ALFRED HITCHCOCK

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  1. gheagabry
     
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    ALFRED HITCHCOCK




    Alfred Hitchcock nasce a Leytonstone, vicino Londra, il 13 agosto 1899.
    Suo padre William gestisce due negozi di frutta e verdura lungo l’High Road di Leytonstone. Alfred è il terzogenito, suo fratello maggiore, William jr, ha 9 anni più di lui, sua sorella Nellie invece ne ha 7 di più.
    Sarà William ad ereditare il patrimonio di famiglia, mentre il giovane Alfred preferirà dedicarsi al cinema.
    Fin da piccolo Alfred si dimostra un bambino buono e tranquillo, tanto che suo padre è solito chiamarlo il suo "agnellino senza macchia".
    All’età di 4-5 anni succede un fatto curioso: per punirlo di una marachella suo padre decide di mandarlo al vicino commissariato di polizia con una lettera. Il funzionario, dopo aver letto il foglio, rinchiude il povero Alfred in una cella per una decina di minuti, ma è abbastanza da far crescere in Alfred la paura per tutti i poliziotti!
    Introverso e solitario, gli piace stare seduto in un angolino a guardare gli altri in silenzio, non ha molti amici con cui giocare, frequenta scuole religiose e ne cambia parecchie.
    Dai 9 ai 14 anni è presso i Gesuiti, allo St. Ignatius College di Stamford Hill, un ambiente rigido e severo, dove subisce anche punizioni corporali.
    "Molto probabilmente" - come disse una volta lui stesso – "è stato durante il periodo passato dai Gesuiti che il sentimento della paura si è sviluppato con forza dentro di me".
    Alfred non è un genio a scuola, ma ha una gran passione per la fotografia e per tutto ciò che ha a che fare con carte topografiche, mappe, e percorsi ferroviari. Da qui il suo enorme interesse per i viaggi in tutto il mondo.
    Nel 1914, all’età di 15 anni, suo padre William muore, mentre la 1° Guerra Mondiale è ormai alle porte.
    Nel 1917 Alfred è riformato e decide quindi di arruolarsi in un corpo di volontari del genio a Londra. Il primo impiego lo trova presso una compagnia che si occupa di cavi elettrici, il suo compito è quello di redigere i preventivi tecnici. Ma la sua vena artistica non viene sepolta… Frequenta corsi di disegno, si diverte a fare le caricature dei colleghi e comincia a cimentarsi in brevi racconti e articoli.
    Contemporaneamente Alfred Hitchcock continua a frequentare le sale cinematografiche, ma preferisce le opere americane a quelle inglesi. I suoi miti sono Charlie Chaplin, David Wark Griffith, Buster Keaton, Douglas Fairbanks, Mary Pickford.
    Tutto ha inizio quando Alfred riesce ad ottenere dalla casa produttrice Famous Players l'incarico dei disegni e delle didascalie dei film in produzione. In questo modo ha occasione di avvicinarsi anche ad altri settori della casa di produzione, tra cui quello della sceneggiatura e del montaggio. Sono gli anni d’oro del cinema muto americano, quello in cui ritroviamo i capolavori di Griffith: "Nascita di una Nazione" (1914), "Intolerance" (1916), "Il Giglio Infranto" (1919); quelli di C. Chaplin, come "Il Monello" (1921), e di Stroheim, "Femmine Folli" (1921).




    E’ il 1922, Alfred Hitchcock debutta come regista. L’opera prima però rimane incompiuta negli archivi della Famous Players-Lasky. Anche il titolo è incerto, per la casa di produzione risulta "Mrs. Peabody", mentre per lui è e resta "Number 13".
    La sua seconda chance arriva nel 1923 quando subentra al regista Hugh Croise in rotta con la produzione; nasce una nuova società: la Balcon-Saville-Freedman e Alfred Hitchcock viene assunto in qualità di aiuto-regista, ma questo è solo il trampolino di lancio per la sua grande e luminosa carriera.
    Ambizioso quanto basta, appena sente dire che c’è bisogno della sceneggiatura di una commedia per un film si propone egli stesso. Vince così la sua prima sfida, diventando sceneggiatore a tutti gli effetti. La commedia con cui deve cimentarsi si intitola "Woman To Woman" e il film omonimo viene diretto da Graham Cutts, un regista molto famoso a quel tempo. In quell’occasione Hitchcock ha modo di proporsi anche come scenografo, valendosi della sua forte esperienza di disegnatore.
    Fu negli anni venti-trenta, quando il cinema stava subendo un rapido quanto sconvolgente cambiamento, che Hitchcock venne alla ribalta: attraverso film come Il giardino del piacere (1925), L’aquila della montagna (1926), Il pensionante (1926). Tutti film che rispecchiano già quella personalità che poi avrà definitiva espressione nei film a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, ma che nello stesso tempo sono dei veri e propri esempi di cinema “puro”.
    Nella vita di Hitchcock c’erano molte cose a proposito delle quali egli voleva essere evasivo: fantasie colpevoli, comportamenti sociali di aggressività passiva, desideri proibiti non sempre frenati, un’attitudine personale e registica manipolatoria, se non addirittura tirannica. Tutte caratteristiche che in maniera più o meno chiara alla fine diventarono elementi essenziali dei suoi film; e soprattutto nel momento in cui il regista inglese decise di trasferirsi negli Stati Uniti, dove poi avvenne la sua definitiva consacrazione.
    A differenza, per esempio, di Welles, Hitchcock riuscì perfettamente ad inserirsi nel “sistema” hollywoodiano, utilizzandone ampiamente tutte le possibilità, introducendo negli schemi produttivi e nei canoni spettacolari, sostanzialmente uniformi e ripetitivi, quella sua personale visione del mondo, venata di cattolicesimo e di una forte dose di scetticismo, che si esprime in una poetica che ruota attorno al concetto di “suspence”, vale a dire l’”attesa” che accada qualcosa che ognuno, dentro di sé, non vorrebbe che accadesse, grazie al quale il pubblico viene coinvolto in un gioco sadico che gli provoca, inesorabilmente, un’angoscia irrefrenabile.
    Già nei film che egli realizzò in Inghilterra agli inizi della sua carriera, il motivo della suspence è alla base di racconti che, attingendo alla tradizione di certa narrativa gialla prettamente britannica, vi introducono da un lato un sottile umorismo e dall’altra una ricerca formale estremamente elaborata.



    Con il periodo americano, invece, nasce un Hitchcok un po’ più commerciale ed attento ai gusti del pubblico, sfornando così oltre cinquanta film in poco più di quaranta anni. Possiamo citare Rebecca, la prima moglie (1940), Notorius, l’amante perduta (1946), L’ombra del dubbio (1943), dove quell’angoscia derivante dall’ambiguità dei personaggi e delle situazioni e dall’attesa di qualcosa di irreparabile, si manifesta in termini fortemente drammatici.
    Accanto a questi primi film in cui si comincia a manifestare il gusto del misterioso, dell’enigmatico e attraverso i quali si denota una rappresentazione prospettica della realtà, con elementi continuamente mutevoli che permettono di osservarla da molti angoli visuali, nascono quelli che possono essere considerati certamente i film più completi della prima parte della sua carriera registica: Il delitto perfetto (1954), La finestra sul cortile (1954), L’uomo che sapeva troppo (1956), Caccia al ladro (1955), La donna che visse due volte (1958). Tutti film basati sul tema ricorrente del dubbio, dell’ambiguità, del contrasto tra apparenza e realtà.
    La fine degli anni ’50 segna un profondo cambiamento nella poetica di Hitchcock, che adesso si orienta verso una più complessa e prospettica rappresentazione dell’angoscia contemporanea, in cui il dubbio e la paura affondano nel tessuto vitale di un’esperienza di vita che è quella dei nostri giorni. In uno stile più disteso, classico, maturo, l’abnorme, il misterioso, l’inconsueto nascono da una realtà perfino a tratti banale, si introducono nelle pieghe di un racconto che procede senza scosse, quasi fosse un resoconto di fatti di cronaca. Il brivido, adesso, è un elemento indispensabile per la resa spettacolare di una situazione drammatica che fornisce tutta una serie di indicazione per osservare la “quotidianità” con occhi irrequieti, indagatori. La realtà fenomenica, così, balza in primo piano, al di là delle costrizioni cinematografiche consuete, e questo maggior realismo della rappresentazione conferisce al film una dimensione maggiormente angosciante.
    Simbolo di questo nuovo modo di intendere il cinema è forse il film più conosciuto del regista inglese, Psyco (1960), più un horror che un thriller, dove il tema dell’angoscia si fa più esplicito e profondamente radicato nella vicenda e nei personaggi. La storia di questo pazzo, Norman Bates, che uccide i clienti del suo motel in nome di un complesso per molti versi freudiano, è la rappresentazione della paura dell’uomo di fronte al potere che assume gli aspetti della rispettabilità, del decoro, della normalità.
    Alfred Hitchcock si spense senza suspence, senza violenza (il terrore, dopotutto, era stato per anni parte dei suoi sogni e della sua arte) alle 09,17 della mattina del 29 aprile del 1980 a Los Angeles in California.
    Vissuto in un'epoca in cui l'umanità non riesce più a controllare le proprie azioni e vive costantemente nell'incubo dell'olocausto nucleare, Hitchcock è il più grande poeta della paura di ogni tempo; non la paura di un tiranno o di un assassino, ma la paura di un innocente e mediocre uomo qualunque, per esempio un uomo di nome Alfred.



    (.hitchcockmania.it)



    Filmografia

    Regia

    Film Muti


    Number 13 (1922) - incompleto
    Always Tell Your Wife (1922) - non accreditato
    Woman to Woman (1922) - aiuto-regista
    The Prude's Fall (1923) - aiuto-regista
    The White Shadow (1923) - aiuto-regista
    The Passionate Adventure (1924) - aiuto-regista
    The Blackguard (1925) - aiuto-regista

    The Pleasure Garden (1925)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Virginia Valli, Carmelita Geraghty, Miles Mander, John Stuart. Titolo originale The Pleasure Garden. Drammatico,

    The Mountain Eagle (1926) - tutte le copie di questo film sono andate distrutte

    Il pensionante (The Lodger: A Story Of The London Fog) (1926)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Ivor Novello, Marie Ault, Arthur Chesney, Malcolm Keene, June Titolo originale The Lodger - A Story of the London Fog. Poliziesco, b/n durata 76 min. - Gran Bretagna 1926.

    Il declino (Downhill) (1927)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Ivor Novello, Robin Irvine, Isabel Jeans, Ian Hunter. Titolo originale Downhill. Drammatico, durata 74 min. - Gran Bretagna 1927.

    Virtù facile (Easy Virtue) (1927)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Isabel Jeans, Robin Irvine, Franklin Dyall, Ian Hunter, Frank Elliott, Enid Stamp-Taylor, Ben Webster. Titolo originale Easy Virtue. Drammatico, b/n durata 70 min. - Gran Bretagna 1927.

    Vinci per me! (The Ring) (1927)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Carl Brisson, Forrester Harvey, Ian Hunter, Lillian Hall-Davis. Titolo originale The Ring. Commedia, b/n durata 65 min. - Gran Bretagna 1927.

    La moglie del fattore (The Farmer's Wife) (1928)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con The Farmer's Wife. Commedia, b/n durata 68 min. - USA 1928.

    Tabarin di lusso (Champagne) (1928)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Betty Balfour, Gordon Harker, Jean Bradin, Ferdinand von Alten, Clifford Heatherley, Jack Trevor. Titolo originale Champagne. Thriller, durata 104 min. - Gran Bretagna 1928.

    L'isola del peccato (The Manxman) (1929)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con The manxman. Drammatico, durata 90 min. - Gran Bretagna 1929.



    Film Sonori

    Ricatto (Blackmail) (1929)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Anny Ondra, John Longden, Sara Allgood, Charles Paton, Donald Calthrop. Titolo originale Blackmail. Poliziesco, b/n durata 95 min. - Gran Bretagna 1929.

    Elstree Calling (1930) - co-regia di André Charlot, Jack Hulbert e Paul Murray

    Giunone e il Pavone (Juno and the Paycock) (1930)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Edward Chapman, Sara Allgood, Sidney Morgan, John Laurie, Barry Fitzgerald. Titolo originale Juno and the Paycock. Drammatico, b/n durata 85 min. - Gran Bretagna 1930.

    Omicidio! (Murder!) (1930) - di questo film Hitchcock girò anche una versione tedesca intitolata Mary
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Herbert Marshall, Nora Baring, Phyllis Konstam, Edward Chapman, Miles Mander. Titolo originale Murder!. Giallo, b/n durata 108 min. - Gran Bretagna 1930.

    Fiamma d'amore (The Skin Game) (1931)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Helen Haye, Edmund Gwenn, Jill Esmond, John Longden. Titolo originale The Skin Game. Drammatico, b/n durata 85 min. - USA, Gran Bretagna 1931.

    Ricco e strano (Rich and Strange) (1932)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Hen. Titolo originale Rich and Strange. Drammatico, b/n durata 92 min. - Gran Bretagna 1932.

    Numero diciassette (Number Seventeen) (1932)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Anne Grey, John Stuart, Leon M. Lion, Garry Marsh, Donald Calthrop. Titolo originale Number Seventeen. Giallo, b/n durata 65 min. - Gran Bretagna 1932.

    Vienna di Strauss (Waltzes from Vienna) (1933)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Fay Compton, Edmund Gwenn, Jessie Matthews, Esmond Knight, Frank Vosper. Titolo originale Waltzes from Vienna. Biografico, b/n durata 80 min. - Gran Bretagna 1933.

    L'uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much) (1934) - di questo film ha girato egli stesso un remake nel 1956
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Peter Lorre, Leslie Banks, Edna Best, Frank Vosper, Hugh Wakefield. Titolo originale The Man Who Knew Too Much. Spionaggio, b/n durata 84 min. - Gran Bretagna 1934.

    Il club dei trentanove (The 39 Steps) (1935)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Robert Donat, Madeleine Carroll, Lucie Mannheim, Godfrey Tearle, Peggy Ashcroft. Titolo originale The Thirty-Nine Steps. Spionaggio, b/n durata 81 min. - Gran Bretagna 1935.

    L'agente segreto (Secret Agent) (1936)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Madeleine Carroll, John Gielgud, Peter Lorre, Robert Young, Percy Marmont. Titolo originale Secret Agent. Drammatico, b/n durata 83 min. - Gran Bretagna 1936.

    Sabotaggio (Sabotage) (1936)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Sylvia Sidney, John Loder, Oscar Homolka, Desmond Tester. Titolo originale Sabotage. Spionaggio, b/n durata 76 min. - Gran Bretagna 1936.

    Giovane e innocente (Young and Innocent) (1937)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Mary Clare, Derrick De Marney, Nova Pilbeam, Percy Marmont, Edward Rigby, John Longden. Titolo originale Young and Innocent. Giallo, b/n durata 80 min. - Gran Bretagna 1937.

    La signora scompare (The Lady Vanishes) (1938)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Paul Lukas, Michael Redgrave, Margaret Lockwood, Dame May Whitty. Titolo originale The Lady Vanishes. Spionaggio, b/n durata 97 min. - Gran Bretagna 1938.

    La taverna della Giamaica (Jamaica Inn) (1939)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Maureen O'Hara, Robert Newton, Charles Laughton, John Longden, Leslie Banks. Titolo originale Jamaica Inn. Avventura, b/n durata 98 min. - Gran Bretagna 1939.

    Rebecca, la prima moglie (Rebecca) (1940)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Joan Fontaine, George Sanders, Laurence Olivier, Nigel Bruce, Judith Anderson. Titolo originale Rebecca. Drammatico, b/n durata 93 min. - USA 1940.



    Il prigioniero di Amsterdam (Foreign Correspondent) (1940)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con George Sanders, Edmund Gwenn, Joel McCrea, Herbert Marshall. Titolo originale Foreign Correspondent. Avventura, b/n durata 119 min. - USA 1940.

    Il signore e la signora Smith (Mr. & Mrs. Smith) (1941)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Gene Raymond, Robert Montgomery, Carole Lombard, Jack Carson, Philip Merivale. Titolo originale Mr. and Mrs. Smith. Commedia, b/n durata 95 min. - USA 1941.

    Il sospetto (Suspicion) (1941)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Joan Fontaine, Cary Grant, Nigel Bruce, Cedric Hardwicke, Dame May Whitty. Titolo originale Suspicion. Drammatico, b/n durata 99 min. - USA 1941.

    Sabotatori o Danger (Saboteur) (1943)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Alan Baxter, Robert Cummings, Otto Kruger, Priscilla Lane. Titolo originale Saboteur. Poliziesco, b/n durata 108 min. - USA 1942.

    L'ombra del dubbio (Shadow of a Doubt) (1943)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Joseph Cotten, MacDonald Carey, Teresa Wright, Henry Travers, Patricia Collinge. Titolo originale Shadow of a Doubt. Drammatico, b/n durata 108 min. - USA 1943.

    I prigionieri dell'oceano (Lifeboat) (1944)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Mary Anderson, William Bendix, John Hodiak, Tallulah Bankhead, Walter Slezak. Titolo originale Lifeboat. Guerra, b/n durata 96 min. - USA 1943.

    Bon Voyage (1944) - cortometraggio

    Aventure Malgache (1944) - cortometraggio

    Io ti salverò (Spellbound) (1945)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Gregory Peck, Rhonda Fleming, Ingrid Bergman, Michael Chekhov, Leo G. Carroll. Titolo originale Spellbound. Drammatico, b/n durata 111 min. - USA 1945.

    Notorious, l'amante perduta (Notorious) (1946)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Cary Grant, Claude Rains, Louis Calhern, Ingrid Bergman, Reinhold Schünzel. Titolo originale Notorious. Thriller, durata 101 min. - USA 1946.

    Il caso Paradine (The Paradine Case) (1947)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Gregory Peck, Charles Laughton, Ann Todd, Alida Valli, Ethel Barrymore. Titolo originale The Paradine Case. Drammatico, b/n durata 125 min. - USA 1947.

    Nodo alla gola, riedito come Cocktail per un cadavere (Rope) (1948)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con James Stewart, Farley Granger, John Dall, Cedric Hardwicke, Constance Collier. Titolo originale Rope. Giallo, durata 80 min. - USA 1948.

    Il peccato di Lady Considine o Sotto il capricorno (Under Capricorn) (1949)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Joseph Cotten, Margaret Leighton, Ingrid Bergman, Michael Wilding. Titolo originale Under Capricorn. Drammatico, durata 117 min. - Gran Bretagna 1949.

    Paura in palcoscenico (Stage Fright) (1950)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Richard Todd, Marlene Dietrich, Jane Wyman, Alastair Sim, Michael Wilding. Titolo originale Stage Fright. Giallo, b/n durata 110 min. - Gran Bretagna, USA 1950.

    L'altro uomo, riedito come Delitto per delitto (Strangers on a Train) (1951)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Robert Walker, Ruth Roman, Farley Granger, Laure Elliott. Titolo originale Strangers on a Train. Giallo, b/n durata 101 min. - USA 1951.

    Io confesso (I Confess) (1953)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Anne Baxter, Montgomery Clift, Karl Malden, Brian Aherne, Roger Dann. Titolo originale I Confess. Drammatico, b/n durata 95 min. - USA 1953.

    Il delitto perfetto (Dial M for Murder) (1954)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Ray Milland, Grace Kelly, Robert Cummings, Anthony Dawson, John Williams. Titolo originale Dial M for Murder. Giallo, durata 105 min. - USA 1954.

    La finestra sul cortile (Rear Window) (1954)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Raymond Burr, Thelma Ritter, Wendell Corey, James Stewart, Grace Kelly. Titolo originale Rear Window. Giallo, durata 122 min. - USA 1954

    Caccia al ladro (To Catch a Thief) (1955)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Cary Grant, Charles Vanel, Grace Kelly, Brigitte Auber. Titolo originale To Catch a Thief. Commedia, durata 97 min. - USA 1955.

    La congiura degli innocenti (The Trouble with Harry) (1955)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Shirley MacLaine, Mildred Natwick, John Forsythe, Edmund Gwenn, Mildred Dunnock. Titolo originale The Trouble With Harry. Giallo, durata 99 min. - USA 1955.

    L'uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much) (1956) - remake dell'originale del 1934
    Un film di Alfred Hitchcock. Con James Stewart, Doris Day, Bernard Miles, Daniel Gélin, Brenda De Banzie. Titolo originale The Man Who Knew Too Much. Spionaggio, b/n durata 120 min. - USA 1956.

    Il ladro (The Wrong Man) (1956)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Henry Fonda, Anthony Quayle, Vera Miles, Harold J. Stone. Titolo originale The Wrong Man. Drammatico, b/n durata 105 min. - USA 1956

    La donna che visse due volte (Vertigo) (1958)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Kim Novak, James Stewart, Tom Helmore, Henry Jones, Barbara Bel Geddes. Titolo originale Vertigo. Giallo, durata 128 min. - USA 1958.

    Intrigo internazionale (North by Northwest) (1959)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con James Mason, Martin Landau, Cary Grant, Eva Marie Saint, Jessie Royce Landis. Titolo originale North by Northwest. Spionaggio, durata 136 min. - USA 1959.

    Psyco (Psycho) (1960)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Janet Leigh, Anthony Perkins, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam. Titolo originale Psycho. Giallo, b/n durata 109 min. - USA 1960.

    Gli uccelli (The Birds) (1963)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Jessica Tandy, Rod Taylor, Suzanne Pleshette, Tippi Hedren, Veronica Cartwright. Titolo originale The Birds. Drammatico, durata 120 min. - USA 1963.

    Marnie (Marnie) (1964)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Sean Connery, Diane Baker, Tippi Hedren, Alan Napier, Melanie Griffith. Giallo, durata 129 min. - USA 1964.

    Il sipario strappato (Torn Curtain) (1966)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con David Opatoshu, Paul Newman, Lila Kedrova, Hansjörg Felmy, Julie Andrews. Titolo originale Torn Curtain. Spionaggio, durata 128 min. - USA 1966.

    Topaz (Topaz) (1969)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Frederick Stafford, Michel Piccoli, Philippe Noiret, Roscoe Lee Browne. Spionaggio, durata 108 min. - USA 1969.

    Frenzy (Frenzy) (1972)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Billie Whitelaw, Alec McCowen, Jon Finch, Barry Foster. Giallo, durata 116 min. - Gran Bretagna 1972.

    Complotto di famiglia (Family Plot) (1976)
    Un film di Alfred Hitchcock. Con Karen Black, Bruce Dern, Barbara Harris, William Devane. Titolo originale Family Plot. Giallo, durata 120 min. - USA 1976.



    Regia televisiva

    Episodi di Alfred Hitchcock presenta (17)
    Vendetta (Revenge) (1955)
    Crollo nervoso (Breakdown) (1955)
    Il caso del signor Pelhalm (The Case of Mr. Pelhalm) (1955)
    Ci rivedremo a Natale (Back for Christmas) (1956)
    Un sabato di pioggia (Wet Saturday) (1956)
    Il segreto del Signor Blanchard (Mr. Blanchard's Street) (1956)
    Ancora un miglio (One More Mile to Go) (1957)
    Delitto perfetto (The Perfect Crime) (1957)
    Come servire un agnello (Lamb to the Slaughter) (1958)
    Concorso a bordo (Dip in the Pool) (1958)
    Veleno (Poison) (1958)
    L'ospite d'onore (Banquo's Chair) (1958)
    Arthur (Arthur) (1959)
    La bara di ghiaccio (The Crystal Trench) (1959)
    La signora Bixby e la pelliccia del colonnello (Mrs. Bixby and the Colonel's Coat) (1960)
    Cavallo vincente (The Horse Player) (1961)
    Bang, sei morto (Bang! You're Dead) (1962)

    Episodi di Suspicion
    Four O'Clock (1957)

    Episodi di Startime
    Incident at a Corner (1960)

    Episodi de L'ora di Hitchcock
    I cinque testimoni (I Saw the Whole Thing) (1962)



     
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  2. gheagabry
     
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    « Gli uccelli non sono aggressivi, signorina.
    Sono il simbolo della gentilezza. »


    GLI UCCELLI



    Titolo originale The Birds
    Lingua originale Inglese
    Paese Stati Uniti d'America
    Anno 1963
    Durata 120 minuti
    Genere Thriller Drammatico
    Regia Alfred Hitchcock
    Soggetto Daphne Du Maurier
    Sceneggiatura Evan Hunter
    Fotografia Robert Burks
    Montaggio George Tomasini
    Effetti speciali Larry Hampton
    Musiche Oskar Sala
    Scenografia George Milo
    Costumi Edith Head

    Interpreti e personaggi

    Tippi Hedren: Melania Daniels
    Rod Taylor: Mitchell "Mitch" Brenner
    Jessica Tandy: Lydia Brenner
    Suzanne Pleshette: Annie Hayworth
    Veronica Cartwright: Cathy Brenner
    Ethel Griffies: Signora Bundy, ornitologa
    Charles McGraw: Sebastian Sholes, pescatore
    Ruth McDevitt: Signora MacGruder, commessa negozio di uccelli
    Lonny Chapman: Deke Carter, cuoco
    Joe Mantell: commesso viaggiatore
    Doodles Weaver: pescatore
    John McGovern: impiegato dell'ufficio postale

    Premi

    Golden Globe 1964: migliore attrice debuttante (Tippi Hedren)


    TRAMA


    Melanie Daniels (Tippi Hedren) e Mitch Brenner (Rod Taylor) si incontrano casualmente in un negozio di animali a San Francisco. Lei lo raggiunge nella tranquilla località balneare di Bodega Bay, ma poco dopo il suo arrivo gli uccelli della zona cominciano a comportarsi in modo strano e ad attaccare le persone, dapprima in modo sporadico e poi sempre più massiccio. Tratto da un racconto di Daphne Du Maurier, è un caposaldo dell’horror. A differenza dei più pedanti e meno inventivi autori che lo precedettero e lo seguirono, Hitchcock rinuncia a priori di dare una spiegazione al comportamento degli uccelli, dipingendoli come un’ineffabile nemesi dalle decisioni e dai moventi imperscrutabili. L’inizio è calmo e placido. Hitchcock suggerisce più volte che qualcosa di strano sta per accadere servendosi di continui accenni agli uccelli in conversazioni apparentemente della stessa convenzionalità di quelle di molti fantahorror precedenti. Non a caso, il film si apre proprio con una sequenza in un negozio di animali dove i protagonisti acquistano nientemeno che un paio di uccellini. Da insuperabile creatore di suspense qual è, Hitchcock sviluppa un crescendo efficacissimo, perfetto nella costruzione e allucinante nella conclusione. Dapprima la ribellione si manifesta in casi isolati – un gabbiano assale Melanie – poi gli attacchi si fanno sempre più frequenti, sino ad arrivare alle scene di massa che magnificano gli effetti speciali, non certo perfetti come potrebbero essere oggi, ma comunque più che adeguati. Memorabili le sequenze di attesa che servono a coinvolgere emotivamente lo spettatore: particolarmente riuscita è quella in cui gli uccelli attendono, sempre più numerosi, i bambini all’uscita della scuola. In questa scena Hitchcock mostra qual è la vera essenza dei “mostri” del suo film: non si tratta di esseri irragionevoli e furiosi, ma, come ha rilevato il critico inglese John Baxter, di agenti di un terribile giorno del giudizio. Agenti che aspettano l’uomo al varco, muniti di calma e sicurezza assolute. In questo senso, il finale, e il clima placidamente allucinante in cui si svolge, è significativo.
    "Gli Uccelli" (titolo originale: "The Birds") è un film è tratto da un racconto di Daphne du Maurier, dal quale Hitchcock aveva attinto anche per la realizzazione del film "Rebecca" e "La Taverna della Giamaica".
    La colonna sonora è di Bernard Herrmann (lo stesso della celeberrima musica della doccia di "Psycho", oltre alle colonne sonora de "La Congiura degli Innocenti", "Il Ladro", "La Donna che Visse due Volte", "Intrigo Internazionale" e "Marnie").
    Le cronache, oltre a riportare l'esaurimento nervoso della Hedren, parlano anche di violenti litigi tra la stessa attrice ed il regista, che le fece lanciare contro centinaia di uccelli vivi in picchiata (anziché più innocui volatili meccanici), oltre agli animali che aveva legati al vestito da invisibili elastici.
    Nel film fa una brevissima apparizione, nei panni di una scolaretta, Darlene Conley, attrice nota per interpretare tuttora la parte di Sally Spectra nella soap-opera "Beautiful".
    Del film fu girato anche un improbabile remake per la tv, nel 1994, "The Birds 2: Land's End, con la stessa Hedren.
    Come è noto, Hitchcock amava "firmare" i suoi film apparendo in una breve sequenza. Ne "Gli Uccelli" esce, nelle primissime scene del film, dal negozio di animali con al guinzaglio i suoi due cani.
    (GABRIELE FORTINO)

    Unico film fantastico nella carriera di Hitchcock, comincia in cadenze di commedia mondana e termina nei toni di un'allegoria apocalittica, basata sulle 3 unità della tragedia classica (luogo, tempo, azione). Inquietante, non soltanto impressionante. Trucchi animati di Ub Iwerks. La colonna sonora di Bernard Herrmann è senza musiche, composta soltanto di rumori e strida di uccelli, deformati e ritmati come in una partitura. Aperto a ogni tipo di interpretazione (politica, religiosa, sociale, erotica, ecologica). E stata letta anche come una parabola cristiana: attaccati dai volatili, gli uomini imparano a essere più umani, più solidali, ad amarsi.

    .....recensioni.....


    Splendido thriller-horror del maestro del brivido, uno dei miei preferiti di Hitchcock nonostante le sua particolarità, la sua stranezza, l'impossibilità di dare una spiegazione precisa e univoca su ciò che succede, ma questo è proprio il motivo per cui mi piace così tanto. a chi mai sarebbe venuto in mente di elaborare un thriller che narra le "gesta" dei solitamente innocui uccellini, che da un giorno all'altro decidono di ribellarsi contro l'uomo senza nessuna valida ragione apparente?? beh solo al regista in questione è una risposta semplice; mi piacerebbe capire come diavolo gli sai venuta in mente un'idea simile ma rimarrà un mistero...la ragioni che portano gli uccelli a compiere tali aggressioni gratuite non le sapremo mai, potrebbero essere molteplici, un avvertimento da parte della natura per via dello scempio che l'uomo negli ultimi due secoli ha compiuto contro di essa, una punizione imposta "dall'alto" di cui gli uccelli si fanno portavoce; non so potrebbe essere qualsiasi cosa, fatto sta che quella che di per sé sembrerebbe una improbabile storia di terrore riesce a diventarlo in pieno grazie alla maestria di un uomo che ha saputo davvero rivoluzionare il modo di fare cinema e di concepire il genere thriller, sopratutto quello legato al mistero. alcune scene hanno fatto la storia, l'inizio non è molto entusiasmante ma già si avverte un'inquietante presagio nell'aria, gli attacchi non sono facilmente prevedibili ad una prima visione e più si va avanti, più la tensione cresce finchè nel finale esplode e diventa pura adrenalina, un crescendo continuo insomma. Certo oggi potrà sembrare che non faccia più lo stesso effetto di 50 anni fa anche per via di effetti speciali non più moderni, ma questo film era avanti anni luce per l'epoca ed è stato cmq realizzato in modo straordinario:
    (draghetta1989, dal web)


    Tratto da un racconto di Daphne Du Maurier, Gli Uccelli è uno di quei film che hanno fatto la storia del cinema horror e del cinema in generale. Un motivo fra tutti è dato dal grandissimo spessore tecnico e tematico che posside la pellicola, uno spessore tale da prestare il film ad innumerevoli interpretazioni, nessuna delle quali è stata suggerita direttamente dal regista, che vogliono Gli Uccelli un'opera psicologica, morale, metafisica. E' più probabile che tale capolavoro sia tutte queste cose insieme, tanto più che Hitchcock, furbescamente, non si spreca in spiegazioni per quello che avviene nel film ed per l'angoscia che traspira da esso. Gli uccelli sono variabilmente l'incarnazione dei timori edipici di mamma Tandy per l'abbandono del "nido" famigliare da parte del figlio/uomo cresciuto, sono una punizione per la gioiosa ma inetta vita di Melanie, sono il volto oscuro della natura che si ribella all'uomo, il volto più tetro di un Dio punitore. Nessuna specifica spiegazione, solo la paura dell'uomo assediato dall'orrore ed un finale aperto, ed in questo può essere paragonato ai migliori zombi-movies. Più di un semplice racconto dell'orrore, questo film mette in scena una perfetta allegoria dell'imprigionamento emotivo e del bisogno di aiuto delle persone. Hitchcock, che divide virtualmente il film in due parti, quella in città e quella a Bodega Bay, non manca di inserire soprattutto nella prima degli elementi smaccatamente comici come i due pappagallini che "seguono" la strada mentre la Hedren va di gran carriera dal suo nuovo amore. Storico l'esaurimento nervoso che patì la Hedren durante le riprese, e mi spiace dirlo ma questo accidente ha dato un maggior rilievo al suo personaggio sulla pellicola, ne ha migliorato la performance, così che il suo stato di shock non è solo recitato ma veramente sentito. Ottima la scelta del vestito verde della protagonista, un colore che fa da perfetto contrappunto alle scene di sangue che sono poche ma ben dosate e di certo effetto. La più notevole è sicuramente quella del ritrovamento dell'uomo senza occhi in camera da letto. Altra cosa strana, il film non ha una vera e propria colonna sonora a parte il ciclico e pungente rumore degli uccelli e la filastrocca cantata ad oltranza dai bambini chiusi nella scuola (fra l'altro una scena davvero splendida). Dopo Psycho (1960), con i suoi riferimenti agli uccelli (la dermotassia), Gli Uccelli, il terzo film del regista basato su un lavoro di Daphne Du Maurier, è stato visto da alcuni anche come una vaga allegoria sessuale misogina, con Taylor che è l'unico uomo che accentra su di sé le attenzioni di diverse donne. Insomma, il tema centrale rimane ancora incerto e questo ne fa un'opera ambigua donando al prodotto ancor più fascino. Innegabile la qualità tecnica degli effetti che è valsa una nomination agli Oscar. Questi vanno dall'uso di uccelli veri ammaestrati (non sempre bene viste le continue cure ospedaliere alle quali sono ricorsi i membri della troupe), alla costruzione di modelli, all'uso delle sovrapposizioni fotografiche, fino ad arrivare ai suoni. Va da sé che la visione di questo film è un imperativo categorico.
    (exxagon.it)



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    Nei film di Alfred Hitchcock le protagoniste femminili seguono un canone di bellezza oramai diventato iconico: la bionda algida e distaccata, fredda solo in apparenza, velatamente sensuale, problematica, misteriosa, doppia, ambigua e irresistibile.

    JUNE TRIPP (1901-1985)

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    Attrice inglese naturalizzata statunitense, June Howard Tripp recitò nel film muto Il pensionante (The Lodger: A story of the London Fog) del 1927 accanto a Ivor Novello. Il film si trova su YouTube per intero in alta qualità.

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    Già da questa pellicola, considerata dal regista stesso il suo primo vero film, si intuisce la passione/ossessione del buon Alfred per le bionde, in quanto l’assassino uccide solo donne con i capelli di questo colore.



    ANNY ONDRA (1902-1987)

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    Anny Ondra, vero nome Anna Sophie Ondráková, fu un’attrice ceca di origine ungherese che interpretò due film di Hitchcock: L’isola del peccato (The Manxman), pellicola muta del 1929, e Ricatto (Blackmail), dello stesso anno e primo film sonoro del regista.

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    MADELEINE CARROL (1906-1987)

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    Madeleine Carrol, elegante attrice inglese naturalizzata statunitense, fu scelta dal regista come protagonista femminile nel ruolo di Pamela nel film del 1935 Il Club dei 39 (The 39 steps), complesso film di spionaggio pieno di suspense, e per il successivo Amore e mistero (Secret Agent) del 1936. Ebbe uno straordinario successo in veste di eroina di spy story e fu uno dei primi archetipi di bionda-platino amati del regista.

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    NOVA PILBEAM (1919-2015)

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    Quest’attrice inglese esordì sugli schermi da bambina e interpretò il ruolo della 14enne Betty Lawrence nella prima versione del film L’uomo che sapeva troppo del 1934 (The Man Who Knew Too Much) per poi essere scelta da Hitchcock come protagonista femminile nel film Giovane e innocente del 1937 (Young and innocent). Purtroppo la carriera di Nova non è mai decollata e si è ritirata dalle scena a meno di 30 anni.

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    JOAN FONTAINE (1917-2013)

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    Ad appena 22 anni l’attrice inglese Joan Fontaine fu scelta da Hitchcock come protagonista nella sua prima pellicola girata negli USA: Rebecca, la prima moglie (Rebecca) del 1939. Il film ebbe un grandissimo successo di pubblico e critica. Joan Fontaine vinse l’oscar come miglior attrice protagonista grazie al secondo film che girò con il regista: Il sospetto (Suspicion), del 1941.

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    LARAINE DAY (1920-2007)

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    L’attrice statunitense è la protagonista del film Il prigioniero di Amsterdam del 1940, pellicola avventurosa e anti-nazista che ebbe gran successo di pubblico e critica. Laraine Day era figlia di un’importante leader mormone e verso gli anni Sessanta abbandonò il cinema per dedicarsi alla Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni.

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    CAROLE LOMBARD (1908-1942)


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    Alice Jane Peters, in arte Carole Lombard, fu la regina delle screwball comedies negli anni anni ’30. Nel 1941 recitò come protagonista nel film Il signore e la signora Smith, l’unica commedia girata da Hitchcock in tutta la sua carriera.

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    INGRID BERGMAN (1915-1982)

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    La meravigliosa attrice svedese Ingrid Bergman, indiscussa stella del cinema e vincitrice di numerosi premi fra cui tre Oscar, ha recitato in tre pellicole del regista inglese: Io ti salverò (1945), Notorious- l’amante perduta (1946) e Il peccato di Lady Considine (1949). Nel primo l’attrice recita con Gregory Peck ed è memorabile la sequenza onirica ad opera di Salvador Dalì. Notorious è fra i film più famosi del regista e fra i più apprezzati ancora ad oggi. Con Ingrid Bergman recita uno degli attori feticcio di Hitchcock: Cary Grant.

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    MARLENE DIETRICH (1901 – 1992)

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    La sensuale e iconica femme fatale Marlene Dietrich recita nel film Paura in Palcoscenico (Stage Fright) del 1950 accanto a Jane Wyman, Richard Todd e Michael Wilding. Il tema del film è il teatro e i costumi del film sono opera del genio di Christian Dior.

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    GRACE KELLY (1929- 1982)

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    La bellissima attrice recitò in tre pellicole del maestro del brivido: Il delitto perfetto (1954), La finestra sul cortile (1954) e Caccia al ladro (1955). Fu proprio sul set di quest’ultimo film (al quale ho dedicato un articolo sui costumi) che conobbe il suo futuro marito: il Principe Ranieri III di Monaco. L’essere divenuta Principessa la costrinse ad abbandonare la sua brillante carriera cinematografica.

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    VERA MILES (1929-)

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    L’attrice statunitense Vera Miles ha recitato accanto ad Henry Fonda nel film Il Ladro del 1956. Hitchcock pensava di aver trovato con lei l’erede di Ingrid Bergman e Grace Kelly.

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    DORIS DAY (1922- 2019)

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    L’attrice e cantante Doris Day recita accanto a James Stewart nel remake del film del 1934 L’uomo che sapeva troppo, sempre dello stessa regista ma girato in Gran Bretagna. Questa versione statunitense è del 1956 e a colori. Doris Day è indimenticabile nella sequenza ad alta tensione durante il mastodontico concerto alla Royal Albert Hall e la versione che canta di Whatever will be (que sera sera) fu uno dei suoi più grandi successi (e rimane in testa per giorni e giorni).

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    KIM NOVAK ( 1933-)

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    Tratto dal romanzo D’entre les Morts di Thomas Narcejac e Pierre Boileau, La donna che visse due volte (in originale il titolo è il molto più enigmatico Vertigo) è fra i capolavori indiscussi del regista inglese. La magnetica Kim Novak interpreta il doppio ruolo di Madeleine e Judy, la donna bionda e la donna mora.

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    EVA MARIE SAINT (1924-)


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    L’attrice statunitense Eva Marie Saint interpreta la conturbante spia Eva Kendall nel film Intrigo Internazionale del 1959. Accanto a lei Cary Grant, alla quarta collaborazione con il regista inglese dopo Il sospetto, Notorious e Caccia al ladro. Ho visto questo film più volte quand’ero bambina ed ero talmente affascinata dal personaggio di Eva che da grande dicevo di voler fare “la spia internazionale”.

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    JANET LEIGH (1927-2004)


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    Janet Leigh interpretò l’ambigua Marion Crane nel film Psycho, ad oggi il film più famoso di Hitchcock e il suo maggior successo commerciale, tanto che ha dato vita a tre sequel, uno spin-off, una serie Tv (Bates Motel), un remake shot by shot di Gus Van Sant e al documentario 78/52, dedicato alla famosa scena della doccia. L’attrice ricevette un Golden Globe per la sua interpretazione e una nomination all’Oscar.

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    TIPPI HEDREN (1930-)

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    Tippi Hedren fu scoperta da Alfred Hitchcock. Il regista intravide in questa giovane fotomodella la nuova erede della sua amata Grace Kelly. L’attrice esordì ne Gli uccelli, celeberrimo e inusuale film del 1964. Il secondo film che la vede protagonista è Marnie, film psicologico e disturbante del 1964 (e fra i miei preferiti). Hitchcock voleva Grace Kelly come protagonista ma, sebbene l’ormai principessa di Monaco fu tentata di riprendere a recitare, alla fine rifiutò. Purtroppo il regista sviluppò una vera e propria ossessione per Tippi Hedren, e il rifiuto delle sue pesanti avances le costò la carriera.

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    www.fiammettamarina.com/
     
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