TERME DI RIETI

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  1. tomiva57
     
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    TERME DELLA PROVINCIA DI RIETI




    98-55



    Rieti
    Rieti



    Rieti, capoluogo della provincia detta "Sabina" perche' abbraccia, quasi per intero, il territorio anticamente abitato dal popolo dei Sabini, e' ubicata nel centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae).
    II territorio è prevalentemente montuoso, su tutto domina il massiccio del Terminillo, con alternanza di conche e contrade pianeggianti: la «conca» di Leonessa, la grande «piana» alluvionale di Rieti e la «piana» carsica di S. Vittorino, ai margini settentrionali della quale si collocano i tre laghetti di Paterno, di Mezzo e di Cotilia. Il clima in tutta la provincia di Rieti è di tipo appenninico, fresco, ben ventilato e temperato da brezze costanti anche d'estate, che rendono il territorio delizioso per la villeggiatura.

    In questo contesto ambientale si trovano tre località termali: le Terme di Cotilia, di Cottorella e di Antrodoco, che offrono tranquillità ed interessanti escursioni nei dintorni per vitare reperti archeologici e monumenti.




    cotilia


    Terme di Cotilia

    Le Terme di Cotilia si trovano in una frazione di uno dei gioielli della provincia di Rieti: il Comune di Castel Sant'Angelo.
    Castel Sant'Angelo si trova nella Valle del Velino, che viene considerata una delle valli più suggestive dell'Appennino per le sue caratteristiche naturali, ma soprattutto per l'enorme presenza di sorgenti e acque sia di superficie, sia sotterranee.

    Lungo la "via del sale" - l'odierna Salaria - sorgeva l'antica città preromana di Cotilia, il più famoso "vico di Reate", presso il lago sacro di Paterno, ammirato da Seneca e cantato dal Tasso.
    Le copiose sorgenti di acque acidule, solforose e ferrate attrassero i Romani, che vi stabilirono un vero e proprio centro turistico-termale, come testimoniano i resti delle ville degli imperatori Tito e Vespasiano e gli scritti di Varrone, Macrobio, Dionisio, Festo, Seneca, Vitruvio, Celso, Plinio, Catone, Tito Livio e Virgilio. Qui fu martirizzato San Vittorino, fatto appendere a testa in giù, sulle sorgenti solfuree, dall'imperatore Nerva: dal Santo deriva il nome della valle circondaria. Con le invasioni barbariche la località decadde e tale decadenza è durata a lungo. Solo da pochi anni (1981), difatti, si è ripreso lo sfruttamento razionale delle fonti con ingenti opere di trasformazione che hanno condotto alla costruzione dell'attuale stabilimento termale.


    cotilia


    Le acque termali prendono il nome proprio dall'antichissima città di Cotilia e sgorgano da due fonti (Vecchi e Nuovi Bagni), le quali non differiscono dal punto di vista chimico e formano, per la loro grande portata, due pittoreschi laghetti.
    La classificazione, desunta dalle analisi eseguite dai professori Talenti e Borgioli, è di acqua minerale naturale solfidrica-carbonica, bicarbonato-solfato-alcalino-terrosa, fredda.
    Tra le cure praticate: fanghi, bagni sulfurei, massaggi, inalazioni sulfuree caldo-umide a getto diretto, aerosol, nebulizzazioni sulfuree, ventilazione polmonare, insufflazioni endotubariche, cure idropiniche, irrigazioni vaginali sulfuree.
    Le acque delle Terme di Cotilia sono particolarmente indicate per le malattie degli apparati respiratorio, circolatorio, gastroenterico, genitale femminile, muscolare e scheletrico; per le affezioni cutanee, le miti e la sordità rinogena, le allergie e le intossicazioni.
    Di recente è stato inaugurato un reparto di fisiokinesiterapia, le cui prestazioni comprendono: tecniche di riabilitazione funzionale e neuromotoria, massoterapia, terapia fisica, termoterapia (ginnastica vascolare, crioterapia, radarterapia, ultrasuonoterapia, applicazioni di raggi infrarossi e ultravioletti).
    Altri trattamenti complementari sono praticati nel centro per agopuntura e nel centro estetico.


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    Terme di Cottorella

    Situate alle pendici del Monte Belvedere, le Terme di Cottorella sono un'oasi di pace e serenità.
    Note già agli antichi romani, le acque di questa storica fonte furono apprezzate dall'imperatore Vespasiano, da papa Gregorio IX e dal Bramante, che con la loro presenza contribuirono ad accreditarne le qualità terapeutiche.
    I frati del vicino convento di Sant'Antonio al Monte da tempo immemorabile rifornivano di barili di Acqua Cottorella l'ospedale romano di Fatebenefratelli, per la cura di malattie urologiche.
    Le moderne tecniche di analisi hanno poi confermato l'effettiva validità terapeutica delle Fonti Cottorella, tanto che nel 1926 il Ministero dell'Interno autorizzò l'imbottigliamento "dell'Acqua Cottorella digestiva, antiurica di rara purezza". Queste acque appartengono al gruppo delle acque oligominerali bicarbonato-alcalino-terrose, particolarmente adatte alle diete povere di sodio per la loro elevata capacità diuretica e il basso contenuto di sodio, oltre ad essere impiegate nella cura di patologie urologiche, epatiche, gastroenteriche e dismetaboliche.

    cottorella

    I dintorni della fonte sono molto belli e si prestano a numerose passeggiate: al Lago di Piediluco, al Monte Belvedere e alla Villa San Mauro, da cui si gode il panorama di tutta la conca reatina. Rieti è una città vivace e interessante: conserva ancora oggi molti monumenti dell'epoca medievale, fra cui le mura e gli edifici vescovili, il campanile romanico del Duomo, alcuni edifici romanico-gotici e di epoca rinascimentale, come il Palazzo della Prefettura, la chiesa di Sant'Antonio e il Palazzo Vecchiarelli. Nei dintorni sono raggiungibili i santuari francescani di Poggio Bustone, Greccio, Fontecolombo, La Foresta, l'abbazia di Farfa, e i laghi di Turano, del Salto, Lungo e di Ripa Sottile. Inoltre per chi ama lo sport vissuto a contatto con la natura, il Monte Terminillo è molto apprezzato sia per sport invernali sia per un soggiorno estivo.




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    Terme di Antrodoco

    Il territorio di Antrodoco è da sempre stato ricco di sorgenti di acque sulfuree. Le antiche terme sorgevano ai confini degli attuali territori dei Comuni di Borgo Velino e di Antrodoco. Proprio in quel luogo, in occasione dei lavori per la costruzione della ferrovia Rieti – L’Aquila (circa 1865), furono trovati importanti reperti archeologici, che purtroppo non sono stati valorizzati o quantomeno conservati.

    Nel 1621 Salvatore Massonio scrive “Breve et utile discorso di Salvatore Massonio delle facoltà et dell’uso dell’acque dell’antico bagno di Antredoco”. Oltre all’attuale area termale, infatti, gli antichi romani utilizzavano anche l'area originale delle terme (zona Canapine). L’acqua sulfurea sgorgava dalle pendici del Monte Cotischio (l’attuale Monte Giano), ed inoltre erano visibili altre sorgenti nei territori limitrofi. In questa zona i bagnanti utilizzavano per le proprie cure pozze naturali riservate agli uomini e alle donne.
    Le qualità terapeutiche delle acque sulfuree di Antrodoco furono poi note anche in tutto il Regno di Napoli.
    Nel 1865, si ritenne opportuno realizzare uno stabilimento termale con una struttura organizzativa più moderna. Fu costruito l’attuale edificio storico, munito di vasche da bagno, locali per le cure e un ampio parco dove poter sostare sotto l’ombra degli alberi.


    da:benessere.com
    foto web


    cottorella


    Alexsandro scrive:
    "La stazione di Antrodoco"

    La stazione di Antrodoco si trova nel centro della cittadina e il trenino che vi parte attraversa in primo luogo la valle del Velino, lungo il fiume omonimo ed in seguito altre valli e panorami mozzafiato tanto che ormai è diventata una vera e propria meta turistica. Le piccole gallerie con la volta in pietra ne sono una peculiarità. Inoltre si tratta di uno delle rare stazioni ferroviarie della Sabina che per la maggior parte è percorsa solamente da pullman di linea.



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    Le Terme di Cotilia


    Le Terme di Cotilia si trovano in una frazione di uno dei gioielli della provincia di Rieti: il comune di Castel Sant’Angelo, che si trova nella valle del Velino, considerata come una delle valli più suggestive dell’Appennino per le sue caratteristiche naturali, ma soprattutto per l’enorme presenza di sorgenti e acque sia di superficie, sia sotterranee.

    Un grande fascino, tra storia e leggenda, s’intreccia intorno a queste terme dalle quali sgorgano, in grande abbondanza, acque che un tempo si ritenevano sacre. Oggi la medicina ufficiale riconosce le proprietà terapeutiche dell’acqua di Cotilia, impiegata nella prevenzione e nella cura di molteplici patologie nell’ambito di una moderna e attrezzata struttura termale.

    L’area che circonda il Complesso Termale di Cotilia è caratterizzata dall’abbondanza di acque termali che sgorgano dalle due fonti di Vecchi e Nuovi Bagni. Tre laghetti, numerose sorgenti e piccoli ruscelli formano un bacino idrico illimitato, noto per le caratteristiche chimico-fisiche delle sue acque sulfuree.

    Le terme già in epoca pre-romana erano meta di pellegrinaggi di fedeli che si recavano a consultare l’Oracolo del grande Santuario di Cotilia. Col tempo Cotilia perse il suo carattere di centro religioso, affermandosi come uno dei centri termali preferiti dalla nobiltà romana. Conobbe il suo periodo di massimo splendore durante la dinastia degli imperatori Flavi che eressero nella zona splendide ville e un lussuoso complesso termale. Con le invasioni barbariche la località decadde fino a pochi anni fa, quando si è ripreso lo sfruttamento razionale delle fonti, con ingenti opere di trasformazione.

    Oggi un moderno e attrezzato Centro Termale accoglie gli ospiti, offrendo molteplici cure e applicazioni: fanghi, bagni, idromassaggi, inalazioni, aerosol, humage, nebulizzazioni, irrigazioni ginecologiche, massaggi, docce nasali, cure idropiniche, insufflazioni endotimpaniche, pressoterapia, docce micronizzate, ventiloterapia, riabilitazione motoria e respiratoria. Altri trattamenti complementari sono praticati nel centro per agopuntura e nel centro estetico.



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    TERME DI COTILIA

    Straordinariamente ricco di falde idriche, il territorio della
    provincia di Rieti è costellato di corsi d’acqua, laghi e sorgenti
    di grande portata; celebre è quella del Peschiera, che
    alimenta il principale acquedotto della Capitale.
    Un attrezzato Centro Termale, a 15 Km da Rieti, sfrutta le
    proprietà di tre sorgenti (Vecchi Bagni, Nuovi Bagni e Fonte
    del Chiosco), che naturalmente alimentano varie pozze
    e laghi. Le acque di queste sorgenti, a grande portata (300
    l/sec), sono di tipo solfureo-carbonico-bicarbonato-solfatoalcalino-
    terroso e fredde; dai laghi in cui si raccolgono, viene
    estratto fango naturale che viene avviato a maturazione
    in apposite vasche di decantazione. Vari sono i settori di
    impiego dei mezzi termali di Cotilia, nella maggior parte dei
    casi in convenzione con il S.S.N.:
    -Cure inalatorie
    -Fangobalneoterapia
    -Tecniche riabilitative
    -Balneoterapia carbo-gassosa
    -Balneoterapia dermatologica
    -Cure idropiniche

    da: lazioterme.it



    piazza


    Le Terme di Antrodoco

    Il territorio di Antrodoco è da sempre stato ricco di sorgenti di acque sulfuree. Le antiche terme di Antrodoco sorgevano ai confini degli attuali territori dei comuni di Borgovelino e di Antrodoco. Gli antichi romani utilizzavano, oltre all’attuale area termale, anche l’area originale delle terme. L’acqua sulfurea sgorgava dalle pendici dell’attuale Monte Giano e in questa zona gli antichi utilizzavano per i propri bagni pozze naturali riservate agli uomini e alle donne.


    Nel 1865 venne realizzato uno stabilimento termale più moderno – l’attuale edificio storico – munito di vasche da bagno, locali per le cure e un ampio parco dove poter stare all’ombra degli alberi. Nel 1928, il Podestà di Antrodoco propose una sottoscrizione pubblica che permise di raccogliere 250.000 lire: con questo denaro si restaurò l’edificio storico e furono ammodernati gli impianti. Nel 1943 lo stabilimento divenne un comando delle truppe tedesche. Si dovranno aspettare primi anni ’50 per vedere un’opera di restauro sulle strutture danneggiate dalla guerra e la costruzione di una piscina scoperta e di una pista di pattinaggio e da ballo.

    Di lì agli anni ’70 Antrodoco visse i sui anni d’oro grazie alle Terme che richiamavano talmente tante persone da far triplicare la popolazione in alta stagione.
    Purtroppo ai primi anni ’80 , per una cattiva gestione, le terme chiudono: soltanto di recente è stato presentato, con grande gioia degli abitanti, un progetto per il restauro delle strutture per una loro rimessa in funzione.
    …….

    Rieti è una città vivace e interessante: conserva ancora oggi molti monumenti dell’epoca medievale, fra cui le mura e gli edifici vescovili, il campanile romanico del Duomo, alcuni edifici romanico-gotici e di epoca rinascimentale, come il Palazzo della Prefettura, la chiesa di Sant’Antonio e il Palazzo Vecchiarelli. Nei dintorni sono raggiungibili i santuari francescani di Poggio Bustone, Greccio, Fontecolombo, La Foresta, l’abbazia di Farfa, e i laghi di Turano, del Salto, Lungo e di Ripa Sottile. Inoltre per chi ama lo sport vissuto a contatto con la natura, il Monte Terminillo è molto apprezzato sia per sport invernali sia per un soggiorno estivo.




    da:lazioterme.wordpress.com

    Edited by tomiva57 - 13/6/2015, 14:25
     
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