formula rendendola ancora più morbida e attribuendole un nuovo nome: Nutella. La scelta di questo nome non fu casuale .... Nutella deriva da “danut” , che in inglese significa nocciola, accompagnato dal vezzeggiativo ...”ella” proprio a suggerirne l’uso quasi ludico. Anche la grafica si dimostra vincente: una grande “N” in nera e tutto il resto della scritta in rosso. Da quel momento in poi il successo della Nutella non ha mai conosciuto momenti di difficoltà. Da più di quarant’anni piace ai bambini ma anche agli adulti di tutte le età! Sui di Lei sono stati scritti libri e Le sono state dedicate scene di film importanti. Si tratta di un vero e proprio mito dal fascino, dal gusto, ma soprattutto dal successo intramontabile.
    (eurochocolate)


    "Nell’alimentazione targata made in Italy, la Nutella costituisce un vero e proprio fenomeno di massa che ha toccato molteplici aspetti: dallo storico al sociale, dallo psicologico al pubblicitario. La morbida crema al cioccolato, ideata dalla Ferrero e messa sul mercato nel 1963, rappresenta un caso unico ed esemplare nel corredo gastronomico del nostro Paese: ogni anno se ne consumano in Italia 200 mila quintali, pari a 60 milioni di barattoli. Circa mille quintali al giorno da spalmare sul pane e far venire l’acquolina in bocca. Peccato di gola o non, confessiamolo pure che fin dalla nostra tenera età siamo stati dei “Nutellari”. Magari si correva di nascosto nella dispensa di cucina, lontano da occhi indiscreti, si scovava il barattolone di Nutella e poi cominciava il rito sacrale. Si spalmava, si spalmava, si spalmava e si restava in dolce compagnia finché le nostre mamme ci coglievano in flagrante. Alla fine, per evitare la punizione, ne offrivamo un po’ anche a loro e tutto finiva in baci e abbracci.
    E così Nutella è destinata a diventare un fenomeno planetario. All’interno del mitico Carosello, nel 1967 arriva il primo spot pubblicitario e l’Italia della tivù in bianco e nero si innamora della Nutella. Nell’arco di un paio di minuti viene proposta una lettura sceneggiata dei racconti dell’opera del libro “Cuore” di De Amicis, appassionanti e commoventi che lasciano un po’ di amaro in bocca ai piccoli telespettatori. Poi arriva un cucchiaio di Nutella e tutto passa. Per non parlare degli spot a cartoni animati che tiravano in ballo Jo Condor, un uccellaccio dispettoso che faceva di tutto per rovinare la vita al Gigante Amico, depositario della bontà della Nutella. Negli anni settanta, i bambini di tutte le nazioni sono protagonisti della prospera campagna pubblicitaria “La crema da spalmare che ha più radici nel mondo” e nei primi anni ottanta, il regista Nanni Moretti la cita addirittura in una celebre scena del suo film “Bianca” (1984), come antidoto alla depressione e alla solitudine. Oggi che la celebrità del prodotto è indiscussa, la pubblicità punta direttamente sulla sua “necessità”. Di fatto, il nuovo slogan è diventato “Che mondo sarebbe senza Nutella”, tirando in gioco la trasversalità del prodotto (destinato a persone di ogni età e stato sociale). Ha ragione chi dice che la Nutella è “una specie di Madeleine proustiana”, “una passione divorante, incontrollabile” o addirittura “uno stato di percezione superiore”. Un irriverente versione dell’ Inno di Mameli, composta dal comico Riccardo Cassini, fa pensare che forse con pane e Nutella, avremmo accelerato i tempi per fare gli italiani e Massimo D’Azeglio ce ne avrebbe dato atto: “Nutella d’Italia / l’Italia s’è desta / sul pane al principio / spalmata ci resta”.
    (pipolo.it)


    In molte nazioni europee, la crema cioccolato non è solamente un alimento o una golosità, bensì un consolidato fenomeno di costume. Nel corso degli anni e al mutare dei tempi e delle mode, ricetta, confezione e l'apprezzamento del pubblico della nutella sono rimasti invariati.
    La crema è comparsa anche in pellicole cinematografiche, famosa è la scena del film Bianca di Nanni Moretti, in cui il protagonista Michele Apicella, alter ego del regista-attore, affoga l'ansia in un enorme barattolo di Nutella, alto circa 1 metro, che fu predisposto proprio in funzione del set.
    Appartiene al linguaggio quotidiano, è presa quale termine di paragone (es. Gnutella) e ha costituito oggetto di studi sociologici. Su di essa sono addirittura stati scritti saggi riferiti al costume italiano (l'ultimo in ordine di tempo è "Nutella un mito italiano" del giornalista Gigi Padovani, edito da Rizzoli nel 2004), libri di ricette e svariate relazioni accademiche che indagano sulle motivazioni dell'apprezzamento di un prodotto trasversale a più generazioni.
    Giorgio Gaber usò il nome della crema nella sua canzone "Destra-Sinistra". « Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra. »...I Negrita usarono nell'album XXX il nome della crema nella canzone "Sex". « provare le ricette, collaudare la cucina, usare la Nutella, usare la farina »...Il cantautore Ivan Graziani le dedicò un'intera canzone, a metà strada tra l'elogio incondizionato, con alcuni consigli su come gustarla meglio, e una serie di metafore a sfondo sessuale che derivano dal diffuso binomio cibo-sesso. La canzone si intitola Lanutella [sic] di tua sorella ed è stata cantata insieme a Renato Zero, inserita nell'album Fragili fiori del 1996....
    Alberto Tomba in un'intervista al periodico Panorama il 20 gennaio 1995 « Quando dovevo dimagrire prendevo il Weetabix, ma di nascosto lo spalmavo di Nutella. » .....Nutella Nutellæ è il titolo di un libro umoristico di Riccardo Cassini del 1995, dove vengono riviste parti di celebri opere in chiave Nutella.

    .....la filosofia della NUTELLA.....


    Il tutto ebbe inizio alcuni anni fa. Non svelerò in codesta sede la mia fonte d'ispirazione. Erano bei tempi quelli. Con elegante superbia l'afferrai... il mio primo barattolo di Nutella, peccaminoso attraente, mistico. Nonostante la tenera età, fui consapevole dei molteplici rischi che andavo correndo. Padrona del mondo... schiava di me. Una bambina viziata... con ideali da donna. Ambizioni esaltate... fuori dalle vedute dei miei coetanei...
    Attimi furono quelli che trascorsero dall'impulso di possederlo alla consapevolezza di viverlo. Con impulso estraneo alle mie conoscenze di allora, affondai l'indice nel fluttuoso vortice di nocciola.
    L'impatto suscitò in me sensazioni nuove, ingestibili oserei dire... l'apice del piacere. La felicità, la soddisfazione... l'amore... Tutto questo non può che durare attimi. Né ore. Né giorni. Tanto meno anni. Colma di emozioni inebrianti aumentai il livello di foga nell'invano tentativo di impadronirmi di tutto. Così accadde... in apparenza ovviamente.
    A tutti è capitato di possedere almeno una volta un barattolo di Nutella nella dispensa di casa.
    Qual è la parte più ambita? Il fondo. Sa di follia ma è la realtà... [la realtà che è folle... o la follia che è reale?] Il fondo... stuzzicante piacere di affondare il cucchiaino sino ad intravedere la trasparenza del ... ...contenitore. Ma ahimè... la Nutella in questo breve racconto è solo una dolce metafora. Nella vita folle e reale (tanto per essere tutti d'accordo) il sublime vasetto ti viene strappato poco prima di toccare il fondo. Subentra un implacabile senso d'insoddisfazione... seguito da dipendenza. Molteplici domande contribuirono alla già critica situazione. Chi sono? Come sarò ora? Sono ancora padrona del mondo? Lo sono mai stata? [con il tempo si capirà che il dilemma sta nel raggiungimento della padronanza di se] Dettagli. Panico. Senso di vuoto, di non appartenenza. Ti volti. Osservi... pensi: "quant'è grande il mondo".
    Dove si nascondeva tutto questo...? Si nascondeva... o rifiutavo di vedere?
    Seguono momenti di rabbia, di vendetta... tormentata dalla voglia di avere tutto di nuovo.
    Tutto ciò che ti meriti, che ti è dovuto. Mi è dovuto? Quesiti su quesiti da far invidia allo stesso Socrate. Ma... c'è un limite anche a questo, quando il cervello comincia ad incanalare vie esageratamente tortuose... decidi di reagire. Vediamo cos'ha da offrirmi questo mondo chiacchierato. Sai di non essere pronta per un nuovo barattolo di Nutella... in fin dei conti avevi puntato a quello di sempre. Quello di sempre non lo puoi avere. Entri nel primo discount... con aria fiera e vissuta analizzi le varie proposte sul mercato. Sbigottita ti accorgi delle innumerevoli variazioni esistenti. Decidi di acquistare. Da subito riesci a captare le differenti sensazioni... placate sensuali... ma non passionali come quelle di una volta. Cerchi disperatamente di evitare paragoni laceranti. Attribuisci il tutto alla saggezza sviluppata negl'anni.
    Finalmente, un bel giorno, la tua misera coscienza si risveglia. Cominci a pensare che forse quella marca non fa per te. La tua forte e vistosa corazza non ne risente minimamente, consapevole per lo più delle migliaia di "etichette" tutte da scoprire. La storia potrebbe continuare all'infinito. Acquista, assapora, prendi, lascia, rifiuta, prova. Sarebbe triste alludere ad una sola marca di Nutella che valga davvero la pena vivere... [sarebbe folle, più che reale]. Il mio sguardo venne catturato da quel contenitore che a mala pena riuscivo ad intravedere, tanta fu la curiosità che ebbi voglia di provare ancora... sul palato di nuovo quel gusto completo di Nutella vera... con una particolarità. L'altra metà del barattolo era "Nutella bianca".
    Chi lo avrebbe mai detto?... Un mix vincente? E tutti vissero felici e contenti. Ahah, per quanto banale, non è una favola. La Nutella bianca, come è noto, dopo un po' "stucca"... e nel frattempo la vera Nutella sta finendo.
    Ok, si torna al punto di partenza. E tutti vissero felici e contenti. Troppo facile!... la Nutella bianca dopo un po "stucca"... ma se non c è... manca! In conclusione...
    L'esperienze non fanno che aumentare le dipendenze. E come disse, scrisse, il vecchio Leopardi: "L'essere umano è alla continua ricerca dell'infinito"!
    (Manuela Costa)






     
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  2. gheagabry
     
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    LA NUTELLA COMPIE 50 ANNI



    La crema più famosa del mondo è nata il 20 aprile del 1964 e quest'anno compie il suo primo mezzo secolo di vita.
    La prima versione della Nutella risale in realtà al 1946, quando per far fronte alla scarsità di cacao dopo la seconda guerra mondiale. il pasticcere albese Pietro Ferrero creò il "Giandujot": una pasta dolce, fatta con nocciole, aggiunte al cacao e un po'di zucchero, a forma di panetto che poteva essere affettato e spalmato sul pane. Con il passare del tempo Ferrero modificò il dolce fino a farlo diventare, nel 1951, la "SuperCrema con nocciole delle Langhe e cacao". La vera Nutella arriverà soltanto nel 1964: fu Michele Ferrero, figlio di Pietro, a mettere a punto la ricetta segreta e a battezzarla unendo la traduzione inglese di nocciola "nut" con il suffisso "ella", di origine latina.





    Se decidessimo di mettere in fila tutti i vasetti di Nutella prodotti in un solo anno, raggiungeremmo una lunghezza pari ad 1,7 volte la circonferenza della Terra.

    "Dalla Russia al Canada, Dal Medio Oriente alla Cina, dagli Stati Uniti all'Australia: la Nutella ha varcato frontiera su frontiera, diventando un'icona e un punto di riferimento in un mondo sempre più tormentato", ha dichiarato Francesco Paolo Fulci. Un brand del made in Italy "che non smette di crescere, uno dei pochi prodotti al mondo che, dalla sua nascita, porta con sè il segreto della longevità, rimasta costante nel tempo".

    Sono 350 mila le tonnellate di Nutella che vengono prodotte ogni anno, secondo i dati riportati nell'ultimo rapporto Ocse, che ha definito il prodotto come primo esempio della catena del valore mondiale nel contesto agroalimentare, perché la sua filiera tocca proprio tutti i continenti. Quali sono i maggiori consumatori? Nella classifica mondiale il primo posto se lo aggiudica la Germania, seguito dalla Francia e poi dall'Italia. Solo nel nostro Paese l'83% delle famiglie ogni anno acquistano Nutella almeno una volta, con una media di consumo pro capite pari ad un chilogrammo. E la Campania è la regione italiana che ne consuma di più. "Credo che Nutella abbia contribuito a celebrare moltissimi compleanni in giro per il mondo", ha ironizzato il Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi, sottolineando come il prodotto in questione sia l'emblema della genialità dell'imprenditoria italiana. "Perciò oggi tocca a noi celebrare quello di Nutella".
    (tratto da repubblica.it, 14 maggio)

    Il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato l’emissione, per oggi, mercoledì 14 maggio 2014, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato alla Nutella, nel 50° anniversario della realizzazione.



    ..un sito..

    RACCONTACI LA TUA STORIA
    CON NUTELLA®,
    PER RENDERE SPECIALE
    QUESTO COMPLEANNO!

    www.nutellastories.com/it_IT/

     
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    Nutella... vintage e non..




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    l'antenata: la Giandujot Supercrema

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    ..l'edizione speciale per i 150° dell'Unità d'Italia...

    nutella

    ..progettato per la Nutella Brasile

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    Nutella 1964



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    etichette..

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    Nutella 1966

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    vecchia pubblicità



    1970?

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    img_27146_nutella_visu_pdh_v6_en



    Fonte:www.ganzomag.com,d.repubblica.it,www.pinterest.com,www.
    closertolucy.com,www.behance.net,forgottenantiquities.tumblr.com,thehairpin.
    com,www.pinterest.com,www.grazizarg.com,www.delcampe.net,visitbrussels.be,web
     
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    La Nutella... e i suoi derivati..

    le Nutellerie




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    ..la Nutelleria di Bologna....



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    ..e quella di Francoforte


    Le nutellerie stanno ormai aprendo in molte città e in molti centri commerciali. Al punto che aprire una nutelleria può davvero diventare un’interessante opportunità di business. [...]

    L’unica Nutelleria ufficiale al momento presente e attiva in Italia si trova a Bologna, ed è nata da un progetto di collaborazione tra Ferrero e Camst con il preciso obiettivo di creare un nuovo punto d’incontro per i giovani, in antitesi con i classici fast-food americani.

    L'altra è a Francoforte, in Germania.



    Fonte:www.telasulpdv.com.br,www.panoramio.com,www.corsiprofessionali.com,www.pinkchocolatebreak.com,www.flickr.com,www.pinterest.com,web
     
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    a Bologna, Ivana?... è quella più vicina.. è a mezza strada sia da me che da te!!.... :) credo
     
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    Morto Michele Ferrero, il papà
    della Nutella e dei Tic Tac: aveva 89 anni



    Lutto nel mondo dell'industri alimentare, a 89 anni oggi è scomparso a Montecarlo, dopo mesi di malattia, Michele Ferrero, proprietario dell'omonimo gruppo dolciario. Lo rende noto la stessa azienda di Alba, dove verrà allestita la camera ardente. Non è ancora stata resa nota la data dei funerali.



    Nato a Dogliani il 26 aprile 1925, Michele Ferrero è stato l'artefice dello sviluppo - in Italia e all'estero - dell'azienda fondata dal padre Pietro nel 1946. Sotto la sua direzione l'azienda della Nutella è infatti diventata uno dei principali gruppi dolciari a livello mondiale, presente in 53 Paesi con oltre 34.000 collaboratori e 20 stabilimenti produttivi e 9 aziende agricole.

    E sempre per suo volere nasce, nel 1983, la Fondazione Ferrero, che oltre ad occuparsi degli ex dipendenti promuove iniziative culturali e artistiche. «Lavorare, creare, donare», le tre parole che compaiono nel logo della Fondazione del Gruppo, nel dna del quale è impressa la responsabilità sociale, un valore su cui Michele Ferrero ha insistito per tutta la vita. Fino all'ultimo Michele è stato assistito dalla moglie, Maria Franca, e dal figlio Giovanni, al vertice del Gruppo come unico amministratore delegato dopo la morte nel 2011 del fratello Pietro.

    Lavorare, creare, donare", le tre parole che compaiono nel logo della Fondazione del Gruppo, nel dna del quale è impressa la responsabilità sociale, un valore su cui Michele Ferrero ha insistito per tutta la vita. Fu proprio michele a inventare i più famosi prodotti della Ferrero: da Mon Chéri (1956) a Kinder Cioccolato (1968), da Nutella (1964) a Tic Tac (1969), da Kinder Sorpresa (1974) a Ferrero Rocher (1982).

    (sabato 14 febbraio 2015, 18:41)




    FONTE:
    © http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/michele_fe...e/1181032.shtml,
    web,www.ferrerorocherusa.com
     
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    Perché Michele Ferrerò ideo il nome “Nutella”


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    di Davide Falcioni


    Inizialmente la crema spalmabile, inventata dal padre, si chiamava Giandujot. Ma una notte Michele Ferrero chiese alla moglie: "Che ne dici di Nutella? Suona bene".


    nutella-13


    Era il 1964 quando Michele Ferrero, patron dell'omonima azienda alimentare, "battezzò" la Nutella. Era a Francoforte, dove aveva da poco inaugurato una sede della ditta, quando in piena notte disse alla moglie: "Che ne dici di Nutella? Suona bene". A ricordarlo è il Corriere della Sera: la pasta di nocciole in realtà venne inventata da suo padre, Pietro, nel 1946 e si chiamava Giandujot. Michele ebbe l'intuizione di darle un nome che sarebbe passato alla storia da un capo all'altro del mondo e il cui ingrediente principale sono le nocciole: per far sì che la materia prima non scarseggiasse mai nel 1980 Ferrero ebbe un'idea, che espose ai suoi agronomi: "Perché non piantiamo nocciole nel Sud del mondo? Le raccogliamo a marzo e avremo sempre un ingrediente fresco". Detto fatto: negli anni la Ferrero ha piantato 6,6 milioni di alberi tra Argentina, Australia, Cile e Sudafrica: sono quelli che in gran parte forniscono nocciole per preparare la Nutella. E pensare che all'inizio della sua carriera imprenditoriale in Ferrero erano pochi a crederci, tanto che Motta – re dell'industria dolciaria – un giorno avrebbe detto esplicitamente: "I Ferrero hanno trovato il modo di farsi del male, falliranno".

    A due giorni dalla scomparsa del re dell'industria dolciaria italiana fioccano gli aneddoti. Tutti ricordano la sua umanità, l'abitudine a parlare in dialetto con i lavoratori e la meticolosità negli assaggi, che effettuava in prima persona nella cucina aziendale. Nell'autunno del 2013 volle visitare l'ultimo stabilimento aziendale aperto in Turchia. Racconta il Corriere: "Si sa che in ogni stabilimento del gruppo veglia una statuetta della Madonna di Lourdes. Ma per non offendere i musulmani i progettisti non l’avevano messa. Quando il Signor Michele arrivò per degustare le creme da spalmare dei competitor turchi, una ‘manina' premurosa gliela fece trovare nella sala. Non ha mai saputo che venne tolta alla sua partenza".

    continua su: www.fanpage.it/perche-michele-ferre.../#ixzz3Rwc9N2fO
    www.fanpage.it

    (16 FEBBRAIO 2015 15:21)


    nutella_destinations



    FONTE:
    © www.fanpage.it/perche-michele-ferrero-ideo-il-nome-nutella/,
    web,www.sweetsandsnackseurope.com,www.smartweek.it,torino.repubblica.it
     
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    Il biscotto a forma di dito
    per mangiare meglio la Nutella


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    Alessandra Dal Monte


    Il sogno di ogni goloso è già stato realizzato, almeno in bozza: un biscotto a forma di dito per attingere direttamente dal barattolo della Nutella (o di qualsivoglia altra crema spalmabile). L’idea è del designer carrarino Paolo Ulian, che nel 2004 ha inventato il «finger biscuit» per partecipare a una mostra sui nuovi concetti di biscotto organizzata a Bolzano. «Mi è bastato osservare mio nipote che affondava il dito nel barattolo per capire cosa dovevo fare», ha raccontato Ulian. Un paio d’anni dopo la stessa Ferrero ha acquistato il progetto, ma non l’ha mai messo in commercio. Il biscotto dei sogni, dunque, è rimasto solo sulla carta anche se ogni tanto rispunta dal web, risvegliando la speranza (e l’acquolina) nei golosi di ogni età.

    (24 settembre 2015)

    http://cucina.corriere.it/notizie/15_sette...id=SF0201R03COR


    FONTE:
    © http://cucina.corriere.it/notizie/15_sette...id=SF0201R03COR
     
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    Cosa c'è nella Nutella?



    di Redazione Food


    L'organizzazione Verbraucherzentrale Hamburg ha pubblicato una rappresentazione grafica di come è fatto (diviso per ingredienti) il vasetto della crema al gianduia più amato del mondo. Troppo olio di palma? Ma siamo sicuri sia il "demonio"?


    Come è fatta la Nutella? Dal 1964 quando Michele Ferrero la inventò nel suo stabilimento di Alba, la ricetta originale è un segreto. Ma l’organizzazione Verbraucherzentrale Hamburg, che si occupa di consumi e informazione, ha fatto le sue congetture sulla base delle informazioni nutrizionali indicate sull'etichetta e ha prodotto una rappresentazione grafica (che vedete qui).





    Secondo il sito il Fatto Alimentare sarebbe evidente l'alta quantità di zucchero e di olio di palma spesso contestata alla crema di gianduia più amata del mondo. I consumatori per ora non sembrano reagire alla "foto a raggi X" e continuano a postare commenti classici a riguardo della crema, che non è solo un dolce ma un modo di essere: «La vita è troppo breve per odiare. Per questo amo la pizza, la Nutella e il divano».

    Nel frattempo, come ogni "demonio" alimentare, anche l'olio di palma viene in parte "salvato". Nella conferenza “Sicurezza degli alimenti, certezza della salute”, tenutasi ad Expo il 29 giugno, Luciano Atzori, Segretario dell’Ordine Nazionale dei Biologi dice: «L'olio di palma può avere proprietà benefiche per la salute purché non si superino le dosi consigliate dagli esperti. I rischi per il nostro organismo derivano piuttosto da una dieta sbilanciata, un problema diffuso in Italia, che viene sottovalutato. È inutile eliminare dalla propria dieta l’olio di palma se poi si segue un regime alimentare ricco di carne rossa, salumi, formaggio e cioccolati, che non devono superare il 10% del fabbisogno calorico quotidiano». (Per saperne di più dell'olio di palma leggi qui).

    Anche Greenpeace International viene in aiuto (non direttamente) dela Nutella. A riguardo della deforestazione legata al consumo dell'olio di palma sottolinea che Ferrero è una delle compagnie mondiali che più si è impegnata per trovare soluzioni ecologiche e cessando l'utilizzo di olio di palma derivante da deforestazione.

    (29.06.2015)

    www.vanityfair.it/vanityfood/food-n...eta-ingredienti


    FONTE:
    © www.vanityfair.it/vanityfood/food-n...eta-ingredienti,
    web,hdwallpapers.cat
     
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    NUTELLA DRINKS



    (© di Nilam)


    3 varianti... gustosi, facili e veloci da preparare

    1
    - Nutella
    - panna montata
    - banana
    - latte

    2
    - Nutella
    - gelatina di ciliegie
    - panna montata
    - ghiaccio
    - latte

    3
    - Nutella
    - biscotti
    - latte


    FONTE:
    © www.youtube.com


    Edited by gheagabry1 - 7/2/2023, 01:48
     
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    IL NUOVO SPOT
    Nutella parla come te: sulle etichette il tuo dialetto



    Nutella parla come te.


    Così si presenta il nuovo spot della crema alle nocciole più celebre del mondo: dopo i nomi di battesimo e le frasi che augurano buona giornata, adesso l’idea è quella di utilizzare il dialetto. Sui barattoli che presto arriveranno sugli scaffali, i creativi della Ferrero, hanno pensato di mettere etichette con frasi e modi dire regionali.

    Dal Dàje romano al Uéla milanese, dal sardo Ajò al Poudzodelle montagne della Val d’Aosta, saranno 135 le espressioni del Manuale linguistico dell’Entusiasmo, da poter incollare al proprio barattolo, ognuna proveniente da una diversa zona del nostro Paese.

    E se sullo scaffale non si troverà l’etichetta della propria Regione, sarà possibile scaricarla direttamente dal sito

    © Riproduzione riservata

    <i>(14 ottobre 2015)


    FONTE:
    © www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2015/1..._dialetto.shtml


    Edited by gheagabry1 - 7/2/2023, 01:49
     
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    In Germania
    Vi rubano la Nutella?
    Su eBay c’è un antifurto per evitarlo




    Dalla Germania l'antifurto contro i ladri di Nutella


    Rosaria Corona


    Genova - Un’idea semplice e originale che sta già riscuotendo un discreto successo: dalla Germania arriva un antifurto per proteggere la Nutella dalla golosità altrui, come quella del coinquilino pronto ad affondare il cucchiaio nella vostra crema di gianduia, cacao e nocciola.

    L’idea è venuta al tedesco Daniel Schobloch che, in seguito alle continue lamentele di un amico che puntualmente trovava il barattolo di Nutella “ripulito” dai figli, ha realizzato un dispositivo per scoraggiare i ladri: sostanzialmente si tratta di un blocco di resina che, posizionato sul coperchio e collegato a un lucchetto, ne impedisce l’apertura.

    Il blocco, disponibile in pre-ordine su eBay al costo di 9,99 euro, non è passato affatto inosservato: ne sono già stati venduti un migliaio di pezzi.

    © Riproduzione riservata

    (01 settembre 2015)

    http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/09/...antifurto.shtml


    FONTE:
    © http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/09/...antifurto.shtml
     
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    Nutella parla in dialetto: ecco i nuovi vasetti



    Dal Daje al Cumpà, Nutella decide di parlare tutte le sfumature di italiano con una serie di vasetti dialettali


    I buongiorno non sono tutti uguali. Ecco perché Nutella ha deciso di parlare la lingua di tutti gli italiani, da Nord a Sud, proponendo una nuova versione dei suoi vasetti, caratterizzati dalle espressioni dialettali più famose d'Italia.

    Con l'aiuto di alcuni esperti di dialettologia, sono state identificate 16 aree geografiche e da lì estrapolate 135 espressioni conosciute per la frequenza con cui sono utilizzate o per l’aura conferita loro dal cinema e dal mondo dello spettacolo.

    Le etichette saranno disponibili a partire dal 12 ottobre 2015.

    Nel caso in cui in negozio non si trovasse quello che si cerca, collegandosi al sito di Nutella o alla sua pagina Facebook si potrà scegliere tra le 135 espressioni dialettali disponibili quella preferita e ottenere un personalissimo barattolo virtuale da condividere sui social network con hashtag #nutelladialetti.

    Sfogliate la gallery per vederne qualche esempio e scoprirne di più.


    I nuovi vasetti Nutella in dialetto




    nutella cumpa



    nutella daje



    nutella neh



    nutella jamm bbell


    Chi ha deciso le espressioni dialettali - Per decidere quali espressioni dialettali stampare sui propri vasetti, Nutella ha chiesto aiuto agli esperti di dialettologia delle università di tutto il territorio nazionale, coordinati dal professore Francesco Avolio dell’Università degli studi dell’Aquila.

    © Riproduzione riservata

    (8 OTTOBRE 2015)

    http://www.grazia.it/stile-di-vita/tendenz...to-vasetti-2015


    FONTE:
    © http://www.grazia.it/stile-di-vita/tendenz...to-vasetti-2015
     
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