BRUNORI SAS

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  1. tomiva57
     
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    Brunori Sas


    Da Wikipedia


    Brunori


    Brunori Sas, pseudonimo di Dario Brunori (Cosenza, 28 settembre 1977), è un cantautore italiano.


    Biografia

    Brunori si avvicina al mondo della musica, in particolare quello della chitarra, nell'età adolescenziale per sconfiggere la noia del piccolo paesino calabrese in cui nasce e che non ha molto da offrire ad un ragazzo pigro ed introverso.


    Brunori Sas a Trento nel 2011


    Studia e consegue la laurea in Economia e Commercio ed entra a far parte del cementificio di famiglia. Tuttavia non è la vita che il cantautore ha sognato e dopo aver esordito nel 2003 firmando tre brani per il collettivo Minuta, nel 2005 è tra i fondatori dei Blume, con cui pubblica l'album In tedesco vuol dire fiore.

    Il suo esordio da solista avviene nel 2009 con il nome d'arte di Brunori Sas, il quale volutamente richiama il nome dell'azienda di famiglia in forma societaria accomandita semplice per ricordare i suoi studi e di come la nascita del cantautore sia avvenuta in un contesto tutt'altro che affine a quello musicale. La pubblicazione dell'album Vol. 1 riscuote un discreto successo e vince il Premio Ciampi come migliore album d'esordio, nel 2010 raccoglie anche il Premio Tenco come miglior autore emergente.

    Nel giugno del 2011 pubblica il suo secondo album da solista, Vol. 2 - Poveri Cristi e inizia un tour estivo ricco di date in tutta Italia.



    Discografia



    Con i Blume

    In tedesco vuol dire fiore (Pippola Music/Audioglobe, 1º maggio 2006)



    Solista

    Vol. 1 (Pippola Music, giugno 2009)
    Vol. 2 - Poveri Cristi (Picicca, 17 giugno 2011)



    Premi e riconoscimenti



    2009
    Premio Ciampi - Miglior debutto discografico dell'anno con l'album Vol.1
    2010
    Premio Siae / Club Tenco all'autore emergente
    2011
    Premio Italiano Musica Indipendente - Miglior Live


    Formazione Live

    Dario Brunori - voce, chitarra
    Simona Marrazzo - cori, tamburello
    Dario Della Rossa - tastiere
    Massimo Palermo - batteria
    Mirko Onofrio - sassofono
    Stefano Amato - violoncello, chitarra



    Brunori+Sas++live



    recensioni:


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    Brunori Sas vol.1


    “Imprenditore mancato e neo-urlatore italiano”. Si definisce così Dario Brunori, cosentino doc (Guardia Piemontese, ndr.) ed ennesimo talento tricolore gettato dalla vivacissima Pippola Music nel calderone indipendente italiano, dopo i vari Fitness Forever, Superpartner, Annie Hall e la neo-stella dell’indie-pop al vaudeville europeo, Beatrice Antolini. In “Vol. Uno”, esordio al fulmicotone del giovane cantautore calabrese, ciò che colpisce di scatto e fin dai primissimi “squarci” acustici, è la continua ricerca nostalgica, per certi versi “coraggiosa”, di un’italianità musicale genuina, spontanea, sincera, cutugna, autobiografica. Un’attitudine che nasce dalla volontà di guardarsi indietro nel tentativo disperato di evadere per un istante dai drammi e dalle paure di un presente irto di ansiolitiche divagazioni lavorative, sempre più affondato e deviato da una precarietà irreversibile. Difatti, la scrittura è spesso preda dei drammi economici e sociali dei trentenni di oggi: “E’ il mutuo il pensiero peggiore del mondo. Tasso fisso, con l’euribor c’è chi sta impazzendo da un anno. Cosa vuoi che scriva? Di cosa vuoi che canti?” (“Come Stai”).

    In questo marasma di “pugni” e “calci”, prendono il sopravvento citazioni inerenti la quotidianità popolare dello Stivale a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta, quasi a rimarcare la netta costrizione di dover rimpiangere inevitabilmente la beatitudine di un’adolescenza vissuta in stato di grazia. E così, tra palloni arancioni sgonfiati, Pertini, Bearzot, Edwige Fenech e Novella 2000, Brunori svuota dal sacco un caleidoscopio di “canzoni da spiaggia” raffinato, urlato e narrato con classe e impagabile ironia. In tal senso, “Guardia 82” è un’istantanea dove i ricordi estivi legati ai primi amori recano rabbia e rancore. Siamo dalle parti del primo, ingenuo Gaetano (il trotto stralunato di “Paolo”), del Graziani più intimo, o dell’ultimo Tricarico (“Nanà”). Allo stesso tempo, la divina nonchalance e lo scazzo speranzoso di “Di così” appagano e inducono a una rinnovata fiducia, mentre le lancette della memoria danzano leggiadre nel disincanto melodico e bongustiano di “Stella d’argento”.

    A dirla tutta, in “Vol. Uno” non c’è posto per la complessità filosofica e/o narrativa, ancor meno per le logorree citazioniste e le melodie arzigolate. Nelle sua modellazione, è la semplicità ad agitare le corde e a infiammare l’ugola. Dirette ed essenziali, le canzoni di Brunori Sas sono tremendamente vicine ai nostri umori attuali, alle nostre malinconie, e potrebbero tranquillamente sostare sul comodino, come una foto d’estate o un ricordo mai sbiadito.

    Fonte: Ondarock






    La sas della musica si chiama Brunori e produce "volumi"
    Tra Rino Gaetano e Ivan Graziani, il cosentino Dario Brunori è uscito con un album nel quale è bello specchiarsi. Storie spontanee e quotidiane che gli hanno fatto vincere il Premio Ciampi



    di Fabrizio Basso


    Era dai tempi di Fausto Papetti e Gil Ventura che non si sentiva un cantautore (beh, i signori citati erano sassofonisti, non tessitori di parole) infilarsi nella strada dei volumi. Non quelli sonori ma quelli numerici. Dario Brunori, cosentino, musicante più per caso che per scelta ma prontamente convertito all'artigianato delle sette note, pare abbia inforcato la via dei volumi. E' uscito il primo e subito si è portato a casa il Premio Ciampi e ora "sto già pensando al volume 2. E' un momento per me propizio e intendo sfruttarlo ma restando con i piedi per terra poiché al momento vivo tutto questo come un gioco". La stranezza di quel sas che seguie il cognome è presto detto, è terminologia societaria e sta per società accomandita semplice e ricorda "che una società Brunori esiste davvero ed è l'azienda di famiglia". Come per dire che in famiglia c'è chi lavora sul serio. Ma Dario si prende sul serio senza prendercisi. Perché l'album è vero. Racconta storie belle da ascoltare e, talvolta, da specchiarcisi. E', il suo, un pop italiano che oscilla tra Rino Gaetano e Ivan Graziani. E in mezzo declinazioni vocali varie. Il Volume 1 "me lo sono registrato tutto da me. Ora, per il tour, avrò il supporto di una band popolata da musicisti cosentini. Il mio è un disco popolare nel senso che arriva alla gente. Il passaparola è stato determinante per farmi conoscere. E' un porgetto privo di passato. Ho un solo precedente musicale, con i Blume ma era un percorso caratterizzato dall'elettronica".

    Gioca molto sulla rapidità di scrittura, anzi la ritiene fondamentale. Come i cantautori veri, quelli che oggi paiono una razza in estinzione: "Ma io non ci credo. E' mutata l'attenzione. Si tende a spingere artisti con canzoni dal feeling immediato, ma un recente passato insegna che si può essere vincenti anche senza essere fulminei. Cito per tutti Ettore Giuradei, Dente e Le Luci della Centrale Elettrica di Vasco Brondi. L'impegno sociale deve essere spontaneo e non frutto dell'essere cantautore. Non dimentichiamoci che oggi mancano casa e lavoro. E' il quotidiano che va riscoperto". Parole lievi ma ad alto volume. Per chi vuole intendere. E chi non vuole intendere? Beh c'è tanto rumore travestito da musica, può fare pesca grossa. Ma poi il piatto sarà insipido. Meglio tanta paccottiglia in meno e un Volume 1 in più.

    fonte: sky.it






    Vol. 1 (Brunori Sas)


    Da Wikipedia


    Vol.1 è il primo album in studio del cantautore italiano Dario Brunori, meglio conosciuto come Brunori Sas come solista, uscito nel 2009.

    Raccolta di canzoni che presentano l'artista nella sua peculiarità: racconti popolari, storie schiette e sincere, dolori vissuti con la vena realistica propria dell'autore, pochi virtuosismi, ma una musica vera che colpisce la platea.


    Tracce

    Il pugile - 3:05
    Italian dandy - 4:56
    Nanà - 3:16
    Paolo - 2:18
    Come stai - 3:59
    Guardia '82 - 4:28
    L'imprenditore - 3:02
    Di così - 4:32
    Stella d'argento - 1:19