I Jalisse sono un duo musicale italiano composto dai coniugi Fabio Ricci (Roma, 5 settembre 1965) e Alessandra Drusian (Oderzo, 18 maggio 1969).
Carriera
Gli esordi
I due si incontrano per la prima volta nel 1990 in una casa discografica. Alessandra in quel periodo concorreva con numerose vittorie a concorsi musicali in Veneto e Friuli Venezia Giulia; Fabio era cantante e tastierista di un gruppo chiamato Vox Populi col quale aveva pubblicato un maxi-singolo dal titolo I'm So Bad e si presentava alle case discografiche come cantautore.
Dal 1990 al 1993 Alessandra, dopo essere stata lanciata da Pippo Baudo nel programma Gran Premio, compie una serie di apparizioni in trasmissioni televisive.
Nel 1992 si ritrova con Fabio: i due decidono di lavorare insieme e due anni dopo formano i Jalisse, prendendo il nome da un personaggio della serie televisiva I Robinson. Jalisse in lingua araba significa "commensale che sa intrattenere nel racconto di favole e musica: siedi, accomodati e ascolta".
Nel 1995 partecipano a Sanremo Giovani con il brano Vivo piazzandosi al terzo posto della seconda serata. L'anno successivo quindi partecipano di diritto al Festival di Sanremo, dove si classificano al sesto posto nella sezione "Nuove proposte" con il brano Liberami.
La vittoria al Festival di Sanremo e l'Eurofestival
Nel 1997 partecipano di nuovo, ancora una volta di diritto grazie al nuovo regolamento. Dalla selezione delle "Nuove Proposte '96" passano il turno diventando big. Il brano è Fiumi di parole, ed è una delle vittorie più discusse della storia del Festival, per gli strascichi polemici che ne sono seguiti, vincendo tra l'altro con una etichetta indipendente distribuita da Sony Columbia. Ha fatto inoltre discutere la somiglianza di Fiumi di parole con la canzone Listen to Your Heart dei Roxette, non è stato tuttavia preso alcun provvedimento in merito.
Durante la settimana sanremese del 1997 esce il loro disco di esordio, Il cerchio magico del mondo. Il risultato in termini di vendite (50.000 copie), non certo esaltante, fu dovuto anche al fatto che i due arrivano alla vittoria sanremese praticamente da sconosciuti e con un album di inediti.
Due mesi dopo partecipano all'Eurofestival a Dublino con la stessa canzone ottenendo il quarto posto. Nel 2009 Gigi Vesigna, nel suo libro Vox Populi, rivelò come la sconfitta dei Jalisse all'Eurofestival fosse stata pilotata dalla RAI. Se avesse vinto il duo veneto infatti, la TV pubblica italiana avrebbe dovuto per regolamento organizzare l'edizione del 1998, operazione ritenuta commercialmente svantaggiosa visto lo scarso interesse del pubblico italiano per questa kermesse. Da allora, l'Italia non ha più partecipato a questa competizione musicale fino al 2011.
Ben presto il duo viene etichettato come una meteora in Italia e bistrattato dai mass media che, tra le varie cose, si fecero leva sul presunto plagio di Fiumi di parole.
In realtà, grazie al buon piazzamento all'Eurofestival, iniziano una serie di concerti e tournée all'estero, tra cui Stati Uniti (Boston), Canada, Russia (Mosca), Cile (Festival di Viña del Mar).
Il disco del duo verrà nel frattempo inserito nelle programmazioni delle linee aeree della United Airlines.
I due nel 1999 si sposano e in seguito hanno una figlia, Angelica: per questo riducono al minimo le loro apparizioni televisive. Lo stesso anno, in occasione della beatificazione di Padre Pio, scrivono il brano Luce e pane, cantato solo durante i concerti e mai messo in commercio fino ad oggi. Nel 2000 pubblicano un singolo, I'll Fly, distribuito attraverso internet, che vede Alessandra solista.
Il ritorno
Nel 2001/2002 Alessandra debutta come attrice nella commedia musicale "Emozioni" con la regia di Sergio Japino. Il marito nel frattempo decide di lasciare totalmente alla moglie le parti vocali dei brani e si dedica alla loro piccola etichetta indipendente, la "Tregatti Produzioni Musicali.it".
Nel 2004 esce il singolo 6 desiderio, promozionato con una innovativa formula: diventa la colonna sonora di una società di Taxi Samarcanda 5551 romana che inserisce nel call-center le loro voci e l'inciso del brano oltre ad una promozione di un mese su 70 automezzi. L'amico poeta Norman Zoia (anche autore del ritratto Madonna dei Maestri Cantori dedicato a Alessandra Drusian) scrive il comunicato "Un taxi chiamato desiderio" contribuendo a battezzare l'iniziativa "Taxi Music dei Jalisse".
Nella primavera del 2005 esce in Germania, Svizzera e Austria l'album Siedi e ascolta con la Siebenpunkt.com distribuzione "Edel", contenente due brani inediti e alcuni brani del precedente disco rivisitati totalmente, tra cui una versione in spagnolo di Fiumi di parole titolata Rios de palabras dedicata ai fans sudamericani e attualmente in promozione a Cuba e Paesi Ispanici. Il cd Siedi e ascolta viene promosso nel Nord Europa e alcuni estratti dell'album vengono inseriti nelle compilations degli stati Bulgaria, Cecoslovacchia, Polonia. In Svezia realizzano un importante 3º posto in una competizione internazionale al "Baltic Song Contest" a Karlshamn. Il magazine FÜR SIE tedesco distribuisce 600.000 copie con allegato il singolo dei Jalisse in compilation, con intervista ottenendo un enorme successo.
I loro spettacoli in giro per l'Italia (Localitour d'Italia) diventano anche occasione di promozione turistica-culturale per i luoghi in cui si svolgono coinvolgendo enti come per la Regione Lazio nel 2004 e 2005 e aprono collaborazioni con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani "A.N.C.I.".
Il 1º febbraio 2006 consegnano alla Farnesina, alla presenza del ministro Gianfranco Fini, il loro nuovo brano Fede dell'amore canzone per la pace nel mondo nel rispetto delle religioni e del credo personale, dove vengono rappresentati Pietro e Halima come due amici divisibili, il cui testo è opera dello scrittore italiano di origine irachena Younis Tawfik, membro della Consulta islamica in Italia. Il messaggio è stato inviato alle ambasciate del mondo, al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alle massime autorità italiane e a papa Benedetto XVI. Il 28 marzo 2006 vengono ricevuti alla Comunità Ebraica di Roma dal Rabbino Capo Professor Riccardo Di Segni.
L'Arte è Vita è uno dei loro spettacoli, allestito insieme ad altri artisti della Provincia di Treviso " Provincia.treviso.it". Ha come scopo mostrare un modo alternativo di fare televisione, e lanciare messaggi positivi, ricordando i valori fondamentali dell'uomo e la famiglia come base della vita.
Il tour 2006 del gruppo (Localitour d'Italia 2006) è partito da Oderzo il 26 maggio. In autunno del 2008 il tour è stato interrotto per la seconda gravidanza della cantante che ha portato in casa Jalisse la piccola Aurora.
Dopo l'annuncio della prima partecipazione di San Marino all'Eurofestival, i Jalisse si sono subito detti pronti a tornarvi rappresentando il Titano, e successivamente hanno presentato a SMRTV la canzone Tra rose e cielo per la selezione interna.
I due partecipano alle selezioni del Festival di Sanremo 2007, ma la loro canzone Linguaggio universale, scritta ispirandosi ad un saggio del Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, viene bocciata.
Esce a settembre l'album "Linguaggio Universale", contenente 12 poesie musicate dai Jalisse e narrate da Valeria Ducato, più il brano omonimo e Ali di Pace tremanti. Presentato all'Auditorium Parco della Musica a Roma, il cd è allegato al libro "Istruzione, chiave dello sviluppo" della Fondazione Rita Levi-Montalcini edito da BCD Editore.
A novembre 2009 il duo collabora con il sito greco Oikotimes.com analizzando le canzoni dello JESC (Junior Euro Song Contes) di tale anno. Sviluppano il progetto Crescere Insieme L'Arte Per... dove artisti emergenti e noti affiancano i bambini delle scuole dell'obbligo nella scrittura di canzoni e lo presentano alle scuole aquilane con la Provincia dell'Aquila, la SIAE, il MEI, l' AFI, lo IALS (Istituto Addestramento Lavoratori dello Spettacolo) e radio private.
Sempre nel 2009 interpretano loro stessi nel film Ex di Fausto Brizzi, eseguendo all'interno del film il brano Fiumi di parole.
Nel 2010 lanciano il progetto Crescere Insieme A L'Aquila che coinvolge le scuole e gli artisti locali nella scrittura i canzoni e li porta in concerto l'8 giugno allo Stadio Tommaso Fattori de L'Aquila. Il progetto "Crescere Insieme" era stato ideato nel 2005 per evidenziare la creatività degli alunni all'interno delle scuole, facendo scrivere loro i testi e musicandoli con musicisti professionisti e aveva già coinvolto numerose scuole della provincia di Treviso.
Nel 2011 partecipano alla rassegna internazionale "Human Rights Tour 50°" di Monselice (Pd) con una nuova formazione musicale che vede insieme a loro sul palco, anche il chitarrista e cantante padovano Carlo Zannetti, in arte Poetasternote. Sempre con lui nel 2011 iniziano una serie di concerti e un'importante collaborazione. Sul palco di Amnesty International oltre ai "Jalisse & Carlo Zannetti" si sono esibiti anche Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Raul Cremona, Chiara Canzian e Andrea Mirò. Nel 2012 esce il nuovo singolo Tra Rose e Cielo, scritto assieme al poeta italo-iracheno Younis Tawfik, fuggito dal regime di Saddam Hussein. La canzone parla di una storia d'amore di una donna per un uomo partito per una missione di pace. Il singolo è accompagnato da un colorato video diretto dal giovane regista Massimo Toniato e anticipa il nuovo album previsto per l'aprile 2013
Discografia
Album
1997 - Il cerchio magico del mondo 2006 - Siedi e ascolta 2009 - Linguaggio universale
Singoli
1995 - Vivo 1996 - Liberami 1997 - Fiumi di parole 1999 - Luce e pane 2000 - I'll Fly 2004 - 6 desiderio 2007 - Tra rose e cielo 2009 - Siamo ancora qui 2009 - Non voglio lavorare 2009 - No quiero trabajar 2011 - Ritornerà il futuro 2012 - Tra rose e cielo
Da Wikipedia foto: web
Il cerchio magico del mondo
Il cerchio magico del mondo è l'album di debutto del gruppo musicale Jalisse, pubblicato nel 1997.
Tracce
Lorelei - 4:20 Fiumi di parole - 3:52 Vivo - 4:22 Il cerchio magico del mondo - 4:07 Cambia la pelle degli uomini - 4:31 Liberami - 4:09 Storyboard - 3:53 Graziella - 4:03 Onda che va - 3:52 Giorno di festa - 4:16
01. Fiumi Di Parole 03:52 02. Graziella 04:00 03. Siamo Ancora Qui 03:12 04. Lorelei 05:08 05. Il Cerchio Magico Del Mondo 04:13 06. 6 Desiderio 03:44 07. Apri Le Braccia 03:59 08. Giorno Di Festa 04:19 09. Cambia La Pelle Degli Uomini 04:52 10. Liberami 03:36 11. Vivo 04:14 12. Rios De Palabras 03:55
Jalisse con Rita Levi Montalcini, alla presentazione di " Linguaggio universale"
Intervista con i Jalisse: il duo che non t’aspetti
novembre 9, 2009
Intervistare Fabio Ricci, componente insieme alla moglie Alessandra Drusian del duo musicale Jalisse, è stata un’esperienza davvero importante. Innanzitutto perché abbiamo avuto modo di conoscere (seppur non direttamente, ma per via telefonica) una persona davvero disponibile, generosa e soprattutto intelligente. In secondo luogo perché ci siamo resi conto di quanto fossimo poco informati su tutto quello che di importante queste due persone hanno fatto, e stanno facendo, per la musica e per la solidarietà in questi anni. Tutto questo ci ha fatto molto riflettere, soprattutto sul fatto che l’informazione oggi sia sempre più discutibile e troppo influenzata dai media che sembrano sempre più pilotare le attenzioni della gente su ciò che loro prediligono. Quanti (noi compresi e non lo neghiamo), purtroppo, li ricordano per la loro arcinota quanto criticatissima vittoria al Festival per un brano come Fiumi di parole passato all’attenzione più per le presunte accuse di plagio (che non per l’importanza del suo messaggio), non hanno forse la minima idea di quante cose importanti i Jalisse a livelli anche extramusicali abbiano fatto in questi dodici anni. Dopo quel successo che fu sicuramente, a conti fatti, più delizia che croce, la band si è sempre più allontanata dalle prime pagine musicali, per avvicinarsi a progetti nuovi ed interessanti senza però smettere di fare quello che gli è sempre più stato consono: scrivere canzoni e fare musica. Ebbene Fabio ed Alessandra, marito e moglie dal ’99 e genitori oggi di due bambine, hanno quindi continuato a fare musica scrivendo diversi brani pervasi da tematiche profonde e impegnate in occasioni importanti. Canzoni come Pane e luce, presentato per la beatificazione di Padre Pio, piuttosto che Fede all’amore, consegnato nel febbraio del 2006 alla Farnesina alla presenza del Ministro degli Esteri Gianfranco Fini ed inviato in seguito al Presidente della Republica d’allora Carlo Azeglio Ciampi, sono esempi lampanti che gli hanno portato numerosi riconoscimenti ed approvazioni. Tuttavia il motivo per il quale oggi ci ritroviamo a parlare di loro è per sensibilizzare il loro ultimo progetto intitolato “Crescere Insieme L’Arte Per…”, di cui lo stesso Fabio Ricci parla nell’intervista che segue, che ringrazio ancora molto e al quale faccio il più grosso in “bocca al lupo” per questa nuova avventura.
La storia dei Jalisse come formazione musicale è giunta ormai al quindicesimo anno in quanto vi siete formati nel 1994 ed ancora oggi risultate una band più che in attività. Purtroppo la maggior parte delle persone (a parte gli addetti ai lavori), si ricordano di voi solo per la vittoria del Festival. Cosa è successo dopo quella vittoria? Perché non siete riusciti a rimanere sulla cresta dell’onda?
Quella vittoria a qualcuno non è piaciuta, ci hanno attaccato con una cattiveria tale che molti accusatori oggi dovrebbero vergognarsi. Invece di cadere nell’oblio e nel dimenticatoio come alcuni credono, ci siamo messi a lavorare e a costruire la nostra famiglia. Abbiamo seminato all’estero non curandoci di chi non aveva rispetto per noi e per il nostro lavoro. Per chi non sa cosa facciamo basta che legga QUI. Rimanere sulla cresta dell’onda in Italia? Per una etichetta indipendente che vince Sanremo con uno stuolo di giornalisti che capovolge la votazione del popolo e la mette in discussione falsificando il giudizio? Difficile! Diamo fastidio a qualcuno che non accetta la nostra professionalità. Semplice.
Dopo l’uscita del disco Il Cerchio Magico Del Mondo, con il brano Luce e pane (scritto in occasione della beatificazione di Padre Pio), vi siete avvicinati molto di più alle tematiche sociali che avete poi ripreso con Fede dell’amore, scritta per la pace nel mondo e per il rispetto delle religioni e del credo personale. Ciò nasce da una necessità di trattare temi a cui vi sentite più vicini?
Beh… allora non hai sentito e letto l’album Il Cerchio Magico Del Mondo. Ci sono brani dedicati ai Nativi Americani, alle favole celtiche di Lorelei, alla spiritualità di Liberami. Anche tu non ci conosci. I Jalisse nascono con l’esigenza di dedicarsi al sociale, proprio perché sono artisti responsabili; del resto Fiumi di parole parla o no di dialogo tra due persone?
Sempre musicalmente parlando lei dal 2001/’02 ha fondato una propria etichetta indipendente “Tregatti Produzioni Musicali”. Sa dirci come mai questa scelta di distaccarsi da una casa discografica che vi gestiva?
La ”Tregatti Produzioni ed Edizioni Musicali” si chiamava “Jalisse” come il nome del duo. A Sanremo eravamo distribuiti Emi e Sony, ma l’etichetta era già una indipendente, già da Vivo (brano che si classificò terzo a Sanremo Giovani del 1995 n.d.r.). Ci siamo sempre autoprodotti.
Quali sono stati gli aspetti positivi e negativi di questa scelta?
La libertà la paghi a caro prezzo, noi scegliamo i nostri collaboratori e partners, i nostri brani, la nostra immagine. Ma lottiamo anche per sopravvivere ai soprusi e all’ignoranza.
Oggi essere indipendenti quanto conviene?
Oggi ogni artista deve essere manager di se stesso, altrimenti non può andare avanti. Il business della musica è agli sgoccioli, le major si fondono e licenziano i dipendenti, molti direttori mktg vengono licenziati. Oggi esiste solo la Sony che comanda il mercato con gli stranieri. Il mondo è delle indipendenti che con grande sacrificio, difendono il lavoro.
Parliamo invece del progetto che state portando avanti “Crescere Insieme L’Arte Per…”. Saprebbe spiegare per i lettori non informati in cosa consiste questa iniziativa?
“Crescere Insieme L’Arte Per…” è un’iniziativa che vede gli Artisti noti ed emergenti affiancare i ragazzi della scuola dell’obbligo. I ragazzi scrivono i testi ed i musicisti le musiche, fino a portare le scuole dei Comuni italiani in piazza. Siamo riusciti a portare 10 scuole e 1500 ragazzi in piazza di fronte a 5000 persone nel Veneto. Ora partiamo in tutta Italia e L’Aquila è già in volo…
Come è nata questa voglia di portare la musica nelle scuole, quindi nei bambini?
Artisti responsabili + genitori = voglia di lavorare in modo sano e divertente. Abbiamo iniziato dal 2005 sperimentando soluzioni ed incontrando scuole. La musica unisce ed è un linguaggio universale.
Nell’approccio a questo progetto come vi siete mossi? Da dove avete cominciato?
Dall’infanzia della nostra primogenita Angelica.
Il progetto è sostenuto da tante radio, riviste, eppure ci vorrebbe molta più visibilità. Quanto è difficile far sentire la propria voce in un Paese come il nostro in cui l’indifferenza per questi eventi è sempre ridotta rispetto all’estero?
Con la forza di una indipendente e tante forze unite, compresa la tua. Piano piano avremo più visibilità.
Nel 2007 avete presentato un brano per il Festival, Linguaggio universale, che però è stato respinto. Non pensate che una nuova partecipazione ad una kermesse così importante potrebbe dare più visibilità ai vostri progetti odierni? E’ un’ipotesi che potrebbe prendere piede?
JalliseSono dodici anni che presentiamo un brano a Sanremo, con grandi autori ed interpreti al nostro fianco. Ormai la vediamo come una proposta annuale a cui non puoi rinunciare; è come la visita ad un parente, se lo trovi a casa bene, altrimenti ripassi l’anno prossimo. Ma non ci facciamo più tanto caso, è un gesto automatico presentare il brano, come fanno tanti artisti italiani. Tanto il cast è già fatto, se non ti chiamano prima stai sicuro che non ci sei. Linguaggio universale è un brano scartato da Sanremo 2007 ed oggi è inserito in un cd di due canzoni e dodici poesie narrate da Valeria Ducato e allegato al libro L’istruzione Chiave Dello Sviluppo edito da BCD Editore per la Fondazione Rita Levi Montalcini Onlus. I testi di Pina Tripodi e le musiche nostre. Una bella rivincita anche questa come vedi, presentata alla “II Conferenza Internazionale a Roma”.
A livello discografico state preparando qualcosa di nuovo?
Il progetto con le scuole parte a L’Aquila e si estende su zone italiane. Ci sono delle idee, ora promuoviamo Linguaggio Universale.
Lei che è padre di due bambini quanto pensa che la musica possa essere importante per il loro futuro? Anche intesa come solo valore, come scuola di vita se vogliamo.
La musica ha un valore inestimabile che non conosciamo. Abbiamo avuto alunni che hanno detto amore in 5 lingue diverse, trovandosi tra loro a condividere una delle più belle parole dell’essere vivente. La musica aiuta, guarisce, da sollievo, insegna, se fatta con coscienza; troppo spesso viene usata per scopi meno nobili e più redditizi o per lanciare messaggi negativi e contrari alla formazione dei nostri ragazzi. Non lasciamoci attraversare dai testi, analizziamoli e impariamo a usarli per il nostro bene valutando chi li canta e chi è coerente con ciò che dice. Questo almeno lo dobbiamo ai nostri ragazzi perchè sono l’unico futuro che c’è.
Alessandro Basile
SANREMO 2011: ALESSANDRA DRUSIAN del duo JALISSE propone un brano con testo scritto dagli studenti di una scuola dell'Aquila
La vincitrice del Festival di Sanremo 1997 con la storica Fiumi di parole insieme a Fabio Ricci (i Jalisse ), dopo 13 anni di assenza dal palco dell' Ariston, propone la propria candidatura come solista al direttore artistico del Festival di Sanremo, con un progetto originale e insolito per la manifestazione sanremese. Il brano che verrà presentato, infatti, è scritto nel testo dagli alunni di una scuola della Provincia Aquilana colpita dal tremendo sisma di più di un anno fa, con il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Provinciale Aquilano. "E' una esperienza che voglio portare sul palco di Sanremo per dare la possibilità agli alunni di comunicare al mondo i loro sogni e i loro desideri e far vedere e sentire al pubblico quanto siano sensibili e creativi i nostri ragazzi. Gli artisti possono affiancare i ragazzi e con loro creare musica con messaggi di alta intensità come ha dimostrato il nostro progetto definito Artisti nelle Scuole”. Unire gli artisti e gli alunni delle scuole è una iniziativa che i Jalisse portano avanti da 5 anni e quest'anno erano proprio a L'Aquila con Crescere Insieme a L'Aquila , dove 13 artisti e scuole hanno scritto fantastiche canzoni portate in concerto l'8 giugno e che a breve saranno online. “Il grave terremoto che ha colpito i ragazzi dell'Aquila ha fatto sì che scegliessi proprio questo luogo per portare avanti il mio progetto. E loro, e mi considero fortunata e onorata, hanno scelto me. Se la RAI e il direttore artistico ci offriranno questa opportunità potremmo realizzare un bellissimo sogno al prossimo Festival di Sanremo e divulgarlo in tutte le scuole d'Italia diventando un format per tutti”. Alessandra Drusian oggi è anche insegnante di canto, ha debuttato come attrice nel musical “Emozioni” con la regia di Sergio Japino e con i Jalisse ha avuto una parte nel film "EX" di Fausto Brizzi, ha cantato brani con lo scrittore italo iracheno Younis Tawfik. Ha anche collaborato nel 2009 con l'autrice Giuseppina Tripodi per alcuni saggi riportati in musica del Premio Nobel Professoressa Rita Levi Montalcini, uno dei quali si intitola “Linguaggio Universale” e tratta l'importanza dell'istruzione scolastica per la crescita e lo sviluppo di ogni individuo.
Il libro del duo indipendente. I JALISSE. CHE FINE HANNO FATTO? (Ed. Anordest) di Valeria Ducato
Appena uscito già alla seconda ristampa!!!
Un libro di denuncia che prova la finzione del Festival, la testimonianza di come il sistema stritoli chi non si adatta ai suoi meccanismi. Il duo vincitore del Festival di San Remo del 1997 con “Fiumi di parole” racconta come, dopo lo straordinario successo decretato dal pubblico, i Jalisse siano stati annientati.
“Comunque Fabio e Alessandra vincono, i media quasi sempre permalosi, capiscono di aver ‘bucato’ clamorosamente e qualcuno si riscatta tessendone tiepide lodi. Poi si scatena la faida. La lesa maestà del quarto potere vuole vendetta, le case discografiche, anche loro prese in contropiede invadono i negozi con i loro campioni raccomandando – è un eufemismo- di nascondere i dischi di quei due. E la guerra si perpetua per anni. II potere quasi mai è generoso quando le cose non vanno come era scritto. Ma i Jalisse sopravvivono e sono di nuovo qui a raccontare il dopo, le nefandezze dell’EuroFestival, il sabotaggio permanente effettivo.”
dalla presentazione di Gigi Vesigna
“Non vi racconto come li ho conosciuti (lo faccio all’interno del libro…) ma vi posso dire chi sono: due ragazzi ancora innamorati della musica (vabbè ok, “ex” ragazzi…). Se la loro vita fosse un film sarebbe un blockbuster americano alla Rocky, con l’outsider che sfida il mondo e vince. In questo libro si raccontano e ci raccontano indirettamente gli ultimi vent’anni dell’Italietta nostra. Sembra passato un secolo, ma nel febbraio 1997, cioè l’altro ieri, era ancora legittimo sognare.”
dalla presentazione di Fausto Brizzi
La sera del 22 febbraio 1997 il Festival di Sanremo premiò il duo Jalisse, che vinse contro tutto e tutti. diventando così i simboli di una vittoria pulita, la prima dopo anni, e il simbolo di un’Italia che non ci stava più a farsi manipolare. Quella sera, insieme al duo, vinse anche il popolo che in quell’occasione divenne “sovrano”. Erano finiti gli anni delle vittorie certe, già dopo l’Epifania. Il pubblico non si lasciava più incantare da classifiche solo da montare, come una libreria dell’IKEA. Voleva potersi considerare parte attiva. Voleva recuperare la dignità e il valore dell’essere “spettatore”. Fu una vittoria che però andava contro il sistema e il sistema li allontanò, facendoli diventare il simbolo delle meteore. Del duo non se ne seppe più nulla. I Jalisse furono stritolati, estromessi, cancellati. Perché? Chi aveva interessi a farlo? Quali coinvolgimenti c’erano dietro? Quali sono state le strategie per cui un successo è scoppiato come una bolla di sapone? Cosa accadde veramente all’Eurofestival? Certi poteri son così forti da interrompere carriere con una semplice telefonata? Chi dà loro questo diritto? Ma soprattutto oggi sarebbe ancora possibile? Anche quest’anno è già tutto scritto? Con che logica vengono scelte le canzoni del Festival di San Remo? Possiamo pensare che sia il pubblico a scegliere i suoi miti, ad essere effettivamente “sovrano”, oppure siamo ancora manipolati? Quale logica fa sì che quest’anno, ad esempio, partecipi una cantante spagnola il cui merito maggiore sembra sia quello di essere la moglie del pilota della Ferrari Alonso? Si può essere così “ingenui” da pensare che il Festival di Sanremo funzioni con una logica diversa da quella che contraddistingue e connota oggi l’Italia, da tutti i punti di vista, a livello mondiale? Per un anno i Jalisse hanno fatto inceppare il sistema del Festival, in quanto si sono effettivamente contati i voti della gente. Poi si è riusciti a far credere che proprio loro due si fossero comprati il festival, e non serve la scheda DOXA pubblicata nel libro e le testimoninaze dei giurati trascritte per capire che non fosse possibile. Questo libro dà conto della “fine che hanno fatto i Jalisse” e svela i retroscena che hanno portato alla loro scomparsa. Intanto loro hanno continuato a fare musica parlando di valori umani, di pace, di uguaglianza, di diritti sociali e collaborando con grandi nomi, anche stranieri. “The show must go on”, lo spettacolo però deve continuare, secondo le loro regole, naturalmente. Allora dire: “Che fine hanno fatto i Jalisse?”, non vuol dire “Che fine abbiamo fatto noi tutti?” Ecco che possiamo affermare: “I Jalisse siamo noi”.
Titolo: I Jalisse. Che fine hanno fatto? Autrice: Valeria Ducato Editore: Anordest Collana: Casi ControCorrente
Musica al carcere di San Vittore con la “Scuola Allegria” e i Jalisse
Di Jalisse Duo
La musica arriva al carcere di San Vittore con la “Scuola Allegria” Un altro importante progetto della Fondazione Mike prende forma: si tratta della Scuola Allegria all’interno del carcere di San Vittore di Milano. Qui, dove Mike ha trascorso un periodo di detenzione come prigioniero politico (partigiano) durante la seconda guerra mondiale, la Fondazione ha infatti interamente insonorizzato e realizzato una sala musica e donato al carcere gli strumenti musicali in modo che i detenuti possano liberamente suonare ed esercitarsi.
Grazie al contributo del duo musicale dei Jalisse, si stanno attivando anche i corsi di formazione e di perfezionamento sia per i detenuti che vogliono imparare a scrivere i testi per canzoni e suonare uno strumento, sia per quelli che già ne suonano uno ma che, all’interno del carcere, non avevano più avuto l’occasione di coltivare questo talento.
Dopo la posa della targa avvenuta mercoledì 13 febbraio alla presenza dello staff della Fondazione Mike e di Nicolò Bongiorno, è ora in corso di definizione un primo importante momento che vedrà l’inaugurazione ufficiale della Scuola Allegria del carcere di San Vittore e che avrà come protagonisti proprio i detenuti che si esibiranno in un concerto davvero unico.
E’ in corso di definizione un primo importante momento che vedrà l’inaugurazione ufficiale della Scuola Allegria del carcere di San Vittore e che avrà come protagonisti proprio i detenuti che si esibiranno in un concerto davvero unico.
I JALISSE Lanciano “Faro De Estrellas”, Singolo Per L’Anno Internazionale Della Luce 2015
Il 6 novembre 2015 i Jalisse lanciano sul mercato internazionale il loro nuovo singolo, Faro de Estrellas, dedicato all’Anno Internazionale della Luce 2015, patrocinato da UNESCO.
Questa canzone è nata grazie ad un concorso letterario musicale che ha coinvolto diversi stati d’europa, Il Light Song Contest.
Faro de Estrellas infatti è un testo in lingua spagnola composto da Sandra Von Borries. Sandra è stata una delle innumerevole persone che hanno inviato un loro testo al Light Song Contest, concorso rivolto ad autori e poeti, ispirato alla luce in tutte le sue declinazioni: poetiche, letterarie, tecnologiche, spirituali e scientifiche, riportanti istituzionalmente all’Anno Internazionale della Luce (international Year of Light 2015) con il patrocinio dell’UNESCO.
Sono stati numerosissimi i testi giunti in lingua italiana, inglese e spagnola dal Regno Unito, Olanda, Grecia, Slovenia, Romania, attraverso il bando sul sito www.crescerecreativi.net e sul blog https://lightsongcontest.wordpress.com grazie anche alla diffusione di testate web e radio e dei numerosi fans O.G.A.E. dell’Eurovision Song Contest. Il testo vincitore è stato scelto da una commissione artistica e tecnica formata dal coordinatore mondiale dell’International Year of Light 2015, il Dott. Joe Niemela, da Roberto Gasparini (già A&R di Ricordi/Emi/Rca/Bmg/Sony) e dai Jalisse.
Il duo ha quindi musicato e arrangiato il brano del testo vincitore, che sarà pubblicato nei negozi digitali dal 6 Novembre. Il brano è stato registrato da Mattia Candian allo Zero Studio di Padova e masterizzato da Alberto Cutolo al Massive Arts Studio di Milano. La suggestiva fotografia della copertina è di Jadsada Saetiew.
All Music Italia ci ha tenuto particolarmente a contattare Sandra Von Borries per farsi raccontare da lei come è stato partecipare al concorso, le sensazioni dopo la vittoria e il senso di Faro de Estrellas…
“Partecipare al Light Song Contest è stato per me emozionante; sia per il piacere di poter provare a scrivere per Jalisse, sia per aver avuto la possibilità di scegliere la lingua spagnola, dal momento che sono bilingue. È nato così il testo Faro de Estrellas musicato e arrangiato dai Jalisse, con i quali ho avuto subito un feeling e una sintonia speciali; Fabio e Alessandra sono belle persone, professionisti seri, con cui é stato facile e stimolante collaborare. La canzone parla della luce intesa come rinascita, come chiusura con un passato difficile per poter ricominciare a vivere con maggiore consapevolezza, con il desiderio di essere se stessi, riscoprendo un amore più intenso e vero che sia condivisione anche delle difficoltà e del dolore“.