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Lussy60.
Mamma spegni la TV
Cartoni animati, PC, videogame: troppe ore di fronte allo schermo danneggiano i bambini. Cerchiamo di capire perché e come evitarlo
Crescere ed educare un bambino è un lavoro; e non è un mestiere semplice. Che sia chiaro questo innanzitutto. E sia chiaro anche che tutte quelle mamme che concedono ai loro figli un po’ troppa TV perché devono preparare la cena, pulire, riordinare o prendersi cura di uno degli altri figli, non sono novelle Giordano Bruno da ardere in piazza additandole come eretiche. Sono donne, e in quanto tali sono umane.
Resta il fatto che la TV, di per sé non è uno strumento del diavolo, non fa affatto bene se usata come una sorta di baby sitter cosa che, invece, accade sempre più spesso provocando danni che non si possono più ignorare. Pochi mesi fa, infatti, la rivista Pediatrics ha pubblicato uno studio compiuto dall’Università di Bristol, secondo il quale i bambini che passano più di due ore al giorno di fronte ad uno schermo hanno più probabilità di vedersi ridotte le capacità di comunicazione, concentrazione e apprendimento. E questo a prescindere dall’attività sportiva svolta durante tutto il resto della giornata. Non è solo una questione di contenuti, per cui bisogna evitare che i bambini guardino la tristemente famosa TV spazzatura, ma una questione di fruizione: i tempi veloci del mezzo, che offre tutto e subito, si scontrano con le tempistiche tutte diverse della vita sociale e scolastica.
Per evitare queste spiacevoli controindicazioni non occorre affatto bandire la scatola magica dalla vita dei piccini, anzi, basta istituire delle regole. Innanzitutto devono esserci degli orari, possibilmente la fascia pomeridiana dato che molti psicologi dell’età evolutiva sconsigliano fortemente quella mattutina, e poi i programmi da guardare vanno scelti con cura, meglio se con un genitore accanto. Il resto del tempo è importante che i bambini e i ragazzi lo trascorrano facendo movimento, facendo sport, relazionandosi ai coetanei, ma anche da soli.
Saper costruire un gioco è basilare per lo sviluppo di molte capacità che vanno ben oltre quella ludica. Si tratta di riuscire ad ascoltare sé stessi, organizzare in modo coerente i propri pensieri e far corrispondere alla realtà i propri desideri. È fondamentale. Il disegno, la manipolazione di varie plastiline o della pasta di sale, la sperimentazione di varie tecniche di colore, prendersi cura delle bambole o giocare con le macchinine sono attività che non vanno sottovalutate e, soprattutto, che vanno svolte nel mondo reale con gioia e spensieratezza, senza l’audio di una scatola accesa sempre nelle orecchie.
fonte:http://donna.libero.it.