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SINE FRONTERA
I Sine Frontera sono un gruppo musicale italiano nato nel 2001. Sono originari di Mantova.
Formazione
La formazione aggiornata a inizio 2010 è la seguente:
Antonio Resta – voce
Simone Rebucci – chitarra solista, voce
Fabio Ferrari – basso elettrico
Marco Ferrari – fisarmonica
Daniel Horacio Crocco – batteria
Simone Dalmaschio – percussioni, voce
Simone Angiuli – violino
Ex Componenti
Riccardo "Mabus" Moretti (fino a settembre 2006)- batteria
Paolo Sterzi (fino a giugno 2006)- violino
Genere
Il genere suonato spazia dal folk al rock, con influssi di culture extraeuropee e celtiche. I testi sono quasi esclusivamente in italiano, anche se l'uso del dialetto della bassa mantovana viene spesso utilizzato nei brani maggiormente folkloristici. Nell'album 20 Now (2009) inoltre in più occasioni vengono utilizzate frasi in spagnolo, pronunciate dal batterista del gruppo, di origini argentine.
Discografia
Album
2003 – Sine Frontera
2005 – Sola Andata
2007 – Live Tour
2009 – 20 Now
Singoli
2003 – Posizione orizzontale
2005 – Onorevoleshow
2005 – Kebab
2009 – Contaminaciòn
2009 – 20 Now
da:wikipedia
foto web
Biografia
I Sine Frontera si formano nell'inverno nel 2002, partecipano ai concorsi nazionali Arezzo Wave e Rock targatn Italia.
Nel 2003 esce iiloro primo cd "Sine Fronte-a" e si aggiudicano il riconoscimento come miglior qualita' espressiva nell'am~ della "Aera Millenaria" di Gonzaga (MN).
Nell'estate 2004 vincono il "Casoni Music live Festival" (RE) che ha permesso loro di salire a Novembre 2004 sul paloo del Mei Festival di Faenza.
Il 2005 li vede protagonisti sul palco del teatro Ariston al Mantova Musica Festival, a fianco di artisti di fama conSOlidata.
Iniziano a passare le canzoni e le interviste nelle radio, aprono i concerti a Negramaro, Bandabardò e The Neck, band Irlandese capitanata da Leeson O'keffe ex Popes al fianco di Shane Mac Gowan.
Nello stesso anno esce il loro secondo cd "Sola Andata". Album che narra di situazioni e di personaggi, che talvolta hanno dovuto, per ragioni diverse, prendere un biglietto di sola andata, verso la speranza di un futuro migliore.
Un disco energico, in pieno Stile Sine Frontera.
Un disco in costante movimento su un ipotetica linea ferroviaria che passa confini e raccoglie, strada facendo, storie e musiche di posti lontani.
Frammenti d'Irlanda su binari diretti verso le colorate vie di Arles nel sud della Francia, si incontrano con i riitmi Tzigani della "Bandabidun", una strampalata band di musica di strada, per non fermarsi e raggiunge lo stretto di Gibilterra : il punto d'incontro tra i due mondi, Il sud e il nord "Kebab e Coca Cola", dal sapore reggae nordafricano, senza dimenticare gli accenti balcanici di Wladimlr Mahoney e la Galizia con le sue proteste per la salvaguardia dei mari.
Nel 2006 partedpano al "Fall Festival" di Oradea (R!mania) e nel 2007 esce fa loro prima raccolta live "live Tour" e vengono di nuovo Invitati al Mantova Musica Festival in veste di ospiti.
Negli ultimi tre anni oltre 100 concerti in Italia e all'Estero.
Di nome e di fatto questi artiSti "Senza Frontiere" si affacciano al panorama della musica italiana alternativa con grandi qualita' tecniche e spirito libero.
da: radiomach5.it
Il progetto Sine Frontera nasce dalla volontà di unire passato, presente e futuro usando la musica come denominatore comune tra la voce del popolo e la forza della memoria di chi non vuole dimenticare il proprio passato per non riviverne gli errori. I Sine sognano un mondo senza muri mentali e frontiere culturali. La forza del gruppo è il live, con un sound potente e sincero. Le partecipazioni ai concorsi nazionali, come “Arezzo Wave” e “Rock Targato Italia” e le frequenti esibizioni live, hanno portato l’attuale formazione a ricevere consensi sempre maggiori (dalla rassegna “Radiazioni acustiche”di Correggio, RE, alla manifestazione “No Cover” di S. Benedetto Po, MN), fino ad aggiudicarsi numerosi premi negli ultimi anni. Nel 2003 si aggiudicano il riconoscimento come miglior qualità espressiva nell’ambito della “Fiera Millenaria” di Gonzaga (MN) e nell’estate 2004 vincono il “Casoni Music live Festival” (RE) che li porterà a salire nel novembre dello stesso anno sul palco del Mei Festival di Faenza (RA), rassegna dedicata al Meeting Nazionale delle etichette indipendenti. Il 2005 li vede protagonisti sul palco del teatro Ariston al “Mantova Musica Festival”, a fianco di artisti del calibro di Eugenio Finardi, Yo Yo Mundi, Teresa de Sio, Roy Paci. Da qui prende vita la fase più concreta della loro carriera: le loro canzoni cominciano a sentirsi in radio e vengono fatte le prime interviste per giornali locali e non; aprono i concerti ai Negramaro, Bandabardò e ai The Neck, band irlandese capitanata da Leeson O’Keeffe (ex Popes al fianco di Shane Mac Gowan). Sempre nel luglio dello stesso anno esce il loro secondo cd “Sola Andata”. Il tour 2006 raggiunge numerose località italiane, Sardegna compresa e varca i confini nazionali fino ad arrivare ad Oradea in Romania per il Fall Festival dove aprono il grande concerto degli Alphaville, storica band degli anni Ottanta. Il 2007 li vede di nuovo protagonisti sul palco del Mantova Musica Festival, questa volta in veste di ospiti. Nel giugno del 2007 esce anche “Live tour”, la prima raccolta live del gruppo. I Sine Frontera (senza frontiere nel nome come nella realtà), si affacciano al panorama della musica alternativa italiana, forti dei loro grandi sogni, di tanta tenacia e di uno spirito sempre libero.
Da: cavezzo.mo.itVideo
Posizione orrizzontaleVideo
Onorevole
Edited by tomiva57 - 12/6/2013, 13:44. -
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SINE FRONTERA
È il primo album dei Sine frontera del 2003
L'artistocratica
Fischia il vento
La guerra è finita
Sine frontera
Baraca e buratin
La piena del '51
Posizione orrizontale
Santafè
El camino
Bomba chiama bomba
È cambiato il vento
Internazionale '900
Video
L'aristocrazia
Internazionale'900
Video
La guerra è finita
Video
Baraca e buratin
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Solo andata
recensione:
di Silvano Rubino
bielle.org
Sine Frontera: "Solo andata"
Viaggio dal folk alla patchanka senza confini
E' nel segno della continuità il secondo album dei mantovani Sine Frontera, dal titolo "Sola Andata". Ricetta che piace, non si cambia: arrivati - dopo anni di gavetta - sul palco dell'Ariston di Mantova durante lo scorso festival della musica, il gruppo condensa in questo disco la sua ricetta, un patchanka che muove dalle sonorità folk tradizionali e spazia, come dice il loro nome (che poi è una dichiarazione di intenti), senza frontiera.
Come i Modena City Ramblers delle origini una delle stazioni più battute dal loro treno (un vagone graffitato fa bella mostra di sè sulla copertina del cd, tanto per non lasciare dubbi) è sicuramente l'Irlanda delle ballate folk, incarnata soprattutto dal violino di Paolo Sterzi. Ma non solo: come spiegano loro stessi sul loro sito internet (www.sinefrontera.it) si tratta di "un disco in costante movimento su un ipotetica linea ferroviaria che passa confini e raccoglie, strada facendo, storie e musiche di posti lontani.
Frammenti d’Irlanda su binari diretti verso le colorate vie di Arles nel sud della Francia, si incontrano con i ritmi Tzigani della “Bandabidun”, una strampalata band di musici di strada, per non fermarsi e raggiungere così lo stretto di Gibilterra : il punto d’incontro tra i due mondi, il sud e il nord “Kebab e Coca Cola”, dal sapore reggae nordafricano, senza dimenticare gli accenti balcanici di Wladimir Mahoney di padre irlandese e di madre ucraìna e la Galizia con le sue proteste per la salvaguardia dei mari".
Che altro ci resta da aggiungere rispetto a questa sintesi? Che l'energia c'è, percorre tutto il disco come una corrente elettrica e ci fa presumere una grande capacità di trascinare in balli scatenati dal vivo. Attenzione: c'è poco di nuovo o particolarmente originale, rispetto a quanto si muove nel vasto territorio del combat-folk italiano, compreso l'impegno dichiaratissimo ed esplicito dei testi, semplici e diretti come da tradizione: antimilitaristi ("La guerra è finita", "L'aristocratica"), ecologisti ("Nunca mais") dalla parte degli ultimi, dei vinti ("Tira a campà"), delle minoranze emarginate ("Bandabidun", dedicata ai Rom, "Kebab", ai sans papier francesi), con uno sguardo costante al passato, alle radici contadine e tradizionali ("Cammina cammina", "Baraca e buratin").
Bisogna dire che i ragazzi maneggiano la materia con notevole abilità, si sente che calcano le scene da parecchio tempo e che tra di loro si è creato un affiatamento artistico notevole. Qualche scivolone nella banalità c'è, è quasi inevitabile ("Onorevole show" è un condensato di qualunquismo, in "Nunca mais" le coloriture celtiche non salvano dalla convenzionalità della melodia e del testo) e si perdona facilmante. Maneggiano bene la materia nei brani meno da "pogo", più riflessivi, quelli in cui solitamente vengono fuori le magagne di tanti gruppi di questo tipo: "Cammina cammina", per esempio, è una bella canzone, che può tranquillamente stare in piedi da sola, con un azzeccato equilibrio tra melodia e testo.
Tra i brani più "da ballo" la nostra preferenza va a "L'aristocratica", popolarescamente satirica, con una simpatica verve contadina accentuata dall'uso del dialetto, a "Bandabidun", con i suoi sentori gitani e a "Baraca&Buratin", che poi è una filastrocca per bambini. Chiudono il disco un omaggio a Pulp Fiction di Quentin Tarantino, con uno scampolo della colonna sonora in versione folk e un'ironica ghost track che inserisce una potente base "house" sulla fisarmonica e i violini...
Nota di servizio: tre brani ("L'aristrocratica", "La guerra è finita", "Baraca e buratin") erano già contenuti nel disco di esordio "Sine Frontera", ma sono stati registrati e rimixati per questo album. La formazione: Antonio Resta, voce e chitarra acustica e leader del gruppo, violino Paolo Sterzi, fisarmonica Marco Ferrari, basso Fabio Ferrari, batteria Riccardo Mabus Moretti, percussioni Simone Dalmaschio, chitarre Simone Rebucci.
Tracce:
Onorevoleshow
Tira a campà
Cammina cammina
Su la testa
Bandabidun
Kebab
Wladimir Mahoney
La guerra è finita
Nunca maìs
Paglia carta
L’aristocratica
Baraca e buratin
Misirilou (pulp)
Video
Onorevoleshow
Video
Tira a campà
Video
su la testa
Edited by tomiva57 - 4/5/2013, 15:27. -
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Edited by tomiva57 - 16/5/2013, 13:29. -
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20 Now - 2009
Tracce;
1 Contaminacion
2 C’è chi crede che
3 20 now
4 Il poeta
5 Luce negli occhi
6 Tabor
7 Mefisto
8 Polvere e pazienza
9 La carovana
10 Tempo al tempo
11 Sacco e Vanzetti
12 Tziganojka
Video
Contaminacion
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20 now
Video
Il poeta. -
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Luce negli occhi
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Polvere e pazienza
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La carovana. -
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PROSSIMI CONCERTI
15. 06. 2013 BEER ROCK CURES Correggio Micheli Mantova
29. 06. 2013 CAOTIC AGE S. Biagio Mantova
12. 07. 2013 VOLEROCK Moncingoli di Fivizzano Massa Carrara
22. 07. 2013 SAGRA PORTIOLO Portiolo Mantova
27. 07. 2013 BASSA SUMMER PARTY Soragna Parma
01. 08. 2013 FESTA DELLA BIRRA Codisotto di Luzzara Reggio Emilia. -
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Si intitola “I Taliani” il quarto album dei Sine Frontera, la band mantovana protagonista al Caotic Age di San Biagio .
Video
Si intitola “I Taliani” il quarto album dei Sine Frontera, la band mantovana protagonista al Caotic Age di San Biagio . La quindicesima edizione della manifestazione nella giornata di domenica è iniziata con il concerto del cantautore Vincenzo Fasano(ore 21.30) e il live dei Sine Frontera (alle 22.30). Il festival si svolgeva nell’area feste di San Biagio (via del Bersagliere, area adiacente alla statale Romana) e prevedeva anche una mostra fotografica, esibizione di artisti di strada ed espositori.
Per l’occasione i Sine Frontera presentavano in anteprima questo nuovo disco. Undici tracce inedite, ognuna con una propria identità e una propria storia, si va dal folk allo ska, dal Balcanico al reggae e non mancano neppure le ballate popolari e quelle irlandesi di grande atmosfera.
«La direzione artistica - come spiega una nota che accompagna l’uscita del disco - è stata affidata ad Alberto Benati, fondatore del gruppo ( Ridillo) e titolare dello studio Funk Lab. Un album pensato per divertire ma anche per far riflettere».
I testi sono firmati come sempre da Antonio Resta, (voce) e gli arrangiamenti sono curati, dal gruppo stesso.
C’è la collaborazione con Albert Ferrèr, (Malakaton) gruppo spagnolo di Barcellona nel brano “Hombres” e quella con il trombettista Claudio Zanoni (Ridillo) poi l’inserimento di un nuovo membro nella band: il trombonista Matteo Del Miglio.
«Anche questa volta i Sine Frontera hanno sfornato un album dalle tinte forti e la dice lunga, nell’immagine di copertina, un aereo battente bandiera italiana, che scappa con il sacco dei soldi, in stile fumetto».
Il gruppo sarà in tour per l’Italia (date in provincia: il 22 luglio a Portiolo e il 3 agosto Arcifesta Mantova).
dal web. -
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SINE FRONTERA - Mar dei Migranti
Venerdì 4 Marzo i SINE FRONTERA pubblicano il nuovo singolo “MAR DEI MIGRANTI”, disponibile su tutti i principali digital store. Oltre alla release digitale presentano il videoclip del brano diretto da Roberto Pavani. Illustrazioni di Alessandro Sanna. Animazioni, Matteo Codognola. Il video anticipa l’uscita del nuovo disco “Restiamo Umani” prevista per il prossimo 22 Aprile.
MAR DEI MIGRANTI. Un brano, esplicativo sin dal titolo, che affronta una tematica oggi più che mai tristemente attuale e vicina: il dramma vissuto da migliaia di persone costrette da guerre e miseria ad abbandonare i luoghi natii, sfidando il mare, per raggiungere le coste europee. Il testo racconta in prima persona, lo sciagurato viaggio di un rifugiato, a bordo di un gommone stracolmo di persone, alla ricerca di una vita auspicabilmente migliore. Da sempre sensibili ai temi sociali, i Sine Frontera decidono di dedicare questo loro primo singolo, anticipazione del nuovo disco “Restiamo umani”, a questa tragedia collettiva, riassunta in quel viaggio, che pur nella sua apparente brevità chilometrica, sembra non finire mai, quanto mai pericoloso, e che comporta il doloroso allontanamento dagli affetti e dai luoghi amati, alla ricerca di un mondo nuovo. Alessandro Sanna, firma le immagini di copertina e le illustrazioni con le quali è stato realizzato il video. Regia di Roberto Pavani. Animazioni di Matteo Codognola.
Credits:
“Mar dei migranti” è stata registrata presso Angix Studio (MN) da Simone Angiuli. Eticchetta: Caotic Group, S.Biagio (MN). Testo di Antonio Resta. Musiche e arrangiamenti a cura di Sine Frontera. Illustrazioni di Alessandro Sanna. Animazioni a cura di Matteo Codognola. Regia e D.O.P. di Roberto Pavani. Mastering: IndieBox Music Hall. Ufficio Stampa: IndieBox Music
BIOGRAFIA. Il progetto Sine Frontera viaggia su un’ipotetica linea ferroviaria e raccoglie strada facendo, musiche e storie di posti lontani. Il gruppo nasce nel 2001 con un imprinting musicale Folk-Rock e il primo album viene pubblicato nel 2003, con il titolo omonimo, “Sine Frontera”. Nei due anni successivi vincono diversi concorsi e nel 2005 esce il secondo album “Sola Andata”. Nel 2007 terminato a Oradea (Romania) il lungo tour, pubblicano “Live Tour”, una raccolta dal vivo dei loro brani più apprezzati, che comprende anche alcuni inediti. Nel 2009 esce “20 Now” che la critica accoglie con grande favore e in seguito partecipano a “Free Tibet”, in Francia, in concomitanza con l’inizio delle Olimpiadi in Cina. Il loro stretto legame con le tematiche sociali li porta anche ad esibirsi per i detenuti del carcere Carlo Poma di Mantova. Nel 2013 pubblicano il loro quarto album “I Taliani”.
Le radici musicali dei Sine Frontera sono strettamente legate ai loro luoghi, quindi alla Pianura Padana e alla tradizione Combact Folk, ma riescono anche con sensibilità e naturalezza a raccontare le storie del mondo, trasportando l’ascoltatore dalle periferie delle grandi città alle sconfinate terre sudamericane. Melodie celtiche e irlandesi si fondono con musica balcanica, reggae, folk e ska, sino a riprodurre ironiche tarantelle e dolci ballate. I Sine Frontera fanno della contaminazione musicale la loro bandiera. Il 22 Aprile 2016 presenteranno il nuovo disco “Restiamo umani”.
I Sine Frontera sono:
Antonio Resta: voce
Fabio Ferrari: basso
Simone Angiuli: violino
Marco Ferrari: fisarmonica
Federico Ferrari: chitarra
Enrico Truzzi: batteria
Simone Dalmaschio: percussioni
Matteo Del Miglio: tromboneVideo
Mar dei migranti.