LE DONNE nel MONDO

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    la vita privata di kate non'e proprio esemplare..
     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Michelle Obama

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    LA FIRST LADY
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una donna intelligente, un avvocato nonché la moglie del quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti d’America. Lei è la First Lady Michelle Obama e noi nel giorno del suo compleanno l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Michelle Robinson nasce a Chicago il 17 gennaio del 1964. Suo padre era Fraser Robinson, impiegato comunale ed iscritto al Partito Democratico americano , mentre la madre, Marian Shields Robinson, faceva segretaria presso lo Spiegel Catalog Store. La famiglia è inoltre formata dal fratello Craig Robinson, allenatore di pallacanestro della Oregon State University.Diplomatasi nel 1981, lascia Chicago per intraprendere gli studi che la porteranno a laurearsi presso la Princeton University e la prestigiosa Harvard Law School. Tornata a Chicago, lavora come avvocato associato nella società di rappresentanze legali Sidley Austin. In seguito viene nominata membro dello staff del primo cittadino della sua città natale, Richard M. Daley, partecipando al tempo stesso nello staff del Medical Center dell’Università di Chicago.Il suo incontro con Barack Obama è avvenuto quando lei lavorava come stagionale presso la società Sidley Austin. La loro relazione iniziò con un pranzo di lavoro e poi con un incontro per l’organizzazione di comunità in cui lui per la prima volta fece colpo su di lei. Il primo appuntamento della coppia fu per vedere il film di Spike Lee “Do the Right Thing”. Si sono sposati nell’ottobre 1992 ed hanno avuto due figlie, Malia Ann (nata nel 1998) e Natasha, soprannominata Sasha, (nata nel 2001).Dopo l’elezione di Barack al Senato degli Stati Uniti, la famiglia Obama ha scelto di non trasferirsi a Washington, D.C., sede degli uffici del marito, bensì di continuare a vivere nel South Side di Chicago, per restare fedeli alle proprie origini. Durante la campagna elettorale per l’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti d’America, Michelle si era impegnata a fare campagna elettorale solo per due giorni alla settimana, a stare fuori la notte solo una volta alla settimana, e a essere a casa dalle sue figlie entro la fine del secondo giorno.Con l’ascesa di suo marito a politico di rilevanza nazionale, entra ufficialmente a far parte della cultura popolare. Nel maggio 2006, la rivista “Essence” la colloca tra le “25 donne più ispiratrici del mondo”. Nel settembre 2007, la rivista “02138″ la pone al 58º posto nella “The Harvard 100,” una lista dei più influenti ex allieve di Harvard; suo marito risulta al quarto posto nella medesima classifica. Nel luglio del 2008 comparve sulla copertina di Vanity Fair (edizione internazionale) nella lista delle persone meglio vestite al mondo. Il suo nome appare anche nella lista della rivista “People” delle persone meglio vestite del 2008 ed è stata segnalata per il suo look “classico e sicuro”. Gli attributi di eleganza di Michelle vengono indicati come vanto per il ruolo di First Lady da diversi giornali e riviste mondiali del settore.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Iva Zanicchi



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    LA CANTANTE AMATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una cantante della straordinaria voce e grinta che l’ha contradistinta in tutti questi anni. È stata cantante, conduttrice, e avuto persino il tempo di occuparsi di politica. Lei è Iva Zanicchi e noi nel giorno del suo compleanno l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Iva Zanicchi nasce a Vaglie di Ligonchio in provincia di Reggio Emilia, il 18 Gennaio 1941. Il suo primo provino risale alla fine degli anni ’50 quando le preferiscono Milva, la futura “pantera” che Iva ritroverà al debutto al Festival di Sanremo nel 1965. Nel 1963 si esibisce come concorrente al Festival di Castrocaro con il brano “6 ore”. Riesce così ad accedere alla finale. Ma una brutta laringite non le permette di tirar fuori la splendida voce “nera”: si aggiudica il terzo posto.Grazie alla sua straordinaria grinta interpretativa Iva Zanicchi conquista i discografici della nuova etichetta Ri-fi Records di Milano che le fanno firmare un contratto. Il suo primo disco viene distribuito nel maggio del 1963 e contiene le canzoni “Zero in amore” e “Come un tramonto”, scritte per lei e arrangiate dal maestro Gorni Kramer. Il primo grande successo arriva con la canzone “Come ti vorrei”, versione italiana di “Cry to me” (di Bert Russel). Grazie a questo brano debutta a Sanremo nel 1965 con “I tuoi anni più belli”. Ma è due anni dopo, nel 1967, che Iva Zanicchi conquista la sua prima vittoria al Festival di Sanremo con il brano “Non pensare a me”.Grazie alla sua bellissima voce, dal timbro inconfondibile, nel 1969 vince nettamente il Festival con una canzone che ancora oggi è considerata il suo simbolo, la celeberrima “Zingara”, che Iva presenta insieme a Bobby Solo. Nel marzo dello stesso anno Iva partecipa all’Eurofestival di Madrid , con il brano “Due grosse lacrime bianche”. Poiva a Parigi, dove è protagonista di uno spettacolo all’Olympia, al quale segue un’intensa tournèe che vede Iva Zanicchi impegnata in numerosi concerti tra il Sudamerica, la Russia e gli Stati Uniti dove conoscerà il mitico Frank Sinatra.Tra il 1970 e il 1971, la svolta: decide di dedicarsi alle canzoni del compositore greco Mikis Theodorakis. Incidendo uno dei suoi dischi più belli “Caro Theodorakis…Iva”, che vende più di un milione e mezzo di copie. Ma il 1970 è anche l’anno della sua terza partecipazione ad una delle più importanti gare canore italiane, “Canzonissima”. Le sue grandi scollature (davanti, dietro e ai lati) fanno scalpore. Una delle canzoni da lei presentate è “Un fiume amaro” (brano di punta dell’LP “Caro Theodorakis…Iva”). Il successo è senza precedenti.Le cose tuttavia non sembrano andare come dovrebbero. A Torino, durante un’esibizione in un locale chiamato “Le Roi” un ammiratore comincia a molestarla, fino al punto di salire sul palco e strapparle l’orlo del vestito. Il servizio di sicurezza interviene rendendo inoffensivo l’uomo, armato di un lungo coltello e in evidente stato di confusione mentale.Tra il 1972 e il 1973 altri due grandi successi, “Coraggio e paura” e “Mi ha stregato il viso tuo”. Torna a esibirsi a “Un disco per l’estate” ma, durante le prove della serata finale, si sente rispondere che non c’è più tempo per provare la sua canzone “I mulini della mente”. Per la troppa tensione Iva accusa un malore e viene portata in albergo. Le prove sono rimandate al pomeriggio ma decide ugualmente di rinunciare alla finale televisiva.Nel 1974, grazie alla sua terza vittoria con il brano “Ciao cara come stai?”, Iva conquista un primato eccezionale nel panorama della musica italiana: è l’unica donna ad avere vinto per ben tre volte il Festival di Sanremo. Subito dopo, un altro grande successo: il brano “Testarda io” viene inserito dal regista Luchino Visconti nel suo film “Gruppo di famiglia in un interno”.Nel 1983 si presenta alla Mostra della Canzone di Riva del Garda con “Aria di luna” e l’ anno successivo ritorna sul palco di Sanremo con il brano “Chi (mi darà)”. Da questo momento in poi Iva Zanicchi intraprenderà una nuova avventura professionale: nel 1985 debutta in televisione in veste di conduttrice con il programma “Facciamo un affare”. Soltanto un anno dopo ottiene la conduzione di uno dei programmi televisivi più fortunati e longevi della storia della televisione italiana, “Ok, il prezzo è giusto!”.Dopo anni di inattività discografica nel 2001 esce il singolo “Ho bisogno di te”, edito da Sugar. Nello stesso anno ha dato alle stampe anche un libro; si intitola “Polenta di castagne” in cui racconta in chiave ironica la storia della sua famiglia. Nel 2002 la Mbo ha pubblicato la raccolta “Testardo io… e altri successi” che contiene tutti i brani storici. L’anno successivo Iva Zanicchi ritorna al suo grande amore, la musica. Si ripresenta con la Sugar alla 53ma edizione del Festival di Sanremo con il sofisticato brano “Fossi un tango”, prodotto da Mario Lavezzi.Oltre alla musica e alla tv, Iva si occupa anche della politica. Alle elezioni del 2004 si presenta candidata all’Europarlamento nelle liste di Forza Italia, ma l’esperienza e i risultati non sono stati dei più felici. Dall’inizio del 2005 Iva Zanicchi è tornata in tv, su Canale 5, con il programma “Il Piattoforte”. Nello stesso anno ha anche partecipato al reality show televisivo “Music Farm” di RaiDue.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Janis Joplin



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    LA CANTANTE AMATA E MAI DIMENTICATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una cantante della straordinaria voce rimasta nella memoria di tante generazioni. Di lei si sono dette tante cose: che era una ragazza che viveva di sesso sfrenato e droga, ma anche che era una ragazzina vulnerabile, sofferente, che non conosceva l’amore. Chi era veramente Janis Joplin probabilmente non scopriremo mai, ma la musica che ci ha lasciato in eredità parla e parlerà di lei solo al meglio. Noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Janis Lyn Joplin nasce il 19 gennaio 1943 a Port Arthur, la cittadina industriale del Texas. Suo padre era operaio di raffineria mentre la madre faceva la casalinga. Da adolescente, Janis era un brutto anatroccolo, un po’ sovrappeso e con il volto invaso dall’acne, il tipo di ragazza con cui la maggiorparte dei ragazzi non uscirebbe mai. A 15 anni a scuola la snobbavano tutti così Janis, a soli 17 anni, decide di lasciare lascia Port Arthur e la pallida prospettiva di una vita come moglie e madre per inseguire il sogno di diventare una cantante. Dopo essersi diplomata con buoni voti, si iscrive anche all’università, ma il richiamo della strada e la perenne insoddisfazione la fanno tornare a suonare in oscuri club di provincia. Proprio in questi anni incontra Jorma Kaukonen (chitarrista e futuro membro dei Jefferson Airplane) ed insieme a lui si esibisce nei locali con un repertorio soprattutto folk e country.Nel 1963 Janis Joplin si reca per la prima volta a San Francisco, dove entra in contatto con il mondo dei beat e la filosofia on the road. Questo è, forse, ciò che Janis va cercando, un “mondo delle idee” in cui non ha importanza l’apparire, un gruppo di persone per cui è fondamentale aver qualcosa da dire e dirlo più forte degli altri. Nel mondo perfetto delle idee, però, Janis incontra anche l’alcool e le droghe, che entrano a far parte della sua vita in modo prepotente.Nel 1966 si rifugia a Port Arthur, profondamente ferita da una promessa di matrimonio naufragata, e cerca di vivere così come ogni brava ragazza texana dovrebbe. È il periodo di una Janis austera, sempre vestita di scuro, con i lunghi capelli raccolti in uno chignon antiquato, lo sguardo duro e privo di ogni scintilla di ribellione. Docile come un agnellino, trova un lavoro e trascorre il suo tempo libero ricamando e leggendo, con gioia dei suoi genitori che vedono la primogenita “finalmente rinsavita”. L’idillio, però, si rompe quando Chet Helms, un amico dei tempi in cui suonava per i club di Austin, le offre il ruolo di vocalist per una nuova band di San Francisco di cui lui è manager.Abbandonate le gonne lunghe parte per la California insieme a Chet e dopo un breve provino viene ingaggiata dalla “Big Brother and The Holding Co.”, una band di matrice blues con venature rock e psichedeliche. La miscela esplosiva creata dalla roca voce blues di Janis Joplin ed il sound innovativo della Big Brother ottiene subito un grande successo ed il gruppo ottiene il primo contratto discografico, la produzione di un album per la Mainstream Records.Esce così, nel 1967, “Big Brother and the Holding Company”, un album ancora incapace di render giustizia alla grinta della band, che riesce a dare il meglio di sé nelle sessioni live e nelle serate nei locali della Frisco Bay. L’album è parecchio sottotono e gli unici brani in cui vi è davvero traccia del talento della band sono “Down on me” , “Call on me” e “Bye bye baby”. Nonostante l’insuccesso del primo album, la band non si dà per vinta ed ottiene un contratto discografico con la Columbia Records grazie ad un’impressionante esibizione sul palco del Monterey Pop International Festival (estate 1967), in cui Janis pietrifica il pubblico con una struggente e personalissima versione di “Ball and chain” di Big Mama Thornton.Nel 1968 esce “Cheap Thrills”, da molti considerato l’apice della carriera di Janis Joplin. In questo lavoro troviamo una serie di “pezzi da novanta”, dalla splendida cover di “Summertime” di George Gershwin ad “I need a man to love” , un brano fortemente autobiografico, composto da Janis insieme a Sam Andrew, passando per una registrazione live di “Ball and Chain” in puro “Janis style” e “Piece of my heart”, primo singolo dell’album. Il suono della Big Brother è decisamente migliorato ed il gruppo sembra aver trovato il proprio equilibrio, ma l’abuso di alcool e droghe da parte dei componenti della band, il continuo stress dei concerti e delle manifestazioni unito al temperamento sanguigno delle due primedonne del gruppo (Janis e James Gurley) porta la band a sciogliersi.Nonostante la rottura con la Big Brother, Janis Joplin mantiene il contratto con la Columbia e forma una nuova band, la “Kozmic Blues Band” (di cui fa parte anche Sam Andrew, che non ha abbandonato la cantante), con la quale pubblica, nel 1969, “I got dem ‘ol Kozmic Blues Again mama”, un album che spacca in due il pubblico di Janis: per il pubblico statunitense si tratta di un album troppo blues-oriented, in controtendenza con l’evoluzione della scena musicale USA, mentre per il pubblico europeo questa ragazza di ventisei anni diventa “la regina bianca del blues”. Quel che è certo è che brani come “Maybe”, “Little girl blue” e “Kozmic Blues” rimangono tra le migliori performances di questa pantera da palcoscenico. Purtroppo, però, anche il rapporto con questa band viene rovinato dall’abuso di eroina e alcool ed il gruppo si scioglie.Janis non si arrende, si disintossica e forma l’ennesima band, la “Full Tilt Boogie Band” (questa volta senza il sostegno di Sam Andrew, che torna dai vecchi compagni per ricostituire la Big Brother) e si mette al lavoro per la realizzazione del terzo album, “Pearl”. Lei è entusiasta, pensa di aver finalmente trovato il ritmo giusto della sua vita e si dedica con grande zelo ai nuovi brani, ma la tensione è troppo alta e lei troppo debole, così cade per l’ennesima volta nella trappola dell’eroina.“Pearl” esce nel 1971 ed ottiene un grandissimo successo, soprattutto con brani come “Cry baby”, “Get it while you can”, “My baby” e “Me and Bobby mcGee”. La maturità vocale di Janis Joplin stupisce per la sua pienezza e la capacità di plasmarsi dolcemente su qualsiasi tipo di suono. Purtroppo però Janis non riesce a godere di questo trionfo. Il 4 ottobre 1970 il suo corpo viene trovato senza vita in una camera del Landmark Motor Hotel di Hollywood, riverso in una pozza di sangue: il setto nasale rotto per l’impatto con un comodino. Janis Joplin, ventisette anni, era morirà di overdose. La sua musica, però, nonostante fossero passati più di 30 anni, vive ancora.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Franca Sozzani



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    LA LADY VOGUE ITALIA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una donna straordinaria del mondo del giornalismo italiano ed internazionale. Ogni donna che si occupa della moda, o vorrebbe farlo, vorrebbe essere al suo posto, a capo di una rivista così nota com’è Vogue. Lei è Franca Sozzzani e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Franca Sozzani nasce il 20 gennaio 1950 a Mantova. Si è diplomata al liceo classico. È durante quegli anni che sviluppa l’interesse per la filosofia, che la porterà a continuare gli studi presso l’Università Cattolica a Milano. La giovane Franca sceglie lettere e filosofia, e si laurea, con i massimi voti, con una tesi in filologia germanica.Dopo la laurea, Franca Sozzani decide di orientarsi verso la carriera giornalistica, lavorando per il magazine “Vogue Bambini”. Nel 1980 diventa direttore responsabile di “Lei” mentre tre anni dopo arriverà a dirigere anche “Per Lui”, la versione maschile di “Lei”. Con una carriera di tale portata ed importanza, la Sozzani nel 1988 arriva a capo di Vogue Italia. Dal 2006 ricopre la posizione di direttore responsabile di “L’Uomo Vogue. Oltre a queste, Franca Sozzani ricopre anche la carica di direttrice editoriale della casa editrice Condé Nast per l’Italia. A febbraio 2010 ha lanciato il sito internet Vogue.it, il primo portale al mondo intestato alla celebre testata di moda.Franca Sozzani è anche una donna molto generosa, dedicata alle questioni sociali. È una dei membri fondatori della Child Priority, organizzazione non-profit creata da Condé Nast, che aiuta i giovani talentuosi artisti a continuare gli studi e di affermarsi nel mondo di lavoro. L’anno scorso è stata eletta ambasciatrice di Good Will dell’Onu. È autrice di numerosi libri di fotografia, moda, arte e design, fra i quali: 30 di Vogue Italia (1994), Visitors (Biennale Internazionale Dell’Arte Contemporanea; 1996), A Noir (1998), Style in Progress (30 di L’Uomo Vogue; 1998), Valentino’s Red Book (2000), Artista al lavoro (2003), I Capricci della Moda (2010). Nell’ottobre 1994, lei insieme ad altri personaggi illustri della moda, sono stati ritratti in una foto da Richard Avedon che è stata pubblicata nel libro “Avedon Fashion 1994 – 2000 Edizione Italiana – De Agostini”.Per il suo prezioso lavoro, Franca Sozzani è stata insignata da molti premi e riconoscimenti come: la Lupa Capitolina nel 2002, il Premiolino nel 2003, l’Ambrogino d’oro nel 2004, e Montblanc de la Culture (per il progetto “Who Is On Next”) che ha ottenuto nel 2007Quanto alla vita privata, Franca Sozzani non ama parlarne nelle interviste che rilascia. È sorella di Carla Sozzani proprietaria della “Galleria Carla Sozzani” in Corso Como 10 a Milano e madre del suo unico figlio, Francesco Carrozzini, fotografo e regista. Tra persone amiche che lei stessa cita figurano Miuccia Prada, fashion designer, e Gabriella Forte, una fra le più quotate top manager nel campo della moda.Da quando ha preso la direzione di Vogue Italia, nel 1988, Franca Sozzani ha sempre fatto la differenza: ha lanciato e allevato artisti, fotografi, stilisti, mostre, fenomeni sociali e tendenze. Tanto da diventare uno dei pochi italiani nel mondo il cui parere conti davvero qualcosa. Il suo magazine è considerato il più fashionable di tutti coloro che appartengono alla famiglia Vogue. È una donna eccezionale dalla quale tutti potremo prendere esempio.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Benazir Bhutto

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    LA DONNA CHE SFIDO’ IL TERRORE


    – Care Oggi vi parliamo di una donna straordinaria del mondo della politica internazionale, nota per essere stata la prima donna d’aver guidato un paese musulmano. Due volte Primo ministro del Pakistan, ha perso vita in un attacco terroristico insieme alle altre venti persone nel 2007. Il suo nome è Benazir Bhutto e noi oggi l’omaggiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Benazir Bhutto nasce a Karachi il 21 giugno 1953. Il suo padre era Zulfiqar Ali Bhutto, Primo Ministro del Pakistan dal 1971 al 1973, mentre la madre era Begum Nussram Bhutto di origine curdo-iraniana. Benazir ha un nonno celebre, Shaw Nawaz Bhutto, che è stato uno degli esponenti principali del movimento indipendentista pakistano. Dopo aver studiato in Pakistan, la giovane parte per gli Stati Uniti, iscrivendosi nella facoltà di Scienze politiche a Harvard. Nel 1973, in seguito a brillanti studi, ottiene la laurea.Poco tempo dopo Benazir Bhutto si trasferisce ad Oxford, dove intraprende studi di economia, filosofia e politica. Finito l’ università, la giovane ritorna in Pakistan, svolgendo l’attività di assistente del padre, il quale è alla guida del Paese. In questi anni Benazir assiste ai drammatici eventi che si susseguono all’interno del suo Paese, infatti, dopo avere stretto una buona amicizia con gli Stati Uniti guidati dal Presidente John Kennedy e riscosso un grande successo popolare per le sue politiche di matrice socialista, il Primo Ministro Zulfiqar Ali Bhutto viene deposto dalla carica politica in seguito a un colpo di stato militare giudato dal generale pakistano Zia ul Haq.Il 1979 è un anno difficile per la famiglia Bhutto, poiché sotto la dittatura militare Zulfiqar Ali Bhutto viene giustiziato, dopo essere stato condannato a morte. In questo periodo, Benazir Bhutto è costretta agli arresti domiciliari. Nel 1984 la donna torna in Inghilterra, dopo avere avuto il permesso dal regime dittatoriale pakistano. Nel Regno Unito, Benazir si impegna in politica con il Partito del Popolo Pakistano che opera al di fuori dei confini nazionali. Nel 1985 la leader pakistana subisce la perdita del fratello Shanawaz, morto in circostanze sospette a Cannes. Il 17 agosto 1988 muore Muhammad Zia ul Haq e il 16 novembre si tengono le elezioni in Pakistan che decretano la vittoria del Partito Popolare Pakistano con la maggioranza relativa dei voti presso l’Assemblea Nazionale.Il 2 dicembre 1988, alla giovane età di trentacinque anni, Benazir ricopre la carica di Primo Ministro pakistano. Nel 1990 la leader del Partito Popolare Pakistano lascia la guida del Paese, in quanto accusata di corruzione. Il suo partito ottiene una pesante sconfitta nella elezioni che si tengono nello stesso anno. Dal 1990 al 1993, la donna è a capo dell’opposizione al governo presieduto da Nawaz Sharif, esponente di spicco del partito Lega Musulmana-N. Nel 1993, dopo una nuova tornata elettorale, la Bhutto e il suo partito sono di nuovo alla guida del Paese. Nel 1996 il suo governo è nuovamente destituito per le stesse accuse di corruzione.Nel 1996 muore il fratello di Benazir, Murtaza, in seguito ad attentato terroristico avvenuto nel corso di un comizio. Dal 1996 al 2002 la donna non può ricandidarsi alla guida del Paese, perché ha già guidato due governi e ha già partecipato a due tornate elettorali. Dal 2002, con la modifica del testo costituzionale, Benazir Bhutto torna attiva nella scena politica nazionale del suo Paese. Dopo otto anni d’esilio a Dubai e a Londra, Benazir Bhutto decide di tornare nel suo Paese il 18 ottobre 2007, dopo avere condotto con l’allora Presidente del Pakistan Pervez Musharraf una trattativa per la divisione dei poteri nel Paese. In quella data un attentato terroristico a Karachi colpisce un corteo di sostenitori di Benazir Bhutto, i quali attendono l’arrivo della leader politica che in quel momento si trova a bordo di un camion blindato, rimanendo illesa. L’attentato terroristico causa la morte di centotrentotto persone e circa seicento feriti.In questa circostanza Benazir Bhutto è relegata agli arresti domiciliari e solo su pressione fatte con forza dagli Stati Uniti questi vengono revocati. Il 2 novembre 2007 la leader politica rilascia la sua ultima intervista alla rete giornalistica araba Al Jazira English. Il 27 dicembre 2007 Benazir Bhutto tiene un comizio politico a Rawalpindi, trovando la morte in ospedale a causa di un attacco terroristico suicida in cui perdono la vita anche venti persone.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Michelle Hunziker

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    LA CONDUTTRICE AMATISSIMA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una donna straordinaria del mondo della televisione, amata molto sia da grandi che piccini. Conosciuta inizialmente per il matrimonio con il cantante Eros Ramazzotti, oggi è una nota conduttrice e attrice sia televisiva che cinematografica. Lei Michelle Hunziker e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Michelle Hunziker nasce il 24 gennaio 1977 a Lugano da madre olandese e padre svizzero tedesco. Rimarrà in Svizzera fino all’età di diciassette, diplomandosi in lingue straniere e perfezionandosi in danza moderna. Si è poi trasferita con la madre a Bologna dove ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda e dello spettacolo. La sua carriera avrà l’inizio con i fiocchi nella Mecca della moda: Milano.Le passerelle le danno grandi soddisfazioni personali ma non certo la grande notorietà. Il suo nome comincia tuttavia a circolare grazie alla piccante campagna pubblicitaria per l’intimo di ‘Roberta’: è suo infatti il fondoschiena da urlo che spopola sui muri di mezza Italia, provocando anche qualche incidente stradale a causa della distrazione del conducente. In seguito la casa cinematografica “Cecchi Gori Group” la vuole attrice per il film “Fammi stare sotto al letto” di Bruno Colella con Rocco Papaleo e Giorgio Pasotti a cui è seguito il penoso “Alex l’ariete”, maldestro tentativo di lanciare Alberto Tomba come attore: il pubblico ha ripagato la pellicola con un sonoro flop. Michelle per fortuna ha occasione di girare anche all’estero, come nel film-documentario “The protagonist” del promettente regista italiano Luca Guadagnino.Michelle si avvicina al piccolo schermo nel 1996 con la trasmissione Rai “I cervelloni”, condotta dall’agitato Paolo Bonolis. La vèrve e la freschezza, nonchè la straordinaria bellezza della giovane conduttrice fanno centro e così viene chiamata su Canale 5 per condurre la versione estiva di “Paperissima sprint”.
    Successivamente le vengono affidate le trasmissioni “Colpo di fulmine”, giovanilista programma del dopo pranzo di Italia 1, il dinamico “Nonsolomoda”, rotocalco notturno domenicale di Canale 5, fino ad arrivare allo spassoso Zelig.Il co-conduttore-capo-comico Claudio Bisio conierà per lei la rubrica ‘La sai l’Hunziker’ nella quale Michelle si esibirà in barzellette non sempre esilaranti ma che nella circostanza la faranno risultare sempre più simpatica e scanzonata. Negli ultimi anni la trasmissione Zelig è stata il fenomeno che ha trainato la comicità italiana e che dal punto di vista editoriale ha fatto nascere come funghi nuovi spazi comici in tv e, con i suoi artisti, ha fatto esplodere le vendite di libri. Grazie alla fama acquisita con Zelig Michelle Hunziker è approdata anche alla fiction girando “La forza dell’amore” al fianco di un’icona nazional-popolare come Gianni Morandi.L’estate 2003 ha visto la separazione della bella Michelle dal marito Eros Ramazzotti, al quale aveva detto sì il 24 aprile 1998 nella chiesa del Castello Odescalchi, a Bracciano. Dall’unione con la star musicale è nata Aurora, la primogenita del cantante. A partire dal 2004 conduce insieme a Ezio Greggio il programma “Striscia la notizia”. Poi arriva a”Paperissima” , dove sarà a fianco di Gerry Scotti, e i due saranno al timone dello show anche nelle edizioni successive: del 2006 e del 2008.Nel 2005 recita nella sit-com “Love Bugs” insieme a Fabio De Luigi, su Italia uno, ma sarà poi sostituita nella seconda edizione da Elisabetta Canalis. Nello stesso anno il regista Saverio Marconi la sceglie come protagonista del musical “Tutti Insieme Appassionatamente” della Compagnia della Rancia, uno spettacolo che ottiene ottimo riscontro di critica e pubblico. Insieme a Pippo Baudo conduce poi le edizioni 2006 e 2008 del “Gran premio dello spettacolo”, così come il Festival di Sanremo 2007. Nel 2007 torna a teatro come protagonista, prima al Teatro della Luna di Milano poi al Teatro Sistina di Roma, con il musical “Cabaret”.Nel 2006 tenta anche la carriera musicale: esce il singolo “From Noon Till Midnight” che anticipa l’uscita del disco intitolato “Lole” (nomignolo con il quale il padre la chiamava da piccola) prodotto da Jack White per la BMG e destinato al solo mercato tedesco, svizzero e austriaco. Il disco si rivela tuttavia un flop. Nell’estate dell’anno seguente, durante le riprese del film cinepanettone “Natale in crociera” , dove Michelle è tra i protagonisti, conosce il produttore Luigi De Laurentiis con il quale ha una relazione che dura due anni.Nel 2009 viene chiamata dalla tv tedesca per condurre il programma tv “Wetten Dass…?”, “Scomettiamo che?” , uno degli show più importanti in Germania, seguitissimo anche in Austria e Svizzera. Il battage mediatico che precede il debutto di Michelle Hunziker è enorme: copertine, interviste e indiscrezioni, insieme alla grande simpatia di Michelle hanno fatto letteralmente esplodere gli ascolti. L’anno seguente ritorna al teatro con lo spettacolo autobiografico: “Mi scappa da ridere”.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Virginia Wolf

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    LA SCRITTRICE AMATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una donna eccezionale, una scrittrice che nonostante fosse passato più di un secolo dalla sua morte, continua a vivere attraverso i suoi romanzi che hanno incantato intere generazioni. Lei è Virginia Wolf e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Adeline Virginia Woolf nasce a Londra il 25 gennaio 1882. Il padre, sir Leslie Stephen, era un autore e un critico, mentre la madre è Julia Prinsep-Stephen, faceva modella. Virginia e la sorella Vanessa vengono istruite in casa, mentre i fratelli maschi studiano a scuola e nell’università di Cambridge. Nella sua giovinezza Virginia è vittima di due gravi episodi che la turbano nel profondo, segnandola inesorabilmente per il resto della sua vita: la tentata violenza sessuale da parte di uno dei suoi fratellastri nel 1888 e la morte della madre avvenuta nel 1895 con cui aveva un legame affettivo molto forte. In queste circostanze soffre di nevrosi, malattia che all’epoca non si poteva curare con farmaci adeguati. La malattia riduce la sua attività letteraria.La ragazza diventa a poco più di venti anni una scrittrice molto stimata, che collabora con il Times Litterary Supplement e che insegna storia nel Collegio di Morley. Nel 1904 muore il padre e la scrittrice è libera di manifestare tutto il suo estro creativo nella sua attività. Insieme al fratello Thoby e alla sorella Vanessa lascia la casa natale per trasferirsi nel quartiere di Bloomsbury. In quell’anno la scrittrice inglese prende parte così alla fondazione del Bloomsbury set, un gruppo di intellettuali che domineranno la vita culturale inglese per circa un trentennio. Gli incontri tra gli intellettuali inglesi si tengono ogni giovedì sera e si discute di politica, arte e storia. In questi anni da ripetizioni alle operaie la sera in un collegio di periferia e medita nei gruppi delle suffragette.Nel 1912 sposa Leonard Woolf, teorico politico. Nonostante la sua grandezza letteraria e la stesura del suo primo racconto, “The Voyage Out”, la Woolf continua ad avere numerose crisi psichiche ed è colpita da una grande depressione da cui fatica a riprendersi e che la portano a un tentativo di suicidio. Tre anni dopo la scrittrice realizza il brillante romanzo “La crociera”, legato alla tradizione letteraria ottocentesca e alle innumerevoli letture illuministiche fatte in giovinezza nella biblioteca paterna. Nel 1917, insieme al marito Leonard, apre la casa editrice Hogarth Press con cui pubblica le opere di nuovi talenti letterari come Katherine Mansfield e T. S. Eliot.Due anni dopo Virginia Woolf scrive e pubblica prima il romanzo “Kew Gardens” e successivamente “Notte e giorno”; quest’ultima opera viene accolta con grande entusiasmo dalla critica letteraria londinese. Nel 1925 realizza uno dei suoi principali capolavori letterari, “La signora Dalloway”, che racconta la storia di Clarissa Dalloway, una donna che cerca di realizzare una festa. Parallelamente è raccontata la vicenda di Septimus Warren Smith, un reduce della prima guerra mondiale, molto provato psicologicamente.Nel 1927 scrive “Gita al faro”, considerato dalla critica come uno dei romanzi più belli della Woolf. Gita al faro sembra l’autobiografia della romanzista, infatti, i sette protagonisti del libro sembrano rappresentare Virginia e i suoi fratelli alle prese con le vicende quotidiane. Un anno dopo realizza “l’Orlando”, in cui si narra la storia di Victoria Sackville-West. In questo periodo l’autrice milita nel movimento femminista inglese, battendosi per il suffragio femminile. Nel 1929 scrive il romanzo “Una stanza per sè” in cui analizza la discriminazione femminile attraverso il personaggio, da lei ideato, Judith. Questa, nel ruolo della sorella di William Shakespeare, è una donna dotata di grandi capacità che vengono però limitate dal pregiudizio dell’epoca. Nel libro si ricorda anche come personaggi letterari femminili come Jane Austen, le sorelle Brontë, Aphra Ben e George Eliott sono riuscite a emanciparsi dai pregiudizi sociali dell’epoca.La sua attività letteraria prosegue, tra il 1931 e il 1938, con la stesura dell’opera “The Waves”, seguita da “The Years” e “Le tre ghinee”; in quest’ultimo racconto descrive la figura dominante dell’uomo nella storia contemporanea. L’opera segue una struttura epistolare in cui la Wolf da risposte in merito ad argomenti politici, etici e culturali. Nel libro inoltre viene affrontato il tema della guerra. L’ultima opera realizzata e pubblicata da Virginia Woolf, scritta nel corso del secondo conflitto mondiale, si intitola “Tra un atto e l’altro”.Colpita ancora una volta dalle sue crisi depressive, che diventano via via più acute, non riesce a vivere momenti di serenità. Il 28 marzo 1941 Virginia Woolf decide di porre fine alla sua esistenza, suicidandosi per annegamento nel fiume Ouse, non lontano dalla sua abitazione.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Alessandra Sensini

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    L’ATLETA BRAVISSIMA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di un atleta bravissima, una velista nota in tutto il mondo per la sua bravura e i prestigiosi traguardi raggiunti. Lei è Alessandra Sensini e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Alessandra Sensini nasce a Grosseto il 26 gennaio 1970. Diplomata in ragioneria all’Istituto Tecnico Commerciale di Grosseto, inizia a praticare il nuoto all’età di sei anni, per poi passare alla pallavolo. Si allena per qualche tempo per la corsa campestre, poi pratica il basket. Nel 1982, grazie alla spinta delle sorelle, sale per la prima volta su una tavola da windsurf. Sarà l’amore a prima vista per questo sport e da questo momento dedicherà la propria anima sportiva a questa disciplina che le darà tanta soddisfazione.Inizia presto a mietere successi a livello italiano; a livello internazionale si fa conoscere nel 1987 quando, non ancora maggiorenne, si classifica terza ai Campionati del Mondo Giovanili. Partecipa per la prima volta alle Olimpiadi all’edizione dei Giochi di Barcellona 1992. Dopo essere stata a lungo in zona medaglia, Alessandra arriva al settimo posto.Quattro anni più tardi alle Olimpiadi di Atlanta 1996 arriva il suo primo successo olimpico: si classifica terza e porta a casa una medaglia di bronzo. Alle Olimpiadi di Sydney 2000 fa valere il proprio bagaglio di esperienza e vince la medaglia d’oro. In quest’occasione il suo nome viene fatto risuonare dalle televisioni nazionali, che danno luce a questo sport da tutti riconosciuto, ma che in pochissimi fino a quel momento avevano seguito a livello agonistico. Tornata il patria, per il suo merito sportivo, il Presidente Ciampi nomina Alessandra Sensini Commendatore con Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dopo aver vinto i i campionati mondiali di windsurf nel 2000, Alessandra si ripete nel 2004: questo successo è il biglietto da visita con cui si presenta alla Olimpiadi di Atene 2004. È tra le favorite e all’ultima regata si trova in testa alla graduatoria. Le bastava un quarto posto per confermare l’oro di Sydney, ma nell’ultima regata qualcosa va storto e, anche a causa della scarsità di vento, non riesce a ottenere più del settimo posto. Il risultato consente ad Alessandra di aggiudicarsi una medaglia olimpica, quella di bronzo (l’oro va alla francese Faustine Merret, l’argento alla cinese Yin Jian).Nel 2006 la nuova classe RSX sostituisce la Mistral: Alessandra Sensini a 36 anni ad Auckland (Nuova Zelanda) si laurea campionessa mondiale in questa nuova classe. A 38 anni vola in Cina, a Pechino, per partecipare alla sua quinta Olimpiade: porterà a casa un’altra medaglia, questa volta d’argento.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Heather Parisi

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    LA SHOWGIRL AMATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una ballerina e cantante famosa, di origini italiane ,che viene dagli Stati Uniti. Oltre ai balli, e alla canzone, si è dedicata anche al film e alla regia. Lei è Heather Parisi e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Heather Parisi nasce a Hollywood, in California, il 27 gennaio 1960. I suoi nonni materni sono originari di Terravecchia, in provincia di Cosenza, in Calabria, un paese di cui Heather è cittadina onoraria. Heather ha una sorella minore alla quale è molto legata: Tiffany. Nel 1978 durante una sua vacanza in Italia, prima in Sardegna e poi a Roma, viene scoperta dal coreografo Franco Miseria che la nota in una famosa discoteca romana.Nel 1979 debutta con lo show “Luna Park”, presentato da Pippo Baudo, un varietà che lanciò molti dei più famosi attori e comici. Heather si scatena ballando sulla sigla di testa, cantata dai New Trolls. La sua forza espressiva ed il talento conquistano subito i telespettatori. Non tarderanno le prime copertine, spot pubblicitari, interviste e partecipazioni come ospite in vari programmi televisivi, tra cui Domenica In con Corrado Mantoni, in cui interpreta “Black Out”, che diventerà presto il lato B del suo primo singolo.Heather Parisi partecipa poi allo show di punta della Rai, il primo “Fantastico” abbinato alla Lotteria Italia, con Beppe Grillo e Loretta Goggi. È il trionfo e la conquista definitiva del pubblico italiano. Le mamme l’adorano, i papà vorrebbero invitarla a cena ed i bambini la eleggono loro indiscutibile beniamina. La sigla della trasmissione, “Discobambina”, raggiunge la vetta delle classifiche di vendita ed è disco d’oro. Un successo tale che ne viene fatta anche una versione in spagnolo, per i paesi iberici e sudamericani ed una versione tutta in inglese per il resto dell’Europa.Il 1980 è l’anno della prima tournèe in giro per l’Italia. Lo spettacolo si chiama “Io… Io… Io… e voi” e per l’evento Sorrisi e Canzoni TV le dedica una nuova copertina. Poi, Heather Parisi ritorna in TV al sabato sera, con un nuovo varietà, l’anno successivo con “Stasera niente di nuovo” conRaimondo Vianello e Sandra Mondaini. I balletti sono caratterizzati da un impianto coreografico Classico e Rock. Grande successo anche per la sigla di testa “Ti Rockerò” che porta Heather nuovamente in Hit Parade. Nello stesso anno è ospite di “Te la do io l’America”, con Beppe Grillo, in cui si esibisce con il balletto acrobatico “La Bambola”. Heather è poi di nuovo protagonista dello Show abbinato alla Lotteria Italia “Fantastico 2″, ricco nel cast, e nuovamente firmato dall’indimenticabile Enzo Trapani. Heather lancia la nuova sigla “Cicale”, che la porta ancora al primo posto delle classifiche, facendole conquistare per l’ennesima volta il disco d’oro; il pezzo diventa la sua canzone più popolare con cui ancora oggi viene spesso identificata. I balletti della trasmissione raggiungono picchi d’ascolto incredibili, sono oltre 27 milioni gli italiani che rimangono incollati alla TV ad ammirare le celeberrime spaccate verticali di Heather. Fioccano le copertine delle riviste. In contemporanea esce il suo primo 33 giri “Cicale & Company”, un concept album che racconta storie di vita attraverso la metafora degli insetti, scritto dal suo fedele compositore-autore Silvio Testi e arrangiato magistralmente dal grande Fio Zanotti. Heather Parisi dedica l’album alla sua amica da poco prematuramente scomparsa Stefania Rotolo.Nel 1983 è la volta di “Al Paradise”, il nuovo show diretto da Antonello Falqui, con Oreste Lionello e Milva. Heather in coppia con Raffaele Paganini ci cimenta in ardite coreografie, sicuramente una delle sue migliori prove di virtuosismo coreografico ed interpretativo. Memorabile il can can ballato con Carla Fracci. Heather canta la sigla “Radiostelle” ed è ancora un successo. Il varietà vincerà, qualche mese dopo, l’ambito primo premio al Festival Internazionale Della TV di Montreux, in Svizzera.Dopo varie tentazioni provenienti da altri networks, Heather Parisi rinnova il suo contratto con la RAI ed arriva la nuova edizione del varietà della Lotteria Italia, “Fantastico 4″. Nel cast anche Gigi Proietti e Teresa De Sio. Heather cambia casa discografica, lascia la CGD e passa alla PolyGram. E’ l’anno di “Ceralacca”, la sigla che la riporta in Hit Parade e dell’album “Ginnastica Fantastica”, in cui Heather non solo canta ma insegna gli esercizi per mantenere il corpo in forma.Nel 1984 Heather torna prepotentemente ad essere l’icona televisva per eccellenza del pubblico italiano. Nuovamente al fianco di Pippo Baudo per “Fantastico 5″, l’ennesimo capitolo del celebre varietà del sabato sera. “Crilù” è il titolo del suo nuovo 45 giri, sigla della trasmissione ed è ancora un successo di vendita. Oltre ai balletti mozzafiato sono da ricordare i duetti con Alberto Sordi e Adriano Celentano. Nel 1986 debutta al cinema con “Grandi Magazzini”, una commedia dal cast eccezionale, il meglio del cinema italiano, prodotto dalla Cecchi Gori Group.L’anno seguente è invitata da Adriano Celentano a partecipare alla nuova edizione di “Fantastico”, a lui affidata. Heather per la prima volta balla su una sigla non cantata da lei, ma da Celentano stesso. Lo show è fuori dai canoni: la gestione Celentano stravolge il programma tanto da farlo diventare un caso. Nel cast anche Marisa Laurito, Massimo Boldi e Maurizio Micheli. Per Heather è la migliore edizione mai trasmessa e non esiterebbe a rifarla. Lo show offre un’appendice il martedi sera, “Fantasticotto”, in cui Heather canta entrambe le sigle, “Dolceamaro”, il suo nuovo hit e “All’ultimo respiro”, il lato B. Per Heather è ancora alta classifica di vendita. Nella versione spagnola i lati si invertono.Nel 1989 è in coppia con Lino Banfi in “Stasera Lino”. Il varietà, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi “Carnevale”, da modo a Heather di esprimere anche la sua vena di attrice brillante, grazie alle gags ed alle scenette recitate in coppia con Banfi. In concomitanza con la trasmissione pubblica il 45 giri, sigla del programma, “Faccia a Faccia” e l’album raccolta con lo stesso titolo. Con “Stasera Lino” si conclude il suo sodalizio artistico con Franco Miseria.Successivamente, in coppia con Mike Bongiorno, conduce la serata di gala della consegna dei Telegatti, su Canale 5. È la prima volta che la conduzione viene affidata ad un personaggio non Mediaset, ma è solo un’anticipazione dell’imminente e momentaneo passaggio di Heather Parisi a Canale 5. Poco tempo dopo presentrerà anche il premio “Le Grolle d’oro” insieme a Lello Bersani e “Saint Vincent Estate 89″, con Fabrizio Frizzi e Giancarlo Magalli.Dal sabato sera della RAI passa al venerdi sera di Canale 5, in coppia con Johnny Dorelli. La trasmissione si chiama “Finalmente Venerdi” e Heather lancia la sua nuova sigla, “Livido”, il cui video la presenta in veste di una sexy casalinga. Nel 1990 conduce da Venezia la gara musicale “Azzurro ’90″, con l’eclettico Francesco Salvi, in onda su Italia 1. In autunno ritorna al varietà classico con “Buon Compleanno Canale 5″, trasmissione celebrativa dei primi 10 anni di vita della rete. Heather presenta le varie puntate ogni volta con un presentatore diverso, tra i più popolari di sempre, tra cui Corrado Mantoni, Maurizio Costanzo, Mike Bongiorno, Raimondo Vianello, Marco Columbro, Gerry Scotti.Nel 1991 pubblica un album di chiara impronta dance e cantato interamente in inglese, intitolato semplicemente “Heather”. Tra le canzoni più importanti c’è una deliziosa cover di “Broken English”, brano di Marianne Faithfull, accompagnato da un bellissimo video firmato da Stefano Salvati. Nello stesso anno ritorna in RAI con “Ciao Weekend”, su RaiDue, in coppia con Giancarlo Magalli. Il varietà è in onda il sabato e la domenica pomeriggio. Heather canta le sigle della trasmissione della domenica, “Pinocchio”, firmata da Pino Daniele e “Finche’ musica ci legherà”. Memorabili i suoi balletti sulle canzoni degli anni ’30 e ’40 ed i duetti con l’indimenticabile Renato Carosone. In concomitanza con la trasmissione esce il suo nuovo album “Io, Pinocchio”, con canzoni scritte da Pino Daniele e Mino Vergnaghi, corista di Zucchero e vincitore del Festival Di Sanremo nel 1979.Nel 1992 Heather emigra in Spagna e conduce lo show “VIP 92″, per l’emittente Telecinco, la cui sigla è una spettacolare versione spagnola di “Crilù”. Coreografie sexy e mozzafiato sono la caratteristica delle sue performances.Torna in Italia l’anno seguente e conduce “Bellezze Al Bagno”, tradizionale trasmissione estiva di Rete 4. Al suo fianco Giorgio Mastrota, la regia di Gino Landi. Heather canta la sigla “Magicalibù”, scritta per lei da Zucchero. Il 1993 è l’anno della svolta nella vita privata di Heather: il 16 ottobre sposa l’imprenditore bolognese Giorgio Manenti. Il 20 luglio 1994 nasce a Roma, la prima figlia, Rebecca Jewel, i cui padrini saranno Pippo Baudo e Katia Ricciarelli.Nel 1995 Heather ritorna in TV, ancora al fianco di Pippo Baudo, con il mini varietà “Una sera al Luna Park”, la cui conduzione è stata alternativamente coadiuvata da Mara Venier, Milly Carlucci, Rosanna Lambertucci e Paolo Bonolis. Heather canta la sigla d’apertura, “Due”. Poi Heather Parisi conduce su RaiDue una trasmissione per i bambini, “Arriba! Arriba!!”, un misto tra giochi e cartoni animati. Heather canta l’omonima sigla di apertura.Nel 1996 è protagonista, con Marisa Berenson, Corinne Clery, Anna Kanakis, Carmen Russo e Franco Oppini, di un musical a scopo benefico dal ti tolo “Donne Di Piacere” scritto da Barbara Alberti. Debutta poi in teatro, in coppia con Zuzzurro & Gaspare, con “Letto a tre piazze”, un’adattameno di un’opera di Sam Bobrick e Ron Clark. Un grande successo di pubblico e critica, nonchè record di incassi della stagione.Nel 1998 Heather viene scelta dal regista americano Michael Hoffman per interpretare un cameo nel remake di “Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate”, per il ruolo della moglie di Nick Bottom, interpretato da Kevin Kline. Nel cast anche Michelle Pfeiffer, Calista Flockhart e Rupert Everett. Il film uscirà nelle sale l’anno successivo. Nel 1999 ancora teatro per Heather, con il musical “Colpi Di Fulmine”, prodotto dalla Mediolanum Tour. Lo spettacolo, diretto da Daniele Sala e firmato da Francesco Freyrie, con le coreografie di Stefano Vagnoli, ha girato l’Italia, tra Febbraio ed Aprile, toccando circa 30 città.Dalla relazione col suo nuovo compagno, l’ortopedico chirurgo Giovanni Di Giacomo, il 10 marzo 2000 nasce la secondogenita, Jacqueline Luna. Nel 2002 conduce conduce “Lo Zecchino D’oro”. La sera della vigilia di Natale conduce “La Canzone Del Cuore” e la mattina di Natale presenta “Natale Con Topo Gigio”. Re-incide una nuova versione di “Discobambina”.Nel 2003 è protagonista della nuova “Domenica In” al fianco di Paolo Bonolis. Nuovi balletti con le coreografie di Marco Garofalo. Recita come guest star, interpretando se stessa, in due puntate della soap opera “Un Posto Al Sole”. Nel 2004 prosegue il suo impegno con “Domenica In” ed esce “Heather Parisi – Le Più Belle Canzoni”, un cd antologico che contiene alcune delle sue più celebri sigle. Partecipa poi in veste di giurata a “Miss Italia 2004″ e torna regina del sabato sera co-protagonista insieme a Giorgio Panariello in una puntata dello show “Ma il cielo è sempre più blu”. Nel 2008 si dedica per la prima volta alla regia, girando a Vicenza il film “Blind Maze”.Alla fine del mese di maggio del 2010, all’età di 50 anni, diventa nuovamente mamma: dà alla luce non uno ma ben due bambini, gemelli (un maschietto e una femminuccia, Dylan Maria ed Elizabeth Jaden). Il padre è il compagno Umberto Maria Anzolin, imprenditore vicentino della concia, a cui Heather Parisi è legata dal 2005.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Susanna Messaggio

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    LA NOTA CONDUTTRICE E GIORNALISTA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una giornalista nota e popolare, nonché scrittrice. Lei è Susanna Messaggio e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Susanna Messaggio nasce a Milano il 30 gennaio 1963. Consegue la laurea in Lingua e letteratura tedesca nel 1987, con una tesi su “Heinrich Boll e la letteratura delle macerie”, per poi proseguire gli studi conseguendo una seconda laurea (con lode), in Psicopedagogia nel 1996, perfezionandosi infine presso la facoltà di Medicina della Statale di Milano con i master di psicologia dinamica, psicologia dell’età evolutiva e psicologia clinica. In seguito collaborerà con l’Università Statale di Milano in qualità di Psicopedagogista fino al 2003, scrivendo inoltre per alcune testate specialistiche.Il suo volto diventa noto al grande pubblico quando inizia a lavorare in televisione gia all’inizio degli anni ’80. Il suo debutto avviene su Rai Due, dove Susanna Messaggio è telefonista nella trasmissione “Portobello”, condotta da Enzo Tortora. Lavora poi nelle trasmissione “Il Cappello Sulle Ventitrè”, “Pop Corn” (con Claudio Cecchetto), “La Luna Nel Pozzo” (1984, con Domenico Modugno), “Azzurro” (1984, con Milly Carlucci). Sfonda quando viene messa al fianco di Mike Bongiorno, prima con “Telemike” (inviata all’estero), poi “Pentatlon” e “Bis”. Nel 1985 presenta il “Festivalbar” assieme a Claudio Cecchetto, esperienza che ripeterà tre anni dopo con Gerry Scotti.Tra il 1996 e il 1997 conduce sulle reti Mediaset quattro edizioni di “Pianeta Bambino”. Tra il 2001 e il 2004 è su Rete 4 con “Mela Verde”. Nelle sue attività in campo psicopedagogico è stata inviata speciale per il giornale dei piccoli “Tiramolla”, ha scritto “psicointervistando” personaggi famosi per “Salve”, ed è stata editorialista di “Fit For Fun”. Ha scritto anche per alcune testate giornalistiche come QN (Quotidiano Nazionale: Il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione) e Corriere della sera.Nel 2000 sviluppa una attività professionale di comunicazione nel settore relazioni pubbliche e ufficio stampa. Dopo aver collaborato a grandi Progetti con le principali agenzie di settore, fonda una società di comunicazione (Tre Cerchi Srl) specializzata nel settore Salute Benessere Farmaceutica. Nel 2008 pubblica il libro “Correre. Dalla poltrona alla maratona in 9 mesi di allenamento” .

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Malika Ayane

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    LA CANTANTE AMATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una cantante di una voce meravigliosa capace di toccare il cuore di chi ascolta. Lei è Malika Ayane e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, l’omagiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Malika Ayane nasce a Milano il 31 gennaio 1984 da padre marocchino e madre italiana. La sua formazione musicale ha inizio al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano dove dal 1995 al 2001 studia Violoncello. Parallelamente, fa parte dell’ensemble del Coro di Voci Bianche del Teatro Alia Scala in cui, oltre al ruolo di corista, esegue spesso parti da solista.Nnel 2007 Malika Ayane incontra Caterina Caselli la quale da subito vede in lei una personalità artistica con uno stile originale e fresco. Il noto cantautore Paolo Conte, per definire il suo stile e la sua voce, ha detto: “II colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara”.Malika inizia a lavorare al suo primo progetto discografico che vede la luce nell’autunno del 2008 e si intitola “Malika Ayane”. L’album, un progetto di Caterina Caselli Sugar, è un crocevia di talenti: il produttore e arrangiatore Ferdinando Arnò (autore e compositore di tutte le musiche e di quasi tutti i testi, ad eccezione di “Fandango”),Pacifico (che è autore di due brani “Sospesa” e “Contro vento”), Giuliano Sangiorgi (dei Negramaro, autore di “Perfetta”) e il Maestro Paolo Conte, che regala a Malika un brano inedito, “Fandango”. Malika è co-autrice di due brani: “Briciole” e “II Giardino dei Salici”.II disco si avvale dei contributi artistici di alcuni importanti nomi dell’ambiente musicale internazionale: Tom Elmhirst ( che ha lavorato con grandi nomi come Amy Winehouse, Adele, Lily Allen, Moby, Maroon5 & Mary J. Blige…) che ha missato la maggior parte dei brani, Tony Cousins (Massive Attack, Peter Gabriel, Robbie Williams…), che ha masterizzato l’album ai “Metropolis studios” di Londra, e Vincent Mendoza (Bjork, Joni Mitchell…), che ha curato l’arrangiamento dell’orchestra nei brani “II giardino dei salici” e “Perfetta”.La pubblicazione dell’album è preceduta dal successo radiofonico del singolo “Soulwaver”, ancor più noto nella sua versione italiana “Sospesa”, che vede la partecipazione di Pacifico. Consacrazione e popolarità di Malika Ayane arrivano con “Feeling Better” (che rimane ai vertici dei brani più trasmessi dalle radio per oltre quattro mesi, un vero e proprio record per un’artista emergente) e con la calorosa accoglienza della critica musicale. La canzone diventa un tormentone e il suo videoclip va in alta rotazione su tutti i principali network musicali.Nel 2009 Malika Ayane presenta al Festival di Sanremo il brano “Come foglie” di cui testo e musica è affidato Giuliano Sangiorgi. Scrive poi il brano “Dopo di me” per Valerio Scanu, concorrente dell’VIII edizione di Amici di Maria De Filippi. La cantante poi torna ancora al teatro Ariston, nel 2010 al 60° Festival di Sanremo, con la canzone “Ricomincio da qui”. Il brano ottiene un ottimo riscontro, tanto che la Ayane vince il Premio della critica Mia Martini. Durante la serata finale del Festival, la cantante non riesce a raggiungere le prime tre posizioni finali. In segno di protesta per l’eliminazione della cantante e di alcuni altri big in gara, il pubblico esprime il proprio malcontento. I membri dell’orchestra, indignati per il rovesciamento del loro verdetto avvenuto ad opera del televoto, appallottolano gli spartiti e li lanciano sul palco. Il singolo della cantante viene certificato disco di platino.In concomitanza con la partecipazione al Festival di Sanremo 2010 viene pubblicato il suo secondo album, intitolato “Grovigli”. Oltre al brano sanremese e la cover de “La prima cosa bella”, l’album include diverse collaborazioni: con Paolo Conte, Malika duetta in “Little Brown Bear”, mentre Cesare Cremonini - è autore ed interprete di “Believe in love”. Gli altri singoli estratti dall’album sono “Satisfy My Soul”, in radio dal 29 aprile 2010, e “Thoughts and Clouds”, pubblicato l’8 ottobre 2010.Il 25 maggio 2010 viene pubblicato il disco 1999-2010 The Greatest Hits, che rappresenta la prima raccolta di successi di Cesare Cremonini. All’interno del disco è contenuto anche “Hello!” brano in cui Malika duetta con il cantautore bolognese. Il 1 ottobre 2010 la canzone viene pubblicata come singolo.Nel settembre 2010, la cantante riceve una nomination agli MTV Europe Music Awards Ad ottobre dello stesso anno viene pubblicata la Special tour edition dell’album Grovigli, in formato CD+DVD, contenente anche l’inedito “Il giorno in più”, estratto come singolo il 14 gennaio 2011, ed inserito nella colonna sonora dell’omonimo film di Fabio Volo. Inoltre la nuova edizione contiene anche il singolo Hello!. Nel febbraio 2011 la cantante riceve due nomination ai TRL Awards 2011 nelle categorie Best Look e Italians Do It Better.Quanto alla sua vita privata, Malika Ayane quando aveva 21 anni, diventa madre di Mia, figlia avuta dal primo compagno. Nel 2008, a 24 anni, la cantante inizia una relazione con il nuovo compagno e collega Cesare Cremonini, la cui relazione si è conclusa nel 2010. Intraprende poi una nuova relazione con Federico Brugia, di 17 anni più grande e padre di due bambine nate nel 2003 e nel 2005.Nel giugno del 2011 Malika Ayane e Federico Brugia, regista di videoclip e spot pubblicitari, si sono sposati in segreto a Las Vegas. Il matrimonio con Brugia viene celebrato in maniera ufficiale, con il rito civile, il 1ºdicembre 2011 a Milano presso il Palazzo Reale.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Renata Tebaldi

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    LA CANTANTE LIRICA AMATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una delle più affascinanti voci di soprano degli ultimi cento anni, protagonista della stagione d’oro di rinascita del bel canto nel secondo dopoguerra. Lei è Renata Tebaldi e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, la ricordiamo ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Renata Ersilia Clotilde Tebaldi nasce a Pesaro il giorno 1 febbraio 1922. Dotata di una bellezza vocale proropente, limpida e purissima, è rimasta ineguagliata per splendore vocale, dolcezza della linea espressiva e del porgere. Colpita dalla poliomielite all’età di tre anni, dopo anni di cure si rimetterà completamente. La malattia la prostra notevolmente, com’è comprensibile ma, sebbene non lasci traccia sotto il profilo fisico, contribuisce a fortificare il suo carattere.Dapprima studia da soprano con i maestri Brancucci e Campogalliani al conservatorio di Parma e poi con Carmen Melis al Liceo Rossini di Pesaro. Nel 1944 debutta a Rovigo nel ruolo di Elena nel Mefistofele diArrigo Boito. Nel 1946, terminata la guerra, partecipa al concerto di riapertura della Scala sotto la direzione del maestro Arturo Toscanini, il quale nell’occasione la definisce “Voce d’angelo”, un appellativo che la seguirà per tutto il resto della carriera. Pochi sanno però che il primo concerto di Renata Tebaldi, tenutosi ad Urbino, venne diretto nientemeno che da Riccardo Zandonai, che come Toscanini rimase letteralmente inebriato dalla voce della ragazza.Nel 1948 esordisce all’Opera di Roma e all’Arena di Verona e da quell’anno fino al 1955 si è esibirà ripetutamente alla Scala, spaziando in un repertorio vastissimo attinto nel genere lirico-drammatico, nelle opere principali del suo repertorio c’erano, tra le altre, Faust, Aida, Traviata, Tosca, Adriana Lecouvreur, Wally, La forza del destino, Otello, Falstaff e Andrea Chénier.Dal 1951 canta ogni anno pubblico poteva ammirarla al Metropolitan di New York, di cui è stata membro stabile dal 1954 al 1972. Sempre in questi anni, Renata Tebaldi si è esibita anche a Parigi, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Barcellona, Chicago, S. Francisco e Los Angeles. La sua carriera è percorsa dal costante confronto-scontro con la voce di Maria Callas, tanto che qualcuno le affibierà l’appellativo di anti-Callas.Nel 1958 esordisce alla Staatsoper di Vienna e nella stagione 1975-76 compie numerose tournées nell’Unione Sovietica. Nel 1976 lascia definitivamente il palcoscenico, dopo una serata di beneficenza alla Scala per i terremotati del Friuli. Nella sua carriera Renata Tebaldi ha collaborato con oltre 70 direttori d’orchestra. Tra i più noti, figurano autentici giganti della musica classica come De Sabata, Giulini, Toscanini, Solti, Karajan.Come ha scritto il musicologo ed esperto di voci Rodolfo Celletti: “…la Tebaldi è stata la cantante che ha trasferito nella seconda metà del Novecento un modo di eseguire il repertorio lirico maturato nel cinquantennio precedente. Anche in certi vezzi (l’abbandono che porta a rallentare i tempi, l’indugio voluttuoso su note di dolcezza paradisiaca), costei è parsa, fra i soprani odierni, lo specchio di una tradizione che si è probabilmente esaurita con lei, così come, fra i tenori, si è esaurita con Beniamino Gigli”.Renata Tebaldi si è spenta il 19 dicembre 2004 nella sua casa di San Marino, all’età di 82 anni.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Shakira

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    LA CANTANTE AMATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una cantante talentosissima, la regina del pop latino molto amata e stimata in tutto il mondo. Lei è Shakira e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, le facciamo i nostri migliori auguri ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Isabel Mebarak Ripoll, più conosciuta come Shakira, nasce il 2 febbraio 1977 in Colombia a Barranquilla. Suo padre William Mebarak Chadid era libanese, mentre la madre, Nidia del Carmen Ripoll Torrado è colombiana. Shakira comincia a muovere i primi passi nel campo della musica alla tenera età di otto anni, quando scrive la sua prima canzone. Guadagnandosi la fama di bambina prodigio, a tredici anni stipula il suo primo contratto con la Sony Music Colombia e pubblica il suo primo album intitolato “Magia”.Dopo essersi diplomata la giovane cantante decide di dedicarsi interamente alla musica, registrando il suo secondo album “Peligro”, accolto con buon successo. Ma è con il successivo “Pies descalzos” che raggiunge una straordinaria popolarità in America Latina, Brasile e Spagna. Le cifre su cui viaggia l’album superano abbondantemente il milione. In particolare va a ruba in Brasile, terra immensa e dall’altrettanto immenso mercato.Il suo quarto album “Dònde estàn los ladrones?” viene prodotto in collaborazione con un grande della musica latina, Emilio Estefan, e il tocco magico si sente subito. La platea di fan di Shakira intanto si allarga agli Stati Uniti, Argentina, Colombia, Cile e Messico, proiettandola nell’empireo dei dischi di platino che cominciano a fioccare. D’altronde questo lavoro è stato baciato dalla buona sorta se è vero che le fa conquistare anche un ambìto Grammy e due Latin Grammy Award. Ormai Shakira è incontestabilmente la regina del pop latino, capace di sedurre le folle con brani accattivanti, incisivi e cantati con una voce del tutto particolare, per nulla comune o banalmente mielosa.Da tutto questo successo rimaneva un po’ escluso il mercato europeo. Ci pensa l’album successivo di Shakira a colonizzare musicalmente il vecchio continente. “Laundry Service” la scaraventa nelle top chart di tutti i paesi europei, grazie a brani-tormentone che diventano marchi di fabbrica. L’album spazia dal tango di “Objection” al gusto mediorientale di “Eyes like yours”, dalle innovazioni liriche di “Underneath your clothes” alla complessità melodica di “The one” per arrivare al pop-rock di “Whenever wherever”, il primo singolo in vetta all’airplay radiofonico di tutto il mondo.Mescolando sapientemente i suoni latinoamericani con accenti arabeggianti Shakira ha decisamente saputo crearsi uno stile unico, lontano da tanti concorrenti che l’assediano , mantenendo incontaminata la sua verve creativa nonostante abbia iniziato a comporre canzoni in inglese. Molta della sua notorietà inoltre è dovuta ai vari spot che ha girato per le campagne pubblicitarie di numerosi marchi, rendendola davvero popolare.
    Shakira ha anche altri numeri oltre alla voce e alla musica: un corpo mozzafiato e un’abilità tutta sua nel rispolverare le antiche movenze della danza del ventre.Dopo il disco “Oral fixation vol. 2″ del 2005 si è dovuto attendere parecchio per il nuovo lavoro uscito nel 2009 che si intitola “She Wolf”. Poi, nel 2010 arriva “Waka Waka (This time for Africa), la canzone ufficiale dei mondiali di calcio sudafricani. È dello stesso anno il nono album di Shakira, “Sale el sol”, pubblicato il 19 ottobre. Il titolo dell’album fa riferimento alla rinascita creativa ed emotiva, un periodo della sua vita particolarmente luminoso e segna un “ritorno alle origini”. Nell’album sono presenti diverse collaborazioni: El Cata e Dizzee Rascal per le due versioni di “Loca”, sempre con El Cata con la versione spagnola di “Rabiosa”, mentre Pitbull nella corrispondente versione inglese, Gustavo Cerati, nonché Residente dei Calle 13 nella canzone “Gordita”. Sale el sol contiene anche Waka Waka in tre differenti versioni.Quanto alla vita privata della cantante , attualmente Shakira è sentimalmente legata al difensore del Barcellona, Gerard Piquè.

     
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    LA DONNA DEL GIORNO: Mariella Nava

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    LA CANTAUTRICE AMATA
    – Care lettrici, oggi vi parliamo di una cantautrice di grande talento, che ha collaborato con i grandi della musica italiana, molto amata e stimata. Lei è Mariella Nava e noi oggi, nel giorno del suo compleanno, le facciamo i nostri migliori auguri ripercorrendo, insieme a voi, le tappe più importanti della sua vita.Mariella Nava, all’anagrafe Maria Giliana Nava, nasce il 3 febbraio 1960 a Taranto. Inizia la sua ricca carriera artistica come autrice, ottenendo il diploma alla scuola nazionale per compositori. Il primo tentativo riuscito è con la canzone “Questi figli”, scelta personalmente da Gianni Morandi per il suo album “Uno su mille” del 1986. Ottenuto un contratto discografico con l’RCA Italiana, nel 1987 e nel 1988 è al Festival di Sanremo: prima con “Fai piano” che viene qualificata alla Finale arrivando ottava su otto finaliste; l’anno seguente con “Uno spiraglio al cuore” che viene eliminata alla prima serata.Le due canzoni verranno inserite nel suo primo 33 giri “Per paura o per amore”, uscito a ridosso del Festival, e che otterrà un tiepido successo di vendite ma conquisterà la Targa Tenco come “Migliore Opera Prima”. In questo album, la canzone d’apertura è dedicata a Christa McAuliffe, conosciuta come “la maestrina dello spazio”, una giovane insegnante statunitense che morì tragicamente nella esplosione dello Shuttle avvenuta nel 1986 il giorno 28 gennaio, che è anche il titolo del brano.Nel 1989 è la volta de “Il giorno e la notte”, un’opera piuttosto convincente sia per i testi che sotto il profilo musicale, dove si sente la mano di Luis Enrique Bacalov. Una canzone ivi contenuta, “Dentro di me”, subisce la censura a causa del suo testo ritenuto scabroso e troppo descrittivo riguardo ad alcune situazioni a sfondo sessuale: come spesso accade, quest’atto censorio diviene una chiave di volta per far parlare di sè. Maurizio Costanzo prende pubblicamente le difese della Nava, invitandola numerose volte nella sua seguitissima trasmissione televisiva e facendole eseguire diversi suoi brani, compreso quello tanto discusso.Al Festival di Sanremo ritorna nel 1989 come co-autrice del brano di Eduardo De Crescenzo “Come mi vuoi”. Due anni dopo si presenta nella duplice veste di cantautrice con “Gli uomini”, e in quella di autrice con “Spalle al muro”, che inaugura il sodalizio con Renato Zero, classificatosi secondo. L’estate dello stesso anno partecipa al Festivalbar, sempre in coppia con Renato Zero, con “Crescendo”, titolo anche del suo terzo album, registrato a Londra dal celebre arrangiatore Geoff Westley. In quell’anno prende parte anche a una nuova edizione del Cantagiro, facendo squadra insieme al suo compagno di scuderia Mike Francis e proponendo in modo particolare un altro suo singolo “Piccolo amore”.Torna ancora al Festival di Sanremo nel 1992 con “Mendicante” da cui nasce l’album “Mendicante e altre storie”, che vede in copertina una vignetta di Giorgio Forattini in tema con la canzone principale: il brano si classifica dodicesimo dopo essersi qualificato per la finale, che quell’anno prevedeva la gara anche tra i “big”. Nel 1994 presenta invece “Terra mia”, che vince il Premio Volare consegnatole direttamente da Domenico Modugno: da qui l’album “Scrivo”, a sua volta anticipato dal singolo “Salvati amore”.Nell’autunno 1994 pubblica il suo ultimo album con la BMG, dal titolo “Uscire”, disco antologico abbinato all’inedito presentato al Festival Italiano su Canale 5, dal titolo anch’esso emblematico “Esco di scena”. Questa raccolta chiude il rapporto con la sua casa discografica degli esordi, fermo restando la collaborazione artistica con il suo gruppo di lavoro. Ammonta a quattro anni il suo periodo più lungo di silenzio artistico, interrotto soltanto da nuove canzoni affidate ad altri suoi colleghi. La Nava ritorna nel 1998 con l’album “Dimmi che mi vuoi bene” e l’anno dopo torna al Festival di Sanremo con “Così è la vita” , ottenendo un terzo posto che è il suo piazzamento migliore, insieme al premio come miglior melodia.Nel 2000 con “Futuro come te” torna a Sanremo in coppia con Amedeo Minghi, da qui scaturisce l’album “Pazza di te”, e nel 2002 con “Il cuore mio”, con il quale vince il premio Più vita per la vita assegnatole dalla LILT si piazza al sesto posto. In questo ultimo Sanremo conosce il giovane Simone Patrizi con il quale girerà nella piazze italiane con la sua tournèe e con la nuova versione del singolo “Scrivilo negli occhi”.Il 26 ottobre 2003 sposa Massimo Germani ad Albano Laziale in provincia di Roma. Nel luglio dell’anno dopo viene premiata con la Gondola d’Oro alla carriera, riconoscimento da parte dell’”Associazione Mario Del Monaco” presieduta da Renzo Stevanato e Armida Tessier. Nel novembre è alle prese con un doppio cd intitolato non a caso “Condivisioni”, composto per metà da brani inediti, e per metà da sue canzoni cantate con i colleghi che le avevano incise anni addietro e mai incluse nei suoi album.Nel 2005, spiazzando i suoi ammiratori, decide di partecipare al reality show di Raidue Music Farm condotto da Simona Ventura. Con lei in questa avventura anche Mietta e Iva Zanicchi con le quali collaborerà negli anni successivi con la realizzazione di nuovi brani, Gerardina Trovato, Dolcenera, Linda, Francesco Baccini, Franco Simone, Fausto Leali, Simone e Danny Losito. Rimane in gara per cinquantuno giorni, considerata tra le favorite, esce di scena ad un passo dal duello finale, per mano di Dolcenera che poi vincerà la gara.Con l’uscita dal reality show, parte una fortunata tournèe in giro per l’Italia, dove propone il suo miglior repertorio trascinato dal nuovo singolo radiofonico “Adesso canto”, presentato proprio nella serata del Galà di Music Farm. Nei mesi di novembre e dicembre del 2005, sempre trascinata dal successo di Music Farm, affronta la sua prima vera tournèe teatrale con il Condvisioni Tour Teatrale toccando città come Perugia, Roma, Firenze, Pistoia, Battipaglia, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Catania.Il 14 luglio 2006 esce il cd singolo “L’assaggio”, che contiene altri due brani inediti, “Guarda giù” e “La strada”, quest’ultimo dedicato a Papa Giovanni Paolo II, seguito dal CD “Dentro una rosa”, uscito il 20 aprile 2007. La canzone che dà il titolo all’album viene usata per uno spot pubblicitario per l’azienda Orogel. L’anno dopo il brano Credo è candidato per l’Eurovision Song Contest 2008, affidato alla voce di Massimo Bertacci in rappresentanza della Repubblica di San Marino, ma non sarà selezionato.Nel 2008 scrive la canzone “Stasera torno prima”, che ha come tema quello delle morti bianche. La canzone viene donata dall’autrice all’Associazione Italiana dei Mutilati e degli Invalidi (AMNIL) che ottiene così di poter sponsorizzare la sua causa assieme al brano sopra citato. Sempre a favore dell’ANMIL, tra il 2008 e il 2010 si esibisce con concerti acustici in molti teatri italiani tra cui Cervia, Valenza, Ceccano, Ancona, La Spezia, Siena, ModenaIl 21 giugno 2009 è una delle protagoniste del concerto evento allo stadio San Siro di Milano in favore dei terremotati del Terremoto dell’Aquila. Per l’iniziativa benefica intitolata Amiche per l’Abruzzo, ideata da Laura Pausini, ha duettato con Andrea Mirò e Rossana Casale in “Spalle al muro”. Nell’agosto del 2009 pubblica il nuovo singolo “Sorridi sorridi”, disponibile solo sul suo sito ufficiale. Nel video interagisce con le formiche di Fabio Vettori. Sul sito ha pubblicato anche una versione acustica del brano, disponibile solo ad alcuni orari.Nel 2011 Mariella Nava scrive la canzone “Testimone” per Renato Zero, che verrà inclusa nell’album “Puro spirito”. L’11 maggio 2011 esce il triplo DVD di Renato Zero “Sei Zero” in cui appare nel lungo medley del terzo DVD in cui canta “Spalle al muro”, canzone da lei scritta per lo stesso Zero nel 1991 in occasione del Festival di Sanremo.

     
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