GUARDARSI DENTRO

Viaggio tra mistica e scienza

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  1. gheagabry
     
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    Ci sono vari tipi di distanza…Distanze così lontane che a volte non ci sono treni nè navi in grado di diminuirle...Persone che viaggiano indifferenti nelle loro vite e non si accorgono nè si preoccupano di ciò che succede lontano, tanto lontano...Ci sono distanze più moderate... ma sempre grandi distanze, che però sono aiutate da treni, o forse navi o ancora aerei...E poi ci sono distanze vicine... distanze che non fanno paura...o forse sì...Ma c'è una cosa che non guarda chilometri, mari o terre: l'amore."Amor vincit omnia" dicevano i latini...L'amore in ogni sua forma, l'affetto, l'amicizia, il volersi bene,... anche se si è lontani. Ed è proprio questa lontananza che rende tutto più magico... e anche decisamente più fragile...Tutto si basa su un equilibrio di cristallo... tutto è in bilico, tutto così delicato che a volte basta un soffio di vento in una fredda mattina di febbraio a rovesciare tutto. Ma se hai un amico, anche se è lontano, non ti preoccupi delle distanze, non pensi a quanti chilometri di terre vi dividano...o meglio, ci pensi, ma ti rendi conto di quanto vicini ci si possa sentire essendo..."semplicemente amici". Come disse Richard Bach: “Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse ?”

     
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  2. gheagabry
     
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    ...Allora capirai che puoi resistere a tutto, che sei forte e che puoi arrivare molto più lontano di quello che pensavi quando credevi di non farcela, e capirai che nella vita non devi farti guidare dalla paura di perdere quello che avrai conquistato, ma devi avere solo il coraggio di affrontarla...

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  3. gheagabry
     
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    Mettiti lì, in un angolo tutto tuo, e scruta l'esistenza che scorre, che pare cambiare, ma resta invece inalterata, mentre il tempo passa senza lasciare segni troppo duri…Chi ti comprende davvero? Chi ha lasciato il proprio mondo per entrare nel tuo, per scoprirlo davvero, ascoltandone il profumo intenso?..Guardati attorno, attentamente. Osserva i dettagli di questa vita, ascoltane le parole che tentano di dissolversi nel nulla. Ferma quel che puoi e arricchisci il tuo cuore…In quella sala a luci spente hai sognato, hai afferrato, hai fermato immagini nel cuore….Hai camminato con la soavità di una fanciulla che cerca di non lasciare impronte scontate, ed hai guardato il mondo scorrerti nel cuore…Una lacrima. Sotto la pioggia, confusa in mille gocce che ti bagnano il viso. …Cerchi di afferrare il bello come se raccogliessi stelle conservandole nelle mani chiuse. Hai guardato la luna parlandoci, perché portasse messaggi d'amore. Hai penetrato occhi, entrandoci dentro, fino a vedere, scrutando l'anima. Non puoi fermarti alla superficie della vita, in quella noia che uccide ….Ascolti attentamente il respiro della vita. Senza paura. Vuoi conoscere. Amare…Hai imparato a soffrire, sapendo bene che dopo la tempesta, sorge sempre il sole. E' questione di pazienza. Devi aspettare…ed imparare a farlo respirando piano piano....(dal web)

     
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  4. gheagabry
     
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    NON DIMENTICARE MAI CHE CI SONO 4 COSE
    NELLA VITA CHE MAI POTRAI RECUPERARE:

    1) LA PIETRA.......DOPO AVERLA LANCIATA

    2) LA PAROLA......DOPO AVERLA DETTA

    3) L' OCCASIONE..DOPO AVERLA PERSA

     
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  5. gheagabry
     
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    Se non fosse che nel cielo si può ancora vedere il mare e la goccia arancione del sole cadere a precipizio..nell'erba al mattino trovare diamanti e giovani perle scivolate tra gli steli..fra le note scoprire musica e passi sempre nuovi da ballare tra le nuvole…se non fosse per i bambini che hanno occhi grandi .. sanno ancora capire un fiore. Tutte figure soffiate dal vento dei pensieri..un vetraio delicato...............se non fosse per l'amore (dal web)

     
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  6. gheagabry
     
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    igor morski


    Credo che la cosa migliore sia piantare un seme interiore, così che quando fiorirà, con la sua bellezza e la sua forza, possa trasformare la realtà.

    I colori dimenticati, Silvia G. Guirado

     
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  7. gheagabry
     
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    Jean-Baptiste Monge



    "Aveva un folletto dentro di sé che voleva scherzare e ballare,
    e uno spirito sognatore che voleva scrivere favole,
    e un continuo desiderio di associare la piccola vita quotidiana alla vita grandiosa e magnifica che risonava nelle canzoni e nei dipinti,
    nei bei libri e nelle tempeste dei boschi e del mare.
    Non era contenta che un fiore dovesse essere solo un fiore e una passeggiata solo una passeggiata.
    Un fiore doveva essere un elfo,
    uno spirito bello sotto bella forma
    e una passeggiata non solo un piccolo e doveroso esercizio fisico e una ricreazione, bensì un viaggio ricco di presagi verso l'ignoto, una visita al vento e al ruscello, un colloquio con le cose mute."

    - Herman Hesse -

     
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  8. gheagabry
     
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    Gmork: Sei uno sciocco e non sai un bel niente di Fantasia. È il mondo della fantasia umana. Ogni suo elemento, ogni sua creatura scaturisce dai sogni e dalle speranze dell'umanità e quindi Fantasia non può avere confini.

    Atreyu: Perché Fantasia muore?

    Gmork: Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga.

    Atreyu: Che cos'è questo NULLA?

    Gmork: È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo.

    Atreyu: Ma perché!?

    Gmork: Perché è più facile dominare chi non crede in niente ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere.

    Atreyu: Chi sei veramente?

    Gmork: Io sono il servo del Potere che si nasconde dietro il Nulla. Ho l'incarico di uccidere il solo in grado di fermare il Nulla. L'ho preso nelle paludi della Tristezza. Il suo nome era Atreyu.

    Atreyu: Se tanto dobbiamo morire, preferisco morire lottando. Attaccami Gmork! IO SONO ATREYU!

    Tratto dal film La storia infinita

     
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  9. gheagabry
     
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    .....giusto per capire qualcosina in più della nostra dimensione....
    ..giusto per ricordarci di avere una Madre Terra.
    ...bambini che soffrono... che piangono.....malvestiti......indifesi......denutriti....sporchi...
    ..eppure in loro c'è qualcosa di sempre pulito....sono i loro occhi.
    I loro occhi vedono diversamente dai nostri....
    ....è qualcosa che abbiamo dimenticato crescendo.
    Quando viaggiate.....stupitevi delle cose che vedete..
    ..abbiate la pazienza di soffermarvi ad osservare non solo con gli occhi...
    ....cercate la bellezza in ogni cosa......dal semplice fiore..
    ...al correre di un gruppo di bambini......allo scorrere di un fiume....
    ....fino ai tramonti che tolgono il respiro.
    Ricordatevi di come i vostri occhi da bambino osservavano le nuvole che scorrevano in cielo,
    sempre alla ricerca di ogni forma ed oggetto che la vostra fantasia permetteva.
    Ricordatevi di appartenere a questa Madre Terra e che lei vi appartiene..
    ..e abbiatene profondo rispetto.
    In ogni viaggio mi sono accorto che il Mondo è veramente troppo piccolo..
    ...e che tutti gli uomini hanno le stesse esigenze, desideri e sogni...
    ..ad ogni latitudine del pianeta.

    - M-I-R-R-O-R -



     
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  10. ringo47
     
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    IL MERCANTE


    C’era una volta…un mercante che girava il mondo senza una meta precisa. Egli aveva quasi sempre nelle sue tasche alcune monete d’oro, mai troppe nè troppo poche, giusto il necessario per vivere e per spostarsi di luogo in luogo. Occupava la maggior parte del suo tempo a vendere strane pozioni che , giurava, avessero poteri magici. Le piazze dei paesi in cui faceva tappa si riempivano appena iniziava a narrare le sue storie di fantasia, spesso più che di vendere si preoccupava di incantare le folle, di sentirsi protagonista della scena.
    Eppure non era felice. Talvolta si fermava a parlare con qualche viandante di fatti della vita, di filosofie e magie e spesso si domandava quale fosse la sua reale meta, dove la Sorte lo volesse condurre. Le domande sul dove, cosa e come dovesse fare, erano così incessanti che alla fine gli angeli si mossero per aiutarlo.
    Gli fecero incontrare molte persone; ognuna di loro aveva qualcosa da dire, qualche spunto su cui riflettere. Purtroppo era più preso dalle sue domande, sempre le stesse, che dalle risposte. Gli angeli erano molto occupati a trovare il modo di farsi ascoltare ma senza grande successo. Provarono a coinvolgerlo in una caccia al tesoro, facendogli trovare degli indizi sul suo cammino. Egli trovava gli indizi ma non riusciva a comprenderli nè intuiva che doveva metterli insieme per trovare il bandolo della matassa.
    Passarono i giorni, poi divennero mesi, poi ancora anni… Il mercante viaggiava di luogo in luogo e sempre riempiva le piazze coi sui racconti fantastici, messi in scena abilmente per vendere le sue pozioni… Ma era così bravo a narrare che col tempo finì lui stesso per credere ai suoi racconti…
    Gli indizi continuavano ad arrivare ma si limitava a dargli un’occhiata per poi riporli nelle sue tasche continuando a chiedere: cosa devo fare?
    Un giorno il suo carro venne rubato e fu costretto a sostare per parecchio tempo in un villaggio. Si sentì abbandonato dalla Sorte che, secondo lui, non solo non lo stava aiutando ma nemmeno gli diceva cosa poteva fare per cambiare la sua situazione, non gli diceva cosa voleva da lui…
    Più il tempo passava e meno gente affluiva nella piazza, i racconti erano sempre quelli e le pozioni non funzionavano… presto non avrebbe avuto di che vivere…
    Ancora una volta gli angeli vennero in suo aiuto. Una coppia, giunta al villaggio per acquistare un nuovo carro si imbatté nel mercante. Lui, da buon venditore, cominciò a raccontare loro le sue storie sperando di vendere qualcosa o almeno di fare colpo sui due coniugi. Ma i due non erano interessati alle pozioni, piuttosto alle domande che il mercante si poneva sulla sua meta. Compresero le sue difficoltà e decisero di regalargli il loro vecchio carro così da consentirgli di proseguire il suo viaggio alla ricerca di risposte. Egli fu grato di questo regalo e in qualche modo comprese che la Sorte non l’aveva abbandonato. Sì accommiatò dalla coppia promettendo di andare a trovarli a casa loro non appena avesse avuto una somma sufficiente.
    Il tempo passò, il mercante continuava a riempire le piazze ma vendeva poco. La gente era per lo più interessata alle sue storie e non appena lui terminava il racconto se ne andava senza acquistare. Così il mercante si ritrovò nuovamente senza denaro e riprese a chiedere alla Sorte dove volesse portarlo… Poi ebbe un’intuizione. Forse la coppia poteva aiutarlo in qualche modo. Così chiese alla Sorte se era buono per lui andare a trovare la coppia: gli angeli risposero immediatamente facendogli trovare una borsa con delle monete d’oro…
    Il mercante fu felice e ringraziò la Sorte ma invece di mettersi subito in viaggio spese tutto quanto nelle botteghe…
    Ancora una volta si ritrovò senza denaro e ancora una volta chiese alla Sorte indicazioni…
    Gli angeli non sapevano più come aiutarlo, avevano fatto tutto quanto in loro potere ma il mercante continuava a non capire i loro messaggi. Egli narrava di guerrieri, di eroi pronti a sacrificarsi per una giusta causa, di grandi spiriti schierati contro le tenebre, e non comprendeva che le cose erano molto più semplici… Seguendo l’onda della sua fantasia provarono a fargli incontrare persone che avevano subito un’ingiustizia, per vedere se il suo desiderio di giustizia e il suo senso di servizio lo avrebbero spinto ad agire in qualche modo…
    Incontrò varie persone con evidenti difficoltà, persone prese a lottare per un diritto violato e lui ascoltò, cercò di consolare e andò oltre…
    Un giorno giunse in un villaggio il cui capo pretendeva di sapere tutto ciò che le persone dicevano o pensavano e che non permetteva alla sua gente di dire cose che lui non gradiva. Assistette ad un comizio nella piazza principale, dove una donna espose con semplicità in che modo un diritto importante venisse violato. Guardò il mercante e sperò in un suo intervento, lui aveva visto altri villaggi, sicuramente avrebbe potuto essere utile alla loro causa. Egli rispose dicendo e dicendosi che certe cose dovevano essere accettate per quieto vivere e che in fondo il capo del villaggio in cambio di un piccolo diritto violato assicurava loro una certa protezione e riprese il suo viaggio e i suoi racconti…
    Gli angeli alla fine esaurirono le possibilità di aiutare il mercante… Lui non ascoltava, e se lo faceva poi non seguiva i suggerimenti… Ogni tentativo era vano. Lasciarono che se la sbrigasse da solo, perchè alla fine era questo che lui voleva… Sapevano che il libero arbitrio degli uomini passa anche dal lasciarli fare da soli quando non vogliono essere aiutati…

    Non ci è dato di sapere cosa ne fu del mercante… C’è chi giura d’averlo visto aggirarsi ancora tra i villaggi e raccontare vicende di eroi e stregoni e che è sempre più (con)fuso con le storie che racconta…
    Gli angeli di certo hanno seguito e seguiranno i suoi passi silenziosamente, sapendo che prima o poi si porrà le domande giuste, quelle che finalmente gli permetteranno di andare oltre l’illusione…
    Potranno a quel punto, aiutarlo, se lo vorrà, perché solo allora sarà pronto a comprendere che nessuno, se non lui stesso, deve decidere cosa fare e qual’è la sua meta…
    Comprenderà così che non ci sono, né mai ci saranno, entità superiori che stabiliscono al posto degli uomini quali sono i loro desideri e le mete che vogliono raggiungere e che ci sono, sì, gli angeli e gli spiriti guida, ma per amore e unicamente per aiutare, proteggere e sostenere l’uomo nel suo viaggio verso sé stesso…




    GUARDARSI DENTRO
    Per svelare il tempo
    cogli l'attimo
    in cui era stato scritto
    e troverai
    ogni soluzione ai tuoi problemi.
    Non voltarti,
    insegui sempre quella piccola petra azzurra
    che come un gioiello smarrito
    luccica proprio lì,
    dove meno te lo aspetti,
    nel bel mezzo di una spiaggia.
    PUò sembrare un vetro
    gettato con indifferenza
    o addirittura un bijoux
    di infima importanza,
    ma in realtà
    è qualcosa che ci porteremo dietro
    perchè cambierà la nostra vita.
    Continua a muoverti,
    mentre la pietra si allontana
    anche se sembra rimanere fissa in quel punto.
    Fai scorrere
    le immagini del paesaggio
    in un unico spazio..
    Se tutti si muovono
    tu resta fermo,
    se gli altri cercano di mettersi in salvo
    tu affronta il pericolo:
    solo così potrai superare le tue paure.
    E se ti dicono criticandoti
    che non è il momento buono per amare
    tu ama e farai parlare di te.
    .. E quando.. avrai raggiunto quella pietra preziosa..
    .. ti accorgerai che essa ce l'avevi dentro..
    ma non lo sapevi ancora.
    (Elisa Ginanneschi)


     
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  11. ringo47
     
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    La saggezza di un cioccolato caldo
    Un gruppo di laureati, affermati nelle loro carriere, discutevano sulle loro vite durante una riunione.
    Decisero di fare visita al loro vecchio professore universitario, ora in pensione, che era sempre stato un punto di riferimento per loro.
    Durante la visita, si lamentarono dello stress che dominava la loro vita, il loro lavoro e le relazioni sociali.
    Volendo offrire ai suoi ospiti un cioccolato caldo, il professore andò in cucina e ritornò con una grande brocca e un assortimento di tazze. Alcune di porcellana, altre di vetro, di cristallo, alcune semplici, altre costose, altre di squisita fattura.
    Il professore li invitò a servirsi da soli il cioccolato.
    Quando tutti ebbero in mano la tazza con il cioccolato caldo il professore espose le sue considerazioni.
    "Noto che son state prese tutte le tazze più belle e costose, mentre son state lasciate sul tavolino quelle di poco valore.
    La causa dei vostri problemi e dello stress è che per voi è normale volere sempre il meglio.
    La tazza da cui state bevendo non aggiunge nulla alla qualità del cioccolato caldo. In alcuni casi la tazza è molto bella mentre alcune altre nascondono anche quello che bevete.
    Quello che ognuno di voi voleva in realtà era il cioccolato caldo.
    Voi non volevate la tazza...
    Ma voi consapevolmente avete scelto le tazze migliori.
    E subito, avete cominciato a guardare le tazze degli altri.
    Ora amici vi prego di ascoltarmi...
    La vita è il cioccolato caldo...
    il vostro lavoro, il denaro, la posizione nella società sono le tazze.
    Le tazze sono solo contenitori per accogliere e contenere la vita.
    La tazza che avete non determina la vita, non cambia la qualità della vita che state vivendo.
    Qualche volta, concentrandovi solo sulla tazza, voi non riuscite ad apprezzare il cioccolato caldo che Dio vi ha dato.
    Ricordatevi sempre questo:
    Dio prepara il cioccolato caldo, Egli non sceglie la tazza.
    La gente più felice non ha il meglio di ogni cosa, ma apprezza il meglio di ogni cosa che ha!
    Vivere semplicemente.
    Amare generosamente.
    Preoccuparsi profondamente.
    Parlare gentilmente.
    Lasciate il resto a Dio.
    E ricordatevi:
    La persona più ricca non è quella che ha di più, ma quella che ha bisogno del minimo.
    Godetevi il vostro caldo cioccolato!!".

     
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  12. gheagabry
     
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    Per quanti fogli potesse riempire, Tom non trovava mai quello perfetto. Li leggeva e rileggeva sempre con grande attenzione, smussava le virgole, intonava gli accenti, verificava i tempi, controllava e rivedeva ogni parola ma nessuno di quei racconti riusciva mai a soddisfarlo pienamente. Ogni pagina sembrava, puntualmente, perdere d’equilibrio da qualche parte…Così, tra un pensiero e un tremolio delle dita, le lettere iniziarono a scorrere sul foglio, finché, dopo poco non raggiunse il punto. Era la prima volta che si interrompeva di scrivere così velocemente, e mentre con la mano sinistra teneva lo spigolo del foglio, lesse nuovamente, con stupore, ciò che in quell’attimo era balzato fuori…Poche semplici parole che gli fecero brillare gli occhi. Incredulo le fissava senza distogliere lo sguardo.
    “l'essere perfetto non esiste,se esistesse, un difetto ce l'avrebbe, la perfezione” -Antonio Salvati -

     
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  13. gheagabry
     
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    I RESPIRI DEL MONDO

    Senti i respiri del mondo, la vita che viene e va,
    se hai una freccia nel cuore, strappala in fretta,
    trova il coraggio e vai.
    Senti i respiri del mondo, in fondo alla tua città,
    inseguendo un pallone o al freddo in stazione,
    quello che vuoi sarà.
    Senti i respiri del mondo, dalle foreste e dai grattacieli,
    dentro un pensiero d'amore c'è tutto il calore di mille soli.
    Attaccati al vento che soffia in te,
    cercando quell'isola che non c'è.
    Senti i respiri del mondo, se questa notte non stai dormendo,
    lettere scritte piangendo e magari c'è chi le sta leggendo.
    Scatena la prossima fantasia
    la vita è un peccato buttarla via.
    Senti i respiri del mondo,
    senti i respiri del mondo, scambiamoci più energia,
    vivi fisicamente, sinceramente,
    senza buttarti via.
    Senti i respiri del mondo, con nella testa il tam tam del cuore,
    favole scritte e pensate su quel vulcano chiamato amore.
    Se a darti un sorriso ci vuole un dio,
    se manca qualcuno ci sono io.
    Affidati al vento che soffia in noi,
    se cerchi un domani tu già ce l'hai.
    Senti i respiri del mondo.
    Vivi fisicamente, sinceramente,
    senza buttarti via.
    Senti i respiri del mondo.

    (sussurrata da Lia, aux)

     
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  14. ringo47
     
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    bellissima, grazie Gabry di averla postata e un grazie particolare va alla nostra amica Lia per questa dolce poesia
     
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  15. gheagabry
     
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    Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.
    Tutto accade per la prima volta.
    Ho visto una cosa bianca in cielo. Mi dicono che è la luna, ma
    che posso fare con una parola e con una mitologia?
    Gli alberi mi fanno poco paura. Sono così belli.
    I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
    I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
    Sfogliando l’atlante progetto la forma della Sumatra.
    Che accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
    Nello specchio c’è un altro che spia.
    Chi guarda il mare vede l’Inghilterra.
    Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
    Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
    Ho sognato la spada e la bilancia.
    Sia lodato l’amore che non ha né possessore né posseduta, ma in cui entrambi si donano.
    Sia lodato l’incubo che ci rivela che possiamo creare l’inferno.
    Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
    Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
    Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
    Chi dorme è tutti gli uomini.
    Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
    Non c’è nulla di antico sotto il sole.
    Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
    Chi legge le mie parole sta inventandole.

    Jorge Luis Borges (La cifra, 1981)

     
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118 replies since 10/8/2011, 07:57   3013 views
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