SVIZZERA

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    Chästeilet, Justistal, Canton Berna (BE)


    Chästeilet è il nome dialettale bernese della tradizionale cerimonia di fine estate con cui si distribuiscono le forme di formaggio prodotte sugli alpeggi.
    Una delle più famose Chästeilet si svolge nella Valle di Justis, sulle alture del Lago di Thun, alla fine di settembre, quando le mandrie che hanno passato l'estate in alta montagna, vengono ricondotte a valle. I formaggi vengono tenuti in uno speciale deposito da dove vengono fatte uscire uno ad uno passando di mano in mano.
    Poichè non tutte le forme di formaggio sono della stessa qualità, vengono suddivise in pile ed allocate per lotti. Il numero di forme consegnato ad ogni allevatore dipende dal numero di mucche che questi aveva inviato all'alpeggio; ogni proprietario scrive il suo nome e la quantità che gli spetta su una tavoletta di legno per l'estrazione dal cappello.

    © swissworld.org
    foto:myswitzerland.com





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    Valle Emmental

    La Vallata Emmental, è meta sia per la gita di una giornata che per una vacanza di qualche giorno, in questa valle non ci si può annoiare. Passeggiate, escursioni sugli sci, nordic walking, lavaggio dell'oro, golf, bicicletta, equitazione, corsi di ceramica: tutti i desideri possono essere esauditi.

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    Emmental, è meta dei gourmet, si può gustare di tutto, dal leggendario formaggio Emmentaler, al prosciutto fino ad un menu in un ristorante di alto livello, e ciò con straordinaria varietà e spesso a base di prodotti regionali (Ämmitaler Ruschtig).




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    Nell'Emmental trovano posto musei nazionali come il Museo Franz Gertsch,aperto nel 2002 a Burgdorf
    Esso è finanziato privatamente e ospita opere di Willy Michel Fondazione. La collezione permanente di opere di Franz Gertsch è regolarmente completata da mostre temporanee.

    il Museo della cetra o il Museo delle tradizioni popolari nel centro culturale Kornhaus ma anche esposizioni regionali come il


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    Castelli, ponti in legno, un caseificio dimostrativo, itinerari a tema, costruttori di corni alpini, idilliache fattorie sono la quintessenza di questa valle, come naturalmente il grande pensatore e poeta Jeremias Gotthelf.




    fonte: .myswitzerland.com
    foto:museums.ch
    - .emmentaler-aoc.ch
    - eventlokale.com



    Maggia

    Vallemaggia


    Una valle dove la storia vive

    In Vallemaggia un popolo tenace ed un po’ schivo ha impresso la sua traccia su una terra selvaggia e pietrosa. La Vallemaggia offre al visitatore un territorio ricco di testimonianze di un mondo antico che vive ancora nei costumi delle genti. Perle architettoniche di rara bellezza ricordano la devozione del popolo e le fortune di alcuni emigranti tornati signori. La Vallemaggia ha attirato i popoli da tempi lontanissimi: i liguri, forse, ben 2400 anni orsono. La necropoli romana di Moghegno è la prova di una popolazione fissa sin dai primi secoli dell’era cristiana. Nel corso dei secoli la popolazione della Vallemaggia ha vissuto di un’economia di sussistenza basata sulla campicoltura e la pastorizia. Il nomadismo verticale, seguendo il corso delle stagioni, ha permesso di sfruttare appieno le risorse di questo territorio avaro.

    Ad inizio Novecento venne inaugurata la ferrovia Locarno-Bignasco, detta Valmaggina, ma la Valle rimase ancora a lungo isolata tanto che per decenni la migrazione rappresentava spesso l’unica alternativa ad una vita fatta di sacrifici e fatiche quotidiane. I primi decenni del secondo dopoguerra furono segnati da un importante esodo rurale che portò ad un pressoché totale abbandono dei villaggi più discosti. Solo i grandi lavori idroelettrici, e soprattutto il diffondersi del pendolarismo, permisero di arginare lo spopolamento di queste terre. Oggigiorno la Valle si presenta ricca di autentiche testimonianze di un mondo antico i cui costumi vengono rivalorizzati da una popolazione fiera della propria storia.

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    Una valle verde

    Ripide pareti di roccia e dolci acque cristalline caratterizzano la Vallemaggia, un territorio verde e ricco di contrasti. Dal ghiacciaio del Basodino sino alle spiaggette di Avegno il fiume Maggia attraversa un paesaggio in cui la natura è rigogliosa. Risalendo la valle il visitatore abbandona le sponde del Lago Maggiore e si immerge in un mondo alpino. Dalla pianura alluvionale del fondovalle alle impervie montagne che sovrastano e alimentano il fiume è possibile apprezzare una natura splendida, affascinante e a tratti grandiosa. I muri a secco, preziosa testimonianza di un mondo contadino antico, costituiscono un elemento essenziale per la biodiversità. I maestri della sopravvivenza fra le piante e gli animali s’insediano nelle fessure, nelle crepe e nei buchi del muri trovandovi rifugio e nutrimento.

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    La Vallemaggia è caratterizzata da una ricchezza e una diversità di ambienti e di specie estremamente elevata. Nella sola zona alluvionale, dalla vegetazione pioniera dei greti e dei boschi golenali a quella propriamente acquatica, sono state individuate circa 600 specie di piante tra cui diverse specie rare e minacciate; corrispondenti ad 1/4 della flora svizzera. Infatti, la dinamica fluviale crea ambienti unici quali i greti nudi o a vegetazione pioniera, i boschi alluvionali ed i bracci laterali. Data l’unicità del luogo il fiume tra Riveo e Giumaglio è stato inserito tra i 9 paesaggi golenali svizzeri d’importanza internazionale. Inoltre, sull’ampio fondovalle valmaggese accanto alla zona golenare è ancora possibile trovare numerose testimonianze di vita contadina che arricchiscono il patrimonio naturalistico e culturale della regione. I tanti animali presenti sugli alpi e le numerose specie selvatiche quali il camoscio, la marmotta, la volpe e l’aquila possono essere un lieto incontro per adulti e bambini.

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    Una valle ricca di sorprese

    Settecento chilometri di sentieri formano una fitta rete che permette di scoprire a piedi l’intera Vallemaggia. Piero Bianconi descrive la Vallemaggia come una vallata dalla bizzarra forma di una mano: una grande mano dalle dita strambe e contorte, percorse dalle vene azzurre dell’acqua che nasce sotto i passi alpini. Il fiume, che durante la maggior parte dell’anno ci appare come un esile filo argentato, durante i periodi di forti precipitazioni muta completamente: il rapporto tra deflusso minimo e massimo di 1 a 7000 fa del fiume Maggia il più torrentizio d’Europa. La Vallemaggia si estende su oltre un quinto del Canton Ticino, questa caratteristica si rispecchia nel nome Vallis Madiae che significa valle maggiore o principale. I suoi abitanti sono invece meno di un cinquantesimo della popolazione ticinese.

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    La Valle è caratterizzata da un’eterogeneità enorme: tra il villaggio situato più in basso (Avegno, 299 m.s.l.m.) e quello più in quota (Bosco Gurin, 1507 m.s.l.m.) vi sono ben 1208 metri di dislivello! Proprio Bosco Gurin non solo è il comune ticinese più alto ma è anche l’unico villaggio Walser del Cantone. In questo pittoresco paesino, fondato nel 1253, ancora oggi nelle vie del paese tra le caratteristiche abitazioni in pietra e legno si parla il “Ggurijnartitsch”, un antico idioma di origine germanica che ha saputo conservarsi pressoché immutato nel corso dei secoli. A poca distanza da questa perla sospesa nel tempo vi è uno dei più grandi dissesti geologici d’Europa: la frana di Campo. 200 milioni di metri cubi è l’inquietante volume di questa minaccia naturale che nel corso degli ultimi 100 anni ha causato uno spostamento orizzontale della chiesa del paese di 30 metri ed uno verticale di 6,5. Per cercare di salvare lo splendido paese di Campo Vallemaggia hanno costruito un cunicolo di drenaggio lungo quasi 2 chilometri.




    fonte:vallemaggia.ch
    foto:vallemaggia.ch
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    - c1.staticflickr.com
    - wikipedia.org
     
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    MAGGIA

    Nel nucleo di Maggia, sede del municipio del nuovo comune, si possono ancora individuare numerose testimonianze della vita passata dei suoi abitanti. Diversi affreschi, risalenti al XVII e XVIII secolo, impreziosiscono il villaggio in cui non si può fare a meno di visitare la chiesa della Madonna delle Grazie, piccolo gioiello locale.

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    La chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie è l'eccezionale attrattiva del villaggio di Maggia. L'interno è riccamente decorato con affreschi rinascimentali e dipinti votivi del pittore Giovanni Antonio Vanoni.

    Considerando l'intera valle, gli affreschi più belli si trovano proprio in questa chiesa che presenta numerose opere della prima metà del XVI secolo.

    La chiesetta fu costruita verso il 1500 attorno ad una cappella in cui vi era l'effigie della Madonna delle Grazie, ritenuta miracolosa.

    G. A. Vanoni (1810 - 1886), maestro nella raffigurazione di scene di vita contadina, era originario del villaggio di Aurigeno -distante solo 2 km da Maggia- dove ha affrescato numerose cappelle e la chiesa parrocchiale.



    ITINERARIO DELLA VALLE DEL SALTO



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    Una magnifica escursione circolare lungo la quale si possono ammirare maggenghi, tratti di sentiero lastricati o acciottolati, belle scalinate, passaggi scavati nella roccia e numerose splendide costruzioni in sasso.


    L'attraversamento del ponte a volta che collega i due versanti della Valle del Salto difficilmente vi lascerà indifferenti, caratterizzato com'è da un passaggio sopra una gola particolarmente profonda nei pressi della cappella della Pioda, affrescata alla fine del XV secolo.

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    Durante l'escursione vi imbatterete in splendide costruzioni in sasso, molte ripristinate quali residenze secondarie, che un tempo erano utilizzate come rifugi per le bestie e per le persone dedite alla pastorizia.

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    Una pausa è d'obbligo sullo splendido promontorio di Cassinella coi suoi prati falciati, i rustici e la cappellina dominata da un secolare castagno che ancora oggi fa rivivere emozioni uniche.


    IL FIUME MAGGIA E IL PAESAGGIO FLUVIALE


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    Uno dei paesaggi alluvionali più selvaggi della Svizzera e tra i più maestosi d'Europa. Un affascinante territorio dove l'impetuosa dinamica alluvionale ha permesso la creazione di diversi ambienti naturali di elevato valore paesaggistico, naturalistico e ricreativo.

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    Il sentiero golenale che costeggia il fiume Maggia permette di scoprire gli affascinanti ambienti legati al fiume. In una quindicina di km² sono state individuate almeno 600 specie vegetali che rappresentano circa 1/4 della flora svizzera.

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    La zona alluvionale della Vallemaggia possiede ambienti naturali talmente ben conservati che alcuni tratti, in particolare quello tra Giumaglio e Someo, hanno acquistato un'importanza nazionale e internazionale. In caso di forti piogge la portata del fiume può aumentare di migliaia di volte!

    Il fondovalle valmaggese è caratterizzato da una ricchezza e da una diversità di ambienti e di specie estremamente elevata: boschi umidi di ontano bianco, stagni e lanche, ambienti prativi, zone con sabbia e ciottoli, pozze d'acqua, ecc.


    VIGNETI E VINO


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    Oltre l'80% delle superfici viticole della Vallemaggia si trova sul territorio del comune di Maggia: a monte o accanto ad ogni villaggio vi sono numerosi ronchi, spesso terrazzati e recintati con muri a secco, dove la vigna è coltivata a pergola.

    Camminare tra i muri a secco delle "caraa", accanto ai vigneti tradizionali, soprattutto in autunno è un'esperienza piacevolissima.

    Un tempo la coltivazione a pergola (con i tipici "carasc" di sasso e la paleria di castagno) di uve americane dalle quali si otteneva il "nostrano" e la grappa era diffusa ovunque. Oggi si coltivano anche altre varietà che permettono di ottenere dei vini più pregiati.

    Rispetto ad altre realtà ticinesi, dal punto di vista quantitativo la viticoltura valmaggese è insignificante. Dal punto di vista paesaggistico, invece, rappresenta un elemento caratterizzante di tutto il territorio.

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    BIGNASCO E LA TRAPPOLA DEL LUPO



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    In un paesaggio segnato da giganteschi blocchi di sasso, a prima vista ostile e selvaggio, l'uomo ha saputo ricavare con grande abilità piccole superfici coltivabili e alcune costruzioni con funzioni diverse, tra cui l'impressionante trappola per il lupo.

    Nel suggestivo angolo di "Sott Piodau" a Bignasco, la "lüèra" era un'imponente ed infallibile trappola per catturare i lupi. Il manufatto, costruito a cavallo tra il XIV e il XV secolo, è rarissimo in Ticino ed ha un alto valore etnografico e paesaggistico.

    Il funzionamento di questa enorme trappola è abbastanza semplice: la preda, attirata da un'esca viva entrava nella "lüèra" facendo scattare un meccanismo che chiudeva un portello alle sue spalle.

    La trappola del lupo è un manufatto imponente che racchiude una superficie di oltre 100 m² con una parete rocciosa, un monolite enorme e due robusti muri a secco: il lato esterno di quello a sud supera i sette metri di altezza.

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    fonte: vallemaggiasecrets.ch

     
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    Cascate di Engstligen



    Le imponenti cascate di Engstligen, che si gettano con grande strepito 600 metri più a valle, si sentono già in lontananza. Appartenenti alle cascate più alte della Svizzera, le cascate di Engstligen sono sotto protezione cantonale già dal 1948.



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    Le cascate si raggiungono da Adelboden in autobus o con una passeggiata di 1,5 ore. In estate un sentiero escursionistico alpino parte da "Unter dem Birg" e conduce sulla Engstligenalp correndo lungo centinaia di cascate. Lo spettacolo d'acqua può essere ammirato nella stagione estiva anche percorrendo un facile itinerario circolare, e tutto l'anno dall'altezza aerea della cabinovia.La via ferrata di Chäligang, proprio accanto alle imponenti cascate, è la preferita di ragazzi e persone di una certa età grazie al suo semplice grado di difficoltà.

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    Con i suoi vasti prati alpini, un panorama mozzafiato e la lunga tradizione degli alpigiani, la Engstligenalp è stata inserita nel 1996 nell'inventario federale dei paesaggi di importanza nazionale. Dall'altopiano (2000 m s.l.m.) si può partire per numerose escursioni e tour alpini. Vi è anche un itinerario circolare senza dislivelli di sorta né ostacoli (per questo percorribile anche in sedia a rotelle e con il passeggino) che parte direttamente accanto alla stazione a monte. Percorre l'altopiano passando lungo ruscelli alpini gorgoglianti, mucche al pascolo e accoglienti baite alpine, ritornando poi al punto di partenza.

    L'aria è talmente satura d'acqua, che il passaggio di stato da acqua ad aria è letteralmente fluido. L'energia liberata dalla cascata rende questo luogo un autentico bagno di energia. Panchine, tratti prativi e massi rocciosi invitano a sostare.


    fonte: myswitzerland.com

     
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    Le Moléson – Prossimi alle stelle



    Non c’è da stupirsi se i friburghesi celebrano il Moléson come il loro monte del cuore – il viaggio verso la vetta panoramica è di per sé una piacevole esperienza. Il gigantesco telescopio posto sulla vetta apre nuove dimensioni.


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    La Gruyère è nota non solo per la cittadina di Gruyères con il castello e il formaggio famoso in tutto il mondo, ma anche per la vetta panoramica Le Moléson, visibile da lontano.


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    Due funivie moderne dotate di finestrino panoramico collegano Moléson-sur-Gruyères alla vetta delle Prealpi, dove si sale sul tetto della stazione a monte per godere ancora di più della vista

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    La pista estiva per slittini, discese in go-kart, monopattino su erba, due itinerari di via ferrata, il caseificio alpino con il percorso escursionistico caseario, l’osservatorio sulla vetta o l'escursione in cresta dal Teysachaux a Les Paccots sono un motivo più che sufficiente per visitare il Moléson.







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    Parco naturale Gruyère Pays-d'Enhaut

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    Il parco si trova nei Cantoni Friburgo e Vaud, tra la riva del Lago di Ginevra, la regione della Gruyère e quella di Saanen. L'agricoltura e la vita alpestre intatta sono tipiche del Parco naturale Gruyère Pays-d'Enhaut. La regione è caratterizzata da un'unione impressionante tra uomo, cultura e natura.

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    Il paesaggio caratteristico di vallate, prati alpini, boschi, pascoli per pecore, pareti rocciose e i ghiaioni è testimone del lavoro secolare della popolazione locale.

    Il parco naturale è la culla della produzione tradizionale di formaggi, come il Gruyère, L'Etivaz e il Vacherin Fribourgeois. I commercianti della regione un tempo erano chiamati anche "i baroni del formaggio". Le feste popolari e le usanze dimostrano ancora oggi la comunione della popolazione con la propria terra.


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    Le preziose aree protette, come la Pierreuse o la valle di L'Etivaz, costituiscono il cuore del parco naturale e sono mete escursionistiche popolari per gli osservatori della natura.

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    Le stalle alpine con i tetti a scandole, gli edifici storici nei paesi, i ponti di pietra e di legno che attraversano il Saane e l'Hongrin, come anche la


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    Certosa di Valsainte

    fonte: myswitzerland.com


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    e il "Grand Chalet" di Rossinière, narrano del passato.

    Il Grand Chalet di Rossinière, dove ha vissuto il pittore Balthus, è l'emblema di un patrimonio storico fatto di chalet con le facciate lavorate, si caratterizza per gli chalet in legno dalle facciate lavorate e dipinte. Questo patrimonio architettonico secolare si concentra nel cuore di Rossinière e nel piccolo villaggio di Frasse.

    Il Grand Chalet è decisamente il più spettacolare, con la sua gigantesca facciata lavorata ed i suoi cinque piani con 113 finestre. Fu costruito nel 1756 da un rinomato produttore di formaggi che vi realizzò generose cantine per la stagionatura.

    Nel 1977, il pittore Balthus (1908-2001), rappresentante culturale onorario della Francia si stabilì nel Grand Chalet con la sua famiglia e quì ricevette i più famosi autori, pittori ed artisti del XX° secolo.

    fonte:lake-geneva-region.ch

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    foto:myswitzerland.com
    - cartusialover.altervista.org
    - peristyle.ch
     
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    Svizzera+Monti+dell'Oberland+Bernese,+la+zona+alpina+del+Canton+Berna

    Oberland Bernese


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    Foto di Thun e del lago

    « L'imponenza magnificenza della catena dello Stockhorn, del Niesen, delle montagne luminose mi avvinceva a tal punto che non pensavo più a mangiare né a bere, né ad altri piaceri

    - Ferdinand Hodler (1853-1918) »

    L'Oberland Bernese (in tedesco Berner Oberland) è la zona alpina del canton Berna, in Svizzera. Questa regione è famosa per la presenza del monte Eiger con la sua micidiale parete nord. Si stende dalla catena dello Jungfrau fino al confine sud del Canton Berna.

    La zona è una delle tre aree in cui viene diviso il Canton Berna e si sviluppa intorno ai laghi di Thun e di Brienz.

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    Thun rappresenta la porta d'ingresso all'Oberland Bernese. Basi di partenza per il turismo sono però soprattutto Spiez e Interlaken.



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    Spiez

    Incastonata tra colli e pendii coltivati a vigneto, dominata dal magnifico castello, Spiez è un imperdibile punto di sosta sul Lago di Thun. Al di là del lago si spalanca davanti agli occhi un maestoso panorama, che spazia dalla catena del Niederhorn fino alle Alpi Bernesi. Il clima mite e le tante giornate di sole contribuiscono a fare di Spiez una cittadina dall’elevata qualità di vita. Da Spiez sono facilmente raggiungibili molte apprezzate mete turistiche dell’Oberland Bernese e del Vallese

    Visitando il Castello medievale con la sua chiesa millenaria è un affascinante tuffo nel passato. Il Museo regionale e della viticoltura (Heimat- und Rebbaumuseum) fornisce un’ampia serie d’informazioni sull’arte e la storia della viticoltura a Spiez.


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    Interlaken

    Interlaken, in qualità di località di villeggiatura e congressuale di importanza internazionale, è il punto di partenza ideale di innumerevoli escursioni. Più di 45 tra ferrovie di montagna, funivie, seggiovie e skilift conducono a 200 chilometri di piste e ad una fitta rete di sentieri escursionistici. Il Lago di Thun e il Lago di Brienz sono solcati dai battelli per le escursioni, fra i quali anche gli storici battelli a vapore a pale.

    Già all'inizio del XIX secolo Interlaken, nell'Oberland Bernese, divenne famosa per il suo stupefacente mondo alpino per cui fu eletta meta da contemporanei famosi, fra i quali si ricordano Johann Wolfgang von Goethe e Felix Mendelssohn Bartholdy. Il successo come località turistica fu ulteriormente stimolato dal potenziamento delle Ferrovie dell'Oberland Bernese nel 1890 e della Ferrovia della Jungfrau nel 1912.


    Il turismo nella regione è cominciato molto presto e all'inizio era soprattutto legato allo studio scientifico delle montagne. Alcuni luoghi turistici si trovano in fondo a una valle (Grindelwald, Kandersteg, Adelboden, Zweisimmen, Lenk), altri su dei terrazzi (Hasliberg, Wengen, Mürren, Beatenberg) e altri ancora in riva ai laghi (Brienz, Iseltwald, Gunten, Merligen).

    Legato allo sviluppo del turismo sono state costruite molte ferrovie di montagna per rendere più accessibile l'accesso alle cime, come per esempio sul Niesen, Brienzer Rothorn, Kleine Scheidegg, Mürren / Schilthorn e soprattutto lo Jungfraujoch. Più recentemente sono state costruite molte funivie, cabinovie e seggiovie. A Grindelwald, sul Männlichen, si trova la più lunga cabinovia del mondo.

    Nel traffico stradale i passi del Susten e del Grimsel sono anche molto apprezzati. Da Kandersteg, attraverso il traforo del Lötschberg, si può raggiungere Goppenstein in canton Vallese. Attraverso il passo di Brünig (strada e ferrovia) si può raggiungere la Svizzera centrale, mentre la Montreux-Oberland-Bahn (MOB) collega la regione con il lago Lemano.

    Molte ferrovie di montagna portano i visitatori in quota:


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    ferrovia della Jungfrau sul Jungfraujoch

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    cabinovia sul Männlichen



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    ferrovia del Niesen sul Niesen

    Da più di 100 anni, le due funivie, con i loro quattro vagoni, trasportano i visitatori per 1643 m sulla montagna a forma di piramide. Il viaggio verso la vetta dura oggi 30 minuti.



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    Brienz-Rothorn-Bahn sul Brienzer Rothorn

    La perla delle Alpi per intenditori, amanti della natura e appassionati di ferrovia: abbinate un viaggio a bordo della ferrovia a cremagliera a vapore a un piacevole pranzo in una cornice alpina.

    Giunti a destinazione sarete ricompensati non solo da un menù delizioso, ma anche da una straordinaria vista panoramica. Il vostro sguardo dominerà le Alpi della Svizzera centrale con Pilatus, Rigi e Titlis e le Alpi bernesi con Eiger, Mönch e Jungfrau. Quindi scenderete a valle in circa un’ora a bordo dell’unica ferrovia a cremagliera a vapore della Svizzera. Attraverserete un paesaggio mozzafiato con fantastici scorci sul grandioso mondo alpino e sul lago turchese di Brienz.




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    Schynige Platte-Bahn sulla Schynige Platte

    La ferrovia della Schynige Platte (Schynige Platte-Bahn) è stata la prima ferrovia a cremagliera che è stata presa in esercizio nell'Oberland bernese e che porta fin su ad un vertice alpino. Dal 1914 a trazione elettrica corre per una distanza di 7 chilometri dalla stazione di Wilderswil alla stazione ferroviaria capolinea della Schynige Platte, dove si ha una splendida vista della triade Jungfrau (Giovane Vergine) Eiger e il Mönch. Non solo il percorso escursionistico, ma anche il giardino botanico alpino rendono questo viaggio qualcosa di speciale. In estate, godete l'atmosfera della natura in combinazione con la storia tradizionale.



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    Ferrovia del Niederhorn sul Niederhorn

    In battello verso un panorama da cartolina – con una sosta sul terrazzo soleggiato Beatenberg situato al di sopra del Lago di Thun. Eiger, Mönch e Jungfrau si esibiscono proprio come gli stambecchi sul percorso che porta al Gemmenalphorn.

    Panorama, panorama, panorama. Nei giorni di buona visibilità la vista abbraccia un’area che va dalla Valle di Justis al Massiccio del Giura, dalla Valle dell’Aar fino alla Blüemlisalp e ai giganti dell’Oberland bernese coperti da un manto di neve.

    Lunghe escursioni in cresta, osservazione della natura selvaggia, escursioni tematiche di erbe e carbone, un pranzo presso il ristorante di montagna o i monopattini sono esperienze da vivere al Niederhorn – senza contare il tragitto con la funicolare panoramica in vetro da Beatenbucht e con la moderna funivia per gruppi da Beatenberg.



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    La salita sul Wetterhorn è stata la prima funivia svizzera. Tuttavia, è stata costruita solo la prima stazione delle 4 previste e dal 1918 non è più in servizio.


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    Il Finsteraarhorn.



    fonte: wikipedia.org
    - radurlaub-schweiz.com
    - myswitzerland.com
    foto:radurlaub-schweiz.com
    - myswitzerland.com
    - sanvoyage.com
    - amazonaws.com
    - .ffs.ch
    - tecmania.ch
    - funivie.org
    - /mw2.google.com
    - marassialp.altervista.org
    - 2.bp.blogspot.com
     
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    Lago di Neuchâtel



    Il Lago di Neuchâtel si trova ai piedi meridionali della catena di colline del Giura. La riva settentrionale del lago è costellata di vigneti, mentre la riva meridionale possiede il territorio palustre e il paradiso ornitologico più grande della Svizzera. I patiti delle crociere possono godersi il paesaggio sui tre specchi d’acqua della zona del Giura: il lago di Biel/Bienne, il Lago di Murten e il Lago di Neuchâtel.



    Il Lago di Neuchâtel, con i suoi 38 chilometri di lunghezza e gli 8 chilometri di larghezza, è il lago interamente svizzero più grande del Paese. Sulla riva nordoccidentale del lago si trova Neuchâtel, la città più grande della regione, contraddistinta dalle costruzioni in arenaria gialla. Il centro storico medievale, con i suoi numerosi bar e ristoranti, negozi, teatri e musei, vanta un fascino francese e invita a gironzolare in tutta tranquillità. In autunno, in città si svolge una delle feste della vendemmia più antiche della Svizzera, con un bel corteo fiorito. Neuchâtel è il punto di partenza ideale di numerose gite in battello.

    Soprattutto nei mesi estivi, le affascinanti località attorno al lago vengono servite dai battelli di linea, la maggior parte dei quali dispone di ristorante a bordo. I numerosi collegamenti offerti dai battelli consentono di combinare la crociera con escursioni più o meno lunghe o con tour in bicicletta lungo le rive. All’occorrenza, le biciclette possono essere trasportate con il battello. La pista ciclabile 5 "Mittelland" si sviluppa lungo la riva sudorientale.

    La tratta da Neuchâtel a Yverdon-les-Bains all’estremità occidentale del lago dura 2,5 ore. Vale la pena di visitare la città che vanta una lunga tradizione in fatto di terme e wellness e che possiede un bel centro storico. Da maggio a ottobre, nella riserva naturale protetta di Champ-Pittet, alla periferia di Yverdon, è possibile scoprire la ricchezza naturale dei canneti lungo il lago. Lungo l’intera riva sudorientale del Lago di Neuchâtel si sviluppa per 40 km "La Grande Cariçaie", il comprensorio palustre più esteso della Svizzera, che è anche uno straordinario paradiso per i volatili.

    Sempre sulla riva sudorientale vale la pena di visitare la cittadina di Estavayer che possiede begli edifici del medioevo e una vasta offerta di sport acquatici. Una particolarità risiede nell’originale Museo delle rane comprende una collezione, unica al mondo, di rane imbalsamate, con cui si sono allestite scene quotidiane in stile "Biedermeier" dell’epoca intorno al 1850.

    In estate, soprattutto sulla riva nordoccidentale del lago, ci sono molti punti balneabili e numerose possibilità di pratica gli sport acquatici come la vela, il windsurf e la canoa. Il materiale può essere noleggiato sul posto.





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    Lago di Biel/Bienne

    Il Lago di Biel/Bienne, nel Jura & Tre-Laghi, si trova a cavallo sulla frontiera linguistica tedescofona/francofona. Esso si trova direttamente ai piedi sud del Giura, i cui versanti sono sfruttati intensivamente per la coltivazione della vigna.

    Una crociera è il modo più comodo per scoprire il Lago di Biel/Bienne. La flotta comprende otto battelli, tra cui il catamarano solare più grande del mondo, il "MobiCat". Questo straordinario battello alimentato a energia solare è operativo in estate, tutte le domeniche per la crociera-brunch. Altre corse speciali fanno parte del programma della Compagnia di navigazione del Lago di Biel/Bienne, per es. le crociere gastronomiche esotiche, le crociere musicali, le serate teatrali e le romantiche crociere con la luna piena.

    Da Biel/Bienne, la seconda in ordine di grandezza delle città bilingue della Svizzera, i battelli di linea servono la riva settentrionale, bordata di affascinanti villaggi viticoli, fino alla romantica Isola di Saint-Pierre. Una parte di questa penisola dalla posizione idilliaca è una riserva naturale e offre un biotopo ideale per numerose specie di uccelli.

    L’escursione sul sentiero viticolo da Biel/Bienne a La Neuveville vi darà un quadro ancora più completo del mestiere del viticultore. Il sentiero didattico perfettamente segnalato sulla riva nord del lago documenta la storia della vigna e della viticoltura in questa regione, che vanta un soleggiamento privilegiato. Il percorso che serpenteggia attraverso le collinette offre inoltre numerosi punti panoramici sul lago, l’isola di Saint-Pierre e le Alpi. Sulla strada, i pittoreschi villaggi viticoli come Douanne o Gleresse vi invitano a fare una pausa, per es. per una degustazione di vini o una visita al Museo della vigna a Gleresse.


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    Accanto ai sentieri per le escursioni, attorno al lago trovate anche degli itinerari per appassionati della bicicletta e dei pattini a rotelle. Sul percorso, avrete sempre la possibilità di riposarvi e di fare un bagno. Inoltre, all’occorrenza gli imbarcaderi vi permettono di accorciare il tragitto.

    L’altopiano di Diesse si trova ben al di sopra del Lago di Biel/Bienne. Questo altopiano misconosciuto e le Gole di Douanne hanno un tempo ispirato lo scrittore Friedrich Dürrenmatt; è proprio in questi luoghi che venne ambientato il suo romanzo "Le juge e son bourreau". Da qui, gli escursionisti o i patiti della mountain bike ben allenati potranno attaccare la salita che conduce fino al Chasseral.


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    Lago di Murten


    La piccola città medievale di Murten, situata sulla riva sud-est del lago omonimo, ha saputo preservare il suo spirito autentico con le pittoresche viuzze del centro storico e le affascinanti arcate. Situata sulla frontiera tedesco-francofona, Murten possiede una magnifica passeggiata lungo il lago con una bella scelta di sport acquatici e propone numerose opportunità culturali ed escursioni.


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    Piacevolmente situato su una piccola altura sopra il Lago di Murten, questa borgata, fondata 800 anni fa dai duchi di Zähringen nel cantone di Friburgo, è diventata una destinazione molto apprezzata. Verso sera, la magnifica veduta che va oltre il Lago di Murten verso il Mont Vully e il Giura al tramonto è uno spettacolo da non perdere.

    I bastioni cingono la cittadina mantenendo viva la sensazione di protezione. Tuttavia, queste fortificazioni quasi intatte, le uniche in Svizzera che abbiano ancora un passaggio di ronda praticabile, non servono più a difendere la città dagli assalitori esterni, ma offrono piuttosto uno splendido panorama sui tetti della città e sul vicino lago. Il museo di Murten possiede una vasta collezione che testimonia i 6000 anni di storia della città e della regione (aperto da aprile a ottobre).

    La scoperta della regione in bicicletta o sui pattini in linea rappresenta un’autentica fonte di divertimento. I 170 km di piste ciclabili e 90 km di piste per pattini in linea soddisfano tutti i gusti. Inoltre, un’escursione in bicicletta per tutta la famiglia collega la medievale Murten alla località d'Avenches, antico sito romano, e ritorno, mentre un altro percorso gira intorno al lago in due ore abbondanti di marcia o conduce fino al Mont Vully.

    Murten permette di fare numerose escursioni in battello, a piedi o in bicicletta. La crociera da Murten fino alla regione viticola del Vully dura un’ora. Si possono anche fare delle escursioni che raggruppano due o addirittura tre laghi, con i laghi di Neuchâtel e di Bienne. Il Lago di Murten è inoltre un lago balneabile molto apprezzato che raggiunge una temperatura gradevole fin dall’inizio dell’estate. Vela e windsurf, sci nautico, wakeboard, surfbike, barca a remi, pedalò, canoe, kayak e pesca sportiva – ce n’è per tutti i gusti.


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    La collina del Mont Vully offre un panorama fantastico sul Giura e le Alpi. I versanti del Vully producono dei vini bianchi spumeggianti che si sposano benissimo con i pesci del lago. Possibilità di degustare i vini del Vully nelle enoteche e nei centri di degustazione.
    Highlights

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    Centro storico medievale - con arcate e con gli unici bastioni intatti ancora praticabili in Svizzera.

    Crociera - numerose possibilità sul Lago di Murten e sui canali che collegano i laghi di Neuchâtel e di Bienne.


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    Papiliorama-Nocturama a Chiètres - un universo tropicale dedicato alla scoperta delle farfalle esotiche e di una fauna notturna.

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    Sentiero della palude del Grand-Marais – nell’«orto della Svizzera» della regione dei tre laghi (Murten, Neuchâtel e Bienne) sono coltivate 60 varietà di verdure, gran parte del quale può essere esplorato su un percorso ciclabile segnalato.


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    Sentiero viticolo del Vully – imparare a conoscere gli aspetti della viticoltura sui versanti del Vully nel corso di una camminata di un’ora, al termine della quale bisogna concedersi il tempo necessario per degustare i buoni vini della zona.




    fonte: myswitzerland.com
    foto: myswitzerland.com
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    - protection-animaux.com
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    Svitto


    La vivace cittadina di Svitto, capoluogo del cantone omonimo della Svizzera centrale, ospita il Forum della Storia Svizzera e importanti testimonianze della Confederazione Elvetica. Svitto e i suoi dintorni sono noti per le piantagioni di ciliegi e per le numerose specialità a base di ciliegie. Infine, Svitto è la patria del famoso coltello da taschino usato dai militari svizzeri.


    La Svizzera deve il suo nome e il suo stemma alla cittadina di Svitto, posizionata tra il Lago dei Quattro Cantoni e il piccolo Lago di Lauerz. Nell’anno 1291 Uri, Svitto e Unterwaldo si allearono; nel 1315, i Confederati sconfissero gli Austriaci nella battaglia di Morgarten. Nel Museo dei Patti Federali (Bundesbriefmuseum) sono conservati i documenti più significativi che posero le basi per la Confederazione Elvetica. E nel Forum della storia svizzera è possibile ripercorrere con strumenti multimediali la vita dei Confederati tra il 1300 e il 1600.

    La situazione economica della popolazione di Svitto non è sempre stata brillante. Dal XVI secolo in poi, dovettero dedicarsi all’attività militare in eserciti stranieri. Essi mostrarono di essere validi soldati, e talvolta fecero fortuna, ritornarono in patria, dove costruirono belle case, alcune delle quali esistono ancora oggi. Alcune case, come l’«Hofstatt Ital Reding» dell’anno 1609, appartengono agli edifici profani più sontuosi della Svizzera.


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    Svitto è la patria del coltellino militare tascabile svizzero famoso in tutto il mondo: ogni giorno circa 25'000 tuttofare rossi escono dagli stabilimenti di produzione. Non c’è quindi da meravigliarsi se nel frattempo la regione turistica che circonda Svitto ha preso il nome di "Swiss Knife Valley".


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    Le impressionanti cime dei Mythen affacciate su Svitto, la Rigi, la famosa «regina delle montagne» o ancora Stoos, la stazione sciistica e il Fronalpstock, non sono che una parte di tutto ciò che si può scoprire nei dintorni. Svitto è inoltre situata alle porte della Muotatal, una valle carsica caratterizzata da selvaggi paesaggi.


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    Lungo l’itinerario dei ciliegi, che attraversa un paesaggio prealpino e si snoda da Lucerna a Brunnen lungo il Lago dei Quattro Cantoni via Zugo e Svitto, potrete visitare le numerose distillerie del posto. Grazie alla sua posizione centrale, Svitto costituisce un punto di partenza ideale per le più belle escursioni nella Svizzera delle origini.


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    Una veduta di Svitto – la magnifica piazza del villaggio, dominata dalla chiesa parrocchiale, dal municipio e dalle «Herrenhäuser», è una delle piazze più belle della Svizzera.


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    Museo dei Patti Federali (Bundesbriefmuseum) – qui sono conservati i documenti più significativi dei primi tre confederati.
    La nuova mostra permanente "Le origini della Svizzera" illustra le origini dell'antica Confederazione nel Medioevo con guide virtuali, innovative stazioni multimediali e oggetti selezionati. Il museo immerge i visitatori in un mondo medievale: si imbattono in un cavaliere con l'armatura in sella al suo destriero, ascoltano la dettatura di un monaco nello scriptorium – l'officina scrittoria - oppure incontrano un somiere sulla Teufelsbrücke (il Ponte del Diavolo).
    La storia delle origini della Svizzera è organizzata come un percorso pragmatico che si rivolge a bambini ed adulti con un approccio emozionale


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    Casa Ital Reding: imponente casa padronale e museo.


    La strada delle ciliegie – ideale per ammirare i ciliegi in fiore o per visitare una delle numerose distillerie del luogo.

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    Grotte carsiche di Hölloch nella Muotathal – con i suoi 190 km è la rete di gallerie più lunga d'Europa e la quinta del mondo. Visita guidata organizzata sotto forma di spedizione.


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    Forum della Storia Svizzera – Museo nazionale svizzero con mostre temporanee.


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    Dimore padronali– peculiarità architettonica del XVI/XVII secolo nonché elemento culturale significativo della Svizzera Centrale.


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    Carnevale– le tradizionali usanze di Carnevale, fra le quali la danza del "Nüsslen", lo spettacolo "Japanesenspiel" (teatro di Carnevale) e le tipiche "Maschgarade", le mascherate (febbraio/marzo).

    fonte:myswitzerland.com
    foto:myswitzerland.com
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