LA STORIA DELLA PATATA

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    La patata....la sua storia....curiosita'



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    La patata, originaria delle Ande, già all’epoca delle civiltà Azteca ed Incas veniva coltivata in Messico, Perù, Bolivia ed Ecuador.
    Gia' 2000 anni fa, la patata era il cibo degli Incas. Il suo nome era papas e la consideravano un dono di Axomana, una loro Dea.

    Di essa conoscevano ben 40 varietà: a buccia giallo chiaro, rosa grigio, marrone violaceo, scuro, chiazzato e screziato. Essa rappresentava l'alimento base della popolazione degli altopiani, dove ivi cresceva spontanea.

    Per meglio conservarla venivano utilizzate tecniche particolari; ad esempio, usavano stendere le patate su un letto di foglie e le lasciavano per 5 giorni:

    di notte gelavano e di giorno le donne le calpestavano in modo da far uscire l'acqua che il sole poi faceva evaporare.



    L'operazione era resa possibile grazie all'umidita' relativa dell'aria che, a quelle altitudini, si mantiene costante. Una volta essiccati i tuberi, venivano conservati in speciali magazzini dove la circolazione dell'aria era assicurata.

    Pare che riuscissero a conservarle anche per 10 anni. Le patate venivano consumate sfarinate; la loro farina era chiamata "chunu" e serviva per confezionare zuppe condite con un po' di carne di lama o con qualche legume.



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    In Europa questo tubero, appartenente alla famiglia delle Solanacee, fu importato nel corso del ‘500 dai conquistadores spagnoli e per quasi un secolo fu considerato una “curiosità” botanica. In Italia, la coltivazione della patata si diffuse all’inizio del ‘600, dapprima in Toscana e in Veneto, successivamente in Emilia-Romagna e nell’Italia Meridionale.
    La patata, per numerosi anni, non godette di una buona fama. Anzi ! I motivi di tale antipatia erano tanti, ad esempio per la sua forma bitorzoluta che ricordava le eruzioni della lebbra. Inoltre l’originario color vinaccia della buccia era mal visto. Ma anche il fatto che invece di nascere dai fiori o dai rami degli alberi cresceva nelle profondità della terra restava inspiegabile, e come se tutto questo non bastasse, non era mai stata citata nella Bibbia. Tutto questo creò intorno all’innocuo tubero un alone diabolico, tanto che ci furono esorcismi, processi e condanne al rogo ai danni di sacchi di patate.
    In Russia si preferì a lungo morire di fame piuttosto che cibarsi del “frutto del diavolo”, mentre in Prussia per incoraggiare l’uso e la coltivazione, nell’anno 1651 fu emanato un editto in cui si condannava al taglio del naso e delle orecchie
    chiunque si fosse rifiutato di coltivare le patate.






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    Pur essendo un cibo umile, ha rivoluzionato la storia quanto la scoperta del ferro (dichiarazione dell’economista tedesco Friedrich Engels) : l’aumento della popolazione mondiale del 1700 e del 1800 è stato merito suo: era l’alimento di chi non poteva comprare il pane.
    Nel 1845, la peronospora (un fungo) attaccò le piante di patate, danneggiando foglie e tuberi fino a renderli immangiabili, nel momento in cui la patata era una delle principali fonti di sostentamento. Ci furono più di un milione di vittime, ed anche per ciò in quegli anni iniziò la migrazione in massa degli Irlandesi verso Canada e USA.
    In Germania ebbe successo per altri motivi: la si usava per produrre distillati e le bucce venivano usate come alimento per gli animali.
    In Francia, la regina Maria Antonietta (1755-1793) diffuse la moda tra i nobili di mettersi tra i capelli i fiori di patata.
    Nell’Encyclopédie francese del 1765, viene definita come un “cibo flatulento”, che causa peti.



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    Produzione:
    A livello mondiale i principali Paesi produttori sono: Russia, Polonia, Cina, Germania, USA, India e Olanda mentre la produzione complessiva di poco inferiore a 300 milioni di tonnellate. In Italia, la produzione annua di patate si attesta intorno a 1.500.000 tonnellate, coltivate su una superficie di circa 60.000 ha. Il 45% dell’intera produzione nazionale proviene da tre sole regioni: Campania, Emilia-Romagna ed Abruzzo. Per quanto concerne la patata “primaticcia”, invece, la produzione nazionale si aggira attorno a 600.000 tonnellate, ottenute su una superficie di circa 30.000 ha. Questa coltura è diffusa soprattutto in Meridione: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria.


    Le varietà:
    Cresce quasi ovunque, dai climi subtropicali a quelli continentali, freddi o mediterranei; ha 7500 varietà. Le numerose varietà di patate vengono classificate in base alla destinazione (da consumo, da industria), alle caratteristiche dei tuberi (forma, colore, aspetto della buccia, colore della polpa), alla durata del ciclo vegetativo (novelle, tardive). In primavera a partire da marzo fino ad arrivare a giugno si raccolgono le patate novelle; mentre quelle tardive si raccolgono da giugno a settembre.
    Le tipologie fondamentali sono:
    Patate a pasta gialla: dalla polpa compatta, derivano il loro colore dalla presenza di caroteni.
    • Impiegate per: patatine fritte industriali e casalinghe, ma sono adatte anche per le insalate, le cotture in forno, lessate, cotte a vapore, arrostite.
    • Varietà: le più coltivate in Italia sono: Monalisa, Spunta, Primura, Agata, Liseta, Lutetia.
    Patate a pasta bianca: dalla polpa farinosa che si spappola durante la cottura.
    • Impiegate per: adatte ad essere schiacciate, per esempio nel purè, nelle crocchette o negli gnocchi, per soufflé e pasticci.
    • Varietà: -
    Patate novelle: caratteristiche per la buccia sottile, vengono raccolte quando la maturazione non è completa. Sono a breve conservazione e andrebbero bollite con la buccia ben lavata prima.
    Le patate novelle si raccolgono a partire da marzo fino ad arrivare a giugno.
    • Impiegate per: arrosto o lessate.
    • Varietà: Aminca, Alcmaria, Spunta e Nicola.
    Patate a buccia rossa e pasta gialla: hanno polpa soda
    • Impiegate per: cotture intense quali cartoccio, forno e frittura.
    • Varietà: Desirèe, Asterix e Rubinia, patata di Cetica.
    In Perù, se ne trovano di gialle, marroni, viola, addirittura azzurre, di ogni forma, dimensione (il Perù ne vanta ben 3000 delle 5000 circa coltivate al mondo). Alcune sono piccole come noci, altre talmente grandi che si fatica a tenerle in mano. Anche i sapori variano enormemente tra loro, e questo spiega il fatto che la patata sia la regina nella cucina peruviana, e venga impiegata in primi e secondi piatti, come antipasto e anche per il dessert. In Perù veniva coltivata già in epoca preincaica.


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    Veleno:
    La “solanina”, una sostanza alcaloide, è velenosa a concentrazioni superiori a 400 mg. per chilo di patate, presente solo in minime tracce nelle patate sane e che aumenta notevolmente durante la germogliazione. Il segno di un eccesso di solanina sta nella colorazione verde che talvolta si nota al di sotto della buccia e dei germogli. E’ quindi necessario, in presenza di queste condizioni, sottoporre le patate a una attenta pulizia ed alla rimozione delle aree verdastre.
    E’ necessario conservare i tuberi in locali non illuminati e ben ventilati proprio per evitare la formazione di germogli che quindi al momento dell’uso devono essere :
    - senza macchie sulla buccia,
    - non raggrinzite,
    - sode,
    - con la polpa senza macchie e odori sgradevoli;
    La germogliazione aumenta di parecchio il livello di solanina normalmente presente nel tubero in quantitativi insignificanti, esponendo il consumatore a reale rischio di intossicazione con conseguenti disturbi quali vomito, dispnea, polso frequente e in qualche caso enterite.


    Semi di patata:
    Gli Incas lo utilizzavano già secoli fa; gli scienziati moderni lo hanno “scoperto” da nemmeno 20 anni: si chiama TPS, o True Potato Seeds, e altro non è che il seme della patata. Le patate, normalmente, si coltivano piantando i tuberi stessi, conservati dal raccolto dell’anno precedente o ricomprati appositamente. E’ il metodo più semplice: dai germogli del tubero nasce la piantina, sui cui getti sotterranei si formano i nuovi tuberi. I TPS si sviluppano invece sulla pianta a fine fioritura, racchiusi in palloncini dall’aspetto simile a pomodori. Vantaggi del seme botanico? Tantissimi. Il seme è resistente a tutte le malattie tranne una, lo Spindle Tuber Virus. Si può scegliere in quale periodo dell’anno piantarli, e basta avere un piccolo appezzamento terreno: i semi si piantano in vivaio o semenzaio e solo in seguito i mini-tuberi vengono trapiantati nella terra. I tuberi, invece, sono piantati direttamente in terra e richiedono spazi estesissimi.
    I vantaggi pratici per il trasporto e la conservazione sono altrettanto evidenti; i semi botanici, infine, sono decisamente più economici dei tuberi. Per tutti questi motivi sono ritenuti ideali per i contadini dei Paesi in Via di Sviluppo. 30 Paesi al mondo usano TPS, comprese Cina e India, e vari Paesi dell’America Latina, tra cui il Nicaragua, dove i semi coprono il 40% della produzione. E’ il metodo più adatto per produrre patate geneticamente modificate: il CIP ha ottenuto patate resistenti al gelo e alla siccità partendo dai “semi veri”. Quali sono dunque i cadaveri nell’armadio di questi semi apparentemente magici? In realtà nulla di spaventoso: il problema principale è la totale mancanza di uniformità nell’aspetto delle patate nate. Ogni semino, infatti, dà vita a una patata che può essere totalmente diversa dalla sua vicina, per forma, taglia e colore.

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    Alcool :
    Con le patate viene prodotta in Polonia, ma anche in Russia e in Finlandia, una famosa acquavite conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Il suo nome è Vodka.

    L’Arca di Noè della patata :
    Duecento uomini le si affaccendano intorno, la studiano, la proteggono, la curano. Siamo al ‘tempio’ della patata, ovvero il CIP, il Centro Internazionale della Patata, istituzione leader nella ricerca e sviluppo su tuberi e radici. Sede: Lima, Perù, la madrepatria della patata. Il CIP è una banca del seme, innanzitutto: 5000 diversi tipi di patata selvatica e coltivata – di cui 3800 “made in Peru”; 6500 di patata dolce e 1300 varietà di tuberi e radici originari delle Ande vi sono custoditi. L’idea base del CIP, quando fu fondato 35 anni fa, è stata quella che le patate e altri tuberi potessero costituire validissime alternative alimentari in un pianeta troppo dipendente da cereali e granaglie. Una scommessa che, ad oggi, si è dimostrata vincente. Non solo raccogliere e conservare, dunque, ma anche studiare e sviluppare i tuberi. Il lavoro è a 360°: dagli interventi di emergenza – come quello in Afghanistan nel 2002 – a progetti innovativi come quello della patata arancio biofortificata, messa a punto per combattere la cecità infantile nell’Africa Sub-sahariana.



    Preparazione:
    A seconda del tipo di cottura, vanno preparate in modo diverso.
    Schiacciate o in insalata – devono essere prima di tutto lavate, poi vanno lessate con tutta la buccia, in acqua fredda: mai metterle a bollire in acqua calda.
    Fritte, Arrosto o Altro – vanno sbucciate e, per il tempo che passa tra la preparazione e l’inizio della cottura, conservatele in acqua fredda per evitare che anneriscano.
    Dopo averle tagliate a fettine o a pezzi, metterle in acqua fredda con sale, e aceto, in questo modo non perderanno il colore prima della cottura.


    Cottura:
    La cottura è sempre necessaria per scomporre gli amidi.
    Le patate possono essere cotte con la buccia o senza, intere o a pezzi, con condimenti o senza.
    L’ideale per non perdere le proprietà delle patate nell’acqua di cottura, l’ideale sarebbe cuocerle con la buccia.
    In tal caso necessitano più tempo, ma non rilasciano la lecitina e non si inzuppano.

    Frittura:
    Perché le patate fritte risultino ben croccanti, si devono sciacquare ripetutamente in acqua fredda e asciugarle bene prima di immergerle nell’olio bollente. In questo modo si elimina l’amido superficiale che impedisce alle patate di risultare croccanti. Per ottenere i risultati migliori è bene friggerle più volte. La prima, a bassa temperatura e pò più a lungo delle altre, per assicurarsi che siano cotte perfettamente all’interno. La seconda e la terza permettono di renderne croccante e asciutto l’esterno.
    La padella giusta per friggere è quella di ferro. Il metodo più casalingo e rudimentale per capire se l’olio è pronto consiste nell’immergere la punta di uno stuzzicadenti nell’olio caldo, se fa tante bollicine, l’olio dovrebbe essere a temperatura. Oppure se si usa della pastella, basta metterne un pezzettino e vedere se inizia a friggere. Per i più perfezionisti può essere utile invece usare l’apposito termometro da cucina per misurare la temperatura dell’olio.
    Per friggere senza cattivi odori, prima di iniziare mettete sul fuoco un pentolino con tre bicchieri d’acqua e tre di aceto: il vapore che emanerà tale soluzione eliminerà lo sgradevole odore di fritto!
    Un altro consiglio per evitare l’odore di frittura nell’ambiente o comunque attutirlo, mettere nell’olio durante la frittura uno spicchio di mela, e sostituirlo di tanto in tanto.

    Microonde :
    A differenza di altri alimenti le patate si prestano alla cottura a microonde senza perdere i propri valori nutrizionali. Per tale cottura avvolgerle in un foglio di plastica bucherellato (quelli per microonde) che consenta la ventilazione ed allo stesso tempo trattenga l’umidità. Questo metodo di cottura dà risultati simili a quello della cottura in forno.

    Olio :
    La scelta del’olio o del grasso che si usa per friggere è molto importante perchè non tutti i tipi di grassi e oli hanno lo stesso punto di fumo (il punto di fumo è la temperatura a cui un grasso alimentare riscaldato comincia a decomporsi, formando acroleina, una sostanza tossica). Gli oli non raffinati hanno punti di fumo decisamente più bassi. I grassi più adatti sono l’olio extravergine di oliva e lo strutto, gli unici grassi in grado di reggere alte temperature, infatti il loro punto di fumo è tra i 160°-180° fino a 210°.
    L’olio deve essere sempre pulito. Meglio non riutilizzarlo più volte. Il burro invece brucia subito, ha cioè un tempo di fumo basso (130 °C). Se si deve fare una forte rosolatura conviene usarlo chiarificato.

    Mr.Potato:
    Mr. Potato (negli USA noto come Mr. Potato Head) è il nome di un giocattolo per bambini piuttosto popolare negli Stati Uniti d’America. Realizzato e messo sul mercato per la prima volta alla fine degli anni ‘40, è attualmente distribuito dalla Hasbro. Mr. Potato Head è un modellino in plastica di una patata sulla quale possono essere applicati diversi componenti, come occhi, naso, orecchi, fino a trasformare la “patata” in un “viso”.


    Pulizia :
    Pulisce l’argento - Per pulire l’argento basta immergerlo nell’acqua di cottura delle patate.
    Smacchiatore naturale – Per le macchie di spinaci: strofinarla cruda sulla stoffa.
    Per le macchie di grasso – cospargere un po di fecola di patate e lasciare agire per qualche minuto.
    Ferro da stiro – Toglie il lucido del ferro da stiro strofinando un pezzetto di patata l’alone lucido che talvolta si crea stirando
    Bottiglie – Per pulire l’interno delle bottiglie basta riempire la bottiglia di pezzetti di patata cruda con un cucchiaio di sale grosso e un po d’acqua, e agitare bene.
    Pulizia di vetri, specchi, tracce di ditate su porte laccate – Strofinare con una fetta di Patata cruda.
    Pizzi, ricami preziosi – lavarli senza sapone nell’acqua di cottura delle Patate (3 Patate ogni litro d’acqua). E’ detersiva e appretta leggermente.
    Colori dei tappeti – Grattugiare due Patate. Versarvi un litro di acqua bollente. Lasciare in infusione per almeno due ore. Colare. Dopo aver ben battuto i tappeti e averli passati con l’aspirapolverese ne ravvivano i colori, strofinandoli con uno straccio imbevuto nell’infuso preparato.
    Toeletta Mani – L’acqua di cottura delle Patate (lessate sbucciate) non dovrebbe essere buttata. A parte l’utilizzazione per la pulizia dell’argenteria, o per apprettare pizzi preziosi, serve anche per
    rendere le mani morbide e bianche. Se si avanza una patata lessa, usarla per strofinare le mani, mentre è ancora tiepida.


    Medicina ….i trucchi della nonna :
    Contro il sudore – Per chi odia i deodoranti, ma soffre di sudorazione eccessiva, può risolvere il problema dei cattivi odori, strofinando una mezza patata cruda sotto le ascelle.
    Per le scottature e punture di zanzara – Una fetta cruda di patata applicata per 15-20 minuti su una scottatura o sul ponfo di una puntura di zanzara, lenisce il dolore e il prurito.
    Nausea e gravidanza – Contro le nausee della gravidanza, basta masticarne un pezzetto.
    Diabete – Mangiare la buccia delle patate è un coadiuvante naturale contro il diabete.
    Tosse – Il decotto di foglie fresche (20 gr.) in un litro d’acqua, con aggiunta di miele è efficace nelle tossi secche e stizzose.
    Piedi stanchi – Anticamente le donne conservavano l’acqua di cottura delle patate. Prima di andare a ballare, per avere i piedi leggeri fino a notte fonda, intiepidivano quest’acqua e la usavano perun pediluvio di 10/15 minuti. Non è necessario dover andare a ballare per riprendere questa sana abitudine. Oltre a rilassare, quest’acqua calma, rinfresca e rinvigorisce i piedi.
    Dolore agli occhi – E’ un vecchio rimedio creolo e consiste nel prendere una patata cruda e tagliarla a fette, applicarne 3 fette per ogni occhio, fissarle con una benda di cotone e lasciare agire per venti minuti.
    Nevralgie – Altro rimedio creolo: applicare sulla parte dolorante (guancia, collo, etc.) una patata cotta al forno e ancora ben calda, mantenerla ferma con una benda di cotone e lasciare agire per quindici minuti.
    Eritemi solari, scottature, geloni – Grattugiare una Patata cruda e metterla sulla scottatura o sui geloni. Occhi stanchi. Mettere sugli occhi una fettina di Patata cruda o una compressa di garza inzuppata in succo di Patata – la fecola può essere utilizzata per idratare la pelle secca.
    Gastriti, ulcere duodenali, Coliti – Succo. Estrarre il succo mediante una centrifuga. Berne mezzo bicchiere quattro volte al giorno. Il sapore del succo di Patata non è molto gradevole, si può correggere con un po’ di succo di limone o mescolarlo a succo di Carota. E’ un’ alimento energetico e disinfiammante dell’ apparato digerente; favorisce inoltre la formazione e l, espulsione di feci abbondanti e morbide ed è utile quindi in presenza di emorroidi.
    Parassiti intestinali – Per tre sere consecutive, mangiare insalata di Patate cotte, condita con olio di noci. Come deducibile dalla precedente ricetta si può utilizzare ai fini medicamentosi, anche un’insalata di Patata; un altro modesto esempio della possibilità di utilizzare un ortaggio come un’«erba».
    Ipertensione – la presenza di potassio le rende un ottimo aiuto contro l’ipertensione.


    Alimentazione Intolleranze :
    Commestibile fino all’85% (contro il 50% dei cereali), si coltiva in poca terra ma soprattutto è buona e nutriente.
    Celiachia – Non contengono glutine (Dato fornito da AIC: Associazione italiana Celiachia)
    Spesso sono escluse dalle diete a basso indice glicemico, in quanto si ritiene che possiedano un’alta quantità di zuccheri. In realtà l’indice glicemico delle patate varia in maniera considerevole a seconda della loro varietà della loro origine, della preparazione, e dai cibi con cui si accompagnano come per esempio le salse.
    Il livello di colesterolo è uguale a 0 mg!
    Controindicazioni Nessuna in particolare, ma attenzione alle patate fritte, non giovano alla salute, ma solo al palato!
    Facili da digerire si addicono a bimbi e ad anziani.
    Sono caratterizzate da un alto contenuto di ferro, potassio, vitamina C e del gruppo B, concentrate maggiormente nella buccia. Per questo è sempre consigliato cucinarle senza spellarle, lavandole accuratamente prima di essere cotte e sbucciate successivamente.

    Dialetti Italiani :
    In Abruzzo: patàn
    in Campania: patana, patana
    in Corsica: patata, batata
    in Emilia Romagna: pomm-da-téra, pum da tera, patäta
    in Friuli Venezia Giulia: patate
    in Lombardia: pomm de tèra, tartìful,
    in Piemonte: tartiful, trifola, trifula, trìfulo
    in Puglia: a peten, patana, patana, patàne


    Modi di dire :
    Spirito di patate : indica una battuta spiritosa non riuscita, perchè il distillato alcolico che si ricava dalle patate è insipido.
    Avere le patate in bocca: parlare in modo non chiaro.
    Patata bollente: simbolo di argomenti imbarazzanti.
    Persona che sembra un sacco di patate: è una persona goffa, semplice, sciocca.
    Idem con patate: dato che le patate sono prodotti di basso prezzo, aggiungerle a un altro piatto, non arrichisce lo stesso.
    Patatone: vezzeggiativo che descrive una persona un po’ grassa ma che risulta dolce, tenera.
    Patatina: termine usato con i bambini per indicare il sesso femminile.
    La patata dà più forza quando è cotta con la scorza.
    Cruda, arrosto oppur lessata benedetta la patata.
    Proverbi Marche: “La magghjese de magghju va preparata pe’ lo granturcu e la patata”: il maggese di maggio si deve preparare,perché granturco e patate hai da seminare.

    La Patatina Fritta:
    Fu un cuoco indio-americano George Crum, in una sera d’estate del 1853, per fare un dispetto ad un cliente troppo esigente del Moon Lake, il ristorante di lusso di Saratoga Springs (New York), dove lo chef lavorava. Quella sera Cornelius Vanderbit, magnate delle ferrovie, aveva rimandato indietro per ben tre volte un piatto di “french fries” (quelle tipiche dei fast food di oggi), perchè non erano abbastanza sottili per il suo palato. Esasperato Crum decise allora di vendicarsi; taglio’ le patate in fette sottilissime in modo che una volta fritte sarebbero state così dure da non poter essere mangiate. Non fu cosi’: Vanderbit rimase entusiasta della ricetta e il piatto divenne una specialità del ristorante. Qualche anno dopo Crum apri’ un ristorante che offriva ad ogni tavolo un cesto di patatine fritte. Ma non brevetto’ mai la ricetta, che rimase quindi alla mercè di chi poi la commercializzo’ in tutto il mondo. In particolare nel 1920 una ditta californiana la Scudders, apri’ la strada al consumo di massa, inventando i tipici sacchetti per patatine fritte, studiati per preservare freschezza e croccantezza.



    Edited by gheagabry1 - 4/12/2019, 14:45
     
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    grazie Silvana.....molto interessante!!!
     
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    da gina

    Purè di Patate




    Ingredienti per 1 kg di patate
    1 kg di patate
    2 litri d'acqua fredda
    2 cucchiai di sale grosso
    50 gr. di burro
    2 bicchieri di latte caldo
    1 pizzico di sale (e, a piacere, una presa di noce moscata)


    Preparazione:

    Per prima cosa accertatevi di avere in casa uno schiacciapatate manuale (assolutamente non provate ad utilizzare il frullatore) e cominciate a sbucciare le patate. Tagliatele a grossi pezzi, mettetele in una pentola e copritele con abbondante acqua fredda (potete anche, in alternativa, cuocere le patate intere e pelarle dopo cotte). Salate con due cucchiai di sale grosso e cuocete le patate. Il tempo di cottura dipende dalla qualità delle patate e da quanto grossi avete tagliato i pezzi. Indicativamente occorrono 20'-30' da quando l'acqua ha raggiunto il bollore, e comunque potete accertare il grado di cuttura infilando una forchetta nella patata (...se entra a fatica, allora deve cuocere ancora).

    Una volta cotte, scolate le patate e cominciate a passarle nello schiacciapatate quando sono ancora calde. Schacciatele direttamente in un tegame, quindi prendete il burro dal frigo, tagliatelo a piccoli pezzetti o a scaglie e amalgamatelo al purè utilizzando un cucchiaio di legno. Il purè deve già assumenre un'aspetto cremoso ed omogeneo.

    A questo punto mettete il tegame sul fornello a fuoco basso e mescolando rapidamente con il cucchiaio di legno versate i due bicchieri di latte precedentemente scaldati in un pentolino (NB per una buona riuscita del purè è fondamentale scaldare il latte prima di amalgamarlo alle patate ...provare per credere). Cuocete per una decina di minuti circa, continuando a mescolare. A fine cottura salate a piacere ed eventualmente, mettete una presina di noce moscata.

    Potete utilizzare questa base per preparare gustose crocchette di patate come antipasto o per preparare sostanziosi sformati di patate con l'aggiunta di parmigiano, scamorza e salumi a piacere.
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  6. gheagabry
     
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    L'invenzione delle patatine fritte


    george-crum-1


    Chi inventò le patatite fritte, così buone e croccanti? Fu un cuoco americano di origine indiana, George Crum, in una sera d’estate del 1853, per fare un dispetto a un cliente troppo esigente del Moon Lake Lodge, il ristorante di lusso di Saratoga Springs, negli Stati Uniti, dove il cuoco lavorava. Quella sera Cornelius Vanderbirt, magnate delle ferrovie ,aveva rimandato indietro per ben tre volte un piatto di ”french fries”(le patatite fritte tipiche dei fast food moderni) perchè non erano abbastanza sottili per il suo palato. Esaperato, Crum decise di vendicarsi. Tagliò le patatine in fette sottilissime, in modo che,una volta fritte,sarebbero state così dure da non poter essere mangiate. Almeno con la forchetta. Non fu così: Vanderbirt rimase entusiasta della ricetta e il piatto divenne una specialità del ristorante .Qualche anno dopo Crum aprì un ristorante che offriva a ogni tavolo un cesto di patatine fritte. Ma non brevettò mai la ricetta ,che rimase ,quindi, alla mercè di chi poi la commercializzò in tutto il mondo. In particolare, settant’anni più tardi, nel 1920, una ditta californiana, la Scudders, aprì la strada al consumo di massa inventando i tipici sacchetti per patatine fritte studiati per preservarne la freschezza e la croccantezza. Le patatine fritte nascono quindi come una variante delle ”french fries”,il cui nome deriva dall’essere cotte alla francese, cioè profondamente fritte e salate. In realtà la paternità di questo piatto,di cui oggi si consumano 11 milioni di tonnellate all’anno in tutto il mondo,se la attribuiscono in molti:non solo francesi,ma anche belgi,inglesi, spagnoli.
    (dal libro Invalsi)



    Edited by gheagabry1 - 4/12/2019, 14:51
     
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    LE VARIETA’ DI PATATE


    Come-usare-le-diverse-varieta-di-patate


    Esistono numerose varietà di patate nel mondo: esse vengono classificate in base alla destinazione (patata da consumo, lavorazione della patata per industria), alle caratteristiche dei tuberi (forma, colore, ed aspetto della buccia, colore della polpa) ed alla durata del ciclo. Tra le varietà di patate coltivate e distribuite sul mercato ortofrutticolo, riportiamo di seguito le più diffuse: la patata Monalisa, la patata Spunta, la patata Primura, la patata Arsy, la patata Sirco e la patata Agata, importate ed esportate diffusamente nel mondo, assieme al tipo di patata novella Aminca, Alcmaria, Spunta e Nicola.
    Per le patate da industria invece troviamo soprattutto la patata Hermes al Nord, l’Agria al centro, e la Lady Rosetta al sud. Tra le cultivar a buccia gialla, le patate in commercio più diffuse in Italia sono Monalisa, Spunta, Primura, Agata, Liseta, Lutetia ed Arsy.
    La specificazione della patata sulla base della sua pasta bianca o gialla è relativamente recente e arriva dai francesi, ancora oggi combattuti sulla scelta della varietà migliore per le famose frites. A queste due varietà si aggiungono la patata novella e la patata rossa.
    La patata a pasta bianca, prodotta e commercializzata soprattutto in Italia, è di forma tonda e può essere di Napoli o di Como: si tratta di una specie di patata piuttosto farinosa, molto adatta alla preparazione di purè, sformati e qualunque piatto che ne prevede la frantumazione.

    Vi è poi la patata a pasta gialla, più soda e compatta, abbastanza versatile; per la particolare composizione e consistenza della polpa, che trattiene in maniera significativa l'umidità, le patate a buccia gialla sono ideali per la cottura al forno ed in padella, arrosto o lessate. Tra le cultivar a buccia gialla, le più diffuse in Italia sono Adora, Almera, Lady Christl , Lady Claire, Lady Felicia, Monalisa, Spunta, Primura, Agata, Liseta, Lutetai, Juliette, Marine, Aida ed Arsy.


    patate_0

    La patata Adora presenta tuberi grandi, di forma tondo-ovali con buccia e pasta di colore giallo chiaro: gli occhi sono alquanto superficiali. Questa patata è resistente alla cottura, rimanendo piuttosto integra ed il colore della pasta non cambia con la cottura; ben si presta quindi in cucina per essere sia lessata che fritta. La patata Adora è disponibile sul mercato ortofrutticolo nel periodo maggio-ottobre, e viene importata ed esportata in tutto il mondo.
    Lady Claire è una patata perfetta per l'industria di trasformazione e lavorazione di patate. Essa può essere immagazzinata fino a 10 mesi e si può dunque fornire sul mercato ortofrutticolo tutto l'anno. Anche dopo un deposito lungo la qualità ed il gusto di questa specie di patata per lavorazione rimangono intatti. Lady Claire è una varietà affidabile, stabile e non è sensitiva alle ammaccature o ai danni meccanici derivanti dalle lavorazioni di patate a dall’importazione ed esportazione di patate in casse.

    Lady Felicia è una patata con la polpa gialla con un gusto aromatico perfetto. I tuberi della sua pianta sono piuttosto solidi nella cottura. Per la sua capacità di conservazione si può fornire tutto l'anno sul mercato ortofrutticolo ed è particolarmente legata all’ingrosso di patate.
    La finitura della buccia è molto attraente e perciò questa patata è adatta al lavaggio e al confezionamento in buste per la distribuzione di patate.
    Lady Christl è invece una patata prodotta per il commercio da industria; essa è straordinaria per le sue qualità, tra cui l'ottima solidità alla cottura. I tuberi sono lunghi fino a formare ovali ed hanno una buccia bella e liscia, molto adatta al lavaggio. Si tratta di una patata di ottima commestibilità, e per questo venduta da ingrosso, una patata importata ed esportata in tutto il mondo.

    Almera poi è una varietà di patata semi-precoce, a pasta giallo chiara, adatta per il consumo fresco. La sua pianta produce tuberi da ovale a lungo ovale, con occhi superficiali, pelle gialla, ed è caratterizzata da un'ottima produzione di patate dal calibro medio, con un contenuto di sostanza secca medio.
    Infine Juliette è una varietà di patata da consumo fresco con tuberi di forma molto allungata e di calibro medio, dalla buccia e dalla pasta di colore giallo. Si tratta di una varietà di elevata qualità culinaria, grazie alla sua pasta molto soda, che ben si presta alla cottura in acqua ed a vapore e per tale attitudine è assai apprezzata dai mercati tedesco ed inglese, dove viene esportata.
    Meno famosa ma non per questo poco importante è la patata rossa, dal gusto saporito e consistente, adatta ad ogni tipo di preparazione, e particolarmente indicata sia se saltata in padella sia se gustata al forno.

    Le specie di patate rosse più diffuse sono la patata Asterix, la patata Lady Rosetta (patata di buon gusto, dai tuberi tondi ed uniformi, che produce patate affidabili e buone. Ottiene il suo contenuto di materie secca e il contenuto in zuccheri molto presto durante la stagione. Dà risultati eccellenti se consegnata direttamente dai campi e dai magazzini alla industria di trasformazione, che poi provvederà alla distribuzione di patate all’ingrosso o sul mercato di prodotti ortofrutticoli), la patata Kuroda e la patata Cherie.


    p167_1_00 patata-novella


    La patata Kuroda è invece una varietà semi-tardiva, dalla pasta gialla con pelle rossa, particolarmente adatta per il consumo fresco e anche per essere fritta. I suoi tuberi sono di forma ovale, con occhi mediamente superficiali: la sua pianta produce pochi tuberi per pianta di calibro abbastanza grosso. E' adatta a tutti i terreni, anche se su terreni pesanti può dare una produzione di patate un po' inferiore.
    La patata Cherie è un tipo di varietà da consumo fresco a ciclo precoce ed elevata produttività. I suoi tuberi risultano di colore rosso intenso ed a pasta gialla, di forma allungata e molto regolari. La pasta di questa particolare patata è soda ed ha un discreto tenore in sostanza secca, fatto che gli conferisce una buona attitudine alla preparazione di gnocchi, crocchette e patate fritte. Cherie è una patata da commercializzazione in piccole confezioni (1,5 - 2,5 Kg).
    Infine vi è la patata Novella: si tratta di una specie di patata che viene raccolta immatura ed è disponibile per questo tutto l'anno, diffusamente coltivata e importata ed esportata nel mondo da grossisti di patate ed aziende ortofrutticole; la patata Novella è caratterizzata da polpa delicata e viene cucinata soprattutto arrosto o lessata.
    Individuare la varietà di patata più confacente ai propri gusti è relativamente semplice: è necessario innanzitutto specificare quali requisiti deve soddisfare la varietà tenendo conto delle condizioni di coltivazione locali, le vendite di patate previste sul mercato ortofrutticolo e l’uso destinato; in questo modo si otterranno a una serie di caratteristiche a cui la vostra varietà dovrà rispondere.

    Chiaramente per ogni varietà vi saranno caratteristiche specifiche, che qui di seguito indichiamo a titolo di consiglio per l’acquirente.
    La caratteristica più importante delle patata da tavola, ad esempio, è una buona qualità di consumo, vale a dire un buon comportamento e resistenza della patata stessa durante la cottura, unitamente ad un sapore gradevole. Anche la produttività della specie di patata e la distribuzione della patata sul mercato ortofrutticolo è certamente da considerare, ma soprattutto è importante valutare durante la scelta della varietà adatta la resistenza alle malattie, in particolare alla peronospora della patata, alle malattie virali e ai nematodi.

    Sempre maggiore importanza viene inoltre attribuita all’aspetto del tubero, poiché le patate sono offerte per la vendita diretta nei supermercati come prodotto già lavato in confezioni pronte per il consumo (o a volte si trovano nella quarta gamma: con il termine quarta gamma ci si riferisce alle confezioni pronte al consumo di ortaggi in generale, come insalata, mais, patate, fagioli, carote, pomodori, ecc.. solitamente disponibili al banco frigo in supermercati) oppure vengono offerte negli ingrossi di patate dentro a cassette da cui ciascun consumatore può valutare singolarmente la patata.
    Per l’industria della lavorazione della patata occorre invece fare una distinzione tra le patatine fritte e le sfogliatine di patate, poiché le due tipologie di patate hanno requisiti diversi.


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    In generale, la produttività e la resistenza alle malattie e ai parassiti sono di importanza primaria anche nel caso delle patate da lavorazione o da distribuzione, ma vi sono altri fattori ugualmente importanti, come la forma del tubero, il contenuto di materia secca, un basso tasso di zucchero e la percentuale di tuberi di grandi dimensioni nella varietà di patata scelta.
    Infine, per quanto riguarda l’industria della fecola di patate, essa si è evoluta negli ultimi decenni da un’industria stagionale ad un’industria di lavorazione a carattere permanente, in grado di assicurare al commercio ortofrutticolo una quantità maggiore e costante di prodotto. Oltre al massimo rendimento possibile di fecola per ettaro, la conservabilità del prodotto è diventata particolarmente importante ai fini della scelta della varietà di patata per la lavorazione e per il commercio ortofrutticolo.




    Fonte:zipmec.com,web

    Edited by gheagabry1 - 4/12/2019, 14:57
     
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    Parmentier e les pommes de terre

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    La patata ha i suoi centri d’origine in Perù, Bolivia, e Messico dove veniva coltivata fin dia tempi della civiltà azteca e incaica. Colombo nei suoi viaggi oltremare non incontrò personalmente la patata. Venne invece scoperta dagli spagnoli di Pizarro, sulla Cordigliera Andina, solo a metà Cinquecento. I primi europei che la degustorono ne rassomigliavano il gusto a quello della castagna. All’inizio il suo nome era “papa”, ma in Europa venne chiamata “patata” perché confusa con la patata dolce delle area tropicali americane.
    Nella seconda parte del XVI sec. le patate giunsero in Italia grazie ai padri Carmelitani scalzi, i quali secondo un cronista dell’epoca insegnarono come dovevano essere coltivate e raccolte, consigliando inoltre: “si mangino in fette, a guisa di tartufi e di funghi, fritte ed impanate, o nel tegame con agresto…”. Inopportunamente molti mangiavano non i tuberi ma le foglie e i frutti velenosi (contengono solanina), con conseguenti intossicazioni. Le patate conquistarono così una fama negativa, malgrado gli sforzi dei botanici di tutta Europa.
    Fu a causa di una terribile carestia del 1663, che in Irlanda si cominciò a consumare patate per l’alimentazione umana. Molti decenni dopo il tubero incontrò colui che l’avrebbe portato fuori dall’ambito militare, durante la guerra dei Setti anni (1756-1763) dove erano protagonisti anche gli eserciti prussiani e francesi.

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    Antoine Augustin Parmentier, fu un farmacista e agronomo vissuto fra la metà del Settecento e il primo decennio dell’Ottocento. Lo scienziato ebbe la sfortuna di passare alcuni anni nelle galere prussiane dove scoprì le patate, unico cibo somministrato ai detenuti. Tornato in Francia prima studiò la pianta e pubblicò le Recherches sur les végétaux nourrissants qui, dans les temps de disette, peuvent remplacer les aliments ordinaires, avec de nouvelles observations sur la culture des pommes de terre, poi fa di tutto per favorirne la diffusione...propose la “pomme de terre” (patata) ad un premio per nuovi cibi contro la carestia, presentando il tubero come un pane già fatto che non richiedeva ne mugnaio ne fornaio. Missione non semplice perché, come accaduto in Germania, la gente, convinta che si trattasse di un "frutto" velenoso, buono solo per i maiali, fu piuttosto diffidente. Così come già fatto da Federico II di Prussia anche Parmentier pensa di far sorvegliare i campi dai soldati, trasformando così i tuberi in prodotti di gran valore e pregio e quindi in oggetti del desiderio. Infine, con un colpo di marketing da uomo del XXI secolo, pensò di organizzare un banchetto a base di patate proprio a Versailles coinvolgendo non solo l’aristocrazia, ma addirittura Luigi XVI e Maria Antonietta. La leggenda racconta che il re, ricevuto da Parmentier un mazzolino fatto con i fiori della patata, se lo sia messo all’occhiello immediatamente imitato dai cortigiani. Il potere del potere non ha euguali...

    In Italia, nonostante gli sforzi degli studiosi, tra i quali sembra ci fu anche Alessandro Volta, ancora a metà '800 la patata trovava una forte resistenza come testimonierebbe la sua marginale presenza nei ricettari dell’epoca.




    dal web

    Edited by gheagabry1 - 4/12/2019, 15:00
     
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    io non esisto senza mangiare le patate.
     
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  11. gheagabry
     
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    ......MITI e LEGGENDE......

    pachamama-madre-tierra_INCINTA

    LA DEA PATATA MADRE

    Gli indigeni del Perù e della Bolivia usavano coltivare la patata sulle montagne a duemila metri d’altezza, dove il raccolto era più proficuo, essendo uno dei loro alimenti principali.

    Per poterla conservare a lungo gli indigeni la essiccavano attraverso un procedimento, ottenendo il cosiddetto chuño.

    Come in ogni civiltà, anche in Perù c’era una credenza popolare: si diceva che nella patata ci fosse una dea chiamata Akso-mama.
    In suo onore si svolgevano riti sacrificali spesso umani; una testimonianza ci è data da Pedro Cieza de Leon, il quale, nel 1553 raccontò un fatto avvenuto nel 1547:

    “A Lampa, nel Collao (Perù) un religioso assistette ad un sacrificio; quest’ultimo si apriva con l’entrata dei capi della tribù, vestiti con abiti preziosi di stoffe ricamate, dietro a loro si facevano strada dei giovani della tribù sempre vestiti lussuosamente.
    A fianco di loro danzavano delle ragazze e delle donne più anziane che stringevano sacchi pieni di oro e argento.
    Chiudevano questa specie di parata i contadini, che portavano altrettanti sacchi pieni di patate.
    Dopo le danze iniziali un lama veniva sacrificato: le sue interiora furono consegnate agli stregoni della tribù mentre tutto il sangue raccolto, venne versato nei sacchi di patate”.
    Si trattava probabilmente di una cerimonia in onore della dea, che doveva propiziare un futuro buon raccolto di patate per la tribù.




    dal web


    pic978o
    I mangiatori di patate - Van Gogh

    In Occidente la patata suscitò consensi e diffidenze. Nel XVII secolo William Salmon sostenne che: “le patate, bollite al forno o arrostite, mangiate con burro, sale, succo d’arancia o di limone e zucchero raffinato due volte, favoriscono la fecondità nell’uomo e nella donna”.
    Il potere afrodisiaco della patata fu creduto tale fino alla fine del secolo; in realtà la patata non ha nulla di afrodisiaco, bensì è ricca di minerali, è digeribile ed energetica.

    Nell’Europa continentale esistevano credenze tradizionali riguardanti la patata; si credeva infatti che quest’ultima avesse magiche virtù:

    “Una patata essiccata portata in tasca o appesa al collo proteggerebbe contro i reumatismi.”
    “La patata sbucciata e portata nella tasca situata dalla stessa parte di un dente dolente, farà guarire il malato nel tempo che le occorrerà per sbriciolarsi.”

    Un’altra credenza pressoché falsa, narra che:

    “Le donne incinte che desiderano avere un figlio con la testa piccola, dovrebbero evitare di mangiare le patate, specie di sera.”
    In Irlanda erano soliti seminare la patata il Venerdì Santo per avere un raccolto più proficuo; la crescita e il raccolto erano sempre accompagnati da cerimonie dove si mescolavano tradizioni pagane e riti cristiani: il giorno dell’Ascensione si spruzzava acqua santa sulle pianticelle.

    Una filastrocca veniva recitata nell’Europa Continentale dai contadini al termine del raccolto delle patate per inaugurarlo; era usanza vestire un manichino che, in un secondo momento, veniva portato alla casa del proprietario per propiziare il successivo raccolto.

    "Siamo venuti da voi con l’uomo patata
    Che non può più restar nei campi;
    poiché ora fa freddo e piove
    chiede di essere festeggiato con pancetta e frittelle”


    Nel ‘600 fu tuttavia frenata la sua diffusione per una serie di pregiudizi che la riguardavano.
    Si sosteneva che mangiata frequentemente provocasse la lebbra, forse a causa del colore pallido della sua buccia e del fatto che cresceva sotto terra, non alla luce del sole. Ci volle più di un secolo per dimenticare questa falsa credenza, grazie alle rassicurazioni della Facoltà di Medicina di Parigi.
    Un altro pregiudizio, di carattere religioso frenò ancora una volta la diffusione della patata: gli Scozzesi la rifiutavano perché non presente nella Bibbia, pensando non fosse un alimento destinato da Dio agli uomini.

    I Russi sostenevano che le patate fossero l’incarnazione del male; John Ruskin nella sua opera “The Queen of the Air” considerò la patata come l’incarnazione dello spirito del male;egli scriveva “Nella patata troviamo lo stelo sotterraneo apparentemente innocente, ma esso appartiene ad una tribù dedita al male, tribù che ha per regina la Morella , che accoglie il Giusquiamo e la Mandragora”.

    Altro motivo d’ostilità, in parte vero, derivava da un’osservazione scientifica che sosteneva che la patata apparteneva alla famiglia delle Solanacee, le cui erbe erano velenosissime come “lo Stramonio e la Belladonna”. Questo motivo d’ostilità è in parte vero, in quanto è consigliabile evitare le parti verdi della patata, poiché contengono una sostanza velenosa, la Solanina, che provoca intossicazioni gravi tanto da portare alla morte.
    Tuttavia è bene chiarire che la patata in sé non è affatto velenosa.




    prodottipolesine.it

    Edited by gheagabry1 - 4/12/2019, 15:06
     
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  12. gheagabry
     
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    patata_storia_di_un_successo-2



    La parola italiana patata deriva dall'omonimo termine spagnolo, preso direttamente dalla sua forma inca in lingua nahuatl potatl, attraverso però l'uso altrettanto diffuso di termini come «papa» (che in lingua quechua indica appunto Solanum tuberosum) e «batatas» per Ipomoea batatas, nome originario dell'isola Hispaniola.

    Attraverso la lingua italiana e l'inglese i termini «patata» e l'analogo «potato» si diffusero nel resto d'Europa, sopravvivendo con alcuni nomi in disuso nei dialetti della lingua tedesca (Patätsche, Pataken). Più fortuna ebbe il nome Tartifola datole in Italia a partire dal XVI sec.: assimilato il tubero di Solanum tuberosum per forma e commestibilità al tartufo, oggi il termine relativo in italiano sopravvive solo in alcuni dialetti, mentre si è affermato in tutta l'area mitteleuropea e germanica nella variante Kartoffel, termine che poi tornò in alcuni dialetti del Friuli nella variante latinizzata di «cartufole» o «cartufolaria». Anche le parole in lingua bulgara картоф, e in lingua russa картофель derivano dall'Italiano tartufoli.

    In altri linguaggi è comune anche "mela di terra": pomme de terre in francese, aardappel in olandese, תפוח אדמה in ebraico (spesso scritto solamente פוד) e Erdaepfel in tedesco Austriaco. Il termine è probabilmente di origine colta, ed è da accostare all'analogo tedesco «Grundbirne» (pera di terra), da cui derivano i termini «krompir» del croato, «brambory» del ceco, peruna del finlandese, e jordpäron dello svedese. In polacco la patata è chiamata ziemniaki, e in slovacco zemiak, dalla parola che significa "terra". In parecchie lingue indiane settentrionali e nepali è chiamata alu e in indonesiano kentang.

    Differenti nomi per la patata si svilupparono in varie regioni della Cina, i più frequentemente usati nel cinese standard sono "tubero per cavalli" (马铃薯 - mǎlíngshǔ), "fagiolo di terra" (土豆 - tǔdòu), e "taro straniero" (洋芋 - yángyù).

    Edited by gheagabry1 - 4/12/2019, 15:07
     
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  13. gheagabry
     
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    LA PATATA E ALESSANDRO VOLTA

    23volta




    Nel 1777 Alessandro Volta compì per conto del Conte Firmian (al tempo governatore della Lombardia) un viaggio-studio in vari centri della Svizzera, dell'Alsazia e della Savoia: fu proprio in un piccolo villaggio di questa regione, Aiguebelle, che vide alcuni contadini che stavano raccogliendo degli strani tuberi...con la sua insaziabile curiosità e la sua voglia di fare nuove esperienze, da grande scienziato e studioso qual'era, decise di provarli...

    Come molti di voi sapranno, la Patata era stata introdotta in seguito alla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492 (insieme ad altri alimenti e materie prime tutt'oggi ampliamente utilizzate, come il pomodoro, il granturco, i semi di cacao, il tabacco e il cotone), e veniva importata dai Conquistadores dal Sud-America in Spagna: in alcuni paesi europei questo alimento veniva già apprezzato e utilizzato in cucina per le più svariate ricette, mentre in altri luoghi, come l'Italia, questo tubero non ebbe un'accoglienza calorosa come in Spagna o in Francia: veniva impiegato per l'alimentazione degli animali da fattoria e da lavoro, come maiali, cavalli e asini.

    Durante il suo soggiorno a Aiguebelle, Volta apprezzò molto il sapore di questo alimento, esaltandone non solo il gusto al palato, ma anche le sue proprietà nutritive, che la rendevano adatta per un'alimentazione equilibrata. Nell'ottobre dello stesso anno, lo scienziato mostrò per la prima volta alla nobildonna Teresa Ciceri Castiglioni delle casse di patate e, in seguito, decise di coltivare questo tubero nei territori di Lazzate e Camnago (avrebbe ricevuto persino un premio per questa sua geniale idea!); in poco tempo la Patata divenne la portata principale delle tavole di poveri e benestanti: saporita ed energetica, questo vegetale impresse un notevolissimo contributo economico alla Lombardia, tanto da far meritare a Volta l'appellativo di "mago" e "benefico".

    Edited by gheagabry1 - 4/12/2019, 15:09
     
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