ECCOMI..SONO NATO..(l'isola del neonato)

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  1. Lussy60
     
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    Le coliche gassose

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    Nei primi mesi di vita si può assistere ad eccessi di pianto irrefrenabile ed inconsolabile, apparentemente immotivato in bambini per il resto in ottime condizioni generali, tranquilli e sereni in altri momenti della giornata.
    Tali manifestazioni vengono comunemente chiamate “coliche gassose “ o “coliche serali “ e colpiscono circa il 10% dei neonati.
    Una volta che il pediatra abbia accertato che non vi siano particolari malattie, il ''mal di pancia'' non deve essere vissuto come una situazione preoccupante in quanto generalmente si risolve entro il 4°-5° mese di età.

    Chi viene colpito e quando si presentano
    Le coliche dei neonati si verificano senza distinzione di sesso o di razza, sia nei neonati allattati al seno o artificialmente. Di solito incominciano durante il primo mese di vita, con risoluzione spontanea definitiva entro il quarto/quinto mese di vita (il periodo varia da soggetto a soggetto).

    La colica predilige un ‘orario preciso, di solito si presentano nel tardo pomeriggio o nelle prime ore della notte, ma potrebbero presentarsi in qualsiasi altro momento della giornata immediatamente o entro 30 minuti dal pasto. La durata e variabile e generalmente non supera le due ore.

    Come si presenta il bambino e come riconoscerle
    Le crisi di pianto improvviso, incontrollabile e continuo, che sopravvengono prevalentemente dopo il pasto serale, sono la manifestazione più nota, ma spesso il bambino presenta anche volto arrossato, addome teso e gambe flesse sulla pancia; a volte si irrigidisce e si contorce, emettendo gas dall'intestino.

    Perché si manifestano?
    Non si conosce l’ esatta patogenesi (cause), di questi eccessi di pianto, probabilmente il motivo potrebbe non essere lo stesso. Sono state formulate varie ipotesi:
    - Errata tecnica di alimentazione: sunzione da parte del piccolo troppo precipitosa, facendo introdurre così oltre al latte anche molta aria durante la poppata sia al seno che al biberon.
    - Aumentata peristalsi intestinale.
    - Intolleranza alimentare alle proteine del latte vaccino.
    - Temperamento particolare del piccolo.
    - Problemi relazionali familiari.

    Le convinzioni da sfatare

    - Non serve eliminare dalla dieta della madre che allatta particolari cibi (es. legumi, spinaci, cavoli). Alcuni alimenti possono conferire al latte un cattivo sapore ma non indurre le coliche nel bambino. E' invece consigliabile ridurre l'assunzione di bevande eccitanti (the, caffè, cioccolata).
    - Responsabile delle coliche non è il latte materno troppo ''grasso''.
    - Non è vero che le coliche sono da imputare ad un atteggiamento eccessivamente ansioso della madre (è più probabile che l'ansia della madre sia una conseguenza più che una causa).
    - Il ''ruttino'' dopo la poppata non è un evento irrinunciabile e non deve diventare un'ossessione.
    - Non serve utilizzare i sondini rettali o il termometro per favorire l'uscita dell'aria dall'intestino; ciò, al contrario, provoca spesso irritazione e nervosismo nel bambino.

    Consigli pratici
    - Come prima cosa quando si allatta il piccolo al seno, fare aderire bene la bocca la capezzolo della madre in modo tale da evitare che il neonato introduca aria oltre al latte. Se si allatta al biberon, fare in modo che la bocca del piccolo aderisca bene alla tettarella del biberon, per evitare che il bimbo introduca aria. Ci si accorge che il piccolo sta introducendo aria poiché emette il suono della suzione a vuoto. In questo caso non sta succhiando aria, ma sta ingurgitando aria poiché la sua bocca non riesce ad avere una presa valida sul capezzolo della mamma sulla tettarella del biberon.
    - Si può prendere il bimbo in braccio a pancia in giù facendo aderire la vostra mano sul pancino del piccolo, ninnandolo avanti e in dietro con il braccio, mentre l’alta mano, mentre l’altra mano picchietta leggermente sul sederino, favorendo la discesa dell’aria e sua eventuale espulsione.
    - Prendere le gambe del neonato e farle aderire flettendole sull’ addome avanti e indietro in modo tale che la pressione leggera esercitata da questo movimento possa favorire l’ espulsione dell’ aria.
    - Facilitare la fuoriuscita dell’aria massaggiando il pancino con movimenti concentrici rivolti verso il basso per favorire spontaneamente la discesa dell’ aria e sua eventuale espulsione.
    - Se si possiede un seggiolino vibrante utilizzatelo. Le vibrazioni del seggiolino possono facilitare la discesa dell’aria presente nel pancino.
    - Favorire un ‘ambiente sereno privo di stimoli forti quali luce e rumori che potrebbero infastidire il piccolo. Creare un ambiente con luce soffusa e priva di frastuoni. Si può ricorrere anche alla musicoterapia.
    - Se la madre assume grande quantità di latte o suoi derivati , diminuire il quantitativo di latte e derivati introdotti.
    - Fare assumere delle tisane a base di finocchio liquirizia malva o camomilla.
    - Evitare tensioni familiari tra i genitori. Ricordarsi che i bambini sono molto sensibili e capaci di captare il nervosismo e la tensione.

    Rimedi farmacologici
    Quasi tutti i pediatri di fronte a una mamma che si lamenta per le coliche prescrivono qualche farmaco:
    - Simeticone (nomi commerciali Meteosim, Mylicon, Simecrin e Simetic), farmaco da banco molto utilizzato.
    - Cimetropio bromuro (nome commerciale Alginor)
    - All'estero sono invece usati Diciclomide e Dicicloverina, non commercializzati in Italia per il rischio di effetti collaterali.

    A volte vengono proposti prodotti omeopatici oppure tisane di finocchio (es. Colimil).

    Ricordiamo di non dare mai farmaci al bambino senza il consiglio del pediatra.


    Se le coliche si ripetono con una certa frequenza e gravità è bene consultare il pediatra che potrà procedere ad eventuali accertamenti.
     
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65 replies since 13/3/2011, 18:55   11279 views
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