L'AMORE

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  1. gheagabry
     
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    L'Amore è di tutte le passioni la più forte
    perchè attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo.


    Voltaire





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  2. gheagabry
     
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    Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso. Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete. Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio. Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo....Se rumore c'è, è interno. Un urlo che nessuno all'infuori di te può sentire.

    da: "Se tu mi vedessi ora" di Cecelia Ahern



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    Non c'era bisogno di sguardi, di parole, di gesti, di contatti:
    solamente il puro stare insieme
    J.Wolfgang Goethe




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  3. gheagabry
     
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    .........dipingiamo il cielo con le stelle
    e il nostro cuore sarà colmo di ogni cosa.





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  4. gheagabry
     
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    Il canto dell'amore

    Nella profondità della mia anima si cela una canzone che si rifiuta di indossare futili parole. Una canzone che dimora in un granello del mio cuore e che l'inchiostro nero non riporterà sulla pagina. Una canzone che avvolge i miei sentimenti con un involucro trasparente e che non si tramuterà in saliva sulla mia lingua. Come posso sussurrarla, se ho paura dell'effetto che potrebbe produrre su di lei l'etere? E a chi la canterò se è abituata a dimorare nella casa del mio spirito? Se avessi scrutato i miei occhi, avresti visto l'ombra della sua ombra. E se avessi toccato le estremità delle mie dita, avresti sentito le sue vibrazioni. Le opere create dalle mie mani la riproducono come un lago che rispecchia il bagliore delle stelle. E le mie lacrime la rivelano, come gocce di brina svelano il segreto delle rose. Quando il calore la disperde, diviene una canzone trasmessa dal silenzio, inghiottita dal rumore, intonata dai sogni e celata dal risveglio. O uomini essa è la canzone dell'amore.

    Kahlil Gibran





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  5. gheagabry
     
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    Se tardi a trovarmi, insisti.
    Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
    perchè io sono seduto da una qualche parte,
    ad aspettare te
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    Walt Whitman, da “Foglie d’erba”




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  6. gheagabry
     
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    ... IMMAGINI D’AMORE ...
    … Ci sono momenti in cui pensare all’amore è la medicina più efficace per curare occhi e sguardi sbiaditi da intollerabili superficialità e degenerazioni oramai padrone della vita di tutti i giorni. Amore come isola di pace, di sogno; immagini che addolciscono cuori induriti da visoni di una realtà non gradevole. Fotogrammi di attimi di gioia interiore condivisa e convissuta. Il mondo a volte con la sua frenesia ci allontana da questi fotogrammi, proiettandoci verso altre visioni che scivolano via senza lasciare segni e ricordi. Amore capace di arrestare l’inarrestabile moto della sabbia nella clessidra del tempo regalando istantanee, fermo immagini di straordinaria profondità e bellezza capaci di addolcire ogni attimo di realtà. Immagini d’amore che colorano l’album dei nostri ricordi rendendoli splendenti; immagini d’amore come medicina di ferite lasciate dal tempo; immagini d’amore come passepartout per la felicità che dura nel tempo e sopravvive ad esso proiettandoci oltre la dimensione temporale per divenire eternità … .
    (Claudio)



    ... Sfumature di luna ...

    Dormi ancora un po’,

    serenamente, perché

    il sole ancora

    non si è fatto vedere

    e tu puoi volare

    verso le stelle.

    Il tuo cavallo alato

    si muove nell’aria,

    sfumature di luna

    ti carezzano bianche.

    Dormi ancora un po’

    ed io bacerò piano,

    sfiorandola solo,

    la tua pelle

    appena sudata

    del tremendo calore estivo.

    Gli attimi preziosi

    non fuggiranno silenti

    e il nostro cuore

    guarderà lontano.


    (QS-TANZ)





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  7. gheagabry
     
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    ... FINISCE SETTEMBRE ...
    … Inizia una nuova settimana, l’ultima di settembre. Volge al termine il mese che lentamente ci distacca dalle vacanze, dal caldo e dal solleone, per proiettarci verso l’autunno con i suoi temporali, i suoi acquazzoni e i cambiamenti repentini di clima e temperature. Lo scrigno nel quale riporre i ricordi di un’estate è oramai colmo e iniziamo a chiuderlo e riporlo nel cassetto della memoria, delle emozioni che colorano i nostri ricordi. Passano gli anni e i ricordi dell’estate passano dagli amori, dalle piccole “cotte”, dagli incontri che sembravano aver segnato per sempre la nostra vita, ai luoghi, agli amici e al ricordo dei ricordi. Una parabola colorata come l’arcobaleno, dove in ogni caso le tracce del nostro personale percorso della vita lasciano con se i colori … giungerà anche il tempo in cui nel nostro scrigno dei ricordi estivi porremo quelli di chi è stato e non c’è più. Quel segno, quel colore, sarà importante come quello del ricordo del nostro primo amore estivo; in un caso o nell’altro essi rappresentano l’inizio di una nuova fase della nostra vita … Chiudo lo scrigno dei ricordi dell’estate trascorsa da poco; fuori i tuoni lontani avvisano di un temporale che lentamente si avvicina. Cadrà la pioggia che porterà via ricordi lievi; quelli più profondi sono chiusi in tutti quegli scrigni riposti nella memoria … è tempo d’autunno … è tempo di accarezzare i nosti ricordi ….
    (Claudio)



    ... Inno all’Amore ...

    “Se parlassi le lingue degli uomini
    e anche quelle degli angeli,
    ma non avessi l’Amore,
    sarei come un bronzo che risuona
    o un cembalo che tintinna.

    E se anche avessi il dono della profezia
    e conoscessi tutti i misteri,
    se possedessi tutta la scienza
    e una fede così forte da trasportare le montagne,
    ma non avessi l’Amore, non sarei nulla.

    E se anche distribuissi tutti i miei averi ai poveri
    e dessi il mio corpo per esser bruciato,
    ma non avessi l’Amore, non mi servirebbe a nulla.

    L’Amore è paziente e generoso.

    L’Amore non è invidioso, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio.

    L’Amore è rispettoso,
    non cerca il proprio interesse,
    non cede alla collera, dimentica i torti.

    L’Amore non gode dell’ingiustizia, la verità è il suo fine e la sua gioia.

    L’Amore tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta, mai perde la speranza.

    L’Amore non avrà mai fine.
    Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.
    La scienza è imperfetta, la profezia limitata,
    ma verrà ciò che è perfetto ed esse scompariranno.

    Tre sole cose dunque rimangono:
    la fede, la speranza e l’Amore.
    Ma più grande di tutte è l’Amore.”


    (Paolo di Tarso)





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  8. gheagabry
     
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    ... FAVOLA O GUINNESS ...
    ...Una bella notizia, ai limiti della ricerca di stupire … ma è pur sempre, a volerla vedere nel senso giusto, una straordinaria storia di amore all’ennesima potenza. Ci sono persone che non riescono a trovare l’anima gemella con la quale condividere la propria vita con le sue gioie ed emozioni. Ci sono casi come quelli che racconta questa incredibile notizia, che chi trova la persona con cui unirsi per la vita, trova talmente giusta e inarrivabile quella scelta da volerla ripetere con la stessa persona una, due, dieci, venti, cento volte. E’ come se ogni volta si volesse ribadire un “ti amo” per tutta la vita …una notizia a metà tra il guinness e la favola, tra la cronaca e la poesia; ma per noi inguaribili sognatori è poesia, favola … ….
    (Claudio)



    Il record di Lauren e David Blair: sposi per la centesima volta.
    Una coppia americana entra nel Guinness dei primati per il numero di nozze ripetute. Lauren e David Blair, una coppia di americani, si sono sposati per la centesima volta. Dopo aver detto “sì” in un canyon, alle Hawaii e perfino in un Hard Rock Cafè, marito e moglie hanno spostato ancora più in là il proprio record mondiale di matrimonio ripetuto dalle stesse persone. E’ buffo come per alcuni andare all’altare sia un sogno, mentre da altri sia visto come una sorta di condanna all’ergastolo. Al di là delle singole opinioni personali che si posizionano tra questi due estremi, più o meno tutti ricordano lo scalpore suscitato dalla seconde nozze tra Liz Taylor e Richard Burton. Va bene sposarsi otto volte con partner diversi, ma due volte con lo stesso no. Eppure la storia di questi due americani del Tennessee, 60 anni lei e 58 lui, è vera fino all’ultimo sposalizio. Evidentemente i due piccioncini amano dirsi il fatidico “sì”. Il primo sposalizio è avvenuto nel lontano 1984, in quella occasione il luogo prescelto per lo scambio delle fedi fu il canyon Taponga e da allora i due non hanno smesso di celebrare la loro unione, ogni volta in un posto diverso.Nel 2001 sono arrivati al sessantaseiesimo matrimonio stabilendo un nuovo record mondiale e da allora la loro strada è stata asfaltata da confetti e bomboniere. Verrebbe da chiedersi cosa mai può spingere due persone, per quanto spasmodicamente romantiche, a ripetere la promessa di un’unione perpetua così tante volte. Lauren e David si dicono fatti l’uno per l’altra e affermano di adorare il guardarsi negli occhi durante la pronuncia del giuramento. Ma in realtà non sono tutte rose e fiori e anche una coppia felice non può andare d’accordo su tutto. A quanto pare infatti Lauren ha dichiarato che le nozze per lei sono un modo per catturare e ripetere il momento di idillio iniziale che ogni coppia ben conosce. David invece pare più interessato al fatto che dopo ogni matrimonio c’è una luna di miele. La scintilla tra i due è scoccata nel 1982, ma le cose non andarono subito lisce. All’inizio infatti Lauren rifiutò la prima proposta di matrimonio di David. A essere corretti con la sposa però bisogna ammettere che da allora è decisamente riuscita a farsi perdonare.



    ... Una fiaba sull'amore ...
    La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.
    Dopo il caffè, la Follia propose:
    - Si gioca a nascondino?
    - Nascondino? Che cos'è? - domandò la Curiosità.
    - Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
    Quando avrò terminato di contare, vi cercherò
    e il primo che troverò sarà il prossimo a contare.
    Tutti accettarono, eccetto la Paura e la Pigrizia.
    - 1, 2, 3,... - la Follia cominciò a contare.
    La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
    La Timidezza, timida come sempre, si nascose fra gli alberi.
    La Gioia corse in mezzo al giardino.
    La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
    L'Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui, dietro un sasso.
    La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
    La Disperazione era disperata, vedendo che la Follia era gia a novantanove.
    - ... cento! - gridò la Follia - Ora comincerò a cercarvi.



    La prima a essere trovata fu la Curiosità,
    poiché non aveva potuto impedirsi di uscire allo scoperto
    per vedere chi sarebbe stato il primo a essere trovato.
    Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio a cavalcioni sopra un recinto,
    perché non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.
    E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza e la Timidezza.
    Quando furono tutti riuniti, la Curiosità domandò:
    - Dov'è l'Amore?
    Nessuno l'aveva visto; la Follia cominciò a cercarlo.
    Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi, sotto le rocce.
    Ma non trovò l'Amore.
    Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio,
    prese un pezzo di legno e cominciò a cercare tra i rami,
    allorché sentì un grido improvviso.
    Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
    La Follia non sapeva che cosa fare.
    Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono
    e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre.
    L'Amore accettò le sue scuse.
    Oggi, l'Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

    (Mauro Piadi)

     
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  9. gheagabry
     
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    ...FAVOLE MODERNE ... AMORE ETERNO …
    ...E’ periodo di fiabe; sono giorni che parliamo di queste storie che la cronaca ci regala. Sono coriandoli colorati che scendono dal cielo e ci regalano una carezza, un sorriso oppure una lacrima. E’ la vita che a volte si distrae dal suo razionale svolgimento e travasa dai suoi argini per sconfinare in lande di irrazionale svolgimento, dove la razionalità lascia il posto al sogno all’imponderabile e alla meraviglia. Non sempre questi salti della vita nell’irrazionale portano a storie felici, a volte raccontano fiabe in cui il fatidico “Vissero felici e contenti” non c’è. Oggi la carezza che ci regala questo sconfinamento è agro dolce … parla di due anziani innamorati che giunti alle soglie dei cento anni, bisticciano e si separano. Settantasette anni di vita, di amore condiviso giungono così al termine. La fiaba ha come sempre una morale … quella amara di chi vuol vedere il bicchiere mezzo vuoto, dice che l’amore prima o poi finisce, anche dopo tanti tanti anni, anche giunti ad un età importante come i cento anni. La morale per gli ottimisti, i sognatori, è che non importa se sia finto o meno il legame, quello che è importante sono i settantasette anni di vita insieme di amore e di condivisione. Quella piccola macchia non conta, non inficia una vita trascorsa insieme; e noi sognatori vediamo la luna, non il dito … noi vediamo l’amore che vive per decenni, non la fine o presunta tale giunta in una fase della vita che poco ha di lucido, poco ha di reale. Sono certo che i due dolci innamorati, coveranno nel loro cuore un amore così tanto vissuto che non è possibilie cancellare con una lontanza, perché chi si ama per settantasette anni oramai è pelle, è respiro dell’altro … .
    (Claudio)



    Lui 99 anni, lei 96: si separano per gelosia.

    Due anziani coniugi - lui di 99 anni, lei di 96 - hanno deciso di porre fine al loro matrimonio a 77 anni dalle nozze, celebrate nel 1934: il ricorso per la separazione consensuale è già stato depositato al Tribunale di Roma e l'udienza presidenziale è stata fissata per il prossimo mese di marzo. "La crisi coniugale - ha raccontato all'ANSA l'avvocatessa Anna Orecchioni, mostrando copia del ricorso per la separazione - è cominciata nel 2002, quando lui ha scoperto alcune lettere che la moglie aveva spedito oltre mezzo secolo fa ad un uomo con il quale aveva avuto una relazione". Secondo quanto risulta dall'atto giudiziario e dal racconto del legale, i due coniugi - lui classe 1912, sardo; lei del 1915, napoletana - si conoscono negli anni Trenta, quando lui, giovane carabiniere, è mandato in servizio a Napoli. Le nozze sono celebrate nel capoluogo partenopeo il 25 luglio 1934. Ventuno anni più tardi la coppia - che oggi ha cinque figli, una decina di nipoti e un pronipote - si stabilisce definitivamente a Roma. La vita coniugale ha uno scossone nel 2002, quando il marito scopre in un cassetto di casa anche lettere che la moglie aveva scritto oltre mezzo secolo prima, in costanza di matrimonio, ad un uomo con il quale aveva avuto una relazione. La reazione dell'ex carabiniere è rabbiosa: è il 2002 quando l'uomo si allontana dalla casa coniugale. Alcuni mesi dopo torna dalla moglie, ma nulla è più come prima: le liti sono sempre più frequenti, la distanza tra marito e moglie sempre più marcata. Alcune settimane fa i due coniugi hanno deciso di separarsi e il 16 dicembre i legali Anna Orecchioni, Marco Angelozzi e Giacinto Canzona hanno depositato il ricorso alla cancelleria del Tribunale di Roma. A marzo, prima di dichiarare la separazione consensuale, sarà compito del giudice compiere il tentativo di riconciliare i due coniugi.



    FIABA D’AMORE

    Quando sofferenza e amore
    Incrociano il proprio cammino
    Nasce una fiaba incantata
    Che non ha destino.
    Così al mio cuor che non si dà pace
    Ho trovato la donna che gli piace
    Bella come il sole
    Vivace come il mare
    È proprio la donna da amare.
    A questa favola incantata
    Questa fiaba d’amore è ispirata.
    Questa storia di sofferenza e amore
    Ha esteso il suo calore
    Nelle vie del mio cuore.
    Questa fiamma si è propagata
    Con potenza inaudita
    Nella mia anima è penetrata
    E dolcemente se l'è rapita.
    Una storia particolare
    Che si svolge oltremare
    Alle falde di un vulcano
    Ha iniziato il suo cammino
    E tenendomi per mano
    Il mio cuore ha portato a sé vicino.
    Questo amore è un’eruzione
    E la lava la sua passione
    Che mi travolge nella sua scia
    Lasciandomi dentro tanta nostalgia.
    La fiammella dell’amore
    Non si spegne dopo ogni eruzione
    È ancora accesa e continua a bruciare
    A distanza di anni
    Come il primo giorno che ci ha fatto incontrare.
    Come la neve si scioglie al sole
    i nostri incontri
    Sono limitati a poche ore.
    Lei è l’alba di un giorno
    Io sono il tramonto di una sera
    Per questo il sogno
    Di avere una vita insieme
    Resterà sempre una chimera.
    La sua voce è musica per le mie orecchie
    La sua figura è luce fra le nebbie
    Il suo profumo emana tanto amore
    E il mio cuore
    Si nutre di questo odore.
    I suoi occhi brillano di felicità
    E il mio cuore batte quando sono là
    E quando la stringo a me dolcemente
    Vorrei che il tempo si fermasse eternamente.
    Però tutto questo rimane
    Una dolce utopia
    E ben presto sarò preda
    Di una grande nostalgia.
    Adesso dovrà passare
    Altro tempo per provare
    di nuovo
    Questa sensazione,
    Ma saprò aspettare, forte di
    Questa dolce passione.
    La sua voce è per me
    Un dolce tintinnio
    E la sua figura a sé
    Ha legato il cuore mio.
    Non ci sono più aggettivi e complimenti
    Per descrivere questa passione
    E questi sentimenti.
    Da un TAT a un TVB
    Sono nuovi metodi
    Per descrivere un amore grande così.
    Poi si passa da Amore a Vita mia
    Frasi che danno un’idea
    Di quanto amore sotto ci sia.
    Purtroppo è un amore
    Che brucia in segreto
    Al quale non saprei mai rinunciare
    E tirarmi indietro,
    Attendo sempre con molta sofferenza
    Ciò che in questo amore avanza.
    Sono piccole briciole di bei momenti
    Che sommate fanno gli amori grandi.
    Per questa fiaba incantata
    Irta e in salita
    Sarei disposto a cedere la mia vita.
    E ogni attimo del giorno
    E in ogni secondo
    Lo dedico col cuore
    Al mio amore,
    Che per me è la donna
    Più bella del mondo.
    E quest’amore dall’aspetto friabile
    È rimasto scolpito nel cuore
    In modo indelebile.
    Amore a volte vuol dire
    Soffrire e resistere
    Per questo ti dico amore
    Grazie di esistere.
    (cbaspirito)

     
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  10. gheagabry
     
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    ...BUON AMORE A TUTTI…
    ... Cuori che battono cercando assonanze e ritmiche palpitazioni. Sguardi che si rincorrono fino a sfiorarsi e poi scappare ancora per sentirsi cercati. Mani che cercano altre per sentire la stretta di un amore che possiede che cerca e quando trova stirnge forte come a voler non far scappar via quell’anelito di passione e di amore. Oggi milioni di cuori cercheranno di mettere ali a quelli dei propri amati per volare alti e sentire la leggerezza di cuori innamorati. Anime cercheranno cieli nei quali splendere e colorarsi di quel caldo abbraccio che solo l’amore sa regalare. Amici miei auguro a tutti di vivere un amore, di innamorarsi di quel sentimento al punto di vivere solo per esso. Auguro a tutti di poter sentire il leggero sfiorare delle ali dell’amore e sentrie quel brivido che arriva fino ai recessi più nascosti dell’anima e poter sentire e vedere tutti i colori che le emozioni sanno regalare. Auguro a tutti un felice San Valentino che vada oltre quel giorno di festa per poter dire di vivere d’amore e per amore. Buon San Valentino Isola Felice … che ogni attimo di questa giornata sia per tutti voi una carezza ed un bacio speciali dalle persone per voi davvero care … Buon amore a tutti … .
    (Claudio)



    L'AMORE

    Allora Almitra disse: parlaci dell'Amore.
    E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo
    e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse:
    Quando l'amore vi chiama, seguitelo.
    Anche se le sue vie sono dure e scoscese.
    e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
    Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
    E quando vi parla, abbiate fede in lui,
    Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
    come il vento del nord devasta il giardino.

    Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge.
    E come vi fa fiorire così vi reciderà.
    Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri
    rami che fremono al sole,
    Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove
    si avvinghiano alla terra.
    Come covoni di grano vi accoglie in sé.
    Vi batte finché non sarete spogli.
    Vi staccia per liberarvi dai gusci.
    Vi macina per farvi neve.
    Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
    E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate
    il pane sacro della mensa di Dio.

    Tutto questo compie in voi l'amore, affinché
    possiate conoscere i segreti del vostro cuore
    e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
    Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente
    la pace e il piacere,
    Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità
    e uscire dall'aia dell'amore,
    Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto
    il vostro riso e piangerete,
    ma non tutte le vostre lacrime.

    L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge
    che da se stesso.
    L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
    Poiché l'amore basta all'amore.

    Quando amate non dovreste dire: "Ho Dio nel cuore",
    ma piuttosto, "Io sono nel cuore di Dio".
    E non crediate di guidare l'amore,
    perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

    L'amore non vuole che compiersi.
    Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri,
    i vostri desideri hanno da essere questi:
    Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello
    che canta la sua melodia nella notte.
    Conoscere la pena di troppa tenerezza.
    Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
    E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
    Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie
    per un altro giorno d'amore;
    Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
    Grati, rincasare la sera;
    E addormentarsi con una preghiera in cuore
    per l'amato e un canto di lode sulle labbra.

    (GIBRAN)

    Non ho bisogno di tempo

    Non ho bisogno di tempo
    per sapere come sei:
    conoscersi è luce improvvisa.
    Chi ti potrà conoscere là dove taci
    o nelle ore in cui tu taci?
    Chi ti cerchi nella vita
    che stai vivendo, non sa
    di te che allusioni,
    pretesti in cui ti nascondi...
    Io no.
    Ti ho conosciuto nella tempesta.
    Ti ho conosciuto, improvvisa,
    in quello squarcio brutale
    di tenebra e luce,
    dove si rivela il fondo
    che sfugge al giorno e alla notte.
    Ti ho visto, mi hai visto ed ora...
    sei così anticamente mia
    da tanto tempo ti conosco
    che nel tuo amore chiudo gli occhi
    e procedo senza errare,
    alla cieca, senza chiedere nulla
    a quella luce lenta e sicura...

    (Pedro Salinas, da "La voce a te dovuta")
     
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  11. gheagabry
     
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    ...AMORE ETERNO …
    ... Viverlo, respirarlo, sentirlo sulla pelle spingersi fino in fondo all’anima. L’amore in quanti modi lo abbiamo descritto? In quanti modi abbiamo cercato di arginare col tenue tratto della penna, arrampicandosi come una piuma di gabbiano sulla cresta di un’onda gigantesca, tentando una descrizione di un sentimento che quando è vero non ha limiti, non ha confini. Descrivere un amore è opera diffusa, tentata con poesia, prosa, con romanzi dalle interminabili pagine; ma per quanto bella, commovente è la descrizione fatta dalla penna, non riuscirà mai ad essere completa ed esaustiva. Uomo di fronte all’immenso cosmo, ecco cosa è la penna di fronte all’amore; nel loro abbraccio, dell’uomo e del tratto di penna, non si riuscirà mai ad avvolgere neppure la minima parte di quello che si erge dinnanzi a loro. Ho trovato una notizia sul web; di una bellezza e delicatezza indescrivibile. L’amore che raggiung un livello di immensa profondità e bellezza; un padre malato terminale che ottiene dalla moglie di partorire settimane prima della scadenza naturale per poter abbracciare la figlioletta prima di morire. Come potrei descrivere questo gesto, come potrei anche minimamente sfiorare con la penna tutte le sfaccettature di questo straordinario gesto di amore. Non appena ho letto questa notizia, ho pensato col cuore pieno di dolce struggente dolore, che semmai potessi scegliere un modo di morire, vorrei farlo in quel modo, addormentarmi per sempre tenendo sul mio petto mio figlio. Sono davvero commosso, sono estasiato da questo gesto di indescrivibile amore. Volevo condividere con voi questa carezza … davanti a tanto amore il mio silenzioso e commosso silenzio è la sola descrizione che riesco a dare … .
    (Claudio)



    Sceglie di partorire prima per permettere al marito morente di abbracciare la figlia

    Commozione negli Usa: l’uomo era malato terminale, la moglie gli regala gli ultimi momenti di gioia. L’amore per un uomo può spingere a scelte coraggiose, quasi estreme. Una donna americana incinta ha deciso di dare alla luce la sua bambina con diverse settimane di anticipo per permettere al marito, malato terminale, di poter abbracciare la figlia prima di morire. Ora la bimba, la piccola Savanah Aulger, riposa tranquillamente nella sua culla senza sapere di tutto il dolore che l’ha circondata nei suoi primi di giorni di vita. Mesi prima, il padre Mark aveva saputo di aver vinto la sua battaglia contro il cancro. Quello che non sapeva è che gli otto mesi di chemioterapia gli avevano distrutto i polmoni, i quali non riuscivano più a inspirare e a trasmettere l’ossigeno al corpo. La diagnosi, a gennaio 2012, era fibrosi polmonare. Gli restavano pochi giorni di vita. Così la moglie Diane, alla quinta gravidanza, ha deciso di partorire due settimane prima, in modo da dare la possibilità a suo marito Mark di vedere la loro bimba almeno una volta. “Doveva essere lui la prima persona ad abbracciare Savanah. Appena è nata, l’ha tenuta in braccio per 45 minuti”, ha detto Diane. Quei momenti con la figlia sono stati però gli unici. Dopo pochi giorni, infatti, Mark è andato in coma. Ed è stata la moglie, ancora in ospedale dopo il parto, ad annunciare agli altri suoi quattro figli che il papà stava morendo. Mark è morto tenendo in braccio la piccola Savanah. Quando il marito era ancora in coma, Diane si è accorta che il battito cardiaco stava rallentando e che stava smettendo di respirare. Così, ha preso la figlia e l’ha messa tra le braccia di Mark, tenendogli la mano fino al momento in cui è spirato.
     
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  12. gheagabry
     
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    ... RISVEGLIO IN POESIA …
    ... Un altro giorno inizia sulla nostra Isola Felice; tante persone si accingono a venire in questo angolo di pace per trascorrere ore spensierate, per leggere ed incontrare amici e amiche. Oggi non ho voglia di raccontare quello che il genere umano produce nei gesti o nelle parole. Oggi vorrei tornare all’antico e farvi dono di una pensiero, di una poesia che ho trovato in rete di un autore importantissimo … parla d’amore, una dichiarazione d’amore così bella e delicata da essere la carezza ideale per un risveglio delicato, da sogno; come ogni abitante di questa isola felice e del mondo intero dovrebbe, avrebbe il diritto di meritare…
    "Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
    Tu sei ben più raggiante e mite:
    venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio
    e il corso dell'estate ha vita troppo breve:
    talvolta troppo cocente splende l'occhio del cielo
    e spesso il suo volto d'oro si rabbuia
    e ogni bello talvolta da beltà si stacca,
    spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
    Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire
    nè perdere possesso del bello che tu hai;
    nè morte vantarsi che vaghi nella sua ombra,
    perchè al tempo contrasterai la tua eternità:
    finchè ci sarà un respiro od occhi per vedere
    questi versi avranno luce e ti daranno vita."
    (W. Shakespeare)

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    (Claudio)

     
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  13. gheagabry
     
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    “L’emozione della carta: anche oggi è poesia…Una candela consumata, una camera in penombra, il rumore della penna che sfiora il foglio, le mani macchiate d'inchiostro e parole dolci nella testa. Queste erano le condizioni, un secolo fa, nel momento in cui un innamorato scriveva del suo amore… Oggi basta un semplice movimento dei pollici… e il gioco è fatto..L'sms è semplice ed immediato, comodo tanto quanto superficiale. Un tempo l'amore era desiderio e attesa, parole segrete e sguardi rubati… Ogni ragazza spera che un giorno, anche per lei, qualcuno proverà lo stesso amore profondo spingendolo a scrivere parole immortali, sognamo di conoscere il nostro Romeo o di essere la Beatrice di qualcuno. Poi suona il telefono, un messaggio: " TVB " ... il sogno finisce…Oggi i sentimenti sono compressi in abbreviazioni e acronimi, come se esistesse un’ abbreviazione dell'amore o come se un sentimento così grande potesse essere ridotto ad un freddo acronimo… scrivere su carta è un’emozione completamente differente. Il rumore leggero della penna sul foglio diventa quasi palpabile, la scrittura stessa si fa rivelatrice di stati d'animo e spia di una mano tremante, per amore o timidezza. Il destinatario sente le emozioni in modo più concreto e tangibile, a volte, accennando un sorriso o una lacrima…affidarsi ad un foglio bianco, riempiendolo di parole venute dal cuore ed esprimendo se stessi ad un'altra persona. Conservare ancora le lettere di un primo amore, ingenue e semplici ma eterne. Piegate e riposte in un cassetto, non corrono il rischio di essere eliminate da un tasto schiacciato per errore…..”
    (dal web)




     
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  14. gheagabry
     
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    Com'è soave l'amore quand'è sincero da entrambe le parti,
    è un airone bianco sulla neve, l'occhio non lo separa.
    Anonimo



     
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  15. ringo47
     
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    Vidi una ragazzina seduta tutta sola nel parco. Tutti le passavano vicino
    e non si fermavano per scoprire perché sembrasse così triste. Indossava un
    vestito rosa logoro, scalza e sporca, sedeva e guardava la gente passare.
    Non provava mai a parlare. Non diceva una parola. Molti le passavano vicino,
    ma nessuno si fermava. Il giorno dopo decisi di tornare al parco per curiosità,
    per vedere se la ragazzina stava ancora lì. Sì, era lì, proprio nello stesso posto
    dov'era il giorno prima, e ancora con lo stesso sguardo triste negli occhi.
    Quel giorno ero decisa a fare qualcosa ed avvicinarmi alla ragazzina. Che,
    come tutti sappiamo, un parco pieno di gente strana non è il posto giusto dove
    dei bambini possano giocare soli. Nell'avvicinarmi notai la parte posteriore del
    vestito della ragazzina. Aveva una forma grottesca. M'immaginai che fosse quella
    la ragione per cui la gente passava e non faceva lo sforzo di parlare con lei.
    Le deformità sono un colpo basso nella nostra società, e il cielo vieta di fare
    un passo verso di esse e assistere qualcuno che è diverso.
    Avvicinandomi ancora, la ragazza abbassò appena gli occhi per evitare il mio sguardo.
    Da vicino potei vedere più chiaramente la forma della sua schiena. Aveva la forma
    orribile di una gobba esagerata.
    Sorrisi per farle capire che era tutto ok; ero lì per aiutarla, per parlare.
    Mi sedetti accanto a lei e esordii con un semplice "ciao".
    La ragazzina sembrò colpita, e balbettò un "salve" dopo avermi a lungo fissato negli
    occhi. Sorrisi e anche lei sorrise timidamente. Parlammo finché venne sera, e il parco
    fu completamente vuoto. Chiesi alla ragazza perché fosse così triste.
    Lei mi guardò e con tristezza disse "perché sono diversa".
    Immediatamente risposi "lo sei!"; e sorrisi.
    La ragazzina sembrò ancora più triste e disse "lo so".
    "cara," dissi, "mi sembri un angelo, dolce ed innocente".
    Mi guardò e sorrise, poi si alzò in piedi lentamente e disse "davvero?"
    "sì, sei come un piccolo angelo custode mandato a prenderti cura della gente che passa".
    Annuì con la testa, e sorrise.
    Così facendo aprì la parte posteriore del suo vestito rosa e lasciò uscire le sue ali.
    Poi disse "lo sono". "sono il tuo angelo custode" con un luccichio negli occhi.
    Rimasi senza parole - di certo stavo avendo un'allucinazione.
    Disse "per una volta hai pensato a qualcuno oltre a te stessa. Il mio lavoro qui è finito."
    Mi alzai in piedi e dissi "aspetta, perché nessuno si è fermato per aiutare un angelo?"
    (dal web)







    LETTERA DI UN PADRE AL FIGLIO.

    Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive. Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio.

     
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79 replies since 30/5/2011, 00:34   4074 views
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