I Lacuna Coil sono un gruppo rock italiano, formatosi a Milano nel 1994. Inizialmente il sound del gruppo presentava una marcata vena gothic metal ispirata ai Paradise Lost, mentre in seguito incorporò caratteristiche tipiche dell'alternative metal. A partire dall'album Unleashed Memories il maggior compositore della band è il bassista Marco Coti Zelati. Il gruppo sorse inizialmente per mano di Andrea Ferro (voce) e Marco Coti Zelati (basso) e Raffaele Zagaria (chitarra) con il moniker di Sleep of Right. Ad accomunarli è stato sopratutto la passione per il goth metal. Dopo alcuni concerti e incisioni di demo la band ottiene un'incisione con un'etichetta indipendente nel maggio 1995. Alla band si unisce Cristina Scabbia,Claudio Leo e Leonardo Fonti cambiando nel 1996 il nome del gruppo in Ethereal ed incidono il demo Promo Tape '96" che attira l'attenzione di parecchi critici tra cui Waldemar Sorychta che li mette sotto contratto con la Century Media. Il bassista Marco Coti ZelatiDa questo momento viene adottato il nome definitivo, 'Lacuna Coil' (che vuol dire Spirale Vuota) e l'anno dopo esce il primo EP, intitolato appunto Lacuna Coil. Il disco fu prodotto da Waldemar Sorychta, e pubblicato dalla Century Media. Canzoni come No Need To Explain, The Secret e Falling, sono ritenute paradigmi della loro musica. Nel 1997 i Lacuna Coil fanno da supporter ai Moonspell nel loro tour e la primavera successiva girano l'Europa con il gruppo olandese The Gathering, lavorando nello stesso tempo al loro primo e vero album In a Reverie. Il primo album vero e proprio, In a Reverie, uscì nel 1999; ed è con questo disco che il gruppo si creò un seguito. Una delle sue tracce è un rifacimento di "Falling", intitolato "Falling Again". Inoltre c'è da calcolare l'entrata di Cristiano Migliore alla chitarra e Cristiano Mozzati alla batteria al posto di Leo e Forti. Con questo album il sound diventa più percepibile, dal momento che l'approccio con le canzoni è più diretto per quanto riguarda la voce di Cristina Scabbia e di Andrea Ferro. Il gruppo iniziò a raccogliere ampi consensi da parte del pubblico, grazie sia ad alcune esibizioni dal vivo nei festival internazionali come Wacken Open Air e Gods Of Metal, sia al loro tour europeo insieme ai gruppi metal Skyclad Samael, Lacrimosa e Grip Inc.. Nel 2000 la band incorpora il nuovo chitarrista Marco Emanuele Biazzi e torna in studio per incidere il secondo EP Halflife, che contiene anche il brano in italiano Senzafine. Ma questo è solo l'anteprima al secondo album. Infatti nel 2001 esce il secondo album, Unleashed Memories il quale contiene 10 canzoni. Il disco ha rappresentato un nuovo corso per i Lacuna Coil facendoli esibire in Canada, Messico e Stati Uniti. In Europa la band si esibisce con gruppi come Tiamat, In Flames e altri da Milano a Londra. Nel 2002, i Lacuna Coil pubblicarono Comalies. Il disco ibrida hard rock con ritmi serrati e melodie sinfoniche e molto curato dal punto di vista deglli arrangiamenti. I singoli estratti dal nuovo lavoro sono Heaven's a Lie che cominciò a ricevere attenzione dai media. Il secondo singolo Swamped fu addirittura utilizzato per il gioco Vampire: The Masquerade - Bloodlines e la colonna sonora del film Resident Evil: Apocalypse. Con questo album, i Lacuna Coil acquistarono fama anche fuori dei confini italiani. Il batterista Cristiano MozzatiComalies entrò (per la prima volta nella loro storia) al 178° posto della classifica Top 200 di Billboard, che certifica i dischi più venduti negli Stati Uniti. Nel 2004 hanno partecipato all'Ozzfest. Nel frattempo i Lacuna Coil continuano ad acquistare sempre più fama all'estero e in più la band riesce ad entrare in Top 200 di Billboard, che certifica i dischi più venduti. Il 31 marzo 2006 è uscito Karmacode, che, a differenza dei precedenti lavori dei Lacuna coil, tutti con sound europeo, presenta marcate sonorità americane. Preceduto dal singolo e dal video di Our Truth. L'album è stato distribuito in oltre 30 nazioni in tutto mondo; nella prima settimana di uscita, il disco ha raggiunto la posizione n° 28 della Top 200 di Billboard e addirittura la posizione n°1 della Top Independent Albums, la classifica degli album indipendenti (ovvero non distribuiti da una grande etichetta discografica). A seguito dell'uscita di Karmacode, hanno partecipato ad un tour con Rob Zombie. Cristina Scabbia e Andrea Ferro all'Ozzfest del 2006 hanno anche partecipato a festival estivi quali Heineken Jammin' Festival (ad Imola), Download Festival (a Donington) e Graspop Metal Festival (a Dessel). In seguito sono partiti nuovamente alla volta dell'Ozzfest, insieme ad Ozzy Osbourne, System of a Down, Dragonforce. Il 22 settembre 2006 è partito il Karmacode European Tour, che li ha visti impegnati sul palco con Poisonblack, Node, Novembre, Gothminister e Lacrimas Profundere. Si sono inoltre classificati primi nella MTV Top 100 of 2006, con il singolo Enjoy the Silence, cover della celebre canzone dei Depeche Mode. A metà ottobre 2007 la band è stata per la prima volta a Tokyo in Giappone per il Loud Park Festival, e a novembre è andata in Australia per le date del Gigantour con altre band come Static X, Megadeth e Devildriver. Il 29 novembre 2007 hanno partecipato al Guitar Hero 3 Party a Milano insieme ad altre band che fanno parte della colonna sonora di questo videogioco. L'1 dicembre 2007 hanno suonato al Rolling Stone di Milano al Rock Tv Party per l'ultimo concerto di promozione dell'ultimo album Karmacode, a festeggiare il compleanno di Rock Tv insieme a loro anche il progetto musicale per beneficenza Rezophonic. Il 31 ottobre 2008 è uscito Visual Karma (Body, Mind and Soul), il loro primo DVD, mentre il prossimo album, dal titolo Shallow Life, uscirà ufficialmente il 20 aprile 2009 per la Century Media ed è stato prodotto insieme a Don Gilmore, che in passato ha collaborato con Pearl Jam, Avril Lavigne, Good Charlotte, Linkin Park e Duran Duran. Anticipato dal singolo Spellbound, questa nuova opera musicale segna il passo nella carriera della band milanese che sembra virare verso un rock meno oscuro del solito, più definito ed a tratti forse anche un po’ più ‘addolcito’ che cerca una struttura della canzone più armonica. Ma quello che hanno voluto dichiarare i leader della band è il miscuglio di influenze provenienti da generi diversi che hanno dato una svolta simbolica alla loro musica.
I milanesi Lacuna Coil, capitanati dall'affascinante Cristina Scabbia, sono gli alfieri del gothic-metal italiano. E i loro dischi hanno ormai raggiunto all'estero una notorietà ancor maggiore che in patria. Una parabola che però rischia di iniziare una brusca discesa dopo l'abbraccio mortale del nu-met
I Lacuna Coil sono probabilmente la migliore espressione della (ri)nascita di una scena italiana nel campo del metal che si distacchi dai classici canoni del "power", fino a pochi anni fa unico centro di attenzione del 99 per cento dei metallari italiani. Definire la loro musica classificandola in semplici categorie non renderebbe merito alla varietà di emozioni che ogni loro canzone riesce a comunicare all'ascoltatore, così come limitarsi (od ostinarsi) a continui paragoni con "formazioni madri" rischierebbe di portare fuori strada chi si volesse accostare alla band.
Il gruppo milanese nasce con il nome di "Sleep Of Right" nel gennaio del 1994; durante questo periodo si cimenta in alcuni concerti dal vivo e registra un brano per una compilation di una etichetta indipendente nel maggio 1995. Con l'ingresso nella line-up di Claudio Leo, Leonardo Forti e Cristina Scabbia il gruppo cambia nome in "Ethereal", registrando un demo ("Promo-tape '96") recensito a pieni voti su tutte le maggiori testate italiane e che gli varrà un contratto con la casa discografica "Century Media" (primo gruppo italiano a entrare a far parte di questa "grande famiglia").
Fin dall'inizio, la band porta forte il segno dell'avvenente cantante e front-girl Cristina Scabbia. "Ho cominciato a cantare nel 1991, più che altro per divertimento - ha raccontato la vocalist milanese - Interpretavo roba soul, anche dance, e 'prestavo' la mia voce ad alcune case discografiche. Non ho mai preso lezioni, anche perché qui di solito hanno un costo esorbitante e non me lo sono mai potuto permettere. Il mio avvicinamento alla scena metal è avvenuto quando ho incontrato il mio ragazzo, Marco, che poi è il bassista del gruppo, lui è veramente un appassionato, e mi ha praticamente iniziato al genere". Tra le vocalist che più l'hanno influenzata, Cristina cita Tori Amos, ma anche la cantante dei Morcheeba, Skye Edwards. "In generale - spiega - mi piacciono tantissimo le voci nere, e non per un discorso tecnico, ma proprio per quanto riescono a dare in termini di espressività: adoro il canto che viene dal cuore".
Il nuovo cambio di nome in "Lacuna Coil", la "spirale vuota", porta con sé una trasformazione nel suono, che si permea ulteriormente di una componente gotico/ambientale che troverà sbocco nel sorprendente debutto, l'omonimo EP Lacuna Coil, uscito verso la fine del 1997. Il disco rivela i Lacuna Coil nei panni di una sort di "versione femminile" dei Type O Negative. La pomposità gotica si associa ad atmosfere tese e spettrali, oltre che all'energia metal. L'iniziale "No Need To Explain" riesce a combinare in modo perfetto la violenza delle chitarre, la sinuosità delle tastiere e la malinconica voce della cantante. "The Secret... " si regge sul confronto serrato tra voce maschile e femminile. "Soul Into Hades" è un'inesorabile discesa agli inferi. "Falling" è una fredda ed eterea canzone di morte. E la conclusiva "A Ghost Between Us" fonde idealmente Type O Negative e Bauhaus.
Il successo di questo piccolo gioiellino di poco più di 28 minuti è immediato e troverà ampi consensi non solo in Italia, ma anche in Europa e negli States; prima conseguenza del loro debutto, il tour svolto da supporto dei Moonspell (dicembre '97) dove il combo meneghino testerà le proprie capacità dal vivo di fronte a platee di una certa importanza. Durante la primavera dell'anno seguente il gruppo ottiene un buon successo nel tour realizzato assieme ai Gathering, portando all'attenzione di tutte le platee europee questa rivelazione italiana, e creando sin da allora una fervente attesa per il primo full-length.
Attesa che verrà soddisfatta nel febbraio del 1999, con l'uscita di In A Reverie, album destinato a far nascere un vero e proprio seguito del gruppo, a conferma delle premesse del primo Ep. I cambiamenti rispetto al mini sono tuttavia numerosi, a cominciare dalla line-up, che vede sostituiti i due chitarristi dal nuovo arrivato Cristiano Migliore, così come viene cambiato il batterista, sostituito da Cristiano Mozzati. La maturazione del gruppo è percepibile anche nel suono, con un approccio più diretto alle canzoni e un'intesa praticamente perfetta fra le due voci, quella femminile di Cristina Scabbia e quella maschile di Andrea Ferro; ottimo anche il lavoro del bassista Marco Coti Zelati, una delle menti "compositrici" del gruppo.
La tracklist contiene otto pezzi inediti più una nuova versione di "Falling" dal già citato Lacuna Coil e per l'occasione reintitolato "Falling Again". Si comincia con la coinvolgente "Circle", cui fa seguito la più lenta "Statley Lover". "Honeymoon Suite" e "My Wings" sono i pezzi forti del disco, con il cantato alternato maschile/femminile di Andrea e Cristina che rievoca i Theatre Of Tragedy. "To Myself I Turned" è scritto da Waldemar Sorychta (in un certo senso il sesto membro della band) ed è cantato esclusivamente da Cristina Scabbia. La triste "Reverie" e la struggente "Veins of Glass" completano l'opera.
Gli ampi consensi ottenuti dopo la pubblicazione dell'album troveranno conferma nelle esaltanti prestazioni dal vivo realizzate dalla band, sia nei maggiori festival internazionali (Wacken'98, Dynamo'99, Gods Of Metal'99.), sia nel loro tour europeo in compagnia dei "celtici" Skyclad.
Dopo l'uscita dell'Ep Halflife (2000), è la volta dell'album Unleashed Memories (2001). Il disco si avvale di vibranti suoni di chitarra, vividi e trascendenti al contempo, oltre che del solito, raffinato contributo ritmico di Mozzati alle pelli e delle ormai mature voci di Cristina e Andrea ai microfoni. Si respira un'aria piovigginosa, autunnale, ma con improvvisi "strappi". "Heir Of A Dying Day" si erge maestosa e umorale sin dall'inizio, mentre la versione riarrangiata dell'intensa "Senzafine" avvince ancor più dell'originale, forse per via di quella geniale coda d'archi conclusiva che sembra annunciare il temporale prossimo a venire. Ed invece la pioggia continua a scrosciare gentile, come una carezza umida nell'estasi vocale, quasi ultraterrena, della stupenda "When A Dead Man Walks" o al pari della vertiginosa certezza anelata nell'avvincente progressione chitarristica di "Cold Heritage". Il tutto prima che l'atmosfera si surriscaldi nei richiami/rituali orientaleggianti di "To Live Is To Die" e "1:19", memori del sagace percorso di ricerca sonica tracciato dall'EP "Half Life".
L'anno 2002 porta con sé Comalies, l'album della consacrazione. Molto curato dal punto di vista degli arrangiamenti e impreziosito da stacchi e interludi studiati a puntino, il disco segna anche un'evoluzione nel suono del gruppo. Più che a puro "gothic metal", infatti, siamo di fronte a una miscela di hard rock, ritmi serrati e melodie sinfoniche difficilmente etichettabile. Il disco propone episodi romantici come la title track uniti a tracce che ricordano la giusta collocazione della musica propostaci dai Lacuna Coil, come "Angel's Punishment", decisamente heavy. A dare al tutto una marcia in più contribuiscono le melodie vocali di Andrea Ferro e della sempre più brava Cristina Scabbia, che oltre a essersi conquistata paragoni con artiste del calibro di Natalie Merchant e Kate Bush, è molto apprezzata dal pubblico maschile per il sex appeal sfoderato durante le performance dal vivo. I testi sono tutti in inglese, unica eccezione il singolo che dà il titolo all'album. Ma, secondo quanto dichiarato dagli stessi autori, si tratta solo di un esperimento estemporaneo: i Lacuna Coil continueranno infatti a prediligere la lingua straniera.
Comalies conferma le potenzialità della band come leader di una scena, quella del gothic-metal, oramai troppo impregnata di compromessi ed "evoluzioni (in)naturali", e che sentiva il bisogno di una nuova entità, potente e malinconica allo stesso tempo. E il combo milanese si è già guadagnato numerosi apprezzamenti da parte della critica, finendo anche sulle copertine di varie riviste specializzate internazionali, a partire dall'inglese "Terrorizer".
Nel frattempo, cresce la fama della band all'estero, raggiungendo anche gli Stati Uniti, e Cristina Scabbia viene perfino ritratta nella copertina di Rolling Stone. Con Comalies, per la prima volta nella loro storia, entrano nella classifica Top 200 di Billboard, che certifica i dischi più venduti negli Stati Uniti.
Nel 2006 i Lacuna Coil si ripresentano con Karmacode, disco denso e iperprodotto, forte di un basso pompato ed ossessivo, nonché di chitarroni "ribassati" di chiaro stampo nu-metal (cfr. Korn). Tale evoluzione (involuzione?) a livello strumentale è comunque resa in guisa graduale tra questi solchi, giacché i rimandi alle complesse orchestrazioni del diretto predecessore si evincono a tutt'oggi in tracce come l'opener "Fragile", "Devoted", davvero riuscita e prossima all'universo-Paradise Lost, la ficcante "To The Edge" o l'emozionante dittico composto da "In Visible Light" e "Without Fear". Nei brani sopracitati, il mestiere e la classe dei Lacuna Coil garantiscono un ritorno (in termini di sensazioni all'ascolto) sicuramente appagante. Peccato per i riff anonimi e plastificati delle varie "What I See", "The Game" o "Fragments Of Faith", che mancano totalmente di quelle sfumature emotive (di matrice gotica, e non nu-metal) in grado di elevare a potenza l'espressività della band. Detto delle discrete sortite in "Within Me" (ballad convenzionale eppur gradevole) e "Our Truth" (singolo che ripropone le note sonorità mediorientali), resta la cover della depechemodiana "Enjoy The Silence", che poco aggiunge in termini di giudizio finale: sicuramente inferiore a Comalies, Karmacode presenta luci e ombre, pur confermando l'abilità melodica di Cristina e compagni. Più groove e meno suggestione (persino i vocals, non più in primo piano, sono stati sacrificati sull'altare dell'impatto del suono), per un album di transizione.
Assurti a star internazionali, con tanto di copertina di Rolling Stone, Cristina Scabbia e compagni, però, sono rimasti a corto di benzina. Shallow Life (2009), il loro sesto lavoro sulla lunga distanza, raschia il fondo del barile, indulgendo in facili soluzioni melodiche e ripercorrendo sentieri già ampiamente battuti. Certo, la produzione di Don Gilmore, uno degli artefici dei peggiori misfatti dei Linkin Park, è quasi un marchio di (assenza di) qualità. Ma anche dal punto di vista della scrittura, l'impressione è che la band sia ai minimi storici. Certo, resta qualche pattern elettronico a rinsaldare il sound, ma anche gli episodi più ruvidi e heavy (l'iniziale "I Survive", "Underground") affogano nelle banalità. La band, insomma, si attesta lungo i binari rassicuranti di un pop-rock da classifica ("I’m Not Afraid" fa pericolosamente il verso ai Linkin Park), che, nei momenti migliori, trova nella voce della Scabbia il veicolo ideale per melodie comunque accattivanti (le classiche ballate della title track e di "Wild Awake"). Ma manca la personalità che aveva illuminato i momenti più ispirati della loro carriera, e allora finisce che il brano migliore della raccolta è un omaggio fin troppo scoperto ai Paradise Lost, come "The Pain".
Resta comunque da registrare il successo internazionale, anche negli Stati Uniti, della formazione milanese, caso più unico che raro nella scena rock italiana.
1996 - Ethereal Demo 1997 - Lacuna Coil - EP 1999 - In a Reverie 2000 - Halflife - EP 2001 - Unleashed Memories 2002 - Comalies 2006 - Karmacode 2008 - Visual Karma (Body, Mind and Soul) - DVD Live 2009 - Manifesto of Lacuna Coil - Best Of 2009 - Shallow Life
Ethereal demo
Lacuna Coil 1998
Lacuna Coil, pubblicato nel 1998, è il primo EP della band gothic metal italiana Lacuna Coil.
Tracce
No Need to Explain The Secret... This Is My Dream Soul into Hades Falling Un fantasma tra noi (A Ghost Between Us)
Unleashed Memories, pubblicato il 20 marzo 2001, è il secondo album della band gothic metal Lacuna Coil.
Tracce
Heir of a Dying Day – 4:59 - (Cristina Scabbia - Marco Coti Zelati) To Live Is to Hide – 4:34 - (Cristina Scabbia, Andrea Ferro - Marco Coti Zelati) Purify – 4:36 - (Cristina Scabbia - Marco Coti Zelati, Cristiano Migliore, Marco Biazzi) Senzafine – 3:53 - (Cristina Scabbia, Andrea Ferro - Marco Coti Zelati) When a Dead Man Walks – 5:54 - (Cristina Scabbia - Marco Coti Zelati) 1.19 – 4:58 - (Cristina Scabbia - Marco Coti Zelati) Cold Heritage – 5:23 - (Cristina Scabbia - Marco Coti Zelati) Distant Sun – 5:29 - (Cristina Scabbia - Marco Coti Zelati) A Current Obsession – 5:20 - (Cristina Scabbia - Marco Coti Zelati) Wave of Anguish – 4:40 - (Andrea Ferro - Marco Coti Zelati, Cristiano Migliore)
Comalies, pubblicato nel 2002, è il terzo album della band metal Lacuna Coil.
Tracce
Swamped Heaven's a Lie Daylight Dancer Humane Self Deception Aeon Tight Rope The Ghost Woman And The Hunter Unspoken Entwined The Prophet Said Angel's Punishment Comalies