IL TEMPO SCORRE...

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  1. gheagabry
     
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    ... UN COMPAGNO INSEPARABILE ...
    ...Le lancette compiono l’ennesimo giro su quadrante del grande orologio sul muro. Gli occhi ipnotizzati seguono lo scorrere di quelle lancette e il suono che ad ogni movimento accompagna quell’ennesimo giro. La nostra vita è accompagnata da quel ticchettio, da quel continuo ripetersi di giri di lancette. Chissà come è nata la definizione del tempo, chi ne ha ideato grandezza e nomi. Gli, anni, i secoli, e gli infiniti secondi si ripetono e sommandosi formano il tempo, la storia … i continuo divenire della realtà intorno a noi. Ora sembra che gli uomini vogliano mettere mano alla definizione delle componenti del tempo, ritatarando così il suo divenire e riproporzionandone ogni singolo respiro. Non saprei concepire il Tempo in una nuova definizione, così come non riuscirei a viverne i cambiamenti; credo però che qualsiasi potranno essere le modifiche che l’uomo porterà a questo concetto, nulla potrà cambiare in quanto in qualsiasi modo lo si cambi, nelle definizioni, nelle denominazioni, il lento scorrere della vita resterà tale. Si alterneranno le stagioni e gli anni si assommeranno; poco importa come si chiameranno o saranno grandi; l’uomo potrà mettere mano alle definizioni, le potrà ingrandire o rimpicciolire; non riuscirà però a cambiare quello scorrere di una dimensione che si chiama tempo e che è la carezza che ci accompagna e contraddistingue dal primo momento della nostra venuta al mondo fino all’ultimo nostro respiro …….
    (Claudio)



    Sta cambiando il modo per calcolare il tempo?
    Per il Tempo, è forse arrivato il tempo di cambiare. Questo gioco di parole potrebbe essere il leitmotiv del dibattito degli scienziati della Royal Society, che si sono riuniti a Londra per discutere sulla possibilità di ridefinire il Tempo Coordinato Universale (Utc), cioè il fuso orario di Greenwich da cui sono calcolati tutti i fusi orari del mondo. La questione del dibattito è una sola: dobbiamo o non dobbiamo abolire il cosiddetto leap second? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Per scandire il tempo delle nostre attività quotidiane, si usano due tipi di orologi: terrestri e atomici. In altre parole, il tempo ricavato dalla rotazione della Terra viene sincronizzato con quello battuto dagli orologi atomici, che usano la frequenza di risonanza degli atomi per contare i secondi. Ma dal momento che gli atomi sono molto più precisi della Terra, può succedere che i due orologi si sfasino. E prima che questo sfasamento superi gli 0,9 secondi, gli scienziati aggiungono un secondo (chiamato leap second) all'orologio terrestre riportando tutto in sincronia. Il leap second è in vigore dal 1972, da quando, cioè, ci si è resi conto che la Terra non era un sistema di misurazione poi così affidabile. "È dal 1920 che sappiamo che la rotazione terrestre non è così costante come pensavamo", ha spiegato alla Bbc Rory McEvoy, il curatore dell'orologio del Royal Observatory di Greenwich, in Gran Bretagna. "L' International Earth Rotation Service monitora l'attività della Terra e decide quando è opportuno aggiungere un secondo alla nostra scala temporale", ha aggiunto McEvoy. Ma se è in vigore da così tanto tempo, chi è che lo vuole abolire? Il dito è puntato contro quelli dell'International Bureau of Weights and Measures (Bipm) di Parigi, l'organizzazione internazionale che si occupa di tenere il tempo a livello mondiale. Secondo i ricercatori, il leap second va eliminato perché rischia di mandare in tilt i sistemi che necessitano di una scala temporale di riferimento stabile e continua. "Il leap second sta condizionando le telecomunicazioni, è problematico per i protocolli di sincronizzazione degli orologi di computer in rete così come per i servizi finanziari — spiega Felicitas Arias, la direttrice del Dipartimento del Tempo del Bipm, nonché organizzatrice dell'incontro alla Royal Society — un altro problema riguarda Global Navigation Satellite Systems, che ha bisogno di una sincronizzazione perfetta". Cosa che non è possibile perché, dal momento che i cambiamenti nel moto terrestre sono irregolari, lo sono di conseguenza anche i secondi aggiunti per compensare lo sfasamento. Chi osteggia l'eliminazione del leap second, d'altra parte, crede che il rimedio sia peggiore del male. "Se si aboliscono i leap seconds, l'Utc si allontanerà dal tempo scandito dalla rotazione terrestre sempre di più. Alla fine, qualcosa bisognerà pur fare per correggere questa divergenza sempre più marcata", spiega Peter Whibberley, ricercatore al National Physical Laboratory, in Gran Bretagna. Perché tra poche decine di anni, la asincronia ammonterà al minuto, ma tra qualche centinaio di anni si arriverà all'ora. Ma allora, perché non abbandonare il leap second per una leap hour? L'idea, proposta nel 2004, è stata subito rimandata al mittente. "Sarebbe ancora più problematico: se già non si riescono a gestire i secondi, figuriamoci le ore", ha ironizzato Whibberley. Un'altra possibile soluzione, sarebbe compensare l'abolizione dei secondi aggiuntivi con l'eliminazione dell'ora legale. Per vedere come andrà a finire, dovremmo aspettare gennaio, quando a Ginevra si terrà la World Radio Conference dell'International Telecommunication Union (Itu). In quell'occasione, tutti i 200 stati membri dovranno esprimere apertamente la propria opinione. Per ora, a chiedere la testa di questi scomodi secondi sono, secondo notizie informali, l'Italia, la Francia, la Germania e gli Stati Uniti. Mentre Gran Bretagna, Cina e Canada sono fermamente contrari a qualsiasi tipo di modifica.


    Sul tempo
    E un astronomo disse:
    Maestro, parlaci del Tempo.

    E lui rispose:
    Vorreste misurare il tempo,
    l'incommensurabile e l'immenso.
    Vorreste regolare il vostro comportamento
    e dirigere il corso del vostro spirito secondo
    le ore e le stagioni.
    Del tempo vorreste fare un fiume
    per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.

    Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
    E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri,
    e il domani il sogno di oggi.
    E ciò che in voi è canto
    e contemplazione dimora quieto
    Entro i confini di quel primo attimo
    in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
    Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
    E chi non sente che questo autentico amore,
    benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere,
    E non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore,
    né da atto d'amore ad atto d'amore?
    E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?

    Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni,
    fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
    E che il presente abbracci il passato con il ricordo,
    e il futuro con l'attesa.
    (Kahlil Gibran)



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59 replies since 31/3/2011, 18:53   5207 views
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