I FIORI DA GIARDINO..

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  1. gheagabry
     
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    La Protea è realmente uno dei fiori che incarnano nel migliore dei modi l’ideale di eleganza, con le sue forme che variano a seconda della specie, somigliando ora ad un carciofo, ora ad una pigna.


    PROTEA



    La Protea, simbolo nazionale Sudafricano, è un appellativo riferibile a qualunque fiore appartenente alla famiglia delle Proteacee (circa 1400)...Il nome come facilmente intuibile deriva da Proteo, dio greco marino capace di cambiare aspetto all’occorrenza. La Protea classica, raffigurata nell’immagine qui a fianco è infatti un prodigio per gli occhi nello svolgersi della sua apertura definitiva. Da un aspetto iniziale nel quale sembra un carciofo dalle sembianze strane (l’appellativo botanico è infatti "Protea Cynaroides" ), svela progressivamente i suoi intensi colori per aprirsi del tutto ed apparire lontana parente del suo aspetto primordiale.
    Lo sviluppo commerciale della Protea ebbe inizio attorno agli anni ’60, grazie alle prime sperimentazioni di coltivazione situate in California. Il clima mite di questa zona e le numerose aziende locali ne hanno fatto oggi il maggior centro di produzione mondiale. Il Sudafrica è il suo habitat naturale, la sua presenza è endemica e rinvenibile quasi ovunque allo stato selvatico, tanto da meritarsi l’appellativo di "Regina del Sudafrica" e comparire persino sulle banconote nazionali. Bisogna sottolineare che non tutte le specie conosciute siano rinvenibili sul mercato internazionale, per ragioni di preservazione ambientale o per difficoltà di riproduzione su vasta scala. L’esistenza di questa varietà botanica è tra le più antiche che si conosca, probabilmente già presente all’epoca dei dinosauri. E’ accertata la presenza della Protea già 300 milioni di anni fa! La deriva dei continenti ne ha propagato il seme, che ha trovato terreno fertile anche in Sudamerica e Australia soprattutto. Tra le specie sudafricane maggiormente conosciute ci sono anche il Leucadendron e il Leucospermum, in Australia la Banksia.



    Questo genere riunisce un centinaio di arbusti sempreverdi, originari dell'Africa; producono lunghi fusti eretti, scarsamente ramificati, rigidi e spessi, che possono raggiungere i 100-150 cm negli esemplari adulti; le foglie sono allungate, ovali o lanceolate, di colore verde scuro, cerose. In estate producono alcune infiorescenze larghe 10-25 cm, costituite da molti piccoli fiori riuniti al centro, contornati da lunghe brattee colorate; le infiorescenze di protea hanno le forme più varie, talune sembrano grandi carciofi, oppure pigne di conifera. I fiori vengono prodotti in numero contenuto da ogni pianta, ma rimangono fioriti per settimane. Le brattee possono essere bianche, rosa, rosse, arancioni. P. neriifolia ha le foglie simili all'oleandro, e presenta una curiosa peluria scura sul margine delle brattee rigide; P. cynaroides produce infiorescenze tondeggianti, simili a grossi carciofi, di colore rosato o bianco. Queste piante non sono molto diffuse nei nostri giardini, ma vengono molto utilizzate per i fiori recisi, anche perchè nei paesi di origine i fiori sbocciano quando nella nostra penisola è pieno inverno. Con il passare degli anni gli arbusti tendono a "svuotarsi" nella parte inferiore, e a produrre meno fiori, è quindi consigliabile potare la pianta fino al terreno per favorire lo sviluppo di ramificazioni nuove e più vigorose.



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6 replies since 4/8/2011, 00:58   2317 views
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