VITA

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  1. ringo47
     
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    FRAMMENTI D'AZZURRO


    La ricerca è faticosa,
    inquieta, turbata
    ma l’agognata verità
    compare in un mattino
    in cui il tiepido sole
    messaggero degli affanni
    di primavera,
    concede la visione
    di uno scorcio venturo.
    Un luogo dove
    solo la tranquillità
    parla del mare,
    di come il gabbiano
    sia veramente sovrano
    nel volo e nel pensiero,
    dell’acqua che
    increspata e lontana
    precede il vento.
    di serenità
    bagnano il mio viso
    mentre l’anima
    seppur ancora stanca
    ed un poco dolorante,
    frantuma l’oppressione
    volgendo lo sguardo
    all’orizzonte tempestato
    di frammenti d’azzurro.


    DAL WEB








    “Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l’influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l’oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate.”
    Helen Keller


     
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  2. gheagabry
     
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    ... PAZIENZA E RIFLESSIONE ...
    …”Vorrei essere su un’amaca sotto una bellissima palma ed essere carezzato da una fresca brezza di mare … vorrei essere in una baita di montagna mentre fuori nevica e, davanti al camino rilassarimi con quel tepore che scalda lentamente e con decisione il mio corpo” … Così come ho fatto ieri, anche oggi riprendo spunto dall’imperversare di questa estate con le sue “violente” fiammate di calore; oggi però mi viene in mente che a volte non siamo mai contenti di ciò che viviamo; in inverno ricerchiamo calore e paesaggi tropicali, mentre in estate andiamo alla ricerca del freddo immagginadoci in luoghi montani sotto una nevicata refrigerante. In entrambi i casi diamo sfogo ai nostri commenti spesso definitivi, affrettati. Ci capita spesso di lamentarci di ogni cosa, di divenire vittime di un fato, un destino avversi. Così in quei momenti non pensiamo che ogni cosa che accade a volte segue un percorso che sfugge al nostro intuito alla nostra ragione, ma che poi, nell’evolversi delle cose, riusciamo a comprendere ed apprezzare o comunque tollerare. Capita spesso di esserci lanciati in commenti sommari a ciò che ci è accaduto e che poi il tempo ha fatto in modo che ai nostri occhi sembrasse contrario alla nostra prima reazione. Credo che dovremmo lasciare che la vita accompagni i nostri passi e che, quando accade qualcosa che al momento non comprendiamo, sarebbe meglio attendere e, capire ciò che la nostra compagna, la vita, ci vuol far capire attraverso quell’episodio. Non è facile, lo so, ma sarebbe molto più lieve e ricca di soddisfazioni se la nostra vita si arricchisse di quella capacità, la pazienza, che da sola potrebbe essere la luce capace di dissolvere il dubbio che avvolge le nostre paure e l’ignoto che a volte sembra mostrarsi a noi. Pazienza e saper attendere … chissà forse l’uomo non sempre dispone a sufficienza di queste capacità, però dovrebbe essere nostro impegno saperle ricercare e, infine, imparare a “leggere” gli avvenimenti E GUARDARE SEMPRE OLTRE LE APPARENZE … credo che così facendo la nostra esistenza sarebbe più ricca di sorrisi e la rabbia e la paura lentamente scomparirebbero … Buon risveglio amici miei … Vi abbraccio fortissimo … Buona Estate a tutti ….
    (Claudio)



    ... IL RAGAZZO ED IL CAVALLO ...

    Un ragazzo riceve un cavallo come regalo per il suo quattordicesimo compleanno.
    La gente del villaggio dice "Oh! Fantastico!"
    Ma il maestro Zen, che vive nel villaggio, dice "Vedremo"
    Il ragazzo cade da cavallo e si rompe una gamba
    La gente del villaggio dice "Oh! Terribile!"
    Il maestro Zen dice "Vedremo"
    Il villaggio viene coinvolto nella guerra e tutti
    i giovani uomini devono partire ma, a causa
    della gamba rotta, il ragazzo resta a casa.
    Tutti esclamano "Oh! Fantastico!"
    Il maestro Zen dice "Vedremo"
    Non leggiamola velocemente... pensiamo
    invece a tutte le volte in cui ci siamo lamentati
    per qualcosa che ci è andato storto mentre forse quello
    che appariva una sfortuna era una salvezza ... o viceversa...


    (Storia Zen)






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  3. gheagabry
     
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    photo_1222360_landscape_large_dossier



    “Cerca di pensare che la vita è una scatola di biscotti. [...] Hai presente quelle scatole di latta con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prendere subito tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. È quello che penso sempre io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi di mezzo, poi tutto andrà bene. Perciò la vita è una scatola di biscotti”

    Haruki Murakami.






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  4. gheagabry
     
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    " Le disse di guardare come la strada aveva deciso di aiutarli, e si era messa tutta dritta perchè arrivassero prima. La bellezza di un rettilineo è innarrivabile, perchè in esso si è sciolta qualsiasi curva e insidia in nome di un ordine clemente e giusto, è una cosa che possono fare solo le strade e non esiste nella vita. Perchè non corre dritto il cuore degli uomini e non ordine, forse, nel loro andare." A. Baricco Questa storia
    Essere affascinati dalle persone significa esserlo del loro percorso nel mondo e nel tempo. Ogni persona che incrociamo sta camminando, correndo, ballando o zoppicando sulla propria storia. Sulla propria strada.
    E' bello ascoltare qualcuno che racconta la propria esperianza, sopprattutto qualcuno che ha già rallentato ed è arrivato in fondo al proprio percorso. Sentire cosa questa persona ci ha trovato, immaginare quello che un giorno ci troveremo noi.
    Vorrei raccontare questa geografia del mondo, fatta di vere strade, di realtà, di storie e sogni.






    dal web
     
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  5. gheagabry
     
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    E’ bene avere un fine verso il quale dirigersi;
    ma dopo tutto quello che conta è il cammino.
    Ursula K.Le Guin





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  6. gheagabry
     
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    “… Non sminuire la meraviglia delle tue lacrime: sono acque guaritrici e sorgente di gioia,
    a volte le parole migliori che il cuore possa pronunciare… “


    IL RIFUGIO, W.Paul Young





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    La vita non è aspettare che la tempesta passi.
    La vita è imparare a ballare sotto la pioggia.....

    Anonimo





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    Ai bambini una carezza ..Per tutte le infanzie rubate..per i legami strappati ..per i fiori recisi…per le andate senza ritorno..per tutti i "progetti-uomo" mai realizzati..Per tutte le ferite dell'abbandono..per tutto il freddo. Per tutta la paura, per tutto l'odio… per tutta la fame, per tutto il non amore ...
    (Maria Pia Bernicchia)





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  7. gheagabry
     
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    Porre dei confini a noi stessi è il peggiore errore umano, trovarli è l’obiettivo.
    Oscar Wilde







    Quando non c'è energia non c'è colore, non c'è forma, non c'è vita.
    (Caravaggio)


    caravaggio_la_conversione_di_lauro_San_Paolo_1601



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  8. gheagabry
     
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    "Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati.
    Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno" (da Le Fate ignoranti)






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  9. gheagabry
     
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    Sicuramente i più coraggiosi
    sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta,
    così della gioia come del pericolo, e tuttavia l'affrontano.

    -Tucidide-




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  10. gheagabry
     
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    ... La Vita …
    ...A volte le mie parole non riescono a far vivere le emozioni che ho dentro … ci sono giorni in cui devo cercare aiuto nelle frasi, nei racconti di poeti e pensatori … spero di fare cosa a voi gradita facendovi dono di questo scritto di un poeta ricco a mio avviso di tante perle di riflessioni che arrivano diritte al cuore … Buona lettura e ... se possibile … buone emozioni a tutti …
    (Claudio)


    La Vita

    La Vita è la più antica di tutte le cose viventi; così come la Bellezza possedeva le ali prima ancora che il bello nascesse sulla terra, e così come il vero era vero prima ancora che venisse espresso. La Vita canta nei nostri silenzi, e sogna nel nostro sonno. Anche quando restiamo sconfitti ed umiliati, la Vita sta alta sul suo trono. E quando siamo tristi, la Vita sorride sul nostro giorno, ed è libera anche mentre trasciniamo le nostre catene. Spesso diamo alla Vita nomi amari, ma solo quando noi stessi siamo nell’amarezza e nell’oscurità. E la giudichiamo vuota ed infruttuosa, ma solo quando l’anima va vagando per luoghi desolati e il cuore si inebria di compiacenza verso sé stesso. La Vita è profonda e alta e distante; e benché soltanto la vostra visione più vasta possa appena raggiungerne la base, nondimeno essa è vicina; e benchè soltanto il respiro del vostro cuore possa raggiungere il suo cuore, l’ombra della vostra ombra incrocia il suo viso, e l’eco del vostro grido più flebile diventa primavera e autunno nel suo petto. La Vita è nascosta e velata, così come è nascosto e velato il vostro io più profondo. Ma quando la Vita parla, tutti i venti divengono parole; e quando parla di nuovo, allora si trasformano in parole anche i sorrisi sulle vostre labbra e le lacrime sui vostri occhi. Quando la Vita canta, i sordi odono e sono creduti, e quando si avvicina i ciechi la guardano meravigliati e la seguono con stupore e sbalordimento.

    Kahlil Gibran





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  11. gheagabry
     
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    ... SABBIA NEL VENTO …
    ... “Vorrei unire puntini persi nell’universo per formare parole che diano risposta ai tanti perchè persi nell’orizzonte”. Scriveva sullla sabbia l’uomo seduto sulla battigia. “Vorrei unire conchiglie disperse sulle spiagge del mondo per descrivere la via che porta alle verità che la vita spesso non ci mostra.” … “Vorrei con la mano fermare la corsa delle nubi nel cielo e formare con esse un’enorme coltre sulla quale adagiare i dolori e le sofferenze che affliggono i nostri simili e una volta riposte lì toglierei la mano e lascerei che le nubi, continuando la loro corsa, portassero via per sempre quelle angosce.” … Orme perse sulla spiaggia, segni di passi che il tempo lascia impressi; come i ricordi, come le tracce del nostro passaggio nel tempo che scandisce la vita.”Vorrei che questo vento che soffia fresco e leggero dal mare, attraversi i cieli delle anime di tutti coloro che soffrono, o non sono felici, e porti loro la freschezza di un’aria vivace e la gioia di pensieri e colori brillanti”… “Vorrei cospargere il mio corpo della sabbia di questa spiaggia fino a divenire parte di essa, come quando chi ama diviene parte della persona destinataria dei nostri sentimenti” … Sabbia come amore che scorre senza fine … sabbia come d’orata scia che porta al cuore di chi si ama … sabbia come il tempo che scorre tra le nostre mani … In piedi davanti al mare, con la fresca brezza che sferza il suo petto ed i suoi capelli, l’uomo stringe tra le mani un pugno di sabbia. Granelli di sabbia scivolano tra le sue dita ed il vento li solleva spingendoli alle sue spalle; occhi socchiusi a sfidare quel vento mentre la mano lentamente si svuota granello dopo granello. Sabbia nel vento si agagia alle sue spalle, a formare un’ombra amica … si volta la osserva … la riconosce … “Ciao anima mia ... di qualsiasi forma, in qualsiasi materia … una sola parola, uno solo sentimento … Mi manchi” ...
    (Claudio)




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  12. gheagabry
     
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    Vibrano, spade e pensieri in questo vento carico di profumi
    e ...nei tratti di cielo improvviso tra alberi centenari e boschi infiniti.
    Il vuoto..
    La vita che ruota attorno alle stagioni che cambiano
    negli anni di questa mia vita che supera pendii e mareggiate
    senza respiro e dolcemente aspettando attimi di cristalli
    nei viali alberati e bellissimi di una strada da percorrere
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    - dal web -





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  13. gheagabry
     
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    ... LE DUNE DELLA VITA ...
    …Salire sentendo i piedi sprofondare … un passo avanti e inesorabilmente quel guadagno di terreno faticato con quei passi incerti, si dimezza, fin quasi a sparire. Gocce di sudore imperlano la fronte e, quella più impertinente scivolando giù dalla fronte sulle guance, lambisce le labbra lasciando quel sapore salmastro al suo contatto. La mano scorre col dorso sulla fronte come fosse tergicristallo ad asciugare ed arginare quella prolifica produzione di sudore. Sole alto nel cielo, caldo accecante; non sembrano carezze quelle che elargisce con i suoi raggi, ma sferzate di fuoco sulla pelle. Intanto un altro passo, e poi uno ancora sulla pendice di quella gigantesca duna di sabbia. Sembra la metafora della vita, quella duna, difficoltà sempre crescenti e quel richiamo dentro che spinge a fare un passo ancora, un altro, diretto come sempre verso la meta. Fermo un attimo, uno sguardo al sole, luce incredibile e poi, immediato buio, la testa gira e d’un tratto cade in terra e rotola rovinosamente tornando ai piedi di quella montagna di sabbia. Lo sconforto è inevitabile, la voglia di mollare tutto è consequenziale. Ma come sempre, superato quell’attimo di debolezza, riprende la sua personale scalata; il silenzio viene rotto da un’urlo di gioia, solleva gli occhi e si guarda intorno; spettacolo davanti ai suoi occhi, ma la prima sensazione che prova è di enorme stupore ed incredulità. Non aveva mai sollevato gli occhi dal suo cammino, non aveva mai tolto il suo sguardo dalla sabbia e la sua attenzione dalla fatica che provava in quella fatica immane. Intorno a se miriadi di dune, di varia altezza e sulle pendici altrettante persone che in affanno tentavano di scalarle e di raggiungere la vetta. Quell’urlo lo aveva rallegrato, emozionato; all’orizzonte una sagoma che sulla vetta di una duna saltava allegramente. Scossa di energia senza fine, gioia incontenibile che incosciamente lo aveva portato a camminare con un piglio diverso verso la vetta della sua personale duna. Tante urla di gioia si susseguirono regalandogli forze ed entusiasmo inpensabili, ma soprattutto la certezza che avrebbe scalato quella duna. Non cadde più e, col passare del tempo, la sua determinazione a superare quella difficoltà cresceva, cresceva. La cosa che però lo invogliava ancor di più in quella scalata non era più il desiderio di vincere quella sfida, ma la consapevolezza che raggiungendo la vetta, il suo urlo liberatorio avrebbe regalato forze e determinazione a chiunque lo avesse udito. A pochi passi dalla vetta, un sorriso addolcì il suo volto segnato dalla fatica; aveva compreso che la duna più grande da superare, non era quella di sabbia, ma la raggiunta consapevolezza che nella vita per superare le difficoltà bisogna essere pronti a dare e ricevere da chi ci è vicino … Buon risveglio amici miei … Vi abbraccio fortissimo … Buona Estate a tutti ….
    (Claudio)



    ... Vento del Sahara ...

    E quando tu vorrai
    vento del Sahara,
    accarezzami
    come fossi una duna.

    Granelli i miei pensieri
    da te rapiti,
    dispersi col silenzio del deserto
    che li tramuta
    in sogni proibiti.

    Soffia e
    riportami il tuo caldo respiro
    vaga nell'universo...
    raccontami
    dove s'è perso
    il sole
    amante delle dune.

    Sussurrargli di donare
    i suoi raggi alla luna,
    affinché illumini
    misteriose
    sagome di sabbia,
    addormentate sotto la notte
    alberata di stelle.
    Diamanti che negli occhi brillano
    e
    di dolcezze
    ammantano il silenzio,
    amante e consigliere
    dei miei pensieri.


    (Anna Giordano)





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  14. ringo47
     
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    UNA PICCOLA VITE

    Nello scafo di una gigantesca nave c’era una piccola vite, minuscola e insignificante, ce insieme con altre viti, piccole e insignificanti come lei, teneva insieme due piastre d’acciaio.
    Durante un viaggio in mezzo all’Oceano Indiano la piccola vite decise di averne abbastanza di quella sua esistenza oscura e mal ripagata (in tanti anni mai nessuno le aveva detto “grazie” per quello che faceva) e sbottò: “Me ne vado! Ho deciso!”.
    “Se te ne vai tu, ce ne andiamo anche noi!”, dissero le altre viti.
    Infatti, appena la vite cominciò a ballare nel suo alloggiamento, anche le altre presero a traballare. Ad ogni ondata un po’ di più.
    I chiodi che stringevano il fasciame della nave protestarono. “Così anche noi siamo costretti a lasciare il nostro posto….”.
    “Per amor del cielo, fermati!”, gridarono alla vite le piastre d’acciaio:, “Se non c’è più nessuno che ci tiene insieme, per noi è finita!”
    L’intenzione della piccola vite di lasciare il suo posto si propagò in un attimo per tutto il gigantesco scafo della nave.
    L’intera struttura, che prima sfidava le onde con tanta sicurezza, cominciò a cigolare penosamente e a tremare.
    Tutte le piastre, le nervature, le assi, le viti e anche i piccoli chiodi della nave decisero allora di mandare un messaggio alla vite perché rinunciasse al suo proposito: “Tutta la nave si sfascerà, affonderà e nessuno di noi vedrà la patria”.
    La piccola vite si sentì lusingata da queste parole e scoprì improvvisamente di essere molto più importante di quanto pensava. Allora mandò a dire a tutti che sarebbe rimasta al suo posto.
    (Bruno Ferrero)









    Mentre il mondo dorme
    Guardo fuori dalla finestra e osservo.
    Osservo il silenzio
    Che una volta risuonava di vita.
    Si insinuano furtivamente le ombre
    Che si allungano sul terreno.
    Il mio volto è premuto contro il vetro
    Appena visibile – ma presente.
    Così, mentre la quiete frantuma la terra,
    Io conto le orme numerose sulla sabbia, sul selciato, nella vita.
    E, sebbene io altro non sia che un granello di sostanza vivente,
    Prometto a Dio che prima che la mia esistenza sia trascorsa
    Il mondo saprà che ero qui.
    (Wendy, 12 anni)








     
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  15. gheagabry
     
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    ... ESSENZE DI VITA ...
    …Sono i colori con cui la mente, il cuore e la nostra anima colorano il mondo intorno, i giorni che viviamo ed il futuro che cerchiamo di costruire. Pensieri per creare fili di ragnatela con la quale sorreggere e disegnare traiettorie nel cielo della nostra mente. Sogni per volare, per spiccare un salto in alto da quella ragnatela fatta di pensieri e renderli veri anche quando impossibili; raggiungibili quando sembrano impossibili … vicini quando invece sono lontanissimi da noi e dalla realtà vissuta. Desideri come i colori della tavolozza del pittore dei sogni, ravvivano ogni singolo attimo spingendo la mente a sognare; regalando ancor più forza alle ali per consentire voli verso il regno dei sogni, verso il castello della fantasia. La mente quando è aiutata dal cuore e dall’anima produce in continuazione questi tre elementi, questi tre diamanti che grazie al loro colore irradiano sulla nostra vita i colori belli della magia. Immaginate per un attimo una vita priva di pensieri, di sogni, di desideri … una stanza buia senza finestre, senza colori, senza gli aromi e le essenze che cuore mente ed anima sanno donare. Pensare, sognare e desiderare sono la vita, sono alla base della vita di ognuno; auguro quindi a tutti i più prolifici pensieri, i più bei sogni, i più grandi desideri … in una parola auguro a tutti una vita colorata e degna di essere vissuta … .
    (Claudio)



    ... Pensieri, sogni e desideri ...

    Mi accontento del poco che ho
    dei miei pensieri
    i miei sogni
    i miei desideri;
    anche se è poco quello che do
    una carezza, un sorriso
    Ti tendo una mano per quel che si può.
    I miei pensieri sono farfalle colorate
    come petali di margherite gialle dalle ali dolorate
    fragili ed indecifrabili
    cristalli di luce e mari insondabili.
    I miei sogni sono nuvole che si perdono in un mare di stelle
    tra profumi di agrumi, vaniglia, zenzero e caramelle.
    I miei desideri sono foglie e petali
    fiori nel vento
    uno si avvera se ne esprimi altri cento


    (Rosalba Pera)





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122 replies since 31/5/2011, 11:43   3467 views
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