CUCINA CROATA

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    CITAZIONE (Falconist @ 10/5/2013, 17:11) 
    a chi interessa la ricetta del Kremsnite (simile ai diplomatici italiani)
    Falcon

    miglior kremsnite al mondo si fanno a Samobor,Croazia,provare x credere!!! :B):
     
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    TRADIZIONI NATALIZIE CROATE IN PASSATO E OGGI



    Natale, come festa cattolica, in ogni popolo e caratterizzato da usanze e tradizioni particolari, diventando, in questo modo, una parte della eredita etnografica nazionale. Nella seguente storia scoprirete come una volta si festeggiava Natale nelle famiglie croate e come si festeggia oggi.

    Preparazioni per la grande festa iniziano con i doni tradizionali collegati alle festivita di S. Nicola (6. dicembre) e Santa Lucia (13. dicembre) che risalgono al XI secolo. Tanto tempo fa, nella notte di Santa Lucia, una persona avvolta in un lenzuolo bianco, andava a visitare le case regalando ai bambini dei ficchi secchi, mandorle, noci e mele, facendoli anche spaventare un po'. I monelli, sotto i loro cuscini, trovavano una frusta, come rimprovero, affinché diventassero piu bravi. Nell'eta moderna questo servizio svolge San Nicola, che dentro gli stivali dei bambini buoni mette dei dolcetti, mentre le fruste distribuisce il suo aiutante Krampus (simbolo dello spirito del male o del diavolo). Un tradizionale e antico dono natalizio croato fu anche la mela decorata, chiamata bozicnica (Bozic- in croato Natale)
    , che regalavano i giovanotti alle fidanzate.



    IL GRANO NATALIZIO



    Una tradizione che si e tramandata fino ai giorni nostri e la seminatura di grano natalizio come simbolo della rinascita e della fertilita. La particolarita di questa tradizione e il fatto che non esiste nelle comunita protestanti e neanche nella maggior parte dell'Europa. La si trova soltanto a Portogallo, Italia Meridionale e qui in Croazia. Fino a Natale, questo grano e gia ben cresciuto in una ciotola con acqua e viene posata sulla tavola natalizia, e durante tutto il periodo delle feste sta sotto l'albero, vicino al presepe oppure in un angolo di stanza. Per farlo piu bello, lo si taglia un po' e lo si avvolge con un nastro rosso oppure con quello che porta i tre colori della bandiera croata. In alcune zone in mezzo del grano ci si mette anche una mela oppure delle candele. Dopo il Natale, il grano si da agli uccelli, perché e vietato buttare via tutto quello collegato con questo giorno santo.

    TRADIZIONI DELLA VIGILIA



    Le antiche tradizioni della Vigilia di Natale e della Notte di Natale in Croazia sono: prendere tre ceppi piuttosto grandi, distendere la paglia, fare il presepe e accendere le candele.

    Tre ceppi grandi che si portano a casa il giorno della Vigilia e si mettono sul focolaio sono il simbolo di Santa Trinita, e con la loro brace si accendono tutte le candele in casa. Ai ceppi che ardevano si usava offrire un po' di cibo dalla tavola natalizia e un po' di vino. Si credeva che il fuoco di questi ceppi grandi portera del bene a tutta la casa e famiglia.

    Paglia, come simbolo di Natale, si e mantenuta molto piu lungo, rispetto ai ceppi. Il momento in cui la paglia si portava a casa, lavoro che, di solito, faceva il padrone, significava l'inizio ufficiale dei festeggiamenti natalizi. La paglia si distendeva sul pavimento, sotto la tavola, e un po' se ne metteva anche sulla tavola e si copriva con la tovaglia, mentre quello che ne rimaneva si raccoglieva in fasci o si intrecciava per creare delle corone. Dopo la cena, tutti i commensali si alzavano dal tavolo per andare a sedersi sulla paglia e a chiacchierare fino a che non giungeva l'ora di andare in chiesa. In alcune zone, nella Notte di Natale non si dormiva sui letti, ma sulla paglia portata in casa. La paglia, distesa per terra, era il simbolo della nascita di Gesu Cristo in stalla, mentre i fasci e le corone simboleggiavano la fertilita.



    Fino al 1850 in Croazia non si usava addobbare l'albero di Natale, benché questa tradizione in alcune provincie tedesche risalga ancora nel XVI secolo. Una curiosita rappresenta il fatto che i primi alberi di Natale erano alberi frondiferi. Con i rimboschimenti piu frequenti in uso entrano gli alberi di conifere. Una volta, l'albero si addobbava con delle mele, arance, prugne e pere, noci e nocciole dorate e con dolcetti di zucchero e carta oppure con delle figure di vetro, se mai qualcuno le avesse avute. Oltre a questo, si mettevano delle collanine di carta colorata, fili dorati e argentati, lampioni e candeline che si accendevano nei momenti piu solenni. Benché la tradizione dell'albero di Natale in Croazia si sia presentata, relativamente, tardi, l'usanza di addobbare la casa con del verde risale ancora nei tempi antichi ed era molto diffusa. Questo lavoro, di solito, lo facevano i bambini. Nelle zone litoranee, tradizionalmente, si usa portare a casa dei rametti di salvia e di edera, oppure dei rami di pino inquanto il verde viene ritenuto simbolo della forza vitale che si oppone alla letargia della natura invernale.

    Presepe, costruito manualmente oppure tagliato di carta, che si mette sotto l'albero di Natale, e un ricordo diretto dell'avvenimento che si festeggia - la notte della nascita di Gesu Cristo. Una volta il presepe si costruiva di gesso, argilla oppure legno e si trovava soltanto nelle chiese. Era una questione d'onore costruire il presepe piu grande e piu autentico. Secondo alcuni scritti, il primo presepe in grandezza naturale costrui San Francesco ancora nel lontano 1223. La tradizione di costruire il presepe anche nelle case risale dal XIX secolo.

    Tra gli addobbi natalizi ricordiamoci anche delle candele che portano la simbologia doppia: da un lato rappresentano il risveglio della natura, a dall' altro lato riccordano la luce che Gesu Cristo ha donato al mondo con la sua nascita.

    DIGIUNO E IL CENONE DI NATALE



    La tradizione impone digiuno per la Vigilia e veglia per la notte fino a mezzanotte quando si va a santa messa.
    Per il giorno di Natale, il 25. Dicembre, si prepara un cenone ricco e solenne.

    Alla Vigila di Natale tutti i lavori inclusa la preparazione delle pietanze dolci e salate si dovevano concludere prima del suono delle campane serali.

    E mentre per la Vigilia si digiunava, a Natale, anche nelle case piu povere, si trovava almeno un pezzettino di carne e dei panini squisiti.


    Dalla vasta cucina delle specialità natalizie croate, vi proponiamo due ricette:

    Frittelle



    1/2 kg di farina, 2 uova, 2-3 etti di lievito, un po' di grappa, un po' di scorza di limone grattugiata, un po' di sale, un cucchiaio di zucchero, acqua q.b. Mischiare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, quindi lasciarlo da parte finché non raddoppi il suo volume. Poi, con l'aiuto di un cucchiaio formare le frittelle e friggerle in olio bollente. Fritte cospargere con dello zucchero vanigliato.

    Insalata di chicchi



    Prendere un etto di ciascuno dei seguenti cereali e legumi: mais lessato, soia, grano, fagioli e piselli. Salare tutto, aggiungere una cipolla, 1 decilitro di aceto di mela, 1 decilitro di olio d'oliva e 0,5 decilitro di vino bianco. Mischiare tutto e lasciare per almeno 5 ore.

    Vi auguro Buon Natale e buon appetito!
     
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    Grazie Gina ♥
     
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    Cenone Capodanno

    <b>Il cenone di Capodanno è quello un pò meno formale rispetto a quelli della vigilia e di Natale. Vi propongo quindi due menù semplici, uno a base di carne ed uno a base di pesce, che potrete ugualmente arricchire o variare con le altre portate .

    Antipasti

    Baccalà in umido

    Ingredienti
    500 gr di baccalà ammollato
    1 grande cipolla
    2 spicchi d'aglio
    800 gr di pomodori pelati
    4 patate di media grandezza
    4 cucchiaini di capperi sotto aceto sgocciolati
    80 gr di olive nere
    1 mazzetto di prezzemolo tritato
    3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
    sale q.b

    preparazione
    Per 4 persone
    In una casseruola mettete l'olio, la cipolla tagliata a fettine, l'aglio intero: fate rosolare per qualche minuto e aggiungete il pomodoro pelato (meglio se avete pomodori freschi che dovrete spellare). Fate cuocere per 10 minuti aggiungendo il sale.
    Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a pezzi grossolani; tagliate anche il baccalà a pezzi e aggiungete il tutto al pomodoro insieme al prezzemolo, alle olive nere e ai capperi.
    Cuocete per circa 30 minuti e servite in tavola il baccalà in umido.Piatto preferito da mia mammy e gemella!

    Calamaretti al vapore

    Ingredienti
    500 gr di calamaretti freschi
    succo di 1 limone
    olio extravergine d'oliva
    sale q.b

    preparazione
    Per 4 persone
    Lavate bene i calamaretti in acqua corrente (ricordate che i calamaretti devono essere freschissimi!); puliteli togliendo "l'osso", tirando delicatamente testa e tentacoli, in modo da far fuoriuscire anche le interiora, che andrete a togliere, ed infine togliete anche gli occhi aiutandovi con delle forbici da cucina.
    Nota: quest'ultima operazione è necessaria per far assumere ai calamaretti cotti al vapore un colore bianco; nel caso decidete di non perdere troppo tempo, potete anche lasciare gli occhi; in questo caso i calamaretti cotti assumeranno un colore rossastro, mantenendo comunque il loro sapore; quindi a voi la scelta!

    A questo punto metteteli a cuocere nell'apposita pentola per cottura al vapore (ne esistono diverse in commercio).
    Salate e dopo circa 10 minuti ponete i calamaretti ormai cotti, su di un vassoio da portata; condite con un filo di ottimo olio extravergine d'oliva ed il succo di limone e servite in tavola i calamaretti al vapore.
    Nota: qualora non disponiate di un'apposita pentola per cottura al vapore, potete sempre fare bollire su di una comune pentola dell'acqua, ponendovi sopra un piatto su cui avrete messo i calamaretti.
    Otterrete in tal modo la stessa cottura al vapore senza far ricorso all'apposita pentola. mia sorellina adora calamaretti!

    Carpaccio di polpo

    Ingredienti
    1 polpo da un kg
    1 cipolla
    2 foglie d'alloro
    1 stacca di sedano
    1 bicchiere di vino bianco
    succo di 1 limone
    olio extravergine d'oliva
    2 limoni per decorazione
    sale e pepe in grani q.b

    preparazione
    per 4 persone
    Pulite bene il polpo asportando gli occhi e il rostro. Ripulite le viscere all'interno della testa e sciacquate il tutto accuratamente.
    Portate a bollore una pentola d'acqua a cui avrete aggiunto la cipolla divisa a metà, la carota pulita e tagliata in due, le foglie d'alloro, il sedano, aggiungete inoltre il vino bianco. Fate bollire finchè non è cotto (ci vorrà circa 1 ora comunque verificate la cottura con la forchetta; le punte devono penetrare facilmente nella carne).
    Una volta cotto, scolate bene il polpo e mettetelo in un sacchetto di plastica da freezer, comprimetelo bene e avvolgetelo con della carta trasparente, come un salame: ponetelo in frigorifero per 14 ore. Trascorso il tempo, togliete il polpo dal frigorifero, togliete la carta e il sacchetto e tagliatelo a fette molto sottili. Disponete le fette su di un piatto da portata e condite con olio, pepe in grani, e limoni. Finite il piatto decorando con delle fettine di limone e servite in tavola il carpaccio di polpo.
    Nota: potete accompagnare il carpaccio di polpo con del radicchio rosso tagliato a listarelle e condito ugualmente con olio, pepe in grani e limone.


    Insalata di polpo

    Ingredienti
    1 polpo da 1 kg
    100 gr olive snocciolate verdi e nere in totale
    1 mazzetto di prezzemolo
    succo di 1 limone
    1 peperoncino rosso
    500 gr di patate
    1 spicchio d'aglio
    5 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
    sale e pepe in grani q.b

    preparazione
    Per 4 persone
    Pulite bene il polpo asportando gli occhi e il rostro. Ripulite le viscere all'interno della testa e sciacquate il tutto accuratamente.
    Portate a bollore una pentola d'acqua a cui avrete aggiunto del sale, dei grani di pepe e il peperoncino; immergetevi il polpo e fate bollire finche non è cotto (ci vorrà circa 1 ora comunque verificate la cottura con la forchetta; le punte devono penetrare facilmente nella carne). Spengete e lasciate intiepidire nell'acqua di cottura.
    Lessate le patate, lasciate raffreddare e tagliateli a pezzi non molto grandi.
    Mondate, lavate e tritate il prezzemolo; spellate l'aglio e tagliatelo a piccoli pezzi.
    Fate un salsina con l'olio, il prezzemolo, l'aglio e il succo di limone; lasciate un pò di prezzemolo per la decorazione finale.
    Scolate il polpo, spellatelo e tagliatelo a pezzetti. Mettetelo in una terrina, unite le patate e condite con la salsina; fatelo insaporire per circa mezzora e servite in tavola l'insalata di polpo.per mie nipotine!

    Primi piatti

    Crepes di ricotta e spinaci

    Ingredienti
    8 crepes
    400 gr di ricotta di mucca
    60 gr circa di parmigiano
    50 gr di pinoli
    besciamella
    burro q.b
    sale q.b

    preparazione
    Per 4 persone
    Preparate le crepes e la besciamella.
    Mettete la ricotta in una ciotola; con una forchetta schiacciatela; aggiungete i pinoli, un pizzico di sale e due manciate di parmigiano; mescolate bene il tutto con un mestolo di legno in modo da ottenere un composto omogeneo.
    Iniziate a riempire le crepes mettendo il composto al centro e avvolgendo come se doveste fare un cannellone.
    Su di una teglia versate uno strato di besciamella; adagiate le crepes una accanto all'altra e copritele ancora con della besciamella. Spolverate di parmigiano e aggiungete dei fiocchetti di burro.
    Mettete in forno a 200 C° per circa 25 minuti (si dovrà formare una leggera crosticina) sfornate e servite ben calde le crepes alla ricotta.



    Gnocchi alle vongole

    Ingredienti
    800 gr di gnocchi
    500 gr di vongole veraci
    1 spicchio d'aglio
    1 ciuffetto di prezzemolo
    1/2 peperoncino rosso
    1/2 bicchiere di vino bianco secco
    1 cucchiaio di panna
    1 cucchiaino di farina
    2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
    sale q.b.

    preparazione
    Per 4 persone
    Preparate gli gnocchi. Scottate le vongole in una pentola i modo da farle aprire. Eliminate per i 3/4 del totale i gusci delle vongole. In una casseruola mettete l'olio, il prezzemolo precedentemente tritato e l'aglio intero, il peperoncino e tutte le vongole. Fate rosolare per qualche minuto e aggiungete il vino; fate evaporare a fuoco alto. Togliete dal fuoco per eliminare l'aglio e il peperoncino. Rimettete la casseruola al fuoco e aggiungete la panna e la farina con un setaccio; amalgamate e fate restringere la salsa aggiustando di sale. Nel frattempo lessate gli gnocchi in abbondante acqua calda salata e scolateli man mano che vengono a galla.
    Versateli nella casseruola con le vongole, girateli delicatamente per insaporirli e infine servite gli gnocchi con vongole veraci in tavola.

    Secondi piatti

    Aragosta

    Ingredienti
    4 aragoste piccole (se preferite una grande da 1,5 kg circa)
    1 scalogno
    2 cipolle
    2 carote
    1 patata
    2 foglie d'alloro
    1 costa di sedano
    1 mazzetto di prezzemolo
    1 mazzetto di basilico
    1 ciuffetto di erba cipollina
    1 bicchiere di vino bianco
    scorza di 1 arancia
    scorza di 1 limone
    sale e pepe q.b
    2 tuorli d'uovo
    olio extravergine d'oliva 2 dl
    1 cucchiaio di aceto di vino bianco

    preparazione
    Per 4 persone
    Pulite bene tutte le verdure: spellate le cipolle e lo scalogno, grattate la carota.
    Portate a bollore circa 2 litri d'acqua e aggiungete gli ortaggi tagliati a pezzi, un pò di pepe e sale, l'alloro, la patata pelata e divisa in quattro parti, la scorza di limone e arancia ed il sedano. Cuocete per 20 minuti e aggiungete il bicchiere di vino bianco. Continuate la cottura per 15 minuti.
    Lavate l' aragosta e lessatela nel brodo per 10 minuti.
    Preparate la salsa: pulite bene il prezzemolo, l'erba cipollina e il basilico; tritate finemente il tutto.
    Frullate i tuorli d'uovo con l'aceto, il sale e pepe e un cucchiaio d'olio; finite di frullare versando a filo l'olio rimanente.
    Sgocciolate l' aragosta e dividetela a metà. Eliminate il filetto interno e adagiatela su di un piatto da portata. Unite alla salsa il trito di erbe e un coppino di brodo: amalgamate il tutto e mettete la salsa in un salsiera.
    Servite in tavola l'aragosta alle erbette con la salsa a parte.

    Calamaro ripieno


    2 calamari da 500 gr l'uno
    1 cipolla di media grandezza
    1 bel rametto di prezzemolo
    2 pomodori da sugo
    4 cucchiai olio extravergine
    250 gr di tonno sott'olio(2 scatolette)
    mollica di 2 fette di pane
    1 uovo
    2 cucchiai di pan grattato (opzionale)
    1/2 spicchio d'aglio
    1 peperoncino rosso
    1/2 bicchiere di latte
    1 bicchiere di vino bianco
    sale q.b.

    preparazione
    Per 4 persone
    - Pulite bene i calamari.
    In un frullatore mettetevi le granfie e la testa, che precedentemente avrete privato del dente centrale e degli occhi. Mettete nel frullatori a pezzi non molto grandi per facilitare l'operazione di tritamento. Mondate e tritate il prezzemolo; pulite la cipolla e tagliate a pezzettini molto piccoli l'aglio. In una scodella abbastanza ampia, mettetevi il trito di calamaro, l'uovo, metà del prezzemolo tritato, l'aglio e il peperoncino. Aggiungete il tonno ben scolato. Bagnate la mollica di pane nel latte e unite al composto; aggiungete un pizzico di sale. Mescolate bene il tutto. Nota: se il composto è troppo lento potete aggiungere 2 cucchiai di pan grattato.
    Aiutandovi con un cucchiaio riempite i calamari, conservando circa due cucchiai di composto e chiudete l'estremità aperta con ago e filo; in alternativa potete anche chiudere i calamari con dei stuzzicadenti. In una padella mettete l'olio, il prezzemolo rimasto e la cipolla che nel frattempo avrete tagliato molto finemente; aggiungete i pomodori tagliati a pezzi e aggiustate di sale.
    Fate rosolare per circa 5 minuti e aggiungete il composto rimasto; dopo 2 minuti unitevi i calamari. Fate un pò asciugare versate il bicchiere di vino.
    Fate cuocere per 30/35 minuti a fuoco basso stando attenti a non far troppo asciugare; nel caso aggiungete acqua.
    Appena cotto tagliate i calamari a fette. Adagiate le fette su un piatto versandovi sopra la salsa. Decorate se volete con del prezzemolo ed il calamaro ripieno è pronto.


    MIO CENONE!


    Insalata russa

    Ingredienti
    2 patate
    2 carote
    2 foglie d'alloro
    200 gr di piselli
    100 gr di fagiolini
    500 gr di maionese
    2 uova
    3 cucchiai di giardiniera sott'aceto
    sale q.b

    preparazione
    Per 4 persone
    Pulite bene tutte le verdure; pelate le patate, e tagliate a dadini le carote e a piccoli pezzi i fagiolini.
    Lessate le verdure separatamente per circa 25 minuti ad eccezione delle patate che dovranno essere scolate mantenendole abbastanza dure, evitate di farle cuocere troppo.
    Tagliate anche le patate a pezzetti non molto grandi.
    Nel frattempo fate lessare le uova. In una zuppiera versate la maionese, tutte le verdure lesse e la giardiniera sott'aceto. Mescolate accuratamente e delicatamente il tutto.
    Tagliate le uova a fette e distribuitele sopra l'insalata per decorare il piatto.

    Gnocchi di semolino


    Ingredienti
    1 litro di latte scremato
    250 gr di semola di grano
    2 uova
    80 gr di parmigiano reggiano gratugiato
    30 gr di burro magro
    2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
    1 aglio
    sale e pepe q.b.

    preparazione
    Per 4 persone
    Versate il latte in un tegame, aggiungiete il burro e portate a bollore. Unite a pioggia il semolino e girate velocemente con una frusta in modo da non far formare grumi: lavorate girando il semolino con un cucchiaio di legno, fino a quando il semolino si sarà rassodato e cotto. Togliete dal fuoco e aggiungete il parmigiano (40 gr), le uova, sale e pepe. Mescolate bene e stendete il tutto su carta da cucina bagnata livellando ad uno spessore di circa 2 cm.
    Nel frattempo accendete il forno a 220 C°. Appena l'impasto è freddo, ricavate con uno stampino tondo (potete anche usare un bicchierino da liquore o una tazzina da caffè) gli gnocchi, che disporrete su di una pirofila imburrata alternando una fila di gnocchi ad una di zucchine. Spolverateli con il rimanente parmigiano, infornate e fateli cuocere fin quando non saranno dorati.
    Servite in tavola gli gnocchi di semolino ben caldi.
    Nota: invece di stendere il semolino potete direttamente preparare gli gnocchi ponendo sulla carta da cucina un cucchiaio di impasto ripetendo l'operazione fino ad esaurimento.

    anatra ripiena di patate


    L’anatra ripiena è sicuramente uno dei secondi più classici per quanto riguarda le carni ripiene da servire in serate e cene importanti, che in questo periodo certamente non mancheranno. L’originalità del piatto è nel ripieno, che stavolta è di patate e tartufo nero, che ovviamente farà impazzire i palati più raffinati, soprattuto se deciderete di servirla insieme a delle verdure saltate al burro, come per esempio degli spinaci. Considerate molto tempo per preparare questa ricetta, riservatevi quindi almeno un pomeriggio intero, per poterla presentare in tavola. Prima di questo piatto servite un primo leggero, in modo da permettere agli ospiti di gustarla appieno.

    Ingredienti per l’anatra ripiena di patate (dosi per 6 persone):


    1 anatra intera
    patate 300 g
    1 tartufo nero
    burro 30 g
    1 cipolla
    rosmarino secco
    brodo di carne
    sale
    pepe

    Preparazione:
    Cuocete le patate in acqua salata per un quarto d’ora, poi scolatele e sbucciatele. Spellate e tritate finemente la cipolla, quindi mettetela a rosolare con il burro e il rosmarino, unite le patate tagliate a pezzetti e fate rosolare per qualche istante.
    Raccogliete le patate in una terrina, unite il tartufo nero tritato, salate, pepate e farcite l’anatra con questo composto. Cucite l’apertura e legate il tutto con lo spago da cucina, poi punzecchiatela con una forchetta.
    Mettete l’anatra su una griglia, mettendo il petto in basso e coprite con un foglio di alluminio, quindi versate un mestolo di brodo nella leccarda sotto la griglia e fate cuocere a 200° per un’ora.

    Portate il forno a 170° e lasciate la carne per un’ulteriore mezz’ora, poi togliete l’alluminio per far dorare bene la pelle, e lasciate altri 30 minuti in forno, bagnando di tanto in tanto con il brodo di carne.

    Quando l’anatra sarà cotta filtrate il sughetto della leccarda e mettello in una salsiera, poi servite il volatile irrorandolo con la salsina.

    Verdure grigliate miste


    Ingredienti
    3 melanzane lunghe
    3 zucchine
    3 peperoni
    2 piante di radicchio rosso
    1/2 bicchiere d'aceto di vino bianco
    1/2 bicchiere d'olio extravergine d'oliva
    1 spicchio d'aglio
    1 ciuffetto di prezzemolo

    preparazione
    Per 4 persone
    Lavate bene tutte le verdure.
    Togliete le due estremità delle zucchine e tagliatele a fette di 1/2 cm. Fate la stessa cosa con le melanzane. Pulite i peperoni privandoli dei semi interni; fate delle strisce larghe circa 2-3 cm.
    Pulite il radicchio eliminando le prime foglie; dividete ogni pianta in 4 parti per lunghezza.
    A questo punto tritate il prezzemolo, pelate l'aglio e tagliatelo in piccoli pezzi. Unite in una ciotola, l'aceto, l'olio il prezzemolo, l'aglio e il sale.
    Iniziate a grigliare le verdure e una volta cotte disponetele su di un vassoio senza sovrapporle e raggruppandole per tipo.
    Mescolate il condimento che avete preparato e versatelo con un cucchiaio sopra le verdure.
    Servite le verdure grigliate a tavola.



    E poi il panettone al ciccolato!


     
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    Krapfen o Bomboloni

    E' tempo di Krapfen... dalle nostre parti Bomboloni, o Bombe... che mi sanno tanto di verità, di realtà... perchè in fondo questo sono i dolci: bombe!

    Noi croati li gustiamo tutto l'anno! :1285603081.gif: :BUNG648.gif:

    STORIA ED ETIMOLOGIA:
    Il Krapfen (anche detto Kraffen) è un dolce di origine austro-tedesca. In Germania del Nord è conosciuto come Berliner Pfannkuchen

    La parola krapfen deriva dall'antico tedesco krafo (gancio, artiglio), poi divenuto nella lingua gotica krappa. Il nome fa riferimento ad una probabile forma originale allungata del dolce.
    Esiste inoltre una seconda ipotesi, che farebbe derivare dal nome di Cäcilie Krapf, una pasticcera viennese che verso la fine del '600 sembra abbia inventato questi dolci.
    Dolci di preparazione molto simile hanno i seguenti nomi: in Slovenia krof; in Croazia krafne;krafne invernali

    krafne estivi

    ce la differenza! :c023.gif: no!? :33ng8hx.gif:
    in Bosnia e in Serbia krofne. In Polonia si usa invece il nome pączki, in Repubblica Ceca kobliha e in Ungheria fánk.
    È un dolce tipico del carnevale a forma di palla confezionato con pasta lievitata e farcito con marmellata (di solito di rosa canina ma anche di prugne o albicocche), panna, crema pasticcera, cioccolato... Per i moderni e i più golosi anche Nutella. La ricetta tradizionale non prevede la presenza di uova, nonostante ciò quest'ultime aiutano l'impasto a risultare più soffice ed elastico.

    INGREDIENTI:
    500 g di farina 00
    1 bicchiere di latte
    60 g di burro a tocchetti
    1 cucchiaino di zucchero
    70 g di zucchero
    1 panetto di lievito di birra

    Crema al cioccolato
    Olio di semi
    Zucchero a velo

    PROCEDIMENTO:
    Formare una fontana con la farina e mettere al centro l'uovo, il burro a pezzetti, lo zucchero il sale ed il latte in cui precedentemente si è sciolto il lievito di birra. Impastare per una decina di minuti, fino alla formazione di una pasta morbida e soffice. Lasciar lievitare per un paio d'ore in un contenitore ben coperto e lontano da fonti d'aria.
    Quando l'impasto avrà raddoppiato il proprio volume stendere la pasta col mattarello e ricavare tanti cerchi di circa 6-7 centimetri ed un'altezza di un paio di millimetri. Porre al centro del cerchio un cucchiaio di crema al cioccolato e ricoprire con un altro cerchio di pasta, saldando bene i bordi, bagnati con del latte. Procedere fino all'esaurimento degli ingredienti. Disporre su dei vassoi infarinati, coprire e lasciar raddoppiare di volume per circa un'ora. In seguito friggere in abbondante olio di semi caldo, adagiare sulla carta assorbente ed infine cospargere di zucchero a velo.



    In alternativa si possono formare dei cerchi un pò più alti, lasciar lievitare, friggere ed in seguito farcire di crema con una siringa da pasticceria e cospargere di zucchero.

    INGREDIENTI PER LA CREMA AL CIOCCOLATO:
    500 ml di latte
    2 uova intere
    3 cucchiai di amido (o farina 00)
    7 cucchiai di zucchero
    100 g di cioccolato fondente

    PROCEDIMENTO PER LA CREMA AL CIOCCOLATO:
    Scaldare il latte. A parte lavorare a mano con la frusta le due uova, lo zucchero e l'amido. Aggiungere lentamente il latte ed amalgamare il tutto. Mettere sul fuoco e lasciare addensare. Quando la crema sarà pronta, spegnere ed aggiungere il cioccolato fondente tagliato grossolanamente. Appena questo sarà sciolto completamente lasciare raffreddare.

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