COLORI dei CIBI

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  1. gheagabry
     
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    Alimenti: cibi gialli attirano golosi, rossi per dimagrire, i segreti del colore.
    A tavola, occhio ai colori. "L'aspetto del cibo ha un ruolo importante, seduce i sensi e condiziona il gusto: giallo e arancione aumentano la secrezione dei succhi gastrici e attirano i golosi, perché sono tipici di cibi ricchi di calorie, dal tuorlo d'uovo alla pasta. E' la tonalità dorata del pane che lo fa sembrare più appetitoso.
    Mentre i cibi rossi mettono in circolo più noradrenalina, e dunque hanno un effetto dimagrante. A patto di riuscire a non mangiare di corsa: non è un caso che questo colore sia molto usato nei fast food, per 'spingere' i clienti a liberare presto i tavoli". Parola di Mariella D'Amico, architetto torinese di 39 anni autrice di 'Colorpower. Come puoi migliorare salute, relazioni e lavoro con il giusto utilizzo dei colori' (Edizioni L'Età dell'Acquario). "Sempre il rosso - dice D'Amico all'Adnkronos Salute - è il colore più attraente per i bambini, perché è vivace e ha la lunghezza d'onda maggiore: ne vengono immediatamente colpiti. Di fronte a caramelle gommose colorate, sicuramente un bimbo sceglierà quelle rosse al primo colpo". Un effetto "ben noto anche ai produttori di giocattoli: sono moltissimi i giochi che usano questa tonalità". Tornando alla tavola, scopriamo che il viola-verdastro evoca la putrefazione "e dunque ci disgusta. Questi meccanismi percettivi sono ampiamente sfruttati da chi vende alimenti, perché un'idonea illuminazione può far apparire più fresco e sano il cibo che si acquista. Non sempre ciò che vediamo corrisponde però alla realtà". L'esperta invita a prestare attenzione alle luci che si utilizzano spesso in macelleria, o nel reparto carni. "Chi compra la carne non può non aver notato che una volta portata a casa non ha più lo stesso colore". Le diverse tonalità negli alimenti creano aspettative nel consumatore, a volte anche assurde: l'aperitivo rosso brillante evoca un'idea di dolcezza. Una bibita alla menta verde clorofilla evoca freschezza. E ancora: "I colori che evocano profumi piacevoli sono il rosa, la lavanda, il giallo chiaro", spiega D'Amico. Le tinte cui si associa un gusto piacevole sono invece corallo, pesca, giallo, verde chiaro. "La conoscenza di questi legami tra gusto-olfatto-colore può essere sfruttata anche per riequilibrare le sensazioni percepite per esempio in luoghi tipo industrie dolciarie o profumerie, in cui gli aromi troppo dolci si possono neutralizzare con colori come il verde", suggerisce. Secondo D'Amico i cibi blu-viola sono utili per chi ha attacchi di fame nervosa, per il loro potere rilassante. Mentre quelli giallo-arancio sono alleati degli inappetenti, perché aumentano la salivazione e i succhi gastrici. Dal punto di vista della salute, il consiglio migliore è quello di mangiare ogni giorno frutta e verdura bianca, gialla, ossa, verde e blu-viola: "Ricca, cioè, di antiossidanti e fitochimici benefici. Occhio invece ai coloranti artificiali. La dose giornaliera consigliata, secondo alcuni studi - ricorda l'esperta - sarebbe da ridurre, anche perché queste sostanze sono state testate anni fa, e oggi sono molto usate per alimenti destinati ai bambini. Si è visto che il consumo eccessivo di alcuni coloranti può provocare deficit di attenzione e iperattività. Insomma, specie per i più piccoli sì ai colori a tavola, purché siano naturali". Ma come regolarci, nella pratica? "Quando andiamo a fare la spesa è buona norma leggere bene le etichette per evitare di comprare alimenti contenenti coloranti e additivi non necessari alla conservazione dei principi nutrizionali, ma utilizzati solo per rendere il cibo più gradevole alla vista. Ma questo è utile anche per limitare i danni da accumulo di additivi, variandone il più possibile la tipologia". Occhio all'etichetta, dunque, "che deve essere il più corta possibile". L'ideale sarebbe adottare il consiglio di Michael Pollan: immaginare di andare a fare la spesa con la nostra bisnonna, "e non comprare nulla che lei non riconoscerebbe come cibo - raccomanda l'esperta - evitando i prodotti che contengono ingredienti sconosciuti, o dai nomi impronunciabili, o con più di 5 ingredienti".[/color]
     
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0 replies since 7/3/2012, 10:22   206 views
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