Roberto Soffici (29 ottobre 1946) è un cantautore italiano.
Biografia
Figlio del compositore e arrangiatore Piero Soffici, inizia la carriera come autore di canzoni, firmando, tra le altre, Non credere per Mina, Un pugno di sabbia per i Nomadi e Casa mia per l'Equipe 84.
Nel 1969 incide il primo 45 giri a proprio nome, Una parola/Possibile, per la Dischi Ricordi. Del 1980 è Io ti voglio tanto bene, che rimane il suo brano di maggior successo.
Soffici ha quindi partecipato al Festival di Sanremo 1982 con Strano momento, scritta con Andrea Lo Vecchio. Nel 1987 ha collaborato con Adriano Celentano per la produzione dell' album La pubblica ottusità.
Tra gli altri suoi successi si possono annoverare i brani Malinconia, Invece adesso, All'improvviso l'incoscienza, Nel dolce ricordo del suo sorriso, Tanto donna, Dimenticare e Un taxi giallo.
Discografia parziale
33 giri
1972: In queste ore chiare (Dischi Ricordi, SMRL 6106) 1977: All'improvviso l'incoscienza (Fonit Cetra, LPX 57) 1978: Il canto dello scorpione (Fonit Cetra, LPX 65) 1986: Roberto Soffici (Farfalla Music Records, FF 86701)
45 giri
1969: Una parola/Possibile (Dischi Ricordi, SRL 10564) 1970: Malinconia/Dormirò dormirò (Dischi Ricordi, SRL 10619) 1971: Foglie gialle/Poliziotto (Dischi Ricordi, SRL 10659) 1976: Invece adesso/Lascia stare (Fonit Cetra, SP 1608) 1977: Nel dolce ricordo del suo sorriso/Poesia, musica e altre cose (Fonit Cetra, SP 1668) 1978: Tanto donna/Coraggio (Fonit Cetra, SP 1681) 1979: Sere d'agosto/Dimenticare (Fonit Cetra, SP 1702) 1980: Io ti voglio tanto bene/Italia (Fonit Cetra, SP 1724) 1981: Un taxi giallo/Il mare (Fonit Cetra, SP 1747) 1982: Strano momento/Come Biancaneve (Fonit Cetra, SP 1765)
Da Wikipedia foto web
Parlo di me
Chi sono:
Roberto Soffici, di origine Istriana ma milanese d'adozione, nasce artisticamente alla fine degli anni '60 dopo aver frequentato il conservatorio G. Verdi di Milano presso il quale aveva studiato clarinetto armonia e composizione. Nello stesso periodo Roberto era già chitarrista e interprete con il suo gruppo, formato in gran parte da studenti, nei diversi locali di Milano e Lombardia. La nascita dei Beatles suscita in lui - ed in molti altri artisti degli anni '60-'70 - un'importante metamorfosi che lo spinge ad affinarsi musicalmente fino a diventare uno degli autori più ricercati ed importanti del periodo. Dalla sua creatività nascono brani di grandissimo successo tra i quali è doveroso ricordare: Titolo Interprete "Casa mia" Equipe 84 di Vandelli "Non credere" Mina (testo di Mogol) "Un pugno di Sabbia" Nomadi ed altre ancora (Ornella Vanoni è da citare fra le più importanti interpreti delle canzoni di Roberto).
Con il trascorrere degli anni nasce in Roberto l'esigenza di allargare i propri orizzonti proponendosi come cantautore. Dalla fine degli anni '70 comincia a concentrarsi completamente su se stesso registrando le canzoni che riteneva potessero essere aderenti al suo personaggio e fare breccia nel pubblico. Nel 1970 partecipa al Festivalbar con il pezzo "Il caldo tocco dell'amore". Nel 1972 esce, peraltro inosservato, l'LP "In queste ore chiare" nel quale Roberto si riappropria di "Casa mia" e "Non credere". Il vero esordio di cantautore di successo risale tuttavia al 1976 con la dolcissima "All'improvviso l'incoscienza" che entra al dodicesimo posto della hit-parade di allora. Alcuni mesi dopo Roberto pubblica un LP dal medesimo titolo e partecipa a Discoring condotto allora da Gianni Boncompagni L'anno successivo esce l'LP "Il canto dello scorpione" che ha come singolo trainante "Tanto donna" - scritto con Luigi Albertelli - che diventerà un classico del repertorio di Roberto. Convinti del suo ruolo di cantautore i discografici decidono di pubblicare nel 1979 "Roberto Soffici" LP fortunato contenente la bella "Dimenticare". Nel 1980 sbanca le classifiche italiane balzando (classifica del Radio Corriere TV) al primo posto per alcune settimane con "Io ti voglio tanto bene" tormentone estivo tipicamente Acqua e Sapone. Anche in questo caso occorre dire che nella stessa classifica figuravano canzoni del calibro di "Amico" di Renato Zero oppure "Canterò per te" interpretata dai Pooh..... Nel 1982, deciso a sfruttare il periodo di notorietà si presenta a Sanremo con un bellissimo pezzo scritto in collaborazione con Andrea Lo Vecchio: "Strano momento" con il quale raggiunge la fase finale. La canzone che indubbiamente rappresenta il brano di punta di Roberto necessita di più ascolti per apprezzare pienamente il complesso arrangiamento delle chitarre. Eccolo in alcune fasi dell'interpretazione Sanremese dove lo si può vedere particolarmente concentrato. Intorno al personaggio di Roberto sono necessari alcuni approfondimenti che riguardano il suo stile e di conseguenza le sue canzoni. Roberto appare un professionista molto serio, poco incline all'apparenza e sicuramente spontaneo. Dalle sue canzoni, in particolare quelle che lui stesso ha interpretato, è molto facile evincere il suo carattere perché sembrano adattarsi perfettamente al personaggio. E' forse questo che ha diviso in due nette parti la carriera di Roberto permettendogli si di ottenere un grandissimo successo come autore, ma forse non quanto si sarebbe meritato come interprete dei propri pezzi. In poche parole a Roberto è sicuramente mancata un po' di "presenza" necessaria ad un cantante di successo. D'altra parte ad un ascoltatore attento non può che far piacere ritrovare nelle sue canzoni le sensazioni di semplicità e di spontaneità sempre più rare nell'attuale mondo della canzone. Tornando alla sua carriera, nel 1986, dopo aver pubblicato un altro album dal titolo "Roberto Soffici" purtroppo non fortunato come i precedenti, collabora con Adriano Celentano nell'album "La pubblica ottusità" scrivendo la musica proprio della canzone che intitola il disco. La canzone è piuttosto particolare (molti cambi di ritmo e un testo scritto da Celentano molto ricercato e impegnato) e il disco è di una certa importanza perché contiene le sigle del noto Fantastico condotto dal "molleggiato" . Negli anni successivi Roberto, decide di mettersi in disparte non avendo avuto le sufficienti e necessarie garanzie per poter iniziare il lungo lavoro di un nuovo album preferendo "trascorrere" il suo tempo dedicandosi ai giovani talenti senza però riuscire a portare a buon fine alcun progetto sui quali aveva intensamente lavorato. Le richieste della "piazza", così recitavano i (pseudo discografici!) di quell'epoca: "non sono in sintonia con i suoi progetti". Roberto peraltro stava curiosamente vivendo uno dei suoi momenti musicali tra i più prolifici della sua carriera! Attualmente Roberto, dopo un ennesimo lungo periodo di riflessione, ha riattivato - per così dire- il suo entusiasmo e sta lavorando ad un nuovo progetto in cui crede come sempre molto. Si augura quindi di poter regalare presto ai suoi estimatori, anche se non attraverso la propria voce, ancora molte nuove e belle canzoni. La sua filosofia è quella di guardare sempre avanti (senza naturalmente rinnegare il passato) perciò è al futuro prossimo a cui Roberto vuole affidare, per una volta ancora, la sua vena creativa. Roberto Soffici insieme alla figlia Francesca è oggi impegnato nella produzione di Fanya incontrata circa otto mesi fa. Dopo aver ascoltato i primi pezzi della giovane artista, Soffici ha iniziato a lavorare pensando a un progetto per lei. Il primo passo è il singolo “C’è solo Blu” in uscita in anteprima per le radio in Italia e disponibile anche in spagnolo con il titolo “Hay solo azul”. Il pezzo, nelle due versioni, sarà immediatamente scaricabile dal web.
da:myspace.com
In queste ore chiare
Tracce:
Cosa penso io di te Casa mia Francesca Non credere Foglie gialle In queste ore chiare Una bambina Racconto Piano piano da Laura Farà notte presto
A1 Tanto Donna A2 La Buona Terra A3 Le Rondini A4 Uccello Di Rovo A5 Domani B1 Coraggio B2 Anna Bella B3 Il Canto Dello Scorpione B4 Se Non Ci Fossi Tu B5 Dedicato A Michela
1976: Invece adesso/Lascia stare (Fonit Cetra, SP 1608)
Video
Invece adesso
1976: All'improvviso l'incoscienza/Per non morire (Fonit Cetra, SP 1635)
Video
All'improvviso l'incoscienza E lasciami appoggiare un po' la testa sopra il tuo seno adagio adagio con la tua dolcezza mi sfiori la mano ed un brivido mi increspa la pelle mentre lasci cadere lo scialle le tua calze colore di mare giù dal letto le vedo volare e nell'ombra il profilo del corpo immaturo che hai. Così piccola come un pulcino insicura mi vieni vicino con quel modo d'inventare l'amore che tu hai. Così piccola come un pulcino che si appisola nella mia mano con quel modo di giocare l'amore che tu hai. Non dirmi che hai paura a far l'amore perché non ci credo che cosa ti succede proprio adesso che io ti volevo se davvero ho sbagliato qualcosa sono qui posso chiederti scusa se sorridi somigli a una stella così bella mi sembri più bella come me all'improvviso diventi incosciente anche tu. Così piccola come un pulcino insicura mi vieni vicino con quel modo d'inventare l'amore che tu hai. Così piccola come un pulcino che si appisola nella mia mano con quel modo di giocare l'amore che tu hai. Na na nà na na nà na na nà na Na n nà na... na n na nà na...♥
Per non morire Vorrei dormire per non morire, star qui a pensarti e non averti. E mi fa male fare l'amore insieme a un'altra che non m'importa. Mi ricordo i tuoi occhi le tue mani la bocca, e di quando mi dicevi: "Non lasciarmi morirei senza di te". Mi fai soffrire da stare male, vorrei parlarti vorrei vederti. Mi ricordo i tuoi occhi, le tue mani la bocca, e di quando mi dicevi: "Non lasciarmi morirei senza di te". Vorrei dormire per non morire, ma sto soffrendo ma sto morendo.