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Lussy60.
Scegli il libro giusto in base all’età
Appena nati (e prima ancora)
Negli ultimi mesi di gravidanza il bambino è in grado di ascoltare, si abitua a suoni e ritmi del corpo della mamma e inizia a riconoscere la sua voce. Non è un caso che, quando verrà al mondo, sarà proprio questa a calmarlo nei momenti di crisi, a consolarlo e fargli capire che qualcuno vuole davvero comunicare con lui. E nulla vieta che la voce “amica” racconti, canti o reciti filastrocche ricche di ritmi e sonorità piacevoli quando ancora il piccolo è nel pancione. E più che mai dopo.
L’editoria per l’infanzia è ricchissima di offerte, e tra gli scaffali di qualsiasi buona libreria abbondano libri di cantilene e ninne nanne che la tradizione ha tramandato di generazione in generazione.
Oltre l’anno
Per i piccoli di questa età l’esperienza della manipolazione è fondamentale. La loro “biblioteca” personale dovrà essere composta da libri di piccolo formato, di stoffa o cartonati e adatti a essere toccati ed esplorati “a tutto tondo”. Le immagini dovranno essere semplici, e il ruolo dell’adulto sarà quello di seguirle con un dito e commentarle. Ma senza esagerare, evitando di imporre al bambino lunghe sedute di “lettura”, andando invece per gradi. È importante, inoltre, giocare e interagire con il piccolo con la voce e con i gesti. Con il tempo, il bimbo si farà appassionare anche dalle figure e potrà iniziare a manipolare i libri autonomamente.
Oltre i 2 anni
A quest’età il bambino che è stato abituato a maneggiare i suoi piccoli libri, può ricevere “volumi” di formato un po’ più grande, ancora cartonati e realizzati con rilegature che consentono un facile sfoglio. Per le sue prime “sedute” di lettura da solo il luogo ideale è il pavimento: il libro deve poter stare aperto e non costringere il bambino a manovre troppo complicate. Spesso i libri per questa fascia di età, oltre a essere molto colorati e graficamente gradevoli, hanno sagomature, inserti di materiali diversi, intagli e alette per scoprire o nascondere immagini e utili a favorire una lettura plurisensoriale da parte del bambino. Un aspetto è molto importante: mentre il piccolo costruisce tassello dopo tassello il suo rapporto con il libro, è fondamentale che ci siano momenti di lettura condivisa. L’abitudine di leggere una storia ad alta voce, la sera prima di dormire, è un rito salutare che crea complicità con il proprio figlio e lo aiuta a scivolare delicatamente nel sonno.
Oltre i 3 anni
Ora si consolida nel bambino il piacere di ascoltare storie semplici ma ben strutturate, ricche di movimento e di azione. Gli albi illustrati costituiscono da questo punto di vista un repertorio quasi inesauribile. A quest’età, al piacevole rito della lettura si può aggiungere dunque quello della gita in biblioteca o in libreria: accompagnare il piccolo alla scoperta delle proposte editoriali vuol dire stimolarne l’attenzione e la curiosità e tener vivo l’interesse per questo prezioso passatempo. Un’abitudine che deve essere, prima di tutto, condivisa: i bambini sono molto felici di svolgere attività che visibilmente appassionano gli adulti e sono molto abili nel coglierne sincerità e autenticità. Giocare con la lettura vuol dunque dire condividere con un bambino il piacere di far risuonare le parole, la curiosità di scoprire come andrà a finire la storia, il desiderio di vivere insieme ogni emozione..