PASQUA ...I DOLCI e non ..DELLA TRADIZIONE REGIONALE

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  1. giuliascardone
     
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    Pasqua...i dolci tipici veneti



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    La fugazza (o fugassa) è un tipico dolce pasquale della cucina veneta, in ogni forno della regione se ne trovano in grandi quantità e la tradizione vuole che ogni famiglia ne preparasse per festeggiare la Pasqua. Gli ingredienti sono i classici per la preparazione di qualsiasi dolce: farina, zucchero, lievito e burro. A questi si aggiungono le mandorle usate a copertura della fugazza, immancabili nel periodo pasquale anche sulla colomba. È il processo di lievitazione che richiede maggior tempo e attenzione. È necessario infatti iniziare a preparare il dolce con un giorno di anticipo, per lasciare lievitare l’impasto nel corso della notte. Pensate che in passato il luogo più caldo dove farla lievitare era la stalla. In terra veneta non c’è Pasqua senza la “focaccia”, dolce tradizionale che può assumere anche la forma di “colomba”, confezionata, naturalmente, con lo stesso tipo di pasta. La tradizione è antichissima e risale alle prime feste cristiane in ricordo della Resurrezione di Gesù, quando la ricorrenza era celebrata con straordinaria solennità in tutte le comunità cristiane. Nel Veneto il Cristianesimo è arrivato prestissimo, già in epoca apostolica, non da Roma ma da Alessandria d’Egitto, la più colta e raffinata città mediterranea. La regione fece proprie alcune delle tradizioni orientali, come il pane benedetto di Natale, il pane dolce di Pasqua, nonché le uova, simbolo della primavera e della vita che rinasce nella natura e nel Cristo risorto. Il pane dolce di Pasqua è stato poi variamente interpretato dalle diverse comunità cristiane, anche in terra veneta, dove il dolce risulta più semplice rispetto ad altre regioni italiane. Si tratta di un pane pasquale arricchito con vari ingredienti: farina, zucchero, burro, lievito e uova. L’origine del dolce è comunque avvolto nella leggenda, ma sembra che l’idea di questo “pane dolce” sia venuta ad un antico fornaio trevigiano: lavorò la sua pasta di pane con burro , uova e miele (qualche volta mandorle) sino ad ottenere un dolce soffice e leggero, che regalava ai suoi clienti in occasione delle feste pasquali. La tradizione vuole anche che la “fugassa”, un tempo, venisse preparata in occasioni di fidanzamenti e donata alla famiglia della ragazza con dentro nascosto l'anello di fidanzamento; ora si trova tutto l'anno nei panifici e raramente si prepara in casa a causa della lunghezza del procedimento. Infatti è un dolce complesso che richiede una lunga lievitazione, con pause adeguate (almeno tre di circa tre ore ciascuna), per ottenere una pasta molto soffice e leggera che, alla fine, sia che venga cotta in stampi circolari o in quelli a forma di colomba, verrà glassata con un composto a base di uova, di mandorle pelate, generalmente tritate ma anche divise a metà, e zucchero in granella. Per accompagnare questo dolce il Veneto ha molti vini adatti, come il Prosecco superiore di Cartizze, il Moscato Fior d’Arancio dei Colli Euganei, il Recioto di Gambellara spumante, il Recioto di Soave. A Negrar, nel periodo pasquale, massaie e fornai si danno un gran da fare per sfornare i dolci tipici del periodo, le “brasadele broè”, ciambelline secche poco zuccherate e “scottate” (broè) nell'acqua bollente prima di essere infornate, perfette da intingere nel Recioto giovane. Questo dolce tipico della Valpolicella e, più in generale, del veronese; le brasadele non sono nè troppo dolci nè troppo salate e hanno la caratteristica di essere croccanti fuori e morbide dentro. Una vera squisitezza. I bussolai invece, sono dolci a ciambella, tipici di Vicenza e di tutto il territorio fino a Bassano e Treviso, dove sono il dolce tradizionale delle feste pasquali. "Chi ga santoli ga bussolai" recita un proverbio vicentino, a significare che l'abbondanza non manca quando si hanno i giusti santi in paradiso. Se ne trovano tracce molto antiche, e si riconoscono anche nell'affresco di Giovanni Antonio Fasolo nel salone di Villa Caldogno, risalente alla seconda metà del '500. Vengono preparati con un impasto ricco di uova e insaporito con del marsala o, in alternativa, con della grappa o dell'anice. Perfetti da inzuppare nel té o nel vino. I Bussolà buranelli sono dei biscotti che venivano preparati abitualmente a Burano (da quì il termine "buranelli") per la Pasqua, ancora oggi sono il dolce tipico dell'isola. La storia dei Bussolà è molto remota, in passato venivano prodotti nelle case degli isolani principalmente il giorno di Pasqua ed era abitudine avvolgere i dolcetti nella biancheria, in quanto sprigionavano un ottimo aroma di burro. La colomba, oltre ad essere un dolce tipico di Pasqua della provincia di Verona, è diventato un vero e proprio simbolo pasquale sulle tavole di tutti gli italiani.


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    Fugassa vicentina



    Ingredienti



    450 gr. di farina
    125 gr. di burro
    125 gr. di zucchero
    20 gr. di lievito di birra
    1 bicchierino di grappa
    zucchero in granella
    40 gr. di mandorle
    aromi veneziani
    5 uova
    sale



    Preparazione



    In una terrinetta impastate un po’ di farina con il lievito, unendo qualche cucchiaio d’acqua tiepida. Coprite e fate riposare un paio d’ore al caldo o almeno in luogo tiepido, quindi aggiungete al primo impasto altrettanta farina e acqua tiepida. Reimpastate bene, coprite e lasciate riposare per altre due ore. Successivamente ripetete l’operazione a intervalli di due ore, per altre quattro volte, aggiungendo al posto dell’acqua tuorli d’uovo, uova intere, zucchero e burro in proporzione alla farina aggiunta, in modo da ottenere ogni volta un impasto lavorabile. Dopo le ultime due ore di riposo, aggiungete all’impasto un pizzico di sale e ancora un bicchierino di kirsch, delle scorzette d’arancio tagliate minute, dei chiodi di garofano in polvere, un pizzico di cannella, un pizzico di vaniglia, della radice d’ireos in polvere, il tutto macerato per un paio di giorni nella grappa. Lavorate ancora la massa fino ad ottenere un impasto ben omogeneo, tenero, elastico e lucente, che porrete in un apposito stampo, meglio se a forma di colomba. Bagnate la superficie con dell’albume d’uovo prima tenuto da parte, cospargetevi sopra dei granelli di zucchero e mandorle spezzate, fatelo quindi cuocere in forno a temperatura non elevata, fin che assume un bel colore marroncino-dorato.


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    Brasadele broè



    Ingredienti



    1 kg. di farina
    200 gr. di burro
    200 gr. di zucchero
    un bicchiere di grappa
    una bustina di vanillina
    la buccia grattugiata di un limone
    un pizzico di sale
    dieci uova



    Preparazione



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    Disponete sulla spianatoia la farina a fontana, aggiungete le uova, lo zucchero, il burro ammorbidito, la vanillina, la grappa, la buccia del limone e il sale. Impastate con le mani e lavorate a lungo l’impasto che deve risultare gonfio d’aria ed essere lucido in superficie. Dividete l’impasto in tante palline quante brasadele volete fare; a questo punto entra in gioco la manualità: dovete trasformare le palline in rotolini unendo poi le due estremità formando una ciambella. Tali ciambelle andranno scottate in acqua bollente, da questo quindi deriva la dicitura “broè”. Quando il dolce immerso in acqua salirà in superficie significa che ha raggiunto la giusta cottura (proprio come gli gnocchi), andrà quindi pescato e sistemato su un canovaccio ad asciugare. Il giorno seguente dovete armarvi di un taglierino (ben lavato) in quanto dovete incidere la ciambella lungo il bordo esterno, per farle assumere la forma caratteristica. Per finire le ciambelle vanno cotte in forno finché non raggiungono un colore appena dorato.


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    Bussolà (o bussolai) buranelli



    Ingredienti



    500 gr. farina
    250 gr. zucchero
    1 cucchiaio di rum (facoltativo)
    buccia di 1 limone
    1 pizzico di sale
    200 gr. burro
    6 tuorli
    vanillina


    Preparazione




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    Mescolare a crema i tuorli con lo zucchero e unire il rum se lo si usa. Fare la fontana di farina sul piano di lavoro e inserire la scorza grattugiata del limone, il sale e la vanillina. Inserire la crema di zucchero e tuorli, e poi aggiungere il burro a pezzetti (tenuto preventivamente a temperatura ambiente). Lavorare bene gli ingredienti fino ad avere un impasto tipo pasta frolla che, volendo si può far riposare in frigo ma non è necessario. Prelevare dei pezzetti di pasta e formare con le mani, dei bastoncini e poi delle ciambelline. Posizionarle sulla lastra del forno coperta di carta o con il foglio di silicone ed infornare a 170° per circa 15-20 minuti. devono mantenersi chiari, non diventare bruni.


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    Colomba di Verona



    Ingredienti



    600 gr. di farina bianca
    150 gr. di scorze di cedro candite
    30 gr. di zucchero a grana grossa
    160 gr. di zucchero semolato
    5 uova (1 intero e 4 tuorli)
    25 gr. di lievito di birra
    50 gr. di mandorle
    250 gr. di burro
    100 gr. di latte
    1 limone
    sale



    Preparazione



    Impastate 200 gr. di farina con il lievito sciolto in acqua tiepida e formate un panetto di giusta consistenza. Immergetelo in un recipiente di acqua tiepida dopo avervi effettuato due tagli a croce con un coltello affilato. Coprite con un coperchio finché il panetto, lievitando, verrà a galla. Versate sulla spianatoia 300 gr. di farina, mezzo cucchiaio di sale e la scorza grattugiata del limone. Mescolate bene, fate la fontana e ponete al centro 150 gr. di zucchero semolato, 4 tuorli, 125 gr. di burro ammorbidito. Impastate il tutto aggiungendo latte tiepido. Quando la pasta sarà soda, amalgamatevi il panetto lievitato e scolato. Lavorate il tutto, fatene una palla che metterete a lievitare in una ciotola infarinata. Quando sarà aumentata di un terzo, rovesciatela sulla spianatoia, amalgamatevi 40 gr. di burro ammorbidito e lavoratela per 10 minuti. Rimettete ancora la pasta a lievitare finché non avrà raddoppiato il volume. Lavoratela di nuovo aggiungendo altro burro e pezzetti di cedro candito, sbattendo energicamente la pasta per 10 minuti. Dividetela quindi in due parti: una per il corpo della colomba, l'altra per le ali. Coprite la pasta con un telo infarinato e lasciatela lievitare di nuovo. Una volta pronta e modellata mettetela sulla placca da forno, spennellatela con l'uovo sbattuto, aggiungete le mandorle e lo zucchero in granella. Infornate a 190° ma dopo 10 minuti scendete a 180° coprendo la pasta con un foglio di carta pergamena imburrato. Lasciate cuocere per 20 minuti, togliete dal forno e fate freddare.


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    Altri dolci di Pasqua


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    Colomba di Verona di pasticceria



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    Fonte:2.regione.veneto.it,www.myhouseonweb.
    eu,tor-te-e-din-tor-ni.blogspot.it,culoecamicia.wordpress.com,keeprecipes.com,www.flickr.
    com,www.turismoitalianews.it,lh5.googleusercontent.com,ww.donnamoderna.com,www.identitagolose.it,web
     
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