FAVOLE accanto al camino

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  1. gheagabry
     
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    Racconti di Natale

    Nel paesello di non so dove fervono i preparativi per festeggiare il Santo Natale. Nella canonica della vecchia chiesa un gruppo di bimbi prova i canti: Astro del Ciel, Tu scendi dalle stelle.. - Marco non stonare dice il vecchio curato al bimbo che gli sta davanti .. - Ma padre Gabriele io non stono la mia voce è così dalla nascita. - Va bene .. sorride il vecchio parroco.. facciamo così mettiti in seconda fila e apri la bocca come se cantassi davvero.. ma per carità apri solo la bocca non cantare… Così le prove ripresero alacremente.. Natale era a pochi giorni e tutto doveva essere pronto. Nella piccola piazza un gruppo di uomini alzava un magnifico abete ed altri provavano le luminarie e sbrogliano con fatica i vecchi addobbi.. - Ma anche questo anno nulla di nuovo sindaco ? chiede uno degli uomini… - Ma dove sta il sindaco.. dice un altro.. non doveva aiutarci? In un angolo della piazza al riparo un altro gruppo era intento a preparare uno stupendo scenario per un presepe vivente… La capanna coperta di paglia, a loro non mancava avevano poche stalle ma di paglia ce n’ era .. poi dopo Natale l’avrebbero data alle loro bestie come mangime… e ne avevano bestie da sfamare.. Ecco arrivare il sindaco.. commosso e col respiro affannoso per la corsa fatta fin li dalla casa comunale… aveva un foglietto che sventolava tra le mani. - Compaesani belli .. che sorpresa per il nostro piccolo paese .. tutti si fermarono ad ascoltarlo.. - Parla sindaco cosa c’è? Chiesero in coro. - Ho ricevuto un fax per Natale avremo tra noi il Papa .. - Il Papa .. esclamarono… ma scherzi sindaco? - Si, si Sua Santità .. passerà una breve vacanza qui da noi.. Tutti i paesani gridarono per la gioia …. - Il Papa tra noi.. che onore… - Basta così disse il sindaco l’entusiasmo è bello ma non lavora da solo.. mettiamoci a lavorare. Prese anche lui gli attrezzi e dette una mano per fissare una parete di legno della capanna. Tutti erano felici e lavoravano con gioia e lena perché facessero bella figura col Papa. Ormai Natale era vicino.. nella locanda, unica in paese, era stata allestita una bella camera per l’arrivo dell’illustre ospite. La chiesa era pulita a specchio.. non era mai stata così in ordine e linda. don Gabriele guardava estasiato… - Anche i vecchi lampadari hanno ripulito.. ma che angeli .. erano anni che lo chiedevo io .. ora perché viene il Papa, rivolto al Tabernacolo, Signore perdonami … tutto è lindo e pulito .. speriamo che venga ogni anno. Il 24 Dicembre tutto era pronto .. l’albero pronto ad essere illuminato da centinaia di lampade colorare .. la capanna con i figuranti la Natività non mancava nulla .. era tutto perfetto… persino il vecchio parroco aveva un abito nuovo ed una sopravveste candida.. mai avuta.. sempre rattoppate e macchiate dall’umido e dal tempo .. miracolo? Nello spiazzo fuori dal paese si aspettava l’elicottero papale .. era tutto pronto .. anche una piccola banda presa in prestito dal paese vicino… Ad un tratto una tempesta di neve fece correre tutti i presenti ai ripari … Ma ecco giungere tra il frastuono dei motori l’elicottero del Papa.. Scese sul piazzale a fatica… dal finestrino la bianca figura benediceva i presenti che anche se un po’ malconci avevano resistito alla tempesta. Si apre una scaletta ed ecco scendere il Papa … - Santità … farfugliò il vecchio prete .. ma con questo tempaccio? - Tranquillo don Gabriele …. Mi sono ben coperto .. ce la farò… Ad un tratto il temporale placò le sue ire .. tutti corsero incontro al Papa La banda intonò una musica natalizia ma era così stonata che il Papa disse sorridendo.. - Grazie miei cari.. ma risparmiate il fiato per dopo.. sorrideva e tutti scoppiarono in una fragorosa risata… - Bene aggiunse il Papa .. festeggiamo questo caro Natale .. domani, 25 devo tornare a Roma per la Sacra Funzione in San Pietro. Si recarono in paese e al comparire del gruppetto del Papa l’albero si illuminò di mille luci colorate era davvero uno splendore. - Ma che bravi.. disse il Papa .. è come se fossi a Roma.. dove è stato montato un bellissimo Abete Natalizio .. ma questo è stupendo. Poi si recò vicino alla grotta della Natività e chiese … - Avete freddo? - No risposero i figuranti. - Meno male disse il Papa, tanti anni fa un bimbo non aveva che una stalla e pochi stracci che lo coprivano.. ed era il Salvatore dell’umanità. - Ora andiamo in chiesa a festeggiare solennemente il nostro Natale. Sindaco in testa .. tutto il paese seguì il Papa.. In chiesa un meraviglioso coro accompagnò la cerimonia ed alla fine della funzione il Papa portò in processione un bambinello di gesso da deporre nella mangiatoia del presepe vivente.. di bimbi veri neanche l’ombra.. Vi fu un grande banchetto.. con tante cose buone.. il Papa si alzò e fece un breve discorso … - Grazie a voi.. oggi ho trascorso uno dei più bei Natali della mia vita .. vi sarò sempre grato.. Buon appetito a tutti .. assaporiamo queste delizie altrimenti si freddano e non sono più così gustose. Tutti applaudirono il Papa augurando buon appetito.. Terminata la cena il Papa salutò stringendo molte mani.. - Il Signore vi benedica tutti … poi si ritirò nella sua camera per la notte… - Che bella gente.. disse al segretario che lo aiutava a svestirsi. - Si Santità.. bella gente davvero. - Buona notte Santità.. disse il segretario ritirandosi nella sua camera. - Buona Notte monsignore.. rispose il Papa.. ho bisogno di riposare.. Domani sarà un giorno importante e bisogna essere in forma. Il mattino dopo di buon’ora il Papa scese in cucina per la colazione. - Buon giorno a tutti … salutando cordialmente i presenti. - Santità.. lei qui.. disse l’oste.. le avrei portato la colazione in camera.. - No, no… disse il Papa va bene qui voglio ancora stare un po’ con voi tutti. .. voglio godermi quest’aria di famiglia. - Fu preparato un tavolo dove il Papa ed i presenti consumarono una buona colazione . Poi torno in camera per prepararsi al rientro… Don Gabriele arrivò trafelato .. - Sua Santità .. dove sta? - Ma è su che si prepara … disse l’oste. - Ma ha fatto colazione con voi qui? - Si don Gabriele .. ma voi dove eravate? - Io non volevo disturbare.. disse il prete. Ad un tratto sulle scale comparve il Papa.. don Gabriele si avvicinò per rendere omaggio .. ma il Papa lo abbraccio sollevandolo dall’inchino.. - Fratello nel Signore.. si faccia abbracciare .. don Gabriele rosso in viso ... lo abbracciò piangendo.. - Su don Gabriele.. l’aspetto in Vaticano.. verrà a trovarmi? - Si certo Santità.. quando lei vuole.. - Quando vuole lei don Gabriele.. le porte sono sempre aperte. dica che l'aspetta il Papa e tutti le faranno strada. - Grazie per l’onore Santità.. - Onore mio caro don Gabriele .. e aggiunse.. ora andiamo che l’elicottero è già arrivato l’ho sentito quando ero in camera.. sono puntualissimi questi aviatori.. si recarono al campo seguiti dal sindaco appena giunto e dalla popolazione.. il Papa salì sull’elicottero e prima che fosse chiuso il portello benedì la folla commossa… - Viva il Papa .. gridò la folla e il Papa rispose benedicendo… - Grazie mie cari .. vivrò per tutti quelli che come voi mi vogliono bene.. Il pilota mise in moto l’elicottero che col frastuono dei motori e delle pale che giravano vorticosamente si allontanò per raggiungere Roma. La gente del paese col naso in aria si godeva le ultime immagini del Papa che salutava dall’oblò dell’elicottero. Era stata la vigilia di Natale più bella ed emozionante che il paese avesse mai sognato…
    (Gianni)



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53 replies since 8/11/2011, 23:32   13830 views
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