Jorge Lorenzo

campione motociclismo

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    Jorge Lorenzo
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    Dati biografici
    Nome Jorge Lorenzo Guerrero
    Paese Spagna

    Motociclismo

    Carriera

    Carriera nel Motomondiale

    Esordio 2002 in Classe 125

    Scuderie dal 2002 al 2004 - Derbi
    2005 - Fortuna Honda
    2006 e 2007 - Aprilia
    dal 2008 - Yamaha

    Mondiali vinti 3
    GP disputati 161
    GP vinti 38
    Podi 82
    Punti ottenuti 2141
    Pole position 44
    Giri veloci 18



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    Jorge Lorenzo Guerrero (Palma di Maiorca, 4 maggio 1987) è un pilota motociclistico spagnolo.
    Il suo motto è Por fuera, breve locuzione spagnola, il cui significato è "dall'esterno", che rende al meglio la sua guida spericolata, soprattutto in fase di sorpasso.
    Corre solitamente con il numero 48; nel 2007, essendo il campione in carica della classe 250, ha usato il numero 1. Nella stagione2009, visto il ritiro dal mondo delle corse del suo manager Dani Amatriain, ha deciso di lasciare il 48, legato appunto ad Amatriain e di utilizzare il numero 99.
    Dall'inizio della sua carriera da professionista sino alla stagione 2008 era sponsorizzato dalla Chupa Chups; per questo motivo tutte le volte che saliva sul podio o veniva intervistato si presentava sempre con un leccalecca dello sponsor in bocca. A partire dalla stagione 2009, nella parte superiore del casco, al posto del logo della Chupa Chups sfoggia una "x" rossa circondata da una freccia bianca rotante su sé stessa, che è il simbolo di Lorenzo.
    Carriera

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    Comincia a soli 4 anni (1991) il suo primo campionato di mini cross e nel 1992 comincia a correre nelle minimoto.
    Dal 1993 al 1995 è uno dei partecipanti al campionato minicross delle Baleari conquistando per 3 volte il titolo di campione.
    A soli 10 anni partecipa all'Aprilia Cup 50cc, vincendo anche qui il titolo nel 1998 e nel 1999.

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    Nel 2000 visto la tenera età di 13 anni Jorge ha bisogno che la Federazione Motociclistica Internazionale gli rilasci una deroga per correre il campionato Spagnolo di velocità, cosa che ottiene visto il suo talento.
    Nel 2001 partecipa al campionato europeo classe 125 e arriva sesto in classifica finale; mentre nel campionato Spagnolo dello stesso anno conclude quarto.

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    Giampiero Sacchi, all'epoca responsabile del reparto corse del Gruppo Piaggio (comprendente anche Gilera e Derbi, e da fine 2004 anche Aprilia), lo nota e lo fa esordire nel 2002 nel campionato del mondo 125 con la scuderia spagnola Derbi, con cui correrà per tutta la sua permanenza in 125. Lorenzo debutta a Jerez de la Frontera il 4 maggio 2002, giorno del suo quindicesimo compleanno: è l'età minima per correre nel mondiale, quindi Lorenzo, essendo il 4 maggio un sabato, perde, oltre ai primi due gran premi a Suzuka e Welkom, anche le prove del venerdì spagnolo perché troppo giovane per gareggiare. Terminerà la stagione al 21º posto con 21 punti iridati, ottenendo come miglior risultato un 7º posto in Brasile.

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    Lorenzo, il pilota più giovane della storia ad aver partecipato ad un GP del Mondiale, nel 2003 finisce 12° in classifica con 79 punti e vince la sua prima gara nel GP di Rio de Janeiro: è il secondo pilota più giovane della storia del motomondiale a vincere la corsa di Rio de Janeiro; nel corso della stagione ottiene anche pole position e terzo posto in Malesia.
    Nel 2004 termina la stagione al 4º posto con 179 punti, ottenendo tre vittorie (Olanda, Repubblica Ceca e Qatar), un secondo posto in Australia, tre terzi posti (Francia, Gran Bretagna ePortogallo) e due pole position (Catalogna e Qatar).

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    Nel 2005 partecipa al campionato del mondo 250 con il Team Fortuna Honda, raggiungendo, grazie a quattro secondi posti (Italia, Repubblica Ceca, Qatar e Comunità Valenciana) e due terzi posti (Olanda e Australia), il quinto posto in classifica con 167 punti. Nel corso della stagione ha ottenuto quattro pole position (Italia, Olanda, Repubblica Ceca e Qatar).

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    Nel 2006 corre nello stesso team, che però è passato all'Aprilia. Vince la sua prima gara in 250 nel GP di Spagna a Jerez, prima gara del campionato. Grazie ad otto vittorie (Spagna, Qatar, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Malesia e Australia), un secondo posto in Catalogna e due terzi posti (Germania e Giappone), vince il suo primo campionato del mondo con 289 punti lottando sino all'ultimo GP con Andrea Dovizioso, diventando il secondo pilota più giovane della storia a vincere tale titolo. Nel corso della stagione ha ottenuto dieci pole position (Spagna, Qatar, Turchia, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Australia e Giappone).
    Anche nel 2007 corre nella 250, sempre nel Team Fortuna Aprilia, stavolta senza un compagno di squadra. Nelle qualifiche per la gara del Mugello, non avendo girato nel breve intervallo di tempo in cui non ha piovuto, non è riuscito a qualificarsi per la gara; ossia il suo miglior tempo era superiore al 107% del tempo valevole per la pole position. La direzione di gara gli ha comunque concesso di prendere parte alla gara, seppur partendo dalla 20ª posizione. In una decina di giri rimonta tutti e si porta in testa alla corsa, rischiando anche di scivolare per via di una collisione con Mika Kallio che, complice una rottura del motore, esce molto lento da una curva. Nell'ultimo giro cade per via di un contatto con Álvaro Bautista; la caduta gli costa il podio, però riesce a rialzarsi ed a finire la gara ottavo.

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    Si riconferma campione del mondo con una gara di anticipo arrivando terzo a Sepang. Nel corso della stagione, in cui ha ottenuto nove vittorie (Qatar, Spagna, Cina, Francia, Catalogna, Olanda, Repubblica Ceca, San Marino e Australia)e 312 punti in classifica, ogni volta che ha ottenuto la pole position ha poi vinto anche la gara. Ha totalizzato nove pole position.
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    Dopo questo doppio successo nella quarto di litro passa in MotoGP al team Fiat Yamaha, come compagno di squadra di Valentino Rossi, in cui corre tuttora.
    Contro ogni pronostico l'8 marzo 2008 conquista la prima pole della stagione a Losail per il GP del Qatar: è il quinto anno consecutivo, una volta in 125, tre in 250 ed una in MotoGP, che parte dalla pole in Qatar; in gara ottiene poi un ottimo secondo posto dietro Casey Stoner. Il 13 aprile, dopo aver conquistato la sua 3° pole position in questa stagione, vince il gran premio del Portogallo davanti al rivale Dani Pedrosa ed al compagno di squadra Valentino Rossi. Il giorno dopo la gara, il 14 aprile, si è sottoposto ad un intervento di fasciotomia al braccio destro all'Ospedale Universitario di Barcellona per ridurre i problemi di irrigidimento dovuto alla sindrome compartimentale (molto diffusa tra i motociclisti).


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    Dopo una serie di brutte cadute, la prima delle quali gli costa la frattura di entrambe le caviglie, fa un finale di stagione in crescendo e finisce la stagione al quarto posto assoluto con 190 punti. Quando ha avuto la caduta, peraltro molto spettacolare a vedersi, era in testa al mondiale insieme a Dani Pedrosa; ironia della sorte, anche il connazionale ha perso la testa del mondiale per via di una brutta caduta. Altri piazzamenti sul podio sono stati: i secondi posti in Francia e San Marino e i terzi posti in Spagna e a Indianapolis. In seguito a queste fratture, una caduta nelle prove libere del GP di Catalogna di molta meno gravità gli ha impedito di prendere parte alla gara. Altre pole position sono state ottenute in Spagna e Giappone.

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    La stagione 2009 inizia con una prima fila, terzo tempo nelle prove ufficiali, e con un podio in Qatar, seppur nel gradino più basso (lo precedono infatti Stoner e Rossi). Vince a Motegi, in Giappone, la sua prima gara della stagione. A Jerez cade negli ultimi giri, dopo aver ottenuto la pole position nello strenuo tentativo di inseguire il terzo posto occupato da Casey Stoner. Vince la seconda gara della stagione a Le Mans, in una gara condizionata dal maltempo; i piloti partono tutti con le gomme da pioggia ma, già dopo pochi giri la pista si asciuga; Lorenzo è uno degli ultimi che va a cambiare la moto e riesce a tornare in pista in testa alla gara. Nella gara di casa, a Barcellona, è protagonista di un duello all'ultimo giro con Valentino Rossi, che lo batte con un incredibile sorpasso all'ultima curva. Nella gara di Assen si piazza ancora una volta secondo dietro al compagno di squadra. A Laguna Seca parte dalla pole position, ma una caduta nelle qualifiche gli condiziona il week end; riesce comunque ad arrivare a podio in terza posizione; nel penultimo giro stava per superare Rossi per il secondo posto, ma un errore glielo ha impedito. A Donington Park cade mentre è al comando, a causa di una frenata sulla riga bianca resa viscida dalla pioggia. A Brno, a cinque giri dall'arrivo, cade di nuovo mentre è al comando, nel tentativo di bloccare un attacco di Rossi, scivolando a 50 punti dallo stesso Rossi e compromettendo probabilmente le sue chance di vincere il mondiale.

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    Il 25 agosto 2009, pochi giorni prima del Gran Premio di Indianapolis, a soli 22 anni, e dopo una ridda di voci su un suo eventuale trasferimento nel 2010 in Honda (poi smentito dai vertici HRC che hanno confermato Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso) e in Ducati (alle prese con il difficile momento di salute per il suo top-rider Casey Stoner), Jorge Lorenzo ha comunicato ufficialmente di rimanere alla Yamaha anche nel 2010.
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    Nel Gran Premio di Indianapolis vince la gara davanti ad Alex De Angelis e Nicky Hayden.Grazie alla caduta di Valentino Rossi si porta a 25 punti dallo stesso Rossi in classifica e, a cinque gare dalla fine del campionato, riapre il mondiale. A Misano arriva secondo dietro Rossi.
    All'Estoril ottiene pole position e una perentoria vittoria, mentre Rossi arriva solo quarto, e così si porta a soli 18 punti dal compagno, alimentando ancora un epico duello con Valentino.

    A Philip Island Jorge cade subito al primo giro per un contatto con la moto del statunitense Hayden. In Malesia dopo tutte le prove sull'asciutto, piove poco prima della gara. Come altri piloti fa due giri di allineamento per provare a sistemare le moto, ma sbaglia i tempi e si ritrova in pit lane quando viene acceso il semaforo rosso. È costretto a partire dall'ultima casella in griglia ma dopo solo 25 secondi ha già recuperato una decina di posizioni. Finisce la gara quarto dietro a Rossi che vince così il titolo. Lorenzo è comunque stato il principale avversario di Rossi al titolo sino alla fine della stagione. Altri piazzamenti sul podio sono stati: i secondi posti in Italia e in Germania e il terzo posto nella Comunità Valenciana. Altre pole position sono state ottenute in Italia e in Catalogna. Nel corso della stagione ha totalizzato 261 punti.

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    Nel 2010 ottiene un secondo posto in Qatar. Vince la prima gara della stagione nel circuito di casa a Jerez della Frontera; partito dalla seconda casella, si è attardato nei primi giri, compiendo una gara in rimonta. ha vinto ingaggiando un duello a "sportellate" con Dani Pedrosa. Dopo la seconda gara è in testa al mondiale, in vantaggio di quattro punti su Rossi. Vince, questa volta più facilmente, anche in Francia scappando dopo aver sorpassato Rossi e incrementando il vantaggio su quest'ultimo (arrivato poi secondo).
    Il GP del Mugello è la svolta della stagione per il campionato e per Lorenzo: il "padrone di casa" Valentino Rossi, principale avversario di Lorenzo, cade durante le prove libere procurandosi un brutto infortunio che lo ha tenuto lontano dalle competizioni sei settimane precludendogli l'opportunità di lottare per il mondiale. La gara verrà vinta da Pedrosa davanti a Lorenzo che, con Rossi fermo, consolida la leadership nel mondiale. In Gran Bretagna, in Olanda, in Catalogna e negli Stati Uniti ottiene pole position e vittoria e in Germania ottiene pole position e secondo posto. Vince anche in Repubblica Ceca. A Indianapolis giunge terzo dietro a Spies. In San Marino giunge secondo. Nel GP di Motegi il 2 ottobre arriva quarto dopo un duello strepitoso con Rossi agli ultimi giri della gara.

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    Il 10 ottobre si laurea per la prima volta campione del mondo della Moto GP, grazie al 3º posto nella gara di Sepang che gli ha dato la matematica certezza del titolo a soli 23 anni.

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    In Australia giunge secondo, in Portogallo ottiene pole position e vittoria. Vince anche in Comunità Valenciana. Alla fine otterrà 383 punti che è il record assoluto di punti ottenuti in una stagione da 18 gran premi e da quando esiste questo metodo di punteggio.
    La stagione 2011 inizia con una prima fila, terzo tempo nelle prove ufficiali, e con un podio in Qatar, arrivando secondo dopo un lungo duello con Pedrosa. Vince in Spagna.

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    In Portogallo è secondo dopo essere partito dalla pole position. Giunge secondo anche in Catalogna. Vince in Italia. In Germania giunge secondo. Negli Stati Uniti giunge secondo dopo essere partito dalla pole position. Vince a San Marino. In Aragona giunge terzo. Termina la stagione al 2° posto con 260 punti. In Giappone termina secondo. In questa stagione è costretto a saltare i Gran Premi d'Australia, Malesia e Comunità Valenciana per una lesione all'anulare della mano sinistra rimediata nel warm up del GP.

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    Statistiche nel Motomondiale

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    Statistiche aggiornate al 2 ottobre 2011
    Per stagione
    Stagione Classe Moto Gare Vittorie Podi Pole
    Giri più veloci Punti Pos. fin. Titoli
    2002
    125
    Derbi RS 125
    14 0 0 0 0 21 21° 0
    2003
    Derbi RS 125
    16 1 2 1 1 79 12° 0
    2004
    Derbi RSA 125
    16 3 7 2 2 179 4° 0
    2005
    250
    Honda RS250RW
    15 0 6 4 0 167 5° 0
    2006
    Aprilia RSW 250
    16 8 11 10 1 289 1° 1
    2007
    Aprilia RSW 250
    17 9 12 9 3 312 1° 1
    2008
    MotoGP
    Yamaha YZR-M1
    17 1 6 4 1 190 4° 0
    2009
    Yamaha YZR-M1
    17 4 12 5 4 261 2° 0
    2010
    Yamaha YZR-M1
    18 9 16 7 4 383 1° 1
    2011
    Yamaha YZR-M1
    15 3 10 2 2 260 * 0
    Totale 161 38 82 44 18 2141 3
    *stagione in corso

    Per classe
    Classe Stagioni 1° GP 1° podio 1° vittoria Gare Vittorie Podi Pole
    Giri più veloci Punti Titoli
    125
    2002-2004 Spagna 2002
    Brasile 2003
    Brasile 2003
    46 4 9 3 3 279 0
    250
    2005-2007 Spagna 2005
    Italia 2005
    Spagna 2006
    48 17 29 23 4 768 2
    MotoGP
    2008-2011 Qatar 2008
    Qatar 2008
    Portogallo 2008
    67 17 44 18 11 1094 1
    Totale 2002-2011 161 38 82 44 18 2141 3

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    MotoGP: Lorenzo è campione del mondo 2012
    Allo spagnolo basta il secondo posto in Australia dietro a Stoner, fuori Pedrosa



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    Jorge Lorenzo (Yamaha) è campione del mondo. Lo spagnolo è 2° sul podio di Phillip Island, dopo una gara dominata e vinta da Casey Stoner (Honda). Pedrosa (Honda) è caduto al primo giro mentre era al comando. Crutchlow (Yamaha) è 3°, davanti a Dovizioso (Yamaha) che vince la lotta con Bautista (Honda) e Bradl (Honda). Seguono le Ducati, con Rossi 7° davanti ad Hayden e Abraham, poi Espagaro (ART) che chiude la top ten. Petrucci (Ioda) è 13°.

    I 27 giri del GP d'Australia sono una pura formalità per Casey Stoner, che però in partenza si vede sfilare la pole da Lorenzo, scattato come un missile, con tanto di anteriore sollevato a galleggiare sull'asfalto. Jorge è seguito come un'ombra da Pedrosa, mentre Stoner deve accodarsi un attimo per vedere da vicino la lotta tutta spagnola per il titolo. Con Dani che non aspetta, trova il guizzo ed entra subito duro su Jorge, che deve correggere "aprendo" un po' la porta per evitare il contatto. Ma richiudendola subito, per coprirsi le spalle dall'altra Honda. Ovvero quella di Casey che cerca immediatamente un varco, lo trova e infila il maiorchino. Il tutto quando ancora non si è chiuso il primo giro. Si passa sul traguardo, Pedrosa è al comando, carico, forse troppo. Infatti finisce clamorosamente in terra, dopo una staccata un filo eccessiva, che lo vede girare leggermente largo sullo sporco. Una sbavatura, un peccato veniale, se non ci fosse in ballo il titolo. Così Dani resta un attimo appoggiato sull'asfalto, prima di rialzare la moto e tornare ai box, per dire addio ai sogni iridati.

    In un attimo davanti Stoner inizia la sua fuga, con Lorenzo che ovviamente legge l'out del rivale sulla tabella esposta dal muretto box, e quindi nemmeno prova a tenere il ritmo indiavolato dell'australiano; accontentandosi di gestire il vantaggio sugli inseguitori. Dove Crutchlow è terzo e si tira dietro Dovizioso, Bautista e Bradl. Mentre sono circa 3 secondi più staccate le Ducati di Rossi, Hayden e Abraham che fanno gara tra loro, in solitaria. Mentre Barbera deve contenere gli attacchi di Espargaro e De Puniet con l'ART.

    Al comando Stoner è davvero scatenato, correndo contro nessuno, ma dando il massimo, per regalere spettacolo ai tantissimi tifosi venuti a salutarlo nell'ultima apparizione in MotoGP sulla pista di casa. Casey spinge sempre al limite, tanto che la Honda in rettilineo s'imbizzarisce ad ogni passaggio, ma spremuta con efficacia, visto che a metà gara l'australiano ha già 4" su Lorenzo, mentre Cruchlow resta stabilmente dietro, a 3" dalla M1 del collega con la Yamaha ufficiale. Lo show è quindi tutto in mano ai tre che lottano per la quarta piazza. Ovvero Bradl, Dovizioso e Bautista, che si scambiano le posizioni quasi ad ogni curva. Si ritira Rolfo.

    Per Stoner l'ultimo giro è già il giro d'onore, per una vittoria schiacciante e meritatissima. Un successo che divide la scena con il titolo mondiale di Lorenzo in MotoGP, con lo spagnolo secondo sul podio accanto a Crutchlow, terzo. La bella bagarre per il quarto posto si conclude con una volata in favore di Dovizioso, che trova lo sprint per battere Bautista e Bradl. Dette che il rookie tedesco forse paga un po' di inesperienza rispetto ai due che lo precedono. Viste le celebrazioni al vertici, conquistano poca gloria e rare inquadrature TV le Ducati, disperse nelle retrovie, con Rossi che si conferma 7° davanti a Hayden e Abraham, seguite dalle ART di Espargaro e De Puniet. Mentre fatica Barbera 12° davanti agli italiani Petrucci e Pirro. Infine Silva 15° e ultimo. Ora tutti a Valencia per un round finale che promette scintille.


    www.tgcom24.mediaset.it

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    MotoGP Phillip Island 2012: Jorge Lorenzo Campione del Mondo, tutte le foto

    Su Blogosfere Sport e Motori vi pubblichiamo la ricca foto gallery del MotoGP d'Australia vinto da Casey Stoner e le immagini di Jorge Lorenzo che festeggia la vittoria per il Mondiale 2012!
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    Casey Stoner come vi abbiamo scritto nel precedente post vince il MotoGP di Phillip Island in Australia, mentre Jorge Lorenzo conquista il Mondiale con una gara di anticipo. Su Blogosfere Sport e Motori vi pubblichiamo la ricca foto gallery del GP d'Australia e le immagini di Jorge Lorenzo che festeggia la vittoria per il Mondiale 2012!

    Jorge Lorenzo chiude al secondo posto, dietro Stoner, il MotoGP d'Australia, ma diventa campione del mondo per la seconda volta nel giorno in cui Casey vince per la sesta volta consecutiva sulla pista di casa.

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    MotoGP: Jorge Lorenzo “Non andare ad Austin sarebbe stato un bel problema”
    Il maiorchino della Yamaha soddisfatto per la partecipazione ai test americani di Austin

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    Jorge Lorenzo è molto felice della partecipazione della Yamaha ai test in programma la settimana prossima ad Austin, Circuits of the Americas, nuovo circuito che debutta quest’anno nel motomondiale (è la seconda tappa e di disputerà il 21 di aprile).

    Inizialmente era prevista la sola presenza della Honda con la squadra Factory di Dani Pedrosa e Marc Marquez e quella di Stefan Bradl con la Honda del Team LCR. Successivamente la Yamaha ha “accontentato” i propri piloti ufficiali (Jorge Lorenzo e Valentino Rossi) decidendo di dividere le spese della pista con la Honda. Secondo Lorenzo il vantaggio di Pedrosa e Marquez sarebbe stato enorme se la casa del Tre Diapason avesse deciso di non andare. A lui la parola.

    “Se non fossimo andati ad Austin sarebbe stata molto dura per noi – ha detto Lorenzo come riportato da MCN – La Honda avrebbe avuto un grande vantaggio, ma fortunatamente andremo e questo significa che saremo nelle stesse condizioni per la gara del Texas e questo è fattore positivo.”


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    Catalunya, Lorenzo autore di una gara perfetta. “È incredibile vincere qui”
    Podio tutto spagnolo per il GP di Catalunya. Jorge Lorenzo, alla sua terza vittoria stagionale dopo quella del Mugello e del Qatar, riduce a soli 5 punti il ritardo dal leader della classifica Dani Pedrosa.



    Jorge Lorenzo ha fatto una gara abissale. Il GP di Catalunya si è dimostrato un round durissimo per le gomme e per i piloti, caratterizzato da tante cadute tra cui quella di Cal Crutchlow e Nicky
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    Hayden. Lorenzo ha risposto bene alle difficoltà: autore di un’ottima partenza dalla terza casella della prima fila, il majorquino della Yamaha si porta subito in testa, impostando un ritmo che le Honda ufficiali di Dani Pedrosa e Marc Marquez hanno avuto difficoltà a tenere, senza riuscire ad attaccare. Lorenzo, per la seconda volta consecutiva trova il set up nel warm up e centra il gradino di più alto del podio, piegando le Honda e confermando la supremazia interna sul suo compagno di squadra Valentino Rossi. “Non mi aspettavo di farcela” ha commentato a caldo Jorge, “è incredibile vincere qui. Ieri abbiamo avuto qualche problema nel tenere un ritmo costante. Nel warm up abbiamo optato per un cambiamento radicale sulla moto per vedere cosa succedeva. Non è cambiata molto, magari un pelino meglio, quindi abbiamo utilizzato quel set up anche in gara. Già nel giro di riscaldamento ho sentito che la pista stava molto male, magari per la gara di Moto2, e la moto sull’asfalto scivolava tantissimo. È stata una gara durissima fisicamente, in questo momento sono distrutto. Vincere in casa è sempre speciale, però vincere una gara che non ti aspetti di vincere lo è ancora di più”. Lorenzo, dopo una corsa senza errori caratterizzata da un passo di gara più lento rispetto ai tempi fatti registrare in questo fine settimana, parla delle difficoltà dell’asfalto del circuito del Montmelò. “C’è molta differenza su questa pista tra i tempi delle qualifiche e il ritmo di gara, mentre la pole di Pedrosa era 1’40.8 alla fine giravamo il 1’42 alto, la pista era molto scivolosa e la moto si chiudeva tantissimo nelle staccate. Sicuramente correre dopo la gara di Moto2, con una pista più gommata rende le cose molto più difficili”. Un weekend catalano non semplice per Jorge Lorenzo: scivolato nelle prove libere di sabato mattina, poi il problema alla frizione in qualifica. Nonostante tutto il pilota majorquino è riuscito a mantenere la calma grazie al lavoro che sta facendo con il team e alla vicinanza del papà. “Penso che sempre si possa dare un po’ di più in tutti gli aspetti della vita, devi solo chiederti se si può ancora migliorare e come si può migliorare. In questo momento ho la fortuna di avere mio papà vicino, abitiamo insieme. Lui mi da tanti consigli e stiamo migliorando la tecnica, la concentrazione e anche un po’ il fisico sulla moto”. Alla sua 26esima vittoria in top class, una in più rispetto a Kevin Schwantz, Lorenzo con il gradino più alto del podio del GP di Catalunya, riduce il ritardo in classifica dal leader della classifica Dani Pedrosa. Il pilota della Yamaha si porta a 116 punti, a solo 7 lunghezze da Pedrosa, davanti a Marc Marquez che di punti ne ha 93.


    http://motori.fanpage.it


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    podio-catalunya
    Catalunya-Pedrosa-Lorenzo-Marquez-podium_intext



    dal web!!!
     
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    Lorenzo operato a Barcellona
    In forse la sua presenza domenica prossima a Laguna Seca



    (ANSA) - ROMA, 13 LUG Jorge Lorenzo e' tornato sotto i ferri a
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    Barcellona per le conseguenze della caduta ieri nelle prove libere del Gp di Germania. E'stata rimessa in linea la clavicola fratturata in Olanda che si era spostata con il danneggiamento della placca in titanio dovuto all'impatto con l'asfalto.

    L'operazione - fa sapere la Yamaha - è durata due ore. Al momento non sono noti i tempi di recupero previsti per il campione del mondo della MotoGp, in forse per la gara di domenica prossima a Laguna Seca.
     
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    MotoGp Gran Bretagna: torna Lorenzo, Rossi quarto a Silverstone
    Marquez super, ma è secondo. Pedrosa sul podio, Rossi quarto

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    SILVERSTONE - Le qualifiche di ieri erano state un segno chiarissimo che tra Marc Marquez e Jorge Lorenzo sarebbe stata battaglia, e di quelle spettacolari. Così è stato nel Gp di Gran Bretagna, 18 giri a ritmo altissimo tra due fuoriclasse puri. Stavolta la spunta Jorge Lorenzo, primo dopo quattro vittorie consecutive di Marquez. Il campione del mondo ha però dovuto dare il meglio, e anche di più, del suo repertorio, chiudendo una gara perfetta in cui il 'Cabroncito' lo ha attaccato fino all'ultimo. Terzo posto per Pedrosa, anche lui autore di una corsa fantastica, ma che rimane ancora in secondo piano rispetto allo scatenatissimo duo di testa. Per Valentino Rossi una buona prova, con il Dottore che riesce a strappare il quarto posto.

    SENZA FIATO Si parte dopo i brividi del warm up mattutino. Marquez ha una spalla lussata, ma l'avvio è buono dietro un Lorenzo subito lanciato. Si fa il vuoto dietro di loro (1,5 secondi sul gruppo di inseguitori), e inizia subito il testa a testa. Dietro anche Pedrosa non molla e in effetti nella prima parte della gara è lui a macinare tempi record, sotto i 2'02''. Dani si riporta a ridosso della coppia di testa, che però continua a fare la gara. Lorenzo non commette la minima sbavatura e chiude le traiettorie a ogni assalto dell'avversario. A tre giri dalla fine arriva il sorpasso di Marquez, incurante della spalla; poco più avanti, però, c'è il controsorpasso di Lorenzo, una scena che si ripete anche all'ultimo giro, a ridosso del traguardo. Più indietro, come detto, Rossi guadagna posizioni e infila prima Bradl e poi stringendo i denti passa Bautista. Va invece male Crutchlow, che chiude il brutto fine settimana sul circuito di casa al settimo posto. Sfortunato anche Dovizioso, fuori proprio sul finale, Hayden è ottavo.


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  7. arca1959
     
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    Gran Premio di San Marino - Lorenzo domina su Marquez e Pedrosa, 4° Rossi
    Un dominio assoluto. Dopo aver messo a posto il setup della sua moto nel warm-up, Jorge Lorenzo stravince il Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano. Le Honda non stanno al passo con la Yamaha numero 99, così Marquez e Pedrosa lottano per la seconda piazza, con Marc ad avere la meglio su Dani. Quarto Rossi, poi Bradl e Crutchlow. Male le Ducati
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    Seconda vittoria consecutiva per Jorge Lorenzo dopo il fantastico successo a Silverstone. Ma, a differenza della gara in Inghilterra, vinta da Jorge all'ultima curva dopo il bel duello con Marquez, questa volta è un dominio assoluto. Una vittoria netta, perfetta, impronisticabile soltanto dopo le qualifiche, data la bellissima pole del giovane spagnolo classe 93'. Invece Por Fuera domina, martella giri veloci a non finire e vince per il terzo anno consecutivo a Misano. Rossi parte male, poi recupera e poi crolla, concludendo, come al solito, al quarto posto. Ma vediamo nei dettagli come è andato questo Gran Premio.

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    PARTENZA LANCIO DI JORGE, MALE MARC - Dalla pole non parte bene Marquez, che gira la prima curva dietro a Lorenzo e Pedrosa. Espargarò è una molla in partenza, ed infatti è vittima del "jump start". Jorge gira subito sui tempi della qualifica e scappa. Dietro si crea il trenino.

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    SBAGLIA MARQUEZ, POI RECUPERA - Se il primo posto diventa affare solo per Jorge, dietro si crea la bagarre tra i due della Honda. Marquez però sbaglia e va lungo in una curva, così ne approfitta Valentino che si porta terzo. Ma il podio per Rossi dura poco: Marc alza il ritmo superando prima Rossi e poi Dani.

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    BEL DUELLO TRA LE HONDA - Valentino Rossi è autore di una gara diversa dalle altre: qui, a differenza delle scorse apparizioni, parte bene, tenendo il rimo dei primi, poi crolla alla distanza. Succede il contrario a Marquez che, quando il suo serbatoio si svuota, recupera decimi su decimi, portandosi secondo. Ma Pedrosa questa volta non molla, rendendo la vita molto dura al compagno di box. Comunque la spunta sempre il "cabroncito" che regola Dani negli ultimi giri. Dietro i primi quattro altro duello tra Crutchlow e Bradl, con il tedesco del team di Cecchinello che riesce a passare il britannico nelle ultime curve.

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    VINCE JORGE, MALE LE DUCATI - Dopo 28 giri tirati sempre al 100%, Lorenzo si porta a casa il Gran Premio di San Marino. Una vittoria fantastica, anche perché ieri era molto più indietro rispetto a Marquez nelle qualifiche. Poi nel warm-up il maiorchino ha messo a posto il setup della sua moto e in gara ha la meglio su tutti. Poco male per Marc, che mantiene la testa della generale con 34 punti di distacco sulla coppia spagnola Pedrosa-Lorenzo. Rossi si conferma quarto, mentre è notte fonda per le Ducati: 2 secondi di media a giro più lenti dei migliori, Hayden e il Dovi che girano sugli stessi tempi di Pirro che ha la moto laboratorio. Un vero disastro. Si torna in pista tra due settimane ad Aragon.

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