FAVOLE accanto al camino

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  1. gheagabry
     
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    ... E’ NATALE ...
    ... Nella stanza dei ricordi vago alla ricerca del sapore dei giorni passati; delle tombolate fatte con le bucce delle arance tagliate a minuscoli cubetti; della tv in bianco e nero che propinava canzoni e concerti; al caldo abbraccio di nonni che sono andati via, alle loro gambe che tante volte ci tenevano mentre lento passava il tempo nell’attesa della mezzanotte. Nella stanza dei ricordi le camminate mano nella mano con la mamma per le strade del suo paesino nativo guidati dal suono delle campane della chiesa che ci chiamava a se per la santa messa; quella più importante, quella della vigilia di Natale. Nella stanza dei ricordi tanti Natale trascorsi in famiglia, tanti i volti in quella stanza che ora non vedo più. Trascorre il tempo, gli anni passano e ci vorrebbero cambiati … eppure quella magia, quel sentire l’avvicinarsi del Natale come l’evento unico ed inimitabile, quella non cambia mai. Prende altre forme, altre sfumature, ma lascia intatta la sua stupefacente magia. Nella stanza dei ricordi ripercorro i tempi andati, mi lascio cullare da emozioni ed abbracci mai sopiti, mai dimentciati. La magia del Natale però non entra in quella stanza, perché essa esiste al di là del tempo e si rinnova ogni anno da secoli con immutata energia, con inimitabile forza; perché essa non ha bisogno dei ricordi per vivere … essa esiste al di là del tempo, dei ricordi … delle stanze delle rimembranze … E allora lasciamo che essa si impossessi dei nostri pensieri, dei nostri ricordi … di ogni singolo gesto. “E’ Natale … siate tutti più buoni … è Natale, il solo giorno che si rinnova senza bisogno di essere ricordato … .
    (Claudio)



    IL MAGO DI NATALE

    S'io fossi il mago di Natale
    farei spuntare un albero di Natale
    in ogni casa, in ogni appartamento
    dalle piastrelle del pavimento,
    ma non l'alberello finto,
    di plastica, dipinto
    che vendono adesso all'Upim:
    un vero abete, un pino di montagna,
    con un po' di vento vero
    impigliato tra i rami,
    che mandi profumo di resina
    in tutte le camere,
    e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

    Poi con la mia bacchetta me ne andrei
    a fare magie
    per tutte le vie
    In via Nazionale
    farei crescere un albero di Natale
    carico di bambole
    d'ogni qualità,
    che chiudono gli occhi
    e chiamano papà,
    camminano da sole,
    ballano il rock an'roll
    e fanno le capriole.
    Chi le vuole, le prende:
    gratis, s'intende.

    In piazza San Cosimato
    faccio crescere l'albero
    del cioccolato;
    in via del Tritone
    l'albero del panettone
    in viale Buozzi
    l'albero dei maritozzi,
    e in largo di Santa Susanna
    quello dei maritozzi con la panna.

    Continuiamo la passeggiata?
    La magia è appena cominciata:
    dobbiamo scegliere il posto
    all'albero dei trenini:
    va bene piazza Mazzini?
    Quello degli aeroplani
    lo faccio in via dei Campani.

    Ogni strada avrà un albero speciale
    e il giorno di Natale
    i bimbi faranno
    il giro di Roma
    a prendersi quel che vorranno.

    Per ogni giocattolo
    colto dal suo ramo
    ne spunterà un altro
    dello stesso modello
    o anche più bello.

    Per i grandi invece ci sarà
    magari in via Condotti
    l'albero delle scarpe e dei cappotti.

    Tutto questo farei se fossi un mago.
    Però non lo sono
    che posso fare?

    Non ho che auguri da regalare:
    di auguri ne ho tanti,
    scegliete quelli che volete,
    prendeteli tutti quanti. (Gianni Rodari)




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53 replies since 8/11/2011, 23:32   13830 views
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