RISTORANTI

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  1. gheagabry
     
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    Image Credit: Jumeirah International LLC


    All'interno dell'esclusivo hotel dei record Burj al Arab, soprannominato "la vela di Dubai", è possibile scendere sotto il livello del mare per pranzare o cenare al ristorante Al Mahara gustando le sue specialità di pesce (neanche a dirlo!). Gli ospiti vengono fatti accomodare intorno a un gigantesca vetrata cilindrica che permette di ammirare la vita subacquea del Golfo. Considerata una vera e propria attrazione turistica, in realtà non è proprio alla portata di tutte le tasche, ma d'altro canto si trova all'interno di un hotel 7 stelle...


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    Image credit: www.soloperdue.it

    Avete mai sognato di avere un ristorante tutto per voi? Niente camerieri che volteggiano tra i tavoli, niente vicini chiassosi, nessuna sedia da spostare per far accomodare qualcuno al tavolo dietro al vostro. Tutto questo è possibile, almeno se si hanno 500 euro da investire in un'esperienza culinaria davvero unica.
    Si chiama "Solo per due" e non a caso: ha un unico tavolo con solo due posti disponibili, caratteristica che gli vale il record del ristorante più piccolo del mondo. E il primato è tutto italiano, perchè questo locale si trova a Vacone, in provincia di Rieti, un'ora di auto circa da Roma.
    Aperto 24 anni fa in un'incantevole casa di campagna del XIX secolo, ha mantenuto nel tempo la sua romantica impronta originale, rivolgendosi in particolare alle coppie di innamorati a cui vengono riservate tutte le attenzioni per una serata indimenticabile.



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    Image credit: Walter Bibikow/JAI/Corbis

    Aggrappato sul fiano di una scogliera a strapiombo sul fiume Yangtze con i tavoli dentro una grotta: non è forse tra i più comodi da raggiungere, ma sicuramente è uno dei ristoranti più pittoreschi al mondo.
    Il Fangweng Restaurant si trova nel distretto cinese di Yiling, a pochi passi dalla celebre Three Travelers’ Cave, la magnifica grotta dei primi tre viaggiatori - così chiamata per le poesie incise sulle sue pareti risalenti all'anno 819 - ricoperta di stalattiti e stalagmiti.
    Costruito a centinaia di metri da terra, quello che più colpisce non è tanto il bel panorama sul fiume o la vista dei bungee jumpers che si lasciano cadere nel vuoto dal ponte di fronte, quanto il senso di instabilità ed equilibrio precario dell'intera struttura che genera un brivido costante anche ai più avventurosi.


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    Image credit: Studio Umami

    Ci sono luoghi capaci di trasformare l'esperienza di una cena in qualcosa di molto più profondo. Chi prenota un tavolo alla Fortezza Medicea di Volterra sa di non andare in un ristorante qualsiasi, ma in una prigione, e nemmeno in disuso. La fortezza infatti ospita un carcere di massima sicurezza in cui ladri, assassini e mafiosi scontano il loro debito con la giustizia.
    Gli ospiti, dopo aver ricevuto il nulla osta dal Ministero di Grazia e Giustizia e aver lasciato cellulari e oggetti di metallo all'ingresso, vengono fatti accomodare nella cappella sconsacrata del 14° secolo, trasformata per l'occasione in una sala da pranzo con tanto di candele dove sarà servito il menu della cena preparato e servito dai detenuti.


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    Image credit: www.schwerelos-zeitlos.de

    Una pentola galleggia sul soffitto come per magia, prende una curva e si precipita verso il basso con una ripida spirale che termina direttamente sul tavolo. Follia? Allo Schwerelos di Amburgo no.
    Niente più attese nè camerieri in questo ristorante: si ordina tramite i touchscreen disposti su ogni tavolo e i piatti arrivano al tavolo trasportati da un'incredibile sali-e-scendi di binari, scivoli e anelli.
    Abolito totalmente il servizio al tavolo, lo Schwerelos ha creato un sistema di montagne russe davvero ingegnoso per trasportare pietanze e bevande dalla cucina al tavolo, facendo fluttuare il tutto sopra le teste dei clienti.


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    Leonhard Foeger/Reuters

    Un gatto dorme beato in una delle cucce sparpagliate tra le mura di casa. Niente di strano, se non fosse che il locale in questione è un bistrot, precisamente il Cafe Neko (che in giapponese significa “gatto”) di Vienna.
    In quello che è il primo “Cat Cafe” europeo, i cinque gatti residenti – Sonja, Thomas, Moritz, Luca e Momo - la fanno letteralmente da padrone girando tra i tavoli, saltando sulle sedie, leccandosi pigramente o appisolandosi qua e là, mentre i clienti, tra un caffè e un dolcetto, possono farli giocare, coccolarli o semplicemente godere della loro compagnia.
    Nati in Giappone per la felicità degli amanti dei felini, che qui difficilmente possono tenerli nei loro piccolissimi appartamenti, il successo di questa moda ha in breve valicato i confini del Sol Levante per sbarcare anche nel nostro continente. E il primo è stato aperto proprio da un giapponese doc, Takako Ishimitsu.
    I residenti felini, che provengono tutti da un rifugio per animali abbandonati, non sembrano per nulla disturbati dal via vai di avventori. Poche regole ferree vietano ai clienti di infastidirli se non gradiscono le loro attenzioni o se stanno dormendo, ma solitamente sono proprio loro ad avvicinarsi regalando fusa a profusione. Ovviamente, i cani qui non possono entrare.




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    Image credit: Richard Chung/Reuters

    “Presto, infermiera: 1.800 cc di Vodka! E passatemi quei gamberi saltati, subito!” Non è la parodia della fiction “ER - medici in prima linea", ma è quello che può capitare di sentire in un ristorante di Taipei (Taiwan) al DS Music restaurant.
    Qui per avere un cocktail bisogna dire “Vorrei ordinare una medicina” ed ecco che arriva subito un’infermiera pronta a somministrarvi la bevanda per via “endovenosa”. Se si deve andare alla toilette invece bisogna chiedere della “sala emergenza”. All’ingresso una caposala registra i clienti con un finto “misuratore di pressione”. E tutto intorno sedie a rotelle, stampelle e apparecchi ai raggi X decorano – si fa per dire - l’ambiente.


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    Image credit: Amit Dave/Reuters

    Si chiama Lucky Hotel, ma è un ristorante e in qualche modo anche un albergo... per i morti.
    Il locale si trova, infatti, in un vecchio cimitero musulmano della città di Ahmedabad, in India. Offre piatti rigorosamente vegetariani a ben 300 clienti al giorno, che mangiano, chiacchierano e sorseggiano tè con i biscotti seduti su tavoli di legno, disposti tra 22 famose tombe di santi e poeti sufi. È per questo che il proprietario ha deciso di non demolirle e i clienti sembrano apprezzare: quelli più affezionati si dicono felici di poter riflettere sulla brevità della vita, tra una portata e l’altra.





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    Se si pensa che il ristorante, vero e proprio così come noi lo conosciamo, è nato come luogo di “ristoro” nel XVIII secolo, è difficile credere a quello che si può fare qui. In questo ristorante di Tokyo, in Giappone, gli avventori non si riposano mai: allo Zauo infatti il cibo bisogna guadagnarselo. Armati di canna ed esche, i clienti devono pescarsi la cena in una delle vasche del ristorante, scegliendo poi se farsi cucinare il pesce dallo chef o arrostirlo da sè su uno dei barbecue a disposizione




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    Image credit: Bogdan Cristel/Reuters

    Atmosfera gotica e la possibilità di fare le ore piccole. Nel Club Count Dracula di Bucarest, infatti, più tardi si arriva e meglio è. Ma sia chiaro: si entra solo per una libera scelta, come avvisano i signori dal mantello nero che accolgono i clienti all’ingresso. Per cena però niente sangue umano: la cucina è quella tipica della Romania.
    Pare che il ristorante sia stato costruito proprio sulle ceneri della casa di Vlad III, crudele signore di Valacchia dal 1456 (detto anche l’impalatore), a cui si è ispirato lo scrittore Bram Stoker, nel suo romanzo “Dracula”. La storia del vampiro di Transilvania è una delle storie più raccontate soprattutto al cinema: 160 sono i film che hanno per protagonista Dracula e 650 quelli in cui fa solo da “comparsa”.



    Rebecca Mantovani, www.focus.it
     
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5 replies since 8/3/2012, 11:47   1733 views
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