IL PRESEPE

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  1. Lussy60
     
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    Le tecniche di costruzione

    Premessa: Il presepe è la rappresentazione tridimensionale del Mistero della Nascita di Gesù Bambino. Il presepista sente e vive in una maniera speciale tale mistero e anche se incontra delle difficoltà nella realizzazione di tale rappresentazione, niente riesce a smorzare il suo entusiasmo.
    In questa sezione cercheremo di descrivere come costruire un presepe con le varie tecniche che si possono utilizzare e spieghiamo come realizzare piccoli scenari.

    LO SCHIZZETTO:

    presepe-popolare


    Quando si inizia a costruire un presepe, la prima cosa che si deve fare è uno schizzetto di progetto su quello che si vuole realizzare. Potete farlo sia su un foglio, sia su un pezzo di legno, insomma fatelo un pò dove volete.... Lo schizzetto anche se in modo grezzo serve per avere un'idea del progetto che si intende realizzare con la raffigurazione delle scene.
    Anche se a volte non è facile trasportare su carta le proprie idee, è necessario disegnare un bozzetto, anche se a grandi linee, di tutti quegli elementi che entreranno a far parte del tuo paesaggio: grotte, montagne, villaggi, corsi di fiume, fontane e soprattutto gli ambienti dove collocare i pastori.


    ipresepe-storico

    IL PROGETTO:



    progetto-presepeDa non dimenticare è il progetto del presepe da realizzare. Bisogna tracciare uno schizzo con vista dall'alto dove risulta la disposizione dei vari elementi che andranno a comporre il nostro presepe. Questa piantina eviterà di ammucchiare le costruzioni e sovrapporre paesaggi.
    Disegna lo spazio che hai a disposizione (il fondo è arrotondato per dare l'effetto del cielo che non ha righe dritte verticali come accadrebbe se noi non lo arrotondassimo).
    Suddividilo in diverse parti che andremo a chiamare piani.
    Nel primo piano si dispone la grotta della natività, gli edifici, la vegetazione, e le statue più grandi.
    In questo piano i particolari devono essere ben marcati.
    Nel secondo piano, meno grande del primo colloca i paesaggi, le piante e le statue più piccole. Qui i dettagli sono meno marcati.
    Nel terzo piano disponi solamente le montagne senza le statue. Qui i particolari sono impercettibili.
    Separa i vari piani con rocce, siepi, muretti realizzati n legno, ponti, siepi e come meglio può suggerirti la tua fantasia.





    LA PROSPETTIVA:

    prospettiva-presepe-1-pSe si vuole costruire un presepe scenografico non si può fare a meno di parlare della prospettiva.
    Se si guarda un paesaggio, si nota che gli oggetti vicini risultano più grandi di altri di uguale misura ma posti in lontananza. Guardando i binari di una linea ferroviaria in lontananza sembra che i binari si congiungano, mentre sappiamo che in realtà questi sono sempre paralleli.
    È opportuno che questa suggestiva sensazione si avverta anche quando si osserva un presepe e per ottenere tutto questo è sufficiente seguire alcune regole.


    prospettiva-presepe-3
    Linea dell'orizzonte:
    L'altezza dell'orizzonte del presepe deve coincidere con l'altezza degli occhi dell'osservatore. Di solito viene posizionata a circa 160 cm dal pavimento.
    L'altezza dell'impalcatura che dovrai costruire si determina sottraendo dall'altezza della visuale dell'osservatore quella delle statue in primo piano.
    Esempio se hai statue alte 15 cm, l'altezza del piano del presepe sarà di circa 145 cm (160-15=145).
    Questo accorgimento permette di guardare le statue del primo piano negli occhi, suscitando nell'osservatore l'impressione di entrare nel vivo del presepe.


    prospettiva-presepe-2
    Punto di Fuga:
    È il punto in cui convergono tutti gli elementi che costituiscono il presepe.
    Deve essere posto oltre il fondale del presepe. Indicativamente ad una distanza dal punto di osservazione pari al doppio della profondità del presepe e ad un'altezza uguale al punto in cui si trovano gli occhi di una persona.
    Fissando in questo punto uno spago e tendendolo fino alle costruzioni si otterranno tutte le inclinazioni esatte dei tetti, delle architravi, delle porte, delle finestre. Naturalmente andranno inclinate solo le linee orizzontali, mentre quelle verticali resteranno perpendicolari. Creando piccole siepi, ciottolati, una strada aiutano a convergere nel punto di fuga. La strada deve inoltre essere nascosta da svolte, da massi per poi riprendere lontanissima. Non bisogna mostrarla tutta fino all'ultimo piano.
    Per accentuare l'effetto prospettico della profondità bisogna circoscrivere il presepe coprendo i lati e costruendo un boccascena costringendo l'osservatore a guardarlo da un solo punto di vista.
    Anche la colorazione, che spiegheremo più avanti, è fondamentale per creare l'effetto della profondità. Infatti in primo piano avremo dei colori più vivi che si attenueranno man mano che andiamo verso il fondale.
    Attenzione nella collocazione dei personaggi e dei particolari!
    Un personaggio alto al punto da non entrare in una porta è fuori posto.



    LE PROPORZIONI:

    Per poter ottenere che tutti gli elementi da costruire siano dimensionati armoniosamente occorre che le misure siano proporzionate all'altezza delle statuette dei pastori.
    Esiste un metodo per avere l'esatta dimensione degli elementi e consiste nel moltiplicare l'altezza in cm delle statue che si utilizzano per le dimensioni reali (sempre in cm) dell'oggetto che si vuole realizzare; quindi dividere per 170.
    170 è un numero fisso e rappresenta nella realtà l'altezza media di una persona.
    ESEMPIO: pastori di cm 15 - tavolo cm 100
    (15x100)/170 = 1500/170 = 8.82 cm - h del tavolo che sarà collocato nel presepe.

    UTILIZZO DEL GESSO:

    Materiale: scagliola, contenitori di vario tipo (palloni di gomma tagliati a metà, spatole di misure diverse, punteruolo, pennelli, sega, lastre di cartongesso.

    La preparazione:
    presepe-gessoIn una bacinella riempita con acqua pulita getta il gesso delicatamente, come si usa fare con la polenta, finchè affiora dal pelo dell'acqua. Quando le bollicine d'aria sono cessate, con una cazzuola agita sempre da un verso finché l'impasto diventa una poltiglia cremosa.
    Non esiste una regola per stabilire quale sia la proporzione tra acqua e gesso. Dopo alcuni tentativi comunque è facile regolarsi.
    Utilizza come contenitore per l'impasto un mezzo pallone. Per togliere i residui di gesso rimasto è sufficiente schiacciarlo.

    Per evitare che il gesso indurisca rapidamente impedendo di lavorare versa prima l'acqua nel recipiente e poi il gesso. E' importante che l'acqua e il recipiente siano perfettamente puliti.
    Il gesso va versato polverizzandolo. Mescola il meno possibile.
    Quando vedrai il gesso che hai versato affiorare al pelo dell'acqua, lo lascerai riposare per alcuni minuti. Vedrai che si formerà un impasto morbido, che potrai lavorare tranquillamente anche per parecchio tempo. Buona regola comunque è impastare poco gesso alla volta.

    Affinché il gesso solidifichi rapidamente basta aggiungere una cucchiata di sale comune all'acqua dell'impasto. Se devi prepare il gesso da versare in uno stampo o preparare le lastre, mescola in fretta e molto bene il gesso.
    Il gesso teme l'umidità, conservalo in un locale asciutto ed aerato. Usare del gesso molto vecchio non conviene, si rischia di compromettere il risultato.



    Lavorazione del gesso:
    presepe-gesso-2Crea la base sommaria della ambientazione che vuoi realizzare in polistirolo od altro materiale leggero e poi ricoprila con uno spessore di circa 4-5 mm di gesso avendo cura di modellare già le rocce, il terreno, i muretti a secco e quant'altro; ti faciliterà poi il lavoro di scolpitura e finitura dei particolari.
    Se devi realizzare dei muri di case utilizza il cartongesso; non dovrai fare una lastra colata ma li puoi trovare già pronti per l'uso, robusti e allo stesso tempo morbidi da incidere.Si trovano in diversi spessori e con uno strato di carta su entrambi i lati. Togli la carta solamente da una parte, inumidendo la superficie con acqua calda.




    presepe-muro-2 presepe-muro-3 presepe-muro
    L'ILLUMIZAZIONE:

    Ciascun presepe richiede la propria luce secondo la scena rappresentata, l'ora da simulare e l'ambiente da riprodurre.
    Nella progettazione e realizzazione di un impianto elettrico occorre avere almeno qualche conoscenza generale di elettricità (utilizzo di varie tensioni, collegamenti in serie o in parallelo, potenza delle lampade, sezioni dei fili, utilizzo di trasformatori, ecc.).
    Fare attenzione alla collocazione delle fonti luminose (no vicino acqua, parti infiammabili, ecc.); si può rischiare l'incolumità propria e di altre persone!
    Si possono utilizzare svariati tipi di apparecchi per l'illuminazione quali:

    - Lampade normali ad incandescenza
    - Lampade con riflettori incorporati (faretti)
    - Lampade alogene
    - Lampade micro (a bassa tensione ad incandescenza o a pisello)
    - Lampade fluorescenti
    - Proiettori

    Illuminazione generale della scena
    Anche se una sola lampadina è sufficiente ad illuminare la scena si consiglia l'impiego di più lampade di potenza ridotta per ottenere una illuminazione più uniforme.
    Le lampade devono essere disposte il più in alto possibile per non essere viste.
    Sarà bene evitare ombre sul cielo, mettendo in prossimità dello sfondo una certa quantità di lampade di piccola potenza mascherandole perché non illuminino il primo piano.
    Tali lampade saranno colorate e con la possibilità di essere regolate con appositi dispositivi se si vuole simulare un certo periodo della giornata.

    Illuminazione della grotta
    Terminata l'illuminazione generale si prosegue evidenziando la natività.
    Utilizza opportuni proiettori e cerca di non illuminare il gruppo troppo fortemente, si corre il rischio di sminuire la bellezza della scena.
    Ha inoltre molta importanza la posizione dalla sorgente luminosa. La luce che entra dal paesaggio venga tutta dalla stessa direzione e non disturbi l'interno della grotta o capanna.

    Illuminazione di interni
    Si fa con lampade opportunamente nascoste utilizzando luce dosata ed evitando stridenti accostamenti di colore.
    Senza prove ed esperimenti non si possono raggiungere risultati soddisfacenti.

     
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