Nel Cuore Mio Se Potessi Ritornare Il Vizio Da Un Minuto La Casa In Riva Al Fiume Perdonami La Scogliera La Formica La Fine Del Mondo Il Mio Paese Uoh Mamma Ancora No
Louiselle è il secondo album della cantante Louiselle, uscito nel 1971. Periodo di passaggio tra la Parade e la Produttori Associati. E questo long playing risente di questa "precarietà" discografica della cantante dopo il fallimento dell’etichetta del marito (paroliere e discografico) Carlo Rossi. L’album infatti include anche i due 45 giri incisi ed editi l’anno precedente (1970) su etichetta “Liberty”: il primo, LA RECLUTA, una marcetta che parla di vita militare ed il retro L’ISOLA D’ELBA, pezzo scritto espressamente per la cantante calabrese, che all'Isola D'Elba ha vissuto un pò della sua infanzia. Il secondo singolo Liberty è quello che riguarda i due pezzi presentati al Festival di Napoli del 1970 (svoltosi però a Capri): FUNTANELLA (che interpretò in coppia con Mario Da Vinci) e QUANNO SPONTA PRIMMAVERA (in coppia con Nunzio Gallo). L’unico singolo sulla stessa Produttori Associati è DOMANI E’ FESTA, con retro SENZA LE SCARPE, due pezzi della peggiore Louiselle: sagra paesana e sentimenti popolari. Eppure per scriverle si scomodarono autori come Piero Soffici e Luigi Albertelli. Tra le altre quattro canzoni dell’album troviamo COSA VOGLIO, un bel brano degli Alunni del Sole, suoi compagni di scuderia e anche loro ex Parade e Liberty e canzone pubblicata anche dal gruppo l’anno successivo come retro di UN RICORDO. E poi due composizioni del consueto team ex-Parade “Rossi-Tamborrelli-Dell’Orso”, ANGELO AZZURRO e PRATO BIANCO, che anticipano nello stile il concept album successivo “40 minuti d’amore”. L’ultimo brano è di Marcello Marrocchi PAPA’ PERDONAMI. Nel 1971 Louisele non aveva nessun appeal; era una cantante degli anni sessanta che ancora doveva trovare un suo spazio. Successo commerciale del long playing vicino allo zero. E per questo ancora più interessante.
L’album rivela la mancanza di una direzione artistica per la cantante, che mescola senza troppo pensarci generi e stili molto differenti, per i quali non basta la cantante, in crisi d’indentità (un'identità artistica che non s'è mai capito da che parte vada a parare) per creare un’amalgama. Si percepisce il tentativo di aprirsi una strada, che con l’album successivo si definirà. Non si può dire che anche la strada scelta successivamente, sebbene più originale, riuscirà ad essere brillante e fortunata. Probabilmente, se questa recensione fosse stata scritta nel 1971, il voto dell'album non sarebbe stato più alto di un due. Canzoni fintamente folk, altre troppo scadenti, alcune dignitose. Ma nel 2008 possiamo anche assegnargli un sei/sei e mezzo. Perchè alcune canzoni che potevano essere considerate "atroci" in quel momento, ora assumono un diverso valore; vengono soppesate e giudicate col senno di poi. Alcune hanno anche un buon arrangiamento. Certo è che tra un finto folk come LA RAGAZZA DEL SUD di Rosanna Fratello, uscito nello stesso anno e questo, il livello del primo è dieci volte superiore al secondo. A partire dalla registrazione.
Tracce:
01 Domani E' Festa (P.Soffici-Ascri) 02 Cosa Voglio (P.Morelli) 03 L'isola D'Elba (Rossi-Tamborelli-Dell'Orso) 04 Funtanella (Dura-Troia-Salerni) 05 Angelo Azzurro (Rossi-Sposato-Tamborelli-Dell'Orso) 06 Senza Le Scarpe (P.Soffici-Albertelli) 07 Prato Bianco (Rossi-Tamborelli-Dell'Orso) 08 Quanno Sponta Primmavera (Bonagura-Rutigliano-De Angelis) 09 La Recluta (Rossi-Tamborelli-Dell'Orso) 10 Papà Perdonami (Rossi-Lanati-Marrocchi)
Pubblicato da Verdier il Vampiro cverdier.blogspot.com
.....Nel 1973, dopo una serie di cambiamenti di etichetta (dal 1970 alla fine del 1971 circa tre: Parade, Liberty, Produttori Associati e a fine anno alla Erre) tenta una produzione originale rispetto al suo standard che certo non aveva escluso il ricorso alla provocazione sessuale, ma sempre in maniera blanda, cabarettistica, talvolta di dubbio gusto. Stavolta la scelta è più drastica e il nuovo album, 40 MINUTI D'AMORE si muove con una certa cura sul tema “erotico”. Occorre dire che, rispetto a una certa tendenza del personaggio a oscillare paurosamente in un campo musicale poco nobile e a strizzare l’occhio a produzioni decisamente "paesane", Louiselle sembrerebbe in questo album trovare una forma di espressione più particolare, disegnando un personaggio, che se non risulta particolarmente originale (a Louiselle mancano eleganza e carisma) riesce però a esprimere effetti e sensazioni non disprezzabili. Il suo muoversi nell’erotismo non si tramuta in volgarità(anche se con lei il pericolo è sempre in agguato). Le canzoni riescono, anche se inserite in una specie di concept-album, a rimanere canzoni di per sé complete, con episodi di “qualità”. Non dispiacciono in particolare GRATTACIELI DI FARFALLE, con un discreto utilizzo di sonorità che porebbe definirsi “progressive”, STRINGIMI”, DUE ORE D'AMORE e “DOVRO' LASCIARTI, in cui ritroviamo la vecchia Louiselle RCA intimistica e sentimentale. I MAESTRI DELL’AMORE, una dissertazione tra misticismo e malizia ed infine metteremmo un bel voto ad ANCORA NO, vellutata e con coloriture jazz.
Nel complesso, si può dire di Louiselle che è sempre stata in bilico tra canzoni da "luna park di provincia" a produzioni che avrebbero avuto delle chance in più se fossero state presentate con maggiore classe, in una confezione diversa e più "ricca". E come in altri casi, forse non ebbe buoni consiglieri, sebbene si fosse accasata con uno dei più famosi parolieri degli anni sessanta, Carlo Rossi. La stessa cosa capitò anche a colleghe più dotate di lei e forse più sponsorizzate, ma i tentativi di elevarsi da parte di Louiselle rimasero purtroppo allo stato fetale.
Tornando all’album, fu censurato dalla Rai. Situazione che ne impedì dunque una promozione e le vendite del disco furono esclusivamente legate alla pubblicità che si fece del contenuto “proibito” del disco.
Il team degli autori era la consueta squadra, in forze già alla Parade: principalmente il marito Carlo Rossi come autore dei testi, Tamborrelli e Dell’Orso e la stessa Maria Luisa Catricalà. Una curiosità: nella copertina interna c'è una rosa: è la stessa foto che ciompare sulla busta del singolo della Cinquetti LA ROSA NERA. Dopo sei anni, altro che nera che era diventata!
Tracce:
01 Grattacieli Di Farfalle (Tomassini-Tamborrelli-Granieri-Tallarita) 02 Stringimi (Rossi-Tamborrelli-Tomassini) 03 La Spiaggia Dell'Amore (Rossi-Catricalà) 04 Due Ore D'Amore (Rossi-Catricalà) 05 7 Volte (Rossi-Tamborrelli-Catricalà) 06 Dovrò Lasciarti (Rossi-Tamborrelli-Catricalà) 07 Prato Bianco (Rossi-Tamborrelli-Dell'Orso) 08 Alberi Di Cera (Tomassini-Tamborrelli-Granieri-Tallarita) 09 I Maestri Dell'Amore (Rossi-Tamborrelli-Granieri-Tallarita) 10 Ancora No (Nohra-Federesco-Tarossi) 11 Sulla Riviera (Rossi-Catricalà-Tamborrelli-Tomassini) 12 Delirio (Rossi-Tamborrelli)
La Louiselle del dopo PARADE, dal 1970 al 1981, è una cantante a cui si fatica a dare dignità artistica. Siamo noi a dover essere comprensivi e capire la sua ricerca disperata di un percorso professionale unito probabilmente alla fatica di risultare credibile agli addetti ai lavori. Mentre ci sono artisti per i quali esprimersi e appropriarsi di generi tanto diversi appare come una manifestazione di versatilità e di personalità, nel caso di Louiselle il suo passare da uno stile all’altro dà come l’impressione di un annaspare frenetico. La ERRE è la casa discografica che prende il posto della Parade, di appartenenza al marito Carlo Rossi. Passiamo insieme in rassegna tutti questi singoli. KYRIE ELEISON sembrerebbe un’impennata di qualità che non si può del tutto disprezzare. In DOVRO’ LASCIARTI troviamo la Louiselle intensa delle prime canzoni, più matura ed evocativa. Questa sensualità un pò enfatica la ritroveremo nel suo album "erotico" del 1973, 40 MINUTI D’AMORE. SE QUI NON CAMBIA VENTO, nel 1972, piaceva evidentemente molto a Louiselle o ai suoi compari, tant’è che la pubblicò per tre volte in tre diversi 45 giri; una tarantella sulla vita di tutti i giorni, piena di luoghi comuni, il traffico, i soldi che non bastano, la gente che va al mare con la faccia alienata, la voglia di rivalsa, il contrattempo sempre in agguato, sbarcare il lunario e lo stress che toglie la voglia di fare l’amore, ecc. ecc. Retro DUE ORE D’AMORE: un bel pezzo in cui le qualità vocali della cantante rendono al meglio (pezzo inserito nell'album citato poc'anzi). GRATTACIELI DI FARFALLE è una canzone d’atmosfera con una parte musicale perfettamente in linea con certa musica leggera che attingeva al progressive nei primi anni 70, tra flauti traversi, piano e chitarre distorte. Sul retro LA TUA STREGA, un pezzo romantico alla Roberto Carlos, che degenera però nel finale in una sceneggiata senza troppo pudore e ritegno. FORSE BELLO NON SARAI (1974), composta dalla stessa cantante, ottiene un discreto successo di vendite (retro SE QUI NON CAMBIA IL VENTO, per la seconda volta!). Con GRANDE SEI TU (1975), la cantante si produce in una canzone tipicamente estiva, in linea con il clichè del periodo, tant’è che si ritrova in lizza al Disco per l’Estate. Sul retro una noiosa TEATRO. Sul lato B della terza riproposizione di SE QUI NON CAMBIA IL VENTO, LO SPAZIO DELL’ANIMA, niente che si faccia notare, canzone che apre il suo nuovo album del 1974, ISPIRAZIONI. Con LA BALERA (1976) la cantante tenta la carta del liscio. L’UOMO COME E’ STRANO, tra valzerino e terzinato, solare e malinconico, piacevole e di un country-paesano leggermente west-coast.
Passiamo poi alle bonus track che riguardano il periodo precedente e successivo alla ERRE. L’ISOLA D’ELBA è una canzone autobiografica che tratta di luoghi legati alla sua vita. Non male come insieme. Con QUANNO SPONTA PRIMMAVERA partecipaal Festival di Napoli 1970, un fuori repertorio curioso (come per tutti gli altri artisti “non” napoletani che parteciparono alla manifestazione). Arriva in finale come l'altro canzone presentata (FUNTANELLA). DOMANI E’ FESTA (1971), canzone campagnola e in minore, sembra più un pezzo del 1970 piuttosto che del 1971 (a quel tempo tutto invecchiava molto velocemente) Questo era il periodo Liberty E Produttori Associati (in tutto tre singoli) Passiamo al 1979: l'avevamo lasciata al liscio con LA BALERA e la ritroviamo in un brano "disco", LA MOSCA. JEAN, del 1980, è incisa come Femina Femme: un lento erotico d’atmosfera con un'illustrazione di copertina molto hard. L’anno successivo (1981) con SCORPION, Louiselle si cimenta di nuovo con un brano un pò da discoteca e con una base molto simile ad ANOTHER BRICK ON THE WALL dei Pink Floyd! cantata con una voce aggressiva alla Aida Cooper. Personaggio singolare che dietro a questa smania di cambiamenti (anche in un periodo in cui non avrebbe comunque potuto risalire mai e poi mai la china) nasconde forse una fragilità d'animo ed un'insoddisfazione perpetua.
Tracce:
01 Kyrie Eleison (Elab. Rossi-Tamborrelli-Catricalà) (1971) 02 Dovrò Lasciarti (Rossi-Tamborrelli-Catricalà) (1971) 03 Se Qui Non Cambia Vento (Rossi-Tomassini-Tamborelli-Catricalà) (1972) 04 Due Ore D'Amore (Rossi-Tamborrelli-Catricalà) (1972) 05 Grattacieli Di Farfalle (Tomassini-Tamborrelli-Granieri-Tallarita) (1974) 06 La Tua Strega (Rossi-Davoli-Tamborrelli) (1974) 07 Forse Bello Non Sarai (Rossi-Catricalà) (1974) 08 Grande Sei Tu (Rossi-Catricalà) (1975) 09 Teatro (Rossi-Catricalà-Tomassini) (1975) 10 Lo Spazio Dell'Anima (Granieri) (1975) 11 La Balera (Morichelli-Rossi-Pitarresi) (1976) 12 L'uomo Come E' Strano (Rossi-Morichelli-Fragione-Pitarresi) (1976)
13 (bonus track) L'Isola D'Elba (Rossi-Tamborelli-Dell'orso) (1970) 14 (bonus track) Quanno Sponta Primmavera (Bonagura-Rutigliano-De Angelis) (1970) 15 (bonus track)Domani E' Festa (P.Soffici-Ascri) (1971) 16 (bonus track) La Mosca (Rossi-Trobbiani-Catricalà-Scalzo-Pitarresi) (1979) 17 (bonus track) (come Femina Femme) - Jean (Rossi-Catricalà-Marrocchi) (1980) 18 (bonus track) Scorpion (Rossi-Rotunno-Carraresi) (1981)
Pubblicato da Verdier il Vampiro fonte: cverdier.it
Spaghetti country Il contadino L'infermiera E penso a Jimmy L'impiegato Il maschio Caravan Australia Il pendolare Viva mio padre Va canzone va California
ANDIAMO A MIETERE IL GRANO LA VIGNA IL CACCIATORE LA SCOGLIERA LA TUA STREGA LA PESCA DELL'AMORE LA BALERA LA MANDORLA LA LEGGE DI COMPENSAZIONE OCCHI CASTANI SE QUI NON CAMBIA VENTO PERDONAMI GRANDE SEI TU NEL CUORE MIO.
Andiamo a mietere il grano Ascoltami Il momento giusto Il pontile Il cacciatore Anche se mi fai paura Ci sono due ragazzi Nel cuore mio La scogliera La mia vita Oggi che non ho te Quello che c'è tra me e te
cd 2
Forse un giorno Cammelli e scorpioni Mediterraneo Mia è colpa mia Come è bello Anche tu Sorridono E' triste doversi lasciare Gira l'amore(caro bebè) Perdonami La vigna Se qui non cambia il vento
Di prossima uscita un cofanetto di quattro CD dove Louiselle interpreta vari generi musicali in tutta libertà. “Andiamo a mietere il grano è stato un grande successo ma mi ha legato troppo a quel tipo di canzoni – afferma la cantante
di Elio Ippolito fonte: ballareviaggiando.it
C'è un cofanetto di CD molto particolare e variegato nel futuro prossimo di Louiselle (all'anagrafe Maria Luisa Catricalà), cantante dei nostri grandi anni 60, il cui nome è rimasto legatissimo, anche oltre la sua volontà, alla mitica, bella e indimenticabile canzone di stile un po' folk “Andiamo a mietere il grano” del 1965. E nella sua agenda, forse, anche un libro “uno spaccato di vita e di musica, dedicato a me a mio marito, lo scomparso Carlo Rossi, discografico, compositore e autore di celebri canzoni anni 60, un solo titolo per tutti i Watussi - come sottolinea la stessa Louiselle.
“E' in preparazione – spiega - un cofanetto che conterrà 4 CD, un mix di canzoni inedite e di altre già incise, diviso per generi. Il primo è di stile folk - country americano ma è ispirato a temi relativi al sociale italiano, per esempio c'è una canzone che parla dei pendolari, una del mestiere di infermiera, un’altra dei contadini che vorrebbero ritornare alla terra. Il secondo lo definirei “sexy elegante”, con canzoni molto raffinate, comprese alcune censurate dalla Rai anni fa. Il terzo è dedicato a brani “sanguigni”- per esempio “Ascoltami”- un po’ teatrali, e il quarto infine comprende una serie di canzoni divertenti e allegre, tormentoni estivi del tipo 'Come balla Nando', che fa parte del mio repertorio". Appare divertita Louiselle nel raccontare come nacque, quasi per scherzo anni fa, questa canzone “un brano un po' burino' ideato pensando al mito di John Travolta”, di cui lei conosce bene la genesi, avendo partecipato alla sua creazione insieme ad altri autori e che ebbe con la trasmissione Libero di Teo Mammuccari un grande successo.
Serate e tournée
Tanti i dischi del passato che lei conserva gelosamente “anche se in maniera un po’ disordinata, ma questo disordine a volte mi fa compagnia - sottolinea la cantante che oggi è occupata in serate e spettacoli e passaggi televisivi (tra gli ultimi “I Migliori anni” 2010 di Carlo Conti). Recenti le sue tournée negli Usa, in Canada e a Cuba, dove ha consolidato il suo repertorio cubano. “Oggi non è facile programmare un piano di spettacoli - dice -. I vecchi manager non ci sono più, quelli nuovi mirano a richiamare nomi emergenti. Oppure mi vengono prospettate serate lontane da casa, con grande stress, e non ne vale neanche più la pena”. Anche se la voglia di cantare e di sperimentare tanti generi diversi – come dimostrano i nuovi progetti - è intatta.
(Nella foto Louiselle con Bruno Filippini nel corso dell'evento musicale organizzato da Cantare Ballando Group nel 2010).
Gli inizi: in versione da “chansonnier”
Louiselle, negli anni ruggenti della nostra canzone italiana, ha condiviso tante esperienze con altri validi colleghi, è stata tra le reclute delle principali case discografiche italiane, ARC e RCA, per poi passare alla Parade del marito Carlo Rossi. “Potrei raccontare cose per un anno intero - afferma Louiselle, quando cerchiamo di andare un po’ indietro negli anni, ai suoi inizi e al periodo dei grandi successi. “Sono nata in Calabria ma da ragazzina vivevo all’Isola d’Elba e il mio sogno era diventare capitano di marina, ero un po’ un maschiaccio e la mia passione era andare al porto ad aspettare le imbarcazioni - racconta -. Fu mio padre a spingermi al canto, a invogliarmi a partecipare a concorsi dove vincevo sempre. Attraverso delle conoscenze di famiglia, arrivai a Roma per prendere lezioni di musica con il maestro Umberto Chiocchio della Rai. Dopo la morte di mio padre, anche per problemi economici, cominciai a esibirmi in vari locali con un mio gruppo (I Gabbiani) finché nel 1963 approdai al Capriccio di Via Veneto, grazie ad Alberto Radius che si esibiva insieme a Bruno Martino e Fred Bongusto. Ero minorenne, molto timida, timorosa degli uomini che giravano intorno. Quindi ero silenziosa, mi presentavo vestita di nero, capelli lunghi alla Francoise Hardy, e cantavo le canzoni francesi della Piaf e di Gilbert Becaud. Sentivo che quel posto mi avrebbe portato fortuna. Fu lì infatti che, grazie all’amico Roby Ferrante, che aveva scritto la canzone “Ogni volta” per Paul Anka e lavorava per la RCA - e che anni dopo fece una morte terribile in un incidente stradale che ancora ricordo con dolore - che vennero ad ascoltarmi alcuni personaggi della RCA tra i quali anche Carlo Rossi che anni dopo divenne mio marito”.
I grandi successi
Da questo momento iniziarono i provini, i primi contratti, e i primi dischi: “Quello che c’è tra me e te” e “ Anche se mi fai paura” (testi di Rossi). Quest’ultima, con arrangiamento di Ennio Morricone, vendette 300.000 copie. Infine il successo del 1965 “Andiamo a mietere il grano”, un milione e mezzo di copie vendute. “Questo disco - evidenzia Louiselle - in parte mi ha rovinato perché mi ha legato a un genere di canzoni che non ho mai sentito del tutto mie, come La Vigna o Il Cacciatore che seguirono di lì a poco”. La cantante ricorda oggi con un sorriso lo smacco del Sanremo 1965, dove avrebbe dovuto partecipare con la canzone “Ascoltami”, in coppia con Dalida. “ Il 31 dicembre del 1964 in televisione Dalida cantò questa canzone, un episodio che generò una tempesta in tutta la RCA con il ritiro di tutti i suoi cantanti da Sanremo. Per ripagarmi di questa perdita mi fu offerta una serie di trasmissioni televisive. Mi rifeci, comunque, anche con la canzone “Ascoltami” che vendette in pochi giorni 360.000 copie e in totale 800.000. Partecipai poi al Sanremo del 1972 con Mediterraneo”. Concludendo, che dire sul Sanremo di oggi? “Oggi ci sono troppi “personaggi” - afferma decisamente Louiselle. “Comunque nell’ultima edizione ci sono state canzoni che mi sono piaciute. A parte Vecchioni che ha scoperto il commerciale, La Crus, Davide Van De Sfroos, Albano, che è un po’ una istituzione, e Anna Tatangelo.”
Andiamo a mietere il grano
Tracce:
1. Andiamo a mietere il grano 2. La vigna 3. La scogliera 4. La tua strega 5. La festa dell'amore 6. La balera 7. Il cacciatore 8. La mandola 9. La legge di compensazione 10. Occhi castani 11. Se qui non cambia vento 12. Perdonami 13. Grande sei tu 14. Nel cuore mio
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Perdonami
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Grande sei tu
Dedicata a Giuseppe Musolino "Fu l'ultimo giustiziere solitario, non c'è dubbio. Dopo di lui, l'Aspromonte e la Calabria, chiusa la parentesi fascista, torneranno terra di conquista per mafiosi e delinquenti."(dall'autore del libro "Giuseppe Musolino Il giustiziere d'Aspromonte)