FRANCIA

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    Locmariaquer


    Locmariaquer (in bretone: Lokmaria-Kaer) è un comune francese di 1.732 abitanti situato nel dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna.

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    Il Grand Menhir Brisé ("Grande menhir spezzato"), conosciuto anche come Grand Menhir d'Er Grah (in bretone: Men-er-Hroëc'h, ovvero "Pietra della/e fata/") è il più grande menhir del mondo occidentale: risale all'incirca al 4500 a.C. e si trova nella cittadina francese di Locmariaquer, nel dipartimento del Morbihan (Bretagna meridionale), all'interno di un complesso megalitico che comprende anche il Tumulo di Er Grah e il dolmen noto come Table des Marchands.
    È classificato come monumento storico (dal 1889).

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    Spezzato in quattro tronconi, raggiungeva in origine l'altezza di circa 20 metri ed un peso complessivo di circa 280-350 tonnellate. Faceva probabilmente parte di un allineamento che comprendeva 19 menhir che si estendeva per 55 metri di lunghezza.

    Gli antichi Romani lo chiamavano "Colonna del Nord", in quanto indicava la strada verso il porto sul Golfo del Morbihan.

    Non è chiara l'epoca in cui il menhir andò semi-distrutto. Pare tuttavia che il suo abbattimento risalga addirittura a poco dopo la sua costruzione, ovvero al Neolitico, forse intorno al 4200-4300 a.C.

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    da Wikipedia
     
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    Table des Marchand
    , un enorme dolmen lungo 30 metri


    Carnac: il sito preistorico più importante d’Europa

    Scritto da Rossella de Gennaro


    Il villaggio di Carnac in Bretagna, poco famoso in quanto non sempre presente sulle mappe geografiche, ospita il più lungo importante ed enigmatico sito preistorico d’Europa, tanto da essere stato soprannominato “capitale della preistoria”. A Carnac c’è la più alta concentrazione al mondo di megaliti risalenti ad un periodo compreso tra il 5000 e il 3500 a.C., la loro costruzione è precedente anche al famoso sito di Stonehenge. Purtroppo, a causa del degrado causato dai turisti, i menhir sono recintati ed è possibile vederli solo con l’accompagnamento di una guida.

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    Carnac Bretagna - Alignements

    Il sito preistorico di Carnac comprende una vastissima area con circa tremila pietre dalle dimensioni spettacolari, esse sono perfettamente allineate l’una all’altra in ordine decrescente, formando cerchi e viali lunghi chilometri. Ancora oggi restano molti dubbi riguardo la loro funzione, alcuni studiosi sostengono che venissero adoperate per misurare i movimenti del sole, della luna e delle stelle, altri invece ritengono che fossero utilizzate per le previsioni metereologiche.

    I menhir di Carnac sono disposti in tre campi differenti: l’Alignements de Menec ( il “luogo del ricordo”), l’Alignements de Kermario (il “luogo dei morti”) e l’Alignements de Kerlescan (il “luogo dell’incendio”). Il menhir più grande tra tutti è il Grand Menhir Brisé, lungo ben 20 metri, alle origini era un unico pezzo integro, ma successivamente, probabilmente a causa di un terremoto, si è frantumato in quattro pezzi. Nella zona si possono ammirare anche vari dolmen e tumuli, come il Dolmen des Pierres Plates, recante incisioni perfettamente chiare e visibili, e il Tumulo di Kercado, ovvero la più antica costruzione in pietra di tutta Europa, risalente al 6500 a.C. e precedente persino le piramidi egizie, viene descritto da molti studiosi come il luogo di sepoltura di un capotribù del Neolitico.

    fonte: viaggiatorilowcost.it




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    Dolmen des Pierres Plates, una camera lunga 24 metri completamente decorata da meravigliose incisioni


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    Carnac

    La zona sulla quale sorgono i menhir è facilmente distinguibile dalla strada ed è divisa in tre campi: Allineamenti di Menec, con 1099 pietre disposte in undici file, Allineamenti di Kermario, 1029 menhir su dieci file, e Allineamenti di Kerlescan, con 555 pietre. Tra questi i più spettacolari sono quelli di Le Menec, a 1 km a nord di Carnac-Ville, e Kermario.


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    Il modo migliore di godere dello straordinario scenario è noleggiare una bicicletta a Carnac-Ville e percorrere pedalando la strada (D196) che separa i siti di Le Menec e Kerlescan. In estate, da giugno a settembre, esiste anche un servizio navetta tra la cittadina di Carnac e l'area del sito archeologico.

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    Tra gli innumerevoli menhir che adornano i paraggi particolarmente degno di nota è il Grand Menhir Brisé, che con i suoi 20 metri di altezza originari è il più grande in assoluto della regione.......

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    fonte: bretagna-turismo.com

     
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    Quiberon

    Quiberon (in bretone Kiberen) è un comune francese di 5.175 abitanti situato nella parte sud della penisola Quiberon, nel di dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna.


    Quiberon è anche il nome della penisola nella quale è situato l'omonimo comune. Si trova sulla costa bretone a circa 14 km dall'isola di Belle Île.

    Nel giugno del 1795 sulla penisola sbarcarono 5.400 lealisti della monarchia francese provenienti dall'Inghilterra intenzionati a restaurare la monarchia. Essi trovarono l'appoggio di 12.000 chouan del Morbihan ma non riuscendo ad accordarsi su una strategia comune da adottare vennero in breve sconfitti dalle truppe repubblicane comandate dal generale Lazare Hoche.

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    fonte Wikipedia


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    quiberon


    Spiaggia Conguel
    (Bretagna, Francia)

    Bella e selvaggia la spiaggia Conguel è poco frequentata rispetto agli altri lidi dei dintorni. Si affaccia sulla baia di Quibéron, al riparo dalle onde. Passeggiando sulla spiaggia si scopre uno splendido paesaggio con una vista imperdibile sull'isola Belle-île en Mer.


    fonte: vwgolfclub.it



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    La Presq’ile de Quiberon è uno straccio di terra sottile sottile che separa in due l’oceano all’altezza di Carnac (dove c’è il piu grande allineamento di Dolmen e Menhir di tutta Europa).
    Da un lato della penisola ci sono solo coste selvagge e l’oceano è fiero e audace.
    Dall’altro lato le coste turistiche, i campeggini e i paesetti variopinti tipici della bretagna.
    Noi ci parcheggeremo in un camper service, proprio nel punto più stretto della penisola dove le due coste quasi si toccano e speriamo che il vento non ci porti via…

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    Inoltre sulla punta più estrema dell’isola c’è un antico maniero… purtroppo non è visitabile perchè un riccone francese ci si è installato dentro e non vuole farlo vedere a nessuno questo tesoro dell’architettura bretone.

    fonte: pomponetteincucina.cucinare.meglio.it



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    Penisola di Quiberon
    Tra costa selvaggia e spiagge di sabbia fine



    Una spettacolare costa selvaggia a Ovest, belle spiagge di sabbia fine a Est, la penisola di Quiberon offre 14 chilometri di un’enorme varietà di paesaggi che seduce immediatamente. Stazione balneare bretone tra le più affollate, è anche il punto di partenza per Belle-île, Houat e Hoëdic.

    Rivolta a Ovest, questa magnifica costa selvaggia si estende lungo 8 km dal castello di Turpault sino alla Pointe du Percho. Le scogliere frastagliate, gli archi scavati dalle onde... anche con il bel tempo, lo spettacolo delle onde che si infrangono sulle rocce è ammaliante. Fermatevi sulla Pointe de Beg-er-Goalennec. Da qui, il panorama sul mare e su Belle-île è splendido.

    Importante luogo turistico bretone, la penisola di Quiberon offre une trentina di chilometri di costa. Apprezzata per le sue spiagge belle ed estese, presenta numerosi aspetti a chi dedica del tempo alla sua scoperta. Sabbia bianca, mare color smeraldo, rocce brune, ma non solo questo... Così, la sua costa selvaggia offre numerosi siti megalitici e all’interno distese con borghi pittoreschi.

    A Quiberon, le attività marine sono numerose: passeggiate, battute di pesca in mare, vela, sand yachting, kayak in mare, kite-surf. La penisola è uno dei luoghi più belli per praticare surf in Bretagna. Il sentiero della Grande Randonnée fa il giro della penisola offrendo un meraviglioso spettacolo e i circuiti per passeggiate in bicicletta solcano tutta la penisola.

    Rituffatevi nel fascino dei villaggi bretoni di un tempo! Un po’ più arretrati rispetto alla costa, i borghi della penisola offrono panorami da cartolina. Stradine strette bordate da case bianche, finestre blu e ortensie fiorite... Il tempo sembra essersi fermato. A due passi, non resterete insensibili alle tentazioni dei bei negozi della zona.

    I golosi non avranno pace per le tante leccornie a base di frutti di mare e pesci, le crêpe e per tutte le altre specialità: le niniches (dolci), il salidou (caramella al burro salato), i biscotti di Quiberon, il pesce affumicato e le famose conserve di sardine.


    fonte: bretagna-vacanze.com
     
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    Belle-Île-en-Mer


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    Belle-Île o Belle-Île-en-Mer (ar Gerveur in bretone moderno e Guedel in bretone antico) è un'isola francese al largo della costa della Bretagna. È la più grande delle isole della Bretagna e si trova a 14 km dalla penisola Quiberon.


    Quest'isola è stato il luogo delle riprese della miniserie televisiva francese Dolmen, nella quale l'isola è chiamata Ty Kern. I menhir utilizzati nella fiction, però, non sono presenti realmente sull'isola; sono state posizionate delle ricostruzioni in plastica per girare le scene e tolte successivamente.

    L'isola fa da ambientazione a diversi eventi che Alexandre Dumas ha narrato nell'ultimo romanzo del ciclo dei moschettieri, Il visconte di Bragelonne. Qui Porthos dopo aver fortificato il castello, trova la morte in uno scontro a fuoco nelle grotte di Locmaria. Secondo quanto scritto nel libro, in antichità veniva chiamata Calonesa, fusione di due parole greche che significano "isola bella"


    da Wikipedia



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    La leggenda racconta che le fate della foresta di Paimpont un giorno gettarono le loro corone di fiori nelle acque del Morbihan e la più bella fra quelle trascinate dalla corrente divenne Belle-Île-en-mer, la più grande e la più affascinante fra le isole bretoni.

    Quest’isola è lussureggiante, dal fascino antico, con valli nascoste, spiagge bianche, fari a custodia di coste selvagge, faraglioni e scogliere, distese di ginestre e spendidi villaggi. Qui Van Gogh, Monet e Matisse trovarono ispirazione.

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    Le Palais

    Le Palais (in bretone Porzh-Lae) è un comune francese di 2.619 abitanti situato nel dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna.



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    La città di Le Palais con le sue persiani e facciate dai bei colori, il suo porto affascinante che s’insinua nel verde dei boschi e dei valloni che la circondano lascia tutti senza fiato.

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    La cittadella fortificata di Vauban (roccaforte tedesca e liberata ben un anno dopo lo sbarco in Normandia) è ancora oggi impressionante e merita un giro sia della cinta muraria sia delle porte che dei bastioni i quali conservano ancora un cammino coperto. Attenzione ai bambini dal momento che il percorso presenta punti a precipizio.

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    Il Musée Historique illustra la storia locale.
    Non perdetevi un giro fra i moli in mezzo ai pittoreschi pescherecci e i bari per fare un aperitivo a base di pesce.
    Se avete tempo potete fare il circuito dei sapori, che tocca vari produttori locali che vendono latte, miele, burro, uova e formaggi.


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    Il luogo più bello dell’isola però è sicuramente il villaggio di Sauzon: qui vi sembrerà di vivere dentro a una cartolina con il porticciolo, le casette a tinte pastello, il fiordo e la brughiera in fiore e infine le barche da mille colori. Insomma un posto meraviglioso! E se avete tempo fate un salto a Pointe des Poulains.

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    Il tratto di costa più spettacolare e selvaggio è quello della parte occidentale dell’isola, chiamata la Côte Sauvage,


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    disseminata di grotte come la Grotte de l’Apothicairerie o magnifiche formazioni rocciose come i faraglioni degli Anguilles de Port-Coton talmente belli da essere immortalati da Monet grazie alle infinite sfumature di colore che vedrete lungo le scogliere.

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    Se amate le spiagge vi consigliamo Plage de Grands Sables e quelle di Port-Kérel e Plage d’Herlin.

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    Il modo migliore per ammirare la bellezza di questa isola è quello di percorrere un tratto del delizioso sentiero costiero che vi permetterà di raggiungere i punti più suggestivi (opuscolo presso l’ufficio del turismo): è accessibile a tutti ma visto che incontrerete viscide discese e camminerete a fianco a scogliere alte sono obbligatorie scarpe adatte a camminare. Prestate attenzione ai bordi friabili, ai terreni bagnati dopo la pioggia e al rispetto dell’ambiente.


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    A Bangor potrete assistere a una forma rara di pesca, quella del Piede pollice, un crostaceo che vive tenacemente ancorato alle ripide rocce della costa.

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    La spiaggia di Donnant è stupenda e arrivarci a piedi merita il viaggio sin qui, soprattutto se troverete un impetuoso mare agitato. Attenzione però: è assolutamente sconsigliato fare il bagno col mare mosso a causa delle correnti insidiose e della presenza di scogli molto pericolosi.


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    A Locmaria invece si respira aria di streghe e di riti pagani: un sentiero scende a un’insenatura stupenda.
    Chi invece ama lo sport c’è la possibilità di praticare golf, tennis, sport acquatici e affittare biciclette.


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    fonte: bretagnafrancia.it
    foto web

     
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    Lorient


    Lorient (in bretone: An Oriant) è un comune francese di 57.204 abitanti situato nel dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna.

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    La città, porto militare oltre che di pesca (si affaccia sulla riva nordoccidentale dell'estuario formato dalla confluenza del fiume Scorff nel Blavet), fu quasi interamente distrutta nel corso della Seconda guerra mondiale. Fra l'altro fu un obiettivo per l'ultima missione, la venticinquesima, della famosa "Fortezza volante" B-17 "Memphis Belle" dell' USAAF. Negli anni cinquanta fu ricostruita con criteri moderni (vie larghe e ampi spazi verdi).

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    A Lorient si trova un museo iterattivo del sottomarino, dove è esposto al pubblico il sottomarino S645 Flore della classe Daphné, con una lunghezza di 57,85 m e un peso di oltre 800 tonnellate. Questo sottomarino era in servizio attivo tra il 1964 e il 1989 nella Marine nationale, la marina nazionale francese

    da Wikipedia
    foto web



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    L'emozione della tradizione celtica, nel cuore della Francia

    Il Festival Interceltico di Lorient è nato 40 anni fa dalla volontà dei suoi fondatori di contribuire allo sviluppo della musica e della cultura della Bretagna. E' aperto anche alle nazioni di insediamento celtico nelle isole britanniche (Scozia, Paesi Bassi Galles, Cornovaglia, Isola di Man, Irlanda), ed anche nel nord della Spagna (Galizia e delle Asturie). Per questo da sempre ha avuto un posto speciale all'interno dell'ampia gamma di festival celtici, prendendo il nome dalla sua volontà di scambio: Festival Interceltico di Lorient. Con il suo successo, ha perfino visto la partecipazione di
    cornamuse provenienti dall'Australia, giocatori provenienti dall'America Latina e suonatori canadesi di gaita.


    fonte: ermes.net

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    L'île de Groix


    L'île de Groix è un miracolo della natura per i geologi, che dispongono di sessanta varietà di minerali sull'isola. La punta di Pen-Men, con la sua piazza faro, si trova nella costa più frastagliata. I sentieri punteggiati di ginestre ed erica, che porta al Trou de l'Enfer (buco infernale), dove il mare ruggisce attraverso una fessura nella roccia. Un rumore fragoroso che ti lascia stordito e che ha ispirato una leggenda dove il mare e l'uomo combattevano in una battaglia per la sopravvivenza.

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    La spiaggia di Grands-Sables è meravigliosa: è la spiaggia convessa di sabbia fine, con tutte le sfumature di granito per acque nere e trasparenti. La spiaggia bellissima di Sables Rouges si tinge di marrone.

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    La costa diventa ruvida, ma Poulziorec è un'oasi che si trova alla fine di una strada ripida. Vi garantisco che ne vale la pena!

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    fonte: minube.it
    foto web



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    Hennebont

    Straordinario crogiolo di storia medievale e moderna. Affascina per le sue mura, a protezione del pittoresco centro storico, e l’alzaia che, costeggiando la riva del Blavet, si addentra nella natura più incontaminata, per chilometri e chilometri da percorrere a piedi o in bici. Hennebont, una città da vivere, a soli 9-10 km da Lorient.





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    Con il suo profilo simbolico, questa era una delle porte fortificate della città medievale. Distrutta dai bombardamenti nell’agosto del 1944, è stata pazientemente ricostruita e offre oggi due massicce torri sormontate da un tetto conico. Attraversate la porta! All’interno alcune collezioni ripercorrono la storia e le tradizioni della regione. Ma è dall’alto delle torri, dal cammino di ronda e lungo la parte restaurata delle mura, che si gode la migliore vista della città.

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    La basilica Notre-Dame-du-Paradis si distingue per lo stile tardo gotico e la sua guglia di 65 metri. Fermatevi al numero 1 di rue de la Paix.


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    La Maison du Sénéchal (casa del Siniscalco) ricorda il passato medievale di Hennebont. Se desiderate rivivere quel periodo, recatevi alle Feste medievali organizzate l’ultimo week-end di luglio. Tornei di cavalleria, artisti di strada... Vi sembrerà davvero di tornare indietro nel tempo!


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    Le fucine di Hennebont erano un tempo la prima industria di tutta la Bretagna! Chiuse alla fine degli anni ‘60, rivivono oggi grazie a un ecomuseo che ne ripercorre la storia. Queste antiche fucine costituiscono una “valle nera” che si estende per oltre due chilometri costeggiando il fiume Blavet.

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    fonte:bretagna-vacanze.com
     
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    Pontivy


    Tra vicoli medievali e facciate napoleoniche

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    La deliziosa città di Pontivy merita di essere visitata per un'intera giornata! In programma: il maestoso castello medievale dei Rohan, le case a graticcio della città antica che contrastano con il rigore degli edifici napoleonici, e più lontano una miriade di piccole cappelle tutte da scoprire.

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    Rimarrete impressionati dalla figura maestosa del castello fortificato di Pontivy, costruito dalla potente famiglia bretone dei Rohan nel XV secolo. Ai piedi delle sue due torri della garitta, sarete incantati dalla passeggiata lungo i vicoli tortuosi della città antica, intorno a place du Martray. Le case a graticcio e le facciate medievali ci ricordano che questo borgo conobbe il suo periodo d'oro grazie alla fabbrica di pelli e tele lungo le rive del fiume Blavet.


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    Firmato Napoleone

    Che stupore vedere, avvicinandosi alla città medievale, i viali rettilinei e le facciate neoclassiche del periodo napoleonico. Che contrasto impressionante! Pontivy fu infatti, assieme a La Roche-sur-Yon, uno dei grandi progetti urbanistici dell'imperatore. La cosa divertente è che la città prese, per un decennio, il nome di Napoléonville, ovvero...


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    Le Manoir du Verger: municipio

    Decine di cappelle



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    Notre-Dame-de-Joie


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    Cappella Poulvern


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    La campagna circostante è costellata da piccole cappelle che meritano di essere visitate. Di aspetto modesto, al loro interno celano arredi magnifici. Caratteristici della regione, i loro soffitti rivestiti e dipinti sono veramente belli; in particolare, prestate attenzione a quello della cappella Sainte-Noyale che risale al XV secolo. In estate, in occasione del festival “L'art dans les chapelles” (L'arte nelle cappelle), molte di esse accolgono esposizioni di arte contemporanea.

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    Cappella di S.Arnould


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    Villa Orchard: City hall



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    Calvario di Santa Noyale


    Lo sapevate?

    Come nell'anno mille!

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    Ecco un viaggio che dovrebbe far divertire i bambini! A una quindicina di chilometri da Pontivy, lungo le vestigia di un sito medievale, è stato ricreato a Melrand un paese come ne esistevano nell'anno mille. Case con tetto di paglia, fucine, giardini... sembra tutto vero!

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    fonte: bretagna- vacanze.com
    foto: varie web
     
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    Josselin


    Josselin (in bretone: Josilin) è un comune francese di 2.674 abitanti situato nel dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna. Il borgo è conosciuto soprattutto per il suo bel castello edificato fra il XIV e il XV secolo. Il maniero apparteneva, e appartiene tuttora, alla famiglia Rohan.


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    dal web



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    Basilique N.-D. du Roncier

    Il suo nome risale a una tradizione dell'anno 800: un contadino, tagliando i rovi (ronces) del suo campo, scoprì una statua della Madonna, da cui il nome Notre-Dame du Roncier. Il grande perdono della chiesa fu chiamato "giubileo degli epilettici" perché nel 1728 alcuni bambini furono guariti da questa malattia. Da notare all'esterno le gargolle, la statua della Madonna e, all'interno, il mausoleo di marmo del XV sec. di Olivier de Clisson e di sua moglie Marguerite de Rohan.



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    Il castello di Josselin (in francese: château de Josselin) – noto anche come château Rohan (da non confondere con il château des Rohan di Pontivy) – è uno dei più famosi tra i castelli della Bretagna (Francia nord-occidentale: si tratta di un castello medievale e rinascimentale e in stile gotico fiammeggiante, eretto agli inizi dell’XI secolo (e più volte ricostruito tra il XIII secolo e gli inizi del XVI secolo) su uno sperone roccioso lungo il fiume Oust nella cittadina di Josselin (dipartimento del Morbihan) come roccaforte della dinastia dei Rohan, famiglia dalla quale il castello è tuttora abitato


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    Il castello è in granito, presenta quattro torri ed è dotato di pinnacoli, balaustre ecc. e decorato con ermellini, gigli e losanghe.,
    Nelle scuderie del castello si trova anche un museo delle bambole.

    Inoltre, nel castello sono stati allestiti, tra il XIX secolo e il XX secolo un giardino alla francese, un giardino all’inglese e un roseto.

    Storia

    Il castello venne costruito a partire dal 1008 su ordine di Guéthénoc, visconte Porhoët, di Rohan e Guéméné.

    Il castello venne in seguito distrutto dagli Inglesi nel 1168 e ricostruito nel secolo successivo.

    Nel XIV secolo vennero erette le quattro torri attuali, per volere di Olivier V de Clisson (1336 – 1407), marito di Marguerite de Rohan.

    Nuovamente distrutto nel 1488 in seguito ai conflitti tra i Rohan e i duchi di Bretagna, venne nuovamente ricostruito nel 1490 e nel 1510

    da Wikipedia

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    Musée de Poupées

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    Il Museo delle Bambole


    Luogo di meraviglia e nostalgia, il Museo di Bambole invita grandi e piccini a tracciare la storia del giocattolo.
    Immerso nelle vecchie scuderie del castello di Josselin dal 1984, il museo si rivela essere un delicato invito alla magia e alla scoperta.
    Se quasi 600 bambole sono presentate durante tutto l'anno, una mostra temporanea sublima la collezione di famiglia Rohan ogni primavera.


    Incontro con Antonietta De Rohan, fondatore e proprietaria del museo.

    Nel 1984, è stato realizzato il museo nelle scuderie del castello di Josselin.

    Dove è nata questa idea?

    "Circa 30 anni fa, ho scoperto una favolosa collezione di bambole nel sottotetto del castello. E 'stato iniziato da Herminie De Rohan, madre di mio marito, durante la seconda metà del XIX secolo. Era una donna elegante che amava ricevere i grandi di questo mondo nei salotti parigini o nel castello di Josselin, appena restaurata da lei.

    La sua giornata era segnata da grandi esposizioni universali. Queste bambole erano di alta qualità, create da aziende prestigiose come Huret, Jumeau, Bru, Steiner Gauthier o ...
    Non c'è dubbio che qu'Herminie donna di temperamento artistico, è stata sensibile alla bellezza di queste belle bambole che poi sono state proposte nelle vetrine dei grandi magazzini giocattoli.

    La duchessa poi ha iniziato a raccogliere alcuni modelli.
    Molto rapidamente, i genitori, gli amici e visitatori, i piccoli come il più famoso, offrono una bambola come regalo durante le loro visite al castello.

    Mi ci sono voluti diversi anni per completare l'inventario e la raccolta; cercare le origini, le caratteristiche e le storie di tutte queste bambole, fino ad allora dimenticate.
    Nel 1984, abbiamo avuto l'idea di sviluppare nelle scuderie del castello, un museo delle bambole. Da allora, grazie alla generosità di molti donatori, la collezione di famiglia continua ad espandersi. "

    Quali particolari bambole ci sono in questo museo?

    " La raccolta di famiglia è composta da 3000 pezzi e comprende molti precedenti bambole antiche, nel ventesimo secolo. Al museo, quasi 600 di loro sono presentati al pubblico. Le nostre finestre evidenziano anche innumerevoli giocattoli, giochi e animali di peluche di una volta.

    Estremamente raro, i visitatori possono ammirare una bella bambola di legno del XVII secolo, probabilmente made in Germany. Inoltre, essi possono scoprire tante bambole di legno o di cera, risalente al XVIII secolo; o bambole con teste di porcellana, come molti sono stati creati in Francia o in Germania, a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Non particolarmente curiose contemplano reali bambole russe e giapponesi.

    Molte bambole della collezione sono vestite in costumi tradizionali delle province francesi o stranieri. E 'stato anche uno dei ferri-de-lance Herminie De Rohan. Attraverso la sua collezione, che era vicino al suo cuore, ha potuto salvare la memoria dei costumi.

    Ogni anno, in primavera, stiamo lanciando una mostra annuale. Originale e divertente, ogni tematica conviene che luogo di sogni e magia. Fino al prossimo mese di aprile, la mostra si intitola "Se fossi più vecchio, lo farei ...".

    fonte: josselin-communaute.fr


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    Quimperlè

    La città di Quimperlè si trova nel dipartimento meridionale della Bretagna, presso il fiume Laita, nato dalla confluenza di Elle e Isole ( Quimper in Bretagna significa "alla confluenza del fiume Elle").

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    La città ha firmato la Carta Ya ar Brezhoneg 18 dicembre 2008 per promuovere la lingua bretone.
    Breton è una lingua celtica specifica della Gran Bretagna. Oggi 206.000 persone parlano ancora nel quotidiano il bretone .

    Quimperlè, o Piccola Città di Carattere, ha un ricco patrimonio che attrae molti visitatori ed è un ottimo punto di partenza per visitare la foresta Carnoët, Manor Kernault o Rochers du Diable, che domina il Ellé ma anche:


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    Carnoët


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    Manor Kernault




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    La Chiesa di Santa Croce, splendidamente restaurata dopo il crollo della torre nel 1862, dove si può ammirare tra cui l'abside , una rappresentazione di un 1500 Deposizione, e l'antica cripta .



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    La Chiesa di Nostra Signora dell'Assunzione, con un bellissimo portico intagliato e una volta in rovere


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    La Chapelle des Orsoline, per il suo dorato con foglia d'oro soffitto.

    Quimperle

    Il percorso interpretativo, che corre lungo i tre fiumi, e scoprire gli aspetti sconosciuti di Quimper




    fonte: visoterra.com



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    La Maison des Archers


    Maestosa facciata della Maison des Archers ( casa degli arceri) della seconda metà del 16 ° secolo, è su 5 livelli la cui decorazione si chiama "felce tagliuzzato" o "spina di pesce".

    La casa prende il nome da San Sebastiano, l'antico nome della strada e vediamo spesso rappresentato crivellato di frecce.
    Nessun arciere vissuto qui. Vi sono mostre e spettacoli dedicati alla Gran Bretagna.
    Pierre-Hyacinthe Morice de Beaubois (1693-1750), era un monaco benedettino nato a Quimperlè autore di una monumentale storia della Gran Bretagna.


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    Kernascléden


    Kernascléden (in bretone: Kernaskledenn) è un comune francese di 417 abitanti situato nel dipartimento del Morbihan nella regione della Bretagna.

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    Fontaine Saint-Joseph


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    Casa dei pipistrelli




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    CHIESA DI KERNASCLÉDEN


    Questa chiesa gotica costruita a metà del XV secolo da Alain di Rohan è una delle più belle chiese di Bretagna

    Dal 1420 al 1464, ci sono voluti soltanto 44 anni per edificare questa chiesa. Finanziata in gran parte dai conti di Rohan, la chiesa di Kernascléden presenta una ricchezza e una raffinatezza architettonica che ne fanno una delle chiese più belle della Bretagna. Dall'esterno, si può contemplare l'elegante campanile che si protende verso il cielo, il grande rosone che orna la facciata tra i due portali (uno era riservato agli uomini, l'altro alle donne), i cui atri sono decorati da statue dei dodici Apostoli. All'interno, lo stato di conservazione degli affreschi (alcuni rappresentano la vita della Madonna, altri la Passione) è eccezionale. Uno degli affreschi, che si trova nel braccio sud della chiesa, mette in scena una danza macabra in cui sono rappresentati gli inferi (cosa del tutto notevole in quanto molto rara). È in risposta a quello del braccio nord, che raffigura il paradiso e gli angeli.

    La guiglia ottogonale molto alta si eleva al di sopra della torre che sporge dalla facciata della chiesa.

    Se si trovano dei doccioni zoomorfi sulle facciate, l'interno racchiude dei quadri rappresentanti delle danze macabre.


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    Pont-Aven


    Pont-Aven è un comune francese di 2.966 abitanti situato nel dipartimento del Finistère nella regione della Bretagna.


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    chiesa St. Joseph


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    Edifici lungo il fiume Aven


    Negli anni dopo il 1870 il villaggio fu luogo di soggiorno di numerosi artisti, specialmente statunitensi, attirati dalle favorevoli condizioni di vita dell'area. Uno di loro, Armand Jobbé-Duval, fondò la corrente del sintetismo. Nuova forza alla Scuola di Pont-Aven venne dal soggiorno di Émile Bernard, Paul Sérusier e Paul Gauguin (1886).

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    Pont-Aven: casa col tetto di paglia

    fonte Wikipedia

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    porto


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    scorcio


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    La Galette de Pont-Aven


    La galette DE PONT AVEN sono sottili e delicati biscotti al burro. Dopo la Traou MAD DE PONT AVEN, Alexis Le Villain, all'inizio del secolo scorso, ha creato una ricetta originale. Abbiamo ancora mantenere il segreto per il vostro piacere. La galette DE PONT AVEN sono deliziosi con una bella tazza di tè o caffè, ma anche con una macedonia di frutta o gelati.


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    La Bretagna è sul vostro piatto al Creperie Le Talisman si trova a Pont-Aven nella dipartimento di Finistère. Lore Bourglan vi accoglie in un ambiente semplice, con tavoli di pino e sedie bianche per voi di scoprire le specialità tradizionali la cui ricetta originale risale al 1920 con torte e frittelle di grano saraceno.

    Il posto è una scommessa sicura per i fedeli della Gran Bretagna, i prodotti della fattoria che amano assaporare il cibo semplicità sinonimo, genuinità e qualità rispettando le antiche ricette.

    Alcune specialità sono il segno distintivo di questa frittella: Pancake con Saint-Jacques e porri fa una grande entrata, e il dessert di mele fetta (piccolo grano frittella dolce di spessore con pezzetti di mela e una scelta ingrediente caramello al burro salato, limone, pane, noce di cocco), frittelle di pere / cioccolato ... sono una vera delizia per gli appassionati.




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    Il Traou Mad de Pont-Aven


    Il «Traou Mad», che significa in lingua locale «cose buone», sono biscotti al burro di spessore. Sono il frutto della terra e della tradizione. La qualità autentica esce degli ingredienti più naturali cotte in una ricetta più segreta. Questo è il modo, dal momento che quasi un secolo, la Traou MAD DE PONT AVEN rimane anno dopo anno un breve tratto al piacere e raffinatezza. Il «Traou Mad de Pont Aven» sono buone per voi dalla mattina fino alla fine del giorno. Alcuni intenditori anche anatra loro nel loro caffè!

    fonte: traoumad.fr

     
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    Francia-105


    Concarneau

    È difficile resistere alla bellezza di questo gioiello che è la ville-close (città-chiusa), circondata dalle sue fortificazioni nel cuore di Concarneau e da una delle baie più belle della Bretagna. Eppure, uscendo dai cammini di ronda e dai vicoli, potrete ammirare altri luoghi affascinanti, nel porto dei pescatori o sulle sue spiagge.


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    Église Saint-Guénolé


    La città blu

    Città d'arte e di storia, Concarneau mostra varie versioni dello spettacolo marino, tutte piacevoli. Il suo passato costiero e di piazzaforte è evidenziato dai grandi bastioni del XIV secolo, completati da Vauban nel XVII secolo. La sua intensa vita portuale è descritta dalle oltre duecento imbarcazioni da pesca che animano i moli e le vendite all'asta. Le spiagge di sabbia fine e il porto turistico sono luoghi ideali per le attività nautiche e balneari.


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    Al riparo dal tempo

    Vi avvisiamo: la ville-close è uno dei luoghi più visitati della Bretagna. In estate, è meglio andarci di mattina. Su un isolotto lungo 350 m e largo 100 m, si farà notare per il suo bel campanile e per la sua meridiana. Due piccoli ponti vi condurranno alle porte delle mura. Rue Vauban, l'arteria principale, è costeggiata da deliziose case con insegne in armonia con l'atmosfera della città. Ai lati, si possono percorrere dei vicoli lastricati che conducono al porto dei pescatori. Mentre passate di lì, non perdete la bella fontana in place Saint-Guénolé.

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    fonte: bretagna-vacanze.com

    Francia-103

    Eretta nel XIV secolo, sorge su un’isola naturale lunga 380 mt e larga 100 ed è collegata alla terra ferma da un ponte in pietra. E’ circondata da spesse mura in granito e da nove torri. Si accede attraverso una porta fortificata e subito davanti a noi si apre un magnifico dedalo di stradine ove si affacciano antiche case e negozi di artigianato, scenario veramente suggestivo.



    fonte:http://viaggiandoconbea.wordpress.com/
    foto:alexauronzo.altervista.org





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    Castello di Keriolet

    Gioiello del XIII secolo, situato sulle alture di Concarneau, è stato oggetto di un "restyling" alla moda neogotica da parte della principessa russa Zenaida Narischkina Yusupova, zia dello Zar Nicola II.
    Il maniero di Keriolet risale al XIII secolo. Fu fatto ristrutturare dalla principessa Zenaida per il suo giovane marito, il conte di Chauveau a Concarneau, un cittadino comune per il quale la principessa acquistò due titoli nobiliari. Amante della regione, nella ristrutturazione del castello la principessa utilizzò molti simboli legati alla storia e alla tradizione della Bretagna (coppie bretoni in abiti tradizionali, zampe d'ermellino, simboli del nazionalismo bretone...). Nel XX secolo, il castello di Keriolet conobbe diversi proprietari, fra i quali il bisnipote della principessa, Felix Yusupov, celebre per aver partecipato all'assassinio di Rasputin. Dal 1988, il castello è stato ristrutturato splendidamente e oggi ospita eccezionali concerti di musica elettronica. Il famoso DJ Laurent Garnier è stato ospite del castello il 12 Maggio 2010, in una festa durata fino a tarda notte!


    fonte: bretagna-vacanze.com

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    Musée de la pêche de Concarneau



    Il Museo della pesca di Concarneau è un museo dedicato alle tecniche di pesca.

    Situato nella città fortificata di Concarneau (rinforzato da Vauban fortezza), ha 1.500 m², barche, modelli, acquari, vetrine, video per rispondere alle vostre domande sulla pesca, attraverso la cantieristica e la conservazione del pesce.

    E 'installato dal 1961 nell'ex arsenale della strada Vauban.

    Nel 1961 è stato creato Amici del Museo della Pesca. Lo stesso anno, il museo è stato inaugurato e riceve 12.000 visitatori. Questo è il primo museo francese da dedicare a tecniche di pesca in tutto il mondo. Un programma di espansione e di sviluppo ha avuto luogo, che ora permette al museo di offrire un circuito di visita su 1500 m². Ha ricevuto l'etichetta ufficiale "Musée de France" nel febbraio 2003.



    Collezioni

    La collezione si è formata a poco a poco in un momento cruciale nella storia della città e del suo porto. Fin dall'inizio, le donazioni versando in, per lo più dalla popolazione locale. Una parte importante della collezione raccolte tra il 1961 e il 1970.

    Il tour inizia con una presentazione che ripercorre la storia della pesca dalla preistoria ai giorni nostri. Il museo presenta quindi acquario. Una panoramica completa di tecniche di pesca è presentato anche, illustrato da numerosi modelli di navi, piani, diagrammi esplicativi, video e diorami. Una sala è dedicata interamente alla pesca a strascico.

    Museo della terra:

    un celacanto delle Comore
    Neptune François (raccolta di carte risalenti Colbert, pubblicato nel 1693)
    un coracle (la più antica attività di pesca in barca)
    a cucire vele al 1889 (ci sono solo 3 in Francia)
    una collezione di scatole di sardine
    una scialuppa di salvataggio nelle stesse remi Papa Poydenot (Penmarc) e Benoit-Champy (Cayeux-sur-Mer)


    In acqua:

    il Hémérica , un peschereccio semi-industriale costruito nel 1957, che può essere visitato.

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    fonte: wikipedia.org

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    Francia-108

    Quimper

    Quimper (Kemper in bretone), è un comune francese di 66.911 abitanti, capoluogo del dipartimento del Finistère/Penn-ar-Bed, in Bretagna.

    È l'antica capitale della regione storica della Cornouaille (Cornovaglia francese). I suoi abitanti si chiamano Quimpérois.

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    La città fu fondata alla confluenza (kemper in bretone) di due fiumi, lo Steir e l'Odet, come capitale del reame di Cornovaglia, sotto il patronato di san Corentino. Secondo la leggenda, il re Gradilone, dopo la distruzione della sua capitale mitica Ys, avrebbe dato il territorio della futura città a san Corentino (Kaourintin in bretone).

    La città fu divisa tra il suo vescovo ed il conte di Cornovaglia, in seguito divenuto duca di Bretagna



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    foto:giacopiane.com

    cattedrale di St-Corentin

    La cattedrale di San Corentino (in francese: Cathédrale Saint-Corentin de Quimper) è la chiesa cattolica principale di Quimper, in Bretagna, classificata come monumento storico dal 1862 e uno dei più antichi esempi di architettura gotica della regione. La chiesa è dedicata a Corentino di Quimper, primo vescovo della diocesi. La costruzione della cattedrale, sul luogo di una precedente chiesa romanica durò dal XIII al XV secolo (fino al XIX secolo per le guglie). Nel 1870 è stata insignita del titolo di Basilica minore

    fonte wikipedia.org



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    MuséeDépartemental Breton

    Il MuséeDépartemental Breton, è ospitato nell'ex Palazzo dei Vescovi di Cornovaglia, il più grande monumento dopo la Cattedrale di Quimper, presenta una sintesi di archeologia, arte popolare e arti decorative del Finistère.

    Esso fornisce quindi un'eccellente introduzione alla scoperta del dipartimento.
    Vi sono presenti molti oggetti di archeologia, arte antica e collezioni d'arte popolare.
    2 piani sono dedicati alle arti e alle tradizioni bretoni: costume, mobili, maioliche Quimper.

    Il tour si conclude con una retrospettiva di Quimper maioliche, che conduce alle sale espositive temporanee. Dalla primavera del 2011, il Museo propone un rinnovamento del contenuto delle camere di archeologia.

    Il museo si propone di scoprire la storia della Gran Bretagna e soprattutto il Finistère con collezioni archeologiche e artistiche.
    Preistoria.
    Quimper di epoca gallo-romana.
    Art. vecchia bretone.
    Arti Popolari in Finistère: costumi tradizionali, habitat, mobili e arti decorative, ...
    Storia locale e regionale è illustrato con numerose fotografie e documenti.


    fonte: museedepartementalbreton.fr



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    Le musée des Beaux-Arts

    Il palazzo italiano che ospita il museo è stato costruito nel 1872 per ospitare le opere lasciate in eredità dal conte de Silguy. Egli aveva infatti condizionato la sua donazione alla costruzione di un edificio adatto per esporre la sua favolosa collezione di dipinti.
    E 'stato rinnovato e ampliato nel 1993.


    I dipinti esposti presso il Museo di Belle Arti di Quimper ne fanno uno dei più prestigiosi fuori Parigi. Gran parte delle opere dal basso a sinistra da Silguy poi completati da diverse acquisizioni.
    I pittori della Scuola del Nord (Fiandre, Olanda, Scandinavia, ...) sono i più rappresentati: dipinti di Rubens, Van Haarlem, Van Mol ...
    Scuola Italiana (Bartolo, Guido Reni, ...) e francese (Boucher, Fragonard, Meynier, Corot, Boudin, ...).
    Uno spazio importante è riservato al fondo di dipinti bretoni di alta qualità con opere di Perrin, Gudin, Luminais ... Nota una ricca collezione di dipinti della scuola di Pont Aven (resa famosa da Gauguin) e Max Jacob, pittore nato a Quimper.
    Infine, il museo espone una parte rotante del fondo di stampe e disegni.



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    foto.cidref.fr

    Le musée de l'Alambic


    Il museo si trova accanto al palazzo Kinkiz su terre distilleria du Plessis. Un frutteto di trenta ettari si trova ai piedi del maniero. Più di venti varietà di mele sono coltivate.

    Il museo è diviso in tre aree:
    Il giardino e il parco.
    Il museo stesso, con belle monete rare. Molti alambicchi sono quindi esposti un vecchio torchio mela (XVII secolo).
    La distilleria corrente du Plessis. Potrete assistere alla tradizionale produzione di vari alcoli Gran Bretagna, in conformità con le tradizioni! Segreti di "Lambig" (acquavite di sidro) e la manopola Gran Bretagna avranno nessun segreto per voi ..



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    Le musée de la faïence J. Verlingue

    Bernard Verlingue è il curatore della ceramica di Quimper sin dal suo inizio nel 1991.
    La sua è una vera vocazione. Sin da bambino, sapeva che avrebbe esercitato il commercio del vasaio.
    Il punto di svolta nella sua carriera arriva alla fine degli anni '80 quando Bernard Verlingue crea museo della ceramica Quimper.
    Divenne curatore e storico leader, noto per la sua conoscenza.

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    fonte: .france-horizons.com
    - .lecourrier-leprogres.fr

     
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    Douarnenez



    Douarnenez (in bretone Douarnenez) è un porto bretone, comune francese di 15.452 abitanti situato nel dipartimento del Finistère nella regione della Bretagna.
    In lingua bretone, il suo nome significa territorio dell'isola (Douar an enez). E dovuto all'isola "Tristan", di fronte alla città, dove regnò il crudele signore de La Fontenelle alla fine del XVI secolo. L'isola dista 50 metri dalla costa e con la bassa marea è raggiungibile a piedi.

    Douarnenez deve la sua fortuna, in epoca medievale, all'attività di esportazione delle tele da vela, in particolare quelle tessute a Locronan/Lokorn. Nel XIX secolo Douarnenez era famosa anche per la pesca della sardina e l'industria conserviera del pesce. Nel 1945 il Comune di Douarnenez si è ingrandito per la fusione coi comuni limitrofi di Ploaré, Pouldavid-sur-mer e Tréboul. Ha dato i natali a Bob Sinclar, famoso DJ e produttore discografico.

    da Wikipedia.org




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    Questo porto peschereccio, centro della sardina per eccellenza, conserva un fascino difficilmente rintracciabile in altri villaggi della Bretagna.

    I suoi abitanti venivano chiamati penn sardin, ovvero testa di sardina e tutta la vita della città era imperniata sulla lavorazione e inscatolamento dei pescetti.

    Per capire il fascino di questo posto occorre muoversi fra i vecchi vicoli della città che gravitano intorno al porto di Rosmeur. Qui la popolazione viveva solo di pesca e spesso le condizioni erano degradate: qui si respira ancora l’odore di sardine. Vi consigliamo di affidarvi a una visita guidata che vi racconterà storie e dolori di questo vecchio quartiere: sarà come tornare indietro nel tempo.
    Le Port Musée sarà l’occasione ideale per comprendere nel profondo l’anima marinara di queste terre, la passione, i sacrifici e la sofferenza. Oltre a cimeli originali i visitatori potranno visitare un antico langoustier (per pescare le aragoste), una chiatta dal fondo piatto o salire sul ponte di vaporetto dei primi del ’900.
    Il porto peschereccio è da vedere anche solo per la quantità incredibile di pesce che ogni giorno viene scaricato.


    Consigli

    Dal porto partono gite esplorative verso la costa e il mare.

    Se desiderate gustare le specialità locali quale modo migliore del mercato stesso? A Les Halles si vende e si gusta il pesce, oppure al mercato ittico di Tréboul il mercoledì e il sabato oppure ancora al mercato coperto c’è Penn Sardin, dove potrete acquistare barattoli di sardine.
    Gli amanti della spiaggia possono rifugiarsi alla Plage des Sables Blancs o alla Plage Saint-Jean o alla Plage du Ris.
    Se invece una passeggiata è quello che fa per voi avete diverse scelte: il sentiero di Plomarc’h lungo le scogliere per ammirare la baia e il villaggio di pescatori, il sentiero des Roches Blanches che parte da Tréboul, tipica passeggiata domenicale, o ancora il GR34 fino a Pointe du Raz.


    fonte: bretagnafrancia.it

    Douarnenez
    foto:www.iha.it





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    Le Port-Musée

    Port-Rhu, ex cabotaggio porto, nel cuore di una bella estuario tra Douarnenez e Tréboul, ora è un porto museo insieme sessanta barche

    Port-Museum offre una visione storica e geografica della navigazione e del mondo marino. Lungo il molo si può prendere il tempo per ammirare le competenze dei differenti società e culture marittime in Gran Bretagna e nel mondo.

    La sua visita è, da un lato, la scoperta di un "museo galleggiante" installato sulle acque di Port Rhu, ex cabotaggio porta, e in secondo luogo, la scoperta di un "museo dentro "che si trova in un vecchio conservificio.



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    foto:bretagna-vacanze.com

    L’Ile Tristan

    All'origine della creazione della città, questo luogo incantevole con molti volti è una terra di sogni e leggende. Questo è davvero dove, secondo le credenze, Tristano e Isotta (il Cavaliere della Tavola Rotonda e la sua bella) sarebbero sepolti sotto due alberi intrecciati.
    Secondo un'altra leggenda, l'isola sarebbe la punta della leggendaria città di Ys, costruito dal re Gradlon Dahut per sua figlia, nota per essere la città più bella del mondo, e inghiottito dalle onde vendicatori diavolo.

    Misteriosa e selvaggio, Ile Tristan offre una magnifica vista sulla città e sulla baia.

    Vi si accede solo a piedi, quando i tempi di marea e permettere la sua visita permette un giro in un giardino esotico di 7 ettari, con la famiglia del Richepin poeta i cui membri ha riferito il loro viaggi piante e alberi mondo.

    Potrai anche essere stupiti dalla varietà di paesaggi e ambienti dell'isola (giardino esotico, ma anche frutteti, boschi, coste rocciose, scogliere, .....).




    Plomarch Le site historique des Plomarc’h

    Sulle alture di Douarnenez si scopre la via della Plomarc'h.

    Questo ex villaggio di pescatori di agricoltura detiene ancora i tesori del passato tali lavatoi, case di pescatori, o il suo serbatoi garum (condimenti al momento), che ora costituiscono uno dei più grandi siti industriali gallo-romana Nord Europa.

    Il sito è libero di accedere Plomarc'h ogni giorno dell'anno. Questo camminare, privilegiata e tranquilla, è sia a pochi passi dal centro e dal porto di pesca e lontano dal caos urbano.




    Le feste a Douarnenistes

    Douarnenez è una città di festival durante tutto l'anno, con due organi punti la cui reputazione è ben definito:


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    Il carnevale

    Il festival si svolge nell'arco di cinque giorni durante i quali tutta la città per la strada:

    Mercoledì: Induzione di Den 'Paolig King Day
    Domenica sfilata attraverso la città (galleggianti, cheerleaders, bande e gruppi improvvisati)
    Lunedì: ragazzi di gara caffè
    Martedì: notte grasso pazzo
    Giovedi: bambini Prom Incenerimento Den'Paolig in fuochi d'artificio
    La tradizione del Carnevale Douarnenez perde un po 'nel tempo.
    Intorno al 1950, la prosperità generata dalla pesca di sardine ha attirato gente di fuori, che rapidamente hanno reso la città affollate e promosso attività di strade. Questo usabilità nasce un forte senso di appartenenza ad una comunità sensazione Douarnenez, accoppiato con un forte senso di divertimento.

    Barche dopo svernamento sardine stagione, in attesa che il ritardo Gras per riprendere il mare sono i pescatori che fanno la vitalità e la forza del partito, perché è la società più rappresentata in Douarnenez e Carnevale cade durante i periodi di attività di pesca bassa. Più tardi, quando la pesca diversifica, tutto, naturalmente, non può partecipare perché non si ferma mai completamente; ma alcuni giovani di andare lì, comprano il loro turno licenziatario.

    In Gran Bretagna, il carnevale conserva ancora la sua identità nel Douarnenez e attira festaioli tutti i vestiti per belle serate di follia:



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    La festa del mare

    Dal 1986 Douarnenez ospita un raduno di velieri (1986, 1988, 1992, 1996, 1998, 2000, 2002, 2004 e 2006).

    Questo festival marittimo riunisce tutti i tipi di navi a vela tradizionali provenienti da tutto il mondo.

    Nel 2004 ci sono stati non meno di 2.000 navi, 17.000 marinai e 30 nazioni rappresentate. In ogni caso, la cultura e il know-how di un paese sono onorati.

    L'ultima edizione ha celebrato il 20 ° anniversario del festival e si è svolta dal 27 al 31 luglio 2006.

    I bordi del bacino sono influenzati da musica, baracche mare e mostre permanenti tra arredi sontuosi di centinaia di imbarcazioni provenienti da tutti i paesi e guidati da migliaia di marinai. Ambiente!


    fonte:locationsablesblancs.pagesperso-orange.fr

     
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  15. tomiva57
     
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    Locronan


    Locronan (in bretone: Lokorn) è un comune francese di 837 abitanti situato nel dipartimento del Finistère nella regione della Bretagna. Nel centro alcuni edifici cinquecenteschi e seicenteschi si raggruppano attorno alla piazza, su cui si affaccia anche una chiesa gotica del XV secolo. All'interno dell'edificio si può ammirare una suggestiva Pietà, interamente scolpita in pietra (XVI secolo).

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    Il toponimo Locronan/Lokorn significa letteralmente "luogo di Ronan", con riferimento a San Ronano di Quimper, un monaco irlandese vissuto nel VI secolo e che dimorò nella foresta situata nei dintorni della città


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    fonte - foto: bretagnafrancia.it

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    Il nome Locronan/Lokorn significa letteralmente "luogo di Ronan", con riferimento a San Ronano di Quimper, un monaco irlandese vissuto nel VI secolo e che dimorò nella foresta situata nei dintorni della città e a cui si attribuisce la sua fondazione
    Si trova nel Finistere , il dipartimento più a ovest della Bretagna , è nelle terre come dicono qui , cioè non sul mare ma nell' interno e ci si arriva con dolci strade che attraversano colline e foreste

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    Église St-Ronan et chapelle du Pénity

    Questi due edifici adiacenti sono comunicanti. La chiesa del XV sec. ospita un ricco arredo: un pulpito del 1707 ripercorre la vita di S. Ronan, una vetrata del XV sec. nell'abside rappresenta le scene della Passione. La cappella accoglie la lastra tombale di S.ì Ronan.



    Nel centro del paese alcuni edifici cinquecenteschi e seicenteschi si raggruppano attorno alla deliziosa piazzetta , su cui si affaccia anche una chiesa gotica del XV secolo. All'interno dell'edificio si può ammirare una suggestiva Pietà, interamente scolpita in pietra (XVI secolo).
    A Locronan vivono circa 800 persone ma è attraversato annualmente da migliaia di turisti ed è uno dei più bei villaggi di Francia , secondo classificato in un programma televisivo in cui i francesi hanno votato i villaggi più suggestivi della Francia e set cinematografico di numerosi film . Ci sono tanti bei negozietti e verso mezzogiorno una sosta alla Boulangerie centrale sulla piazza è d' obbligo
    In Francia se hai fame e non vuoi andare al ristorante le panetterie e i piccoli supermercati fanno " la formula " cioè un menù che comprende una mezza baguette farcita con insalata pomodori uova e tonno (ci sono anche altri gusti ) una bibita a scelta e un dolce dal banco pasticceria sempre a scelta , il tutto per 5 massimo 6 euro
    Molto comoda questa cosa ti danno il tuo bel pacchettino e non ti resta che scegliere un posto tranquillo con una bella vista dove pranzare . Come dolce io ultimamente scelgo sempre il Kouign Amann dolce tipico bretone , nome illeggibile ma di una bontà unica e nella mia classifica personale quello di Locronan è al primo posto in assoluto , così burroso e dolce , poi un giorno vi spiegherò meglio che cos'è


    fonte: http://madamgourmet.blogspot.it/




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    E visitare Locronan sembra quasi di compiere un tuffo nel passato: lasciata la vostra autovettura nell’ampio parcheggio (ahimè a Locronanpagamento: ma non c’è via di scampo, il paesino si gira solo a piedi) fuori dalla cittadina (arrivando da Quimper e Douarnenez), ci si può avventurare lungo rue de Prieurè, costellata di ristorantini e hotel, sino ad arrivare alla piazza della chiesa: da qui, avrete solo l’imbarazzo della scelta! Proseguendo in discesa per rue Moal potrete raggiungere la Chapelle Bonne Nouvelle, che vanta un calvario e una piccola fontana in pietra, ottimo esempio di paesaggio bretone, mentre se deciderete di spingervi in rue des Charettes, incontrerete delle invitanti creperie e dei deliziosi negozietti.

    E proprio il commercio, nel Cinquecento, rese famosissimo questo borgo: qui infatti si producevano lino e canapa, importanti materialiLocronan per la fabbricazione delle vele delle navi; addirittura, ai tempi d’oro, i manufatti locali venivano esportati sino Scozia e Spagna! Col passare dei secoli però, inevitabilmente questo tipo mercato perse il primato a favore di nuove tipologie d’industria: possiamo però ricordarci dei fasti del passato apprezzando le signorili residenze di contabili e banchieri e visitando il Musèe d’Art et d’Historie (presso l’Ufficio del Turismo, in Place de la Mairie).

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    Passeggiare a Locronan sarà un’esperienza che di certo non Locronandimenticherete: se volete assaporare la Bretagna rinascimentale, qui troverete senz’altro pane per i vostri denti; questo delizioso villaggio, dove sembra che il tempo non sia mai passato, ha anche ispirato numerosi registi: qui infatti sono stati girati numerosi film, tra cui “Tess” di Roman Polanski (che addirittura obbligò gli abitanti a togliere le antenne televisive dai tetti, per non rovinarne la storica autenticità: a spese della produzione, li dotò invece della meno invasiva tv via cavo).


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    Tags: Francia di V come Viaggiare
    http://vcomeviaggiare.freehostia.com/


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    Si può prendere il calesse e fare un giro turistico del paese, che è molto piccolo e si visita in venti minuti circa.


    fonte e foto:bananiele.it





    Bretagne/Breizh - Reportage "Pardon de Sainte-Anne-la-Palud "

     
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84 replies since 15/6/2011, 14:23   9318 views
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