8 Marzo festa della donna

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  1. gheagabry
     
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    Louis Marie Schryver – La fioraia

    Quello Che Le Donne Non Dicono

    Ci fanno compagnia certe lettere d'amore
    parole che restano con noi,
    e non andiamo via
    ma nascondiamo del dolore
    che scivola, lo sentiremo poi,
    abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
    è una mancata verità che prima o poi succederà
    cambia il vento ma noi no
    e se ci trasformiamo un po'
    è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi,
    siamo così
    è difficile spiegare
    certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
    con le nostre notti bianche,
    ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
    In fretta vanno via della giornate senza fine,
    silenzi che familiarità,
    e lasciano una scia le frasi da bambine
    che tornano, ma chi le ascolterà...
    E dalle macchine per noi
    i complimenti dei playboy
    ma non li sentiamo più
    se c'è chi non ce li fa più
    cambia il vento ma noi no
    e se ci confondiamo un po'
    è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
    ancora con noi.
    Siamo così, dolcemente complicate,
    sempre più emozionate, delicate ,
    ma potrai trovarci ancora quì
    nelle sere tempestose
    portaci delle rose
    nuove cose
    e ti diremo ancora un altro "si",
    è difficile spiegare
    certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
    con le nostre notti bianche,
    ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"



     
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  2. gheagabry
     
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    Lawrence Alma-Tadema

    IO SONO QUELLA CHE CANTANO I POETI
    Anonima Poetessa Francese

    Io sono quella che cantano i poeti,
    l'inesauribile sorgente dove palpita il genio,
    l'apparizione, la madonna, l'egeria,
    quella che suscita il sogno,
    che purifica l'acqua torbida,
    io sono la cavità, la matrice,
    la fontana da dove sgorga il verso trionfante,
    dove risuona l'immagine di musica;
    io son o quella che partorisce,
    che è materna,
    quella che incanta,
    l'onnipresente.
    Gli uomini mi piangono e mi desiderano,
    i poeti mi gridano e mi sospirano,
    tutti mi portano alle stelle…
    Ma io non vengo ascoltata.
    Io sono parlata ma non parlo,
    sono scritta ma non scrivo,
    io sono dipinta, ritratta, scolpita,
    il pennello e lo scalpello mi sono estranei.
    Nessuno ascolta le mie grida silenziose,
    nessuno vede la mia bocca spalancata e muta,
    le mie dita contratte,
    le mani aperte,
    le mie lacrime di pietra,
    il mio cuore straziato.
    Io sono quella che non ha linguaggio,
    quella che non ha volto,
    quella che non esiste.
    …la donna…

     
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  3. gheagabry
     
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    Sir Lawrence Alma-Tadema


    Gli Uomini Non Cambiano

    Sono stata anch'io bambina
    Di mio padre innamorata
    Per lui sbaglio sempre e sono
    La sua figlia sgangherata
    Ho provato a conquistarlo
    E non ci sono mai riuscita
    E lottato per cambiarlo
    Ci vorrebbe un'altra vita.
    La pazienza delle donne incomincia a quell'età
    Quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità
    E ti perdi dentro a un cinema
    A sognare di andar via
    Con il primo che ti capita e ti dice una bugia.
    Gli uomini non cambiano
    Prima parlano d'amore e poi ti lasciano da sola
    Gli uomini ti cambiano
    E tu piangi mille notti di perché
    Invece, gli uomini ti uccidono
    E con gli amici vanno a ridere di te.
    Piansi anch'io la prima volta
    Stretta a un angolo e sconfitta
    Lui faceva e non capiva
    Perché stavo ferma e zitta
    Ma ho scoperto con il tempo
    E diventando un po' più dura
    Che se l'uomo in gruppo è più cattivo
    Quando è solo ha più paura.
    Gli uomini non cambiano
    Fanno i soldi per comprarti
    E poi ti vendono
    La notte, gli uomini non tornano
    E ti danno tutto quello che non vuoi
    Ma perché gli uomini che nascono
    Sono figli delle donne
    Ma non sono come noi
    Amore gli uomini che cambiano
    Sono quasi un ideale che non c'è
    Sono quelli innamorati come te


     
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    Festa della donna


    festadelladonna3



    Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell'arcobaleno. (Denis Diderot)

    La Giornata Internazionale della Donna (o Festa della Donna), celebrata l'8 marzo di ogni anno, ha l'obiettivo di mantenere vive la memoria storica sulle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, da un parte, e la lotta contro le discriminazioni, le violenze subite dal sesso femminile, dall'altra.

    Storia
    Oltre 20 mila camiciaie newyorkesi, dal 22 novembre 1908 al 15 febbraio 1909, sostennero un lungo sciopero per i diritti delle donne.
    Questa manifestazione indusse delegate socialiste americane a proporre, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste (Copenaghen, 26-27 agosto 1910), l'istituzione di una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.


    Da allora, negli USA, la giornata delle donne venne celebrata l'ultima domenica del mese di febbraio.

    festadelladonna1In Europa, invece, si "festeggiò" la prima volta il 19 marzo 1911. Secondo Aleksandra Kollontaj, la data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne».

    In Russia (San Pietroburgo), la prima volta, si celebrò il 3 marzo 1913.

    In Germania l'8 marzo 1914 («settimana rossa» di agitazioni, proclamata dai socialisti tedeschi).

    In Francia, organizzata dal Partito socialista a Parigi, il 9 marzo 1914.

    Durante la Prima Guerra mondiale la ricorrenza venne interrotta, fino a quando l'8 marzo 1917, a San Pietroburgo, le donne della capitale organizzarono una grande manifestazione per la fine della guerra.
    Il successo dell'evento incoraggiò altre proteste di piazza fino al crollo dello zarismo.
    Da allora, l'8 marzo 1917 è entrato nella storia come l'inizio della «Rivoluzione russa di febbraio» (l'8 marzo corrispondeva al 23 febbraio nel calendario giuliano).

    Nacque così l'idea di istituire un giorno comune per tutti i paesi. La decisione venne presa durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste (14 giugno 1921) a Mosca: 8 marzo per la Giornata internazionale dell'operaia.

    In Italia la manifestazione si tenne la prima volta nel 1922 grazie al Partito comunista, ma il 12 marzo, la domenica successiva. Una festa dal sapore politico, associata a Russia e comunisti, che la portarono a una momentanea perdita di memoria con la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni successivi tornò in auge, insieme alle leggende urbane.

    Ecco con quali parole Francesco Crispi, Presidente del Consiglio dal 1887 al 1896, si oppose alla proposta di concedere il voto alle donne italiane.
    La donna è regina dei cuori finché resta estranea alle lotte politiche, ma se la spingerete nella politica non sarà più il tesoro della famiglia, non potrà più provvedere alle necessità del marito e dei figli, né assisterli. Se voi, o signori, fate entrare la donna nella politica, essa non sarà più l’angelo consolatore della famiglia.

    Leggenda
    Secondo ricostruzioni fantastiche, nel 1908 le donne della “Common” una fabbrica di camicie a New York, scioperavano da giorni per le condizioni di lavoro disumane e, in quel giorno, il proprietario le chiuse all'interno del fabbricato, finché le operaie morirono in un rogo. Tragedia in realtà mai avvenuta e confusa con quella veramente accaduta il 25 marzo 1911, sempre a New York, nella fabbrica Triangle, nota azienda di camicette, che vide 146 vittime tra i lavoratori.

    festadelladonna

    E la mimosa?
    Il fiore dai rametti gialli è il simbolo della Festa della Donna in quanto la sua fioritura avviene proprio nei primi di marzo. E dunque, quale periodo migliore per festeggiare la splendente femminilità, se non a un passo dalla primavera, stagione di rinascita e frutti rigogliosi della terra?

    Fonte: postpopuli.it
    digilander.libero.it
    wikipedia.org

     
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  5. gheagabry
     
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    Csaba Markus


    Non chiedere mai a una donna come fa ad essere cosi' forte ...
    Forte non ci si nasce, lo si diventa!
    Non chiederle mai perché indossa ancora le corazze con un uomo.
    forse ha combattuto troppo!
    Non scavare dentro ai suoi ricordi...
    Tienila stretta tra le braccia, e ascolta i suoi silenzi...
    (dal web)




    Karol Bak

    Donna ...
    Quante pagine sono state scritte su di te.
    Quanto inchiostro è stato versato.
    Quanto marmo, quanta pittura per immortalarti l'anima.
    Più che per qualsiasi altro soggetto al mondo.
    Difficile cogliere ogni sfaccettatura di un essere così razionale e allo stesso tempo così istintivo.
    Madre, ninfa tentatrice e compagna di una vita.
    Con il cuore nel cervello e una favola tra i sogni.
    Il mondo si compie nel tuo grembo, si nutre dal tuo seno.
    La notte non brilla senza la tua presenza.
    Il sole non scalda privo di un tuo sorriso.
    Donna ... ultimo delizioso atto della Creazione.
    (Liliana d'Arpe)

     
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  6. barbarart
     
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    William Shakespeare
    non è uomo del nostro tempo,
    eppure era "molto avanti"...
    Era consapevole della condizione delle donne
    e non solo le amava, ma le rispettava....

    ...Oggi vi lascio un suo pensiero,
    assolutamente attuale,
    eppure scritto nel 16° secolo!



    Edited by gheagabry1 - 9/3/2020, 17:01
     
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  7. gheagabry
     
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    AUGURONI A TUTTE LE DONNE!



    La Festa della donna – che cade tradizionalmente oggi, l’8 marzo, e forse sarebbe meglio chiamare Giornata della donna – è nata per ricordare i diritti e le conquiste sociali ottenuti nell’ultimo secolo dalle donne. La prima volta che fu festeggiata non fu in realtà l’8 marzo, come adesso succede ogni anno, ma il 28 febbraio: era il 1909, e il Partito Socialista americano – esisteva – organizzò una manifestazione a favore del diritto di voto delle donne, che fu introdotto a livello nazionale negli Stati Uniti nel 1920.

    Dopo la manifestazione del 1909 negli Stati Uniti, alla Seconda Conferenza internazionale delle donne, organizzata nel 1910 a Copenhagen, si discusse di istituire una festa ufficiale, senza però stabilire una data precisa. L’anno successivo, il 19 marzo, venne festeggiata da oltre un milione di donne in Svizzera, in Danimarca, nell’Impero austroungarico e in quello tedesco. La prima Festa della donna ad essere festeggiata un 8 marzo fu quella del 1914, forse perché quell’anno era una domenica. Tre anni dopo ci fu un’altra manifestazione, sempre avvenuta l’8 marzo, nella quale le donne della capitale dell’impero zarista russo, San Pietroburgo, protestarono per chiedere la fine della guerra. Quattro giorni dopo lo zar abdicò – l’Impero attraversava da tempo una profondissima crisi – e il governo provvisorio concesse alle donne il diritto di voto: quella delle donne di San Pietroburgo fu una delle prime e più importanti manifestazioni di quella che oggi viene chiamata Rivoluzione di febbraio (perché, per il calendario giuliano all’epoca in vigore in Russia, avvenne il 23 febbraio). Dopo la rivoluzione bolscevica, nel 1922 Vladimir Lenin istituì l’8 marzo come festività ufficiale.

    Fino agli anni Settanta la Festa della donna si festeggiò quasi esclusivamente nei paesi dell’Unione Sovietica e in Cina. Il 1975 fu dichiarato “Anno internazionale delle donne”, e le Nazioni Unite invitarono tutti i paesi membri a celebrare la ricorrenza dell’8 marzo. Due anni dopo, con una risoluzione ufficiale, l’ONU istituzionalizzò la festività. Negli anni si sono diffuse leggende e storie infondate sulla nascita della Festa della donna. Una delle più comuni sostiene che venne istituita per ricordare un incendio che uccise centinaia di operaie di una fabbrica di camicie a New York l’8 marzo 1908. Quest’incendio non avvenne mai, in realtà: ce ne fu uno il 25 marzo del 1911 nel quale morirono 140 persone, soprattutto donne immigrate italiane e dell’Europa dell’Est, ma non fu davvero all’origine della festività, anche se l’episodio divenne uno dei simboli della campagna in favore dei diritti delle operaie. Allo stesso modo, non è vero – come sostiene un’altra versione – che la Giornata internazionale della donna viene celebrata per ricordare la dura repressione di una manifestazione sindacale di operaie tessili organizzata sempre a New York nel 1857.



    www.ilpost.it

    Edited by gheagabry1 - 9/3/2020, 17:02
     
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