GUARDARSI DENTRO

Viaggio tra mistica e scienza

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  1. gheagabry
     
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    b1_1051




    Vista con granello di sabbia


    Lo chiamiamo granello di sabbia.
    Ma lui non chiama se stesso né granello, né sabbia.
    Fa a meno di nome
    generale, individuale,
    instabile, stabile,
    scorretto o corretto.

    Non gli importa del nostro sguardo, del tocco
    Non si sente guardato e toccato.
    E che sia caduto sul davanzale
    è solo un'avventura nostra, non sua.
    Per lui è come cadere su una cosa qualunque,
    senza la certezza di essere già caduto
    o di cadere ancora.

    Dalla finestra c'è una bella vista sul lago,
    ma quella vista, lei, non si vede.
    Senza colore e senza forma,
    senza voce, senza odore e dolore
    è il suo stare in questo mondo.

    Senza fondo lo stare del fondo del lago
    e senza sponde quello delle sponde.
    Né bagnato né asciutto quello della sua acqua.

    Né al singolare né al plurale quello delle onde,
    che mormorano sorde al proprio mormorio
    intorno a pietre non piccole, non grandi.

    E il tutto sotto un cielo per natura senza cielo,
    dove il sole tramonta non tramontando affatto
    e si nasconde non nascondendosi dietro una nuvola ignara.
    Il vento la scompiglia senza altri motivi
    se non quello di soffiare.

    Passa un secondo.
    Un altro secondo.
    Un terzo secondo.
    Ma sono solo tre secondi nostri.

    Il tempo passò come un messo con una notizia urgente.
    Ma è solo un paragone nostro.
    Inventato il personaggio, insinuata la fretta,
    e la notizia inumana.

    (Wislawa Szymborska)



    Edited by gheagabry - 8/3/2013, 22:03
     
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  2. gheagabry
     
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    Come gli aquiloni

    Un po’ come gli aquiloni, in precario e costante equilibrio, così sono gli uomini...
    Come gli aquiloni che stanno lì quando il vento è favorevole:
    qualche volta cambiano direzione, qualche volta affondano nel blu del cielo,
    fino a toccare terra e capire…
    Sì, come gli aquiloni… che si bagnano alla prima pioggia e vivono attaccati ad uno spago,
    che chissà quale dio regge… chissà quale sorte dà loro…
    Proprio come gli aquiloni… che ti guardano scostanti da lassù,
    credendosi ognuno al centro del cielo…

    E qualche volta si incontrano, si scontrano, si toccano, si baciano…
    e poi… cambiano la loro santissima direzione…
    Come gli aquiloni che saettano nel nulla, per nascondere la verità…
    saettano nel falso per nasconderla a chi sa chi.
    Solo come gli aquiloni, che si sentono liberi di far ciò che vogliono del loro cielo,
    senza sapere che il cielo è di tanti, che c'è qualcosa di più che dice loro dove andare,
    che la loro non è libertà…

    Non si rendono spesso conto di aver sbagliato direzione,
    di aver colpito altri aquiloni, di aver fatto loro perdere quota…
    e se lo sanno, beh, non cambiano ancora rotta per rimediare,
    li potete vedere fermi, lì, ad aspettare qualcosa che solo loro sanno…
    forse niente… forse la nuova stagione di venti.

    (Laura)



    dal web

    Edited by gheagabry - 8/3/2013, 22:05
     
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  3. gheagabry
     
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    scatto di Paolo Agostinucci, juzaphoto


    Secondo una leggendaria pratica tibetana, per purificare il nostro spirito e ritrovare l’equilibrio perduto, occorre camminare nel bosco per tre giorni di seguito in solitudine osservando e ascoltando con molta attenzione quello che avviene intorno a noi. Me ne parlò un vecchio eremita che viveva sull’Himalaya alle pendici della montagna di Dio.
    Era molto anziano, aveva i capelli e la barba bianchi come la neve, gli occhi neri, la fronte piena di rughe.
    Dicono che le leggende, dal momento che se ne parla da millenni, hanno qualcosa di vero e nascondono spesso un mistero. Sono il possibile nell’impossibile.
    (Romano Battaglia)

     
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  4. gheagabry
     
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    I RESPIRI DEL MONDO

    Senti i respiri del mondo, la vita che viene e va,
    se hai una freccia nel cuore, strappala in fretta,
    trova il coraggio e vai.
    Senti i respiri del mondo, in fondo alla tua città,
    inseguendo un pallone o al freddo in stazione,
    quello che vuoi sarà.
    Senti i respiri del mondo, dalle foreste e dai grattacieli,
    dentro un pensiero d'amore c'è tutto il calore di mille soli.
    Attaccati al vento che soffia in te,
    cercando quell'isola che non c'è.
    Senti i respiri del mondo, se questa notte non stai dormendo,
    lettere scritte piangendo e magari c'è chi le sta leggendo.
    Scatena la prossima fantasia
    la vita è un peccato buttarla via.
    Senti i respiri del mondo,
    senti i respiri del mondo, scambiamoci più energia,
    vivi fisicamente, sinceramente,
    senza buttarti via.
    Senti i respiri del mondo, con nella testa il tam tam del cuore,
    favole scritte e pensate su quel vulcano chiamato amore.
    Se a darti un sorriso ci vuole un dio,
    se manca qualcuno ci sono io.
    Affidati al vento che soffia in noi,
    se cerchi un domani tu già ce l'hai.
    Senti i respiri del mondo.
    Vivi fisicamente, sinceramente,
    senza buttarti via.
    Senti i respiri del mondo.
    (i pooh)


     
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  5. gheagabry
     
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    Capita che la notte e il giorno abbiano lo stesso colore.. Capita che guardare negli occhi sia una rivelazione e una stretta di mano regali emozione, che nel giorno più nero ritrovi il colore e risplende quel sole anche se fuori piove…Capita un incontro casuale e la facciata della vita diventa un'altra, un'altra storia e la pagina si riempie sola…A volte capita che il sogno divenga realtà
    e che guardando avanti la meta non è poi così lontana e come il volo di una coccinella..si trovi ora sul palmo della propria mano…Capita...
    (S.Peluso)

     
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  6. gheagabry
     
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    Chi immagina di poter fare a meno del mondo
    s'inganna parecchio;
    ma chi immagina che il mondo non può fare a meno di lui
    s'inganna ancora di più.. François De La Rochefoucauld



     
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  7. gheagabry
     
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    Se la nota dicesse: “Non è una nota che fa una musica”..non ci sarebbe sinfonia.
    Se la parola dicesse: “Non è una parola che può fare una pagina” ..non ci sarebbe libro.
    Se la pietra dicesse: “Non è una pietra che possa fare una parete” ..non ci sarebbe casa.
    Se la goccia dicesse: “Non è una goccia che può fare un fiume.” … non ci sarebbe oceano.
    Se il grano dicesse: “Non è un grano di grano che può seminare un campo.”
    ..non ci sarebbe raccolto.

    Se l’uomo dicesse: “Non è un gesto di amore che può salvare l’umanità.”
    non ci sarebbero mai giustizia e pace, dignità e felicità sulla terra e tra gli uomini.

    Come la sinfonia necessita ogni nota. Come il libro ha bisogno di ogni parola.
    Come la casa ha bisogno di ogni pietra.
    Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia di acqua.
    Come il raccolto necessita ogni grano di grano.
    L’umanità intera ha bisogno di Te, perché dove stai sei unico e, pertanto, insostituibile.

    (dal web)






    Aprendo le ali voglio volare nell’infinito…voglio che ogni piuma sia in ogni angolo della terra per portare il colore della vita...Ci fossilizziamo nei problemi della vita senza più vedere ciò che c'è di bello intorno a noi. Corriamo da mattino a sera senza mai fermarci e non ci rendiamo conto di quanta luce ci sia intorno a no.. I raggi del sole colorano gli alberi e tutto si accende, il cinguettio dei passeri...I fiumi scivolano verso il mare, le nuvole sono trasportate dal vento...Tutto scorre…Una tela piena di colori…che non smette mai di inventarsi….è ora di togliere tutto quel grigio che c’è intorno a noi… proviamo a rimuoverlo e poi tutto sarà diverso.



     
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  8. gheagabry
     
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    «L'istinto difficilmente inganna perché non calcola.»
    Roberto Gervaso


     
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  9. gheagabry
     
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    "Ogni essere umano è parte di un tutto chiamato Universo... Egli sperimenta i suoi pensieri e i sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione, attraverso l'allargamento del nostro circolo di conoscenza e comprensione, sino ad includere tutte le creature viventi e l'interezza della natura nella sua bellezza."
    (A. Einstein.)





    mujersombreroqq8

     
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  10. gheagabry
     
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    chi sono?

    Beh, io sono...bolle di sapone che volano lontano, il silenzio di un museo, la fatina dei denti, una ballerina di Dégas, il suono di una risata, orecchini lunghi, un gelato alla fragola soffocato da morbida panna, urla di gioia, corse nei prati fioriti, un bucaneve, paillettes luccicanti, un tulipano rosso, un fiocco rosa, nastrini in fondo alle trecce di una bambina, un uomo di latta senza cuore, lavanda all'ingresso di una casa, uno specchio antico, smalti colorati, il rumore di lunghi tacchi a spillo, la voce di una donna innocente, un film commovente, una canzone rock, tendine trasparenti, cioccolata piccante, una quercia secolare, cipria rosa sulle guance fresche di una fanciulla, una camicetta sbottonata, un libro dalla copertina colorata, orme su una spiaggia, le rughe di un vecchio, i salti alla corda di un bambino, un cofanetto colmo di perle, un pianto disperato di fronte ad un film triste e ad una ciotola di popcorn, uno sbadiglio rumoroso, una lacrima di gioia, una borsetta di vernice, profumo di acqua e sapone, un bruco molto saggio, una storia fantastica, un poster di due giovani che si baciano, le ninfee di Mirò, Alice nel paese delle meraviglie, una sciocca, una goccia di olio profumato, io......sono tutto questo.

    (dal web)

     
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  11. gheagabry
     
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    Crescere ...

    Volare liberi senza limiti nè catene; spaziare con la mente e col corpo sentendo i colori del mondo entrare lentamente dentro fino a colorare con essi il cielo della nostra anima. Questo accade quando siamo piccoli, non sentiamo i vincoli della razionalità, dell’opportunità di dire o fare le cose. Ridere al battito del cuore del mondo senza chiedersi del domani, dell’oggi di ieri... non dico mai frasi di rimpianto dei tempi andati perchè ho imparato ad accettare ed apprezzare ogni attimo del mio presente... ma la cosa che mi è rimasta forte dentro è quel desiderio di volare, di non contare il tempo che passa, di non pesarlo ... ma di viverne ogni singolo attimo come fosse il primo di tanti altri che seguiranno. Spesso la parola “crescere” viene intesa come necessità di cambiare, impellente bisogno di essere diversi da ciò che eravamo prima; io non credo che crescere sia questo, io credo che la parola crescere non significhi in se nulla... crescere altro non è che un diverso stadio della nostra anima, un diverso ordine delle nostre tonalità preferite...ma tutto questo avviene mantendo intatti i principi su cui è avvenuta quella crescita... noi cresciamo quando accettiamo non lo scorrere del tempo, ma quello che in realtà siamo sempre stati ... bambini col bisongo di volare liberi...

    (Claudio)

     
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  12. gheagabry
     
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    La donna pensò al prossimo compleanno e stupita si accorse di essere già nella mezza età, guardò il cielo bigio e si domandò se la vita le era stata scippata o semplicemente era volata.Sorrise si ricordò della ragazzina dalle more treccine e si interrogò su quanto di lei era rimasto intatto.Una piuma vagabonda le stuzzicò il naso, pronta aprì la mano e la colse, guardò quello strano regalo veramente piovuto dal cielo, le sembrò un segnale e una sana risata aprì la sua gola, capì allora che la ragazzina si era salvata"

    (Anonimo)


     
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  13. gheagabry
     
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    EdwardHopper

    “Aveva un’aria stanchissima, più stanca che triste; ho pensato: ‘è così che si esprime la sofferenza sui visi buoni. Non si manifesta, appare solo una grande stanchezza.’ Chissà se anch’io ho l’aria stanca.”

    L’ eleganza del riccio

     
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  14. gheagabry
     
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    “Le persone non si perdono. Le persone, se le perdi, le puoi chiamare, cercare, rincorrere. E se non ti rispondono è perché scelgono liberamente di non risponderti e di non esserci più. Ne sono consapevoli, e allora non le hai perse. Sono loro che scelgono di perdere te.”
    (dal web)

     
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  15. gheagabry
     
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    scatto di Beppe, JUZAPHOTO


    Dispiega le ali al vento
    ascolta la sua voce.
    Chiudi gli occhi
    lascialo giocar con la tua pelle.
    Lasciati avvolgere dai profumi del mondo
    come fossero seta sul tuo corpo.
    Sarà un volo tra petali e foglie
    sentirai tutto scorrere in te.
    E quando finalmente li aprirai ubriaca di vita
    non ti importerà dei sogni.
    (Minalouche TS Elliot)

     
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118 replies since 10/8/2011, 07:57   3013 views
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