Giorgio Faletti (Asti, 25 novembre 1950) è un attore, scrittore, musicista, paroliere e compositore italiano.
Biografia
Laureato in giurisprudenza, inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni settanta, nello stesso periodo in cui sul palco del locale circolano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. In televisione è ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fianco di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella. Nel 1985 è uno dei personaggi del programma televisivo di Antonio Ricci Drive In. Il suo personaggio più famoso è Vito Catozzo, ma non si possono dimenticare altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Poco dopo è a fianco di Zuzzurro e Gaspare in Emilio dove crea il personaggio Franco Tamburini, stilista di Abbiategrasso.
Partecipa inoltre a Fantastico nel 1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a Stasera mi butto... e tre! con Toto Cutugno. Si avvicina nel frattempo al mondo della musica. Nel 1988 pubblica il mini-album Colletti bianchi, colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti.
Nel 1991 la seconda uscita discografica, Disperato ma non serio, che contiene tra le altre canzoni, Ulula, uno dei brani più trasmessi in radio nell'estate 1991. Sempre quell'anno diventa autore anche per Mina che canta una sua composizione, Traditore, e la include in Caterpillar. Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, inserita poi nel suo terzo album Condannato a ridere.
Nel 1994 nuovamente al Festival di Sanremo si classifica al 2º posto sfiorando per una manciata di voti la vittoria e si aggiudica anche il Premio della Critica con la canzone Signor tenente ispirata alle stragi di Capàci e di via D'Amelio, inserita nel fortunato album intitolato Come un cartone animato prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino.
Nel 1995 ritorna ancora una volta al Festival di Sanremo con L'assurdo mestiere, una sorta di preghiera-ringraziamento al Signore, rivelando una insospettabile vena malinconica e riflessiva. Sempre nel Festival di quell'anno, partecipa come autore della canzone Giovane vecchio cuore cantata da Gigliola Cinquetti. L'album omonimo del 1995, L'assurdo mestiere, vince il Premio Rino Gaetano per la parte letteraria delle canzoni.
Scrive canzoni anche per Fiordaliso (Mascalzone), due canzoni dell'album Camminando camminando (1996), e tutto l'album Il dito e la luna (1998), entrambi di Angelo Branduardi. Di quest'ultimo album fa parte Il giocatore di biliardo, uno dei più recenti successi di Branduardi. Nel 2000 pubblica per NAR International Nonsense, sesto e finora ultimo album della sua carriera musicale.
Non dimentica comunque le sue origini di attore comico: pubblica il libro Porco mondo che ciò sotto i piedi edito da Baldini e Castoldi, nel quale narra le gesta del suo personaggio più celebre, Vito Catozzo, e mette in scena lo spettacolo teatrale Tourdeforce nel quale mescola l'umorismo e la caratterizzazione dei personaggi alla canzone d'autore.
La piastrella autografata da Faletti sul Muretto di Alassio.
Nel 2002 il poliedrico Giorgio Faletti sorprende positivamente tutta la critica pubblicando il suo primo thriller che si intitola Io uccido, e che vende più di quattro milioni di copie. Alla fine dello stesso anno viene colpito da un ictus che fortunatamente riesce a superare senza conseguenze serie. Nel 2004 esce il secondo romanzo Niente di vero tranne gli occhi, che al momento ne ha vendute tre milioni e mezzo. Il famoso maestro del thriller Jeffery Deaver, autore di numerosi best-seller come Il collezionista di ossa, Lo scheletro che balla, La scimmia di pietra, ha detto di lui e del suo lavoro: "Uno come Faletti dalle mie parti si definisce "larger than life", uno che diventerà leggenda" . Nel 2005 è stato testimonial per una campagna per la tutela del diritto d'autore. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura.
Nel 2006, ha recitato nel film Notte prima degli esami nel quale interpreta il Prof. Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista Luca (Nicolas Vaporidis). La sua interpretazione è stata premiata dalla critica con la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Appare anche all'inizio di Notte prima degli esami - Oggi del 2007, in riferimento al primo film.
Dopo la Montecarlo di Io uccido e il binomio Roma-New York di Niente di vero tranne gli occhi, nell'ottobre 2006 pubblica Fuori da un evidente destino (Baldini Castoldi Dalai editore, 2006), ambientato in Arizona e in cui tra i protagonisti vi sono gli indiani Navajos, ai quali il romanzo è dedicato. Già mesi prima dell'uscita del libro, Dino De Laurentiis ha acquistato i diritti per realizzarne un film. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutti gli stati d’Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e, a partire dal mese di marzo 2007, negli Stati Uniti e nei paesi di lingua anglosassone.
Nel 2007, Giorgio Faletti è tornato al Festival di Sanremo, in veste di autore, con la canzone The Show Must Go On, interpretata da Milva, classificandosi oltre la decima posizione. Il brano fa parte dell'album In territorio nemico, interamente scritto (testi e musiche) da Faletti. Ha recitato nel film Cemento Armato nel quale interpreta il Primario, un vendicativo boss della mala, che perseguita il giovane protagonista Diego (Nicolas Vaporidis).
Nel 2008, è stata pubblicata la sua prima raccolta di racconti, intitolata Pochi inutili nascondigli (Baldini Castoldi Dalai editore, 2008), che arriva tra i finalisti del Premio letterario Piero Chiara edizione 2009. Nella primavera del 2009 esce il suo quarto romanzo, Io sono Dio (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009). È autore anche del brano di Marco Masini Gli anni che non hai, contenuto nell'album L'Italia... e altre storie uscito nel febbraio 2009. Sempre nel 2009 recita nel film Baarìa di Giuseppe Tornatore e nel film Il sorteggio di Giacomo Campiotti dove interpreta il sindacalista Gino Siboni. Al momento risiede nell'isola d'Elba. Nell'ultimo trimestre del 2010 è stato pubblicato il suo ultimo romanzo Appunti di un venditore di donne: primo romanzo dello scrittore ambientato in Italia (Milano) e subito in testa alle classifiche dei libri più venduti.
In occasione del Festivaletteratura di Mantova del 2011 lo scrittore ha annunciato il suo settimo romanzo, Tre atti e due tempi, pubblicato il 4 novembre 2011 ed ambientato nel mondo del calcio. Il suo impegno e i suoi successi ottenuti in campo letterario lo portano a nominarlo, il 10 settembre 2012 presidente della Biblioteca Astense della sua città: accolto l'incarico con la sua solita verve umoristica, l'investitura è stata fortemente voluta dall'amico ed Assessore comunale alla Cultura Massimo Cotto.
Curiosità
Appassionato di corse automobilistiche (ha scritto per anni articoli per la rivista Autosprint), ha partecipato, come pilota, a due rally valevoli per il campionato del mondo FIA: il Rally di Sanremo del 1992 con una Lancia Delta Integrale Gr.A del Martini Racing (classificandosi 15º assoluto) e il Rally di Montecarlo del 1998 con una Fiat 500 Sporting Gr.A (classificandosi 54º assoluto), avendo sempre come navigatore Giuseppe Cerri. Tra i suoi storici compagni di corse figura il chitarrista dei Pooh Dodi Battaglia. È tifoso della Juventus e della Ferrari.
Filmografia
Si ringrazia la regione Puglia per averci fornito i milanesi, regia di Mariano Laurenti (1982) Grunt, regia di Andy Luotto (1983) Miracolo italiano, regia di Enrico Oldoini (1994) Elvjs e Merilijn, regia di Armando Manni (1998) Notte prima degli esami, regia di Fausto Brizzi (2006) Il segreto di Rahil, regia di Cinzia Bomoll (2006) Notte prima degli esami - Oggi, regia di Fausto Brizzi (2007) - Cameo Cemento armato, regia di Marco Martani (2007) Baarìa, regia di Giuseppe Tornatore (2009) Il sorteggio, regia di Giacomo Campiotti (2009)
Televisione
Colletti bianchi, regia di Giorgio Faletti (1988)
Doppiaggio
Toy Story 3 - La grande fuga, regia di Lee Unkrich (2010) - Voce
Discografia
EP
1988 - Colletti bianchi
Album
1990 - Disperato ma non serio 1992 - Condannato a ridere 1994 - Come un cartone animato 1995 - L'assurdo mestiere 2000 - Nonsense 2012 - Quando presente nel libro Da quando a ora 2012 - Ora presente nel libro Da quando a ora
Televisione
Pronto Raffaella (Rai 1) Drive In (Italia 1) Emilio (Italia 1) Fantastico (Rai 1) Stasera mi butto... e tre! (Rai 2) Nati a Milano (Rai 2)
Opere
Romanzi
Io uccido, Milano, Baldini & Castoldi, 2002. ISBN 88-8490-223-1 Niente di vero tranne gli occhi, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2004. ISBN 88-8490-637-7 Pochi inutili nascondigli, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2008. ISBN 88-6073-438-X Fuori da un evidente destino, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-8490-985-6 Io sono Dio, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2009. ISBN 978-88-6073-696-3 Appunti di un venditore di donne, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2010. ISBN 978-88-6073-539-A Tre atti e due tempi, Torino, Einaudi, 2011. ISBN 9788806204259
Racconti
Ospite d'onore, in Crimini, Torino, Einaudi, 2005. ISBN 88-06-17576-9 La ricetta della mamma, in Giallo Uovo. Ne uccide più la gola che la spada, Milano, Mondolibri, 2006. La ragazza che guardava l'acqua, Milano, Corriere della Sera, 2007. ISSN 1827-9708 Pochi inutili nascondigli(raccolta di 7 racconti), Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2008. ISBN 88-6073-438-X Per conto terzi, in Crimini italiani, Torino, Einaudi, 2008. ISBN 978-88-06-19002-6 La torta nera, in Le nuove ricette del cuore, Torino, Blu Edizioni, 2008. ISBN 978-88-7904-062-4
Da Wikipedia
COLLETTI BIANCHI
Colletti bianchi è il primo lavoro discografico di Giorgio Faletti. Si tratta di un mini-album risalente al 1988 ed è la colonna sonora del telefilm omonimo, che vedeva come protagonisti Giorgio Faletti e Franco Oppini, per la regia di Bruno Cortini. Il brano Tette a lampadina (di cui fu tratto anche un 45 giri) era la sigla di testa, mentre Casa e lavoro era la sigla di coda. Tutti i brani sono composti da Carlo Siliotto (musiche) e da Gianfranco Manfredi (testi), eccetto Milano ci sta: Musica di Carlo Siliotto e testo di Giorgio Faletti.
Tracce
Tette a lampadina ? Casa e lavoro Blue blues Milano ci sta
Disperato ma non serio è il primo vero album di Giorgio Faletti, pubblicato nel 1990, ovvero il primo in cui l'artista si dedica completamente anche alla composizione delle musiche e alla scrittura dei testi. Dal brano di punta "Ulula", viene tratto un fortunato videoclip pluripremiato a Rimini Cinema, Umbria Fiction e al Festival del Cinema di Montreal.
Tracce
Testi e musiche di Giorgio Faletti.
Un attimo di disattenzione Ulula Marimba con vocali Calypso Liscio Abbasso la mamma Battista L'assassino Cow boy Se scoppia la guerra Un attimo di disattenzione [reprise]
Condannato a ridere è il secondo album pubblicato da Giorgio Faletti, nel 1992. Contiene, fra l'altro, la canzone "Rumba di tango" cantata in coppia con Orietta Berti e presentata al Festival di Sanremo di quell'anno.
Tracce
Tutto nero La patata Le suore Fammi prendere il treno Le poubelle c'est la plus belle Dove lo metti il mambo Rumba di tango (con Orietta Berti) La cicciona Madame Il sosia
Tornan pian piano cosi le vele dal mar ecco sbiadisce il colore ed il mondo scompar viene la notte che sa viene la notte che fa questo tango d'amor che la rumba ci dà. In questa notte incantata che invita a sognar con qualche nube di fumo nel cielo di un bar persa nell'oscurità lenta una musica va questo tango d'amor che la rumba ci dà. Tango dolce tango onesto tango se la rumba non rimpiango tutto il merito l'hai tu tango che a scommetterci l'amore batte forte questo cuore mio tango che ti blocca sul ginocchio come il naso di Pinocchio se bugie non dice più tango come un segno del destino e al mattino megiio dirsi addio e perdersi e perdersi così. Tornan pian piano così le vele sul mar ecco si accende il colore ed il mondo riappar viene l'aurora che sa viene l'aurora che fa questa rumba d'amor che la vita ci dà. In questa luce incantata che invita a sognar a un gioco d'ombre a danzare sul muro di un bar persa fra rose e lillà lenta una musica va questa rumba d'amor che misteri non ha. Tango dolce tango onesto tango se non rido se non piango questa volta fallo tu forse a non scommetterci l'amore batte meglio questo cuore mio tango che mi frega del ginocchio ed il naso di Pinocchio cresca pure fin laggiù tango come un segno del destino e al mattino meglio dirti addio e prendersi e prendersi così
Come un cartone animato è il terzo album pubblicato da Giorgio Faletti, nel 1994. Contiene la canzone Signor tenente, seconda classificata al Festival di Sanremo 1994 e vincitrice del Premio della Critica. L'album è stato premiato con il Disco di Platino.
Tracce
Voglio essere un cartone animato Quand'ero cavernicolo Se fossi una donna Perso nel mambo Signor tenente Le fatiche d'ercole Fa male Ay Maria Tric Trac L'erba voglio Guido la maccana
L'assurdo mestiere è il quarto album pubblicato da Giorgio Faletti, nel 1995. Include la canzone omonima L'assurdo mestiere, in gara al Festival di Sanremo 1995. L'album è stato premiato con il prestigioso riconoscimento Rino Gaetano, per la parte letteraria delle canzoni.
Tracce
L'assurdo mestiere Il Grande Houdini Il cane Il semaforo in paradiso Mio fratello non trova lavoro La divisa Altaluna Il primo e l'ultimo Fango G.
Nonsense è il quinto album pubblicato da Giorgio Faletti, nel 2000. La canzone La grande attrazione è cantata assieme ad Angelo Branduardi.
Tracce
Testi e musiche di Giorgio Faletti.
Re di Foglie Queste macchine Nonsense Ballerini L'ombra L'isola L'amore che non eri Il matto Landru La grande attrazione La regina del torrone Re di foglie (short simphony)
da Wikipedia foto web
Video
Re di Foglie
Ora che non son più appeso al tuo consenso ma ti penso... ma ti penso ancora amore mio... scrivo questa lettera di fiele amara come il miele per non dirti addio ora che l'autunno e' un pazzo re di foglie che ci accoglie nel suo turbinio scrivo per non rinunciarti per non dirti addio ora che ho capito il verso ...delle cose il senso non ancora amore mio scrivo su quei fogli bianchi di anni saltimbanchi raccontati a modo mio e ora che l'autunno inventa la sua prima scia arlecchina giu' per il pendio scrivo questa lettera per denunciarmi e per non dirti addio... ora che l'autunno scioglie i suoi capelli in foglie qui davanti a me scrivo che io ti ho cercata sempre e non ho amato mai che te
Ballerini Per quante sere danzeremo ancora col nostro corpo incollato davanti a un pubblico che adesso ci ignora che se n'e' quasi gia' andato per quante sere danzeremo ancora col nostro passo affiatato con l'ironia di questo tempo d'amore che adesso e' quasi passato Come mai io non so stare seduto a guardarti come mai non riesco a staccarmi date Con quale passo quale piede noi continueremo la danza con quale piroetta in diagonale taglieremo la stanzaùnon senti il mio fiato affrettarsi e il mio cuore gonfiarsi e riempirsi di pena che porta via quel poco sole che c'e' a ai ballerini la scena Per quante sere danzeremo ancora col nostro sguardo incrociato ch'era l'inferno dei miei occhi e che ora e' il posto dove ti ho amato per quante sere danzeremo ancora sognando di aver danzato la nostra ombra appesa al piede e nel cuore l'applauso che non c'e' stato Come mai io non so stare seduto a guardarti come mai non riesco a staccarmi date Con quale passo quale piede noi in questa notte che avanza avremo un gesto quasi innaturale per tenerci a distanza al cielo possiamo aggrapparci ma ancora coi piedi sfiorare il terreno che manca sempre per quanto ce n'e' non si può farne a meno non siamo più due persone comuni due persone comuni e ballerini nemmeno
Video
L'ombra
Seguimi una volta tanto fa qualcosa di diverso e vieni dietro a me metti il sole alle tue spalle che davanti ci stia io una volta tanto lascia che il tuo passo segua il mio avanti seguimi con quei piedi da cui puoi levar le scarpe ma non puoi levare me prova tu a sdraiarti a terra e capire quanto e' duro non poter restare in piedi senza avere dietro un muro e allora seguimi come ho fatto io ogni volta anche quando non volevo insieme a te sono stato il tuo compagno ti ho seguito a far l'amore tu con una donna vera io con l'ombra sua incolore e adesso ascoltami se ti dico di piu' Ti torcerai le mani per il tempo che e' scaduto lo perderemo insieme e solo tu lo avrai vissuto e intanto questa storia andra' a finire a modo mio e tu sarai un'ombra come sono adesso io Seguimi non attendere la notte quando il buio torna a chiedermi per se' io che vivo tutto il giorno per quell'unico momento quando il sole e' sopra a picco sono li e ti sono dentro e adesso ascoltami se ti chiedo di piu' Ti torcerai le mani per il tempo che e' scaduto lo perderemo insieme e solo tu lo avrai vissuto e intanto questa storia andra' a finire a modo mio e tu sarai un'ombra come sono adesso io vedrai che in quel momento avrai bisogno del mio aiuto se nel mio mondo scuro sarai tu lo sconosciuto se pure non si avvera questo sogno solo mio che tu diventi un'ombra e un uomo vero io
Il matto Il matto cammina sul filo dell'impossibile trovare un filo per camminare il matto e' matto bisogna interpretare i suoi mugugni mentre sta in piedi sul cornicione la sua espressione mentre guarda giu' il matto cammina sul filo e lotta a pugni con tutti gli incubi del manuale il matto e' matto c'e'da paragonare il suo silenzio con il silenzio delle persone ferme a guardare mentre salta giu' tu mi vedi sto in silenzio e sto parlando con te tu chi vedi vedi uno che crede di andarsene in volo schiacciandosi come un barattolo al suolo il matto cammina sul filo se pure si e' perso il filo e non puo' tornare il matto e' matto si crede di volare se non ce' niente che puo' cambiare la sua intenzione si puo' provare e non pensarci piu' tu mi vedi sto in silenzio e sto parlando con te tu chi vedi vedi uno che crede di andarsene in volo schiacciandosi come un barattolo al suolo tu mi vedi con lo sguardo sto parlando con te tu che credi solo a quello che tocchi a quello che vedi poi scuoti la testa e ritorni via a piedi
Questo è un libro un po’ particolare, potrebbe essere dedicato un po’ a tutti. ‘Da quando a ora’ di Giorgio Faletti non è il suo nuovo giallo, bensì un libro autobiografico in cui l’attore mette a nudo la sua anima e la sua vita. Con umorismo e ironia Faletti ci parla di sé stesso. Inoltre è interessante questa proposta come regalo di Natale perché insieme al libro troverete anche due cd musicali: in ‘Quando’ Faletti interpreta le sue canzoni già portate al successo da altri, mentre in ‘Ora’ ha registrato dodici canzoni del tutto inedite.
fonte: ilmiopensiero.forumcommunity.net
Tracce
Disco 1
1. Signor tenente 3:39 2. Identikit 3:58 3. L'apprendista stregone 4:02 4. Jacques 4:21 5. Tre sigarette 4:42 6. The Show Must Go On 4:24 7. Compagna di viaggio 3:22 8. L'ombra 3:45
Disco 2:
1. Sott'acqua 3:11 2. Nudi 4:09 3. Le ipotesi di un fannullone 4:18 4. Nella borsa di una donna 4:18 5. Angelina 3:46 6. Lettera a un figlio inventato 4:19 7. La corriera stravagante 4:12 8. Gauloises 4:01 9. Una storia per gli altri 5:12 10. La notte è passata 4:58 11. Niente di personale 4:50 12. La ragazza è stata baciata 3:23
Sott'acqua Tu che sott'acqua ci sei nata e ci sei stata dei mesi danzando lenta volubile e sola nella tua liquida e chiara moviola e adesso cammini compressa nel tuo asciutto dolore convinta che perduto sott'acqua ci hai lasciato il tuo cuore e forse nemmeno lo sai che basterebbe un minuto per volgere quel nulla di fatto in un fatto compiuto pensando che sott'acqua dove non c'è colore una lucente bolla d'aria ci sarà per te per dare fiato al tuo amore che è stato lì nascosto che non si è mai arreso nel suo minuscolo bagliore anche sott'acqua va sembra un lumino acceso per te che guardi l'acqua e non ci credi più
Nudi Resta così come sei, non ti voltare Voglio fissare il tuo profilo in controluce che con il buio riesco solo a immaginare In questa notte senza abiti addosso l'amore non fosse il paradosso che è sarebbe facile da dimenticare e ora girati verso di me, fatti guardare.. Resta così come sei, come sorpresa, come se fossi stata fatta così fragile solo per essere difesa, e in questo povero lembo di terra, l'amore non fosse la guerra che è sarebbe facile da ricominciare e ora vieni vicino di più, fatti toccare, vieni vicino di più sei una notte che prende più di quello che ha reso e ti lascia nel cuore e negli occhi il colore del rosso rappreso, sei una notte che passa e va via in un momento e a due bocche di labbra cucite non strappa nemmeno un lamento, sei una notte di luna quante cose da fare, come se volessimo..come se volassimo..come se valessimo.. resta così come sei fatti sentire perchè il contatto con la pelle sulla pelle non è capace di mentire e in questa notte dal tempo contato l'amore che ha dato tutto il meglio di se sarebbe facile da ricostruire ma ora resta vicino così, fammi capire, resta vicino di più.. sei una notte che prende più di quello che ha reso e ti lascia nel cuore e negli occhi il colore del rosso rappreso, sei una notte che passa e va via in un momento e a due bocche di labbra cucite non strappa nemmeno un lamento, sei una notte di luna, quante cose da fare, solo se volessimo, solo se volassimo, solo se valessimo..di più
« "Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai." "E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?"
"Io uccido..." »
Io uccido è il primo romanzo di Giorgio Faletti. Ha venduto più di quattro milioni di copie.
Trama
Il romanzo è ambientato nel Principato di Monaco subito dopo il Gran Premio di Formula 1. Jean-Loup Verdier, un Dj di Radio Monte Carlo, durante la trasmissione Voices, che egli conduce, riceve la telefonata di un uomo dalla voce artefatta che si fa chiamare "Uno e Nessuno" e che preannuncia la sua intenzione di uccidere per curare il proprio male, concludendo la telefonata con un brano musicale che solo in seguito si scoprirà essere un indizio per arrivare alla sua vittima. Inizialmente l'episodio viene archiviato come uno scherzo, ma il giorno dopo vengono ritrovati i cadaveri di Jochen Welder, campione di Formula 1 e della sua compagna Arijane Parker, campionessa di scacchi di fama mondiale. Entrambi hanno il volto orrendamente mutilato e nella scena del delitto la scritta "io uccido...".
Nicolas Hulot è il commissario incaricato di indagare sul caso; può contare anche sull'aiuto di un suo amico, Frank Ottobre, agente dell'FBI in congedo temporaneo, un uomo dilaniato dal dolore per il suicidio della moglie. I due cominciano la loro caccia all'assassino, che sembra umiliarli precedendo i propri crimini con una telefonata alla radio, in cui lascia un indizio musicale sulla sua prossima vittima. Intanto il generale Nathan Parker, padre di Arijane, arriva nel Principato in cerca di vendetta personale (e si scoprirà anche di altro). L'assassino, nel frattempo, ha ucciso altre vittime: Allen Yoshida, un nippo-americano con una passione morbosa per gli snuff movie, il playboy Roby Striker, che vive con i soldi del padre (inizialmente si pensa che l'assassino di Striker sia Ryan Mosse, braccio destro del generale Parker) e il ballerino russo Gregor Yatzimin. In seguito alla morte, nella stessa notte, di Striker e Yatzimin, Hulot viene sollevato dall'incarico per la lentezza con cui proseguono le indagini; continuerà comunque da solo la ricerca dell'identità dell'assassino, chiamato Nessuno, grazie a un'impercettibile traccia lasciata nel video dell'omicidio di Yoshida, ovvero la copertina di un LP di un musicista Jazz. Hulot riesce a scoprire chi è l'assassino ma viene subito ucciso da quest'ultimo. Frank, spronato ancora di più dalla morte del suo amico, e allo stesso tempo tenuto sotto pressione dal generale americano e dal suo scagnozzo, riesce finalmente a interpretare una scritta lasciata da Striker, che lo aveva portato ad accusare Mosse. In realtà Striker non aveva scritto "RIAN" inteso come Ryan (Mosse), ma ON AIR al contrario, senza però finire di tracciare la lettera O. Dopo questa scoperta, Frank capisce che l'assassino è Jean-Loup Verdier. Ma prima di riuscire a prenderlo, vengono trovati morti un avvocato americano e tre agenti di polizia. In realtà l'avvocato è stato ucciso da Mosse su ordine di Parker per coprire una storia di droga. Frank riesce ad arrestare il colpevole grazie al fatto che questo si era fermato a salvare Pierrot, ritardato mentale che lavora nella stazione radio. Il salvataggio viene bloccato da Mosse che tenta di uccidere l'assassino, ma questi lo uccide a sua volta mentre Frank salva Pierrot. Mentre Frank può rifarsi una vita con Helena Parker, sorella di Arijane, e con suo figlio Stuart, troviamo la conferma che la pazzia di Jean-Loup viene dall'educazione rigida e militare che il padre, ex agente segreto con problemi mentali, aveva inflitto a lui e al fratello gemello deforme. Quest'ultimo in particolare era un essere deforme e subiva il lato peggiore del genitore. Per porre fine a tutto, Jean-Loup aveva ucciso il fratello, il padre e la governante, incendiato la casa e rubato lo scheletro del fratello al quale applicava le facce delle sue vittime per cancellarne la deformità.