Artista salentino, proveniente dalla terra arsa che conduce al finisterrae del mondo, Diso, tra mare e campagna, tra cielo e ulivi secolari, dove il tempo sembra essersi fermato.
Inizia a cantare da bambino accompagnando il nonno, grande cantore di storie e leggende del mondo popolare, durante le dure giornate di lavoro senza disdegnare le feste e la goliardia; qui apprende i canti, originali, di una tradizione ancora oggi viva e vitale.
Nel corso del tempo affina le sue doti canore attraverso l’incontro con “altri” personaggi popolari che gli insegnano, attraverso la trasmissione orale e l’esperienza diretta, le modalità dell’emissione vocale, della respirazione e dell’interpretazione dei canti popolari. Conosce così il repertorio, dalle serenate alle pizziche, dai canti di lavoro e protesta agli stornelli, dalle ninna nanne ai canti di morte, facendolo suo, personalizzandolo e divenendo perciò portatore della tradizione musicale e non asettico interprete.
Nel tempo questa sua vocazione e passione per il canto, che spesso accompagna con il suo tamburello, viene scoperta e colta da operatori della ricerca etnomusicologica, che lo portano a fondare un suo gruppo di riproposta che subito diviene punto di riferimento per le giovani generazioni che si affacciano a questo nuovo ma antichissimo mondo musicale.
Oggi è uno dei più noti ed apprezzati cantanti-cantori di musica popolare divenendo voce solista dell’Orchestra Popolare più importante d’Europa, quella della Notte della Taranta.
CRONOSTORIA
- 1968 a soli cinque anni inizia la sua storia musicale sostenuta e dolcemente accompagnata dalla presenza di suo nonno;
- 1973 inizia lo studio della musica ufficiale attraverso il flicornino, strumento musicale fondamentale nel mondo delle Bande sinfoniche;
- 1975 la passione per il mondo popolare lo trascina nel vortice delle notti della danza dei coltelli a Torrepaduli e del tarantismo a Galatina;
- 1996 dopo anni di studio ed elaborazione del circuito della musica di tradizione orale, fonda, insieme ad un gruppo di amici, il suo primo gruppo di riproposta: gli ARIACORTE con i quali incide il suo primo lavoro discografico;
- 2000 una fase cruciale della sua carriera l’incontro con il fondatore del jazz elettronico Joe Zawinul, dividendo il palco e collaborando alla realizzazione di un suo lavoro discografico;
- 2000 nasce il suo nuovo progetto, insieme all’amico Lino Bramato, dove fonde il mondo musicale popolare con quello della musica colta, quella cameristica, incidendo, dopo numerosi concerti, il secondo cd dal titolo "Spingula Maringula";
- 2004/2005 diviene voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta e divide il palco con artisti come Stewart Copeland, Franco Battiato, Gianna Nannini, Francesco di Giacomo, Francesco De Gregori, Piero Pelù, Giovanna Marini, Ambrogio Sparagna, Giovanni Lindo Ferretti, Davide Van De Sfroos, Sonia Bergamasco, Sud Sound System, Pino Ingrosso.
- 2005 è in corso la lavorazione di un progetto musicale basato sulla voce e l’interpretazione dell’artista salentino
"Incanto è la magia che governa l'essere e che lo rende unico, è la musica come rappresentazione delle umane virtù e debolezze, sensazioni e percezioni, che si esplicano attraverso il corpo e lo spirito. Incanto è il viso sorridente di un bimbo che, incosciente della durezza della vita, sogna e fa sognare, è l'aquila che caduta dal cielo si sente goffa, ma che con la sua forza fiera e sicura spicca nuovamente il volo..."
"Linea di confine tra il popolare sincero, ingenuo, istintivo e il colto medidato, formato, corrotto. Il chiarore che tiene con sè le ombre; il bianco che irradia colore; mondo ideale dove si ricongiungono gli opposti. La purezza intesa come vanto della natura di accordare, fondere, mescolare tempi, razze, specie, colori; dissonanza eufonica; frenetico desiderio di vita. Il fascino causale della frivolezza e il trasporto impetuoso del pensiero."
dal sito ufficiale : antonioamato.it
Tracce:
Senza core 3:51 Zamara 3:26 Lu pecuraru 4:05 Damme la manu 5:48 Canuscu ’na carusa 6:06
"Furtuna", è il frutto del lavoro degli ultimi anni di un artista eclettico, che si è saputo affermare nel corso della sua lunga carriera come uno dei cantanti-interpreti più rappresentativi del Salento. Contaminazioni, sound raffinato, echi esotici, Antonio Amato, insieme alla sua band ha lavorato a lungo per ottenere il nuovo album.
da:antonioamato.it
Tracce:
1 Lu Sule 4:14 2 Furtuna 3:10 3 Nu Stare Mara 3:58 4 Lu Prigiunieru E La Spada 3:39 5 Damme La Manu 4:25 6 L'acqua De La Funtana 3:51 7 La Cardileddha 2:57 8 Quannu Te Llai La Facce 4:38 9 Aremu Rindineddha 3:30 10 Zuccaru E Sale 9:34